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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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martedì 31 marzo 2009

A MARZO UNA STRAGE DI AGRICOLTORI E EDILI e sara' cosi' anche in aprile

Anche ad aprile gli agricoltori e gli edili avranno un mese con moltissime vittime
NEL MESE DI MARZO TRAGICA CATENA DI MORTI IN AGRICOLTURA E IN EDILIZIA, I MORTI SUL LAVORO SONO IL 25% IN PIU' RISPETTO AL MESI DI MARZO DELL'ANNO SCORSO. DALLE ELABORAZIONI DELLE TABELLE EXCEL AVEVO RILEVATO CHE CI SAREBBE STATO UN MARZO 2009 TERRIBILE PER QUESTE CATEGORIE. DI QUESTA POSSIBILITA' AVEVO AVVERTITO POLITICI, COMPRESO IL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA, STAMPA E TELEVISIONI. MA NESSUNO DI QUESTA CASTA AUTOREFERENZIALE HA SPESO UNA PAROLA PER TANTE VITTIME INNOCENTI. CHE DIRE............NIENTE, QUESTI MORTI MERITANO SOLO IL RISPETTO DELLA PERSONE SENSIBILI E ONESTE.....
ANCHE IL MESE DI APRILE SARA' TERRIBILE SE NON SI SENSIBILIZZERANNO QUESTE CATEGORIE. AIUTATEMI VOI VISITATORI DEL BLOG. PARLATE CON PARENTI, AMICI E CONOSCENTI CHE FANNO QUESTO LAVORO. AVVERTITELI DEL PERICOLO MORTALE CHE CORRONO. SAPPIATE CHE A POLITICI, GIORNALI E TELEVISIONI DEI LAVORATORI CHE MUOIONO NON IMPORTA NULLA. CARLO SORICELLI

domenica 29 marzo 2009

altri tre morti in edilizia e in agricoltura ANCHE QUEST'ANNO CONTINUA LA STRAGE DI AGRICOLTOTI TRAVOLTI DAL TRATTORE E NELL'INDIFFERENZA GENERALE.

NESSUNO FA NIENTE PER TUTTI GLI AGRICOLTORI CHE MUOIONO TRAVOLTI DAL TRATTORE: SONO A DECINE MORTI QUESTO MESE E I GIORNALI DICONO CHE SONO LE ALTRE CATEGORIE A MORIRE DI PIU' CONCLUSIONE GLI AGRICOLTORI NON SONO LAVORATORI

26-mar ANCONA Nazzareno Zagaglia 47. DANTE è RIMASTO schiacciato dal crollo della tettoia del fienile del padre.

29-mar VITERBO E’ MORTO DANTE CASINI Dante Casini 65 ANNI. dante piccolo imprenditore edile, stava manovrando una ruspa, quando ha urtato un ponteggio, provocando la caduta di alcuni blocchetti di peperino che lo hanno colpito al capo e al torace. E' morto al Poiclinico Gemelli di Roma, dopo due giorni di agonia.

SASSARI E' MORTO UN GIOVANE DI 20 ANNI TRAVOLTO DAL TRATTORE
Un giovane ventenne è morto nel pomeriggio dopo essere stato travolto dal trattore mentre si trovava in una campagna alla periferia di Pattada (Sassari).
Il fatto è avvenuto in una azienda agricola poco distante dal cimitero del paese. Per cause ancora in via di accertamento il mezzo è finito sopra il giovane che è morto a causa delle gravi ferite riportate. Sul luogo sono intervenuti il personale del 118 ed i carabinieri della Compagnia di Ozieri per ricostruire la dinamica dell'incidente.

