il "Muro delle farfalle bianche" verrà esposto il 1° Maggio in Piazza Maggiore a Bologna, con il patrocinio di CGIL, CISL e UIL, sull'opera di oltre m 3 di Carlo Soricelli ci sono le foto di 300 lavoratrici e lavoratori morti recentemente per infortuni, in primo piano la scritta "il lavoro rende liberi" di triste memoria, ci sono tutte le recenti stragi, compresa l'ultima di Suviana. Non numeri ma volti con bellissime vite spezzate che portano un lutto inimmagginabile per chi rimane
morti sul lavoro al 21 aprile 2024
grafico 15 anni
Le province nel 2023
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
giovedì 25 aprile 2024
Guerra del lavoro la nuova Resistenza
martedì 23 aprile 2024
Tra i 10 morti morti sui luoghi di lavoro quelli che hanno meno di 25 anni sono 5 su 10, altri 4 di questi hanno dai 63 anni in su. Un imprenditore dà dei deficienti a quelli che si fanno male sul lavoro, in specialmodo quelli delle cave
domenica 21 aprile 2024
Ecco chi sono gli altri sei morti sui Luoghi di lavoro (senza itinere) morti tra venerdì e sabato
venerdì 19 aprile 2024
Anche ieri 7 morti sul lavoro. cinque sui luoghi di lavoro, due in itinere
lunedì 15 aprile 2024
Arriviamo a contare a questa mattina 380 morti comprensivi di itinere, 302 di questi sui luoghi di lavoro
giovedì 11 aprile 2024
Sono a Sant'aAnastasia di Napoli per la commemorazione della strage della Flobert dove morirono 12 lavoratori alla Flobert. Vorrei essere oggi anche in Piazza Maggiore a Bologna per la strage di Suviana. Oggi la situazione è addirittura peggiorata. Ferrovie dello Stato (Brandizzo) e Enel coinvolte nelle due ultime stragi. Nella strage Esselunga lavoratori morti in nero
mercoledì 10 aprile 2024
Parto con la morte nel cuore per Sant'Anastasia di Napoli a commemorare la strage della Flobert dell'11 aprile 1975: ma ieri a Suviana di Bologna una strage di lavoratori come allora. Il precariato e il caporalato uccide oggi più di allora
Domani mattina parto per andare al 49esimo anniversario, invitato da Ciro Liguoro unico sopravvissuto della strage di Sant'Anastasia dell'11 aprile 1975, dove morirono 12 giovani lavoratori. E proprio oggi, a Suviana in provincia di Bologna è capitata la stessa cosa, sette lavoratori morti per un'esplosione in una centrale idroelettrica dell’ENEL. E ora, contrariamente a 49 anni fa, delle stragi come questa di Suviana, e quella di Brandizzo (Ferrovie dello Stato) sono provocate da quelle che a mio parere sono delle forme legalizzate di caporalato, in questo caso di Stato, ma diffusissimo anche nel privato, come altro modo definirle quando senti che a Suviana (come a Brandizzo) c'è un caposquadra, ex dipendente ENEL, che dirige dei lavoratori di ditte esterne. La maggioranza dei morti e delle stragi (come anche quella all'Esselunga di Firenze) sono provocate dagli appalti e subappalti, lavoratori per la stragrande maggioranza precari e ricattabili. Siamo con i 9 morti di oggi, a contare 291 morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati per giorno, mese e anno, per identità, età (professione anche se in nero), nazionalità e cenni sulle tragedie, con i morti sulle strade e in itinere arriviamo a 366 complessivi. Il numero esponenziale di morti è soprattutto dovuto al precariato a al nuovo caporalato, scaricato su questi poveri lavoratori tutte le iniquità del sistema lavoro. Un Amen non si nega a nessuno.
Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro. http://
lunedì 8 aprile 2024
UNA DOMENICA DOVE IL SANGUE DI CHI LAVORA E' DIVENTATO UN FIUME: BEN 7 I MORTI. giovedì 11 aprile sarò alla Flobert di Sant'anastasia di Napoli per ricordare la strage nella quale morirono 12 lavoratori: era il 1975 Cosa è cambiato da allora? Niente, le stragi si ripetono ora per ben due tre volte ogni anno, ricordiamo le ultime a Brandizzo, alla Esselunga di Firenze, della famiglia Colle dove morì poco tempo fa l'intera famiglia di 3 persone, il padre e i figli che assemblavano fuochi d'artificio in casa e senza le protezioni adeguate
Si ieri un fiume di sangue versato: i due carabinieri ventenni morti nel salernitano, due provocati dal trattore, uno in edilizia travolto da un mini escavatore, due in infortuni domestici e potatura alberi. Ma nessuno di questi è assicurato a INAIL, e quindi spariscono dalle statistiche, con metà dei morti ci fanno pure delle classifiche, danno colori alle Regioni e Province, ma non fanno nessun monitoraggio ma ci mangaiano abbodantemente sopra e creano solo confusione utile solo al loro tornaconto. Nei primi due mesi del 2024 INAIL ha diffuso 119 morti e lo fa anche chi elabora questi numeri, L'Osservatorio Indipendente di Bologna (che non ci guadagna niente su i morti) ne ha registrati per giorno, mese e anno (da 17) provincia e regione dell'evento, identità della vittima, età professione, nazionalità e cenni sulla tragedia. Speculare anche su queste tragedie è davvero troppo. Ecco le province con più morti sui luoghi di lavoro (senza itinere)a questa mattina, ancora Brescia con 10 morti, Firenze 9, Napoli 8, Salerno, Trento e Palermo 7, sui luoghi di lavoro. Giovedì sarò a Sant'anastasia di Napoli per ricordare i giovani 12 lavoratori morti alla Flobert per un'esplosione, ma da allora nulla è cambiato. Carlo Soricelli
domenica 7 aprile 2024
Venerdì e sabato sono state giornate molto intense: venerdì alla lamborghini con diverse assemblee e sabato per la collocazione delle opere contro la guerra nel Rifugio antibombe della guerra
Molto toccanti le assemblee sui morti sul lavoro alle assemblee di Lamborghini organizzata dalla CGIL in preparazione dello sciopero dell'11 aprile. Tutti molto commossi quando mamma Monica ha parlato della tragedia che l'ha colpita, perdere un figlio non è naturale per una madre, soprattutto poi se muore per infortunio sul lavoro a 23 anni, si sono tutti commossi i lavoratori e si sono tutti alzati in piedi per applaudirla quando ha finito di parlare, si sono anche commossi quando ho parlato della farfalla bianca trovata per terra un minuto dopo aver parlato con Ciro Liguoro, unico soparvvisuto della strage della Flobert di sant'Anastasia di Napoli, stavamo parlando su come poter inserire sulla mia opera "muro delle farfalle bianche" i poveri 12 giovani morti l'11 aprile del 1975 sul muro. Poi ieri cv'è stata la collocazione delle opere contro la guerra nel Rifugio antibombe a Casalecchio di Reno. Mamma Monica ha messa sopra al dipinto una farfalla bioanca, simbolo di purezza e immortalità; allora la guerra 1940/45 ora la anche la guerra del lavoro, oltre occiamente quelle in Ucraina e P
alesitina
OSSERVATORIO
NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
Il
primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra
tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non
dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL
Attivo
dal 1° gennaio 2008
Una
voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie
Morti sul lavoro nel 2024 al 7aprile
Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in
272 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 345 se si
aggiungono i morti in itinere e sulle strade
L’unico osservatorio
che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e
i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati
dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri
ambiti lavorativi.
Per noi chiunque muore
mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro
Nel 2023 i lavoratori
morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli
altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia
Aperto da Carlo
Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti
poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti
registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso,
provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione,
nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non
l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.
Dal 1° gennaio 2008,
anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti
complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di
lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in
itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni
di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad
alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023
con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione
o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che
in diversi copiano.
MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO
NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle
autostrade regionali, tra parentesi i
morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e
regioni dove c’è stata la tragedia
LOMBARDIA 28 (42) Milano
4, Bergamo 2 Brescia 10 Como 1 Cremona 2 Lecco 1
Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2
Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 24 (29) Napoli 8, Avellino 4 Benevento , Caserta 6 Salerno 5 TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa 4 Pistoia
Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 22 (28) Bologna 5 Rimini 1 Ferrara
3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza SICILIA 19 (25) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 3 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1
Trapani 2 VENETO
18 (25) Venezia
3 Belluno 1 Padova Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19) Bolzano 6
Trento 7 PIEMONTE 13 (17) Torino 5 Alessandria 1 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella
Cuneo 2 Novara 2
Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 LAZIO
15 (24) Roma 6
Viterbo 2 Frosinone 4 Latina 1 Rieti PUGLIA 17
(24)
Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3 Lecce 3 Taranto 1 SARDEGNA
9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO
13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 MARCHE
8 (10) Ancona 2 Macerata 4 Fermo 1
Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone
3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova
1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7) Perugia 5 Terni CALABRIA 5 Catanzaro
1 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 1
Vibo Valentia BASILICATA 4 (6) Potenza
3 Matera 1
Molise 2 (3) Campobasso 2 Isernia VALLE
D’AOSTA 1
I morti sulle strade. I
morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio
mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti
in autostrada avvenuti nella Regione
Curatore Carlo Soricelli,
metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni
Per contatti
carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor
29 gli schiacciati dal trattore
27 morti gli autotrasportatori,
altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti
di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la
sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono
provocati da stanchezza e malori alla guida
39 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e,
agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e
malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo
e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi
Strage di lavoratori anziani; dai 61
anni in su sono 137 su 265 il 51% di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande
maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno
perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola,
agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le
magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di
questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si
rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è
diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur
di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono
lavorando.
Tantissime le donne che muoiono lavorando,
soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in
percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il
lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e
suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura
per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della
natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in
entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello
Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso,
altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli
ormai sono una minoranza.
Gli stranieri sotto i 60 anni sono
già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni,
albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia
38 i morti in infortuni domestici
tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni)
14 i taglialegna morti travolti
dall’albero che tagliavano gli alberi
domenica 31 marzo 2024
Anche ieri 4 morti sui luoghi di lavoro
Anche ieri una strage "dispersa" di lavoratori. Muore un 40 enne schiacciato dal trattore, è il 24esimo dall'inizio dell'anno, Gianluca Zucca un 37enne in trasferta dalla Calabria, muore travolto da carico di legno in un bosco, un anziano muore intossicato dal fumo mentre bruciava le sterpaglie, il 4 morto per la fatica è un 71enne che "portava la colazione" agliedili diun cantiere, ma tante morti vengono spacciate come casuali; c'è chi passava di lì per caso, chi andava a salutare i colleghi pur essendo in malattia, davvero una casistica orrenda conla quale sperano di riuscire a nascondere le morti in nero.
sabato 30 marzo 2024
giovedì 28 marzo 2024
ieri 8 morti sui luoghi di lavoro
Ieri 27 aprile ci sono stati otto lavoratori morti sui luoghi
di lavoro 5 per infortuni e tre per fatica. Si sta concludendo un altro mese
orribile, a questa mattina del 28 marzo dall’inizio dell’anno ci sono stati 246
lavoratori morti sui luoghi di lavoro che diventano 313 con l’itinere. Chi sono
i morti di ieri 27 marzo? Tre sono morti in Emilia Romagna, a Rimini da Mario
Bettelli un artigiano di 79 anni è morto dopo atroci sofferenze per essere stato
investito da un'asse caduta dall’alto, in provincia di Parma è un altro
operaio romeno Vasile Tofan (un’autentica strage tra questi immigrati), è stato
travolto da un carico di una gru, come il povero giovane Mattia Battistetti, la
terza vittima in provincia di Reggio Emilia dove un autotrasportatore di 50
anni sempre della Romania è morto di fatica, a Brescia “la leonessa d’Italia” sbrana
i suoi abitanti più di ogni altra provincia italiana, l’anno scorsa più di 30 i
morti sui luoghi di lavoro: Brescia è sempre in vetta a questa triste classifica,
con il morto di ieri a Orzivecchi, dove un operaio 50enne è morto schiacciato
da un rimorchio, non si conosce ancora l’identità della vittima, con questo
morto questa provincia conta già 10
morti sui luoghi di lavoro nel 2024, attenzione perché tanti dipendenti di ditte bresciane
muoiono fuori provincia e regione, come Vasili Tofan che è morto sempre ieri in provincia di Parma, ma l’Osservatorio conta i morti dove c’è stato l’evento e non in
quella di residenza. In provincia di Trento Zeffiro Bosetti ha perso la vita
nel suo garage, mentre faceva manutenzione sul suo furgone, aveva 59 anni. In provincia
di Vercelli è morto di fatica in un cantiere di logistica un 44enne, sempre straniero. Sulla
tratta Pescara Sulmona è morto un macchinista ferroviere, è morto come l’eroe della
canzone di Guccini, ma Antonio D’Acci questo povero lavoratore svolgeva questo
lavoro faticosissimo all’età di 62 anni (aspetto un commento da Matteo Salvini Ministro
dei Trasporti, che a ogni elezione promette l’abolizione della Fornero, per poi
dimenticarsene una volta eletto, anzi inasprendo ancora di più l’età per andare
in pensione, ricordo che un morto su 3 per infortuni sui luoghi di lavoro e un
ultrasessantenne, ma ovviamente dirà che non lo hanno lasciato lavorare, come
se al governo ci fossero gli altri e non lui) D'Acci ha compiuto un atto ancora più
eroico, prima di morire ha messo in salvo gli 87 passeggeri del treno fermandolo. In
Belgio è morto di fatica per l’eccessivo lavoro Eros Artuso.
