Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
giovedì 30 giugno 2016
registriamo altri due morti sui luoghi di lavoro.
In provincia di Vicenza è morto travolto da un escavatore che guidava Diego Luigi lovato
mercoledì 29 giugno 2016
Quattro morti sui luoghi di lavoro anche oggi, un ritmo impressionante, a questi occorre poi aggiungerne almeno altrettati che muoiono sulle strade e in itinere
martedì 28 giugno 2016
Tre quattro morti sul lavoro al giorno tolgono tante pensioni di torno.
E' amaro dirlo così brutalmente. Ma ogni tanto qualche dubbio mi viene.Non è che non fanno niente perchè così pagano meno pensioni? Ma no, è solo che se ne fregano della vita di chi lavora. Tutto qui. Anche oggi due morti sul lavoro. Un edile in provincia di Crotone e il solito agricoltore schiacciato dal trattore che non manca mai in questo mese di giugno. Avvertiti, stimolati (de che?) si chiede solo almeno di avvertire chi lavora e chi guida il trattore che guida un mezzo mortale. Manco un twitter da questo governo su queste tragedie. Se poi aggiungiamo che costringono a lavorare fino a quasi settant'anni con la riforma Fornero, anche con i lavori pericolosi....I dubbi aumentano,
Ancora due morti in Emilia Romagna che si colloca in questo momento al secondo posto per numero di morti sul lavoro.
lunedì 27 giugno 2016
SONO DIVENTATI OTTO I LAORATORI MORTI IN QUESTO FINE SETTIMANA.
27 giugno 2016 Un fine settimana di morte per chi lavora. Sono morti conque lavoratori in questa fine settimana. Purtroppo tre nella mia regione l'Emilia Romagna, un autotrasportatore in provincia di Rovigo e Una ragazza di 22 anni che è morta schiacciata dal trattire in provincia di Trento. In Emila Romagna ci sono state due vittime in agricoltura: Massimo Lorenzi di 57 anni schiacciato dal una mietitrebbia e Germano Fontanelli trovato morto dopo giorni dai familiari, era vicino in una scala rovesciata. Al Petrolchimico di Ferrara è morto Sandro Rosi colpito violentemente da uno sportellone di un camion. A questi occorre aggiungerne altri tre. Due provocate dal trattore. in provincia di Asti un 79enne è finito in una scarpata. in provincia di belluno è scoppiata una ruta, anche per questo lavoratore è morto sul colpo. In Provincia d padova un lavoratore, non si comprende se di una ditta appaltatrice è caduto dal tetto di uno stabilimento mentre puliva i pannelli fotovoltaici.
Strage di fine settimana, sono morti in cinque, di cui tre in Emilia Romagna. Anche una ragazza di 22 anni schiacciata dal trattore in provincia di Trento
sabato 25 giugno 2016
Ancora cinque morti sui luoghi di lavoro anche ieri
venerdì 24 giugno 2016
Ancora tre morti anche ieri sui luoghi di lavoro. A questi occorre aggiungere, anche se non si pù inserirlo tra le morti sul lavoro un bambino di tre anni che è morto schiacciato dal trattore del nonno. Il bambino era nel campo
giovedì 23 giugno 2016
Il Parlamento riconvochi il Presidente dell'INAIL. Occorre chiarezza sui morti per infortuni sul lavoro
mercoledì 22 giugno 2016
Muore un operaio alla Comolai di Monfalcone
Politica fai schifo, parli solo dei massimi sistemi ma della vita di chi lavora non v'interessa niente. Ilavoratori trattati da parial
Ancora due morti sui LUOGHI DI LAVORO anche ieri. In provincia di Caserta, un giovane di 34 anni ha fatto una fine orribile. Emilio Marotta stava lavorando su un camion che compattava il cartone, per motivi d'accertare è scivolato dentro morendo dilaniato e schiacciato dalla pressa. In provincia di Parma un altro trentenne Loris Bosi è morto cadendo da un camion mentre caricava legna. Ma anche nei giorni precedenti ne sono morti tantissimi. Insomma se i lavoratori non comincino a prendere le redine di questo paese distrutto moralmente non c'è più speranza. Ricordiamoci anche dei tamtissimi che muoiono schiacciati dal trattore. Sono già 57 dall'inizio dell'anno e 17 in giugno. da quando si è insediato il Governo Renzi sono morti in modo così orrendo 356 agricoltori e senza vedere neppure una presa di posizione dal Ministro Martina responsabile