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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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mercoledì 30 giugno 2021

Lorenzo Fino muore schiacciato dal trattore a soli 24 anni: piangono gli agricoltori che guidono questo mezzo e che sono terrorizzati da questa strage, sono già 97 a morire in questo modo orrendo dall'inizio dell'anno. La mamma di Mattia Battistetti va ogni giorno nel cantiere dove è morto suo figlio di soli 23 anni.

Firenze Muore schiacciato dal trattore Lorenzo Fino. Un altro morto sul lavoro in Toscana. Un operaio di 24 anni è rimasto schiacciato da un trattore mentre stava lavorando in un'azienda agricola a Panzano, nel comune di Greve in Chianti. Lo riferiscono i carabinieri. Il mezzo si è ribaltato mentre il giovane stava lavorando in un uliveto in pendenza. Lorenzo è il 97esimo morto schiacciato da questo mezzo dall'inizio dell'anno. Gli agricoltori sono terrotrizzati da queste strage: in 14 anni di monitoraggio ne sono morti oltre 1700. nessuno fa niente, non si vede nessun interessamento da parte degli Enti competenti e della politica per fermare questa strage nella strage: un lavoratore su 5 muore sui luoghi di lavoro schiacciati da questo mezzo. La mamma del 23enne Mattia Battistetti torna ogni giorno nel cantiere dove è morto suo figlio il 30 aprile. «Confido in quanti stanno accertando le responsabilità» della morte di mio figlio. In questi anni ho visto la sofferenza senza fine delle madri che hanno perso un figlio per infortuni sul lavoro. Una cosa atroce che non fa trovare pace a queste madri

martedì 29 giugno 2021

Muore colf 35enne filippina mentre lava i vetri cadendo dal 5° piano a Milano

Milano, colf cade dalla scala mentre lava i vetri: morta dopo volo dal quinto piano la tragedia a Milano. Una 35enne di origini filippine, che stava pulendo i vetri dell'appartamento in cui lavorava, è morta dopo essere caduta dal quinto piano.

lunedì 28 giugno 2021

Muore per le gravi ustioni nel tentativo di spegnere un incendio nel suo uliveto: altri due schiacciati dal trattore, uno dei due si è ribaltato dopo un incidente su strada

Reggio Calbria tragedia a MOTTA SAN GIOVANNI (RC) – É morto nell’ospedale Cardarelli di Napoli l’uomo rimasto ustionato ieri mentre cercava di spegnere un incendio in un uliveto nel nel territorio di Motta San Giovanni e Montebello Jonico, interessato da un vasto rogo. Per le gravi ustioni è stato trasportato all'Ospedale Caldarelli di Napoli, dove però è morto dopo un giorno di atroci sofferenze. Cagliari, muore schiacciato dal trattore in un incidente stradale. La vittima è un pensionato di 75 anni di Terralba che era alla guida del trattore. Il mezzo in seguito all’urto si è ribaltato schiacciando l’uomo.

domenica 27 giugno 2021

Aiuto stiamo morendo in tanti: altri due agricoltori schiacciati dal trattore di 56 e 40 anni, nelle province di Firenze e Catanzaro; sono già 94 gli agricoltori schiacciati da questo mezzo killer dall'inizio dell'anno

GREVE IN CHIANTI FIRENZE 26 GIU - Un agricoltore di 59 anni è morto in un incidente sul lavoro nella campagna di Greve in Chianti, in località Uzzano, venendo travolto da un trattore. Sul posto il 118, anche con l'elisoccorso, i carabinieri e personale della Asl.Ma per il 50enne non c'era più niente da fare L'incidente mortale è stato verso mezzogiorno e da quanto si apprende è avvenuto durante attività in agricoltura. Cosenza Un’ennesima tragedia sul lavoro quella avvenuta quest’oggi nel cosentino. Un’altra giovane vita spezzata. Aveva 40 anni l’agricoltore morto sotto il pesante mezzo sul quale lavorava.La tragedia in località Galati ad Altomonte. Il trattore si è ribaltato intrappolando sotto il povero 40enne
. Allertati i soccorsi da parte di alcune persone residenti in quella zona che dopo essersi accordi dell’accaduto hanno allertato subito il 118 ed il 112.

sabato 26 giugno 2021

Piccolo imprenditore muore schiacciato dal muletto che guidava. Muore dopo 15 giorni di agonia un muratore di 51 anni

