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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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sabato 31 gennaio 2009

AUMENTO DEL 4,25% DEI MORTI SUL LAVORO NEL MESE DI GENNAIO 2009 RISPETTO A GENNAIO 2008

SONO GIA' IN GRADO DI DARVI I MORTI SUL LAVORO DEL MESE DI GENNAIO 2009 RISPETTO AL MESE DI GENNAIO 2008. IN QUESTO PRIMO MESE DEL 2009 I MORTI EFFETTIVI SUI LUOGHI DI LAVORO SONO STATI 48 CONTRO I 42 DEL MESE DI GENNAIO 2008. I MORTI SUL LAVORO SONO QUINDI AUMENTATI DEL 4,4% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2008. SPERIAMO CHE SIA SOLO UN AUMENTO CASUALE E NON DOVUTO ALLA CRISI ECONOMICA CHE PORTA LE AZIENDE AD ALLEGGERIRE I COSTI DELLA SICUREZZA

E' MORTO FULMINATO A 23 ANNI GIUSEPPE GATI' DI CAMPOBELLIO DI LICATA (AGRIGENTO)

Agrigento 31 gennaio E' MORTO GIUSEPPE GATI' un ventitreenne di Campobello di Licata. GIUSEPPE e' morto folgorato, il giovane, che lavorava col padre in un'impresa di latticini, si era recato nel primo pomeriggio da un fornitore, alla periferia di Campobello di Licata e senza accorgersene avrebbe camminato su un filo scoperto della corrente elettrica che attraversava l'azienda agricola. Giuseppe Gatti' era il figlio di Giacomo, coordinatore cittadino del Pd. Il giovane era stato protagonista, meno di un mese fa, di una violenta contestazione, durante la presentazione del libro ad Agrigento, al sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi

E' MORTO MICHELE SARTORIO STRANGOLATO DA UN MACCHINARIO CHE STAVA USANDO

30 GENNAIO ISERNIA Cantalupo nel Sannio E’ MORTO COSMO MONACO agricoltore di 62 anni, COSMO stava potando un albero quando ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo da circa due metrid’altezza.

VARESE 30 GENNAIO E' MORTO MICHELE SARTORIO STRANGOLATO DI 63 ANNI, probabilmente un agricoltore, strangolato dagli ingranaggi di un macchinario , questo pomeriggio, mentre tagliava la legna nel giardino di casa a Casale Litta, vicino Varese. La dinamica dell'incidente e' ancora in fase di ricostruzione, ma sembra che i vestiti dell'uomo siano rimasti impigliati nell'ingranaggio fra il trattore e la sega circolare usata per il taglio degli alberi. I vestiti si sono attorcigliati e l'hanno strangolato.
A nulla e' servito l'intervento dei vigili del fuoco, arrivati sul posto in forze con un'autogru, con l'intenzione di libwerarlo ma era già troppo tardi.

mercoledì 28 gennaio 2009

E' MORTO FELICE BALDI E' MORTO SANTO NOTARRIGO SONO STATI TRAVOLTI DA UNA FRANA A CALTANISETTA. E' MORTO SALVATORE VITTORIOSO A GELA


CALTANISSETTA, 28 GEN E' MORTO FELICE BALDI DI SOLI 19 ANNI E DI SANTO NOTARRIGO TITOLARE DELLA DITTA. I DUE LAVORATORI sono morti dopo che una parte di montagna e' franata a Caltanissetta travolgendoli: I due operai stavano eseguendo lavori di canalizzazione. E' accaduto in via Mario Gori. Felice e Santo erano all'interno di mezzi meccanici. Sul posto, i carabinieri. La frana si e' verificata sulla collina di Sant'Anna, dove nei giorni scorsi erano state allontanate una ventina di famiglie. E' stato estratto senza vita dalle macerie anche Felice Baldi, 19 anni abitante nel Nisseno. I soccorritori avevano recuperato il cadavere di Santo Notarrigo, 35 anni,di Caltanissetta, titolare della ditta che svolgeva dei lavori. A causa della pioggia, si sono verificati diversi cedimenti del terreno. Appena hanno cominciato a scavare, il muro di contenimento in cemento armato e' crollato.