delle Politiche Agricole che sembra venga addirittura proposto come Vice Segretario del PD. Il mondo del lavoro si è cercato di isolarlo, di depotenziarlo, da destra a sinistra nessuno se ne occupa. ma le sberle date al governo arrrivano da lì. Dalle periferie operaie che regiscono come meglio possono contro chi ha creato il Jobs act e che dice che Marchionne è meglio dei Sindacati, che avranno pure tanti difetti, ma che dove sono presenti le morti per infortuni sono quasi inesistenti. E' ora di dire basta. la classe dirigente del paese dev'essere formata da lavoratori, che abbiano la giusta rappresentanza. Un parlamento che non sia pieno solo di politici professionisti, avvocati, soubrette, industriali "poco illunimati" che con le loro lobby lo condizionano E' ORA DI DIRE BASTA. NON SONO UN PENTASTELLATO, NON LI HO MAI VOTATI, MA SE LIBERASSERO IL PAESE DA QUESTE GENTE SAREBBE UNA GRAN COSA. RENZI HA DISTRUTTO QUEL CORPO SOCIALE CHE ANCORA CREDEVA IN UN PARTITO CHE ERA DEI LAVORATORI. OPPURE LA SPERANZA CHE SI AFFACCIA ALL'ORIZZONTE UN PARTITO NUOVO E VERO CHE CHI LO GIUDA SAPPIA COSA VUOL DIRE LAVORARE IN UNA FABBRICA A OLTrE SESSANT'ANNI, GUIDARE UN TIR, PERICOLOSO PER SE E PER GLI ALTRI, UN TRATTORE, UN TRENO, EDUCARE DEI BAMBINI IN TARDA ETA, FARE TURNI MASSACRANTI NEGLI OSPEDALI ECC..ABBIAMO UN PARLAMENTO DI CLASSE DOVE I LAVORATORI SONO TRATTATI DA PARIA. BASTA DAVVERO NON SE NE PUO' PIU'.Se poi senti i commenti degli osservatori politici ti chiedi da dove vengono. ma ancora più concretamente chi li paga?
lunedì 20 giugno 2016
Finalmente anche la città dove abito da quasi 40 anni ha menzionato l'Osservatorio
domenica 19 giugno 2016
Per chi suonerà la campana in questi giorni? ovviamente per qualche agricoltore che morirà a causa del trattore.
venerdì 17 giugno 2016
L'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sta con Merola al balottaggio di domenica a Bologna
giovedì 16 giugno 2016
Riprendo il lavoro dopo alcuni giorni di vacanza nel meraviglioso sud. Sono altri cinque i morti sui luoghi di lavoro in questi 4 giorni
domenica 12 giugno 2016
Qualche giorno di vacanza nella mia terra natale.
sabato 11 giugno 2016
Muore a soli 14 anni il povero Ettore
Non passa giorno che non ci sia un agricoltore che muore schiacciato dal trattore. Ieri 10 giugno è morto in provincia di Grosseto Alfredo Maiani
venerdì 10 giugno 2016
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro : Ancora un morto provocato dal trattore
Ancora un morto provocato dal trattore
giovedì 9 giugno 2016
Anche oggi non può mancare un agricoltore schiacciato dal trattore
334 agricoltori schiacciati dal trattore da quando si è insediato il Governo Renzi
mercoledì 8 giugno 2016
Ancora tre agricoltori morti . Due schiacciati dal trattore. Siamo già a 48 morti dall'inzio dell'anno provocate da questo mezzo mortale
A Sasso Marconi in provincia di Bologna è morto Gianfranco Lombardo di 62 anni schiacciato dal trattore.
In Provincia di cosenza un altro morto schiacciato dal trattore. la vittima di cui non conosciamo l'identità è morto dissanguato a causa della tranciatura delle gambe.
In provincia di avellino è morto cadendo dal tetto in un pozzo un aòtro agricoltore
domenica 5 giugno 2016
Un genocidio provocato dall'indifferenza le morti di centinaia di agricoltori schiacciati dal trattore ogni anno. E' un genocidio etnico ma di categoria di lavoro.Una vera "pulizia etnica in senso lato" di lavoratori. Tre morti sui luoghi di lavoro da registrare. Anche oggi c'è il "solito" agricoltore schiacciato dal trattore, senza che il ministero delle Politiche agricole, mandi un segnale forte sul suo interessamento su queste tragedie.Ministro Martina mandi un segnale forte sul suo interessamento su queste tragedie
Guardate il video su queste tragedie Fuori TG del 31 maggio 2016
venerdì 3 giugno 2016
Nove agricoltori schiacciati dal trattore dal 26 maggio
mercoledì 1 giugno 2016
Ucciso in servizio un maresciallo dei carabinieri
Altri tre morti sui luoghi di lavoro.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.