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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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martedì 30 maggio 2023

Continua l'ecatombe di agricoltori schiacciati dal trattore due anche lunedì, si chiamava Pasquale Pipino l'operaio morto fulminato ieri nel barese

 Purtroppo la raccolta dati sugli schiacciati dal trattore mi parlava chiara: ci sarebbe stata una strage, il mese di maggio, forti piogge, terreno collinare instabile, ho mandato oltre 1000 mail, a partire dai ministri dell'Agricoltura e del lavoro, ma niente, nessuno che ha risposto e mosso un dito, almeno dichiarazioni di attenzione verso chi guida questi trattori moltissimi obsoleti. Eppure è l'unico Osservatorio che monitora tutti i morti sul lavoro da 16 anni, anche i non assicurati INAIL. Sono stati schiacciati 13 agricoltori schiacciati dal trattore nell'ultima settimana: 60 dall'inizio dell'anno, oltre 2400 in questi 116 anni. Si chiama Pasquale Pipino, l'operaio morto fulminato ieri nel barese

lunedì 29 maggio 2023

Una strage mai vista, ma anche questo governo latita su queste tragedie, 32 morti sui luoghi di lavoro nell'ultima settimana, poi a questi occorre aggiugere i numerosissimi morti sulle strade e in itinere che si spostavano per lavoro

 Nell’ultima settimana, dal 22 al 28 maggio sono morti sui luoghi di lavoro ben 32 lavoratori (tutti registrati per giorno mese e anno della tragedia, provincia e regione, età, identità, professione, nazionalità, a questi occorre aggiungere anche i tantissimi morti sulle strade e in itinere in ambito lavorativo. In allegato il report dei morti sul lavoro aggiornato a questa mattina. carlo soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

domenica 28 maggio 2023

Rendiamo Omaggio alla povera Laila El harim (nella foto), che ha subito un infortunio atroce come Luana D'Orazio, solo pochi mesi dopo, ma che non ha avuto nessun clamore mediatico. LA SUA MORTE PASSATA PRATICAMENTE SOTTO SILENZIO: ORMAI SOTTO I 60 ANNI UN LAVORATORE/E SU CINQUE E' STRANIERO, MA LE LORO MORTI SONO TRASPARENTI,

 

Razzismo anche sui morti sul lavoro

Venerdì in Tribunale a Modena, davanti il giudice Natalina Pischedda, si è tenuta una nuova udienza per l'atroce morte di Laila El Harim, risucchiata e ridotta in poltiglia come pochi mesi prima a Luana D'Orazio. Laila non aveva gli occhi azzurri di Luana, non aveva la pelle chiara come la sua essendo marocchina, anche se residente in Italia da oltre vent'anni e sposata con un italiano. Laila era rimasta incastrata e schiacciata in una fustellatrice alla Bombonette di Camposanto, grossa azienda attiva nel settore packaging, il 3 agosto 2021. praticamente risucchiata dalla macchina su cui lavorava : aveva denunciato più volte al marito e ai suoi familiari che quella macchina era pericolosa.
L’ipotesi di reato contestata è l’omicidio colposo in concorso con l’aggravante di essere stato commesso con la violazione delle norme antinfortunistiche. Laila come Luana, come Lisa Picozzi e tantissime altrwe donne che hanno perso la vita lavorando, l'anno scorso sono state 137 a morire di lavoro



 

venerdì 26 maggio 2023

Anche l'ANSA dimezza i morti sul lavoro e diffonde quelli che fanno comodo, sono stati 9 i morti ieri, poi altri che stiamo monitorando

 Se anche l'Ansa dimezza i morti sul lavoro, ne diffonde con grande clamore 5, mentre in realtà sono stati 9, Chi sono i 9 morti? Ecco l'elenco, ma nessuno ha parlato dei sette morti del giorno prima, se non dei due anziani edili di Monopoli di Bari


Tre morti in Lombardia a Milano è Ruman Abdul aveva solo 26 anni ed è morto il suo primo giorno di lavoro. Nella provincia di Brescia un 33enne bosciaolo ha perso la vita travolto dall'albero che tagliava, altri 12 come lui hanno perso la vita travolti dagli alberi che tagliavano, A monza-Brianza ha perso la vita un sessantenne cadendo da un'impalcatura.

