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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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martedì 29 giugno 2010

DUE VITTIME IN AGRICOLTURA ANCHE OGGI. E' MORTO ALFONSO GIUSTI A SAN CESARIO DI MODENA. E' MORTO UN PENSIONATO DI 71 ANNI NELL'AVELLINESE

Modena, 29 giugno 2010. E’ MORTO Alfonso Giusti pensionato di 65 anni di San Cesario. Alfonso è morto in un incidente agricolo avvenuto ieri pomeriggio nella frazione di Altolà, La dinamica dell’incidente è sconcertante quanto drammatica: l’uomo è rimasto soffocato da un filare della vigna che stava coltivando con l’ausilio di una motocoltivatrice guidata a mano. All’incidente, avvenuto intorno alle 17 e 40, non hanno assistito testimoni, ma secondo quanto hanno ricostruito i vigili del fuoco del distaccamento di Vignola e le forze dell’ordine (sul posto sono giunti anche i carabinieri e la polizia municipale di Castelfranco) Giusti stava liberando dalle erbacce le viti che coltivava con passione da anni quando la motozappa avrebbe scartato schiacciandone il petto contro un grosso fil di ferro dei filari. Sarebbe bastata la pressione del motore combinata appunto al filo a causare la morte del pensionato per soffocamento. Ad accorgersi che era accaduto qualcosa di grave è stato, poco dopo, un vicino di Giusti che si trovava nelle vicinanze e la cui attenzione era stata richiamata dal rumore ripetuto e insolito del motore dello strumento agricolo. Questi è accorso e ha visto il pensionato riverso sul terreno, ormai deceduto.

Avellino, 29 giu. E’ morto un pensionato di 71 anni del quale non e' stata resa nota l'identita'. La disgrazia a Baiano (Avellino) intorno alle 12 di oggi. L'anziano aveva lavorato nel proprio appezzamento di terreno e stava tornando a casa quando ha perso il controllo del trattore ed ha sfondato il muro di cinta della strada. Il mezzo e' poi finito in una scarpata ribaltandosi piu' volte e schiacciando l'agricoltore. Sul posto sono intervenuti poco dopo i carabinieri di Baiano e i vigili del fuoco. I militari hanno svolto accertamenti e fatto chiarezza sull'incidente.

domenica 27 giugno 2010

muore dopo una settimana un giovane nigeriano di 24 anni caduto in una macchina tritalegno in provincia di Pavia

Pavia E' morto un operaio nigeriano di 24 anni al Policlinico San Matteo di Pavia che una settimana fa era caduto in una macchina che macina il legno.
Il giovane che lascia la moglie e un figlio e abitava a Piacenza, era dipendente di una ditta di pulizie. L'incidente e' avvenuto il 18 giugno in provincia di Pavia: per cause non ancora accertate il 24enne e' caduto in una delle macchine che tritano il legno per farne pannelli truciolari. Gravemente ferito, e' rimasto ricoverato al San Matteo, dove oggi e' morto.

venerdì 25 giugno 2010

MUORE OPERAIO PROBABILMENTE A CAUSA DELLE ESALAZIONI A TELESE DI BENEVENTO

25 GIU – Benevento è morto un operaio di 36 anni che potrebbe essere stato ucciso dalle esalazioni di acqua sulfurea nel parco della Antiche Terme Iacobelli di Telese. Non si escludono comunque l'infarto o altre cause naturali. Dopo una prima visita esterna effettuata dal medico legale, il corpo e' stato trasferito all'obitorio dell'ospedale Rummo di Benevento dove all'inizio della prossima settimana e' previsto venga eseguita l'autopsia

giovedì 24 giugno 2010

E' morto a soli 18 anni Davide Minuzzo in una fabbrica in provincia di Vicenza. E' morto Alessandro Orecchino Marra in provincia di Cesena

Vicenza E’ MORTO DAVIDE MINUZZO DI APPENA 18 ANNI. Davide aveva appena iniziato il turno delle 6 nella ditta Convett srl, di Bressanvido, azienda specializzata nella realizzazione di radiatori dove da due anni lavorava come operaio addetto alla manutenzione. Secondo le prime ricostruzioni dello Spisal di Vicenza, rimasto sul posto fino al pomeriggio per i rilievi, Davide stava eseguendo delle operazioni di manutenzione su una grossa macchina e per sostituire un pezzo aveva raggiunto una postazione in altezza, normalmente non accessibile. Dopo aver sostituito il pezzo, per verificare se la macchina funzionava, ha chiesto a un collega di avviarla. Quando questa sorta di giostra, che muove i pezzi da saldare, si è messa in rotazione è stato stritolato dagli ingranaggi provocando l’immediata morte del giovane

