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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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sabato 29 settembre 2012

Muore dopo mesi di sofferenza un allevatore di Onna colpito da un toro il maggio scorso

L'Aquila E' morto Enrico Pezzopane allevatore di 46 anni di Onna. Enrico Pezzopane è morto in una clinica di Chieti,era stato vittima il 18 maggio di un grave incidente sul lavoro: era stato improvvisamente colpito da un toro mentre stava pulendo la stalla. Dopo un primo ricovero all'ospedale dell'Aquila, l'allevatore era stato trasferito in una clinica di Chieti dove e' morto.

martedì 25 settembre 2012

Cinque morti sul lavoro in meno di 48 ore

Padova 26 settembre E' morto Ruhi Abazi, operaio di 47 anni, dipendente di una ditta di di Monselice che si occupa di rimozione di eternit. Abazi stamattina era andato in sopralluogo con il titolare su di un capannone di allevamento di polli ed era salito sul tetto, che all’improvviso ha ceduto. Abazi è precipitato al suolo me si era subito rialzato. Il titolare lo ha accompagnato in auto per precauzione all’ospedale di Camposampiero per controlli ma è morto poco dopo per i traumi riportati. il povero immigrato lascia la moglie e 3 figli. Sulla tragedia indagano i carabinieri di Castelfranco. ANCONA 26 settembre 2012 E' morto gastone Carlini operaio di 46 anni. Carloni e' morto incastrato dai rulli stamani alla Poliemme di Castel Colonna, un'azienda che produce polistirolo espanso. Inutili i soccorsi prestati dal 118, e dai vigili del fuoco. Sul posto, per accertamenti, i carabinieri e funzionari del Dipartimento prevenzione dell'Asur.

Muore autista di 66 anni mentre trasporta organi

A1 24 settembre E' morto in un incidente stradale mentre conduceva un'auto trasportava un campione di organi da Grosseto all'ospedale di Pisa un autista di 66 anni. La tragedia alle 4.45 sul tratto autostradale della variante Aurelia in prossimità del casello di Rosignano. Per cause ancora in via d'accertamento, l'auto si sarebbe ribaltata dopo un salto di carreggiata finendo fuoristrada. Da primi accertamenti della Polizia Stradale non è escluso che il conducente abbia avuto un colpo di sonno. Sul posto è intervenuto anche il personale del 118.

lunedì 24 settembre 2012

Altri due morti sul lavoro

Como 24 settembre 2012 E' morto Roberto Mantegazza imprenditore di 60 anni. Mantegazza è stato travolto ed ucciso da un camion in manovra. La tragedia questa mattina nel piazzale della ditta di autotrasporti Bianchi Group dove un tir in fase di manovra, condotto da autotrasportatore, lo ha ucciso. Inutile il soccorso del 118 per le gravi le ferite riportate dalla vittima. Carabinieri ed Asl di Como sul posto per accertare le responsabilità dell'incidente, avvenuto davanti ad alcuni operai. L'autista del Tir è ora sotto indagini dalla Procura di Como per omicidio colposo e il suo mezzo è stato posto sotto sequestro. Savona E' morto un marocchino di 27 anni. Il giovane immigrato è stato trovato questa mattina, in un terreno agricolo nell'entroterra fra Loano e Borghetto Santo Spirito. E' stato un abitante della zona a scoprire il corpo senza vita del giovane immigrato regolare, che abitava con i familiari nella zona. Sul corpo sono state rilevate delle lesioni compatibili con una caduta. Con ogni probabilità il giovane sarebbe scivolato da una fascia che stava percorrendo a piedi e precipitando al suolo ha trovato la morte. La salma è stata trasferita all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per essere sottoposta all'autopsia.

Treno travolge tir nel Brindisino, morto il macchinista e tantissimi feriti tra i passeggeri

24 settembre 2012 E' morto macchinista dell'Eurostar Freccia argento della linea Roma-Lecce. L'Eurostar si è scontrato a un passaggio a livello nel brindisino. Il macchinista ha perso la vita e tra i passeggeri ci sono diversi feriti. Secondo una prima ricostruzione della tragedia, il povero macchinista dell'Eurostar non è riuscito a evitare l'impatto con un autoarticolato con targa straniera bloccato tra le sbarre, ormai abbassate. Il conducente del pesante automezzo, un cittadino straniero, è invece riuscito ad abbandonare in tempo la motrice e a allontanarsi prima che l'autoarticolato fosse investito dal teno.

