Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
domenica 31 ottobre 2010
E' MORTO UN ALLEVATORE TRAVOLTO DA UNA MUCCA AD AOSTA. E' MORTO UN AGRICOLTORE INCORNATO DA UN TORO NELL'ASTIGIANO. E' MORTO MICHELE BINELLO CAD
Cuneo E' morto Michele Binello agricoltore di 76 anni. Michele stava tagliando un albero nel suo podere quando è scivolato cadendo pesantemente al suolo. Immediatamente soccorso dagli stessi parenti che si trovavano nelle vicinanze purtroppo per Muichele non c'è stato più nulla da fare. Sul posto è intervenuta l'ambulanza del 118, mentre i rilievi sono stati opera da parte dei Carabinieri di Govone.
Aosta Un allevatore di 65 anni è morto dopo essere stato travolto e calpestato da una mucca. Il 65enne, martedì aveva riportato un trauma cranico e fratture al bacino. La vittima è morta questa mattina all'ospedale regionale di Aosta per le gravi ferite riportate.
sabato 30 ottobre 2010
E' MORTO PAOLO DE MARINIS A MONOPOLI DI BARI: IL GIOVANE AVEVA SOLO 21 ANNI
venerdì 29 ottobre 2010
MA BERSANI PENSI AI PROBLEMI DEL PAESE
Due vittime nella regione Campania. E' morto Raffaele Petriciello nel napoletano e Nicola Acampora nel salernitano
Salerno 28 ottobre E’ morto Nicola Acampora operaio edile di 41 anni ad Atrani sul confine con Ravello in costiera amalfitana. Nicola Acampora, è morto schiantato al suolo mentre stava lavorando su di un costone roccioso a Civita di Ravello. Nicola stava lavorando alla bonifica di un costone roccioso quando, verso le 11,30 è precipitato dopo un volo di circa 50 metri schiantandosi al suolo . Subito allertati i soccorsi del 118, arrivati con difficoltà a causa del dissesto in cui si trova ancora la strada di Atrani soggetta all’alluvione dello scorso 9 settembre, ma è stato tutto inutile. Acampora è spirato poco dopo la caduta.
giovedì 28 ottobre 2010
SONO MORTI: Golupcho Azhderski, macedone di 40 anni. Un operaio di 47 a Bergamo. Un operaio albanese a Cuneo
Bergamo è morto un operaio un operaio dopo essere stato colpito da una scarica elettrica nel pomeriggio di mercoledì 27 ottobre a Brembate Sopra. L'infortunio, avvenuto nel pomeriggio, in un'azienda che si trova in via Terzi di Sant'Agata. All’operaio di 47 anni sono state prestate le prime cure, poi è stato trasferito in ospedale, dove purtroppo è deceduto poco dopo il ricovero. Sul posto, oltre a un'ambulanza del 118, sono intervenuti anche i vigili del fuoco, i carabinieri e i tecnici dell'Asl di Bonate Sotto. Non si conosce l’identità della vittima
CUNEO 27 OTT E' morto folgorato un operaio a Saluzzo mentre stava lavorando in un cantiere nei pressi del palazzo comunale. Albanese, aveva 37 anni ed era padre di due figli. Abitava a Frossasco. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e 118. Il contatto con un cavo dell'alta tensione sarebbe con ogni probabilita' la causa della morte dell'operaio che lavorava in una buca profonda circa 1 metro e 80
mercoledì 27 ottobre 2010
CARTINE GEOGRAFICHE REGIONALI DELLE VITTIME PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO
martedì 26 ottobre 2010
E' morta uccisa una Guardia Giurata a Casoria di Napoli
lunedì 25 ottobre 2010
E' MORTO RENATO UCCELLA NEL CASERTANO. E' MORTO LIBORIO DI VINCENZO RIMASTO USTIONATO UNA SETTIMANA FA AD AGRIGENTO
25 ottobre agrigento E' morto Liborio Di Vincenzo dopo una settimana di agonia, Liborio l’operaio di 50 anni ustionato lo scorso 16 ottobre in un incidente sul lavoro in officina avvenuto a Agrigento era stato trasferito dopo l'incidente, con ustioni su quasi tutto il corpo, al Reparto grandi ustionati dell'Ospedale Civico di Palermo. Nei giorni scorsi era stato trasferito alla Prima Rianimazione dove e' morto la notte scorsa. Sembra che Di Vincenzo stesse riparando un furgone quando e' scoppiato un incendio che gli ha provocato garvissime ustioni.
