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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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lunedì 31 maggio 2010

CALO DEL 20% DELLE VITTIME PER INFORTUNI SUL LAVORO NEI PRIMI 5 MESI DEL 2010. LE DUE CATEGORIE CON PIU' VITTIME SONO GLI AGRICOLTORI E GLI EDILI

CARI VISITATORI, SONO A DARVI LA SITUAZIONE DEI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO RELATIVI AI PRIMI CINQUE MESI DEL 2010.
I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO SONO IN QUESTI PRIMI 5 MESI DEL 2010 191, CONTRO I 238 DEL 2009. ASSISTIAMO AD UN CONSISTENTE CALO DELLE VITTIME. VOLEVO FARE UNA PRECISAZIONE. IN QUESTA TERRIBILE CONTA NON CI SONO I LAVORATORI MORTI NEL PERCORSO CASA-LAVORO, LAVORO-CASA CHE GIUSTAMENTE L'INAIL INSERISCE PER RAGIONI CONTRUBUTIVE TRA I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO, MORTI CHE, A MIO PARERE, DOVREBBERO ESSERE SEPARATI DAI LAVORATORI MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO. QUESTO PER RENDERE VISIBILE UN FENOMENO SOTTOVALUTATO DA TUTTI: COME MAI TANTISSIMI LAVORATORI, CIRCA IL 50% DELLE VITTIME SUL TOTALE CLASSIFICATE COME MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO MUOIONO PER LE STRADE? A MIO PARERE, COME HO GIA' SCRITTO INNUMEREVOLI VOLTE IN QUESTO BLOG,I MOTIVI SONO LEGATI ALLA DISTANZA DAI LUOGHI DI LAVORO, A TURNI MASSACRANTI IN ORARI DOVE SAREBBE OPPORTUNO DORMIRE,INVECE DI ESSERE A LAVORARE O PER LE STRADE PER ANDARE O TORNARE DAL LAVORO.(GLI AUTOTRASPORTATORI SONO INSERITI TRA LE VITTIME CHE HO MONITORATO). DETTO QUESTO OCCORRE EVIDENZIARE CHE SONO SEMPRE L'AGRICOLTURA CON IL 28% SUL TOTALE DEI MORTI, E GLI EDILI, CON IL 26% LE CATEGORIE CON PIU' VITTIME SUL TOTALE. SEGUONO GLI AUTOTRASPORTATORI CON IL 9,5% E L'INDUSTRIA (TUTTA L'INDUSTRIA) CON IL 9%. GLI AGRICOLTORI MUOIONO QUASI TUTTI IN TARDA ETA' SCHIACCIATI DAL TRATTORE CHE GUIDANO. MENTRE TRA GLI EDILI SONO GLI ITALIANI DEL SUD E GLI STRANIERI LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE VITTIME.

domenica 30 maggio 2010

Sono morti Salvatore Tuoto e Roberto Salva, vittima di quel killer chiamato trattore. sono morti Marco Sartori a Vicenza e Gabriele Schiavoni sull'A4

31 mag Viterbo E' morto Roberto Salva agricoltore di 42 anni, Roberto residente a Vejano, in provincia di Viterbo, è morto a causa del ribaltamento del trattore con il quale stava lavorando in un noccioleto di sua proprietà. Salva secondo quando accertato dai carabinieri, non è stato schiacciato dal peso del trattore, ma è stato catapultato a un paio di metri di distanza ed ha battuto violentemente il capo su una pietra. A causare il ribaltamento del mezzo, sarebbe stato la forte pendenza del terreno per di più reso viscido dalle piogge. La vittima lascia la moglie e due bambine.



31 maggio Vicenza E' morto Marco Sartori, falegname di 38 anni. Marco e' morto in un incidente sul lavoro avvenuto stamani a Montegalda (Vicenza) Marco stava posizionando assieme al fratello una trave di legno del peso di circa un quintale sopra un macchinario quando, per cause ancora in corso di accertamento, e' rimasto schiacciato tra la macchina e la trave. Sartori è morto per i traumi al torace causati dall'urto. Sul posto, oltre al personale dello Sipal, i carabinieri di Longare


31 maggioA4 E' MORTO GABRIELE SCHIVONI AUTOTRASPORTATORE DI DI 68 ANNI. Gabriele originario ha perso la vita stamattina poco dopo mezzogiorno sull'A4 tra Brescia e Milano. Secondo quanto è stato accertato dagli agenti della polizia stradale della sottosezione di Seriate, intervenuti con alcune pattuglie per i rilievi di legge, l'uomo si trovava alla guida di un furgone e procedeva in direzione di Venezia quando, all'altezza dei caselli di Capriate San Gervasio e di Dalmine, nel territorio comunale di Filago, è stato urtato da un altro autocarro, al quale era scoppiato uno pneumatico.Il furgone della vittima è stato centrato in pieno ed è finito addosso a un mezzo pesante fermo in una piazzola di sosta. Il conducente è rimasto incastrato tra le lamiere e per estrarlo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. I medici del 118 hanno tentato di rianimarlo, ma purtroppo per Gabriele non c'è stato niente da fare.


