https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/9954740674599780
Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
Translate (traduci nella tua lingua)
Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
giovedì 31 agosto 2023
Un'altra strage di operai a Torino
Torino, strage di operai uccisi dal treno in corsa: in 5 perdono la vita, due gravemente feriti. Un orrore che susciterà un grande clamore mediatico. Ma ogni giorno è uno stillicidio continuo, ma non vogliono vederlo. Siamo a più 18% dei morti sui luoghi di lavoro e a più 40% rispetto al 2008 anno di apertura dell'Osservatorio. Il mondo del lavoro abbandonato. Ministri che fanno finta di non vedere questa strage. Solo in agricoltura ci sono nel 2023 già 117 agricoltori schiacciati dal trattore. Fanno la guerra all'Osservatorio che denuncia da 16 anni che i morti sul lavoro non sono solo quelli di INAIL ma ce ne sono ogni anno il 40% in più. L'Osservatorio fu aperto per ricordare i sette operai della Thyssenkrupp di Torino. Vedere che nella stessa città c'è stata un'altra strage simile fa male ed è una vergogna
mercoledì 30 agosto 2023
Ecco i grafici dei morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno al 28 agosto comparati con lo stesso periodo del 2022 e 2008, un aumento spaventoso se si contano tutti i morti e non solo gli assciurati INAIL. Nel secondo grafico ho voluto evidenziare la strage di lavoratori che hanno più di 60 anni.
Muore l'operaio elettricista Mattia Finocchio, aveva solo 34 anni, i familiari donano gli organi
Mattia Finocchio, di Tornareccio, era in rianimazione da cinque giorni dopo essere stato colpito alla testa da un tubo dell'aria
Mattia Finocchio, 34 anni, di Tornareccio, è morto ieri all'ospedale di Pescara, a distanza di cinque giorni dall'incidente sul lavoro subito in un'azienda metalmeccanica di Mozzagrogna. Era in rianimazione, dove i sanitari hanno deciso di staccare le macchine che lo tenevano in vita. I familiari donano gli organi
martedì 29 agosto 2023
Francesca Marasco la tabaccaia di Foggia uccisa in un tentativo di rapina è una delle tantissime donne morte sul lavoro
Aveva 72 anni Francesca Marasco uccisa ieri a Foggia: è una delle tante donne che muoiono sul lavoro, ma anche loro sono ignorate dalla cronaca: sono state 137 nel 2022, e quest'anno non va meglio. Muoiono in ogni ambito lavorativo sui luoghi di lavoro, operaie nelle Fabbriche, sulle strade mentre vanno o tornano dal lavoro per la stanchezza, per conciliare il lavoro con la famiglia e i figli: muoiono nei lavori casalinghi. Ma nessuno se ne accorge e si meravigliano se non fanno più figli: chi li fa è un'eroina. Ho messo in versi la storia di 17 lavoratrici morte sul lavoro, mi piacerebbe che Mannoia molto impegnata sulla parità di genere le cantasse per sensibilizzare. Ma come contattarla?
sabato 26 agosto 2023
L'inferno operaio: anche ieri 3 (monitoriamo un quarto) due di questi dopo lunghe agonie, Biagio Di Ceglie muore dopo una settimana di agonia, un altro operaio è morto ieri all'Ospedale di Olbia dopo un mese di agonia. Un bracciante romeno muore per il caldo lavorando a 39 gradi, è successo in provincia di brescia, che si sta confermando anche quest'anno la capitale dei morti sul lavoro, già 20 sui luoghi di lavoro, più itinere
La Classe Operaia è andata all'inferno, scrissi questo libro nel 2010 citando il film "La Classe operaia va in paradiso, un film del 1971 (io facevo l'operaio). C'era nel cast un grande attore Gian Maria Volontè. Erano anni di grande speranza di cambiamento, ma pochi decenni dopo di vedeva l'inferno in arriva. Cos'hanno fatto di male i lavoratori ad avere una situazione del genere. Tanti dirigenti sindacali e politici venuti dopo Berlinguer hanno rubato i voti e traditi i lavoratori. I nomi? basta andare a vedere chi erano ai vertici del Partito Comunista dopo di lui ; uno piange in parlamento perchè prende solo poco più di 4000 euro al mese e sventola il cedolino, l'altro fa film banali, un altro che portava scarpe da due milioni, mentre gli operai prendevano poco più di centinaia di migliaia di lire, ora è inquisito. Non rimpiango il partito comunista, no, sapevo già che le idee, gli ideali, i valori sono solo sulla carta, mentre concretamente gli uomini non sono pronti per una società ugualitaria, esiste l'istinto di sopraffazione, e chissà quando saranno pronti. Cerchiamo concretamente di fare qualcosa di utile alla collettività
OSSERVATORIO
NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
L’unico osservatorio
che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL,
nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi
nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi, così come INAIL che mette insieme
i morti sui luoghi di lavoro e in itinere
26 agosto
2023
Dall’inizio dell’anno
sono morti complessivamente 930 lavoratori, di questi 610 morti sui luoghi di
lavoro (tutti registrati), gli altri sulle strade e in itinere e in altri
ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato
un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da
INAIL o che muore in nero.