CESENA, 24 GIU –E’ morto Alessandro Orecchino Marra, operaio di 58 anni. Alessandro e' morto, e il figlio Jury, di 28 anni, e' rimasto gravemente ferito. E' avvenuto alle 9 in un cantiere edile a San Cristoforo di Cesena. Padre e figlio - che lavoravano come esterni su una gru per controllarne l'agibilita' - si trovavano sul braccio quando questo ha ceduto ed e' crollato. Alessandro Orecchino Marra e' volato da 6-7 metri ed e' finito sopra un capanno di lamiera morendo sul colpo. Il figlio e' grave all’ospedale di Cesena.

mercoledì 23 giugno 2010

e' MORTO UN GENIERE DEL 32/ESIMO REGGIMENTO IN AFGHANISTAN

Afghanistan MUORE GENIERE ITALIANO del 32/esimo o. iL MILITARE e' morto in seguito ad un incidente avvenuto nei pressi di Shindand, nell'ovest dell'Afghanistan, nel corso di una ricognizione in cui erano impegnati quattro veicoli della compagnia genio in forza alla Task-Force Centre. Lo rende noto il comando del contingente italiano ad Herat.Secondo una prima ricostruzione - era ferma per verificare un tratto di strada tra Shindand a Herat. Durante la sosta il militare avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe caduto dal 'Buffalo', riportando un forte trauma cranico. Immediatamente soccorso dagli altri membri della pattuglia e da un'equipe medica giunta pochi minuti dopo sul posto, il militare è stato evacuato con un elicottero e trasferito alla base americana di Shindad. Arrivato in gravissime condizioni, il geniere italiano è morto poco dopo e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione.

lunedì 21 giugno 2010

E' MORTO LEONARDO IPPOLITI OPERAIO DELL'ACCIAIERIA THYSSEN KRUP DI TERNI DOPO 22 GIORNI DI AGONIA

Terni E' morto Leonardo Ippoliti, dopo 22 giorni di agonia si è spento in un letto del Policlinico Umberto I di Roma,. Leonardo aveva ferite gravissime che aveva riportato la notte del 28 maggio mentre era al lavoro nel reparto Pix 1 della Thyssen Krupp Acciai speciali di Terni. Leonardo di 29 anni è morto venerdì sera.Quando ieri la notizia del decesso si è diffusa dietro ai cancelli dello stabilimento ternano, i suoi colleghi hanno immediatamente incrociato le braccia per uno sciopero proclamato dalle Rsu dello stabilimento.
Leonardo era un addetto al Laminatoio a caldo 2 e al momento dell’incidente era su una passerella protetta da balaustre. La dinamica di quanto accaduto, come troppo spesso accade, non è ancora stata chiarita fino in fondo.

E' morto un autiosta sullA 14 tra Pesaro e Fano. stato chiuso il tratto sulla A14 Bologna-Taranto tra Pesaro e Fano in carreggiata sud, verso Ancona, a causa di un incidente che vede coinvolto un mezzo pesante avvenuto all'altezza del km 166 intorno alle 7,40. Autostrade per l'Italia riferisce che nell'incidente il conducente dell'automezzo e' deceduto.

giovedì 17 giugno 2010

E' MORTO SCHIACCIATO DA UN TUBO DI 3 TONNELLATE L'AUTOTRASèPORTATORE FRANCESCO RATTI

LIVORNO E' MORTO FRANCESCO RATTI Un camionista di 46 anni. Francesco è morto questa mattina a Livorno, schiacciato da un tubo pesante 3 tonnellate, durante le operazioni di scarico del mezzo. La vittima si chiamava Francesco Ratti, ed era di La Spezia. Secondo quanto emerso dalla ricognizione esterna della salma, la vittima e' morta a causa dello schiacciamento dell'addome. L'incidente si e' verificato al terminal portuale del Varco Galvani.