Orribile morte di un operaio in sadegna, ha perso la vita cadendo in un compattatore, un altro ha subito la stessa sorte la settimana scorsa.

A Cosenza ieri hanno perso la vita in due: un imbianchino di 62 anni è caduto da un ponteggio, ma quest'anno un morto su due ha oltre 60 anni, l'altra vittima a scale, è un anziano agricoltore schiacciato dal trattore, è il53esimo a morire in modo così orribile dall'inzio dell'anno.

A Agrigento  Giovanni Anselmo Salemi ha perso la vita schiacciato dal trattore

A Macerata Umberto Bentivoglio, un altro anziano ha perso la vita schiacciato dal trattore

A Potenza ha perso la vita Franco Santarsiero, caduto da un tetto,aveva 60 anni, , sembra che lavorasse in nero.

Un altro capitolo doloroso 

In allegato la reale situazione Graziella Genovesi ha perso la vita  dei morti sul lavoro in Italia, in itinere, è un'altra strage dimenticata, l'anno scorso sono state 137 a morire sul lavoro la stragrande maggioranza in itinere, ma ieri, come tutti i giorni c'è un'ecatombe anche sulle strade di lavoratrici e lavoratori

Il report aggiornato a questa mattina

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

L’unico osservatorio che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL

25 MAGGIO

Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 545 lavoratori, di questi 323 morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.

Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.

Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti

54 gli schiacciati dal trattore

 13 i boscaioli morti travolti dall’albero che tagliavano

23 i morti in lavori domestici

51 morti gli autotrasportatori alla guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti che hanno la sventura di incrociarli, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida

26 gli operai e impiegati morti per malori sui luoghi di lavoro che sono a tutti gli effetti considerati morti per infortuni sul lavoro

31 gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il 20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più

 

Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.

 Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi, ma per i morti sulle strade e in itinere è difficile che siano esaustivi

 LOMBARDIA 44 (75) Milano (6), Bergamo (4), Brescia (12), Como (4), Cremona (1), Lecco (2), Lodi (), Mantova (3), Monza Brianza (3), Pavia (5) Sondrio (1), Varese(2) VENETO 32 (54) Venezia (5), Belluno (1), Padova‎ (5), Rovigo (3), Treviso (7), Verona (7), Vicenza (4) SICILIA 25 (42) Palermo (6), Agrigento (2), Caltanissetta (), Catania (2), Enna (1), Messina (6), Ragusa (1), Siracusa (3), Trapani‎ (4) CAMPANIA 24 (42) Napoli (6), Avellino (4), Benevento (1), Caserta (8), Salerno (6) PIEMONTE 25 (45) Torino (5), Alessandria (5), Asti (3), Biella (), Cuneo (3), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (4) Vercelli (2) EMILIA ROMAGNA 19 (34) Bologna (1), Rimini () Ferrara (1) Forlì Cesena (3) Modena (7) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia () Piacenza (2TOSCANA 20 (30) Firenze (3), Arezzo (2), Grosseto (4), Livorno (), Lucca (3), Massa Carrara () Pisa‎ (2), Pistoia (1), Siena (2) Prato (1)  LAZIO 15 (26) Roma (8), Viterbo (1) Frosinone () Latina (3) Rieti (1) MARCHE 12 (19) Ancona (2), Macerata (3), Fermo (), Pesaro-Urbino (5), Ascoli Piceno (1) UMBRIA 6 (10) Perugia (4) Terni (1) TRENTINO ALTO ADIGE 9  (13) Trento (4) Bolzano (4) PUGLIA 14  (23) Bari (5), BAT (1), Brindisi (2), Foggia (2), Lecce (3) Taranto (1) SARDEGNA 8  (14 ) Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (1), Medio Campidano (1), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (2), Sassari (3).Sulcis iglesiente () FRIULI VENEZIA GIULIA 8 (14) Pordenone (4) Trieste (1) Udine (2) Gorizia () CALABRIA 9 (14) Catanzaro (4), Cosenza (3), Crotone () Reggio Calabria (1) Vibo Valentia (1) ) ABRUZZO 7   (12) L'Aquila (1), Chieti (2), Pescara () Teramo (3) LIGURIA 3 (5) Genova (1), Imperia (1) La Spezia (1), Savona () BASILICATA 3 (5) Potenza (3) Matera () VALLE D’AOSTA 2 (3) Molise 1 (2) Campobasso () Isernia (1).