Nel 2022 i lavoratori
morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli
altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono
stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti
lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono
stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia
Aperto da Carlo
Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti
poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti
registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso,
provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione,
nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore
per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente
dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore
anziano.
Dal 1° gennaio 2008,
anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti
complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di
lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi
lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro
volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del
fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali”
quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione
diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti
114 gli schiacciati dal trattore
82 morti gli autotrasportatori alla
guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti (non inseriti tra i
morti sul lavoro se non stavano lavorando) che hanno la sventura di
incrociarli, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida
66 gli operai/e, impiegati/e,
agricoltori/e, braccianti ecc. morti per
malori sui luoghi di lavoro, in luglio e agosto per il caldo che sono a tutti
gli effetti denunciati come morti per infortuni sul lavoro
33 i morti in infortuni domestici
21 boscaioli morti travolti
dall’albero che tagliavano
62 gli stranieri morti sui luoghi di
lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa
INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il
20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più
giovedì 24 agosto 2023
Se questa è formazione utile visti i morti che ogni anno registra la Lombardia. Ma chi li finanzia? La Lombardia prima per numero di morti sui luoghi di lavoro, Terza in Italia tra le grandi Regioni dopo Campania e Veneto in rapporto al numero di abitanti con il numero di morti, l'unico parametro valido per comparare il numero di morti, altri indici sono solo fuffa...Anche Eurostat utilizza questo paramentro.
LOMBARDIA
– Con oltre 4 milioni di euro
in progetti finanziati, quasi 20mila lavoratori formati per un
totale di 2mila aziende interessate, la Lombardia si dimostra la regione italiana più dinamica nella
formazione continua in materia di sicurezza e salute sui posti di lavoro.
I dati, offerti da FondItalia (Fondo Formazione Italia) si riferiscono al
periodo 2019-2023 che ha visto la Lombardia precedere, per numeri di addetti
formati, aziende interessate e budget finanziati, la Puglia e il Lazio.
Anche i bambini vittime del degrado e dello sfruttamento
Stepan, il bambino di 8 anni risucchiato dal bocchettone di scarico delle terme di Cretone, a Palombara Sabina lo scorso 17 agosto, è morto perché la griglia di protezione è stata tolta per velocizzare e non pagare gli straordinari ai lavoratori.
mercoledì 23 agosto 2023
con i morti di oggi superati i 600 morti sui luoghi di lavoro, complessivamente ci stiamo avvicinando ai 1000 morti comprensivi di itinere e sulle strade
Il Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida ha ragione, ormai c'è la sotituzione etnica degli italiani, ormai quasi minoranza: la sotituzione riguarda però i morti sul lavoro stranieri, che ormai stanno diventando una minoranza. metà dei morti per inofortuni sono stranieri. Ma perchè il Ministro lollobrigida non manda un segnale di interesse per i morti in Agricoltura, che sono di sua competenza? uguale ai suoi predecessori, di ogni colore politico, in questi 16 anni sono passati tutti i partiti, ma nessuno ha mosso un dito per far cessare questa strage nella strage che sono gli agricoltori schiacciati dal trattore, già 11 quest'anno, di questo passo, con i lavori atunnali è facile prevedere che uguagleremo se non superreremo i 167 schiacciati nel 2022
Ieri 5 morti sui luoghi di lavoro, tre sono stranieri: orribile morte di un ingegnere in trasferta, risucchiato e dilaniato da un ventilatore.