martedì 15 giugno 2010

E' MORTO LUCA ZACCHEO IN PROVINCIA DI MATERA. E' MORTO UN OPERAIO ALBANESE NEL LIVORNESE

Livorno 15 giugno E’ morto Dasonor Qalliaj un operaio albanese di 38 anni. Dasonori e' morto stamattina a Livorno cadendo in acqua mentre lavorava a un cantiere. Alla mattina intorno alle Dasnor si trovava su bacino galleggiante del cantiereper causa da chiarire è caduto in acqua ed e' morto annegato. Inutile il tentativo di un compagno di lavoro di salvarlo, tuffandosi in acqua. Subito sono state avviate le ricerche da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco e della Guardia costiera, che sono riusciti a riportare a riva il cadavere di dasonor.. La vittima, che non sapeva nuotare, indossava tuta da lavoro e scarpe antinfortunistiche e aveva con se alcuni attrezzi da lavoro. Faceva parte di una ditta ligure che aveva l'appalto all'interno del cantiere livornese per lavori di sabbiature sulle imbarcazioni. Gli operai del cantiere navale Azimut Benetti hanno indetto una protesta a partire dalle 11 con astensione dal lavoro per tutto il giorno.

Matera E’ morto Luca Zaccheo operaio di 4° anni. Luca è rimasto schiacciato da una pala meccanica che si è ribaltata. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio, in a Pisticci (Matera). Zaccheo, che stava conducendo una pala meccanica, è morto all’istante, in seguito al ribaltamento del mezzo, mentre stava rimuovendo materiale di risulta da un edificio in corso di ristrutturazione. Il mezzo è precipitato in una scarpata profonda circa 15 metri.
Un altro operaio che si trovava sul mezzo è riuscita a saltare, evitando così di essere investito. Sul posto è intervenuta una eliambulanza del 118, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri, che hanno fatto le verifiche per accertare la dinamica dell’incidente e hanno posto sotto sequestro il cantiere dove è avvenuto l’incidente sul lavoro.

un'altra vittima in agricoltura: E' morto Giuseppe Solinas nel sassarese

Sassari E’ MORTO GIUSEPPE SOLINAS AGRICOLTORE DI 54 ANNI. GIOVANNI si accingeva, con la sua macchina agricola, a raccogliere e comprimere il fieno e la paglia della sua campagna (ubicata nella zona di "Sa perdosa"). È uscito di casa alle 17.30 e, benché fosse domenica, per lui non era un giorno di "festa" perché era ansioso di terminare i lavori di pulizia del suo campo. I familiari hanno atteso sino all'una di notte, orario in cui hanno deciso di denunciare la scomparsa alle Autorità.

domenica 13 giugno 2010

MUORE GIOVANE DI 20 ANNI CADENDO DA UN TETTO DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE A SAN BENDETTO IN PROVINCIA DI AQUILA

Aquila E' morto Ermete D'Alessandro, un giovane operaio ventenne, di San Benedetto, Ermete è morto in un incidente sul lavoro cadendo dal tetto di un capannone.Il giovane stava sistemando una guaina di bitume durante lavori di ristrutturazione del capannone industriale, quando, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, ha perso l'equilibrio ed e' precipitato da un'altezza di circa 10 metri. Sulla vicenda la magistratura di Avezzano ha aperto un'inchiesta per accertare se vi siano state violazioni delle norme in materia di sicurezza sul lavoro

sabato 12 giugno 2010

Anche un giovane di 23 anni ucciso da quel mostro chiamato trattore: E' MORTO NEL REGGIONO DOMENICO FEDELE

REGGIO CALABRIA 12 GIUGNO E' MORTO DOMENICO FEDELE agricoltore di 23 anni. Domenico e' morto a seguito ad un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina nelle campagne del Reggino. Il giovane, originario di Bagnara Calabria, stava lavorando a bordo di un trattore in un appezzamento di terreno, in una zona di aperta campagna che ricade nel comune di Sinopoli, piccolo centro aspromontano della provincia reggina. La morte sarebbe stata causata dal ribaltamento del trattore, mentre il mezzo stava affrontando un dirupo.