Intervento del CAV.UFF. RINALDO DI NINO PRESIDENTE ASS. CIVILE NAZ. CAINO NON TOCCHI MAI PIU' ABELE

SIG. DR. CARLO SORICELLI IL DRAMMATICO CASO DEL NOSTRO SVENTURATO ENZO BARCELLONA PURTROPPO COME LEI SA BENISSIMO E' UNO DEI MOLTEPLICI CASI DI COSIDDETTE "MORTI BIANCHE" CHE RIGUARDANO IL LAVORO NERO IN ITALIA. FINO A QUALCHE GIORNO FA IL TESTO UNICO DELLE LEGGI DI P.S. ALL'ART. 30 DISPONEVA CHE "I DIRETTORI DI STABILIMENTI, I CAPI D'OFFICINA, GLI IMPRESARI, I PROPRIETARI DI CAVE E GLI ESERCENTI DI ESSERE DEVONO TRASMETTERE ALL'AUTORITA' LOCALE DI PUBBLICA SICUREZZA L'EENCO DEI LORO OPERAI , NTRO CINQUE GIORNI DALL'ASSUNZIONE.......E COMUNICARE NEI PRIMI CINQUE GIORNI DI OGNI MESE LE VARIAZIONI VERIFICATESI. INOLTRE IL SECONDO COMMA DI DETTO IMPORTANTISSIMO ARTICOLO DA SEMPRE SOTTOVALUTATO E SOTTOCONSIDERATO ANCHE DAI SINDACATI DI OGNI COLORE, PREVEDEVA CHE "I DIRETTORI ETCCCC PREDETTI NON POSSONO ASSUMERE OPERAI SFORNITI DELLA CARTA D'IDENTITA'."" IL CONTRAVVENTORE VENIVA PUNITO CON QUANTO PREVISTO DALL'ART. 17 DELLO STESSO TULPS. CONDEFERIMENTO ALLA COMPETENTE AUTORITA' GIUDIZIARIA ESSENDO UN FATTO PENALE. EBBENE TALE ARTICOLO CON DLGS 13 LUGLIO 1994 NR. 480 , ALL'EPOCA DEL PRIMO FAMIGERATO GOVERNO BERLUSCONI SE NON ANDIAMO ERRATO, VENNE RADICALMENTE ABROGATA. SE FOSSE STATA ANCORA IN VIGORE FORSE IL COMANDO STAZIONE CC DEL LUOGO DEL DRAMMATICO EVENTO MORTALE, AVREBBE POTUTO, TRAMITE IL SINDACO QUALE AUTORITA' LOCALE DI P.S. IN QUANTO STRADELLA NON E' SEDE NE' DI QUESTURA NE' DI COMMISSARIATO DI POLIZIA DISTACCATO, VENIRE A CONOSCENZA DI TALE ASSUNZIONE IRREGOLARE. CIO' PERO' PRESUPPONEVA CHE IL SINDACO TRAMITE LA SUA POLIZIA LOCALE FOSSE DEPUTATA ANCHE AD EFFETTUARE I CONTROLLI SULLA PRESENZA DEGLI OPERAI NELLE SEDI DI IMPRESE O CANTIERI PRESENTI NEL SUO TERRITORIO COMUNALE, COSA CHE NON CI RISULTA SIA QUASI MAI AVVENUTA PROPRIO PER LA SOTTOVALUTAZIONE DI TALE IMPORTANTE NORMA CHE OVVIAMENTE APPENA ARRIVATO AL GOVERNO IL RE DEL BUNGA BUNGA DEL MONDO SILVIO BERLUSCONI IN NOME DEI SUOI PRINCIPI LIBERALI ASSOLUTAMENTE NON TUTTI CONDIVISIBILI, PROVVIDE , COME GIA' DETTO, AD ABROGARLO PER LASCIARE PIU' LIBERTA' DI MANOVRA AI PROPRI "AMICI" IMPRENDITORI. STA PROPRIO IN QUESTO LA POSSIBILITA' DEL FENOMENO DEL LAVORO NERO. IL COMUNE IN PRIMA BATTUTA DOVREBBE AVERE DELLE SQUADRE DI POLIZIA LOCALE IL CUI UNICO SCOPO DOVREBBE ESSERE QUELLO DI CONTROLLARE LE PRESENZE DI TUTTI GLI OPERAI E DIPENDENTI CHE LAVORANO NELLE IMPRESE O DITTE DEL SUO TERRITORIO. MA NESSUNO PER QUANTO CI RISULTA LO HA MAI FATTO VERAMENTE A PARTE FORSE QUALCHE RARISSIMO CASO DI CUI PERALTRO NON NE SIAMO A CONOSCENZA. MA SE L'ART. 130 DEL TULPS E' STATO POSSIBILE ABROGARLO E' GRAZIE AD UNA MAGGIORANZA DI LEGISLATORI CHE LO HANNO POTUTO FARE ECCO PERCHE' SECONDO NOI E LO RIBADIAMO CON FORZA , OCCORRE CHE GLI ELETTORI DEBBANO POTERE CONOSCERE IL CURRICULUM VITAE DI OGNI CANDIDATO A QUALSIASI TIPOLOGIA DI ELEZIONI A PARTIRE DA QUELLO DEL PARLAMENTO E CIO' PERCHE' NEL PARLAMENTO IL POPOLO RIVERBERA IL SUO POTERE DI FORMAZIONE DELLE LEGGI MA QUANDO LE