5 morti ieri, tra queste quella di un ingegnere di 50 anni risucchiato e dilaniato da un ventilatore industriale. Altri tre sono stranieri, due romeni e un indiano con un'altra morte orribile: muore soffocato in una vasca di liquami, aveva solo 32 anni, uno dei due romeni morti aveva solo 25 anni ed è stato travolto da una benna, l'altro schiacciato da manufatti di cemento, aveva 52 anni, la quinta vittima è un boscaiolo travolto dall'albero che tagliava. Ma c'è una sesta vittima muore in un incendio in casa, è un infortunio domestico. Cari amici statemi vicini, fanno di tutto per ostacolare il lavoro dell'Osservatorio: tante le forze ostili, non mi sopporto perché sono fuori dal "giro". Tanti interessi di varia natura su queste tragedie.
martedì 22 agosto 2023
Non si tratterebbe di un incidente sul lavoro: il 77enne, infatti, pare stesse "abbattendo l'albero per conto di un amico",
L'assurdo articolo che leggi, ma in effetti in tanti la pensano così, no carissimi è lavoro NERO
lunedì 21 agosto 2023
Altri 15 morti che ho registrato oggi sui luoghi di lavoro in questa settimana di vacanze
Rendiamo omaggio al giovane finanziere Lorenzo paroni di 30 anni
morto in addestramento al confine con la Slovenia (nella foto) e alla Guardia Forestale palermitana che che è morto dopo un mese di agonia, stava spegnendo l'incendio che ha devastato la provincia di Palermo, si chiamava Matteo Brandi e aveva già 66 anni e doveva essere già in pensione a quell'età
venerdì 18 agosto 2023
i morti di ieri che non saranno nelle statistiche INAIL. Finalmente arrestato dopo 16 anni il responsabile tedesco della strage alla Tyssenkrupp a Torino dove morirono 7 giovani operai
Ieri sono morti sul lavoro in 5 ma nessuno sarà segnalato in Europa. I due finanzieri hanno un'assicurazione diversa. Due sono schiacciati dal trattore, il quinto fulminato era un volontario. 16 anni fa fondai l'osservatorio 24 giorni dopo la tragedia alla ThyssenKrupp di Torino. Li aprii perché i morti sul lavoro non erano monitorati da nessuno. Un lavoro enorme che mi impegna tante ore al giorno, anche ora che sono in ferie. Finalmente il responsabile di quella strage paga con il carcere. Stanno cercando in tanti di sminuire e attaccarmi anche sul piano personale e come artista. Ma state tranquilli mestatori, io non demorto. Ostinato e cocciuto come sono i sanniti
giovedì 17 agosto 2023
Coi 5 morti di ierisui luoghi di lavoro superati i 900 morti complessivi dall'inizio dell'anno di questi 585 sui luoghi di lavoro
Un autentico bumm di morti sul lavoro quest'anno ma la politica non se ne accorge, superati i 900 morti compreso itine, di questi 585 sono morti sui luoghi di lavoro, due gli schiacciati dal trattore ieri. Un corriere, di quelli "del pacco e via" ne consegna uno e muore per le scale di un'abitazione, muoiono numerosissime questi nuovi schiavi, un caporalato legalizzato
lunedì 14 agosto 2023
I martiri del lavoro. Vola tra gli angeli piccolo Manuel, sperando che lassù ci sia un mondo migliore e più giusto: morire di lavoro a 19 anni è assurdo nel 2023
Manuel Graffonara aveva solo 19 anni, ed è morto per infortunio sul lavoro, gli è crollato un muro addosso nella civile Bolzano
, Manuel è uno dei tanti giovani precari che fanno lavori pericolosi, spesso precari, senza possibilità di opporsi al licenziamento se si rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso. Manuel era volontario dei Vigili del Fuoco. Una società egoista che se ne frega di chi lavora ha causato la tua morte. C'è chi lotta per quelli come te, siamo in pochi, ma nonon ci arrenderemo mai. Riposa in pace piccolo
domenica 13 agosto 2023
Già 107 gli agricoltori schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno
Anche ieri due schiacciati dal trattore a Piacenza e a Roma. Ho aperto una bottiglia di "sangue di agricoltore" ne ho prodotte oltre 100, ma gli schiacciati sono già 107, sarà un'annata record. Il vino rosso ha un sapore un po' amaro, ma si beve bene, ne manderò una al Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida. Sperando che cominci ad occuparsi di questa strage di sua competenza
sabato 12 agosto 2023
Ricordiamo la famiglia Colle sterminata da lavoro in nero in casa.Nella foto Franco Colle con la figlia Anna, morti con il fratello Claudio in casa.Muore un giovane di 20 anni travolto da una struttura in cemento. ma non poteva mancare il "vecchio" un elettricista che ancora lavorava a 64 anni, fulminato è morto dopo 5 giorni di agonia con ustioni nel 90% del corpo
Povero il nostro Paese. Un’intera famiglia assunta in nero a Rieti. Un’intera famiglia sterminata. Nessuno è sopravvissuto. I pm hanno scoperto che Franco Colle e i figli Anna e Claudio sono morti — tra lo scorso 21 e 26 luglio — perché gli era stato assegnato un lavoro pericolosissimo, senza che fossero formati per farlo, senza avere gli strumenti. Fabbricavano Fuochi d'Artificio in nero e in casa.