venerdì 27 marzo 2009

RIDOTTI I CASI DI ARRESTO PER LE AZIENDE CHE VIOLANO LE NORME SUL LAVORO. LE ORGANIZZAZZIONI PADRONAI PLAUDANO A SACCONI





SICUREZZA LAVORO: PIU' SANZIONI, RIDOTTI I CASI DI ARRESTO
(di Mila Onder) Sanzioni modificate, in alcuni casi aumentandole, in altri diminuendole; conferma dell' arresto in caso di violazione delle norme nelle imprese ad alto rischio, ma sostituzione del carcere con la sola multa pecunaria nell' eventualità di pura violazione formale delle regole. Sono alcuni dei punti cardine del decreto legislativo che modifica il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro del governo Prodi. Il decreto, assicura il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, "irrobustisce la protezione" dei lavoratori, fa chiarezza lì dove regnava invece l'incertezza, e ristabilisce criteri "ragionevoli" nelle sanzioni alle imprese. E, soprattutto, resta "aperto" perché, oltre all'esame della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari, sarà anche sottoposto alle parti sociali. Tra i sindacati c'é però già chi insorge, come il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che giudica le modifiche "un grave errore". SANZIONI - Secondo Epifani le sanzioni vengono infatti "attenuate". Ma per il ministro del Lavoro non è affatto così e, dice, la Cgil dimostra in questo caso che il suo "é solo un pregiudizio". Rispetto al Testo Unico "qualche volta la sanzione è di più, qualche volta è di meno", ha precisato Sacconi. Per aggiornarle il governo ha preso come riferimento i valori della legge 626 del '94, ha calcolato l'inflazione accumulata nel periodo, che è del 36%, ed è "andato oltre", stabilendo un aumento del 50% rispetto a quegli standard. In questo modo la sanzione arriva per il datore di lavoro a un massimo di 8.000 euro. E' stato inoltre introdotto un meccanismo "di scala mobile" che permette di adeguare le sanzioni "automaticamente" nel tempo. Si è così posto fine al sistema "irrazionale" del Testo Unico, ha detto Sacconi, adottando criteri "ragionevoli". ARRESTO - Nel nuovo decreto rimane l'arresto per il datore di lavoro che non procede alla valutazione del pericolo nelle aziende ad alto rischio. Insomma resta valido nel caso di violazioni sostanziali. Per le violazioni formali, invece, laddove era prevista l'alternativa arresto-ammenda si passa alla sola sanzione amministrativa ma, assicura Sacconi, "in pochissimi casi". VIOLAZIONE PLURIMA - Rispetto al Testo Unico viene sostituito inoltre il concetto di "violazione reiterata" con quello di "violazione plurima". Se cioé nel precedente testo, ha sottolineato il ministro, la sospensione dell'attività aziendale era prevista in caso di violazioni dello stesso tipo reiterate nel tempo, ora è prevista invece, si legge nel testo del decreto, nel caso in cui alla prima verifica si riscontrino "almeno tre ipotesi di gravi violazioni" o la stessa violazione si ripeta "per la seconda volta in un biennio". TUTELE PRECARI - Nel provvedimento sono previste inoltre tutele specifiche per i lavoratori atipici e flessibili, e viene rafforzato il ruolo dell'Inail. PLAUSO IMPRESE - Le modifiche piacciono alle organizzazioni datoriali, che avevano criticato il precedente Testo Unico. Per Confartigianato, Cna, Confcooperative e Confcommercio il nuovo decreto è sulla strada giusta, mentre i sindacati aspettano il confronto con il governo per proporre i loro miglioramenti. Unica voce critica quella di Cgil e Fiom, che giudicano le modifiche "inaccettabili". "Per colpa del Governo - afferma il segretario nazionale Giorgio Cremaschi - ci saranno più morti sul lavoro".

MORTI SUL LAVORO LETTERA APERTA A DAMIANO

Caro Damiano, ieri sera ti ho sentito per televisione, non riesco a capire perchè utilizzate sempre dei dati confusi e incompleti sui morti sul lavoro. Qualsiasi cosa venga detta, che non venga dal mondo che frequentate, sembra che per voi non sia reale. Ed è anche per questo che la sinistra perde in continuazione "non è credibile". E questo vale anche per la diffusione di dati non veri e parziali. Io i morti sul lavoro li ho monitorati giorno per giorno, ma tu e Articolo 21 sembra che giocate su questi numeri....... Sarebbe opportuno lanciare l'allarme sugli agricoltori e sugli edili, categorie non sindacalizzate (i morti sono quasi tutti nelle imprese piccole e piccolissime) che da sole rappresentano quasi la metà di morti effettivi sul lavoro. Occorre dire con chiarezza che i morti sui luoghi di lavoro non sono quelli che segnalate voi o l'INPS (per ragioni contributive). Non si possono mettere assieme i morti sui luoghi di lavoro con quelli che muoiono per le strade con le loro automobili mentre vanno o tornano dal lavoro (circa la metà di quelli segnalati). Non riesco a dare spiegazioni logiche su questa insistenza nel non volere separare questi morti. Dai dati che diffondete sembra che i lavoratori morti siano quasi tutti a lavorare nelle fabbriche. In realtà anche voi, meglio di me, dovreste sapere che muoiono soprattutto gli agricoltori e gli edili. all'inizio di marzo, attraverso il mio blog, e con decine di mail mandate a parlamentari e stampa, ho lanciato l'allarme sulla possibilità che con l'arrivo del bel tempo ci sarebbe stata una strage di agricoltori e di edili (l'avevo estrapolato dalle mie tabelle excel dell'anno scorso). Purtroppo non mi sbagliavo. Alla fine di febbraio ero contento, avevo rilevato un calo sui morti effettivi sui luoghi di lavoro. Come prevedevo questo mese c'è stata un'autentica carneficina di agricoltori e di edili. I morti sul lavoro di marzo sono quasi il 25% in più rispetto a marzo dell'anno scorso (e il mese non è ancora finito). Se si sommano i tre mesi siamo allo stesso numero di morti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Sarebbe stato opportuno quando parlate di morti sul lavoro, che sensibilizzaste queste categorie così esposte. La strage di agricoltori e di edili continuerà anche nei prossimi mesi. Gli agricoltori muoiono quasi tutti schiacciati dai trattori che guidano. Per gli edili occorrerebbero più controlli; anche utilizzando volontari (ronde?) per segnalare la mancanza di protezioni nei cantieri. Nei cantieri muoiono soprattutto degli immigrati meridionali e stranieri Quasi il 35% . E' nel caso degli agricoltori sarebbe opportuno la "rottamazione"dei trattori, con incentivi per l'acquisto di mezzi dotati di più sicurezza. Si salverebbero centinaia di vite umane. Mi aspetto che lanciate una campagna di sensibilizzazione verso queste categorie che sembrano dimenticate da tutti. Carlo Soricelli

giovedì 26 marzo 2009

E' MORTO PIETRO DI CHIRO. E' MORTO CLAUDIO PERNA: SONO I DUE CARABINIERI MORTI IN UNIN SERVIZIO A BOJANO DI CAMPOBASSO. TERZA VITTIMA UN'AUTOMOBILISTA