mercoledì 27 marzo 2024
Strage di anziani ultrassessantenni che muoiono per infortuni sul lavoro, sono un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro
Ieri un 78enne è rimasto gravenete ferito a rimini per infortunio sul lavoro, travolto da una tavola caduta da un ponteggio il 25 marzo, un autotrasportatore 73enne è morto travolto dal suo furgone, un edile cinese di 62 anni è morto cadendo da un tetto ad aprilia 2 giorni fa, anche Elio Benvenuti è caduto da un tetto ieri aveva 62 anni, tre giorni fa due agricoltori 83enni a Pesaro Urbino è morto Renzo Sanchioni, in provincia di Avellino ha perso la vita ancora in questo modo orribile Domenico Loreti, già 23 gli schiacciati dal trattore: ma alcuni dicono che continuano a lavorare per divertimento, non per non vedere andare in malora i loro campi o per integrare le pensioni da fame. potrei continuare in questa lista lunghissima, tutti questi 83 caduti sul lavoro dall'inizio dell'anno non sono neppure considerati dallo Stato come morti sul lavoro, difatti non sono nelle statistiche INAIL
martedì 26 marzo 2024
Italia batte Francia 4 a 1 è quello che mi viene in mente vedendo che i Francesi dall'inizio dell'anno avevano fino a pochi giorni fa 67 morti mentre noi a questa mattina ne contiamo sui luoghi di lavoro 237 e oltre 300 con itinere e altri morti che lavoravano sulle strade
Davvero
sconcertante leggere che i francesi hanno quest'anno 67 morti sui luoghi di
lavoro, mentre l'Osservatorio Nazionale di Bologna a questa mattina ne ha
registrati 237. Mettiamoci un modo diverso di monitorare, che non ci mettono i
morti di fatica, ma il confronto è inaccettabile, certo che se anche loro hanno
un Istituto come INAIL che raccoglie le denunce dei suoi morti.....In
Italia spariscono i morti in nero e gli anziani che continuano a lavorare, ma
anche i morti che sulle strade ci lavorano come gli agenti di commercio, e altri
4 milioni che non sono assicurati a INAIL. Ho mandato le mie rimostranze anche
alla Presidente di Eurostat (Istituto europeo di Statistica) ma la loro
risposta è stata solo burocratica, Anche da loro considerato un rompicoglioni
evidentemente. Ma io continuo, anche se pian pianino si stanno accorgendo tutti
che quello che scrivo è vero, come nel caso delle donne lavoratrici che muoiono
molto più degli uomini percentualmente per il triplo lavoro, lo denuncio
da anni. Ora anche INAIL se ne accorge e lo scrive. scrivo loro Benvenuti nella
realtà, capiterà anche così anche per il numero di morti. ora anche il
Presidente di ANMIL mette le mani avanti e scrive che i morti di INAIL non sono
tutti, anche a lui dico Benvenuto. Ci ho messo 17 anni ma dico finalmente. Il
sistema, chiamiamola gentilmente "lobby della Sicurezza" che si nutre
su queste tragedie con miliardi di euro, mica si mette contro a chi gli fa
riempire la pancia, hanno i referenti in Parlamento e nelle Istituzioni.
