Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
venerdì 29 febbraio 2008
E' MORTO FABRIZIO CANNONERO A 39 ANNI CADENDO DA UNA NAVE NEL PORTO DI GENOVA, ANCHE SUO PADRE E' MORTO PER INFORTUNIO SUL LAVORO NEL PORTO DI GENOVA
E' MORTO FABRIZIO CANNONERO A 39 ANNI
fabrizio un giovane operaio del porto di Genova è morto questa notte intorno all'una e trenta dopo essere caduto da una nave su cui stava lavorando a Calata Sanità, al terminal Sech dello scalo genovese. Secondo le prime informazioni sembra che il giovane sia precipitato mentre lavorava allo scarico dei container sulla nave effettuando un volo di quasi venti metri e schiantandosi sulla banchina sottostante. Subito i colleghi hanno chiamato i soccorsi ma l'impatto è stato troppo violento ed il giovane è morto sul colpo. L'area dove si è verificato l'incidente è stata posta sotto sequestro dalla Capitaneria di Porto di Genova.
giovedì 28 febbraio 2008
MORTE ORRIBILE DI UN OPERAIO D'ORIGINE ALBANESE
in una cava, a Bagnara di Nocera Umbra (Perugia). Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, cadendo dalla pala pala meccanica, è morto sul colpo intrappolato tra gli ingranaggi del tritasassi. Probabilmente è stato colpito da un malore prima prima di essere trasportato con i sassi. Solo dopo un minuto il suo collega ha visto il corpo del compagno di lavoro.
mercoledì 27 febbraio 2008
MUORE GIOVANE INDIANO DI 26 ANNI A SABAUDIA LATINA
E' MORTO ALESSANDRO MONGRANDO
ALESSANDRO MONGRANDO di 59 anni precipitato da un tetto da circa otto metri dopo cedimento lastra di eternit
ALESSANDRO è morto nell'ospedale di Biella dopo essere precipitato dal tetto di un vecchio capannone. L'incidente e' avvenuto durante lavori di ristrutturazione a Candelo IN PROVINCIA DI Biella. L'uomo si era procurato diverse contusioni e traumi al torace e all'addome. Le cause sono ancora in fase di accertamento da parte dei carabinieri. Una lastra di eternit ha ceduto, forse per il peso, facendo precipitare l'uomo da circa 8 metri.
lunedì 25 febbraio 2008
MUORE UN OPERAIO INDIANO IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
Un operaio di origine indiane di 43 anni di cui si conoscono solo le iniziali è morto in seguito alla caduta di un muro. L'incidente è avvenuto in contrada Guarino di Siderno, nel Reggino, nella serata di ieri. La vittima non ha ancora un nome, anche se - secondo i carabinieri - dovrebbe trattarsi di M.S. di 43 anni, di nazionalità indiana. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti è morto mentre stava lavorando in uno stabile in fase di costruzione, ora posto sotto sequestro. La salma è stata portata nella sala mortuaria del locale ospedale.
sabato 23 febbraio 2008
E' MORTO MICHELE GRASSIVARO
MICHELE GRASSIVARO un operaio di 41 anni e' morto a Padova per le conseguenze di un grave trauma alla testa riportato in un'azienda di Borgoricco (Padova). Secondo una prima ricostruzione, a causare l'infortunio mortale sarebbe stato il malfunzionamento di un macchinario, che gli avrebbe schiacciato il capo . Michele e' stato soccorso da alcuni colleghi di lavoro. Portato all'ospedale di Padova, le condizioni dell'uomo erano apparse pero' molto gravi.
CHIUSA INCHIESTA THYSSEN SEI INDAGATI REATO PIU' GRAVE CONTESTATO OMICIDIO VOLONTARIO
TORINO 23 FEBBRAIO
Reato piu' grave contestato e' omicidio volontario all'amministratore delegato del gruppo italiano Harald Espenhahn.