Muore schiacciato dal muletto Agoatino Papa la tragedia a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, dove il proprietario di un’azienda, Agostino Papa, sui 50 anni, è deceduto a seguito di un incidente sul lavoro. Sul posto oltre i carabinieri e la polizia anche un’ambulanza e l’ispettorato del lavoro. Il 50enne, stava spostando materiale con un muletto è rimasto schiacciato a seguito del suo improvviso ribaltamento. Nonostante il tempestivo intervento dell’ambulanza, per Papa non c’è stato nulla da fare Vercelli Non ce l’ha fatta Stefano Marola, il muratore di 51 anni che due settimane fa è rimasto vittima di un gravissimo incidente sul lavoro a Borgosesia, in frazione Aranco. Marola secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, stava lavorando all’ultimo piano di un edificio, era previsto il rifacimento del tetto, per la posa delle travature quando, per cause che dovranno essere accertate, ha perso l’equilibrio cadendo da un’altezza di circa due metri. Nella caduta MAROLA ha battuto la testa. Le lesioni riportate sono state fatali: l'operaio era stato portato all’ospedale di Borgosesia dove, visto il tipo di trauma subito nella caduta, era stato deciso il trasferimento all’ospedale Maggiore di Novara in elicottero in codice rosso. Là è rimasto ricoverato in rianimazione fino alla sua morte. dpo il trattore i muletti sono la seconda macchina di morte per i lavoratori che li usano

venerdì 25 giugno 2021

Morire dopo due mesi d'agonia per 40 euro al giorno. La triste vicenda di Cotrino Rizzo, caduto da un albero mentre lo potava: alla moglie Annarita è venuto un infarto quando ha appreso la notizia della sua morte.

LATIANO – "Mio marito è morto per 40 euro al giorno, è morto mentre lavorava in campagna, mentre prestava opera come operaio dipendente". Annarita Carriero si asciuga le lacrime e ripensa a quel 3 aprile. La sua vita e quella dei suoi cari è stata sconvolta da quell'evento. Cotrino Rizzo, per tutti Mimino, 59 anni, come ogni giorno stava lavorando in campagna, da dipendente. Annarita era a casa quando, da persone vicine all'azienda presso la quale Cotrino prestava la sua opera di potatore, ha ricevuto la terribile notizia. Ricevuta la notizia della caduta non ha pensato che fosse grave; non gli dissero che il marito era già in coma irreversibile. Cotrino Rizzo è morto il 2 giugno, dopo due mesi di agonia. Annarita quel giorno ha avuto un infarto. Si è ripresa in questi giorni e oggi (24 giugno 2021) affida a BrindisiReport lo sfogo suo e dei suoi figli: "Non è possibile morire così, non è possibile. E non è possibile che nessuno ci sia stato vicino dopo l'accaduto". Silenzio dalle istituzioni, silenzio dai sindacati. Silenzio dalla comunità. La donna, accompagnata dalla figlia, si sfoga nello studio legale Sartorio-Rizzo, ascoltata da BrindisiReport. Ed espone i dubbi, anche sulla dinamica dell'accaduto. E' opportuno chiedersi se sono state rispettate tutte le misure di sicurezza nella caduta di Rizzo

giovedì 24 giugno 2021

Eppure anche col silenzio mediatico muoiono altri 4 lavoratori anche il giorno23 giugno

la strage continua con altre 4 nuove vittime. Un piccolo imprenditore edile di 63 anni, Silvano Paris è morto travolto dal mezzo che si è ribaltato. Paris residente con la famiglia a Piangaiano, frazione di Endine Gaiano in provincia di Bergamo, ieri mattina è rimasto schiacciato da un mezzo da lavoro che stava guidando. Attorno alle 10 del mattino il 63enne ha perso il controllo del mezzo. L'incidente è avvenuto in una strada in discesa molto stretta: il mezzo sarebbe salito su un terrapieno e si sarebbe poi ribaltato. Così lo hanno trovato i soccorritori che, dopo l'allarme lanciato da alcuni residenti delle località Ronco e Palate, allarmati dal boato derivante dall'incidente, sono intervenuti per cercare di prestare le prime cure al 63enne. Purtroppo tutti i soccorsi sono risultati vani. Nell'alto Molise, in provincia di Isernia un albanese di 44 anni è morto travolto dall'albero chee stava tagliando dopo i 4 autrasportatori morti il giorno 22 giugno, il 23 ha perso la vita sull'A1, a poche centinaia di metri dove sono rimasti uccisi i due autrasportatori, ne è morto un altro per aver tamponato un altro tir. Un 41enne, Ahmed Enouri, un marocchino senza permesso di soggiorno, è morto mentre stava riparando un furgone; sono in corso accertamenti accertamenti per capire se si tratta di una morte sul lavoro in nero. Ma che altro può essere?

martedì 22 giugno 2021

Tra ieri e oggi sono morti sette lavoratori, quattro sono autotrasportatori e due in aziende artigianali nelle province di Biella e Siracusa.