LEGGI VENGONO FORMATE DA LEGISLATORI COME QUELLI DEL 1994 CIOE' DI CENTRODESTRA CHE SE NE FREGA IN MODO VERGOGNOSO E SCANDALOSO DELLA VITA DEGLI OPERAI ITALIANI O STRANIERI CHE SIANO, ALLORA NON CI SI PUO' STUPIRE PIU' DI QUANTO PURTROPPO ACCADUTO ANCORA UNA VOLTA E CHE SICURAMENTE ACCADRA' NUOVAMENTE STANTE L'ASSENZA DI POSSIBILITA' PREVENTIVA DI CONTROLLO SULLA EFFETTIVA PRESENZA DEGLI OPERAI NELLE IMPRESE O DITTE COSI' COME ERA PREVISTO DAL CITATO ART. 130 TULPS CI FAREBBE PIACERE CHE LE SUDDETTE RIFLESSIONI , SE POSSIBILE E SE RITENUTE VALIDE, FOSSERO PUBBLICATE NEL SUO BLOG AFFINCHE' TUTTI COLORO CHE NON FOSSERO INFORMATI DI TALE IMPORTANTISSIMA NORMA ORMAI ABROGATA MA CHE POTRBEBE ESSERE RIPRISTINATA IN OGNI MOMENTO DAL FUTURO PARLAMENTO, NE VENISSERO A CONOSCENZA E QUINDI SI ATTIVASSERO EVENTUALMENTE PER OTTENERE TALE SCOPO SOCIALE RILEVANTE GRAZIE ANCORA COMUNQUE PER LA SUA OTTIMA E POSITIVA OPERA DI INFORMAZIONE CORDIALI SALUTI E BUON LAVORO CUNEO,LI 24.09.2012 , CARAGLIO VIA RITANOLO 29 A Il silenzio degli innocenti ( che lavorano in nero) Enzio Barcellona è morto 3 giorni fa a Stradella in provincia di Pavia dopo essere stato colpito da una pesante bombola mentre lavorava nel magazzino di un'azienda. La bombola, che lo ha colpito mortalmente, gli ha provocato "un gravissimo shock emorragico con versamento endoaddominale", ha reso noto il 118. Il povero lavoratore è morto lo stesso giorno poco dopo l'arrivo in ospedale. Nelle loro indagini i carabinieri della locale stazione (non ringrazieremo mai a sufficienza l' Arma dei Carabinieri per il lavoro che svolgono quando siamo di fronte a queste tragedie e nella prevenzione di questi reati), hanno scoperto che Barcellona lavorava in nero. Purtroppo sono innumerevoli i casi di lavoratori che perdono la vita senza neppure lavorare regolarmente. Persone sottoposte ad ogni tipo di ricatto senza poter fare nulla, di non poter fare e dire niente neppure sulla proprio Sicurezza personale, pena la perdita immediata del lavoro e assieme a questi milioni di precari. Tra l'altro crediamo che questi poveri lavoratori non siano neppure considerati "morti sul lavoro" dalle statistiche ufficiali, visto che non dispongono di nessuna assicurazione, come purtroppo abbiamo constatato in anni di monitoraggio delle vittime sul lavoro dove mediamente vengono "contate" ogni anno circa il 20% di vittime in meno rispetto alle nostre rilevazioni. I titolari dell'impresa sono stati deferiti poiché ritenuti – a vario titolo – responsabili del reato di omicidio colposo in concorso in relazione al decesso sul lavoro del povero Barcellona. I familiari di questo lavoratore, di cui non conosciamo la composizione familiare, si troveranno inoltre senza nessuna indennità e pensione non essendo assicurati a nessun istituto. Probabilmente verrano riconosciuti i loro diritti di "familiari di vittima sul lavoro" dopo un lungo processo. Ma nel frattempo come faranno se non hanno altra fonte di reddito??? carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro cadutisullavoro.blogspot.com