GELA (CALTANISSETTA), 28 GEN E’ MORTO SALVATORE VITTORIOSO operaio di 34 anni Salvatore e' morto al Petrolchimico di Gela per l'esplosione di un'apparecchiatura sotto pressione. Salvatore Vittorioso lavorava per la Ecorigen, azienda che opera nel settore della rigenerazione dei catalizzatori e degli olii esausti. L'incidente e' avvenuto alle 21.30 per cause non ancora accertate. La porta di un forno si sarebbe staccata dall'apparecchiatura investendo l'operaio che e' stato anche investito dalle fiamme fuoruscite dalla stessa macchina

martedì 27 gennaio 2009

E' MORTO ANTONELLO DI RENZO, DOPO ESSERE STATO COLPITO ALLA TESTA DA UN TUBO IN UNA CAVA

Pescara 27 gennaio E' MORTO ANTONELLO DI RENZO un operaio di 30 anni. Antonello Di Renzo, di Lettomanoppello, vicino Pescara, e' morto, stamane, in un incidente sul lavoro, avvenuto in una cava per l'estrazione di materiale da destinare ai cementifici, ubicato nel territorio comunale di Lettomanoppello. ANTONELLO che stava lavorando nei pressi di un nastro trasportatore, e' stato colpito alla testa da un tubo. E' morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti icarabinieri della compagnia di Popoli di Pescara.

lunedì 26 gennaio 2009

E' MORTO UN OPERAIO DI 59 ANNI A CARBONERA DI TREVISO

Operaio di 59 anni, tragedia in azienda che lavora la carta
TREVISO, 26 GEN E' MORTO RENZO VACILOTTO UN OPERAIO di 59 anni. RENZO è morto questa mattina in un incidente sul lavoro a Carbonera (Treviso).Da quanto si e' appreso la tragedia e' avvenuta all'interno di un'azienda specializzata nella lavorazione della carta.

E' MORTO GAETANO PESTRICHELLA INVESTITO DAL FRATELLO A BARI

Bari 25 gennaio E’ morto GAETANO PESTRICHELLA investito dal fratello nell’ autoparco gestito da entrambi ad Altamura. È morto così Gaetano Pestrichella, 38 anni, sesto numero nell´elenco degli incidenti sul lavoro in Puglia dall´inizio dell´anno. L´ennesimo episodio è avvenuto ieri pomeriggio, in via Ruvo, alla periferia del paese. La dinamica, ricostruita con fatica dai carabinieri in base alle testimonianze dei presenti, riconduce la morte di Pestrichella a una fatalità, ancor più inquietante perché av venuta per mano di suo fratello Tommaso, 40 anni.

venerdì 23 gennaio 2009

E' MORTO UN OPERAIO DI 29 ANNI COLPITO A MORTE DA UNA SCHEGGIA PARTITA DA UNO SCOPPIO DI UNO STAMPO IN VAL TROMPIA A BRESCIA.

BRESCIA 23 GEN E' MORTO UN OPERAIO di 29 anni. E' morto stamani in un incidente sul lavoro nell'azienda Off Metal di Sarezzo, in Val Trompia, nel Bresciano. Il giovane a quanto si e' appreso dal 118, e' stato investito dallo scoppio di uno stampo. L'incidente e' avvenuto intorno alle 7.30 e sul posto e' intervenuto personale del 118 di Lumezzane (Brescia).

ORRORE A MILANO: E' MORTO UN OPERAIO NIGERIANO FINITO IN POLTIGLIA DOPO ESSERE FINITO IN UNA SMINUZZATRICE DI METALLI


Peggio di un film dell'orrore a Milano
Milano, 22 gen. E' MORTO UN OPERAIO NIGERIANO STRITOLATO E RIDOTTO IN POLTIGLIA DOPO ESSERE FINITO TRA GLI INGRANAGGI DI UNA SMINUZZATRICE DI METALLI.Brandelli di indumenti e materiale organico. E' questo quanto resta tra gli ingranaggi di una sminuzzatrice di una ditta di metallo a Limbiate, in provincia di Milano. Sono queste le prime indiscrezione dell'intervento che vede impegnati gli uomini del 118 in via Corinna Bruni all'interno della ditta Sitem. Ancora nessuna indiscrezioni sull'operaio che sarebbe rimasto stritolato dall'ingranaggio. L'allarme e' scattato pochi minuti prima delle 21. Sul posto sono a lavoro i vigili del fuoco.
FERRARA 22 GENNAIO E’ MORTO SERGIO FAUSTINI PORTALETTERE DI FERRARA . Il nuovo anno si apre all’insegna degli incidenti mortali sul lavoro, portando tristemente alla ribalta il tema della sicurezza sul lavoro, sul quale, da molto tempo, le OO.SS. di Cgil, Uil, Sailp e Ugl stanno sensibilizzando l’azienda. Dobbiamo, purtroppo, registrare l’ennesimo infortunio mortale nella giornata di ieri al collega Sergio Faustini portalettere della provincia di Brescia, il quale all’età di 48 anni, lascia la moglie e due bambini piccoli. L’altro incidente mortale sul lavoro ha colpito il collega Alessandro Fiorentini portalettere di Napoli il 15 gennaio, di solo 28 anni. Se il 2008 si è chiuso con un bilancio pesantissimo di 10 morti bianche, 9 nel recapito ed una nella logistica, il 2009 non lascia presagire niente di buono. Siamo profondamente addolorati e fortemente amareggiati perché costretti ad assistere impotenti ad un crudele destino, contro il quale da molto tempo stiamo incalzando l’azienda affinché adotti misure di sicurezza straordinarie. Perdere la vita sul posto di lavoro è un fenomeno che sta assumendo dimensioni mai registrate in passato all’interno di Poste Italiane. Per queste ragioni il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è stato inserito nel cartello rivendicativo dello sciopero proclamato da CGIL, UIL, SAILP e UGL, affinché non si verifichino più infortuni, spesso mortali, all’interno di Poste Italiane, un’azienda che intende collocarsi nell’elite delle Imprese Socialmente Responsabili e tecnologicamente avanzate. Alla nostra iniziativa politica si accompagna l’amarezza ed il dolore per due vite spezzate. Rinnoviamo alle famiglie colpite dal grave lutto le nostre più sentite condoglianze.