La Procura di Torino ha chiuso formalmente l' indagine sul rogo della Thyssenkrupp del 6 dicembre costato la vita a sette operai. L'omicidio volontario contestato al solo Harald Espenhahn, amministratore delegato del gruppo italiano, e' l' omicidio volontario con dolo eventuale e l' incendio con dolo eventuale. Per gli altri, a seconda delle condotte, si ipotizza l'omicidio colposo e l' incendio colposo con colpa cosciente e l'omissione volontaria di cautele contro gli incidenti.
giovedì 21 febbraio 2008
MUORE AGRICOLTORE A CHIETI
Agricoltore schiacciato da trattore a Cupello (Chieti)
Un agricoltore e' morto nelle campagne di Cupello (Chieti). L'agricoltore di cui non si conoscono le generalità e' rimasto schiacciato dal trattore con cui stava lavorando a Montalfano.
mercoledì 20 febbraio 2008
MUORE AGRICOLTORE A BELLUNO, MUORE DINO CAMPAGNA
Il corpo della vittima trovato accanto a trattore ribaltato
Un agricoltore, 70 anni, di Cesio Maggiore (Belluno), e' morto in un incidente sul lavoro. Il corpo del settantenne e' stato trovato nelle prime ore di stamani, accanto al trattore ribaltato, in una stradina di campagna di Cesio Maggiore. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri.
Morto artigiano nel Riminese
MUORE DINO CAMPAGNA, Un laminato sfuggito dal tornio gli ha sfondato il cranio. DINO CHE 70 anni, e' morto in un infortunio sul lavoro avvenuto nel pomeriggio nella sua azienda di Misano (Rimini). DINO stava lavorando al tornio, quando un colpo del laminato sfuggito dalla macchina gli ha provocato lo sfondamento della scatola cranica. A trovarlo a terra, in una pozza di sangue, e' stato il figlio, che ha dato l'allarme. I carabinieri dovranno stabilire se l'incidente e' stato provocato da un malfunzionamento del macchinario o da un errore umano.
martedì 19 febbraio 2008
E' MORTO GASPARE MAGANUCO, MUORE UN TECNICO LOMBARDO A BIELLA
GASPARE MAGANUCO DI SOLI 32 ANNI è rimasto schiacciato da macchinario sulla Siracusa- mentre lavorava in un cantiere per la costruzione dell'autostrada Siracusa-Catania. gaspare di Gela, era sposato e padre di due figli. Era dipendente di una impresa edile gelese, la Igc. Stava lavorando alla costruzione di una galleria artificiale quando, per cause ancora da accertare, e' precipitato dall'impalcatura, da un'altezza di circa dieci metri.
Tecnico, 41 anni, muore schiacciato a Biella
UN TECNICO di 41 anni, di cui non si conoscono ancora le generalità è morto schiacciato, era un dipendente di una societa' lombarda. E' morto schiacciato da un carrello in un'azienda tessile biellese. Il lanificio aveva affidato in appalto la manutenzione del sistema automatizzato del controllo-pezze. Verso mezzogiorno, il tecnico sarebbe salito sul carrello per verificare il funzionamento e il mezzo, senza rispondere ai comandi, lo ha spinto contro una colonna in cemento procurandogli lesioni gravissime. Per il lavoratore non c'e' stato nulla da fare.
lunedì 18 febbraio 2008
DUE GIORNI SENZA MORTI SUL LAVORO
POESIE
DUE GIORNI SENZA MORTI BIANCHE
DUE GIORNI SENZA CIELI NERI
DUE GIORNI SENZA SANGUE ROSSO
VERSATO DA INNOCENTI
DUE GIORNI SENZA URLA DISPERATE
DI BAMBINI, DI DONNE, DI MADRI E PADRI
CHE VIVONO ANCHE IN TERRE LONTANE
DUE GIORNI SENZA VEDER MORIRE CHI TI LAVORA ACCANTO
DUE GIORNI SENZA I VOLTI TRISTI DI CARABINIERI
CHE PORTANO LA TERRIBILE NOTIZIA
DUE GIORNI SENZA CORPI STESI A TERRA
CHE IN POCO TEMPO PERDONO CALORE
DUE GIORNI SENZA OCCHI SBARRATI
CHE GUARDANO TERRORIZZATI IL BUIO CHE STA ARRIVANDO
DUE GIORNI SENZA LENZUOLA BIANCHE CHE COPRONO I MORTI DI LAVORO
SPERIAMO CHE DUE GIORNI DIVENTINO MILLE GIORNI.