Due lavoratori sono morte in un incidente sull'autostrada A1, tra Piacenza e Fiorenzuola, in cui sono stati coinvolti un'auto, un camion e un'autocisterna che trasportava Gpl. Quest'ultima si è parzialmente incendiata e per questo una colonna di fumo nero ha invaso l'autostrada e i campi adiacenti Sul posto subito i vigili del fuoco, impegnati da subito a spegnere l'incendio. L'autostrada A1 è stata chiusa tra Piacenza Sud e Fiorenzuola per due ore per l'incidente verificatosi al km 67 in direzione Milano. Si sono formate code e rallentamenti, poi parzialmente liberate grazie all'apertura di una corsia in direzione Sud sul luogo dell'incidente. L'intervento delle squadre di 25 operatori, al lavoro con numerosi mezzi, ha concesso di liberare gli utenti accodati all'interno del tratto chiuso, grazie all'apertura di varchi nello spartitraffico, per l'inversione di marcia e l'allontanamento in sicurezza dal luogo dell'incidente. Un operaio di 52 anni, Fabio Vaccarella, è morto sul lavoro a Siracusa. Vaccarella si è ferito mentre stava saldando e stava utilizzando un flessibile del quale si è staccato il disco ferendolo a morte : trasferito al pronto soccorso dell'ospedale Umberto I, è morto poco dopo. La Procura ha aperto un'inchiesta per accertare la dinamica dell'incidente. Gli inquirenti stanno verificando se Vaccarella stesse operando in condizioni di sicurezza Nel biellese è morto un lavoratore di 47 anni che è stato travolto in un'azienda di legnami da una tollenata di assi di legno

domenica 20 giugno 2021

Leggete ilpost di denuncia. Due morti anche questo sabato: un 2021 che sa di fine ottocento per la sicurezza e i diritti di tantissimi lavoratori: uccidono sindacalisti, fanno lavorare come apprendite delle giovani donne che vengono uccise per la manomissione di macchinari, lavorano nella logistica 13 ore al giorno (e notte) per 1200 euro

Davvero terrificante il degrado del mondo del lavoro, E si vede dalla strage di lavoratori: una strage che il sistema cerca di occultare per non far salire un moto di indignazione nel Paese. Solo sui luoghi ddi lavoro sono morti 327 lavoratori, se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superano i 600 morti complessivi dall'inizio dell'anno. C'è un sistema che svuota questo eccidio facendo passare messaggi minimalisti di una strage che è sotto gli occhi di tutti. Di questa strage è responsabile lo Stato attraverso i suoi Ministeri e Istituzioni che non fanno nulla di concreto per cercare di arginare questa ecatombe: poi c'è tutto il sottobosco che vive su questa strage e sulla Sicurezza e che in definitiva è solo un carrozzone burocratico che a nulla serve per cercare di ariginare questo sterminio. Da quando ho aperto l'Osservatorio il 1° gennaio 2008 sono morti oltre 20000 lavoratori, una cifre incredibile che si stenta a credere, che sembra diffusa da un mitomoane che chissà per quale ragione diffonde un numero di morti così alto. Ma i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati, anno per anno, mese per mese e giorno per giorno da 14 anni. la politica se ne frega altamente e non muove un dito, e questo riguarda tutti i partiti. I morti sul lavoro non portano voti e i morti non votano. E mettersi contro un sistema che in quest'ambito distribuisce miliardi è controproducente. Insommo col nuovo millennio siamo ritornati a ritroso fino all'inizio del 1900. Uno schifo

sabato 19 giugno 2021

Antonio Cicchetti (nella foto) operaio di 59 anni muore per il crollo di una gru. La tragedia a L'Aquila. Giuseppe Maggi un autrasportatore muore carbonizzato nel suo tir

Lìaquila Ortona dei Marsi. Incidente mortale a Ortona dei Marsi. Antonio Cicchetti di 59 anni, è morto mentre era a lavoro. Secondo una prima ricostruzione dei fatti si è ribaltato con la gru che stava guidando.Sul posto, per ricostruire la dinamica dell’incidente sono arrivati i carabinieri della compagnia di Avezzano. Per estrarre il corpo dal mezzo sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Avezzano e i sanitari allertati dal 118. La procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un fascicolo per stabilire le cause della tragedia. Camionista muore carbonizzato nel suo tir. Si chiamava Giuseppe Maggi ed aveva 55 anni l’autotrenista vittima della tragedia che si è consumata oggi in autostrada e precisamente sulla A12 Roma-Civitavecchia. Per cause che sono al vaglio della polizia stradale il carico di legna che trasportava è andato a fuoco e Maggi è rimasto imprigionato tra le lamiere del mezzo pesante. Quando sono arrivati i medici del 118 per
l 55enne non c’era più nulla da fare. Sul posto ad estrarre il corpo senza vita i vigili del fuoco . I pompieri hanno dovuto lavorare duramente per mettere in sicurezza quel tratto di arteria invasa da legna e fiamme. Da alcune informazioni raccolte sembra che l’incidente sia scaturito dallo scoppio di una gomma.