Cosenza 30 maggio E' morto salvatore Tuoto. Slavatore questa mattina era rimasto vittima di un incidente agricolo a San Marco Argentano, in localita' Bucita. La vittima, Salvatore Tuoto, 55enne finanziere in pensione, oltre a un forte trauma toracico ha battuto violentemente la testa dopo essersi ribaltato con il trattore su cui stava lavorando. A nulla sono valsi i soccorsi dei sanitari del 118 che lo hanno portato all'ospedale civile dell'Annunziata di Cosenza con l'elisoccorso ne' dei colleghi del nosocomio cittadino. Tuoto lascia la moglie e due figli.

sabato 29 maggio 2010

E' MORTO LUIGI BORRELLI OPERAIO A PADOVA

Padova E' morto Luigi Borrelli un operaio campano di 31 anni, Luigi è morto nel pomeriggio di oggi dopo essere stato ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale di Padova. stava lavorando alla manutenzione della linea elettrica aerea della ferrovia nelle vicinanze della zona di Campo di Marte a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Padova. Per cause ancora in corso di accertamento da parte della Polfer e del servizio di medicina del lavoro padovana l'operaio è stato colpito da una scarica elettrica di alcune centinaia di volt, riportando ferite e bruciature che ne hanno causato la morte nonostante il pronto soccorso da parte dei colleghi e dei sanitari

venerdì 28 maggio 2010

E' morto a Nuoro Paolo Costa. E' morto a Cuneo Gianluigi laugero. E' morto a Udine Rudi De Infanti

Nuoro E' morto Paolo Costa, medico di 60 anni. paolo si era immerso per fare delle riprese per Rai3 "Geo & Geo". Il subacqueo, lavorava come freelance, ).
La tragedia è avvenuta a 107 metri di profondità, dove - stando ad una prima ricostruzione - Costa avrebbe avuto un malore durante la risalita, ma sarebbe stato sostenuto da una sua compagna di immersione durante l'indispensabile fase di decompressione.Secondo il primo esame dei medici del 118, la morte sarebbe stata provocata da un infarto.

Cuneo E' morto Gianluigi Laugero questa mattina a Festiona, lungo la statale per il Colle della Maddalena, in una cava di via 1° Maggio. Gianluigi di 53 anni di Perdioni, frazione di Demonte, secondo le prime verifiche dei carabinieri, sarebbe stato travolto da un camion che stava facendo manovra, restando ucciso sul colpo. Il collega che era alla guida del mezzo pesante non si sarebbe infatti accorto che dietro il camion stava passando l'operaio. purtroppo per Luggero non c'è stato niente da fare.

Udine. E' morto Rudi De Infanti, 24 anni,. Rudi, ) dopo essere stato colpito da un tronco precipitato da una teleferica. Il giovane stava caricando alcuni tronchi e per cause ancora non chiare - uno di essi si è sfilato dal carico colpendolo in pieno. La vittima era il figlio di uno dei titolari della segheria "De Infanti" di Ravascletto. Il tronco di abete che lo ha ucciso pesava circa 10 quintali, e doveva essere trasportato verso la strada a monte di un pendio scosceso, dove altri due operai della ditta lo avevano da poco segato. I carabinieri stanno verificando le cause che hanno provocato la tragedia

giovedì 27 maggio 2010

E' morto Andrea Karem nel teramano. E' morto G.N un edile di 45 anni a Milano, nela nuova sede della regione Lombardia

Teramo E' morto Andrea Karem, di 22 anni di Faraone di Sant'Egidio alla Vibrata (Teramo), Andrea è deceduto intorno alle 10.30 mentre stava saldando un capanno per la vendita della frutta insieme al futuro suocero. Il giovane e' stato attraversato da una scarica elettrica che lo ho folgorato davanti agli occhi atterriti della compagna. Secondo i primi accertamenti, l'impianto elettrico (per uso domestico da 220 volts) a cui era collegata la saldatrice non era a norma.

Milano E' Morto G.N un edile di 45 anni nella nuova sede della Regione Lombardiadi . Il corpo dell'operaio è stato ritrovato in un pozzo d'areazione... Aspettiamo notizie più dettagliate della tragedia

mercoledì 26 maggio 2010

E' morto un agricoltore a Mantova.E' morto Claudio Bertolini a Massa Carrara. E' morto Ambrogio Invernizzi a pavia. E' morto un edile a Siracusa

STARGE CONTINUA

Mantova E' morto un agricotore travolto dal trattore che stava guidando. E' un uomo la vittima dell'episodio avvenuto, pochi minuti dopo le 13, a Moglia di Sermide in provincia di Mantova. A renderlo noto e' l'Areu, l'azienda regionale emergenza urgenza. Ai sanitari del 118 intervenuti sul posto non e' rimasto che constatare il decesso dell'agricoltore.