SARANNO OLTRE CINQUANTA LE VITTIME IN EDILIZIA E IN AGRICOLTURA DA OGGI AL 31 DICEMBRE
E' MORTO SILVANO DI BONITO A NAPOLI. E' MORTO UN MEDICO A PARMA, E' MORTO UN OPERAIO DI 24 ANNI IN PROVINCIA DI COSENZA
PARMA, 24 OTT- E’ MORTO UN MEDICO DI 59 ANNI UCCISO A FUCILATE DA UN SUO PAZIENTE. Il medico di Busseto, in provincia di Parma e' stato ucciso con un colpo di fucile da caccia da un suo paziente che era andato a visitare a domicilio. La tragedia è avvenuta e' avvenuto nel pomeriggio a casa di agricoltore pensionato di 79 anni, che la vittima visitava frequentemente. Appena varcata la porta di casa lungo le scale di accesso all'appartamento il medico si e' trovato di fronte l'anziano che ha immediatamente puntato il fucile facendo fuoco una volta. Sembra che l’anziano agricoltore soffrisse di depressione.
Napoli 24 ottobre E’ morto Sivano Di Bonito,operaio di 49 anni nell’impianto di rifiuti azienda comunale per la raccolta dei rifiuti. Silvano è morto nell'impianto Stir (ex Cdr) di Giugliano, che lavora in turni straordinari per fronteggiare l'emergenza. Silvano capoturno, sindacalista della Cisl, è stato travolto da una pala meccanica all'interno di un capannone. Al momento dell'incidente era solo: la dinamica esatta non è stata ancora ricostruita.A Silvano era stato richiesto a causa della situazione dei rifiuti a Napoli di lavorare di domenica in via eccezionale.
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PARMA, 24 OTT- E’ MORTO UN MEDICO DI 59 ANNI UCCISO A FUCILATE DA UN SUO PAZIENTE. Il medico di Busseto, in provincia di Parma e' stato ucciso con un colpo di fucile da caccia da un suo paziente che era andato a visitare a domicilio. La tragedia è avvenuta e' avvenuto nel pomeriggio a casa di agricoltore pensionato di 79 anni, che la vittima visitava frequentemente. Appena varcata la porta di casa lungo le scale di accesso all'appartamento il medico si e' trovato di fronte l'anziano che ha immediatamente puntato il fucile facendo fuoco una volta. Sembra che l’anziano agricoltore soffrisse di depressione.
Napoli 24 ottobre E’ morto Sivano Di Bonito,operaio di 49 anni nell’impianto di rifiuti azienda comunale per la raccolta dei rifiuti. Silvano è morto nell'impianto Stir (ex Cdr) di Giugliano, che lavora in turni straordinari per fronteggiare l'emergenza. Silvano capoturno, sindacalista della Cisl, è stato travolto da una pala meccanica all'interno di un capannone. Al momento dell'incidente era solo: la dinamica esatta non è stata ancora ricostruita.A Silvano era stato richiesto a causa della situazione dei rifiuti a Napoli di lavorare di domenica in via eccezionale.
sabato 23 ottobre 2010
E' morto Antonio Grazioso un operaio sull'A14 Bologna-Taranto in direzione Milano. E' morto Salvatore d'Angelo a Bacoli di Napoli
Napoli 22 ottobre E’ morto Salvatore D’Angelo operaio di 55 anni. Salvatore stava lavorando a una cabina elettrica fulminato da una scarica. Il suo nome non e' ancora stato reso noto. E' successo a Torregaveta una frazione di Bacoli, nel napoletano. La polizia sta svolgendo accertamenti per cercare di chiarire le cause di questo infortunio sul lavoro ed eventuali responsabilita'.
giovedì 21 ottobre 2010
ANCHE UNA DONNA VITTIMA DI QUEL KILLER CHIAMATO TRATTORE
E' morto a soli 21 anni Igor Herculano Porto Rodriguez operaio brasiliano . E' morto Domenico Colella a 72 anni cadendo da un ponteggio
Verona 21 ottobre E’ morto Igor Herculano Porto rodriguez un ragazzo brasiliano di 21 anni dopo dieci giorni di agonia. Igor lo scorso 11 ottobre si era ferito gravemente cadendo da un ponteggio allestito in un cantiere. Il povero giovane è morto l'altra sera, intorno alle 19, all'ospedale veronese di Borgo Trento dopo dieci giorni di agonia trascorsi a lottare per la vita in un letto del reparto di Rianimazione. Quel giorno, Igor Herculano, dipendente di un'impresa di Bussolengo di proprietà di un connazionale, era intento a sistemare le grondaie sulla facciata anteriore dello stabile, appena ritinteggiato, su un'impalcatura mobile. Improvvisamente, il ponteggio, ha ceduto ed il povero giopavne è caduto da un’altezza di 5 metri
DUE VITTIME IN PROVINCIA DI ROMA: SONO MORTI UN PICCOLO IMPRENDITORE EDILE E COSTANTIN MISTROV UN BRACCIANTE AGRICOLO CHE SEMBRA LAVORASSE IN NERO
Roma 19 ottobre E’ morto Costantin Mistrov a Palestrina, dove Costantin, un bracciante agricolo rumeno di di 56 anni, dopo essere stato incornato da un toro mentre svolgeva il suo lavoro, in nero, senza un contratto, come ormai troppi lavoratori agricoli soprattutto di nazionalita' straniera, rilancia l'allarme sui controlli e sulla prevenzione nel mondo del lavoro agricolo". E' quanto afferma Luca Battistini, segretario generale della Flai Cgil di Roma e del Lazio.