Un giovane di 20 anni è morto ieri a Bressanone di Bolzano, con la sega tagliava i pali che sostenevano una "bocca di lupo"in un cantiere, ma che cos'è una bocca di lupo? Una struttura di cemento, che gli è caduta addosso, davverio incredibile mandare alla morte un giovane di 20 anni che lavorava in un pericolo simile.
ancora ieri un vigilantes è morto sotto la Reggia di Caserta da un ventenne sotto gli effetti di droghe. E' stato arrestato
giovedì 10 agosto 2023
Agosto morto sul lavoro non ti conosco: già 18 i morti sui luoghi di lavoro questo mese, più i morti in itinere come il povero ventenne Jacopo dotti morto mentre tornava a casa dal lavoro
OSSERVATORIO
NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
L’unico osservatorio
che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL,
nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi
nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi, così come INAIL che mette insieme
i morti sui luoghi di lavoro e in itinere
10
agosto 2023
Dall’inizio dell’anno
sono morti complessivamente 8865 lavoratori, di questi 562morti sui luoghi di
lavoro (tutti registrati), gli altri sulle strade e in itinere e in altri
ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato
un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da
INAIL o che muore in nero.
Nel 2022 i lavoratori
morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli
altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono
stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti
lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono
stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia
Aperto da Carlo
Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti
poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti
registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso,
provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione,
nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore
per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente
dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore
anziano.
Dal 1° gennaio 2008,
anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti
complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di
lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi
lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro
volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del
fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali”
quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione
diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti
105 gli schiacciati dal trattore
78 morti gli autotrasportatori alla
guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti (non inseriti tra i
morti sul lavoro se non stavano lavorando) che hanno la sventura di
incrociarli, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida
59 gli operai/e, impiegati/e e
agricoltori/e ecc. morti per malori sui luoghi di lavoro, in luglio e agosto per
il caldo che sono a tutti gli effetti denunciati come morti per infortuni sul
lavoro
32 i morti in infortuni domestici
19 boscaioli morti travolti
dall’albero che tagliavano
56 gli stranieri morti sui luoghi di
lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa
INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il
20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più
Qui sotto i morti sui luoghi di
lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per
covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti
sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in
itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli
segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono
altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di
lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in
bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi
dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali
dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati
nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di
residenza.
I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle
Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e
autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di
autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.
Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i
lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti
lavorativi,
LOMBARDIA 68 (116 tot.con itinere)
Milano 10, Bergamo 6, Brescia 18, Como 8, Cremona 2, Lecco 4, Lodi 1, Mantova 5,
Monza Brianza 3 Pavia 7 Sondrio 2, Varese 3 CAMPANIA 51 (82 tot.) Napoli 13, Avellino 8
Benevento 4, Caserta 15, Salerno 11 VENETO 45 (82 tot.)
Venezia 7 Belluno 1, Padova 7, Rovigo 3, Treviso 10 Verona 11, Vicenza 4 PIEMONTE
39 (54 tot.)