Ora c'è già chi si sta riposizionando, piano piano, per non disturbare e non
perdere i lauti guadagni. carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale
di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
lunedì 25 marzo 2024
1 morti sui luoghi di lavoro negli ultimi 3 giorni. La Francia aveva dall'inizio dell'anno 64 morti sui luoghi di lavoro noi 220; ma noi ne occultiamo almeno la metà così siamo più virtuosi, nulla sono valse le proteste in Europa e alla Commissione del Senato.
Ecco il termine di paragone tra Italia e Francia la francia aveva al 21 marzo 64 morti sui luoghi di lavoro, noi ne avevamo già 2020, ma anche Eurostat contribuisce a nascondere i morti italiani, questo perchè loro prendono pari pari i morti di INAIL che sono sono i suoi assicurati, gli altri? "CHI LI HA VISTI", Ma in questi giorni di lavoratori ne sono morti altri 11, togliamoci pure i morti per infortuni domestici che sono due, ne rimangono 9, tre sono stati schiacciati dal trattore. ma il Ministro delle politiche agricole Lollobrigida si occupa di tutto, ma non dei morti di sua competenza; già 23 gli schiacciati dal trattore. Ministro Lollobrigida non si metta gli occhiali scuri e non si giri dall'altra parte; i morti in agricoltura noi li vediamo tutti e sappiamo che sono di sua competenza
domenica 17 marzo 2024
Le insidie della casa. spesso drammi della solitudine.. Gli infortuni domestici sono tra le prime cause di morti per infortuni nelle case: tanti anche quest'anno i morti provocati da incendi
Tre bambini e la madre morta. Si rimane impressionati nella mia Bologna una delle città più ricche d'Europa sentire che in una strada della nostra città, che ha diversi primati in Italia, sono morti tre bambini e la madre per il fumo provocato di notte da una stufetta elettrica, Conosco bene via Bertocchi dove si è verificata la tragedia, è anche una strada decorosa, ben servita. ma ovviamente anche qui si annidano forti povertà, perchè era accesa la stufetta di notte, il riscaldamento funzionava o era spento per l'impossibilità di pagare le bollette, gli impianti erano a norma, si poteva affittare se non lo erano? La bella e giovane mamma rumena faceva le pulizie e si era separata dal marito, anche se erano rimasti in buoni rapporti. Ecco i drammi della solitudine. Ecco alcuni casi. Il 4 gennaio muore anziano per asfissia in casa, sempre in provincia di Bologna il 6 gennaio muore un' anziana bruciata per aver voluto accendere il camino con l'alcol, Itala mazzetti aveva 87 anni, sempre il 6 gennaio a Paternò in Sicilia una donna sola di 52 anni ha battuto la testa cadendo in casa, sempre in Sicilia Antonino Facella muore per un incendio in casa, Giuliano Lazzari aveva solo 56 anni, ma anche lui è morto intossicato dai fumi a Trento. l'8 gennaio Rocco De Nuzzo muore fulminato sotto la doccia a Lecce, a Imperia il giorno dopo una coppia muore intossicata dal monossido di carbonio. Anche a Firenze un morto per il monossido di carbonio di una stufetta il 15 gennaio, il 17 gennaio a Perugia, una donna prende fuoco si era avvicinata troppo al camino, aveva 78 anni. Ana Maria Rodigrues peruviana di 58 anni, stesso giorno a Trieste uno straniero muore bruciato nell'appartamento il 24 gennaio. Il 28 gennaio a Bologna Roma e Novara altri 3 infortuni domestici mortali, ustionato da un fornello, corto circuito bollitore elettrico e esalazioni di una stufa. Ombretta Castellani aveva solo 50 anni rimase travolta da un carico di legname di un camion. Giovanni Crimi a Sassari è morto il 4 febbraio per un' esplosione di una bombola. Mi fermo qui ma la casistica e la registrazione di questi morti è infinita: c'è chi si improvvisa antennista e cade dal tetto, chi infila la testa in un tombino , chi si improvvisa imbianchino e cade dalla scala, chi si mette a lavare i vetri delle finestre e cade sulle strade, chi diventa montatore di tende e tapparelle e cade all'interno e all'estero. chi si recide le arterie in garage con "frullini" di vario genere, chi si mette a potare gli alberi del giardino e ne rimane travolto, ecc... potrei continuare all'infinito. Insomma la casa è piena di pericoli e mettersi a fare lavori che richiedono cautela è molto, molto pericoloso