Campobasso, 26 mar. E' MORTO PIETRO DI CHIRO. E' MORTO CLAUDIO PERNA IDUE CARABINIERI Forse erano impegnati in un inseguimento i due carabinieri morti nell'incidente stradale avvenuto questa mattina al bivio di San Massimo, nella provincia di Campobasso. Le indagini del sostituto procuratore di Campobasso, Claudio Papa, vanno anche in questa direzione. Dai primi accertamenti, infatti, sembra che l'alfa 156 dei militari abbia invaso la corsia opposta colpendo in pieno una Fiat Punto guidata da un giovane operaio di Macchiagodena, in provincia di isernia. Massimo Palmieri, 36 anni, sposato e padre di due gemellini di cinque anni, ha perso la vita sul colpo. Stava andando a lavorare, come ogni mattina, in un'officina meccanica distante solo pochi chilometri da casa. Nell'impatto sono morti anche Pietro Di Chiro, 50 anni, originario di Baranello, in provincia di Campobasso, capo pattuglia dei carabinieri e Claudio Perna, 45 anni, originario di Sesto Campano, in provincia di Isernia. Alla giuda della 'gazzella' c'era proprio quest'ultimo. Entrambi erano sposati e in servizio alla stazione dei carabinieri di Bojano, in provincia di Campobasso. Tra le ipotesi anche quella che l'auto dei militari abbia sterzato improvvisamente per evitare un animale che attraversava la strada. In quel momento, comunque, la visibilità era buona così come le condizioni meteo. Il 118 è arrivato sul posto pochi minuti dopo l'incidente, ma per i due militari e l'altra persona rimasta coinvolta nell'impatto, c'è stato poso da fare. Per liberarli dalle lamiere delle loro auto sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco di Campobasso. Al bivio di San Massimo le scene strazianti dei familiari delle vittime. Le indagini sono state affidate agli stessi carabinieri e alla polizia stradale. Sul posto anche la Guardia di Finanza, mentre la polizia municipale e gli uomini dell'Anas hanno provveduto a regolamentare il traffico deviandolo su una strada interna. La strada statale 17 che collega Campobasso ad Isernia è rimasta bloccata per ore ed è stata riaperta al traffico solo dopo le 10:30 di questa mattina. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha inviato u messaggio di cordoglio per i due carabinieri al Comandante generale dell'Arma, generale Gianfranncesco Siazzu. Le salme sono state portate all'obitorio dell'ospedale Cardarelli di Campobasso in attesa dei funerali. -->

martedì 24 marzo 2009

STRAGE DI AGRICOLTORI E DI EDILI NEL MESE DI MARZO

NON E' VERO CHE I MORTI SUL LAVORO STANNO CALANDO NEL MESE DI MARZO +25% RISPETTO A MARZO DELL'ANNO SCORSO

DA QUESTO BLOG LANCIO UN ALLARME SUI MORTI DI LAVORO DI MARZO. DAL 1 MARZO AL 24 MARZO DI QUEST'ANNO I MORTI EFFETTIVI SUL LAVORO SONO AUMENTATI DEL 25% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL'ANNO SCORSO. MENTRE NEI DUE MESI PRECEDENTI C'ERA STATO UN CALO DEL 10%. COMPLESSIVAMENTE A CAUSA DELL'ANDAMENTO DI MARZO, I MORTI SUL LAVORO NEI PRIMI TRE MESI DI QUEST'ANNO SONO UGUALI A QUELLI DELLO STESSO PERIODO DELL'ANNO SCORSO. NON VORREI CHE, SOLO PER AVER PAVENTATO UN CONTROLLO MENO RIGIDO DA PARTE DEL MINISTRO SACCONI, CI SIANO GIA' DEGLI ESITI COSI' DISASTROSI PER LA VITA DI TANTI LAVORATORI. COME AVEVO GIA' SCRITTO E MANDATO PER E MAIL L'ALLARME PER QUESTO MESE SULLA POSSIBILITA' DI UNA STRAGE DI AGRICOLTORI AL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA LUCA ZAIA CHE INVECE DI PENSARE ALLE QUOTE LATTE E AL FEDERALISMO FISCALE, SAREBBE MEGLIO PENSASSE A COME TUTELARE LA VITA DI TANTI AGRICOLTORI CHE MUOIONO NELL'ASSOLUTO SILENZIO DEI MEDIA. ANCHE A DEPUTATI, A SENATORI E A SINDACALISTI ALL'INIZIO DI MARZO HO MANDATO UN A MAIL DOVE LI AVVERTIVO CHE IN QUESTO MESE E NEL PROSSIMO CI SAREBBERO STATI MOLTISSIMI MORTI IN AGRICOLTURA E IN EDILIZIA. PURTROPPO C'ERA D'ASPETTARSELO, CON IL BEL TEMPO DI QUESTI GIORNI E' ARRIVATA UN'AUTENTICA CARNEFICINA DI AGRICOLTORI E EDILI. L''ALLARME LO AVEVO MANDATO PERCHE' GIA' NELL'ANNO PASSATO CON LE TABELLE EXCEL CHE AVEVO ELABORATO AVEVO VISTO CHE I MORTI IN AGRICOLTURA E IN EDILIZIA SAREBBERO STATI TANTISSIMI IN QUESTO MESE. COSI' COME LO SARANNO NEI PROSSIMI MESI SE GLI ORGANI COMPETENTI E I MEDIA NON INTERVERRANNO SENSIBILIZZANDO QUESTE CATEGORIE A RISCHIO. SPERO CHE IL PRESIDENTE NAPOLITANO SPENDA ANCORA UNA VOLTA LA SUA PERSONA PER SALVARE TANTE VITE DI LAVORATORI. CARLO SORICELLI