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni.

Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor





mercoledì 24 maggio 2023

Il trattore: la macchina di morte, dopo i tre schiacciati ieri: anche un bambino di 5 anni vittima di questo mezzo

Due morti schiacciati ieri, uno il giorno prima, ma ieri ha perso la vita anche un bambino di 5 anni schiacciato da questo mezzo guidato dal padre, la tragedia a Argenta di Ferrara, il povero bambino è morto dopo diverse ore all"ospedale maggiore di Bologna, Già 51 i lavoratori morti in questo modo orrendo più le altre morti, come questo bambino e sulle strade in scontri con gli automobilisti. Dopo le piogge è iniziata con maggiori vittime la strage

martedì 23 maggio 2023

5 morti in poche ore: ecco i nomi, superati i 300 morti sui luoghi di lavoro dall'inizo dell'anno e abbonantemente i 500 morti complessivi, nella foto Anton “Tony” Reinstadler del Soccorso Alpino precipitato in un burrone. La morte anche di un operaio questa notte alle ore 1,30

 L'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro è vicino alla famiglia del cavatore Luca orsi che ha perso la vita il 13 maggio scorso: ma anche ieri ci sono stati 4 morti sul lavoro e uno questa notte, sono Patrizia Bacele, casalinga, Raniei Mini Biden, Manuel Di Giusto, Mauro Ermini,


Anton “Tony” Reinstadler, Questa notte è morto alle ore 1,30 in una fabbrica friulana un operaio di 30 anni, del quale non conosciamo ancora il nome. http://cadutisullavoro.blogspot.it

domenica 21 maggio 2023

BUUUMMM superati i 500 morti complessivi dall'inizio dell'anno. Donati gli organi del povero Sergio Amadio (nella foto) morto a 64 anni cadendo da un ponteggio. Iniziato il processo per la morte orribile di Gabriele Di Guida (nella seconda foto) fu risucchiato con un braccio da un rullo che rese in poltiglia il suo corpo

 Donati gli organi di Sergio Amadio che ancora lavorava sui ponteggi a 64 anni, era un imbianchino che stava tinteggianto 

Non possiamo non ricordare l'orribile morte del povero 38enne Gabriele Di Guida che due anni fa fu "preso" per una mano da un rullo che lo ha risucchiato nel macchinario, il suo coro ridotto in poltiglia, vogliamo ricordarlo così, che sorrideva

giovedì 18 maggio 2023

mercoledì 17 maggio 2023

Una situazione insostenibile per gli infortuni sul lavoro

 Muoiono due operai sui luoghi di lavoro, dopo la morte ieri del povero Cristian di soli 19 anni travolto da un tir con alla guida di un camionista ubriaco, mentre era alla guida del furgone aziendale. Oggi è morta una ragazza di 23 anni mentre tornava dal lavoro.  Un operaio a Genova è in pericolo di vita e sono stati costretti a tagliargli una gamba, sperando di salvarlo. Una bimba di soli 6 anni è stata travolta da un trattore: hanno detto che si è inciampata e caduta sotto. Ho dubbi su questa versione. Lo spero per chi l'aveva in custodia 