mercoledì 21 gennaio 2009

E' MORTO A RIVAROLO CANAVESE MORENO ZULIAN DI 31 ANNI. E' MORTO GIULIANO FENELLI OPERAIO DEL PORTO DI LA SPEZIA

Torino 21 gen E' MORTO MORENO ZULIAN OPERAIO DI 31 ANNI A Rivarolo Canavese, in provincia di Torino. MORENO è morto un uomo di 31 anni all'interno di un cantiere per la costruzione di un supermercato. La vittima si chiamava Moreno Zulian, aveva 31 anni, ed era residente a Pieve di Cadore (Belluno). L'uomo, dipendente presso la ditta Zulian Elettromeccanica di proprietà del fratello Bruno, sarebbe morto a causa di un trauma cranico. Al momento della tragedia Moreno Zulian si trovava in piedi sul cassone dal quale stava scaricando una macchina compattatrice per imballare la carta. Probabilmente a causa del peso del carico, il mezzo si è sbilanciato e di conseguenza si è ribaltato su di un fianco provocando la caduta dell'operaio

21 GEN La Spezia E' MORTO GIULIANO FENELLI Aveva cinquant'anni ed era spezzino l'operaio rimasto ucciso questa mattina sul lavoro, all'interno del porto della citta'. Si chiamava Giuliano Fenelli, ed abitava nel borgo marinaro delle Grazie, nel Comune di Portovenere, in via Corosella.Non c'e' stata possibilita' alcuna di soccorso. GIULIANO e' morto sul colpo. Stava lavorando alla movimentazione delle merci, sulla banchina del molo Garibaldi, quando e' stato colpito da un grosso carrello. La lesione da schiacciamento dell'addome e' stata tanto violenta e netta da tranciarne il corpo i due. Il "muletto" come viene chiamato in gergo il carrello, l'ha centrato in pieno.Sul posto stanno operando i vigili del fuoco. La polizia di frontiera sta lavorando alla ricostruzione della dinamica dell'incidente.

martedì 20 gennaio 2009

E' MORTO MICHELE CIGNOLO OPERAIO DI 54 ANNI A GRAVINA DI PUGLIA

BARI 20 GENNAIO E' MORTO MICHELE CICNOLO OPERAIO di 54 anni, di Gravina in Puglia. Michele Cignolo, è morto schiacciato da un grosso blocco di marmo, mentre era al lavoro in una cava, a Ruvo di Puglia, impegnato in operazioni per l'estrazione del materiale. La cava, che si trova lungo la strada provinciale 151, che collega Ruvo di Puglia ad Altamura, è di proprietà della ditta Elmart sas.
Sono stati i datori di lavoro a trasportare l'uomo, un addetto al carico e scarico dei blocchi di marmo sugli autocarri, all'ospedale di Ruvo dove, però, i medici, hanno potuto constatare la morte del 54enne. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Trani.
Le indagini sull'incidente sono coordinate dal pm della procura di Trani, Mirella Conticelli. La cava è stata sottoposta a sequestro. Gli investigatori dovranno accertare il perché della caduta del grande blocco di marmo che ha schiacciato l'operaio e dovranno verificare se nella cava erano rispettate tutte le norme per la sicurezza.
Oggi 21 gennaio è stato arrestato Francesco Pappalettera, 33 anni, uno dei due titolari della ditta Elmart; e' accusato di omicidio colposo. Secondo i carabinieri, l'uomo avrebbe tra l'altro inquinato la scena dell'incidente e avrebbe obbligato i suoi operai atestimoniare il falso. A trasferire Cignolo al pronto soccorso di Ruvo di Puglia,era stato il suo titolare assieme ad alcuni operai.Subito dopo l'incidente, la cava e' stata messa sotto sequestro. Sul posto erano giunti anche funzionari dello Spesal, il servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per chiarire le cause della morte dell'operaio, il sostituto procuratore di Trani Mirella Conticelli ha disposto l'autopsia. Quello di Cignolo e' stato il terzo incidente sul lavoro avvenuto in provincia di Bari dall'inizio del mese.