giovedì 14 marzo 2024
Non 4 morti sul lavoro ieri ma ben 8
Ieri 13 marzo i morti sul lavoro non sono stati 3 o 4 come riportala la cronaca ma ben 8, il giorno prima altri 3. Tutti hanno parlato del povero giovane Giuseppe Borrelli di 25 anni, morto il giorno 12 travolto da un macchinario, ma nessuno o quasi scrive che era un moderno schiavo, quelli senza diritti, cioè che sono precari da anni, si tengono così per anni per impedire loro di rivendicare i loro diritti, di iscriversi a un sindacato, di non rifiutarsi a svolgere un lavoro pericoloso, pena il mancato rinnovo del contratto. Anche se col Jobs act renziano tutti i nuovi assunti sono precari, anche se hanno ragione sono licenziati ugualmente con poco denaro. La strage all'Esselunga ha messo in luce, ma per me non ce n'era bisogno in quali condizioni vivono in subppalto, che viene utilizzato largamente dalle grandi industrie e anche dallo Stato, SILENZIO se no a casa. Chi sono gli otto morti di ieri? A Brindisi è morto Gianfranco Conte di 43 anni schiacciato da una bobina, travolto da un muletto Bogdan Redzinc è un polacco che viveva nel nostro paese da molto tempo, aveva 59 anni, è stato travolto da un muletto. In provincia di Frosinone è morto Bruno Di Norcia, un operaotee ecologico che è caduto dal camion di rifiuti aveva 43 anni, in provincia di Cosenza è morto cadendo da un tetto di un capannone Elio Benvenuto, di anni ne aveva 62 e ancora faceva lavori pericolosi, Due sono morti di fatica sono due stranieri: uno è morto alla Fincantieri è un sirlankese di 43 anni di cui non si conosce ancora l'identità (se mai lo diranno e se la cronaca è già passato ad altro) e l'altro in provincia di Treviso si chiamava Bolde Samme è morto di fatica mentre scaricava un camion di un magazzino di una grande azienda. altri due tra cui un vent'enne hanno perso la vita in itinere. ma attenzione ci sono tantissimi agenti di commercio che perdono la vita lavorando sulle strade, ma passano tutti conme "incidenti" ma che invece stavano spostandosi per lavoro,
martedì 12 marzo 2024
Non solo morti sul lavoro ma anche infortuni mutilanti, così com'è successo a questo povero giovane vittima dell'incuria e della mancanza di Sicurezza. E' triste che si rivolgono in tanti all'Osservatorio e non alle istituzioni dello Stato. ma i cittadini che si impegnano per dare una mano sono considerati intrusi se non nemici
Ciao Carlo, sono Angelita Castellani, sorella di Francesco
vittima di un incidente gravissimo occorso il 14 marzo 2023. lui è ancora vivo,
per miracolo, ma ha subito pesantissime conseguenze (tra cui l'amputazione
della gamba destra all'altezza della coscia). il processo penale è in corso, a
distanza di un anno non abbiamo ancora i capi di accusa e gli accusati per
quello che è avvenuto. una dinamica paurosa in cui si somma la violazione delle
più basilari misure di sicurezza, l'incuria e il menefreghismo dei
responsabili alla sicurezza. volevo chiederti se esiste un osservatorio delle
vittime fi incidenti gravi come questo, che non ammazzano ma cambiano
radicalmente la vita alle vittime e ai loro cari. io sono determinata ad avere
giustizia, a fare rumore a non permettere che tutto questo passi sotto
silenzio. mi puoi dare qualche suggerimento? ti ringrazio per il lavoro
prezioso che fai, mi sembra surreale che l'osservatorio non sia tenuto a
livello istituzionale. poi chi chiediamo perché questa piaga non accenna a
diminuire..