venerdì 18 giugno 2021

Omicidio sul lavoro: Luana D'Orazio uccisa dalla manomissione del macchinario. Ma sono tanti questi omicidi sul lavoro: nel corso degli anni di monitoraggio sono stati tanti. Sindacalista marocchino dei Cobas ucciso mentre presiedono uno stabilimento LIDL . Muore un altro agricoltore schiacciato dal trattore; aveva solo 51 anni, la tragedia nel chietino. In fin di vita un 16enne dopo un infortunio sul lavoro

Sarebbero stati manomessi, per evitare interruzioni e velocizzare così la produzione, i due macchinari al centro della perizia richiesta dal pubblico mistero che indaga sulla morte di Luana D'Orazio, l'apprendista di 22 anni stritolata dall'orditoio sul quale stava lavorando, in una ditta tessile di Oste di Montemurlo (Prato): è quanto trapela dei primi risultati degli accertamenti svolti sui due macchinari. Si tratterebbe di due manomissioni differenti: una al quadro elettrico e l'altra alla parte meccanica. La modifica al quadro elettrico sull'orditoio al quale stava lavorando la 22enne avrebbe permesso alla macchina di funzionare in automatico anche con la saracinesca di protezione abbassata. Indagata la proprietaria e il marito della stessa accusati per gli stessi reati anche il tecnico manutentore,
Luana Coppini avrebbe risposto alle domande degli inquirenti, mentre il marito si è avvalso della facoltà di non rispondere. Un sindacalista 37enne marocchino dei Cobas è morto investito da un camion davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate (Novara). E' accaduto in via Guido il Grande, durante una manifestazione di lavoratori della logistica. Pare che l'autista del camion abbia investito durante una manovra e poi sia fuggito. A bloccarlo in autostrada sono stati i carabinieri. Sul posto è intervenuto anche il 118, ma per il 37enne non c'è stato nulla da fare. Muore il 91esimo agricoltore schiacciato dal trattore nel chietino, aveva solo 51anni. E' una strage giornaliera quella degli agricoltori schiaccitati dal trattore. Gravissime le condizioni del ragazzo di 16 anni di Rudiano vittima di un drammatico infortunio sul lavoro, mercoledì pomeriggio a Rovato: era impegnato nel montaggio di uno striscione pubblicitario, a bordo del braccio meccanico di un furgone e issato a quasi 5 metri d'altezza. Il furgone improvvisamente sarebbe stato colpito da un altro mezzo di lavoro che transitava sulla stessa strada: l'impatto ha di fatto sbalzato il ragazzo dalla piccola gru, facendolo precipitare con violenza sull'asfalto. Speriamo ce la faccia: non si può morire di lavoro a 16 anni

giovedì 17 giugno 2021

Nessuno interviene per questa strage inumana: muore il 90esino agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno. l'ultima tragedia a Battipaglia di Salerno, dove un 73enne è morto dopo giorni di agonia

Battipaglia, era rimasto ferito nei giorni scorsi col trattore mentre lavorava in un appezzamento di terreno. Non ce l’ha fatta Mario Strollo, 73enne di Olevano sul Tusciano. Strollo è morto all’ospedale Santa Maria della Speranza. Le condizioni dell’anziano agricoltore erano apparse subito molto gravi dopo l’incidente fino al decesso in ospedale. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Battipaglia, agli ordini del maggiore Vitantonio Sisto. Muoiono schiacciati dal trattore, non solo anziani, ma anche giovani e giovanissimi agricoltori che guidano questo mezzo mortale che non lascia scampo: il terreno collinare e montano inganna chi guida i trattori: spesso il terreno è infido e cede quando si manovra, a volte il terreno è asciutto in superfice, ma col peso il trattore cede da una parte schiacciando il malcapitato: tutti gli dai 130 ai 150 giudatori muoiono in questo modo atroce ogni anno: l'età delle vittime varia dai 16 anni ai 90. Carlo Soricelli

martedì 15 giugno 2021

Muore Operaio, un altro gravemente ferito a Avola di Siracusa

Questa mattina un'altra teagedia. Tre operai travolti dal crollo di un ballatoio a Avola di Siracusa. Morto un operaio di 46 anni, un altro gravemente ferito rischia l'amputazione di una gamba. Ferito lievemente il terzo operaio

Schiacciati dal trattore: quegli 89 morti dall'inzio dell'anno dimenticati, anche da chi dovrebbe occuparsene. Questa volta la vittima è nella provincia di Viterbo. Giovane donna 26ennebracciante agricola viene risucchiata per i capelli da un cardano: è gravissima