lunedì 19 gennaio 2009

DIFENDIAMO I NOSTRI CARI CHE GUIDANO UN TRATTORE

Nel 2008 si è verificata un'autentica carneficina tra gli agricoltori, soprattutto anziani che non hanno più i riflessi pronti o persone inesperte che si mettono alla guida senza avere una pratica tale che li metta al sicuro DA IMPREVISTI QUANDO SONO ALLA GUIDA DI UN TRATTORE. Rivolgo un appello a tutte le persone che visitano questo blog, che "controllino" che il proprio padre, nonno,fratello o amico usi tutte le necessarie precauzioni quando si mette alla guida di questo autentico killer che si chiama "trattore" che l'anno appena passato ha mietuto il 25% del totale delle vittime sul lavoro.
Infortuni mortali con il trattore
ALCUNI CONSIGLI PRATICI DA DARE A CHI GUIDA UN TRATTORE
Dobbiamo distinguere i diversi casi in cui il trattore:1. sta trainando un rimorchio;2. sta per agganciare un rimorchio;3. sta caricando o scaricando un rimorchio;4. sta trascinando un tiller o un aratro per lavorare il terreno;Il rischio, quando al trattore è attaccato un rimorchio, è che il carico sia così pesante da invadere, in caso di frenata, l’abitacolo con conseguente schiacciamento del conducente .In tal caso il carico deve essere sempre fissato in modo sicuro. Se il carico ha un certo peso e non sembra potersi muovere per cui lo si fissa in modo approssimativo, in una strada in discesa e in caso di brusca frenatura diventa eccessivamente rischioso per schiacciamento del conducente.Il rischio, nella fase in cui il rimorchio non è agganciato al trattore, è che il rimorchio già caricato non sia ben frenato e che il rimorchio si metta in movimento investendo una o più persone.In tal caso l’uso di calzatoie per le ruote rende il rischio trascurabile, anche se il rimorchio è parcheggiato in terreno in pendenza.Quando si sta caricando il rimorchio, per esempio con balle di paglia rotonde del peso di qualche quintale, occorre porre la massima attenzione sia all’imbracatura del carico sia al luogo dove viene depositato il carico. Se il terreno è in pendenza si può avere il movimento accidentale del carico, che rotolando e investendo una persona può causare guai seri.Nel caso in cui il trattore sta trascinando un aratro o un rimorchio in un terreno in pendenza occorre fare molta attenzione.Il mezzo è stabile quando il suo baricentro cade all’interno dell’area di base formata dal rettangolo che ha per lati il passo e lo scartamento delle ruote del trattore.Se il terreno è in pendenza questo rettangolo si restringe.Se il terreno è in pendenza, è argilloso, o è umido, o si è in prossimità di un muro di contenimento che può franare, c’ è il rischio di ribaltamento del trattore. Normalmente i trattori sono dotati di una cabina che dovrebbe resistere alla sollecitazione dovuta al ribaltamento. Non sempre è così. Spesso la cabina viene eliminata per consentire il passaggio sotto gli alberi o per altre cause. Eliminare la cabina di protezione è sempre un gesto della massima imprudenza che può costare sovente un infortunio mortale per il conducente del trattore. Chi guida un trattore deve essere molto bene istruito sulla guida anche in condizioni difficili, per esempio se l’aratro s’impunta su una roccia all’interno del terreno, o l’aratro intercetta una radice di una certa consistenza. Se il terreno è in pendenza e il conducente non è particolarmente esperto può verificarsi un infortunio.Condurre un trattore non è facile, ci vuole molta esperienza e soprattutto prontezza di riflessi. Mettersi alla guida di un trattore senza essere all’altezza di affrontare qualsiasi imprevisto può costare spesso la vita.

domenica 18 gennaio 2009

E' MORTO UMBERTO CONCILIO, DI 28 ANNI, GUARDIA GIURATA DI NAPOLI UCCISO IN UN AGGUATO

Napoli 18 gennaio E' MORTO UMBERTO CONCILIO GUARDIA GIURATA DI 28 ANNI. UMBERTO che avrebbe compiuto gli anni oggi e' stata ucciso la notte scorsa in un agguato avvenuto mentre era in servizio nel centro storico di Napoli. Concilio, insieme con un collega, aveva appena effettuato un controllo nella sede del Banco di Napoli in Via dei Tribunali, e si stava avvicinando all'auto di servizio per continuare il giro di ispezioni, quando e' stato avvicinato da due giovani in sella ad un ciclomotore.
Uno dei due sicari gli ha sparato contro diversi colpi di pistola. Gli assassini sono fuggiti mentre Concilio, raggiunto da un proiettile alla testa e da uno alla gamba, e' stato soccorso e portato nell'ospedale Loreto Mare. Il giovane, al momento del ricovero, era gia' in coma. Le sue condizioni sono peggiorate con il passare delle ore ed all'alba e' morto.
Sul luogo dell'agguato la polizia scientifica ha fatto i rilievi. Le indagini sono affidate alla squadra mobile.