Massa carrara E' morto Claudio Bertolini un autotrasportatoredi 58 anni. Claudio è morto oggi in un incidente sul lavoro accaduto nella zona industriale di viale Galilei, vicino al casello autostradale di Carrara. L'operaio è rimasto schiacciato tra un blocco di marmo e un container che l'autista di un carrello elevatore stava movimentando nel deposito della ditta Tekno spedizioni. Bertolini lascia la moglie e due figli. medici del 118 che sono intervenuti per oltre un'ora hanno cercato di rianimare l'operaio, che però è morto all'arrivo in ospedale. Sul posto stanno eseguendo i rilievi la polizia, i vigili urbani e tecnici della Asl di Massa Carrara.Tra i primi ad accorrere sul luogo dell'incidente il sindaco di Carrara Angelo Zubbani e l'assessore Roberto Dell'Amico.

Pavia E' morto Ambrogio Invernizzi operaio di 55 anni. Ambrogio era dipendente di un'azienda agricola in provincia di Pavia. Invernizzi e' morto soffocato, dopo essere caduto in una vasca di decantazione del liquame.Ambrogio Invernizzi,verso le 3 di notte stava portando fuori dalla stalla un contenitore di latte, nell'azienda di Monticelli Pavese.All'altezza della vasca deve aver perso l'equilibrio e probabilmente ha perso i sensi dopo aver respirato i gas velenosi. La Procura ha avviato un'inchiesta, disponendo l'autopsia.

Siracusa è morto un operaio questa sera alle 19.30 a Siracusa. La vittima e' un stava svolgendo lavori nell'area di un albergo in contrada Isola. L'uomo manovrava una gru, il cui braccio stava sollevando un piccolo escavatore "bobcat" posto sulla scogliera sottostante. Il mezzo si e' piegato su un lato e l'operaio e' stato sbalzato ed e' precipitato per circa 20 metri, fino a schiantarsi sugli scogli. Secondo i vigili del fuoco, che sono intervenuti per primi, la morte e' stata immediata. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa che ha aperto un'inchiesta, sono condotte dalla polizia.

martedì 25 maggio 2010

Due autotrasportatori morti . E' morto Massimo Zanon a Padova e G.B in autostrada sull'A14 nei pressi di Forlì

PADOVA 25 amaggio E' morto Massimo Zanon autotrasportatore di 45 anni. Massimo è morto schiacciato da un camion sul quale stava lavorando. Zanon, era il titolare dell'officina Meccanica Emme Zeta di Limena (Padova), specializzata nelle riparazioni di camion e mezzi di autotrasporto; secondo una prima ricostruzione, stava sostituendo la sospensione di un camion quando è stato schiacciato dal mezzo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Padova

FORLI' - E' morto poco dopo il ricovero in ospedale G.B l'autotrasportatore di 45 anni rimasto coinvolto oggi pomeriggio in un incidente in A14, vicino al casello autostradale di Forlì. G.B
era alla guida del suo camion quando in prima corsia ha tamponato violentemente un automezzo dell'Anas, preposto alla segnaletica luminosa di un cantiere. L'urto è stato violentissimo. Il veicolo dell'Anas, un camion con rimorchio fermo in prima corsia, è stato spinto contro il new jersey dove si è schiantato contro un suv della Volvo, in fase di sorpasso in terza corsia. Nessun dipendente dell'Anas era bordo. Nessuna ferita di rilievo per il conducente della Volvo, un inglese residente in Italia, uscito praticamente illeso dell'incidente. L'abitacolo della motrice si era completamente distrutto nell'impatto contro il rimorchio dell'Anas. Le ferite riportate erano state subito descritte come drammatiche, tanto da rendere necessario l'intervento dell'elicottero del 118 per i soccorsi. Le prime cure mediche sono state prestate alla vittima sul posto, grazie all'ausilio dei vigili del fuoco che dopo aver liberato G.B. dalle lamiere, hanno coadiuvato il personale medico. Trasportato quindi al "Morgagni-Pierantoni", il 45enne è deceduto poco dopo il ricovero. G.B lascia la moglie e un figlio

venerdì 21 maggio 2010

E' MORTO SALVATORE SPAGNOLO DOPO ESSERE PRECIPITATO DA UN'INPALCATURA

Parma E' morto Salvatore Spagnolo edile di 36 anni. Salvatore è precipitato dal secondo piano di un cantiere rimanendo gravemente ferito. Ha perso la vita Salvatore Spagnolo, il 36enne che stamattina, verso le 8, ha perso l'equilibrio e si è schiantato al suolo cadendo dal secondo piano di un'impalcatura a Valletto, una frazione di Borgo val di Taro. Stava lavorando nell'azienda del fratello. Ricoverato in Rianimazione, nonostante il tentativo disperato dei medici, non ce l'ha fatta ed è morto dopo poche ore. Il giovane, che era di origini calabresi ma viveva nel Parmense da tempo, lascia una moglie e due figli. Sull'accaduto sta indagando la Medicina del lavoro.
Salvatore lascia una moglie e due figli