Drammatico incidente nel pomeriggio del 14 giugno a Vignanello di Viterbo. Un agricoltore di 56 anni, del posto, è morto schiacciato sotto a un trattore. Il 50enne secondo una primissima ricostruzione, stava lavorando un terreno al confine tra Vignanello e Soriano nel Cimino quando il mezzo è precipitato in una piccola scarpata ribaltandosi per poi schiacciarlo. Quando sono arrivati i soccorsi per la vittima non c'era più nulla da fare. Sul posto i carabinieri della stazione locale e quelli del nucleo ispettorato del lavoro. “Piacenza Gravissima una 26enne risucchiata da un cardano di un macchinario utilizzato per l’estrazione dell’acqua di irrigazione da un pozzo, alla quale è rimasta impigliata per i capelli prima di essere violentemente scaraventata a terra dalla forza di movimento del mezzo. Questa mattina, a Boscone Cusani di Calendasco, nel Piacentino, una 26enne, bracciante in un’azienda agricola, è stata gravemente ferita mentre stava lavorando, probabilmente nel campo.
La giovane ha origini albanesi, è assunta regolarmente e a tempo indeterminato in un’azienda agricola che ha sede legale a Rottofreno (lo stesso comune in cui vive la ragazza) e avrebbe battuto la testa in modo violento riportando gravissimi traumi. Soccorsa dai vigili del Fuoco e dall’ambulanza di Castel San Giovanni (Piacenza), è stata trasportata d’urgenza con l’eliambulanza all’ospedale Maggiore di Parma, dove è attualmente ricoverata.

lunedì 14 giugno 2021

Operaio sardo di 31 anni muore dopo tre mesi d'agonia per un infortunio: sempre nella provincia di Nuoro in Sardegna muore l'88esimo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno

Nuoro 13 giugno. Pier Giuseppe Sannia, l'operaio 31enne di Bortigali rimasto gravemente ferito a febbraio scorso nel mangimificio dove lavorava nella zona industriale di Tossilo a Macomer, è morto dopo 3 mesi di agonia. L'uomo era stato colpito alla testa dal pistone di una macchina insaccatrice mentre effettuava la manutenzione. Per tre mesi è stato ricoverato nell'ospedale di Sassari, ora purtroppo la terribile notizia: troppo gravi le ferite riportate durante l'incidente, il 31enne non ce l’ha fatta. Quel giorno le sue condizioni erano apparse subito gravissime. Il giovane era stato estratto grazie all'intervento dei vigili del fuoco di Macomer e trasportato all'ospedale Brotzu di Cagliari in codice rosso, dove era stato sottoposto a intervento chirurgico. Franco Mentisci di 55 anni è morto schiacciato sotto un trattore a cingoli che si è ribaltato mentre dissodava un vigneto.

domenica 13 giugno 2021

la mattanza di lavoratori continua anche di sabato; due morti

Muopre Angelo Razzitti, di Rogno, 63 anni, il meccanico bergamasco morto nella sua officina a Bessimo, di Darfo Boario (Brescia), dopo mezzogiorno di sabato 12 giugno. Razzitti sarebbe stato schiacciato dal pianale di un camion che stava riparando, mentre era ancora al lavoro in officina. Il meccanico bergamasco è la quinta vittima sul lavoro per la Bergamasca a partire dal 6 maggio. In provincia di pavia muore un agricoltore schiacciato dal trattore

sabato 12 giugno 2021

Un venerdì di sangue con altri 4 morti. Davide Trevisan di soli 36 anni muore dopo 2 giorni dalla caduta in un'azienda agricola in provincia di Udine, è morto inella stanza d'ospedale mentre attendeva di fare una Tac. Ma perdono la vita altri tre lavoratori nelle province di Taranto, Catanzaro e sull'A13 in Emilia Romagna

SAN VITO in Tagliamento (Udine)Davide Trevisan di soli 36 anni di Gleris di San Vito al Tagliamento, è morto questa mattina all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dov'era ricoverato in seguito a una caduta avvenuta nell'azienda agricola in cui lavorava. Stava attendendo di poter essere sottoposto a una Tac per verificare eventuali danni arrecati dalla caduta, ma è stato trovato morto nella sua stanza dell'ospedale. Inizialmente era stato portato al nosocomio di San Vito, da dove era partito il trasferimento a Udine. La procura del capoluogo friulano ha deciso di aprire un'inchiesta sui fatti. Nella provincia di Catanzaro è morto schiacciato dal trattore l'87esimo agricoltore schiacciato dal trattore Un operiao ha perso la vita in provincia di Taranto dopo essere stato schiacciato da una pala meccanica che si è ribaltata in un greto di un fiume Sull'A13 nei pressi di ferrara ha perso la vita un autotrasportatore dopo un incidente stradale

venerdì 11 giugno 2021

Continuano le morti nella provincia di Roma: a Ostia muore il 12esimo lavoratore; Roma prima per numero di morti nel 2021. La vittma era un dipendente di una ditta esterna. sono spesso questi lavoratori a morire nelle grandi aziende; non hanno gli stessi diritti dei dipendenti, quasi sempre senza tutele sindacali