lunedì 11 marzo 2024
200 morti sui luoghi di lavoro
Muore a Eboli di Salerno il 200esimo lavoratore sui luoghi di lavoro nel 2024, con l'itinere sono già 255. Le 2003sima vittia è un povero giovane indiano rimasto fulminato per aver toccato i cavi dell'alta tensione mentre stavano scaricando un'autocisterna
venerdì 8 marzo 2024
Muore bruciata viva ieri Nadya Rehulych una badante ucraina di oltre sessant'anni ,ha cercato fino all'ultimo di salvare l'anziana che gli avevano affidata
L'eroismo delle donne lavoratrici .8 marzo col sangue delle donne. Muore Nadya Rehulych una badante Ucraina che è morta ieri a Pisa per cercare di salvare una 90enne che accudiva. Le donne lavoratrici pagano un prezzo elevatissimo di sangue, quanto gli uomini sulle strade, per la fretta, dieci volte in più in percentuale se si guarda il numero totale di morti se si separano come fa l'Osservatorio morti sul lavoro di Bologna http://caduti sul lavoro.blogspot.it, muoiono, per la stanchezza, per il doppio o triplo lavoro che spesso svolgono e le fa guidare con i riflessi praticamente inesistenti. Occorre rivedere il sistema lavorativa: fatto per gli uomini, creato oltre un secolo fa , quando pochissime donne lavoravano fuori casa. Una mamma si è dovuta licenziare pochi mesi fa perché non gli hanno dato un quarto d'ora di flessibilità per andare ad accompagnare i figli a scuola. Vergognamoci. Non è una festa è un calvario per e donne lavoratrici. Nella foto l'operaia marocchina laila El Harim morta nello stesso orrendo modo di Luana 'Orazio
mercoledì 6 marzo 2024
Muore operatore ecologico dopo un anno di agonia, muore a 69 anni cadendo da un vano ascensore. Muore in provincia di Reggio Emilia cadendo da un lucernario coperto. Ma 9 i morti nelle ultime 48 ore7 sui luoghi di lavoro e due in itinere. Dedichiamo l'( maggio alle lavoratrici morte sul lavoro, nella foto l'operaia Laila El Harim morta come Luana D'Orazio
OSSERVATORIO
NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
Il
primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra
tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non
dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL
Attivo
dal 1° gennaio 2008
Una
voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie
Morti
sul lavoro nel 2024 al 6 marzo
Dall’inizio
dell’anno sono morti in 189 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti
registrati) e 240 se si aggiungono i morti in itinere
L’unico osservatorio
che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e
i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati
dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri
ambiti lavorativi.
Per noi chiunque muore
mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro
Nel 2023 i lavoratori
morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli
altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia
Aperto da Carlo
Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti
poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti
registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso,
provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione,
nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non
l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.
Dal 1° gennaio 2008,
anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti
complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di
lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in
itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni
di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad
alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023
con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione
o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che
in diversi copiano.
MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO
NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle
autostrade regionali, tra parentesi i
morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni
dove c’è stata la tragedia
LOMBARDIA 23 (31) Milano 3, Bergamo 1 Brescia 8 Como 1 Cremona 2 Lecco 1
Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2
Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 18 (24) Firenze 7 Arezzo Grosseto
Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa
3 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini
Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3
Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 15 (22) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta
Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1
Trapani 1 VENETO 11 (16) Venezia
2 Belluno Padova Rovigo
Treviso 3 Verona 4 Vicenza 2 CAMPANIA
12 (16) Napoli 6, Avellino 2 Benevento , Caserta 2 Salerno 21
LAZIO 11 (15) Roma 4
Viterbo 2 Frosinone 3 Latina Rieti TRENTINO
ALTO ADIGE 10 (11) Bolzano 6 Trento 4 PIEMONTE
9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella
Cuneo 2 Novara 2
Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 10
(13) Bari 3,
BAT 1 Brindisi 1 Foggia 2 Lecce 2
Taranto SARDEGNA 8 (11) Cagliari
2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1
Sassari 3 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila
2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE
7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1
Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8)Pordenone
3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova
1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 3 Catanzaro
1 Cosenza 1 Crotone Reggio Calabria 1
Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza
2 Matera
Molise Campobasso Isernia VALLE
D’AOSTA 1
I morti sulle strade. I
morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio
mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti
in autostrada avvenuti nella Regione
Curatore Carlo Soricelli,
metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni
Per contatti
carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor
17 gli schiacciati dal trattore
21 morti gli autotrasportatori,
altrettanti morti tra gli automobilisti e i passeggeri (non inseriti tra i
morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo,
spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida
23 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e,
agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e
malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo
e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi
20 i morti in infortuni domestici
10 i taglialegna morti travolti
dall’albero che tagliavano
Complessivi morti sui luoghi di
lavoro dal 2019 3869 morti
Attenzione se si contano tutti anche
i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni
completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.