mercoledì 20 ottobre 2010
E' MORTO UN OPERAIO A ROCCASTRADA DI GROSSETO
sabato 16 ottobre 2010
ANCORA TRE VITTIME : SONO MORTI VITANTONIO CINQUEPALMI NEL BARESE. MATAR THIAM BRACCIANTE SENEGALESE NEL FOGGIANO E MARIO CORINTI NEL VITERBESE
FOGGIA –e’ MORTO Matar Thiam Un giovane bracciante agricolo senegalese di 23 anni matar è morto annegato in un vascone irriguo ad Arpinova, un borgo a una decina di chilometri da Foggia, probabilmente nel tentativo di salvare una pecora caduta in acqua. Ad accorgersi della tragedia è stato il suo datore di lavoro che ha trovato le sue scarpe nei pressi del vascone irriguo. Per il recupero del corpo di Thian sono intervenuti i vigili del fuoco di foggia che hanno tentato di aspirare l’acqua del vascone con le idrovore, lavoro questo che non è servito per recuperare il cadavere, tanto da richiedere l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Brindisi che hanno recuperato il corpo del giovane senegalese a tre metri di profondità. Sul luogo dell’incidente oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti gli agenti della polizia di stato.
VITERBO –E’ morto Mario Corinti imprenditore edile le di 58 anni. Mario è morto. L'imprenditore è stato colpito dal braccio di una pompa di cemento che si è staccato dal mezzo cadendogli addosso. Corinti è stato trasportato all'ospedale di Belcolle ma viste le sue gravissime condizioni, era stato colpito su diverse parti del corpo, non c'è stato più niente da fare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i sanitari del 118.
venerdì 15 ottobre 2010
E' MORTO UN SALDATORE DI 59 ANNI A CAUSA DI UN'ESPLOSIONE IN PROVINCIA DI TREVISO
giovedì 14 ottobre 2010
E' morto un edile di 39 anni in un cantiere di Roma
martedì 12 ottobre 2010
E' morto Ciro Bonanno autotrasportatore di 59 anni. E' morto Giovanni Bruno a soli 24 anni. E' morto un agricoltore a Vibo Valentia
Cosenza E’ morto Giovanni Bruno operaio di 24 anni rimasto schiacciato dal muleto che si è ribaltato uccidendolo sul colpo. Secondo la ricostruzione dell'accaduto, erano da poco passate le 17 quando il giovane era alle prese con un muletto in un'azienda che commercializza mezzi e prodotti agricoli e per cause in corso di accertamento, ad un tratto il muletto si è ribaltato schiacciando Giovanni. Sono stati vani gli immediati soccorsi prestati da alcuni colleghi che si trovavano in prossimità del luogo teatro del tragico evento. A questo proposito, i colleghi del giovane - si parla di due o tre operai - sono stati portati alla Compagnia dei carabinieri di San Marco Argentano dove i militari li hanno ascoltati fino a tarda sera. Dalle loro testimonianze si potrà ricostruire l'accaduto e stabilire probabilmente l'esatta dinamica dell'incidente mortale. Sono stati proprio i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia i primi ad intervenire. I sanitari arrivati con l’ambulanza del 118 non hanno potuto che constatarne la morte..
Vibo Valentia E’ morto un agricoltore di 46 anni, stava lavorando in unl'azienda agricola quando il pesante macchinario, 15 quintali, probabilmente è scivolato dal camioncino su cui era caricato e lo ha investito in pieno.
e' morto Daniele Cappella un operaio di 33 anni in un capannone industriale di Pesaro
domenica 10 ottobre 2010
E' MORTO UN AGRICOLTORE IN PROVINCIA DI VITERBO
INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO SULLE MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO E UNA MIA MAIL ALLA SUA SEGRETERIA
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi sul Lavoro, Franco Bettoni, il seguente messaggio:
"In occasione della cerimonia per la "60^ Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro", è doveroso rendere omaggio alla memoria dei caduti sul lavoro ed esprimere viva solidarietà a quanti hanno sacrificato la propria salute e la propria integrità fisica, manifestando al contempo sentimenti di vicinanza alle loro famiglie e comunità.
L'incolumità e la salute dei lavoratori costituiscono valori primari per la società e la loro tutela è interesse non solo del singolo lavoratore, ma di tutta la collettività.
Nonostante i progressi che hanno contribuito a contenere il grave fenomeno, continuano purtroppo a registrarsi ogni giorno infortuni sul lavoro, troppo spesso mortali, anche a causa di inammissibili superficialità e gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori.
Dobbiamo perseguire con impegno una politica sistematica e continua di prevenzione e promozione della salute nei luoghi di lavoro, ispirata a una cultura della legalità e della sicurezza e basata su una costante e forte vigilanza sul rispetto delle norme e delle condizioni di lavoro.