Tragedia ad Ostia dove intorno alle 15 del 10 giugno, un operaio è morto in un cantiere nautico. La vittima è deceduta
sul colpo, dopo essere stato colpito da un palo da ormeggi che, per motivi e dinamica ancora in corso di accertamento, si sarebbe staccato dalla benna di una ruspa che lo stava trasportando. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Ostia e il personale del 118. Il fatto è avvenuto in un cantiere navale di via dell'Idroscalo 255. La vittima era un operaio di 58 anni originario della provincia di Potenza dipendente di una ditta esterna che stava effettuando lavori nell'area del cantiere.

giovedì 10 giugno 2021

Muore Antonio Palenga 59enne schiacciato da un camion nella sua autofficina a Narni di Terni. Nella foto Raffaele Conte morto cadendo da un quarto piano di un edificio in costruzione a Malta

Antonio Palenga titolare di un’autofficina meccanica è morto in un incidente sul lavoro verificatosi a Narni di Terni, nel pomeriggio di mercoledì 9 giugno 2021. Conosciuto da tutti come Tonino, 59 anni, professionista conosciutissimo: era uno dei titolari dell'officina di riparazioni che porta il suo cognome, in un capannone nella zona industriale di Maratta, a Narni scalo, quindi nel territorio comunale di Narni. L'Osservatorio registra tra le vittime anche i molti lavoratori italiani che muoiono all'estero, molti sono frontalieri, ma ci sono anche i morti in nazioni diverse come nel caso di Raffaele Conte morto a Malta, ci sono poi lavoratori che fanno diverse centinaia di km al giorno per andare a lavorare in province diverse, anche fuori regione e che si mettono alla guida di automobili e furgoni stanchissimi, morendo così sulle strade

mercoledì 9 giugno 2021

4 morti sul lavoro l'8 giugno: con la morte di Roberto Grassi (nella foto) a Pomezia la provincia di Roma con 11 morti sui luoghi di lavoro sale al primo posto in Italia per numero di morti. gli altri morti nelle province di Foggia, di Catanzaro e a Malta

Incidente mortale sul lavoro oggi nella zona industriale di Pomezia. Un 49enne, Roberto Grossi titolare di una ditta di costruzioni a Marino, Grassi era salito su un capannone in via Tito Speri per un sopralluogo. Mentre era impegnato nei controlli, è salito su una lastra di vetroresina, dove è scivolato e caduto da 10 metri d'altezza. l'artigiano 49enne è morto sul colpo. Sul posto si sono così recati i carabinieri della Compagnia di Pomezia per le indagini di rito. Nel frattempo è stato informato anche lo Spesal della Asl, il gruppo che si occupa del Servizio Prevenzione e Sicurezza Negli Ambienti di Lavoro, per gli accertamenti del caso. Salgono così ancora i dati delle morti sul lavoro nel Lazio che sono diventati 20 sui luoghi di lavoro, gli ultimi in ordine di tempo a Velletri quando a fine maggio morirono due uomini, entrambi schiacciati da un trattore.
Muore operaio italiano a Malta precipitato dal tetto di una fabbrica. Ora esportiamo pure chi muore in terra straniera. Lavoratore stagionale? In nero? Abbiamo ancora poche notizie su questa tragedia Ennesimo incidente sul lavoro. Nel primo pomeriggio di oggi, un uomo di 65 anni, G.F.G., è rimasto schiacciato dalla motozappa che stava guidando mentre lavora un suo appezzamento di terra ed è morto. Il fatto è accaduto nel comune di Falerna nel catanzarese. Inutili i soccorsi. Giunti sul posto, i sanitari non hanno potuto far altro che decretarne il decesso. Sul luogo della tragedia anche i carabinieri per chiarire la dinamica dell’accaduto.

martedì 8 giugno 2021

Morti sul lavoro. Muore cadendo nel vano ascensore manutentore d'origine iraniana nel bresciano: Brescia è la provincia con più morti sui luoghi di lavoro quest'anno, seguono Roma con 10, Torino con 9 e Salerno con 8. Perde la vita l'85esimo agricoltore schiacciato dal trattore, la tragedia di un 49enne nell'avellinese

Tragedia a Nave di Brescia. Un operaio d'origine iraniana di 49 anni ha perso la vita durante dei lavori di manutenzione di un ascensore. La vittima secondo le prime informazioni, sarebbe caduto nella tomba dell’impianto e i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. perde la vita anche l'85esimo agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di avellino

lunedì 7 giugno 2021

Muore un agricoltore schiacciato dal trattore ogni due giorni; perde la vita l'84esimo agricoltore schiacciato dal trattore. Sono numerosissime e orribili morti sul lavoro di cui nessuno si occupa. Ministro Patuanelli (nella foto) l'Agricoltura è di sua competenza, mandi un segnale che è interessato a queste tragedie

