Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
mercoledì 31 gennaio 2018
31 gennaio 2018. Si è concluso in modo terribile questo primo mese del 2018, con ben 61 lavoratori morti sui LUOGHI DI LAVORO e almeno altrettanti morti sulle strade e in itinere.
martedì 30 gennaio 2018
Morte sul lavoro orribile per Roberto Di Marco un piccolo imprenditore della Marsica: triturato da una tramoggia
Un muratore arriva al pronto soccorso accompagnato dai colleghi, poi muore: l'ipotesi degli inquirenti è un infortunio sul lavoro non denunciato. probabilmente è caduto da un'impalcatura.
lunedì 29 gennaio 2018
Io speriamo che me la cavo. Oggi i lavoratori si devono sentire graziati, ne sono morti "solo" due. Muore una lavoratrice di 41 anni a Villa Serena di Comago nella provincia di Genova
Muore un altro lavoratore in provincia di monza: a perdere la vita Giovanni Raspi travolto dall'albero che tagliava.
Silenzio politica e mediatico. Altri tre lavoratori morti, sono 52 sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno
A perdere la vita anche un 47enne che si è reciso mentre lavorava in agricoltura, le vene del collo con una motosega. La tragedia in provincia di Verona.
Giacomo Zanzi era caduto dalla scala del suo fienile, è morto ieri dopo dieci giorni di sofferenza. La tragedia nella provincia di Sondrio
venerdì 26 gennaio 2018
49 morti per infortuni dall'inizio dell'anno. Silenzio politico e mediatico sulle morti sul lavoro. Un mese con tanti morti sul lavoro non lo registravo da dieci anni
Chiedo un confronto politico, chi ha il coraggio di confrontarmi con me sulle morti sul lavoro per smentire quello che scrivo? Il Presidente dell'INAIL è disponibile a un confronto? Politici come Renzi, Bersani, Poletti? O il Ministro delle Politiche Agricole Martina che seppur avvertito da anni delle stragi di agricoltori schiacciati dal trattore non si è mai sentito spendere neppure una parola per queste vittime che con poco si potevano salvare? Martina, si confronti con me, mi spieghi cosa ha fatto per salvare le vite di oltre 600 agricoltori schiacciati dal trattore da quando è ministro
Le violenza sulle donne non sono solo gli stupri. Morte sul treno tre lavoratrici Le donne muoiono numerosissime per infortuni sul lavoro
Le Tre donne morte con il treno deragliato mette in luce un aspetto drammatico: tantissime donne muoiono per infortuni sul lavoro in Italia. Le tre donne morte sul treno deragliato è solo una punta di un iceberg. Oltre il 10% di tutti i morti sul lavoro ogni anno sono donne. Non muoiono svolgendo un lavoro pericoloso, anche se qualcuna c’è, ma muoiono numerosissime in itinere. Spesso guidando la propria automobile mentre va e torna dal lavoro. Una società violenta contro le donne, che non tiene conto in nessun modo del carico familiare che è quasi sempre a suo carico. Alla donna è stata dato il diritto di abortire (giustamente), ma non quello di avere bambini se non a costo di sacrifici disumani. Alle donne non viene riconosciuto il doppio e a volte il triplo lavoro che fanno: sul luogo di lavoro, in casa col lavoro domestico e in tante che si occupano anche dei propri familiari e dei disabili. Come fa una donna a non avere incidenti stradali quando tra casa, lavoro e familiari lavorano anche 18 ore al giorno? I progressi realizzati in questi ultimi decenni sono fittizi: la donna si è dovuta adeguare a un modello maschile, che le priva di ogni prerogativa femminile. Donna che diventa uomo nei comportamenti se vuole fare carriera. Spesso, in itinere non gli viene riconosciuto neppure l’infortunio mortale, anche se ha deviato il percorso per andare a prendere che so il latte o ha fatto unsalto a casa dei genitori, o dai suoceri per vedere come stanno, o se hanno bisogno di qualcosa. Politica vergognosa: almeno cambiate le normative sull’itinere e sulla donna lavoratrice. Nel vidio Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indioendente di Bologna morti sul lavoro parla di morti sul lavoro, di politica e sindacato
giovedì 25 gennaio 2018
Sono 3 donne le pendolari morte sul treno dei pendolari. Carlo soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente morti sul lavoro parla dei morti sul lavoro, di politica e di sindacati
Strage di pendolari su un treno deragliato, ancora in Lombardia, Il mondo del lavoro massacrato dalla politica. Video di carlo soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro che parla di morti sul lavoro, di politica e di sindacati
mercoledì 24 gennaio 2018
Altri tre morti sui luoghi di lavoro: già 13 in più dalla strage di Milano. Segretari Camusso, Barbagallo e Furlan la politica è assente, ma voi cosa state facendo per far cessare questa strage? Ve ne volete occupare concretamente e non solo con una dichiarazione alla stampa? Orribile morte di un operaio nel trevisano, ma sono tre a morire di cui si apprende la notizia
martedì 23 gennaio 2018
Dalla strage di Milano altri 11 lavoratori hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, con l'itinere sono almeno il doppio
lunedì 22 gennaio 2018
Dentro alle urne ricordatevi di chi ha fatto morire migliaia di lavoratori ogni anno senza preoccuparsene
Messo in regola il giorno dopo che era morto, nessun risarcimento. Dal blog di Andrea Bagaglio
MORTO SUL LAVORO-MESSO IN REGOLA DOPO IL DECESSO -NESSUN RISARCIMENTO !