domenica 23 settembre 2012

Muore autotrasportatore nell'autostrada A1 all'altezza di Firenze

Autostrada del sole A1 all'altezza di Firenze. E' morto un autotrasportatore di 35 anni in un maxi tamponamento nella galleria Croci, nel tratto fiorentino della A1, Una persona morta e venti feriti e il caos, che ha diviso ieri pomeriggio l'Italia in due per diverse ore nella corsia nord. Il gravissimo incidente stradale prima si sono tamponati due mezzi pesanti, a seguire altri camion e auto. Secondo una prima ricostruzione della polizia stradale, il tamponamento è stato causato dal fumo che ha invaso la galleria in seguito ad un principio d'incendio all'impianto frenante di un mezzo pesante.

Il silenzio degli innocenti ( che lavorano in nero)

Enzio Barcellona è morto 3 giorni fa a Stradella in provincia di Pavia dopo essere stato colpito da una pesante bombola mentre lavorava nel magazzino di un'azienda. La bombola, che lo ha colpito mortalmente, gli ha provocato "un gravissimo shock emorragico con versamento endoaddominale", ha reso noto il 118. Il povero lavoratore è morto lo stesso giorno poco l'arrivo in ospedale. I carabinieri della locale stazione(non ringrazieremo mai a sufficienza l' Arma dei Carabinieri per il lavoro che svolgono quando siamo di fronte a queste tragedie e nella prevenzione di questi reati), hanno scoperto che Barcellona lavorava in nero. Purtroppo sono innumerevoli i casi di lavoratori che perdono la vita senza neppure lavorare regolarmente. Persone sottoposte ad ogni tipo di ricatto senza poter fare nulla: di non poter rifiutare di svolgere lavori che mettono in pericolo la loro vita, pena la perdita immediata del lavoro. Tra l'altro crediamo che questi poveri lavoratori non siano neppure considerati "morti sul lavoro" dalle statistiche ufficiali, visto che non dispongono di nessuna assicurazione: siamo sicuri, in base alle nostre rilevazioni comparate con quelle "ufficiali" che tantissimi non vengono inseriti tra le vittime. I titolari dell'impresa dove lavorava Barcellona sono stati deferiti poiché ritenuti – a vario titolo – responsabili del reato di omicidio colposo in concorso in relazione al decesso. I familiari di questo lavoratore, di cui non conosciamo la composizione familiare, si troveranno inoltre senza nessun risarcimento e indennità e pensione, non essendo la vittima assicurato a nessun istituto. Probabilmente verrano riconosciuti i loro diritti di "familiari di vittima sul lavoro" dopo un lungo processo. Ma nel frattempo come faranno se non hanno altra fonte di reddito???

venerdì 21 settembre 2012

A Napoli è morto Francesco Cinquegrane, in una auto officina di Roma un meccanico di 67 anni

Roma 21 settembre 2012 E' morto un operaio di 67 anni in un'autofficina. La vittima è rimasta schiacciata da un furgone che stava riparando questa mattina. Non è escluso che che si possa essere disinserito dal furgone il freno mentre la vittima stava riparando il mezzo . Sul posto polizia municipale, vigili del fuoco, polizia di stato e Ares 118. Napoli, 20 set.E' morto Francesco Cinquegrana edile di 45 anni. La tragedia sul lavoro nell'area vesuviana. Secondo quanto si e' appreso Cinquegrana e' caduto da una impalcatura di un cantiere dove e' in costruzione un edificio. La polizia sta indagando per capire se la vittima se vittima lavorasse o se era in regola e se nel cantiere siano osservate le norme sulla sicurezza dei lavoratori.

giovedì 20 settembre 2012

E' morto nel pavese un operaio colpito da una bombola

Pavia 20 set. E' morto Enzio Barcellona un operaio di 54 anni. Barcellona è morto questa mattina a Stradella dopo essere stato colpito da una pesante bombola mentre lavorava nel magazzino di un'azienda. La bombola, che lo ha colpito mortalmente, gli ha provocato "un gravissimo shock emorragico con versamento endoaddominale", rende noto il 118. Il povero lavoratore è morto poco l'arrivo in ospedale. Sono 55 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro in Lombardia dall'inizio dell'anno. STRADELLA – Per la morte dell’operaio Enzio Barcellona ieri a Stradella, i carabinieri della locale Stazione, a conclusione dell’attività d’indagine, hanno deferito in stato di libertà due persone.

ringraziamo i tantissimi visitatori stranieri del blog dell'Osservatorio

La classe dirigente italiana a nostro parere non presta molto attenzione alle tragedie sul lavoro che portano il lutto in migliaia di famiglie ogni anno. Evidentemente non è così negli altri paesi europei che hanno mediamente la metà dei nostri morti sui luoghi di lavoro. Questo blog è visitato giornalmente da centinaia di utenti e rimaniamo sempre stupiti dall'interesse che c'è anche all'estero per i morti sul lavoro in Italia. Oltre il 20% dei visitatori del blog sono stranieri e tra questi tantissimi tedeschi, francesi, statunitensi, inglesi, russi ecc. che ringraziamo per il loro interessamento verso questa emergenza sociale che sono le morti sul lavoro.