e' morto un operaio travolto dai detriti a Torino

TORINO E' MORTO TRAVOLTO DAI DETRITI UN OPERAIO A TORINO.
E' stato trovato sotto oltre un metro di terra il corpo senza vita dell'operaio travolto oggi pomeriggio da una massa di detriti in un cantiere stradale in corso Unione Sovietica a Torino.
L'OPERAIO era impegnato in uno scavo per la rete fognaria. Nell'incidente e' rimasto coinvolto anche un altro operaio che ha riportato lievi contusioni ed e' stato portato al piccolo pronto soccorso dell'ospedale Cto di Torino.

domenica 22 marzo 2009

CON LA CRISI IL MINISTRO SACCONI PROPONE CONTROLLI MENO RIGIDI


LA STRAGE DELLA THYSSEN NON HA INSEGNATO NULLA A QUESTO GOVERNO.




I FAMIGLIARI DEGLI OPERAI MORTI ALLA THYSSEN SONO SCONVOLTI; INVECE DI INASPRIRE LE SANZIONI IL GOVERNO BERLUSCONI VUOLE PENE MENO SEVERE PER CHI NON RISPETTA LA SICUREZZA SUL LAVORO. E L'INPS "ANTICIPA" IL DECRETO "C'E' LA CRISI CONTROLLI MENO RIGIDI".
E' SCANDALOSO, ANCORA UNA VOLTA I LAVORATORI PAGANO CON LA VITA LA CRISI, RITORNANDO AD ESSERE CARNE DA MACELLO. AVETE CAPITO BENE? A CAUSA DELLA CRISI I CONTROLLI DIVENTERANNO MENO RIGIDI. A CAUSA DELLA CRISI LA VITA DEI LAVORATORI CONTA MENO. DA QUESTO BLOG LANCIO L'ALLARME Ai NUMEROSISSIMI VISITATORI "VOGLIONO SMANTELLARE LA LEGGE CHE IL GOVERNO PRODI AVEVA FATTO A SEGUITO DELLA TRAGEDIA DELLA THYSSEN. LA SCUSA E' LA CRISI ECONOMICA. AI VISITATORI CONSIGLIO DI ANDARE A VEDERE SU QUESTO BLOG LE DICHIARAZIONI DI SACCONI DEL 3 FEBBRAIO 2008 GIA' ALLORA QUESTO MINISTRO SI RIPROPONEVA DI STRAVOLGERE LA NORMATIVA, INTRODOTTA DA PRODI, COME GLI RICHIEDEVANO GLI INDUSTRIALI. SOLO POCHI GIORNI DOPO (IL 6 FEBBRAIO) CI FU LA TRAGEDIA DI TERNI E IL MINISTRO NON EBBE IL CORAGGIO DI TOCCARLA. MA ORA CI RIPROVA. IO HO MONITORATO I MORTI SUL LAVORO DAL 1 GENNAIO 2008 E POSSO DIRE, SENZA TEMA DI SMENTITA, CHE RISPETTO ALL'ANNO SCORSO, I MORTI SUL LAVORO SONO CALATI DI QUASI IL 10%. E QUESTO E' MERITO SOPRATTUTTO DELLE LEGGI PIU' SEVERE INTRODOTTE DAL GOVERNO PRODI E DALLA SENSIBILITA' DEL PRESIDENTE NAPOLITANO CHE NON ABBASSA LA GUARDIA, CHE DENUNCIA CONTINUAMENTE QUESTE MORTI INSOPPORTABILI PER UN PAESE CIVILE. ANCHE NOI CITTADINI SIAMO PIU' SENSIBILI E NON STAREMO CERTO ZITTI SE UN MINISTRO, PER FAVORIRE GLI INDUSTRIALI, CON LA SCUSA DEGLI "INTRALCI BUROCRATICI", VUOLE STRAVOLGERE UNA LEGGE CHE HA FATTO DIMINUIRE I MORTI SUL LAVORO. CI ASPETTIAMO DAL NUOVO SEGRETARIO DEL PD FRANCESCHINI UNA POSIZIONE FORTE E NETTA CONTRO SACCONI CHE VUOLE STRAVOLGERE UNA LEGGE CHE STA OTTENENDO MENO MORTI SUL LAVORO. ANCHE DA DI PIETRO CI ASPETTIAMO CHE ESPRIMA UNA POSIZIONE NETTA CONTRO SACCONI E GLI "INTRALCI BUROCRATICI"CHE TUTELANO LA VITA DEI LAVORATORI. CARLO SORICELLI
anch'io aderisco alla petizione di articolo 21
modifiche al testo unico sulla sicurezza sul lavoro