E' MORTO UN OPERAIO INCASTRATO IN UN IMPANTO A SEGA NELLA CARTIERA BURGO DI DUINO A URISINA TRIESTE

TRIESTE, 17 GEN E' MORTO MAURO BURG OPERAIO DI 50 ANNI . MAURO E' MORTO dopo essere rimasto incastrato nell'impianto a sega della cartiera Burgo di Duino Aurisina (Trieste). Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Aurisina (Trieste) che stanno facendo indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente e le cause che lo hanno provocato.

17-gen Ascoli Piceno Porto d'Ascoli E’ MORTA UN’OPERAIA CINESE, caduta da sette metri d'altezza, per il cedimento della copertura in eternit di un opificio. Probabilmente stava sfuggendo a un controllo della polizia

venerdì 16 gennaio 2009

MUOIONO DUE LAVORATORI A LECCE IN MENO DI 24 ORE E' MORTO ANTONIO VERRI A MARCIANE. E' MORTO DONATO SOLDA A POGGIARDO

LECCE, 16 GEN E’ MORTO ANTONIO VERRI OPERAIO ANTONIO è MORTO dopo essere stato investito da una pala meccanica durante i lavori sulla strada Uggiano la Chiesa-Minervino di Lecce. L'incidente e' avvenuto in localita' Marciane mentre erano in corso lavori di sistemazione sulla provinciale, l’OPERAIO, 57 anni, era di Castri'

d15-gen PUGLIA Poggiardo (LE) E’ MORTO DONATO SOLDA di 63 muratore. DONATO è stato travolto e schiacciato dal suo camioncino, dal quale era sceso senza inserire il freno a mano, in una cava di pietra.i Lecce. Lavorava per conto di una imprese edile di Caprarica di Lecce

UNA CANZONE DI ANDREA BUFFA

BELLISSIMA CANZONE ANDREA CONSIGLIO AI TANTISSIMI VISITATORI DEL BLOG DI ASCOLTARLA IN SILENZIO. CARLO SORICELLI

IL SOGNO DI VOLARE
Da giovane avevo un sognoVolare come un uccello
Ma adesso che schiaccio l’aria
Col mio peso non mi pare belloIo volo come un mattone
Come un sasso, una chiave inglese
Volare senza le ali
È un problema, mi sembra palese x2
E questa mattina alle sei
Con il buio ed un vento gelato
Sfrecciavo con il mio ciaoSembravo un ghiacciolo impazzito
Non volevo far tardi
Col capo che rompe i maroni
Ci paga tre Euro e settantaAll’ora se stiamo buoni x2
Cosi Fatima e Mohamed RobertoStamane non ho salutatoIeri sera ero davvero stanco
Però un poco abbiamo giocato
Poi li ho guardati dormireper un ora coprendo la lucehan sorriso per tutto il tempoquesta vita ancora gli piace x2
e volo che volo lento dal sesto giù al primo piano
ho paura che mai più potrò dire a mia moglie quanto la amo
quanto mi piace quando i capelli raccoglie assieme sopra la nuca che io il canto dell’universo
Lo sento quando la vedo svestita x2
e c’è qualcosa che non mi torna nel poco tempo che mi rimane
che fine ha fatto quel bel ragazzo
che una mattina ha preso il maresopra una zattera assieme ad altri cento per non morire di guerra o di fame
dentro una bara semi-affondatasicuro soltanto di non tornare x2
perché diciamoci onestamente crepare a trent’anni è proprio un peccato perché a quel punto almeno a quaranta nel mio parse sarei arrivato e questo senza prendere il mare veder mio fratello morire annegatoe dopo poi venire rinchiusosenza aver mai commesso un reatoe dopo la fuga finire schiavotra i pomodori dal sole bruciato
e così adesso il sole si spegne sopra il cantiere ed il cielo tuttosono incazzato ed ho molta paura ma dire male mi pare bruttovoglio che l’ultimo dei miei respirisi stringa attorno a ciò che ho di più bello il viso di Laura il riso dei bimbi.
Se qualcuno volesse ascoltare la canzono può farlo su www.mancamezzora.it

giovedì 15 gennaio 2009

E' MORTO UN OPERAIO TRAVOLTO DA UNA MASSA DI SEGATURA A PREMARIACCO DI UDINE

E' MORTO ALESSANDRO FIORENTINI portalettere di Napoli il 15 gennaio, di solo 28 anni. SE QUALCUNO DELLE POSTE GUARDA IL BLOG MI SEGNALI EVENTUALI MORTI DI PORTALETTERE CHE PURTROPPO NON SONO QUASI MAI RICORDATI DELLE AGENZIE DI COMUNICAZIONE E GIORNALI.