Muore dopo un anno di agonia un giardiniere, fu investito da un'automobilista mentre lavorava in strada

 

Antonio D’Alterio, 40 anni. Antonio è deceduto dopo un anno circa di agonia a soli 40 anni. Il 40enne fu vittima di un incidente sul lavoro. Stava lavorando come giardiniere a Quarto di Napoli quando venne travolto da una vettura. Le condizioni di Antonio apparvero subito critiche: per mesi è stato in coma fino a quando il suo cuore non ha smesso di battere. 


martedì 16 maggio 2023

Non solo maura marangoni è morta ieri lavorando ma anche Cristian Poletto questo bellissimo giovane di 19 anni, travolto sul furgone che guidava da un tir. Quattro i morti ieri sui luoghi di lavoro

 I kamikaze sulla strada hann provocato unìaltra vittima: un tir invadento la corsia opposta ha travolto il furgone guidato da questo giovane che muore appena si era affacciato alla vita. L'avevo scritto qualche post fa che oltre a morire numerosissimi, gli autotrasportatori provocano numerose vittime sulle strade che vengono travolti sui loro mezzi da questi bisonti della strada, Purtroppo il nostro Paese ha poco a cuore la vita dei nostri lavoratori, controlli praticamente a zero. La povera operaia Maura Marangonio alle soglie della pensione  è stata uccisa da chi ha allungato l'età della pensione anche per chi svolge lavori pericolosi, così come muoiono tantissimi precari


 

Maura Marangoni l'operaia è morta dissanguata.

 Terribile la morte dell'operaia alla quale hanno tolto la vita allungandogli l'età della pensione. Ovviamente per essere stata colpita da un oggetto contundente ( una scheggia) vuol dire che non c'erano le protezioni. Quando i lavoratori si renderanno conto che li stanno massacrando, che in questi ultimi "ventennio" sono riusciti, complici tutti, a togliere tutte le conquiste di generazioni di lavoratori. L'operaio Ugo Orsi il cavatore morto lascia 4 figli.

lunedì 15 maggio 2023

Strage mai vista da quando ho aperto l'Osservatorio, anche una categoria fortissima come quella dei "cavatori" del marmo, con la morte di Ugo Orsi, con una storia fortissima, ci fa capire che siamo messi proprio male. Leggo articoli incredibili, di "servi" del potere, che ci dicono che in Europa siamo molto messi meglio degli altri per le morti sul lavoro; per forza, la metà spariscono dai conteggi INAIL che non dice mai che i morti che diffonde sono solo quelli che assicura. Nel post il Report aggioranto a questa mattina

 OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

L’unico osservatorio che monitora TUTTI i morti sul lavoro in Italia

15 MAGGIO

Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 465 lavoratori, di questi 281 sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.

Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.

Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti

48 gli schiacciati dal trattore alcuni di questi con motozappa

 i morti nell’autotrasporto 29

 i boscaioli morti 11

i morti in lavori domestici 21

22 gli operai morti per malori sui luoghi di lavoro che sono a tutti gli effetti considerati morti per infortuni sul lavoro

29 gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il 20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più

 

Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.

 Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi, ma per i morti sulle strade e in itinere è difficile che siano esaustivi

 LOMBARDIA 37 (64) Milano (4), Bergamo (4), Brescia (10), Como (4), Cremona (1), Lecco (2), Lodi (), Mantova (2), Monza Brianza (2), Pavia (5) Sondrio (1), Varese(1) VENETO 27 (48) Venezia (3), Belluno (1), Padova‎ (4), Rovigo (2), Treviso (6), Verona (7), Vicenza (4)  CAMPANIA 22 (36) Napoli (5), Avellino (4), Benevento (1), Caserta (7), Salerno (6) PIEMONTE 19 (34) Torino (4), Alessandria (3), Asti (3), Biella (), Cuneo (3), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (4) Vercelli (2 EMILIA ROMAGNA 17 (26) Bologna (1), Rimini () Ferrara ( ) Forlì Cesena (3) Modena (7) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia () Piacenza (2TOSCANA 19 (30) Firenze (3), Arezzo (2), Grosseto (3), Livorno (), Lucca (3), Massa Carrara () Pisa‎ (2), Pistoia (1), Siena (2) Prato (1) SICILIA 21 (37) Palermo (6), Agrigento (1), Caltanissetta (), Catania (2), Enna (1), Messina (6), Ragusa (1), Siracusa (3), Trapani‎ (2) ) LAZIO 14 (25) Roma (7), Viterbo (1) Frosinone () Latina (3) Rieti (1) MARCHE 10 (18) Ancona (2), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (5), Ascoli Piceno (1) UMBRIA 6 (10) Perugia (4) Terni (1) TRENTINO ALTO ADIGE 8 (13) Trento (4) Bolzano (4) PUGLIA 11 (19) Bari (3), BAT (1), Brindisi (2), Foggia (2), Lecce (2) Taranto (1) SARDEGNA 6  (10 ) Cagliari () Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (2), Sassari (3).Sulcis iglesiente () FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (9) Pordenone (4) Trieste (1) Udine () Gorizia () CALABRIA 7 (11) Catanzaro (4), Cosenza (1), Crotone () Reggio Calabria (1) Vibo Valentia (1) ) ABRUZZO 5  (7) L'Aquila (1), Chieti (2), Pescara () Teramo (2) LIGURIA 3 (5) Genova (1), Imperia (1) La Spezia (1), Savona () BASILICATA 2 (4) Potenza (2) Matera () VALLE D’AOSTA 2 (3) Molise 1 (2) Campobasso () Isernia (1).

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni.

Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

venerdì 12 maggio 2023

Gli autotrasportatori sono come i Kamikaze

 Quelle bombe umane che sono sulle strade e autostrade: sono gli autotrasportatori che muoiono numerosissimi, e che sono coinvolti in incidenti mortali anche con automobilisti quasi ogni giorno. Anche oggi è morto un autotrasportatore di 74 anni. Muoiono anche per malori quando sono alla guida, un carico di lavoro insopportabile, soprattutto in tarda età. Anche questo nuovo morto va a incrementare la percentuale di anziani che muoiono sul di lavoro, che sono quest'anno il 45% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, e che hanno dai 62 anni in su. Grazie a chi ha fatto leggi porcate non tenendo neppure conto che i lavoratori anziani hanno acciacchi e riflessi poco pronti. Gli assassinati sul lavoro in tarda età è la vera emergenza italiana. Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

giovedì 11 maggio 2023

Leggi la notizia INCREDIBILE un fabbro muore mentre salda uno sgabello nella sua officina, aveva 88 anni, da Pavia è andato a morire nel centro Grandi Ustionati di Genova Il 45% dei morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) sono anziani

 


Il vecchio che ancora lavorava a quell'età era rimasto ferito mentre stava saldando uno sgabello nell'officina che si trova vicina alla sua casa di Cava Manara, a Pavia. Il pensionato aveva riportato ustioni di secondo e terzo grado in oltre il 90% del corpo. Subito soccorso dagli operatori del 118, è stato trasportato in elicottero all'ospedale ligure, ma ogni tentativo di salvarlo è stato inutile. E' una delle innumerevoli morti in nero in tarda età, morti che nessuno registra se non l'Osservatorio, che tra poche settimane diventerà un'Associazione

 

mercoledì 10 maggio 2023

SCONVOLGENTE il 45% dei morti sui luoghi di lavoro quest'anno hanno dai 62 anni in su, addirittura il 24% sono ultrasettantenni