Incidente sul lavoro (Archivio)
Sono oltre 5000 le persone che in poche ore hanno già aderito all'appello lanciato tramite il sito web http://www.articolo21.info/ dall'associazione Articolo21 e da Cesare Damiano contro, si legge in una nota, "qualsiasi ipotesi di manomettere il testo unico sulla sicurezza e di indebolire l'impegno contro quell'autentica strage che è rappresentata dalle morti sul lavoro.
La sola idea, di ridurre le pene e le sanzioni, aldilà delle intenzioni dei proponenti, rappresenta un colpo durissimo nei confronti di tutti quei soggetti che si stanno battendo per affermare una cultura della legalità e della prevenzione".
Il portavoce Giulietti ha annunciato che "le firme raccolte prima del prossimo consiglio dei ministri saranno inviate all'attenzione del presidente della Repubblica e ai presidenti delle Camere affinché nei modi e nelle forme che riterranno più idonee, vogliano operare per impedire che, almeno su questo fronte, non si produca una pericolosa lacerazione tra tutte quelle forze politiche, sociali e sindacali che hanno sin qui dato vita ad una grande alleanza contro le morti sul lavoro". "Per l'ennesima volta la dignità delle persone che lavorano rischia di essere considerata una variabile secondaria - conclude la nota -. Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, aveva invitato tutti a non allentare, proprio in questa materia l'attenzione ed i controlli in un momento di così acuta crisi economica e sociale destinata a rendere i deboli più deboli, i precari più precari".

sabato 21 marzo 2009

E' MORTO CARLO EMMI MARINAIO DI 55 ANNI A ANCONA

ANCONA E' MORTO CARLO EMMI DI 55enne nato a Chieti ma residente a Genova. CARLO è deceduto a seguito dell'incidente a bordo del pontone "Ad3". In un momento del tiraggio in porto da parte del rimorchiatore "Franco P.", il tirante si e' spezzato in due colpendo mortalmente Emmi e ferendo, in maniera lieve, Nicola Olivieri, 29enne di Ancona, trasportato al pronto soccorso dell'ospedale regionale. Il recupero del pontone e' stato successivamente effettuato dal rimorchiatore "San Ciriaco" della marineria anconetana. Il cavo di rimorchio, secondo i primi accertamenti, potrebbe aver ceduto a causa del maltempo. Il pontone non trasportava materiale, ma era in viaggio di trasferimento dalla Croazia ad Ancona, dove stava attraccando. Sul posto anche il pm di turno.

E' MORTO A BAGNACAVALLO DIE' MORTO ELIO TAGLIAPIETRA A VICENZA DOPO ESSER SAT RAVENNA ELIO CORTESI UN ANZIANO DI OTTANT'ANNI SCHIACCIATO DA UN MULETTO

Ravenna E' MORTO ELIO CORTESI UN OTTANTENNE schiacciato a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, da un muletto di un cantiere edile di via Sillaro. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, REMO era andato al cantiere per caricare del materiale quando, in un'area esterna, per cause ancora in via di accertamento e' stato investito dal mezzo morendo sul colpo.

VICENZA E' MORTO REMO TAGLIAPIETRA . Remo di 37 anni mentre stava caricando un rimorchio è stato colpito da una balla di fieno dal peso di 4 quintali. Remo è morto dopo essere stato ricoverato in condizioni disperate all'ospedale di Vicenza

venerdì 20 marzo 2009

E' MORTO SANSONE ANIELLO

E' MORTO SANSONE ANIELLO un operaio 45enne questo pomeriggio mentre stava lavorando alla realizzazione della littorina nell'area industriale di Gaeta, in provincia di Latina. La vittima era originario di San Felice a Cancello, nel casertano, sposato e padre di quattro figli.
Secondo quanto si apprende, l'uomo, un dipendente della Seap costruzioni di Napoli, sarebbe rimasto schiacciato sotto il peso di un gruppo elettrogeno scivolato dal carrello elevatore sul quale si trovava mentre era in fase di trasporto. L'impatto e' stato tremendo. Aniello ha perso la vita sul colpo mentre un secondo operaio, un 53enne originario di San Prisco, Caserta, e' in gravissime condizioni.

giovedì 19 marzo 2009

E' MORTO UN OPERAIO A MARTELLETTO DI SETTINGIANO NERL CATANZARESE

CATANZARO, 19 MAR E' MORTO UN OPERAIO in un incidente sul lavoro accaduto in localita' Martelletto di Settingiano, nel Catanzarese. L'uomo e' rimasto schiacciato da un macchinario trita-sassi. All'incidente non avrebbero assistito testimoni. I carabinieri sono stati avvertiti che un cadavere era stato trovato sotto la pressa e sono intervenuti. Adesso i militari stanno compiendo i primi accertamenti per stabilire la dinamica dell'incidente.

e' morto Pierluigi Ongini, e' morto Felice David; sono due agricoltori del cremonese. e' morto Josef Schoenegger pompiere di Prato della Drava

CREMONA, 18 MAR E' MORTO PIERLUIGI ONGINI 54 anni, di Cignone, e' morto nei campi colpito dall'albero che aveva appena segato.


CREMONA 18 MARZO E' MORTO FELICE DAVID AGRICOLTORE DI 66 ANNI. FELICE DI Torricella del Pizzo è rimasto schiacciato dalla macchina seminatrice per cereali che stava riparando.