Torino 11, Alessandria 5, Asti 5, Biella 2, Cuneo 10, Novara 1,Verbano-Cusio-Ossola
4 Vercelli 2 SICILIA 38 (58 tot.) Palermo 7
Agrigento 7 Caltanissetta, Catania 2, Enna 1, Messina 7, Ragusa 2, Siracusa 6,
Trapani 6 TOSCANA 35 (63 tot.) Firenze 7,
Arezzo 6, Grosseto 4, Livorno, Lucca 4, Massa Carrara 2 Pisa 6, Pistoia 1,
Siena 2 Prato 2 EMILIA ROMAGNA 33 (52 tot.) Bologna
2, Rimini 2 Ferrara 2 Forlì Cesena 4 Modena 12 Parma 4 Ravenna 3 Reggio Emilia
1 Piacenza 2 PUGLIA 34 (54tot.) Bari
17, BAT 2, Brindisi 3, Foggia 5, Lecce 4 Taranto 3 CALABRIA
30 (48 tot.) Catanzaro 5, Cosenza 10, Crotone 4
Reggio Calabria 5 Vibo Valentia 5 LAZIO 26 (48 tot.)
Roma 11, Viterbo 3 Frosinone 3 Latina 4 Rieti 3 MARCHE 21 (33 tot.)
Ancona 6, Macerata 6, Fermo 2, Pesaro-Urbino 5, Ascoli Piceno 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 17 (28
tot.) Pordenone 8 Triste 2 Udine 7 UMBRIA 10 (16
tot.) Perugia 8 Terni 2 TRENTINO ALTO ADIGE 16 (29 tot.) Trento 9
Bolzano 7 ABRUZZO 11 (17 tot.)
L'Aquila 2, Chieti 3, Pescara 2 Teramo 3 SARDEGNA 11 (18 tot.)
Cagliari 1 Carbonia-Iglesias 2 Medio
Campidano 1, Nuoro 1, Ogliastra 1, Olbia-Tempio , Oristano 2, Sassari 3 BASILICATA
6 (9 tot.) Potenza
4 Matera 2 LIGURIA
13 (16 tot.) Genova (3), Imperia 5 La
Spezia 4, Savona (1) VALLE D’AOSTA 2 (5 tot.) Molise 5 (8 tot.) Campobasso 4 Isernia 1
Curatore Carlo Soricelli,
metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni
Per contatti
carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter
@pittorecarlosor
Report morti sul lavoro nei primi sette
mesi del 2023
Il mese di luglio si
conclude con la morte di Vasil Meshinkov un bulgaro di 60 anni
morto al suo primo giorno di lavoro, dipendente di una ditta esterna, il mese
si conclude con 103 morti sui luoghi di lavoro e 157 complessivi, ma potrebbero
mancarne, in itinere e in altri ambiti lavorativi, strage di edili questo mese
per cadute dall’alto di capannoni e impalcature, molti di questi per malori
dovuti al caldo. Nel luglio del 2022 i morti sui luoghi di lavoro (escluso
itinere) sono stai 84, l’aumento è del 15%, altro che cali se si contano tutti
e non solo gli assicurati a INAIL. Nei primi sette mesi i morti sui luoghi di
lavoro (escluso itinere) sono stati 542 contro i 451 del 2022, un aumento
spaventoso del 17% .se poi andiamo al primo anno di monitoraggio, al 31 luglio
del 2008 i morti furono 358, con uno spaventoso aumento del 36%. Fu Salvatore
Guarino della provincia di Cosenza a
morire l’ultimo giorno di luglio di quell’anno. Ma nulla è cambiato da allora
se non un aumento di centinaia di lavoratori morti in più. Stesse percentuali
nelle varie categorie. Ma è incredibile il numero da 60 anni in più che sono
morti sui luoghi di lavoro 241 su 542,
il 44%del totale. Buona parte di questi non sono assicurati a INAIL, come quasi
tutti i 101 agricoltori schiacciati dal trattore anche quest’anno, 167 nel 2022
e oltre 2400 da quando ho aperto l’Osservatorio. Sotto i sessant’anni ormai un
morto su cinque è straniero. Qui sotto la reale situazione dei morti sui luoghi
di lavoro per ogni regione e provincia. Carlo Soricelli curatore
dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.it
giovedì 3 agosto 2023
Grazie a Massimo Franchi per l'articolo sul Manifesto di questa mattina. L'artico fa una comparazione dei morti Inail, che non fa nessun monitoraggio ma raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio dei suoi assicurati