All'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi sul Lavoro, che organizza su tutto il territorio nazionale l'iniziativa odierna, rinnovo il mio apprezzamento per la sua assidua opera di sensibilizzazione sociale per la prevenzione e per la sicurezza nei luoghi di lavoro e di sostegno alle vittime di infortuni sul lavoro ed ai loro familiari".
Caro Presidente Napolitano, sono Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione pittore-scultore d'origine beneventana, autore del libro "la classe operaia è andata all'inferno". volevo ringraziarla per le belle parole per la mia intervista sulle morti per infortuni sul lavoro pubblicata su Liberazione che mi ha fatto pervenire tramite il suo consigliere. Ho letto il suo toccante intervento di oggi sulle morti per infortuni sul lavoro organizzato dall'ANMIL e purtroppo, secondo le mie tabelle excel ricavate dal blog http://cadutisullavoro.blogspot.com/ i dati reali sono completamente diversi da quelli ufficiali. Non calano ma aumentano. I dati ufficiali che circolano sono inesatti e dati con molto ritardo per una cattiva e superficiale informazione da parte dei media che scrivano scandalizzati solo quando ci sono tragedie collettive, per poi dimenticarsi del problema. Da tre anni sto monitorando i morti per infortuni sul lavoro dopo la tragedia della Thyssen con un lavoro volontario, capillare e giornaliero e posso scrivere senza temere smentite che a morire sono soprattutto agricoltori e edili. Sono oltre il 60% delle vittime sul totale. OLTRE IL 50% DELLE VITTIME DI TUTTI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO CHE VANNO DAI 60 ANNI, FINO A 90, SONO AGRICOLTORI, QUASI TUTTI SCHIACCIATI DAI TRATTORI CHE GUIDANO
AD OGGI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO DEL 2010 SONO AUMENTATI DEL 4,4% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2009. SONO STATI 465 CONTRO I 445 NELLO STESSO PERIODO DEL 2009, QUASI IL DOPPIO SE SI AGGIUNGONO I LAVORATORI MORTI PER LE STRADE MENTRE VANNO E TORNANO DAL LAVORO. Quindi, con questi dati aggiornati viene smentito il luogo comune che calano i morti per infortuni sul lavoro. In realtà calano solo i lavoratori che muoiono per le strade mentre vanno o tornano dal lavoro, e questo calo è dovuto soprattutto alle automobili che sono tecnologicamente più sicure e che, per fortuna, anche i lavoratori riescono a comprare quando rottamano le vecchie. Con questi miei dati viene fuori che in realtà le aziende non fanno nessun tipo di prevenzione. Una prevenzione efficace viene fatta solo nelle aziende grandi e sindacalizzate.
Qui sotto sono a segnalarle le tabelle excel relative alle fasce dell'età delle vittime che muoiono sui luoghi di lavoro. Fino a 30 anni sono il 9%. dai 31 ai 40 sono il 27,5%.Dai 41 a 50 sono il 19,3.da 51 a 60 sono il 20,4%. dai 61 a 70 sono il 12,7%.Dai 71 agli 80 sono il 5.5%. Dagli 81 in su sono il 3,2%. Per l'8% delle vittime non è possibile stabilire la fascia d'età per mancanza di notizie relative all'età. Oltre il 50% delle vittime comprese dai 60 anni in su sono agricoltori, quasi tutti schiacciati dal trattore che guidano. Con le mie tabelle aggiornate è possibile anche riuscire a sapere con anticipo
anche quando ci potranno essere più morti in agricoltura e in edilizia. In queste due categorie muoiono soprattutto dopo un periodo persistente di mal tempo e dopo per recuperare il lavoro rimasto indietro si espongono a drammatici pericoli. I grafici eleborati in tal senso da mio figli, esperto informatico e appassionato di meteorologia non lasciano dubbi. Con stima carlo Soricelli
sabato 9 ottobre 2010
E' morto Davide Rossetti muratore di 27 anni a Reggio Emilia
Davide è spirato all’ospedale di Baggiovara alle 17 di ieri dopo che i medici hanno fatto l’impossibile per salvarlo. Rossetti che lavorava alle dipendenze della Impernovo di Finale, un’azienda che si occupa di impermealizzazione dei tetti, era caduto dal tetto piombando a terra da un altezza di sette metri.Le condizioni di Davide Rossetti erano apparse subito gravi ma si nutrivano speranze. Subito dopo la caduta, infatti, era pienamente cosciente e muoveva gli arti inferiori ma poco dopo le sue condizioni sono peggiorate fino alla sua drammatica conseguenze
SONO SEMPRE ITALIANI D'ORIGINE MERIDIONALE A MORIRE NELLE MISSIONI ESTERE,
AFGHANISTAN SONO MORTI GLI ALPINI: GIANMARCO MANCA DI ALGHERO, FRANCESCO VANNOZZI DI PISA, SEBASTIANO VILLE DI LENTINI E MARCO PEDONE DI LECCE. Quattro alpini sono morti e due sono rimasti feriti nella zona di Farah, in Afghanistan. i quattro giovani italiani sono stati vittime di un'imboscata alle 9.45 ora locale (le 7.15 in Italia) al ritorno da una missione, mentre si trovavano nella valle del Gulistan, nella provincia di Farah. Il mezzo su cui viaggiavano è stato prima colpito da un ordigno e poi attaccato con colpi di arma da fuoco. Erano tutti in forza al settimo reggimento alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella brigata Julia, i cinque militari coinvolti nell'attentato. Anche il caporal maggiore scelto Luca Cornacchia che è rimasto ferito (nato a Pescina, in provincia dell'Aquila, il 18 marzo 1979), è cosciente, è in pericolo di vita. Attualmente si trova ricoverato presso l'ospedale da campo statunitense di Delaram, da dove ha parlato con sua moglie per tranquillizzarla Un sesto alpino è rimasto coinvolto nell'imboscata mentre si trovava a bordo di un automezzo che seguiva quello saltato in aria, si tratta di Michele Miccoli, 28 anni, nato ad Aradeo e residente a Belluno, ha riportato solo lievi escoriazioni a una gamba.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si legge in una nota diffusa dal Quirinale appresa la notizia del gravissimo attentato contro i militari italiani impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti.