BOLZANO, 18 MAR E' MORTO JOSEF SCHONEGGER POMPIERE DI 54 ANNI- Il comandante dei vigili del fuoco volontari di Prato alla Drava, in Alto Adige, e' morto cadendo dal tetto di una scuola elementare. Josef Schoenegger, 54 anni, era salito sull'edificio per portare delle imbracature ai suoi colleghi che stavano spalando neve dal tetto della scuola. L'uomo e' improvvisamente scivolato, precipitando per circa sei metri. Il pompiere e' morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e un elicottero del 118.

martedì 17 marzo 2009

E' MORTO UN GIOVANE ROMENO DI 27 ANNI A RAVENNA, E' STATO TRAVOLTO DA UNA PARETE DI TERRA

Ravenna 17 marzo E' MORTO UN GIOVANE ROMENO DI 27 ANNI. Infortunio mortale sul lavoro questo pomeriggio a Madonna dell'Albero, frazione alle porte di Ravenna. Un operaio edile, 27 anni, di nazionalità romena residente a Marina di Ravenna, regolarmente assunto, è morto dopo essere rimasto schiacciato da un ingente quantitativo di terra, a seguito del crollo di una parete all'interno di uno scavo di un cantiere, aperto per la costruzione di alcuni garage. Immediato l'intervento dei soccorritori e della polizia della questura ravennate. L'uomo è stato trasportato in elisoccorso del 118 ma è morto durante il tragitto verso l'ospedale. Sono in corso accertamenti per stabilire le cause del crollo. Il cantiere, come riferiscono dalla questura di Ravenna, è stato posto sotto sequestro.

lunedì 16 marzo 2009

E' MORTO DOMENICO BENITO FRANZE' AD ARIOLA DI VIBO VALENTIA

E' RICOMINCIATA LA STRAGE DI AGRICOLTORI SENZA CHE NESSUNO ALZI UN DITO. COSA STA FACENDO IL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA PER SENSIBILIZZARE GLI AGRICOLTORI VERSO QUESTA AUTENTICA CARNEFICINA PROVOCATA DAI TRATTORI?

15 MARZO VIBO VALENTIA E' MORTO DOMENICO BENITO FRANZE' pensionato. DOMENICO e' morto schiacciato dal proprio trattore mentre stava lavorando in un terreno agricolo di terzi.
L'incidente e' avvenuto questo pomeriggio ad Ariola, un frazione di Gerocarne, nel vibonese in localita' Castagnito'. Ad accorgersi un contadino del luogo che, avendo notato il mezzo con le ruote in aria, ha subito pensato al peggio.
Scattato l'allarme, sul luogo e' intervenuto il 118, l'elisoccorso ed i vigili del fuoco, ma al loro arrivo il pensionato, un ex bracciante agricolo sposato con figli, era gia' morto.

15 marzo Roma E’ MORTO UN AGRICOLTORE Il conducente di un autocarro è morto per il ribaltamento del mezzo che stava guidando, sulla statale Pontina, tra Pomezia e Ardea, nei pressi di Roma. La vittima era residente a Latina.

BELLUNO e’ morto FRANCO CASANOVA agricoltore di 75 anni, Franco è rimasto schiacciato sotto il trattore con cui stava trasportando della legna e che si è capovolto, su una strada sterrata a Sospirolo, in provincia di Belluno.

Chieti E MORTO GIOVANNI PALIZZI. Giovanni è rimasto schicciato da ltrattore guidato da un altro agricoltore.

Napoli E’ MORTO GIUSEPPE ALFE. Giuseppe di 49 anni, è deceduto in seguito alla caduta da una scala, da circa tre metri d’altezza, mentre stava pulendo le vetrine di un negozio di alimentari a Napoli. Era un lavoratore autonomo e aveva un contratto di fornitura servizi con il titolare dell’esercizio commerciale.

sabato 14 marzo 2009

E' MORTO CADENDO DALLE SCALE MENTRE PULIVA UNA VETRINA

NAPOLI, 14 MAR E' MORTO CADENDO DALLE SCALE MENTRE PULIVA UNA VETRINA Un uomo e' morto a Napoli in un incidente sul lavoro. A quanto si apprende l'uomo, di 49 anni, e' caduto da una scala mentre provvedeva alla pulizia delle vetrine di un negozio di alimentari. Il fatto e' accaduto in via Guglielmo San Felice. Sul posto e' intervenuta un'ambulanza del 118

giovedì 12 marzo 2009

DUE OPERAI MORTI IN LOMBARDIA IN PROVINCIA DI VARESE E IN PROVINCIA DI MANTOVA

12 MAR - Mantova E' MORTO UN OPERAIO, E' caduto nel Po e un altro e' morto in una discarica. Il primo stava lavorando su un ponte ferroviario che sovrasta il fiume, nel Mantovano. Sono ancora in corso le sue ricerche, ma con il passare delle ore diminuiscono le possibilita' di ritrovarlo vivo.
Varese L'altro operaio e' morto nella discarica di Gorla Maggiore, nel Varesotto. La dinamica e' da chiarire: l'uomo avrebbe subito un forte trauma alla testa.

E' MORTO UN PORTUALE NEL PORTO DI GENOVA

GENOVA, 12 MAR E' MORTO UN PORTUALE NEL PORTO DI GENOVA. Incidente mortale in porto a Genova stamani a calata Massaua, vicino a Ponte Etiopia. Secondo una prima sommaria ricostruzione, un marittimo sarebbe stato colpito al torace mentre si trovava all'interno di una stiva di un traghetto. IL PORTUALE e' morto mentre veniva trasferito in ambulanza all'ospedale Villa Scassi.

mercoledì 11 marzo 2009

E' MORTO IN UN CANTIERE A 73 ANNI A PERUGIA

Cosenza, 12 mar. E' MORTO UN AUTPOTRASPORTATORE. E' di due morti e 9 feriti il maxitamponamento avveuto ieri sera intorno alle 22 sull'autostrada Salerno - Reggio Calabria, all'altezza dello svincolo di Rose Montalto in carreggiata nord al km 242, in provincia di Cosenza. Le cause dell'incidente sono ancora in corso di accertamento.