Grazie a Massimo Franchi per l'articolo, ma non si fermi qui, approfondisca i tanti aspetti di questa strage, del perché tanti giornalisti della carta stampata e delle televisioni occultano i morti, pur sapendo che sono tanti di più, lo fa la politica, lo fanno i ministri dell'Agricoltura e del lavoro, anche questi attuali, seppure avvertiti dall'osservatorio più volte, come i loro predecessori, di questa strage che c'è in più, eppure parliamo della vita dei nostri lavoratori. Ma mandato mail anche al Presidente Mattarella, ma gli fanno leggere le mail dell'osservatorio che parla di un numero ben maggiore di morti sul lavoro? No, sarei sicuro che appeofondirebbe. Non c'è solo disinteresse, c'è molto di più, basta andare a vedere: si spendono miliardi di euro sulla Sicurezza, tra l'altro prelevati dalle buste paghe dei lavoratori, senza nessun risultato se si contano tutti e non solo gli assicurati Inail. Ministri che finito il mandato poi vanno a lavorare in enti e istituti che dovevano controllare da ministri, oppure scambi di poltrone in grandi Istituti e Enti, o in altri posti attinenti. Lobby potentissime che controllano il Parlamento, che insabbiano i morti in "eccesso" che hanno forti interessi con queste organizzazioni, con stampa e televisioni pubbliche e private, potentissime con tutti i mezzi di Comunicazione praticamente quasi tutte sotto controllo in aspetti importanti come questi, come gli sbarchi che praticamente sono spariti da giornali e televisioni, seppur raddoppiati. Giornalisti di importanti testate nazionali che si autocensurano, uno pochi giorni fa, ma autoridotto al silenzio. Ma i miliardi di euro spesi sulla Sicurezza come vengono distribuiti, a chi vanno e chi controlla? Io non lo so, di sicuro sono spesi male. Sta di fatto che i morti aumentano in continuazione, che arrivano in aziende strutturate che hanno consulenti, che ovviamente lavorano "gratuitamente". E lì praticamente non ci sono morti, quei pochi sono delle ditte in appalto che non hanno gli stessi diritti e protezioni dei dipendenti, mentre la stragrande percentuale dei morti sul lavoro sono concentrati nelle piccole piccolissime aziende, te gli artigiani e in nero, soprattutto nelle campagne e in edilizia, dove muoiono numerosissimi i settantenni, come il gruista napoletano morto a Jesi per il caldo a 75, o come quell'altro napoletano "fritto" in un conteiner in un cantiere della TAV nel bresciano. Meridionali che muoiono numerosissimi in tutti cantieri del nostro Paese e se non sono "terroni" sono stranieri, ormai uno su cinque con meno di 60 anni morto sui luoghi di lavoro è straniero. Come non arrabbiarsi quando vai a guardare le tabelle excel e ti accorgi che oltre il 40% dei morti hanno più di 60 anni, il 19% di questi con più di 70 anni. Un orrore che nessuno vuol vedere. Nessuno che ha nulla da dire sul precariato che costringe chi lo subisce a svolgere un lavoro pericoloso. E col Jobs act renziano i nuovi assunti sono praticamente di diventati precari. E le donne lavoratrici che muoiono numerosissime sulle strade: quasi quanto gli uomini. Come non commuoversi per quella madre e moglie cinquantenne dai capelli rossi che sorride nella foto di rito quando è morta, alle 4,30 di mattina per raggiungere alle 5 il posto di lavoro. E perché tutti gli anni arrivano all'INAIL oltre 1000 morti, per più diventare mediamente il 30% in meno a giugno o giù di lì ogni anno. Resuscitano? Gli stessi morti che poi vengono mandati in Europa che così fanno apparire l'Italia più virtuale di quella che è. Se si contano tutti i morti l'Italia raddoppia tutti i paesi europei. E tanto altro ancora. Vada più a fondo Massimo Franchi e i giornalisti che hanno ancora la schiena dritta.