 Si rimane davvero basiti, quando vai a vedere i numeri reali per età dei morti sul lavoro quest'anno, oltre ad avere un numero di morti superiore al 10% sui luoghi di lavoro rispetto al 2022, assistiamo ad un'impennata paurosa dei vecchi che muoiono lavorando, soprattutto in agricoltura e in edilizia, la porcata dell'allungamento dell'età per andare in pensione e le pensioni povere che non essendo indicizzate dall'inflazione costringe tanti a lavorare in nero. Il credo che per i non tutelati e quelli che sono abbastanza giovani ci sarà un futuro drammatico, ma l'attenzione e l'allarme dovrebbe essere anche per chi crede di essere immune a questa strage e alla povertà, soprattutto per chi ha un monoreddito. Conosco ex colleghi e colleghe di solo 10 anni più giovani di me che sono costretti a lavorare a 64/65 anni: sono tutti diplomati e laureati 

martedì 9 maggio 2023

Aiuto: già due morti sui luoghi di lavoro oggi martedì 9 maggio, ed è solo mezzogiorno

 Muore dopo una settimana di agonia un operaio calabrese, già un altro agricoltore schiacciato dal trattore, dopo un altro di ieri e dei 3 di sabato, 46 dall'inizio dell'anno 

domenica 7 maggio 2023

5 morti sabato, ma nessuno ne parla, solo dirette e telegiornali per il re d'Inghilterra


 Ieri sabato una giornata nefasta per i morti sui Luoghi di lavoro che sono stati cinque e nelle solite categorie: agricoltura 3, edilizia 1, servizi 1, in più ci sono i morti sulle strade e in itinere. Nessuno che ne parla se non questo Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro che "conta" e diffonde anche i morti "nascosti",  sono oltre il 30% quelli che spariscono dalle classifiche. C'è anche il "solito" morto il primo giorno di lavoro, evidentemente messo in regola dopo l'infortunio mortale. Ma ieri tutto il giorno con ore e ore in presa diretta dell'incoronazione di Carlo re d'Inghilterra. Su questa strage quotidiana, anche quella di ieri niente. E ieri c'è stata la prima grande manifestazione sindacale a Bologna con decine di migliaia di partecipanti, mi hanno concesso di parlare ai partecipanti. Se non si mette in primo piano queste tragedie che aumentano da16 anni il mondo del lavoro non conterà niente, questo perché se si ridimensionano i morti sul lavoro, vuol dire mettere in discussione il sistema e l'organizzazione del lavoro e questo non va bene per tantissimi. Chi legge fino in fondo questo post mi mette ok? Temo siano molto pochi. Buona domenica

giovedì 4 maggio 2023

La mattanza di ieri 3 maggio con 7 lavoratori morti sui luoghi di lavoro: orribile morte di un immigrato marocchino a Palermo finito dentro un autocompattatore: 2 morti in Sicilia, uno in liguria, una in Veneto, uno in valabria, , uno in lombardia, uno in trasferta in liguria

 Una vera e propria mattanza quella di ieri con sette lavoratri morti, tra questa una donna il lavori domestici, tre sono ultrassessantenni in nero. Mohamed Boujdouni è il marocchino di 48 anni morto in modo orribile a Palermo finendo in un autocompattatore, contrariamente a quello che si pensa anche nel sud c'è carenza di manodopera, non solo in agricoltura, i giovani meridionali, molti laureati e diplomati, vanno al nord o all'estero perchè non trovano lavori qualificati, nei servizi e in agricoltura e in ediliza manca mano d'opera, lo vedo dai tanti stranieri che anche al sud muoiono numerosi. Anche ieri le categorie con più morti sono l'agricltura e l'edilizia, di questo passo tra pochi giorni arriveremo a superare i 500 morti comlessivi comprensivi dell'itinere e i trecento sui luogghi di lavoro




Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?