MONSUMMANO di Pistoia. Tragedia nella mattinata di oggi, domenica 6 giugno, poco dopo le 10,30 a Montevettolini, nel comune di Monsummano. un agricoltore di 51 anni, Carmelo Garufi, residente a Quarrata è morto schiacciato sotto il trattore che si è ribaltato mentre stava lavorando in un campo.

domenica 6 giugno 2021

Tre morti sul lavoro anche questo Sabato. Ortenzio Bruni (nella foto) perde la vita a 59 anni dopo diversi giorni di agonia. Muore da eroe Gianni Messa che è morto nel tentativo di tirare fuori dalla cisterna il suo compagno di lavoro

Purtroppo è morto l’operaio 59enne, Ortenzio Bruni, rimasto gravemente infortunato il 31 maggio. Era ricoverato al Torrette di Ancona. ASCOLI PICENO l’operaio di 59 anni rimasto coinvolto nel terribile incidente sul lavoro alla ‘Scandolara spa’, dove purtroppo è entrato per l’ultima volta lunedì mattina. Bruni ricoverato all’ospedale Torrette di Ancona, era in condizioni gravissime. Un trauma cranico e un’emorragia celebrale: così lo avevano trovato i soccorritori dopo il tragico incidente. Reggio Emilia Infortunio agricolo mortale nel primo pomeriggio in un campo di Castellarano, comune del comprensorio ceramico reggiano. i Carabinieri della Stazione di Baiso, su input della centrale Operativa della Compagnia di Castelnovo Monti allertati dai sanitari del 118, sono intervenuti in un podere agricolo ubicato nel comune di Castellarano dove un trattore condotto da un 67enne reggiano, Giovanni Matteotti per cause ancora al vaglio dei Carabinieri della Stazione di Baiso, si è ribaltato con il conducente che è rimasto schiacciato dal mezzo agricolo. E' il secondo agricoltore schiacciato dal trattore in Emilia Romagna, dopo quello di due giorni fa di Anzola Emilia in provincia di Bologna Muore cadendo con la betoniera finendo in una scarpata. la vittima è Giuseppe Di Vittorio. Secondo le prime ricostruzioni, un autista di betoniera, Giuseppe Di Vittorio, 56 anni di Montefino (Teramo) è morto sul colpo dopo aver perso il controllo del mezzo che si è ribaltato finendo in una scarpata nei pressi del cimitero di Castiglione Messer Raimondo, sulla 365 della Valfino. Di Vittorio è morto sul colpo per via della gravità delle ferite riportate. Sul posto sono intervenuti il 118, i vigili del fuoco e i carabinieri che stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’incidente.

sabato 5 giugno 2021

Sono diventati 6 i morti sul lavoro del 4 giugno

6 morti sui luoghi di lavoro il 4 giugno perdono la vita anche oggi altri sei lavoratori: due sono morti asfissiati in provincia di Cuneo. Un altro morto travolto da un carico in provincia di Bergamo. un agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Bologna, la quinta vottima rimasta gravemente infortunata in Basilicata un mese fa, morto dopo oltre un mese di agonia. Un altro agricoltore di 48 anni Fabio rovere ha perso la vita in provincia di Imperia Arriviamo a contare 997 lavoratori morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno. una strage che lascia senza fiato. 76 i morti sul lavoro dopo Luana D'Orazio

venerdì 4 giugno 2021

5 morti sui luoghi di lavoro il 4 giugno

perdono la vita anche oggi altri cinque lavoratori: due sono morti asfissiati in provincia di Cuneo. Un altro morto travolto da un carico in provincia di Bergamo. un agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Bologna e la quinta vottima rimasta gravemente infortunata in Basilicata. Arriviamo a contare 997 lavoratori morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno. unastrage che lascia senza fiato. 73 i morti sul lavoro dopo Luana D'Orazio

Muoiono cinque muratori bresciani; stavano rientrando a casa dopo centinaia di km d'autostrada

Gravissimo incidente stradale nel pomeriggio nel tratto di collegamento tra le autostrade A1 e A21 tra Caorso e Monticelli d’Ongina, direzione Cremona-Brescia. Cinque i morti. Si tratta di operai di una ditta edile di Corte Franca, nel bresciano, che stavano tornando a casa dopo una giornata di lavoro. Sono tre italiani di 54, 61 e 66 anni, e due marocchini di 40 e 51 anni, uno dei quali residente a Covo, in provincia di Bergamo. Uno degli italiani era residente a Brescia, gli altri due a Bergamo. Sul posto la polizia stradale che si è occupata dei rilievi, insieme ai vigili del fuoco e ai medici del 118. Da una prima ricostruzione pare che un Fiat Doblò abbia tamponato un autocarro fermo in coda per un altro incidente. L’impatto ha spinto il Doblò sotto il tir. I cinque occupanti del furgone sono deceduti sul colpo. Tutto il tratto di autostrada è stato chiuso al traffico con uscita obbligatoria a Caorso. Ad assistere alla tragedia, un contadino di San Pietro in Cerro che lavorava nei campi adiacenti. All’origine del tremendo schianto potrebbe esserci una distrazione del conducente del Doblò.