mercoledì 2 agosto 2023
Report morti sul lavoro nei primi sette mesi
Report
morti sul lavoro nei primi sette mesi del 2023
Il mese di luglio si
conclude con la morte di Vasil Meshinkov un bulgaro di 60 anni
morto al suo primo giorno di lavoro, dipendente di una ditta esterna, il mese
si conclude con 103 morti sui luoghi di lavoro e 157 complessivi, ma potrebbero
mancarne, in itinere e in altri ambiti lavorativi, strage di edili questo mese
per cadute dall’alto di capannoni e impalcature, molti di questi per malori
dovuti al caldo. Nel luglio del 2022 i morti sui luoghi di lavoro (escluso
itinere) sono stai 84, l’aumento è del 15%, altro che cali se si contano tutti
e non solo gli assicurati a INAIL. Nei primi sette mesi i morti sui luoghi di
lavoro (escluso itinere) sono stati 542 contro i 451 del 2022, un aumento spaventoso
del 17% .se poi andiamo al primo anno di monitoraggio, al 31 luglio del 2008 i
morti furono 358, con uno spaventoso aumento del 36%. Fu Salvatore Guarino della
provincia di Cosenza a morire l’ultimo giorno di luglio di
quell’anno. Ma nulla è cambiato da allora se non un aumento di centinaia di
lavoratori morti in più. Stesse percentuali nelle varie categorie. Ma è
incredibile il numero da 60 anni in più che sono morti sui luoghi di lavoro 241 su 542, il 44%del totale. Buona parte di
questi non sono assicurati a INAIL, come quasi tutti i 101 agricoltori
schiacciati dal trattore anche quest’anno, 167 nel 2022 e oltre 2400 da quando
ho aperto l’Osservatorio. Sotto i sessant’anni ormai un morto su cinque è
straniero. Qui sotto la reale situazione dei morti sui luoghi di lavoro per
ogni regione e provincia. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale
di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
OSSERVATORIO
NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
L’unico osservatorio
che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL,
nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi
nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi, così come INAIL che mette insieme
i morti sui luoghi di lavoro e in itinere
31 Luglio
2023
Dall’inizio dell’anno
sono morti complessivamente 848 lavoratori, di questi 542 morti sui luoghi di
lavoro (tutti registrati), gli altri sulle strade e in itinere e in altri
ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato
un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da
INAIL o che muore in nero.
Nel 2022 i lavoratori
morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli
altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono
stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti
lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono
stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia
Aperto da Carlo
Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti
poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti
registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso,
provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione,
nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore
per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente
dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore
anziano.
Dal 1° gennaio 2008,
anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti
complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di
lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi
lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro
volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del
fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali”
quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione
diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti
101 gli schiacciati dal trattore
75 morti gli autotrasportatori alla
guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti (non inseriti tra i
morti sul lavoro se non stavano lavorando) che hanno la sventura di
incrociarli, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida
56 gli operai/e, impiegati/e e
agricoltori/e morti per malori sui luoghi di lavoro, in luglio per il caldo che
sono a tutti gli effetti denunciati come morti per infortuni sul lavoro
31 i morti in infortuni domestici
19 boscaioli morti travolti
dall’albero che tagliavano
51 gli stranieri morti sui luoghi di
lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa
INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il
20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più
Qui sotto i morti sui luoghi di
lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per
covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti
sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in
itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli
segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono
altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di
lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in
bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi
dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali
dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati
nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di
residenza.
I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle
Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e
autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di
autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.
Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i
lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti
lavorativi,
LOMBARDIA 63 (108 tot.)
Milano 10, Bergamo 5, Brescia 17, Como 8, Cremona 2, Lecco 3, Lodi 1, Mantova
3, Monza Brianza 3 Pavia 7 Sondrio 2, Varese 3 CAMPANIA 49 (70 tot.) Napoli 12, Avellino 7
Benevento 4, Caserta 15, Salerno 11 VENETO 44 (76 tot.)
Venezia 7 Belluno 1, Padova 7, Rovigo 3, Treviso 9 Verona 11, Vicenza 4 PIEMONTE
37 (54 tot.)
Torino 10, Alessandria 5, Asti 5, Biella 2, Cuneo 9, Novara
1,Verbano-Cusio-Ossola 4 Vercelli 2 SICILIA 38 (58 tot.)