ASTI - E' morto Josef Stossel un agricoltore di 84 anni. Josef è morto schiacciato dal suo trattore ieri sera ad Olmo Gentile nella langa astigiana. Josef Stossel, 84 anni, cittadino svizzero da circa venti anni abitante in paese...

E' MORTO COSIMO CIFARELLI A CODENAZZO DI VARESE, ERA RIMASTO FERITO GRAVEMENTE DOPO UNA CADUTA

Varese 20 maggio E’ morto Cosimo Cifarelli edile di 53 anni. Cosimo è morto questa mattina Cadenazzo; ha perso la vita mentre stava lavorando all'interno di un cantiere allestito in una villetta a schiera in via Sottomontagna. Cosimo stava stava eseguendo una gettata di cemento per la realizzazione della soletta del secondo piano. Per cause che l'inchiesta di polizia dovrà stabilire ha riportato una ferita alla testa. Sul posto sono intervenuti i pompieri di Bellinzona, i soccorritori della Croce Verde di Bellinzona e la Polizia scientifica per i rilievi del caso.

giovedì 20 maggio 2010

STRAGE VERDE INFINITA. E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 80 ANNI IN PROVINCIA DI AVELLINO. ALTRI DUE AGRICOLTORI SONO MORTI IN PROVINCIA DI BOLZANO

ASSASSINATI DASLL'INDIFFERENZA ALTRI 3 AGRICOLTORI

Avellino 19 MAGGIO E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 80 ANNI SCHIACCIATO DAL TERRIBILE KILLER CHIAMATO TRATTORE . L'anziano agricoltore di 80 anni, e' morto stamattina schiacciato dal proprio trattore. L'80enne era impegnato a lavorare nei propri campi quando il trattore sul quale si trovava si e' ribaltato schiacciandolo. L'anziano e' morto sul colpo. Poco dopo sono arrivati i carabinieri, un'ambulanza e i vigili del fuoco.

Altre due vittime in agricoltura di cui non si conosce l'identità sono morte in provincia di Bolzano

PURTROPPO QUESTA STRAGE ERA PREVIDIBILISSIMA.BASTA GUARDARE I NUMEROSI APPELLI LANCIATI IN QUESTO BLOG, LE TABELLE EXCEL ELABORATE CON I DATI RACCOLTI IN QUESTI DUE ANNI E MEZZO NON LASCIAVANO DUBBI, GLI AGRICOLTORI E GLI EDILI SONO ASSASSINATI DALL'INDIFFERENZA E DA UNA NON CULTURA FATTA DI TETTE E CULI

mercoledì 19 maggio 2010

E' MORTO FABIO POLENGHI, RIPRENDEVA GLI SCONTRI TRA ESERCITO THAILANDESE E "CAMICE ROSSE"

Bangkok E’ morto Fabio Polenghi fotografo italiano. Fabio Polenghi, di 45 anni è stato ucciso mentre stava riprendendo gli scontri tra l’esercito thailandese e le “camice rosse"

martedì 18 maggio 2010

E' MORTO ROBERTO TADINI AUTOTRASPORTATORE DI CARAVAGGIO DI BERGAMO

Bergamo E’ morto Roberto Tadini di 37 anni,. Roberto, di Caravaggio è morto lunedì 17 maggio in un incidente stradale avvenuto tra due mezzi pesanti sull'autostrada A4. Le agenzie avevano battuto la notizia di un tamponamento al km 17, nel tratto tra Agrate e Monza, in direzione del capoluogo lombardo, parlando di una vittima e di lunghe code ma senza entrare nei particolari. Si è scoperto così solo martedì che la vittima era bergamasca. Roberto Tadini era un autostrasportatore che lavorava per conto suo. Ancora poco chiara la dinamica dell'incidente e nemmeno su che mezzo il camionista viaggiasse e dove si stesse dirigendo. Tadini, che non era sposato ma aveva una figlia di sei anni, abitava in via degli Orti 1. La salma si trova nella camera mortuaria dell'ospedale di Monza, il San Gerardo.