Lecce 15 gennaio E' MORTO UN OPERAIO schiacciato da un camioncino in una cava di pietra a Poggiardo in localita' La Campana. L'operaio di 63 anni, di Supersano, era dipendente di un'impresa edile del suo paese e si era recato alla cava per scaricare del pietrame. Quando e' sceso dal suo camioncino non ha attivato il freno a mano. Inutile l'arrivo del 118, l'operaio e' deceduto sul colpo.


Udine 15 gennaio E' MORTO UN OPERAIO di 54 anni a Premariacco (Udine) travolto - secondo le prime informazioni dei Vigili del Fuoco - da una massa di segatura all'interno di un silos nel quale si trovava per lavori di manutenzione.
L'incidente e' avvenuto nello stabilimento della ditta di Claudio Macor, specializzato nella lavorazione del legno, in localita' Leproso.
L'operaio, dipendente di una ditta esterna, era intervenuto all'interno del silos nel quale viene raccolta segatura, per una serie di operazioni di manutenzione dell'impianto.

mercoledì 14 gennaio 2009

E' MORTO MAURIZIO CASTRIANNI CADENDO DA UN TETTO DI UN CAPANNONE.E' MORTO ROSARIO DI GAETANO A CALATAFIMI DI TRAPANI

14 gennaio Firenze E’ MORTO UN AGRICOLTORE questa sera all'interno di una serra, nel comune di Vinci, quasi sicuramente per avere respirato monossido di carbonio, forse fuoriuscito da una stufa. Un'altra persona, il genero, che era con lui a lavoro, è riuscito a salvarsi e, in questo momento i sanitari lo stanno curando all'interno di una delle ambulanze giunte sul posto. L'allarme è scattato poco dopo le 21 quando la moglie del più giovane, non vedendolo rientrare in casa, lo ha chiamato sul cellulare. L’agriocoltore a fatica, è riuscito a rispondere dicendo solo "siamo in terra". La donna ha chiamato alcuni parenti che vivono a qualche chilometro di vicinanza dal luogo dell'incidente che quando sono arrivati hanno dato l'allarme al 118. La serra si trova in aperta campagna e sul posto, oltre al 118, sono arrivati i vigili del fuoco di Empoli e di Firenze, e i carabinieri

14 gennaio Trapani E’ MORTO ROSARIO DI GAETANO un operaio di 44 anni. Rosario e' morto e un suo collega e' rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto in contrada "Paganazzo" a Calatafimi, nel trapanese. I due operai, che lavoravano per conto di una ditta, sono stati fulminati da una scarica elettrica mentre lavoravano su un palo in vetrresina con cavi di installazione telefonica. Il lavoratore, rimasto ferito e trasferito nell'ospedale Civico a Palermo, e' Nando Ruggero Russo, 47 anni, che era rientrato al lavoro ieri dopo un periodo di ferie. Entrambi gli operai sono dipendenti della Sielte, azienda di installazioni telefoniche

E' MORTO MAURIZIO CASTRIANNI di 30 anni. MAURIZIO e'morto cadendo da un tetto in provincia di Caltanisetta. Maurizio Castrianni, operaio è morto precipitando dal tetto di un capannone mentre stava effettuando dei lavori ad una quindicina di metri d' altezza. L'incidente e' avvenuto a Resuttano, in contrada Giambannello, in provincia di Caltanissetta, nell'azienda cerealicola di un familiare della vittima. Maurizio e' morto sul colpo

martedì 13 gennaio 2009

E' MORTO CARLO PROIETTI AUTOTRASPORTATORE DI 35 ANNI A RIVA DEL GARDA

13 gennaio Trento. E' MORTO CARLO PROIETTI autotrasportatore di Tivoli di 35 anni. Carlo e' morto questo pomeriggio dopo essere stato schiacciato da un carrello elevatore nelle Cartiere del Garda a Riva. Carlo stava scaricando del materiale dal camion quando e' stato travolto e schiacciato dal muletto condotto da un dipendente della fabbrica trentina.
Dopo i primi soccorsi, il camionista, che appariva privo di conoscenza, e' stato trasportato con l'elicottero all'ospedale S.Chiara di Trento, ma e' deceduto nel corso di un intervento chirurgico. Dopo i rilievi dei carabinieri e dell'Ispettorato del lavoro, la Procura di Rovereto ha aperto un'inchiesta. Il conducente del muletto, dipendente delle Cartiere di Riva, che appariva in stato di choc, e' stato formalmente indagato per omicidio colposo.