SEDICO -( Belluno ) Il pianto e la disperazione della madre di Pietro Fanfoni, il 49enne ucciso il 10 aprile 2015 a Villiago colpito da un albero mentre lavorava con altri colleghi, sono risuonati in tribunale al termine dell'udienza che ha fissato un nuovo rinvio per il processo a carico di Gianvittore Zucco, il 41enne di Fonzaso, accusato di omicidio colposo nella sua veste di titolare dell'impresa presso la quale lavorava Fanfoni.
Si torna in aula a fine novembre, precisamente il 23, per sentire i primi testi. La donna, ormai ottantenne, teme di non avere vita abbastanza. Ma il colpo di scena è arrivato con il pronunciamento del giudice Enrica Marson che ha sollevato dalla responsabilità civile la ditta Slongo Grazianodi Santa Giustina. Insomma, anche sul piano di un eventuale risarcimento la strada è tutta in salita, se non sbarrata. La ditta Zucco, infatti, che aveva avuto in subappalto l'opera dalla Slongo, non aveva copertura assicurativa e Fanfoni non era in regola. Venne assunto solo il giorno dopo il suo decesso.( Il gazzettino )
domenica 21 gennaio 2018
Ma quanto cazzo sono i morti sul lavoro in Italia? Perchè più di un terzo spariscono dalle statistiche? Parlate anche di queste cose nella campagna elettorale.
sabato 20 gennaio 2018
Trentasei morti sui Luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno. Tre regioni guidano la triste classifica
venerdì 19 gennaio 2018
Sta tornando il silenzio sulle morti sul lavoro. Ma ricordati che:.
Le dimenticanze della Politica e delle Istituzioni su queste tragedie . In contemporanea alla strage di Milano altri 6 morti
giovedì 18 gennaio 2018
Cazzo fate qualcoso. E imparate ad ascoltare chi ha suggerimenti da darvi. E' morto il quarto operaio Daniele Barbiericoinvolto nella strage di Milano. Ma sono otto i morti per infortuni in questi due giorni
E dopo la strage di Milano torna il silenzio sulle morti sul lavoro
mercoledì 17 gennaio 2018
Diamo visibilità alle migliaia di "Nessuno" che muoiono ogni anno sul lavoro. Ciao Arrigo, Marco e Giuseppe. Non vi dimenticheremo
dimostra che non c'è stato nessun miglioramento e che le morti dovute a infortuni sono tendenzialmente addirittura aumentate. Ma non dimentichiamoci che almeno altrettanti lavoratori perdono la vita sulle strade e in itinere, sono complessivamente quasi 14000. Ho tolto Bologna dall'Osservatorio, questa città che l'ha sempre ignoratoro non ne merita il nome
Tre lavoratori morti nella scintillante Milano, eroismo tra i compagni di lavoro che hanno cercato di salvarli rischiando la vita. Pagine oscure per la nostra democrazia per pochi
martedì 16 gennaio 2018
Morti tre operai a Milano per esalazioni di sostanze tossiche, ma la media è di cinque lavoratori morti al giorno in questa ultima settimana. Sono 29 i morti sul lavoro dall'inizio dell'anno. Per piacere politici state in silenzio, non buttatevi come avvoltoi su questa natizie
Che fate s...., il vostro silenzio mi fa imbestialire. Parlate anche di queste vittime sul lavoro nella campagna elettorale
Altri due morti sul lavoro anche oggi 16 gennaio e fanno 25 sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno.Ma c'è qualcuno a sinistra che dice qualcosa di sinistra sulle morti sul lavoro? Mi riferisco a tutti quelli che in questi dieci anni hanno detto di essere di sinistra, poi mai si sono interessati alle morti sul lavoro. Chi? Tutti praticamente
lunedì 15 gennaio 2018
Ci sono le elezioni? Ora è troppo tardi per interessarvi delle morti sul lavoro, dovevate interessarvene in questi dieci anni in cui siete stati sempre avvertiti mensilmente del reale numero di morti sul lavoro. Muore in provincia di Ascoli Piceno un giovane di 27 anni schiacciato da un tubo mentre lavorara in un metanodotto in costruzione.