venerdì 8 ottobre 2010
SALVIAMO I NOSTRI PADRI E NONNI CHE FANNO GLI AGRICOLTORI.
OLTRE IL 50% DELLE VITTIME DI TUTTI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO CHE VANNO DAI 60 ANNI, FINO A 90 SONO AGRICOLTORI, QUASI TUTTI SCHIACCIATI DAI TRATTORI CHE GUIDANO
Ad oggi i morti per infortuni sul lavoro nel 2010 sono stati 455 CONTRO I 445 NELLO STESO PERIODO DEL 2009, SONO QUASI IL DOPPIO SE SI AGGIUNGONO I LAVORATORI MORTI PER LE STRADE MENTRE VANNO E TORNANO DAL LAVORO. Questa volta voglio darvi le tabelle excel relative alle fasce dell'età delle vittime che muoiono sui luoghi di lavoro Fino a 30 anni sono il 9%. dai 31 ai 40 sono il 27,5%.Dai 41 a 50 sono il 19,3.da 51 a 60 sono il 20,4%. dai 61 a 70 sono il 12,7%.Dai 71 agli 80 sono il 5.5%. Dagli 81 in su sono il 3,2%. Per l'8% delle vittime non è possibile stabilire la fascia d'età per mancanza di notizie relative all'età. Oltre il 50% delle vittime comprese dai 60 anni in su sono agricoltori, quasi tutti schiacciati dal trattore che guidano.
E' probabilmente dell'operaio di 44 anni Paolo Marchini il corpo trovato alle foci del torrente Chiaravagna
Lecco, 8 ott. - Un operaio di 54 anni ha perso la vita in un infortunio sul lavoro avvenuto alla Brivio Ecologica, azienda situata a Brivio (Lecco). L’operaio del quale ancora non si conoscono le generalita', era stato urtato nel tardo pomeriggio di ieri da un carrello elevatore mentre stava lavorando con un collega. Le se sue condizioni non erano apparse tali da metterlo in pericolo di vita. Durante la notte, invece, il quadro clinico e' peggiorato e stamani il decesso. Stando a una prima ricostruzione dell'incedente, sembra che il collega stesse facendo manovra con il 'muletto' e non si sarebbe accorto della presenza del compagno di lavoro, urtandolo e facendolo cadere a terra chiacciandogli una caviglia. Stanno indagando i caabinieri della stazione locale per ricostruire la dinamica della tragedia.
giovedì 7 ottobre 2010
SONO QUASI TUTTI EDILI MERIDIONALI A MORIRE NEI CANTIERI DEL NORD. E' MORTO AMEDEO CARLINO. E' MORTO VINCENZO SQUILLACE. E' MORTO UN EDILE A BOLZANO
SAVONA 6 OTT – E’ morto Vincenzo Squillace un operaio di 45 anni. Vincenzo e' morto dopo essere caduto dal tetto di una casa in ristrutturazione a Cengio.L'uomo stava lavorando con altri colleghi quando all'improvviso e' precipitato da un'altezza di 10 metri ed e' morto sul colpo. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei medici del 118. Sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Cairo Montenotte che hanno raccolto alcune testimonianze sull'accaduto.