E' MORTO DOPO GIORNI DI AGONIA REMIGIO GIOVANNI MEOLA IN PROVINCIA DI AVELLINO

Avellino E’ morto Remigio Giovanni Meola operaio di 52 anni. Remigio era riomasto ferito in un incidente sul lavoro a Montoro Inferiore. L’episodio giovedì pomeriggio all’interno di un tabacchificio. Meola è morto dopo tre giorni di agonia: era precipitato in fabbrica da un'altezza di cinque metri mentre stava sistemando alcune balle di tabacco essiccato. Meola lavorava nella fabbrica montorese da molti anni nell’infortunio. aveva riportato un trauma toracico e cranico con emoffragia interna. Dopo tre giorni in coma farmacologico, si è spento al Moscati, dopo aver lottato per giorni per la vita. Sulla vicenda - come da prassi - è stata aperta una inchiesta dagli inquirenti della procura di Avellino. I magistrati vogliono accertare la dinamica dell’incidente e verificare delle eventuali responsabilità.In particolare conoscere se nella fabbrica del montorese sono state rispettate tutte le disposizioni in materia di sicurezza sul posto di lavoro. E se - invece - l’incidente è stato del tutto casuale e imprevedibile. In questo caso - è chiaro - non si può parlare di responsabilità e verrebbe anche meno qualsiasi ipotesi di reato o anche di sanzione amministrativa.L’ennesimo incidente sul lavoro riporta comunque alla ribalta la questione della sicurezza sui posti di lavoro e la tutela della salute degli operai. Dall’inizio dell’anno si sono già contate molte vittime, mentre gli incidenti più lievi sono all’ordine del giorno.E’ evidente che le cause possono essere diverse. E tra queste non si esclude anche l’imprudenza di qualche dipendente. Ma è anche vero che in diverse aziende o cantieri il rispetto delle norme sulla tutela dei lavoratori è vissuto troppo spesso come un optional. I carabinieri, la guardia di finanza e l’ispettorato del lavoro stanno facendo molto su questo fronte. Operazioni, blitz, controlli a setaccio.Risultato: molte denunce, anche sul fronte del lavoro nero. Molte denunce che confermano comunque anche l’estensioni del problema. I sindacati sollecitano intervento ancora più frequenti. E un ampliamento dell’organico a disposizione dell’ispettorato del lavoro (l’unico che può garantire un controllo continui sui posti di lavoro).

lunedì 17 maggio 2010

Sono morti a kabul il sergente Massimiliano Ramadù e il caporalmaggiore Luigi Pascazio. sono sempre meridionali a perdere la vita nelle missioni all'e

KABUL E' MORTO IL SERGENTE MASSIMILIANO RAMADU' E IL CAPORALMAGGIORE LUIGI PASCAZIO DI 25 ANNI SONO I NOMI DEI DUE SOLDATI ITALIANI UCCISI A KABUL. (Un'esplosione di un iordigno ha causato anche due feriti gravi, prevalentemente alle gambe: entrambi i feriti sono ora ricoverati all'ospedale di Herat.
Massimiliano Ramadu' di 33 anni, era di Velletri (Roma) e il caporalmaggiore Luigi Pascazio, di 25 anni, della provincia di Bari.
I quattro soldati rimasti coinvolti nell'attentato sono tutti alpini della brigata Taurinense. Si tratta di alpini del 32/0 reggimento genio alpino di Torino.

E' stato un ordigno fatto esplodere contro un blindato Lince a causare la morte di due soldati italiani e il ferimento di altri due oggi in Afghanistan. E' quanto fa sapere il comando italiano di Herat. Il fatto e' avvenuto alle 9,15 locali. I quattro si trovavano a bordo di un blindato Lince posizionato nel nucleo di testa di una colonna composta da decine di automezzi di diverse nazionalita', partita da Herat e diretta a Bala Murghab, verso nord. Dalle prime ricostruzioni risulta che il veicolo colpito occupasse la quarta posizione lungo il convoglio che era in movimento e si trovava a 25 chilometri a sud di Bala Murghab. I feriti sono stati immediatamente evacuati presso l'ospedale da campo di Herat con elicotteri di Isaf.

Purtroppo Sono sempre i meridionali a pagare con la vita nelle missioni militari perchè sono i soli che hanno nella carriere militare l'unica opportunità di lavoro.

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sabato 15 maggio 2010

muore un operaio di 57 cadendo da una ringhiera a Roccalumera di Messina

Messina, 15 mag. E’ MORTO UN OPERAIO DI 57 ANNI ROCCALUMERA, in provincia di Messina, L’operaio e' morto stamani mentre stava effettuando dei lavori sulla ringhiera di un appartamento di un privato. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri la ringhiera avrebbe ceduto e l'uomo avrebbe perso l'equilibro cadendo da circa 4 metri.