Ma ci sono morti sul lavoro invisibili? Mail mandata al senatore Paolo Nerozzi Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato

Caro Senatore Nerozzi, sai bene la stima che ho verso di te e per il lavoro che fai in Commissione, ma vogliamo una volta per tutte fare chiarezza sul reale numero di morti sul lavoro in Italia? E’ incredibile la differenza che c’è tra i morti sul lavoro monitorati dall’osservatorio e le statistiche ufficiali che sono tutte gli anni inferiori di circa il 20%. L’Osservatorio fa un monitoraggio giornaliero e le vittime sono tutte registrate in appositi file e non teme smentite. Chi sono i morti sul lavoro? Lo sono solo i lavoratori assicurati all’INAIL? Tutte le altre vittime sono considerate morti di serie B che non meritano neppure di essere considerate tali? Gli agricoltori che muoiono schiacciati dal trattore in tarda età e non solo, che non sono più assicurati non sono considerati tali? E i lavoratori in nero non sono morti sul lavoro solo perchè non dispongono di una assicurazione? E i militari morti in Afghanistan anche loro non meritano di essere considerati tali? E i poliziotti e i carabinieri che muoiono in servizio, anche loro sono morti sul lavoro di serie B che non meritano di essere "conteggiati" tra le vittime? E potrei continuare con molti altri esempi. Mi dispiace ma io non accetto più una visione così parziale di queste tragedie che non aiuta i cittadini a capire la drammaticità della situazione italiana che è la peggiore in Europa se confrontata agli altri grandi paesi. E perchè poi la Commissione morti sul lavoro del Senato, che conosce bene la situazione, nella sua visita nelle zone terremotate non ha avuto niente da ridire sul servizio del TG3 dell’Emilia Romagna che dava nel 2011 un calo del 20% dei morti sul lavoro nella regione rispetto al 2010, mentre invece c’è stato un aumento consistente? Ed è così anche per tutta la situazione italiana, si sbandiera nel 2011 un forte calo, mentre l’Osservatorio ha registrato un aumento. L’Osservatorio Indipendete di Bologna morti sul lavoro ha il solo scopo di aiutare nella comprensione di questo fenomeno, ma sembra che si faccia di tutto per confondere ancora di più i cittadini. Nella tua qualità di Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato non puoi spiegare agli italiani quanti sono realmente i morti sul lavoro. Con stima Carlo Soricelli

mercoledì 19 settembre 2012

E' morto Alessandro Talarico nel crotonese, è morto Carlo Ronca nel Mantovano

Crotone 18 settembre E' morto Alessandro Talarico di 24 anni. Talarico è morto fulminato per una scossa di corrente elettrica mentre stava effettuando uno scavo in un pozzetto all’interno di un capannone per la lavorazione del legname. Per cause in corso d’accertameno mentre picchiava sul pavimento in cemento con punta e mazzetta, pare che la punta dello scalpello abbia urtato i cavi della corrente elettrica. Ed è partita la scossa ortale Il tragico incidente al confine con il comune di Petilia Policastro, dentro un capannone di una grossa azienda che lavora il legname. Sul posto, avvisati dai presenti alla tragedia, sono intervenuti i sanitari del 118 del distaccamento di Campizzi. Che hanno tentato di rianimare il povero giovane. Mantova E' morto Carlo Ronca schiacciato a 81 anni dal trattore. Sembra che Ronca, a causa di un malore è caduto a terra dietro al trattore che in pendenza si è mosso e lo ha schiacciato. sono già altre 80 gli agricoltori morti schiacciati dal trattore.

martedì 18 settembre 2012

E' morto Fabiano Murgia in provincia di Oristano

ORISTANO, 18 settembre 2012 E' morto Fabiano Murgia di 25 anni. Murgia e' morto travolto da un rullo compressore mentre lavorava in un cantiere stradale sulla 131 in provincia di Oristano mentre era intento ad asfaltare la statale. Secondo una prima ricostruzione, il povero giovane avrebbe avuto il compito di regolare la circolazione con le apposite palette quando e' stato investito dallo schiacciasassi.

lunedì 17 settembre 2012

Anche oggi 4 morti sul lavoro

ROMA 17 set E' morto un operaio di 54 anni, di cui non si conosce ancora l'identità a Ladispoli. La vittima residente a Cerveteri, stava effettuando dei lavori di manutenzione per una ditta, è morto al pronto soccorso, per le gravi ferite cadendo da diversi metri da un’impalcatura. I carabinieri della stazione di Ladispoli hanno sequestrato il cantiere. Aosta E' morta una guida alpina di 38 anni mentre effettuava lavori di manutenzione su una funivia. non si hanno per il momento notizie più dettagliate della tragedia

L'Emilia Romagna la regione con più morti sul lavoro in rapporto al numero di abitanti.