Cuneo E’ morto Amedeo Carlino, 58 anni. Amedeo stava lavorando a Alba su un balcone al terzo piano di un palazzo in costruzione cadendo nel vuoto da dieci metri d’altezza. Carlino, calabrese, è l’ultima vittima di una catena infinita di merdionali che muoino nei cantieri del nord. La tragedia è avvenuta verso le ore 18. I colleghi hanno subito chiamato il 118, i sanitari hanno portato Amedeo al San Lazzaro di Alba dove è deceduto per le gravi lesioni subite in varie parti del corpo a seguito dell’impatto al suolo.I Carabinieri hanno sequestrato l’area del cantiere interessata all’infortunio ed hanno raccolto le testimonianze di altri operai presenti in quel momento nel cantiere.
mercoledì 6 ottobre 2010
E' morto Rossano Vitarelli, E' morto Mario Piezzi
Lucca 5 OTT E’ morto Rossano Vitarelli, autotrasportatore lucchese di 52 anni., Rossano e' morto a causa di un incidente stradale verificatosi nella tarda mattinata di oggi a Marlia, nel comune di Capannori (Lucca). Vitarelli era alla guida di un tir che e' finito contro il cassone di un altro camion, condotto da un quarantunenne pratese. Rossano e' morto poco dopo il suo arrivo, con l'elisoccorso, all'ospedale di Pisa. In corso di accertamento le cause delll'incidente.
lunedì 4 ottobre 2010
altre cinque vittime in poche ore. sono morti Leonello Amadei, Marion Neago, Sauro Moregola e Nino Cassola
Lucca E’ morto Leonello Amadei di 61 anni. Lionello e' morto stamani, schiacciato da una lastra di marmo in una segheria di Vallecchia, frazione di Pietrasanta (Lucca). La vittima, Leonello Amadei, era uno dei titolari della segheria di marmo. Secondo quanto ricostruito, il 61enne stava spostando delle lastre con una ventosa quando, forse per il distacco della ventosa stessa, una lastra di marmo e' caduta schiacciandogli il torace L'uomo e' morto poco dopo il ricovero all'ospedale della Versilia.
Genova E’ morto Nino Cassola, 33enne di Struppa. Nino è morto cadendo all’interno di un pozzo per l’estrazione di biogas nella discarica di Scarpino, sulle colline di Genova. Il tutto è avvenuto durante una manovra di allineamento del tubo di scarico del gas, quando Cassola, ha perso l’equilibrio cadendo nel pozzo. Il pozzo nel quale è caduto Cassola, è profondo diciotto metri e largo uno con una temperatura intorno agli 80 gradi. Le condizioni critiche e l’assenza di ossigeno hanno impedito il recupero del corpo direttamente. E’ stato necessario aprie un varco accanto al pozzo con delle ruspe per aprire una via secondaria, spostanto diversi metri cubi di terra e rifiuti. Da una prima analisi le norme di sicurezza non sono state rispettate, poiché Cassola non era assicurato ad alcun sostegno che avrebbe impedito la tragica fine. Si è oltresì constato, che i gas fuoriuscenti dai pozzi, rendeno l’area irrespirabile e facilmente possono causare perdita dei sensi. Sul luogo dell´incidente, oltre ai carabinieri, diverse squadre dei pompieri, tra cui quelle specializzate Saf (per il soccorso speleo-alpinistico-fluviale) e Nbcr (per gli interventi in luoghi contaminati). Una particolare telecamera per individuare il corpo, è stata subito introdotta prima di iniziare l'opera di scavo e recupero.
Mantova è morto Sauro Moregola agricoltore di 51 anni, Sauro è l’enensima vittima schiacciato dal trattore che guidava. mentre stava riportando il mezzo all'amico che glielo aveva prestato per alcuni lavori. Sauro Moregola, di Villa Poma, forse per un malore, ha perso il controllo del mezzo, che trainava un rimorchio vuoto, lungo la provinciale tra San Giacomo delle Segnate e Bondanello. Il veicolo si è ribaltato e l'uomo è stato sbalzato fuori dalla cabina finendo schiacciato sotto il trattore.
Bari apprendiamo con qualche giorno di ritardo della morte di un operaio romeno di 45 anni, Marian Neagoe,Marion dipendente di un’azienda specializzata nel montaggio di pannelli fotovoltaici, la «Didaco» di Andria. L’incidente sul lavoro è avvenuto alle 9,45 di martedì sorso (ma la notizia si è appresa solo ieri) in un terreno agricolo ubicato incontrada San Donato, nelle vicinanze della zona annonaria, dove sta per nascere un piccolo impianto da 20 kw di produzione di energia solare. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della stazione, l’uomo stava montando una trave in acciaio. Questa è la struttura portante a basso impatto ambientale, che non prevede cioè interventi invasivi nel terreno come opere di cementificazione su basamenti, su cui verranno successivamente ancorati i pannelli fotovoltaici e i cavi di collegamento con la rete elettrica dell’impianto. L’operaio stava posizionando questo asse, lungo circa 10 metri, orizzontalmente con l’ausilio di una piccola gru guidata da un suo collega, quando, per cause in corso di accertamento, il palo si sarebbe inclinato andando forse a toccare un cavo elettrico. Probabilmente l'uomo stava toccando con le mani il palo. È stato un attimo: Marian è rimasto folgorato da una scarica elettrica che non gli ha lasciato scampo, scaraventandolo a un paio di metri di distanza dal luogo in cui stava operando. I colleghi di lavoro hanno provato a lungo a rianimarlo, senza successo, quindi lo hanno trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale «Florenzo Jaia». Ma ai medici non è rimasto che constatarne il decesso.