giovedì 13 maggio 2010

E' morto Antonio Marasca autotrasportatore di 43 anni a lugo di romagna

RAVENNA E' MORTO ANTONIO MARASCA CAMIONISTA DI 43 ANNI- Continuano a macchiarsi di sangue le strade del ravennate. L'ennesimo incidente mortale si è verificato giovedì mattina, poco prima delle 11, a Giovecca, una frazione di Lugo. La vittima è Antonio Marasca, 43 anni. I medici di "Romagna Soccorso", intervenuti con un'ambulanza, l'auto medicalizzata e l'elimedica, hanno fatto di tutto per strappare il ferito alla morte, rianimandolo sul posto per una circa mezzora. Purtroppo non c'è stato nulla da fare.Il camionista stava percorrendo a bordo del mezzo pesante la via Gardizza per recarsi presso l'azienda ‘Unigra' di Lavezzola, che opera nel settore della trasformazione e vendita di oli e grassi alimentari, margarine e semilavorati destinati alla produzione alimentare, in particolare dolciaria. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri delle stazioni di Conselice e San Lorenzo, lungo il suo cammino, all'altezza di un curva, ha incrociato un altro mezzo pesante proveniente dalla direzione opposta.Per consentirne il passaggio si è spostato verso destra, perdendo improvvisamente il controllo e ribaltandosi sia con la motrice che con il rimorchio sul fosso. Nell'impatto il 43enne ha riportato un grave trauma toracico. Immediato l'intervento dei sanitari del ‘118'.Constatando la gravità delle condizioni, hanno praticato sul posto il massaggio cardiaco e richiesto l'ausilio dell'elimedica, decollata da Ravenna. Tuttavia il cuore del camionista si è spento dopo appena mezzora. Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Lugo che hanno collaborato alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza della strada. La vittima, originaria della Campania, risiedeva insieme alla moglie e ai tre figli di 13, 15 e 17 anni a Castel Bolognese.

IN SOLI TRE GIORNI SONO MORTI DUE EDILI IN PUGLIA E 5 AGRICOLTORI. IN DIVERSE PROVINCE ITALIANE

COME AVEVO PURTROPPO SEGNALATO ALL'INIZIO DEL MESE SULLA POSSIBILITA' CHE IL MESE DI MAGGIO SAREBBE STATO TERRIBILE PER EDILI E AGRICOLTORI, ASSISTIAMO AD UNA STRAGE CONTINUA IN QUESTE DUE CATEGORIE CHE DA SOLE HANNO OLTRE IL 65% DELLE VITTIME SUL TOTALE DI TUTTI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO. IN SOLI 3 GIORNI SONO MORTI DUE EDILI E 5 AGRICOLTORI. BASTEREBBE POCO PER AVERE UN CALO SIGNIFICATIVO DELLE VITTIME: AVVERTIRE GLI AGRICOLTORI CHE GUIDANO DELLE AUTENTICHE BARE IN MOVIMENTO CHIAMATE TRATTORI, E DIRE AGLI EDILI CHE SI DEVONO RIFIUTARE DI LAVORARE IN CANTIERI SENZA ADEGUATE PROTEZIONI CONTRO LE CADUTE E CHE IL PARLAMENTO, INVECE DI OCCUPARSI COME FANNO SPESSO DI COSE FUMOSE, DI PENSARE ALLA VITA DI TANTE VITTIME INNOCENTI E DI INASPRIRE LE PENE VERSO CHI APPRIOFITTANDO DELLA CRISI COSTRINGE TANTI POVERI EDILI A LAVORARE IN CONDIZIONI DI ASSOLUTA INSICUREZZA. QUANTO VIENE DATO PER LA ROTTAMAZIONE DEI VECCHI E INSICURI TRATTORI?

Bari E’ morto Giovanni Conenna di 55 anni. Giovanni stava lavorando su di un bob cat, che è rimasto in accelerazione e lo ha travolto, uccidendolo. Giovanni, titolare dell'impresa era alla guida del mezzo, un modello vecchio tipo senza protezioni anteriori. A un certo punto, forse per una manovra errata o per l'asperità del terreno, è caduto per terra e il mezzo lo ha schiacciato. Nonostante l'arrivo dei vigili del fuoco e il tentativo del personale del 118 di rianimarlo, non ce l'ha fatta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale dello Spesal della Asl di Putignano.

Foggia E’ morto Antonio Salierno di 51 anni a Ortanova. Antonio era il titolare di una ditta elettromeccanica, è rimasto fulminato da alcuni fili interrati toccati con il suo escavatore. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto fatta dai carabinieri, l'uomo si trovava in campagna per eseguire dei lavori che gli erano stati commissionati. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri per accertare le esatte modalità dell'incidente.