Bolzano E' MORTO Hubert Gamper, 53 anni di Senales, dipendente della ditta Plauser speck, vittima ieri pomeriggio a Plaus, in val Venosta, in Alto Adige, di un incidente su lavoro,Humbert e' morto questa mattina all'ospedale di Merano, dove era stato ricoverato dopo l'infortunio

caduti da una gru sono morti Luigi ruggeri e Renzo Di Biase. e' morto fulminato Vito Giovinco un operaio nell'agrigentino

LATINA SONO MORTI LUIGI RUGGERI E RENZO DI BIASE. LUIGI IMPRENDITORE E RENZO OPERAIO sono morti in un incidente sul lavoro a Itri, in provincia di Latina. I due uomini stavano lavorando nel pomeriggio sulla piattaforma di una piccola gru quando questa avrebbe ceduto provocando la morte sul colpo dei due lavoratori precipitati da circa 15 metri.

Agrigento, 11 giu. -E' MORTO VITO GIOVINCO UN OPERAIO CHE HA TRANCIATO UN CAVO ELETTRICO COL SUO MEZZO MECCANICO L'operaio e' morto poco dopo mezzogiorno in un incidente sul lavoro che si e' verificato in contrada Adragna a Sambuca di Sicilia (Agrigento). L'operaio era a bordo di un mezzo meccanico che durante una manovra di scavo ha trancito un grosso cavo elettrico. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Santa Margherita Belice e i carabinieri.

E' MORTO PIETRO GUADAGNO autotrasportatore di 39 anni. Pietro è morto in un incidente stradale verificatosi nella frazione Caporio di Macchiagodena. Pietro era alla guida di un tir che per cause in corso di accertamento è uscito di strada schiantandosi contro il muro di una casa adiacente la strada. L'abitacolo dell'autotreno è stato completamente schiacciato. Per Pietro non c'è stato nulla da fare. Il cadavere, rimasto intrappolato tra le lamiere, è stato estratto dai vigili del fuoco dopo circa due ore di lavoro. Il camionista doveva consegnare dei tondini di ferro ad una azienda della zona industriale di Macchiagodena ma ha sbagliato strada arrivando fino al paese. Poi è tornato indietro ma si è addentrato in una stradina interna piena di curve. Ad un certo punto, forse per un malore o per un guasto ai freni, ha perso il controllo del mezzo che, dopo aver sradicato alberi e travolto i cartelli stradali, si è schiantato contro una casa.

giovedì 10 giugno 2010

MUORE OPERAIO NELL'ESPLOSIONE DI UN SERBATOIO IN UN'AZIENDA FARMACEUTICA DEL BRINDISINO: UN MORTO E QUATTRO FERITI

E' morto un operaio di un'azienda farmaceutica nel brindisino. Altri quattro sono rimasti feriti. Secondo una prima ricostruzione gli operai stavano effettuando dei lavori di manutenzione. Uno degli operai, rimasto coinvolto nello scoppio, sarebbe in gravi condizioni. Sul posto le forze dell'ordine e i vigili del Fuoco.

mercoledì 9 giugno 2010

ANCORA TRE VITTIME TRA EDILI E AGRICOLTORI: SONO MORTI ELVIO CAREDDA A CAGLIARI, PASQUALE PUZZO A ENNA E FRANCESCO FERRARA A FOGGIA

FOGGIACagliari e’ morto Elvio Caredda di 56 anni .Elvio, un operaio dell'Anas impegnato nel lavoro di pulizia lungo una cunetta sulla strada statale 198, nei pressi di Nurri, è stato investito ed ucciso da un suo collega che manovrava un trattore tagliaerba. L'uomo si chiamava Elvio Caredda, aveva 56 anni ed era di Seui. Con la sua squadra stava falciando l'erba ai lati della strada che porta a Nurri quando, per motivi ancora da precisare, è stato travolto dal pesante mezzo condotto dal un collega di lavoro. Immediati i soccorsi del 118, che non hanno potuto fare niente.

Enna 7 giu. –E’ morto pasaquale Puzzo di 65 anni. Pasquale voleva trainare un trattore guasto utilizzando un secondo mezzo agricolo che pero' lo ha travolto mentre stava per porre il gancio di traino. Questa la dinamica, ricostruita dai carabinieri, dell'incidente sul lavoro nel quale ha perso la vita Pasquale Puzzo, agricoltore di 65 anni, di Piazza Armerina (Enna). L'uomo si trovava in contrada Aiuolo, nelle campagne tra Piazza Armerina e Pietraperzia ed avrebbe parcheggiato il trattore in salita, davanti a quello guasto. Per cause in corso di accertamento il mezzo, forse per un disinserimento del freno, ha cominciato a scendere senza controllo e lo ha travolto schiacciandogli il torace. Puzzo e' giunto senza vita all'ospedale sant'Elia di Caltanissetta dove era stato trasportato con un'ambulanza del 118. I due mezzi sono stati posti sotto sequestro.