domenica 3 ottobre 2010
ancora 4 vittime in poche ore. E' morto Marcello Bonaldi. E' morto Giovanni Righini. E' morto Elmoustafa Jabiri.E' morto Antonio Bianco
Milano E’ morto giovanni Righini che è morto a 73 anni precipitando da un tetto di una chiesa. L’incidente è accaduto in via Bovesin de la Riva, a ridosso di corso XXII Marzo. Giovanni Righini è precipitato dal tetto della chiesa di Santa Maria del Suffragio mentre stava lavorando per alcuni interventi di manutenzione. In base a quanto raccontano alcuni testimoni, Righini si è alzato in piedi sul tetto per allontanare alcuni piccioni che si erano avvicinati ai cavi elettrici su cui stava intervenendo. Mentre cercava di cacciare via gli uccelli con le braccia, ha perso l’equilibrio ed è scivolato sulle tegole, senza trovare nessun appiglio a cui aggrapparsi. Inutile l’intervento dei soccorritori del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul posto, avvisati dai passanti, sono anche arrivati i carabinieri della compagnia Monforte. Sono in corso gli accertamenti per verificare le dinamiche dell’incidente e per capire se sono state rispettate o meno le norme di sicurezza sul lavoro. L’uomo era dipendente in regola della ditta General electica srl con sede a Carpi e gli ispettori del lavoro stanno effettuando tutti i controlli del caso.
Brescia E’ morto Elmoustafa Jabiri marocchino di 36 anni, Tragico incidente sul lavoro venerdì pomeriggio ad Artogne. Jabiri è rimasto strangolato da un cavo. Jabiri, residente a Rogno, stava lavorando all’interno del capannone di una nota azienda artigiana di Artogne che si occupa della produzione di cavi elettriciIl giovane marocchino, regolarmente assunto e dipendente di una ditta esterna ma da qualche tempo al lavoro nell’azienda di Via Fornaci, è rimasto strangolato da un cavo mentre si trovava nei pressi di un macchinario che serve ad avvolgere i fili a forma di treccia. Toccherà ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Breno, coadiuvati dai colleghi della stazione di Artogne intervenuti sul posto per i rilievi di legge insieme ai tecnici dell’Asl, ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità. Sul posto sono intervenuti l'eliambulanza del 118, i volontari del S. Maria Assunta di Pisogne, i Carabinieri di Artogne e i tecnici dell'Asl.
Foggia è morto Marcello Bianco dopo essere rimasto intrappolato in un macchinario agricolo. E’ succeso ieri nelle campagne di Ascoli Satriano, in provincia di Foggia. Marcello , 58enne di Bovino, morto mentre stava lavorando nella sua azienda agricola. In base alla ricostruzione fatta dai carabinieri l’uomo sarebbe deceduto in pochi minuti per essere rimasto intrappolato con la fresa, macchinario con il quale stava svolgendo dei lavori.
sabato 2 ottobre 2010
A Vicenza e il Veneto hanno il triste primato delle morti bianche. E' morto C.E. Lovato è il secondo agricoltore morto a Vicenza in 24 ore
Vicenza E’ morto Cristiano Egidio Lovato un pensionato vicentino di 79 anni, Cristiano, è morto oggi in un incidente avvenuto nelle campagne di Sovizzo, in località San Daniele. Lovato, che nonostante l’età avanzata amava occuparsi ancora di piccoli lavori agricoli, stava guidando il proprio trattore su un terreno in forte pendenza. Improvvisamente il mezzo si è capovolto, travolgendo sotto il suo peso l’anziano. Un agricoltore che lavorava su un appezzamento vicino è intervenuto in aiuto di Lovato, riuscendo con il proprio trattore a sollevare il mezzo su un fianco e ad estrarre da sotto il 79enne. Ma l’anziano era gìa privo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Montecchio Maggiore e i sanitari del Suem 118. L’inchiesta sulla tragedia è affidata al pm Barbara De Munari
venerdì 1 ottobre 2010
AUMENTANO I LAVORATORI CHE MUOIONO SUI LUOGHI DI LAVORO E NEI CAMPI SUI TRATTORI
GLI AGRICOLTORI HANNO AVUTO ANCHE QUESTO MESE IL 36% DELLE VITTIME SUL TOTALE
LA SITUAZIONE DI SETTEMBRE NON SI SCOSTA MOLTO DALL'ANDAMENTO ANNUALE DELLE
VITTIME SUL LAVORO.