lunedì 12 gennaio 2009

E' MORTO UN OPERAIO A TORINO. E' MORTO GIOVANNI PUGLISI IMPRENDITORE A MESSINA. E' MORTO UN OPERAIO E TRIESTE. E' MORTO ROSARIO CARDILE A SIRACUSA

ANCHE IL TG3 CONTINUA A DARE NOTIZIE SBAGLIATE SUI MORTI SUL LAVORO. E' STATA DATA LA NOTIZIA CHE SONO IN QUESTI PRIMI 12 GIORNI DEL 2009 33. SONO 15 SE NON VENGONO INSERITI ERRONEAMENTE I LAVORATORI MORTI PER LE STRADE. RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL'ANNO SCORSO C'E' UN SOLO MORTO IN MENO.
Siracusa, 12 gennaio 2008 E' MORTO ROSARIO CARDILE PORTUALE DI 47 ANNI. Un nuovo incidente mortale sul lavoro in Sicilia , il quarto nelle ultime 48 ore. La vittima è Rosario Cardile, 47 anni, dipendente del Gruppo omerggiatori del porto di Augusta (Siracusa), rimasto ucciso durante le operazioni di attracco di una nave. Un collega che ha cercato si soccorrerlo, A. C., di 53 anni, è rimasto ferito in modo non grave ed è ora ricoverato nell’ospedale 'Muscatello' di Augusta


E' MORTO UN OPERAIO A MAURIZIO CANAVESE IN PROVINCIA DI TORINO a E' morto questa mattina in una cartiera di via Fatebenefratelli, a San Maurizio Canavese, in provincia di Torino. L'operaio secondo una prima ricostruzione, è stato schiacciato da una macchina industriale, forse un nastro trasportatore. L'incidente è avvenuto intorno alle 10 all'interno della ditta Turin Carta di San Maurizio Canavese (Torino). L'operaio stava effettuando operazioni di manutenzione e pulizia di un nastro trasportatore, quando, secondo una prima ricostruzione non confermata, un suo collega lo ha azionato senza accorgersi della sua presenza. L'uomo è stato schiacciato dal nastro ed è morto sul colpo. Inutili i soccorsi dei colleghi.

MESSINA - E' MORTO GIOVANNI PUGLISI imprenditore di 63 anni. GIOVANNI è morto la notte scorsa schiacciato sotto un escavatore nel villaggio di Santa Margherita a Messina. L'uomo si trovava nel suo terreno: stava spostando l'escavatore, quando secondo una prima ricostruzione dei militari dell'Arma, il terreno ha ceduto e il mezzo gli è caduto di sopra uccidendolo. TRIESTE -

Trieste E' MORTO UN OPERAIO di 37 anni a Trieste schiacciato da un componente di una gru alla quale stava lavorando al Terminal rinfuse dello stabilimento siderurgico del gruppo Severstal-Lucchini del capoluogo giuliano. L'incidente è avvenuto intorno alle 10:30 mentre l'operaio, che è di nazionalità italiana, era intento a operazioni di ingrassaggio di una delle gru utilizzate per le operazioni di carico e scarico delle rinfuse.

11-gen Caserta Pignataro Maggiore. E’ MORTO SCHIACCIATO da una balla di fieno Forse di origini indiane, di età apparente tra i 30 e i 40 anni, schiacciato da una balla di fieno del peso di un paio di quintali, in un’azienda bufalina.

sabato 10 gennaio 2009

E' MORTO NICOLA TARANTINO A GRAVINA DI PUGLIA






















10-gen Salerno Eboli E’ MORTO GIUSEPPE PAGO MASTRANGELO di 46 anni. Giuseppe è Morto dopo due giorni di agonia, era caduto da una scala, da un’altezza di nove metri, mentre metteva in posa un cavo aereo per la fornitura di energia. Lavorava per una ditta che effettuava interventi su richiesta dell'Enel.

VITERBO, 10 gen. E' MORTO RAFFAELE FELLI operaio DI 62 ANNI. RAFFAELE e' morto in seguito a un incidente sul lavoro nei pressi di Civita Castellana (Viterbo). RAFFAELE manovale, e' caduto dal capannone della Sapal, la ditta per cui lavorava. Felli, mentre stava procedendo allo smantellamento di una copertura, e' stato colpito dal braccio di un autocarro che ne ha causato la caduta.