Foggia, 7 giu. E’ morto Francesco Ferrara, operaio di 47 anni. Francesco e' morto mentre stava eseguendo dei lavori di manutenzione stradale, in provincia di Foggia. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, Francesco era a bordo di un rullo compressore quando il mezzo forse per la pendenza del fondo stradale, si e' ribaltato schiacciando l'operaio. Sul posto e' intervenuto il titolare dell'azienda agricola per conto del quale l'operaio stava eseguendo i lavori: il suo intervento e' pero' risultato vano. Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri della compagnia di Lucera

lunedì 7 giugno 2010

un'altra incredibile morte verde dovuta al killer spietato "il trattore". E' MORTO GIOVANNI CENNICOLA AGRICOLTORE DI 77 ANNI DEL BENEVENTANO

Benevento E' morto Giovanni Ceniccola agricoltore di 77 anni di Guardia Sanframondi (Benevento), Giovanni è morto per le gravissime ferite riportate in seguito al ribaltamento del suo trattore. L'incidente è avvenuto alla contrada 'Tre Ponti' del Comune sannita, dove il pensionato stava arando un proprio appezzamento di terreno. A dare l'allarme è stata la moglie della vittima che ha assistito all'incidente. A nulla sono valsi i soccorsi dei medici del 118, dei carabinieri e dei vigili del fuoco.

E' MORTO GRAZIELLA PINTARELLI DI 62 ANNI. Graziella ha perso la vita in un incendio: si era recata insieme al marito E Ha tentato di domare le fiamme che stavano divorando le sterpaglie del suo campo, ma ha inalato troppo fumo, probabilmente si e' sentita male e, proprio sul sentiero che l'avrebbe portata via da quel prato che bruciava, e' caduta a terra ed e' stata raggiunta dalle fiamme.

domenica 6 giugno 2010

Purtroppo registriamo altre 4 vittime in edilizia. E' morto Federico Mentani a fermo. E' morto Leonardo Crescente a Cosenza. E' morto Mario Capone

Fermo E’ morto Federico Montani di 61 anni. Federico stava costruendo un vano ascensore ed è caduto da oltre dieci metri d'altezza. Il decesso è sopravvenuto in seguito alle gravi ferite riportate. Il cantiere era allestito per la realizzazione di abitazioni civili. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Fermo e il personale dell'Asur 12 - sicurezza sul lavoro

Cosenza E’ morto Leonardo Crescente, un ragazzo di 32 anni. Leonardo è rimasto folgorato da una scarica elettrica provocata dal contatto coi fili dell'alta tensione della betoniera con cui stava lavorando. Crescente non si sarebbe accorto che il braccio della betoniera andava a toccare i fili dell'alta tensione. Il contatto fatale ha così provocato la scarica elettrica che ha colpito il corpo del giovane, morto sul colpo. A nulla è servito l'intervento dei sui comagnidi lavoro e quello dei sanitari del 118 intervenuti poco dopo sul posto, Leonardo Crescente lascia moglie e figlio.

Avellino E’ morto Mario Capone di 62 anni precipitando da dieci metri d’altezza. Mario, è morto un mese di agonia. Capone il 27 aprile scorso stava lavorando in un capannone industriale di Pianodardine, quando all’improvviso è precipitato dal tetto mentre effettuava lavori di riparazione di un capannone industriale,. A soccorrere per primi l'operaio sono stati alcuni suoi colleghi che hanno assistito alla scena. Sul posto è arrivata un'ambulanza che ha trasportato Capone in ospedale. Dal referto medico sono emerse diverse fratture, tra le quali una al bacino. Ma, la cosa più preoccupante era l'emorragia interna. La prognosi di capone non è stata mai sciolta. I medici del Moscati lo hanno sottoposto ad una operazione per le gravi contusioni che ha riportato al torace, le quali gli hanno provocato l'emorragia. Intanto, nonostante l’intervento e le altre tecniche di ripresaCapone non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha smesso di battere nella mattinata di ieri.