sabato 13 gennaio 2018
Muore sul lavoro, in itinere, un giovane mio vicino di casa. Assicurzione INAIL per tutti, altro che promesse che non si possono mantenere, Emergerebbe anche buona parte del il lavoro nero. Già 21 i morti ul lavoro dall'inizo dell'anno..
venerdì 12 gennaio 2018
Da La Stampa Italia. Nicola Colangeli dice "Se fossero morte 29 bestie, 29 lupi, sarebbero arrivati da tutte le parti. Ma qui sono morte 29 persone, di cui 11 sul lavoro, e addirittura l’Inail non ci riconosce niente. Nemmeno il funerale abbiamo ripreso. Dopo questa maledetta valanga».
“A Rigopiano ci hanno lasciato soli neanche fossero morte 29 bestie”
giovedì 11 gennaio 2018
mercoledì 10 gennaio 2018
Anche oggi 5 morti sul lavoro. ma come ho postato su Facebook,per la prima volta da quando vado a votare, non voterò la sinistra. Sono stanco della loro indifferenza sulle morti sul lavoro
martedì 9 gennaio 2018
Oggi 9 gennaio 2018 cinque morti sul lavoro. Salvini, Berlusconi, Grasso, Renzi, Gentiloni, Meloni, Di Maio diteci cosa intendete fare per le morti sul lavoro se vincerete le elezioni di marzo
lunedì 8 gennaio 2018
Candidati premier Salvini, Berlusconi, Renzi, Di Maio, Gentiloni, Meloni, Grasso cosa farete se vincerete le elezioni per la strage di lavoratori morti per infortunio sul lavoro?
Come curatore dell'Osservatorio Indipendente morti sul lavoro http;//cadutisullavoro.blogspot.it da dieci anni mi batto inutilmente contro le morti sul lavoro di cui la politica mai si è interessata. Candidati Premier Salvini, Berlusconi, Di Maio, Grasso, Renzi, Gentiloni e Meloni quali sono le proposte per far cessare questa strage occultata e dimenticata? Milioni di lavoratori italiani vogliono saperlo prima delle elezioni del 4 marzo. di sicuro oltre un milione di persone che in questi anni hanno visitato l'Osservatorio. Una bella catena di Sant'Antonio di condivisioni. Così saranno costretti a intervenire
la strage di lavoratori è ricominciata anche nel 2018. Già 6 sui luoghi di lavoro
domenica 7 gennaio 2018
sabato 6 gennaio 2018
Morti sul lavoro: leggete cosa scrivevo a Renzi, Poletti e Martina il 28 febbraio 2014 e al Ministro Martina il 22 maggio del 2015, pochi giorni dopo il loro insediamento. Rigopiano ha fatto comprendere a tutti gli italiani che quello che scrivevo era vero. Mai potrei votare per chi è stato cieco e sordo su queste tragedie
Inviato: venerdì 28 febbraio 2014 18:42
A: matteo@governo.it; segrgabinetto@lavoro.gov.it; webmaster@politicheagricole.it
Oggetto: Morti sul lavoro a Gennaio e Febbraio 2014. All'attenzione di Matteo Renzi, Giuliano Poletti e Maurizio Martina,
L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro è aperto dal 1° gennaio 2008, subito dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino, e da quel giorno monitora in tempo reale i morti sul lavoro in Italia. Ogni anno si parla di favolose diminuzioni dei decessi, ma noi, che registriamo tutte le morti sui luoghi di lavoro non abbiamo riscontrato nessun calo. Sostanzialmente i numero dei morti sul lavoro non è variato nel corso di questi anni di monitoraggio. Purtroppo, nonostante il blog sia diventato punto di riferimento con centinaia di migliaia di visitatori in Italia e non solo (questa settimana oltre 600 accessi dagli Stati Uniti e 400 della Germania), per chi cerca notizie in tempo reale su queste tragedie, che portano il lutto in oltre 1000 famiglie ogni anno, non abbiamo mai avuto come interlocutori i vostri ministeri e questo nonostante le numerosissime mail inviate che illustravano la tragedia attraverso dati incontestabili, Ma si è continuato a prendere per buoni i dati ufficiali che sono sempre sottostimati a causa di un monitoraggio parziale.
Il nostro lavoro è solo volontario e l’unico scopo è quello di sensibilizzare sul tema morti sul lavoro e auspicare una diminuzione dei decessi sul lavoro, che ci vede primi in Europa.
D’ora in poi speriamo d’avere maggiore attenzione da parte delle istituzioni.
Cordiali saluti.
Curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.