Ravenna 17 settembre E' morta Norina Sandri a Fiumazzo di Alfonsine. Norina Sandri, 68 anni, è morta dopo essere stata investita da un trattore in retromarica mentre raccoglieva degli ortaggi. La tragedia in un'azienda locale. Sul posto sono intervenuti il 118, la Polizia Municipale e i Vigili del fuoco, ma per la povera operaia non c'era giù più nulla da fare. Purtroppo proprio questa sera il TG3 dell'Emilia Romagna ha mandato in onda un servizio dove spiegava con enfasi che le morti sul lavoro in Emilia Romagna sono in costante diminuzione, mentre invece sono in forte aumento. L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro può provare questa mistificazione che tende a far passare la nostra regione come virtuosa mentre in questo momento, anche se si escludono i morti causate dal terremoto, è quella che ha più morti sui luoghi di lavoro in rapporto al numero di abitanti, l’unico parametro valido per valutare l’andamento di una regione su questo triste fenomeno. E anche nel 2011 rispetto al 2010 c'è stato questo andamento. Poi si cerca di confondere i dati sommando alle morti sui luoghi di lavoro le morti in itinere, che sono tutti gli anni dal 50 al 55% di tutti i morti sul lavoro, sulle strade sono in calo, ma solo perchè, per fortuna, anche i lavoratori acquistano auto tenologicamente più sicure una volta rottamate le vecchie. Ed è su questo dato che si fa disinformazione, ma la realtà è ben diversa sui luoghi di lavoro. Purtroppo anche nella nostra amatissima regione si presta pochissima attenzione verso questo fenomeno veramente incivile. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. 2010 morti sui luoghi di lavoro EMILIA ROMAGNA Bologna 9 Ferrara 1 Forlì Cesena 9 Modena 2 Parma 4 Piacenza 5 Ravenna 4 Reggio Emilia 3 Rimini 3 EMILIA ROMAGNA 40 2011 EMILIA ROMAGNA Bologna 13 Ferrara 2 Forlì Cesena 5 Modena 4 Parma 7 Piacenza 6 Ravenna 3 Reggio Emilia 11 Rimini 4 EMILIA ROMAGNA 55 2012 EMILIA ROMAGNA Bologna 8 Ferrara 8 Forlì Cesena 4 Modena 17 Parma 3 Piacenza 4 Ravenna 2 Reggio Emilia 5 Rimini 2 EMILIA ROMAGNA 53

venerdì 14 settembre 2012

due morti per un autocarro finito in un viadotto sulla Salerno-Reggio Calabria

A3 Salerno reggio Calabria Sono morti due lavoratori a causa di un autocarro che e' finito fuori strada, ed e' precipitato da un viadotto: la tragedia in direzione sud, tra Lauria nord e Lauria sud (Potenza). Sul posto sono intervenuti polizia stradale, vigili del fuoco, 118 e il personale dell'Anas. E' stato istituito provvisoriamente un senso unico alternato.

giovedì 13 settembre 2012

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro: E' morto Pietro Gozzoli nel bresciano

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro: E' morto Pietro Gozzoli nel bresciano: BRESCIA 13 settembre 2012 E' morto Pietro Gozzoli imprenditore di 74 anni. Gozzoli ha perso la vita cadendo dal tetto del capannone di cui e...

E' morto Pietro Gozzoli nel bresciano

BRESCIA 13 settembre 2012 E' morto Pietro Gozzoli imprenditore di 74 anni. Gozzoli ha perso la vita cadendo dal tetto del capannone di cui era proprietario. La tragedia questa mattina. Gozzoli era salito sul tetto dell’azienda di Verolavecchia (Brescia) di cui è titolare, l‘Autotrasporti Gozzolì, quando per cause ancora al vaglio degli inquirenti, una lastra di plexiglass ha ceduto, facendolo precipitare al suolo da circa 10 metri e uccidendolo sul colpo. Sono 17 i morti SUI LUOGHI DI LAVORO nella provincia di Brescia dal'inizio dell'anno e anche quest'anno questa provincia si sta confermando ai vertici di questa triste classifica.