Palermo 7 Agrigento 7 Caltanissetta, Catania 2, Enna 1, Messina 7, Ragusa 2,
Siracusa 6, Trapani 6 TOSCANA 33 (63 tot.)
Firenze 6, Arezzo 6, Grosseto 4, Livorno, Lucca 4, Massa Carrara Pisa 5,
Pistoia 1, Siena 2 Prato 1 EMILIA ROMAGNA 33 (52 tot.) Bologna
2, Rimini 2 Ferrara 2 Forlì Cesena 4 Modena 12 Parma 4 Ravenna 3 Reggio Emilia
1 Piacenza 2 PUGLIA 33 (54tot.) Bari
17, BAT 2, Brindisi 3, Foggia 4, Lecce 4 Taranto 3 CALABRIA
29 (48 tot.) Catanzaro 4, Cosenza 10, Crotone 4
Reggio Calabria 5 Vibo Valentia 5 LAZIO 24 (38 tot.)
Roma 10, Viterbo 3Frosinone 2 Latina 4 Rieti 3 MARCHE 21 (33 tot.)
Ancona 6, Macerata 6, Fermo 2, Pesaro-Urbino 5, Ascoli Piceno 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 17 (28
tot.) Pordenone 8 Triste 2 Udine 7 UMBRIA 10 (16
tot.) Perugia 8 Terni 2 TRENTINO ALTO ADIGE 16 (29 tot.) Trento 9
Bolzano 7 ABRUZZO 11 (17 tot.)
L'Aquila 2, Chieti 3, Pescara 2 Teramo 3 SARDEGNA 10 (14 tot.)
Cagliari 1 Carbonia-Iglesias 2 Medio
Campidano 1, Nuoro , Ogliastra 1, Olbia-Tempio , Oristano 2, Sassari 3 BASILICATA
6 (9 tot.) Potenza
4 Matera 2 LIGURIA
13 (16 tot.) Genova (3), Imperia 5 La
Spezia 4, Savona (1) VALLE D’AOSTA 2 (5 tot.) Molise 5 (8 tot.) Campobasso 4 Isernia 1
Curatore Carlo Soricelli,
metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni
Per contatti
carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter
@pittorecarlosor
martedì 1 agosto 2023
Cinque morti sui luoghi di lavoro il 31. 450 morti Inail al 30 giugno. E gli altri 220. Oggi 1° agosto siamo a 855 morti complessivi dall'inizio dell'anno 551 sui luoghi di lavoro
Davvero assurdo che vengono nascosti agli italiani quasi la metà dei morti sul lavoro solo perché non sono assicurati a Inail. Li occultano tutti, Inail fa passare il messaggio chi i suoi morti, solo i suoi morti siano rappresentativi di tutto il panorama lavorativi, mentre in realtà sono solo i suoi. E gli altri? Dai 400 ai 500 morti sui luoghi di lavoro spariscono dalle statistiche. Ma come credere a un metalmeccanico in pensione, per l'aggiunta pittore, che ovviamente cercano di demolire perché è uno che vuole farsi pubblicità: nascondendo il fatto che aveva prima di cominciare a monitorare i morti, perché nessuno lo faceva e non fa, già all'attivo 70 mostre, che aveva già avuto il titolo di maestro dato dal Museo Zavattini, che aveva già esposto a Palazzo D'Accursio e Palazzo Re Enzo con personali e più volte, Che ha 11 opere nel patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna. E dopo più niente perché vedeva e non stava zitto, l'indifferenza della politica, dei ministri, delle Commissioni Parlamentari e degli ammistratori a ogni livello. Il vuoto intorno, ora cerca o addirittura mente do di bloccarmi o depotenziare la mostra che farò a ottobre a Ravenna. Interessi miliardari, frustrati che vorrebbero fare quello che ho fatto io e non ci riescono, giornalisti (non tutti) che hanno paura a diffondere questi dati, sapendo bene che i morti sono quelli che diffondo con l'osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro. Dico loro che sono come Don Abbondio. Poi gli indifferenti che se ci fosse Dante li caccerebbe nel peggiore girone infernale. Ieri 5 morti, ma i media parlano solo dell'operaio travolto da una pala meccanica in Molise
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.