PERUGIA, 10 MAR E' MORTO IN UN CANTIERE A 73 ANNI. Un uomo di 73 anni e' morto travolto dal crollo di un muro di una casa colonica in ristrutturazione. Le macerie hanno sepolto quasi completamente l'uomo, morto sul colpo. Il corpo e' rimasto sotto alle macerie ed e' stato poi recuperato dai vigili del fuoco. Sull'incidente sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri anche per chiarire i motivi della presenza della vittima nel cantiere.

lunedì 9 marzo 2009

E' MORTO UN OPERAIO DI 20 ANNI A CICALA DI CATANZARO

CATANZARO, 9 MAR E' MORTO UN OPERAIO DI 20 ANNI in un incidente sul lavoro a Cicala, un centro del lametino. Il giovane, assunto da una settimana, era alla guida di un escavatore che e' rimasto schiacciato da un masso staccatosi da una parete rocciosa. La morte dell'operaio e' stata immediata. Sull'incidente ha avviato un'inchiesta la Procura della Repubblica di Lamezia Terme, che ha disposto l'autopsia.

domenica 8 marzo 2009

E' MORTO UN AUTISTA DI UN TIR PRECIPITATO DA UN VIADOTTO IN PROVINCIA DI FROSINONE

Frosinone, 7 mar E' UN AUTISTA DI TIR precipitato da un ponte questa mattina sulla superstrada Sora-Cassino, nel comune di Sant'Elia Fiumerapido in provincia di Frosinone. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco. Il cadavere del camionista, morto sul colpo, e' stato estratto dalle lamiere del tir, che e' stato sequestrato. Dopo il blocco del traffico legato alle operazioni di soccorso, la viabilita' e' tornata alla normalita'. L'incidente e' avvenuto nello stesso tratto nel quale il 6 febbraio 2004 precipito' un autobus del Cotral: in quell'incidente due persone persero la vita mentre 37 studenti rimasero feriti.

venerdì 6 marzo 2009

E' MORTO UN OPERAIO TRAVOLTO DA UN CARICO DI UNA GRU A MASERO DI MILANO

Milano, 6 mar. E' MORTO UN OPERAIO DI 33 ANNI in un cantiere edile a Mesero, in provincia di Milano. Alle 8.25, all'interno dell'area in via Ticino, si e' verificato il distacco di un carico di circa 300 kg da una gru. Carico che ha travolto un operaio, un italiano di 33 anni, morto in seguito al grave trauma toracico subito. Inutile l'intervento dell'elisoccorso del 118 di Milano. Si indaga, intanto, sule cause dell'incidente.

giovedì 5 marzo 2009

E' MORTO SCHIACCIATO UN GIOVANE IMPRENDITORE DI 27 ANNI A CRISPIANO DI TARANTO

COME AVEVO ANTICIPATO QUALCHE GIORNO FA CON IL BEL TEMPO RICOMINCIANO LE STRAGI DI EDILI E AGRICOLTORI NELL'INDIFFERENZA GENERALE. INVECE DI FARE TRASMISSIONI TELEVISIVE STUPIDE E SUPERFICIALI SAREBBE MEGLIO CHE SI OCCUPASSERO DI TUTTI I MORTI SUL LAVORO SENSIBILIZZANDO L'OPINIONE PUBBLICA.

TRAPANI, 5 MAR E' MORTO UN OPERAIO di una ditta che stava facendo dei lavori di manutenzione sull'autostrada 29 e' stato investito da un'auto ed e' morto. La vittima, di 52 anni, stava tagliando dei rami sul margine della carreggiata. Nell'incidente, avvenuto nei pressi dello svincolo per Gallitello, sono rimasti feriti un altro operaio e il conducente dell'auto. Sul luogo e' arrivata la Polstrada

TARANTO, 5 MAR - E' MORTO WILLIAM COMETA un giovane di 27 anni, titolare di una ditta edile, in un incidente sul lavoro avvenuto a Crispiano (Taranto). IL GIOVANE Sarebbe rimasto schiacciato tra un escavatore e un pilastro. I sanitari del 118 hanno constatato il decesso. Sul posto anche i vigili urbani di Crispiano, i vigili del fuoco, il medico legale e gli ispettori del lavoro. Indagini sono state avviate per ricostruire la dinamica dell'incidente e verificare eventuali violazione delle norme sulla sicurezza.

Roma E' MORTO UN OPERAIO DI 31 ANNI alle porte di Roma. IL GIOVANE di 31 anni ha perso la vita questo pomeriggio a Roma mentre lavorava in un cantiere edile impegnato nella costruzione di alcune villette in via Tavernerio, nella zona di Valle Muricana, alle porte della capitale. Secondo quanto si e' appreso, mentre erano in corso alcuni scavi con dei macchinari una parte di terreno e' crollata trascinando l'operaio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia municipale.