BARI 10 GENNAIO E' MORTO NICOLA TARANTINO un operaio edile, di 43 anni. NICOLA è morto in un incidente sul lavoro avvenuto stamane a Gravina in Puglia. E' la seconda morte sul lavoro in meno di 24 ore avvenuta nella provincia di Bari, dopo l'incidente ieri a Modugno, alle porte di Bari, nel quale perse la vita un operaio edile di nazionalità romena. Tarantino era impegnato nei lavori di ristrutturazione di un sottotetto al terzo piano di uno stabile in via Monsignor Giustiniani 43. Un testimone avrebbe detto di averlo visto cadere dal tetto di un furgoncino, ma da una prima ispezione cadaverica le fratture riportate, soprattutto al cranio, non sarebbero compatibili con una caduta da quella altezza. Si ipotizza anche - le indagini sono condotte dalla polizia - che NICOLA possa essere stato travolto da un tufo caduto dall'alto proprio nei pressi del furgoncino, ma su di esso non sarebbero state ritrovate tracce di sangue.
Per questa ragione non si esclude che Tarantino sia precipitato proprio dall'impalcatura montata sull'edificio. Dalle prime sommarie informazioni raccolte, quando è stato soccorso Tarantino non aveva imbracature o caschetto di protezione.

venerdì 9 gennaio 2009

E' MORTO LEONE GRINGERI E' MORTO MIMMO IOVINO STRITOLATO DA UN INGRANAGGIO PER L'ISCATOLAMENTO DEL TONNO. E' MORTO LAZAR SONENAN OPERAIO ROMENO A BARI

RICOMINCIANO LE STRAGI DI LAVORATORI


TRAPANI, 9 GEN E' MORTO MIMMO IOVINO Un operaio di 40 anni. MIMMO e' morto rimanendo stritolato in un ingranaggio per l'inscatolamento di tonno. E' avvenuto nello stabilimento 'Castiglione' di San Cusumano, a Erice (TP). Carabinieri e ispettori dell'Ausl di Trapani stanno ricostruendo la dinamica del tragico incidente.


MESSINA, 9 GEN E' MORTO LEONE GRINGERI un operaio di 44 anni. LEONE E' MORTO a Rometta, nel messinese, precipitando dal tetto di una villa in cui stava installando dei pannelli solari. E' la seconda vittima in un incidente sul lavoro oggi in Sicilia: a Trapani questa mattina e' deceduto il dipendente di una azienda conserviera, rimasto stritolato nell'ingranaggio di un macchinario. Leone, e' caduto da un'altezza di circa 9 metri ed e' stato subito soccorso da altri operai e dai vicini di casa, ma e' morto in ospedale.

MODUGNO (BARI), 9 GEN E' MORTO LAZAR SONENAN OPERAIO ROMENO DI 46 ANNI. LAZAR e' morto cadendo da una scala mentre pitturava all'interno di una ditta nel Barese, dove era regolarmente assunto. E' successo nel primo pomeriggio a Modugno. Lazar e' caduto da una altezza di otto gradini ed e' morto sul colpo dopo aver battuto la testa. I Carabinieri ritengono che possa aver perso l'equilibrio per un malore. Sonean era dipendente della ditta di trasporti Atlas Ib con filiali a Padova e in Romania.

giovedì 8 gennaio 2009

E' MORTO UN AUTOTRASPORTATORE SLOVENO SULL'A4 VENEZIA-TRIESTE

TRIESTE, 8 GEN E' morto un autotrasportatore sloveno- Un autista sloveno e' morto in un incidente stradale sulla A4 Venezia-Trieste, fra le uscite di Latisana e San Giorgio di Nogaro. Il Tir che stava guidando - si e' appreso stamani dal Coa di Palmanova (Udine) della Polizia Stradale - e' sbandato per cause imprecisate e, dopo essere finito contro il guard rail centrale, si e' ribaltato, con la cabina che ha invaso anche l'altra corsia di marcia.

mercoledì 7 gennaio 2009

E' MORTO VINCENZO DI FAZIO UN AUTOTRASPORTATORE DI LORETO APRUTINO.

ROMA 6 GENNAIO E' MORTO VINCENZO SILVESTRI Imprenditore edile. VINCENZO è caduto dal tetto di un'abitazione, da circa otto metri d'altezza, mentre stava controllando un’infiltrazione d’acqua dal comignolo, sbattendo la testa su un muretto di cemento. L’impatto gli ha procurato un trauma cranico con ematomi interni. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma, dove è deceduto.

6 gennaio. E' MORTO VINCENZO DI FAZIO di 69 anni un autotrasportatore di Loreto Aprutino. Vincenzo è morto ieri pomeriggio in un incidente sul lavoro avvenuto a Sambuceto di San Giovanni Teatino. L'uomo stava affettuando manovra alla guida di una motrice con uno sportello aperto quando, per cause ancora del tutto da accertare, è stato sbalzato all'esterno della cabina finendo schiacciato sotto le ruote dello stesso mezzo.


Modena 3 gennaio E' MORTO UN AUTOTRASPORTATORE di origini rumene di 23 anni, rimasto incastrato nell'abitacolo dell'autocarro che stava guidando e che si è schiantato contro il pilone di un cavalcavia,
sull'autostrada A10, nei pressi del casello di Modena Nord.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?