Udine E’ morto Tuca Nuri, operaio albanese di 32 anni. Tuca è morto oggi in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere edile di Majano (Udine), senza che ci fossero testimoni. Tuca - a quanto si è saputo - stava eseguendo alcuni lavori di ampliamento della scuola materna comunale per conto di una ditta di Villa Vicentina (Udine). Verso le 16.30, si trovava su un'impalcatura dalla quale, per motivi in corso di accertamento, è precipitato. Il tonfo è stato udito dai colleghi dell'operaio, che hanno dato l'allarme, ma per Nuri non c'era più nulla da fare. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri di Majano e degli ispettori dell'Azienda sanitaria del Medio Friuli.

giovedì 3 giugno 2010

Anche oggi 3 giugno due vittime in edilizia e agricoltura. A cuneo è morto l'albanese Xhemil Tafçiu. A foggia G.P agricoltore di 58 anni

Cuneo 3 giugno E’ morto Xhemil Tafçiu un edile albanese di 30 anni. Xhemil Tafçiu un operaio esperto ha perso la vita mentre stava lavorando al disarmo del tetto di un ascensore. Xhemil è stato trovato a terra senza vita dai colleghi che stavano lavorando sul lato opposto dell'edificio. E' deceduto per le numerose fratture riportate e per il trauma cranico riportate nell'impatto con il terreno. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri di Frabosa Soprana e l'elisoccorso del 118. Le indagini per ricostruire i fatti sono in corso da parte degli addetti Spresal. Xhemil, in base alle testimonianze dei datore di lavoro e dei colleghi, erano una persona esperta nel suo lavoro.

Foggia 3 giugno E’ morto G.P. di 58 anni di Cagnano Varano, a causa del ribaltamento del trattore. G.P è morto questa mattina mentre stava effettuando alcuni lavori in una zona di campagna. Stando ad una ricostruzione dell'accaduto il 58enne era a bordo di un mezzo cingolato, in una zona rurale tra Cagnano e San Nicandro, quando per cause ancora in corso di accertamento, il veicolo si è ribaltato. E' finito , così, in una scarpata. L'uomo è morto sul colpo. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del personale del 118, accorso sul posto, insieme ai militari dell'Arma e ai Vigili del Fuoco.

mercoledì 2 giugno 2010

anche giugno inizia con molti morti. A Cuneo è morto un operaio albanese. A Pescara marco Perrucci. A Napoli un edile di 62 anni. A Siracusa un agrico

Cuneo E' morto un operaio albanese di 30 anni. Il giovane è precipitato nella tromba dell'ascensore di un edificio in costruzione ed è morto sul colpo. Secondo i primi accertamenti, era salito su un'impalcatura per disarmare la struttura e avrebbe perso l' equilibrio cadendo al suolo da diversi metri di altezza. Sul posto sono intervenute le autorità competenti

Pescara E' morto Marco Perrucci a 33 anni trafitto da una valvola d'acciaio. A marco gli è esploso un disco contro trapassandogli lo sterno e uccidendolo sul colpo. Così Marco Perrucci, operaio di Bucchianico, ieri mattina ha perso la vita in un cantiere edile a Villa Oliveti di Rosciano. Non ha avuto scampo: quando sono arrivati i soccorsi il suo cuore aveva smesso di battere. Perrucci avrebbe compiuto 33 anni il 21 giugno. Era un saldatore, un operaio specializzato che lavorava su commissione e ieri era impegnato in un residence in costruzione, Borgo San Benedetto. La ditta per cui stava prestando la propria attività è la Dlb di Pescara, guidata da una donna, e insieme a Perrucci c'erano tre persone, tra cui il direttore dei lavori, marito della titolare.
Quando si è verificato l'incidente erano in corso le prove tecniche di tenuta degli impianti idrici, con l'immissione nelle tubature di aria ad alta pressione. All'improvviso, quando l'aria è stata pompata nell'impianto, è esplosa la valvola che teneva collegati la condotta da testare e il tubo di trasmissione dell'aria.

Napoli E' morto un operaio un operaio di 64 anni schiacciato da un muro di contenimento crollato nel cantiere in cui stava lavorando. E’ successo in via Pozzuoli a Bagnoli e i colleghi della vittima, Paolo G., capocantiere, hanno subito allertato i soccorsi. Quando i vigili del fuoco e i sanitari del 118 sono giunti sul posto per l’uomo non c’era però più niente da fare.

Siracusa E' morto un agricoltore di 62 anni nel tentativo di sradicare un albero. di sradicare un albero dal terreno è rimasto colpito dal tronco.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?