mercoledì 12 settembre 2012

sono morte mentre lavoravano altre 5 persone

Roma 11 settembre 2012 E' morto un operaio di 58 anni ad Albano a causa di un'esplosione. La vittima di cui non si conosce ancora l'identità stava allestendo un container insieme ad un collega in un'azienda alla periferia di Albano e mentre usava un utensile elettrico, c'è stata una fortissima esplosione. Il povero operaio è stato sbalzato ad alcuni metri di distanza. Poco dopo è arrivata un'eliambulanza da Roma che ha trasportato l'operaio al "San Camillo", dove è morto poco dopo. Sondrio E' morto Giorgio Salvadori un operaio di 58 anni di Valfurva. Salvadori ha perso la vita cadendo in un dirupo. La tragedia al ritorno da un intervento di manutenzione a un ascensore di un hotel al passo dello Stelvio aperto per la pratica dello sci estivo. Secondo i carabinieri di Bormio, Salvadori è precipitato nel vuoto mettendo un piede in fallo sul terreno che ha all'improvviso ceduto. Gorizia E' morto Alberto Nasca di 24 anni questa mattina a Cormons, mentre era a bordo di una piccola ruspa. Il ragazzo di cui non si conosce ancora l'identità lavorava per conto di una ditta che si sta occupando dei lavori di riasfaltatura della strada statale 56 che collega Gorizia a Udine. La ruspa era caricata su un camioncino e dove essere portata a terra; il giovane la stava conducendo quando, per cause al vaglio degli inquirenti, il mezzo si e' ribaltato schiacciandolo e uccidendolo sul colpo. Le indagini sono condotte dai Carabinieri di Cormons, giunti sul posto insieme con i Vigili del Fuoco. Chieti 12 settembre 2012 E' morto Annunziato Bussolidi 87 anni. Bussolidi ha perso la vita nel pomeriggio di ieri mentre era intento ad appiccare il fuoco ad alcune sterpaglie; di fatto la vittima ha perso il controllo delle fiamme che in poco tempo lo hanno avvolto. Venezia E' morto Giuseppe Mascarin di 68 anni. Mascarin era il titolare di una ditta di lavorazioni metalliche ed è morto nel pomeriggio in un incidente sul lavoro avvenuto nell'azienda Ndf Aztec di Ceggia, che si occupa dello stoccaggio e macinazione di cereali. Mascarin si stava occupando della manutenzione in un silos quando è stato agganciato dal rotore della fresa per il prelievo del grano rimanendo stritolato. Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del pronto soccorso di San Donà di Piave, il personale dello Spisal e i carabinieri che hanno sequestrato il silos.

martedì 11 settembre 2012

E' morto Osvaldo Golin operaio di 47 anni a Longarone di belluno

Belluno 11 settembre 2012 E' morto Osvaldo Golin operaio di 47 anni a Longarone. La tragedia questa mattina questa mattina alla Diab di Fortogna. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell'infortunio mortale. Sembra che Golin, dopo aver caricato del materiale sopra il rimorchio di un camion. All'improvviso il rimorchio si è messo in movimento, schiacciandolo mortlamente. L’allarme è scattato Sul posto l’ambulanza con infermiere dell’ospedale di Belluno e l’automedica di Pieve di Cadore. Quando il personale sanitario è arrivato sul posto, però, per la vittima non c’era ormai più nulla da fare.Intervenuti anche i carabinieri di Longarone che hanno posto sotto sequestro l’area in cui è avvenuto l’incidente.

E' morto Alessio Gili di 61 anni nel vercellese

Vercelli 10 settembre 2012 E' morto Alessio Gili agricoltore di 61 anni schiacciato dal trattore. Gili stava lavorando un terreno quando il suo trattore si è ribaltato schiacciandolo e uccidendolo sul colpo. Ancora da accertare le cause della tragedia. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, ma per Gili non c'era più niente da fare.

lunedì 10 settembre 2012

L'Emilia Romagna e la Sicilia tra le regioni con più vittime sul lavoro

CATANIA 10 settembre 2012 E' morto Giuseppe Lo Bianco ,di 45 anni. Lo Bianco è morto a Caltagirone per le ferite riportate dopo aver compiuto un volo di 15 metri precipitando dal tetto di un'abitazione, sul quale stava lavorando, cadendo su un'automobile parcheggiata.La vittima è stata subito trasportata nell'ospedale di Caltagirone, dove è morto intorno nel primo pomeriggio. Purtroppo la Sicilia quest'anno è una delle regioni con più vittime sul lavoro. Tantissimi i morti in edilizia. Forlì Cesena, 10 SET E' morto Sante Silvani un agricoltore di 62 anni. Silvani e' morto dopo le 13 in un incidente sul lavoro nel suo podere a Bagno di Romagna mentre stava lavorando su una zappatrice quando in una stradina in discesa, a causa di un avvallamento, la macchina si e' girata e la lama gli ha reciso l'arteria femorale che e' morto dissanguato nonostante i soccorsi. Sono già 4 i morti sui luoghi di lavoro nella provincia di Forlì Cesena dall'inizio dell'anno e in Emilia Romagna 52, comprese le vittime del terremoto.