10 magggio a Matera è morto un agricoltore di 60 Italia
11-mag Agrigento E' morto Ameur Ghrairi un tunisino che lavorara in agricltura di 25 anni
12 maggio a Salerno è morto Francesco Di Franco agricoltore di 51
12-mag a Genova è morto uccisa una guardia zoofila
12 maggio a Sondrio è morto Guido Cossi agricoltore di 67

mercoledì 12 maggio 2010

ANCORA DUE MORTI VERDi CAUSATE DAL TRATTORE. E' MORTO PASQUINO CONTI AGRICOLTORE DI 85 ANNI NELLA PROVINCIA DI FORLI' CESENA. E' MORTO LUIGI PIRAS A S

Sassari E’ mortoLuigi Piras, 55 anni, di Sassari. Luigi stava ripulendo il terreno attorno a una villetta in costruzione alla Crucca. L’erba alta ha coperto il pericolo, le ruote del trattore sono finite nel vuoto e il mezzo si è ribaltato trascinandosi dietro la recinzione e parte del muro. Luigi Piras, 55 anni di Sassari, è morto schiacciato. Quando è scattato l’allarme, i soccorsi si sono rivelati inutili. Il corpo senza vita è stato estratto dai vigili del fuoco, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. L’incidente si è verificato ieri sera a pochi chilometri da Sassari.

Forlì Cesena E’ morto Pasquino Conti di 85 anni. asquino ha perso la vita dopo esser stato travolto e schiacciato da un trattore in un podere in via Casolare. L'incidente si è verificato lunedì, poco prima delle 8.30. Sul posto sono intervenuti i sanitari del "118" con l'ambulanza e l'auto medicalizzata, ma per l'agricoltore non c'era ormai più nulla da fare. Sulla dinamica dell'incidente indagano i Carabinieri della locale stazione.Conti si era recato nel suo pescheto per spargere anticrittogamici sulle piante, ad un centinaio di metri dalla sua abitazione. Per effettuare l'operazione doveva collegare un atomizzatore a carrello, custodito in un box in lamiera, ad un trattore, un "Fiat" cingolato. Conti ha inserito la retromarcia del trattore, rimanendo in piedi sulla pedana. Durante la manovra, per cause ancora in via d'accertamento, il trattore è improvvisamente partito all'indietro, schiacciando l'anziano contro il muro del capanno, poi crollato parzialmente.L'impatto non ha lasciato scampo al pensionato che è deceduto sul colpo per la rottura della spina dorsale. Per estrarre il cadavere, che non è finito sotto i cingoli del trattore, si è reso necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco. Il corpo dell'85enne è stato poi trasportato all'obitorio di Forlimpopoli. La vittima, ben conosciuta perchè era stato il sacrestano della chiesa di Dorgagnano, lascia la moglie, subito corsa sul luogo della sciagura, ed il figlio architetto.

giovedì 6 maggio 2010

E' MORTO FRANCESCO VETTATORNI. E' MORTO LUIGI PADOVAN NEL PORTO DI GENOVA

ASCOLI PICENO 5 MAGGIO e' morto Francesco Vettatorni un pescatore che è stato trovato sulla riva di Grottammare privo di sensi e i tentativi di rianimare Francesco Voltattorni, pescatore sessant'enne di San Benedetto del Tronto, sono stati inutili.Non aveva il giubbetto di salvataggio quando la barca è affondata e non ce l'ha fatta a salvarsi dalla corrente.E' morto così il marinaio disperso nel naufragio del peschereccio Iris. Gli altri membri dell'equipaggio, un italiano e due tunisini, sono stati dimessi poco dopo le cure all'ospedale cittadino, con qualche contusione e lo shock per la tragedia che ha colpito la riviera delle palme.


Genova E' MORTO LUIGI PADOVAN UN OPERAIO DI 62 ANNI. Luigi operaio milanese è morto nel porto di Genova dopo essere caduto dal tetto della Stazione Marittima mentre rimuoveva dei cavi elettrici adoperati per le riprese televisive della cerimonia di stamani per i 150 anni dell'unità d'Italia con il presidente della Repubblica. Luigi era dipendente di una ditta di servizi logistici, La Corsica, di Milano che sembra lavorasse per conto della Rai. Secondo i primi accertamenti svolti dalla Polizia Marittima, l'operaio è piombato sul piazzale antistante la stazione Marittima da un'altezza di otto-dieci metri dopo essersi sporto da una balaustra per recuperare i cavi ed è morto sul colpo. Nulla hanno potuto fare i soccorritori del 118 accorsi con un'automedica ed un'autoambulanza. Padovan faceva parte di una squadra di tre operai. La vittima avrebbe compiuto 62 anni il prossimo 21 giugno, Padovan - commentano i sindacalisti della Cgil - era impegnato in un lavoro apparentemente routinario, «che allo stato delle nostre conoscenze non aveva visto l'impiego degli opportuni mezzi di protezione individuale e che ha portato via la vita di un altro lavoratore». «Continua così - proseguono i sindacati Slc e Filt Cgil - la lunga catena degli incidenti mortali nella nostra città. La rarefazione dei controlli, forse anche la scarsa adeguata formazione preventiva, il diradarsi delle forme di controllo sulle modalità di lavoro generato dalla lunga catena di appalti e subappalti si sono tragicamente conclusi con l'ennesima morte». «Alla famiglia del caduto sul lavoro - concludono i sindacalisti - esprimiamo tutta la nostra solidarietà ed il senso profondo del nostro cordoglio, mentre nelle prossime ore decideremo che risposta dare come organizzazioni sindacali affinchè questi tragici fatti non abbiano a ripetersi».