giovedì 3 giugno 2021

Marco Celant (nella foto mentre fa un'escursione) morto schiacciato da un muletto 38 anni, lascia due figli piccoli. ma sono da aggiungere altri due morti nella terribile conta

Pordenone a San Vito al Tagliamento Marco Celant di Fiume Veneto (Pn), Marco Celant, 38 anni, è morto in seguito alle ferite riportate in un grave infortunio sul lavoro verificatosi nella mattinata di martedì 1° giugno in un’azienda di lavorazione di alluminio, nella zona industriale Ponte Rosso, a San Vito al Tagliamento. L’operaio stava manovrando un carrello elevatore quando la macchina operatrice si è ribaltata, schiacciandolo. Ricoverato presso l’ospedale di San Vito al Tagliamento, è deceduto poco dopo. Un'altra famiglia quest'anno piange la morte del proprio caro, sono già 289 i morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno. In Calabria sull A2 è morto un operaio ANAS investito da un automobilista mentre lavorava Perde la vita un agricoltore travolto da una rotoballa a pesaro Urbino

mercoledì 2 giugno 2021

Muore a trentotto anni schiacciato dal muletto killer: per i lavoratori il muletto è la seconda macchina di morte dopo il trattore

Pordenone, 1 giugno 2021 - Marco Celant muore per le ferite riportate in un infortunio sul lavoro. E' accaduto a San Vito al Tagliamento, la vittima è un operaio 38enne di Fiume Veneto al lavoro in un'azienda di lavorazione di alluminio, nella zona industriale Ponte Rosso. Stando alle prime ricostruzioni, questa mattina Celant stava manovrando un "muletto" quando la macchina operatrice si è ribaltata, schiacciandolo. Ricoverato a San Vito, è deceduto poco dopo. Sul posto i vigili del fuoco, il personale sanitario, giunto con ambulanza ed elisoccorso e i carabinieri, che si stanno occupando dei rilievi con i tecnici dell'Azienda sanitaria. Il muletto e l'area sono stati posti sotto sequestro per verificare eventuali responsabilità

martedì 1 giugno 2021

Solo l'Osservatorio monitora tutti i morti sul lavoro. Il mese di maggio si conclude con ben 68 morti sui luoghi di lavoro, 3 sono morti ieri 31 maggio: le tragedie nelle province di Torino, Brescia e Latina. Dall'inizio dell'anno sono morti 286 lavoratori sui luoghi di lavoro. 64 sono morti dopo la morte di Luana, ma nessuno ne parla

Brescia Infortunio mortale nella fonderia di Torbole Casaglia, dove un operaio di 55 anni ha perso la vita mentre stava lavorando. Secondo una prima ricostruzione, pare che l’operaio - che lavora per una ditta esterna di manutenzione - stesse pulendo un condotto, quando è improvvisamente scivolato e precipitato. facendo un volo di 10 metri Immediato l'allarme lanciato dai colleghi, che hanno chiamato i soccorsi. Vano però l’intervento dell’elisoccorso: per l'operaio di origine straniera non c'è stato nulla da fare. Per ricostruire quanto accaduto, sul posto ci sono i carabinieri di Chiari. Torino Un operaio di 60 anni, Fiorenzo Canonico, di Montanaro, nel Canavese, ha perso la vita alla Margaritelli Ferroviaria di Rodallo, frazione di Caluso. È successo nel primo pomeriggio, poco prima della fine del turno che Canonico avrebbe terminato alle 14. Il lavoratore, secondo i primi accertamenti dei carabinieri e degli ispettori Spresal, stava lavorando a tre metri d'altezza su una pedana ed è stato investito da un vagone vuoto usato per il trasporto di calcestruzzo che lo ha fatto precipitare su una struttura metallica. I soccorritori del 118 hanno provato a lungo a rianimarlo ma il sessantenne è morto prima del trasporto in ospedale. La Margaritelli Ferroviaria è un'azienda leader nel settore dell’armamento ferroviario: fin dal 1950 è tra i principali fornitori di traverse in legno delle Ferrovie dello Stato Italiane. Non ce l'ha fatta l'operatore ecologico di 41 anni, Gaetano Di Meo che sabato mattina ha avuto un brutto incidente con il mezzo della raccolta dei rifiuti. È deceduto questa mattina presso l'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove era ricoverato dall'altro ieri in condizioni critiche. L'operaio infatti era rimasto incastrato nell'abitacolo del automezzo speciale, dopo che quest'ultimo era uscito fuoristrada ed era caduto in un terreno ad un paio di metri più sotto. Il mese di maggio si conclude con ben 68 lavoratori morti sui luoghi di lavoro, ma ricordiamoci che almeno altrettanti muoiono sulle strade e in itinere

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?