LATINA 5 MARZO E' MORTO ERMINIO IORIZZO agricoltore di 67 anni. ERMINIO è stato schiacciato dal trattore a Latina. Erminio Iorizzodi di Aprilia, è morto questa mattina in seguito ad un incidente sul lavoro. Nonostante il forte acquazzone che si stava abbattendo sulla campagna tra Campoverde e Le Ferriere in provincia di Latina, l'uomo aveva ugualmente deciso di uscire a lavorare la terra e mentre si trovava a bordo del suo trattore, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso stabilita' e non e' piu' riuscito a riprendere il controllo del mezzo che si e' ribaltato franandogli addosso. Sul posto i vigili del fuoco della compagnia di Aprilia che non hanno potuto far altro che estrarre da sotto il trattore il corpo ormai privo di vita del 67enne.

mercoledì 4 marzo 2009

E' MORTO RICCARDO BALDI DI 29 ANNI A RICCIONE

Rimini 4 MARZO E' MORTO RICCARDO BALDI in un incidente mortale sul lavoro nel pomeriggio a Riccione, in provincia di Rimini. Riccardo un operaio edile di 29 anni di Urbino, residente a Gabicce, in provincia di Pesaro-Urbino, e' caduto da una betoniera e nell'impatto violento ha perso la vita. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Riccione: non e' chiaro infatti come l'incidente sia potuto accadere.
Sembra che Riccardo stesse lavando la macchina, dopo aver scaricato un carico di calcestruzzi in un cantiere, quando e' caduto. Ma nessuno sembra aver visto la caduta: quando i colleghi se ne sono resi conto, era gia' troppo tardi. Da una decina di anni Baldi lavorava in proprio, investendo sull'acquisto del mezzo, ma continuando il suo rapporto con l'Ediltavollo per la quale faceva il trasporto del materiale edile.
La notizia ha scosso tutti i lavoratori dell'azienda, che tra l'altro erano in assemblea sindacale: "Lo conoscevamo da anni, aveva iniziato proprio da noi".

domenica 1 marzo 2009

DAL 1 GENNAIO 2009 AL 28 FEBBRAIO 2009 I MORTI EFFETTIVI SUL LAVORO SONO STATI 82

NAPOLI E' MORTO ENRICO SCAGLIOSO operaio di 58 anni ENRICO e' morto in un incidente sul lavoroverificatosi in una galleria di un cantiere della Tav nel territorio di Caivano, nel napoletano. SCAGLIOSO era in trasferta da Milano per conto della Sirti, la societa' che si occupa dell'installazione e della manutenzione di linee elettriche e comunicazioni. Scaglioso e' caduto da un'impalcatura posta ad un'altezza di sei metri ed e' morto sulcolpo. Sul fatto indagano i carabinieri della tenenza di Caivano.

Foggia E' MORTO ANTONIO ROBERTO operaio di 49 anni, caduto questa mattina da una impalcatura mentre stava effettuando dei lavori di ristrutturazione in un'abitazione, in via Pessina, a Lucera alle spalle del tribunale.L'uomo, secondo la ricostruzione degli agenti di polizia che stanno indagando sull'accaduto, stava lavorando sul tetto della palazzina a due piani con altri due colleghi quando ha perso l'equilibrio cadendo da un'altezza di quasi otto metri. L'operaio cadendo ha sbattuto violentemente il capo perdendo conoscenza.
NONOSTANTE LA TERRIBILE SEQUENZA DI MORTI SUL LAVORO SIA SEMPRE LUNGHISSIMA E TERRIBILE, 82 MORTI IN QUESTI DUE PRIMI MESI DEL 2009, NELLO STESSO STESSO PERIODO DEL 2008 SI CONTAVANO 91 MORTI. ASSISTIAMO QUINDI AD UN NETTO CALO DEI MORTI EFFETTIVI SUL LAVORO. OCCORRE RICORDARE PERO' CHE L'ANNO SCORSO FEBBRAIO AVEVA UN GIORNO IN MENO.
RIMANIAMO SEMPRE VIGILI E DENUNCIAMO CON FORZA OGNI INFORTUNIO MORTALE CHE ACCADE. PURTROPPO CREDO CHE NEI PROSSIMI MESI SI ASSISTERA' AD UN AUMENTO DEI MORTI MOLTO FORTE TRA GLI AGRICOLTORI CHE CON IL BEL TEMPO RICOMINCERANNO AD USARE I TRATTORI AUTENTICHE BARE IN MOVIMENTO. GLI AGRICOLTORI L'ANNO SCORSO SONO STATI DA SOLI IL 25% DEI MORTI SUL LAVORO, E QUASI TUTTI SONO MORTI TRAVOLTI DAL TRATTORE. ANCHE LE REGIONI DEL CENTRO NORD HANNO RISPETTO ALL'ANNO PASSATO DIVERSI MORTI IN MENO NELLO STESSO PERIODO E ANCHE IN QUESTO CASO, SE LE STATISTICHE HANNO UN SENSO ASSISTEREMO AD UNA RECRUDESCENZA DEI MORTI NEL CENTRO NORD. OCCORRE RICORDARE CHE IN EDILIZIA RICOMINCERANNO I LAVORI ALL'APERTO CHE CAUSANO MOLTISSIMI MORTI TRA GLI EDILI , L'ANNO SCORSO L'EDILIZIA HA AVUTO IL 20% DEI MORTI SUL LAVORO. CHIEDO A TUTTI I I VISITATORI DEL BLOG DI SENSIBILIZZARE LE PERSONE CHE CONOSCONO CHE LAVORANO IN AGRICOLTURA E IN EDILIZIA DI ESSERE MOLTO CAUTI E DI UTILIZZARE TUTTE LE NORME DI SICUREZZA ESISTENTI. CARLO SORICELLI

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?