lunedì 3 maggio 2010

LUCIO ROSSI E' MORTO SUL LAVORO IL PRIMO MAGGIO, E' L'ENNESIMA MORTE VERDE. ASSISTIAMO AD I SOLITI INTERVENTI RETORICI DI SINDACALISTI E POLITICI

GROSSETO E' MORTO SUL LAVORO IL PRIMO MAGGIO LUCIO ROSSI OPERAIO AGRICOLO DI 33 ANNI
LUCIO è morto mentre stava lavorando su una macchina che raccoglie il fieno e lo compatta in covoni cilindrici (rotoballe). Le cause dell’incidente sono ancora da chiarire. La procura di Grosseto ha aperto un’inchiesta e ha disposto l’autopsia. L’operaio non era un dipendente dell’azienda ma della cooperativa di servizi “Il Sordino”. Era uscito di casa alle 14 per prendere servizio. Durante il lavoro, secondo quanto appreso, è rimasto intrappolato all’interno della macchina e il suo corpo è stato ritrovato proprio all’interno di una rotoballa. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Alberese. Sul posto è intervenuta anche la Medicina del lavoro. La macchina è stata posta sotto sequestro.
Manciulli: anche oggi accade ciò che non dovrebbe accadere mai. “Morire sul lavoro il primo Maggio è terribile” ha detto il segretario regionale del Pd, Andrea Manciulli. “Apprendere che anche oggi – prosegue il segretario – proprio nel giorno della Festa dei lavoratori, un operaio ha perso la vita, mi rattrista profondamente e lascia amarezza. Tristezza e amarezza di tutti coloro che oggi in piazza hanno manifestato per reclamare e difendere un posto di lavoro, che molto spesso non c’è o è messo in discussione, i diritti e le garanzie per tutti, e che vedono che anche in questo giorno accade ciò che non dovrebbe accadere mai. Cgil: il lavoro deve essere sicuro. “La Cgil Toscana – si legge in una nota – è vicina all’immenso dolore della famiglia del giovane Lucio Rossi morto oggi in un incidente sul lavoro. In tutte le manifestazioni della Toscana anche oggi abbiamo chiesto a gran voce lavoro e lavoro sicuro. Non si può morire di lavoro, chi esce la mattina deve avere la certezza di tornare a casa la sera sano e salvo”. LUCIO LASCIA UNA MOGLIE E UN BIMBO DI SETTE ANNI

sabato 1 maggio 2010

A MAGGIO MORIRANNO TANTISSIMI EDILI E AGRICOLTORI

NEI PRIMI 4 MESI DI QUEST'ANNO ASSISTIAMO AD UN CALO DEL 17% DEI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO. LA CRISI HA COLPITO DURAMENTE E NELL'INDUSTRIA I MORTI SI SONO DIMEZZATI. MA ANALIZZANDO PIU' DETTAGLIAMENTE I DATI RACCOLTI RISULTA MOLTO EVIDENTE CHE IN AGRICOLTURA E IN EDILIZIA I MORTI HANNO RAGGIUNTO UNA PERCENTUALE SPAVENTOSA PER QUANTO RIGUARDA GLI EDILI. L'EDILIZIA HA RAGGIUNTO LA PERCENTUALE DEL 37% DEL TOTALE DI TUTTI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO. MENTRE LE MORTI VERDI SFIORANO QUASI IL 30%. QUESTE DUE CATEGORIE HANNO QUASI DUE TERZI DEI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO. MA LA SITUAZIONE PEGGIORERA' A MAGGIO. IN QUESTO MESE CI SARANNO TANTISSIMI MORTI IN QUESTWE DUE CATEGORIE. NEI MIEI GRAFICI MAGGIO RISULTA IL MESE CON PIU' VITTIME TRA GLI AGRICOLTORI E GLI EDILI. SE CONOSCI UN EDILE E UN AGRICOLTORE AVVERTILO CHE QUESTO MESE POTRA' ESSERGLI FATALE SE GUIDA UN VECCHIO TRATTORE E SE HA UN'ETA' AVANZATA.

UN PRIMO MAGGIO TRISTE E IN SILENZIO IN RICORDO DI TUTTE LE VITTIME D'INFORTUNI SUL LAVORO

UN PRIMO MAGGIO TRISTE IN RICORDO DI TUTTI I LAVORATORI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?