ANCHE QUESTO MESE CON IL 36% GLI AGRICOLTORI SONO LA CATEGORIA CON PIU' VITTIME, GLI AGRICOLTORI CONTINUANO A MORIRE SCHIACCIATI IN TARDA ETA' DAL TRATTORE CHE GUIDANO. SEGUONO GLI EDILI CON IL 24%. INSIEME QUESTE DUE CATEGORIE RAPPRESENTANO IL 60% DI TUTTI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO. SEGUE L'INDUSTRIA CHE IN QUESTO MESE HA AVUTO MOLTISSIME VITTIME CON IL 20%, COME GLI ALTRI ANNI SETTEMBRE E' UN MESE TRAGICO PER I LAVORATORI DELL'INDUSTRIA CHE GLI ALTRI MESI HANNO UNA PERCENTUALE DI VITTIME CHE SFIORA IL 10%. COMPLESSIVAMENTE IN QUESTI PRIMI 9 MESI, RISPETTO ALL'ANNO SCORSO, SEPPUR LIEVE C'E' UN AUMENTO DELLE VITTIME PER INFORTUNI SUL LAVORO. CON LA "LEGGERA" RIPRESA ECONOMICA TORNA AD AUMENTARE IL NUMERO DELLE VITTIME. OCCORE COMUNQUE FARE CHIAREZZA. LE STATISTICHE DANNO UN CALO CONTINUO DELLE VITTIME IN QUESTI ULTIMI VENT'ANNI, IN REALTA', I DATI CHE HO RACCOLTO SEMBRANO SMENTIRE QUESTO ANDAMENTO. IL CALO DELLE VITTIME CLASSIFICATE COME "MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO" SONO DA RICONDURRE PRINCIPALMENTE AI LAVORATORI CHE MUOIONO PER LE STRADE E QUESTO PER MERITO DI AUTOMOBILI PIù SICURE CHE FANNO DIMINUIRE COMPLESSIVAMENTE LE VITTIME. IN REALTA' SE SI ANALIZZANO I DATI DEI LAVORATORI MORTI ESCLUSIVAMENTE SUI LUOGHI DI LAVORI CI SI ACCORGE CHE IL CALO E' INESISTENTE PER NON DIRE NULLO. QUESTO SIGNIFICA CHE IN REALTA' E' STATO FATTO POCO, PER NON DIRE NIENTE SULLA EFFETTIVA PREVENZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO
SETTEMBRE TRAGICO PER GLI AGRICOLTORI ANCHE L'ULTIMO GIORNO HA TRE VITTIME. E' MORTO RENATO BONETTO. E' MORTO ADRIANO ZOVI. E' MORTO MARIO GEREMIA
VICENZA – E’ morto Mario Geremia un operaio di 55 anni. è stato trovato morto, in una cisterna di fermentazione del mosto. E’ accaduto ad Alonte, nell’azienda agricola Vinigris. Sembra che a causare l’arresto cardiocircolatorio e il consecutivo decesso dell’uomo, residente a Lonigo, sia stata l’alta concentrazione di ossido di carbonio prodotta nel processo di fermentazione del mosto che lo ha investito quando ha scoperchiato la vasca. Inutile il tentativo dei vigili del fuoco di rianimare l’uomo con il defibrillatore in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso, sopraggiunto solo un minuto dopo. Non è ancora stata esclusa l’ipotesi che l’operaio sia caduto nella cisterna a causa di un malore. Spisal e carabinieri di Lonigo stanno eseguendo gli accertamenti necessari a ricostruire la dinamica dei fatti e chiarire eventuali responsabilità.
30 settembre Cuneo E’ morto Renato Bonetto un agricoltore di 60 anni. Renato ha perso la vita a causa di quel mostro che fa strage di agricoltori chiamato trattore. Renato ha perso il controllo del mezzo durante una manovra in retromarcia. Il mezzo è precipitato per circa dieci metri nella scarpata che costeggia il Maira e l'uomo è stato sbalzato dall'abitacolo. E' morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, l'elisoccorso, i carabinieri ed i vigili del fuoco. Non c'è stato più nulla da fare. Renato Bonetto lascia la moglie Elisabetta Cismondo, 55 anni, e due figli: Fabrizio (33 anni) ed Andrea (30 anni). Profondo sconcerto per la morte dell'uomo, conosciuto e molto attivo nella vita sociale di Busca. Era molto amico dell'onorevole Teresio Delfino. L'autopsia determinerà l'esatta causa della morte.
Vicenza E’ morto adriano Zovi agricoltore di 74 anni. Ennesima morte bianca in campagna. A Canove di Roana sull'altopiano di Asiago, un agricoltore è deceduto dopo essere stato travolto dal trattore. Adriano Zovi, 74 anni, aveva parcheggiato il mezzo in un tratto di discesa, attivando il freno a mano: tuttavia le ruote hanno iniziato a muoversi. L'uomo ha cercato di salire sul veicolo in corsa, ma ha perso l'equilibrio ed è stato travolto dalle ruote posteriori, che l'hanno schiacciato sul ventre.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.