domenica 9 settembre 2012

Altri due morti in edilizia: In provincia di Enna e di Lodi

Lodi 9 settembre E' morto Sergiu Neamtu,operaio moldavo di 33 anni. Neamtu è morto precipitando dal tetto dal tetto mentre stava sostituendo o assieme a due colleghi delle lastre d'amianto con dei pannelli solari.La tragedia in un capannone dell'Iveco nella zona industriale di Somaglia. Sembra che la vittima abbia perso l’equilibrio cadendo da un’altezza di diversi metri. In pochi minuti, è giunta sul posto un’ambulanza seguita dall’automedica del 118. Il povero giovane era a terra, privo di sensi. Le sue condizioni sono parse subito disperate e purtroppo è morto poco dopo. Enna 9 settembre 2012 E' morto Giuseppe Bongiovi operaio di 50 anni. Bongiovi è caduto da un'altezza di oltre due metri mentre stava riparando la tettoia di un agriturismo a Piazza Armerina. La vittima ha battuto violentemente la testa e' stato soccorso e trasportato dall'ambulanza del 118 all'ospedale Chiello ma e' morto poco dopo a causa del grave trauma cranico riportato con l'impatto al suolo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi. Il proprietario dell'agriturismo e' stato denunciato per omicidio colposo. In corso di accertamento eventuali violazioni alle norme della sicurezza sul lavoro.

venerdì 7 settembre 2012

Registriamo altre 5 vittime in diverse parti d'Italia

Carrara 7 settembre 2012 E' morto Lucio Cappé, 47 anni. cappè è morto dopo essere stato colpito da una lastra di marmo pesante diverse tonnellate staccatasi da una bancata che lo ha ucciso sul colpo. La tragedia in mattinata in località Calocara. Immediati i soccorsi, ma per Cappè non c'era più niente da fare. Brescia 7 settembre. E' morto Davide Pedretti di 40 anni. Pedretti è precipitato dal tetto di un capannone. La tragedia nella zona artigianale di Travagliato nel primo pomeriggio mentre stava stava sistemando la copertura di un capannone di un'azienda che opera nel campo della carpenteria. In via dell'Artigianato a Travagliato sono subito arrivati i soccorsi insieme all'elicottero del 118 ma l'operaio, nonostante gli sforzi del personale paramedico per rianimarlo, è deceduto un'ora più tardi Roma 7 settembre sono morti Antonio Savoldi e Alfred Segarol. le due vittime erano a bordo di un piccolo Cessna che è precipitato nelle immediate vicinanze dell'aeroporto di Ciampino a Roma. Erano addetti di una ditta i Brescia che scattavano foto da fornire a Google Maps: entrambi sono morti nell'impatto. Il velivolo si è schiantato su un deposito giudiziario di auto, dando origine a un vasto incendio. Siracusa E' morto Salvatore Carnemolla, 65 anni, stava lavorando a una tumulazione nel cimitero di Noto quando ha perso l'equilibrio ed è caduto da un'impalcatura riportano gravissime ferite. Carnemolla è morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale Cannizzaro di Catania. I carabinieri hanno aperto un'inchiesta per accertare il rispetto delle norme sulla sicurezza.

giovedì 6 settembre 2012

E' morto Carlo Lucchese nel trapanese

Trapani 6 agosto 2012 E' morto Carlo Lucchese un operaio di Alcamo. Lucchese é morto oggi pomeriggio nelle campagne di Fulgatore. La vittima è stato travolta, probabilmente durante una manovra, da un camion della ditta di Catania che, per conto dell'Enel, sta eseguendo dei lavori in quella zona. Sul posto carabinieri che stanno indagando sulla tragedia e i vigili del fuoco. Si attende il magistrato ed il medico legale.

martedì 4 settembre 2012

E' morto Roberto Puviani volontario della Protezione Civile

FERRARA 4 settebre 2012 E' morto Roberto Puviani volontario della Protezione Civile. Puviani è morto questa mattina in un incidente stradale in provincia di Ferrara. La vittima viaggiava a bordo di un camion del Dipartimento che trasportava la postazione mobile del comune di Sant'Agostino colpito duramente dal terremoto. La gru del mezzo ha urtato un cavalcavia della Cispadana, tra i comuni di San Carlo e Sant'Agostino. Puviani ha battuto la testa ed è morto sul colpo.

sabato 1 settembre 2012

Morti sui luoghi di lavoro nelle regioni e province nei primi otto mesi del 2012

Non sono segnati a carico delle province i lavoratori morti sulle strade, autostrade e in itinere, se si aggiungono si arriva a superare gli 800 morti dall'inizio dell'anno

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?