sabato 16 febbraio 2008
CLAUDIO INGOGLIA E' MORTO A 22 ANNI, MUORE MICHELE TRUOCCHIO DI 44 ANNI MUORE TRAFITTO, MUORE GIUSEPPE CONTI, MUORE UN AGRIC. DI 76 ANNI A BRESCIA
MUORE GIUSEPPE CONTI autista AMT di Catania è è stato travolto e ucciso da una Smart. GIUSEPPE, 50 anni, aveva indosso un giubbetto catarifrangente e una bandierina rossa. Stava segnalando un incidente stradale sull'asse dei servizi - dove un'auto, forse per lo scoppio della ruota destra, si era scontrata con un autobus - quando è stato preso in pieno, nella tarda serata di ieri, da una Smart guidata da un trentenne che poi ha sbattuto contro due vetture. Vigili e carabinieri sono intervenuti sul posto: i primi per i rilievi, i secondi per problemi di ordine pubblico, perché alcuni colleghi del dipendente avevano cominciato a inveire contro l'investitore che, in stato di choc, e' stato scortato in caserma per essere interrogato. Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Catania ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. La vittima, insieme a un collega, era a bordo di una vettura di servizio. Dopo avere assistito allo scontro tra l'auto e il bus erano intervenuti muniti di giubbini fluorescenti e dopo avere attivato il lampeggiante. A quel punto e' arrivata la Smart a folle velocità' che ha investito il dipendente dell'Amt, prima di fermare la sua corsa contro due mezzi.
16 FEBBRAIO
Operaio muore trafitto nel Sannio
In un sito di stoccaggio di rifiuti vicino a Benevento
E' MORTO MICHELE TRUOCCHIO e' morto trafitto da una sbarra di ferro che limitava l'accesso al sito di stoccaggio del comune di S.Agata dei Goti(Benevento). MICHELE TRUOCCHIO, 44 anni di S.Agata dei Goti,dipendente della Ecologia Falzarano di Airola, era addetto al trasporto dei rifiuti. Stava uscendo dall'area di stoccaggio provvisorio su un furgoncino quando e' stato trapassato dalla sbarra di ferro che consente l'accesso che, forse spinta dal forte vento, ha sfondato il parabrezza, uccidendolo sul colpo.
16 febbraio Trapani
Operaio muore nel Trapanese
CLAUDIO INGOGLIA Aveva 22 anni, è stato travolto da arco durante ristrutturazione
Claudio Ingoglia, e' morto oggi pomeriggio in un incidente sul lavoro a Campobello di Mazara. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri e degli ispettori dell'Asl 9 di Trapani, il giovane manovale, originario di Partanna, era impegnato nel montaggio di un ponteggio all'interno di una antica masseria in ristrutturazione. E' stato travolto da un arco che e' crollato.
Infine in provincia di Brescia un uomo di 76 anni è morto dopo essere stato probabilmente calpestato o colpito dalla testata di un bovino. Il corpo dell'anziano, che viveva nella cascina, è stato trovato dal fratello all'esterno del recinto in cui un toro e una mucca si stavano accoppiando.
giovedì 14 febbraio 2008
MUOIONO SALVATORE RAUSA A ENNA, RAMDAOUI MOURADI MURATORE MAROCCHINO A CREMONA E UN SESSANTESETTENNE A FIRENZE
CONTINUA LA STRAGE DI LAVORATORI
E' MORTO SALVATORE RAUSA Palermo, 14 feb. Incidente sul lavoro oggi a piazza Armerina, in provincia di Enna. SALVATORE un muratore di 45 anni, stato colpito in pieno volto dal braccio di una pala meccanica, mentre lavorava in un fondo privato in contrada Torre di Pietra. Insieme ad altri operai, era impegnato nell'edificazione di alcuni capannoni quando e' stato colpito in pieno volto dal braccio della pala meccanica, cadendo in un fossato profondo 3 metri. Inutile il soccorso dei sanitari del 118. SALVATORE e' deceduto prima di arrivare in ospedale. Sul suo corpo la magistratura ha disposto l'autopsia, che verra' eseguita tra domani e dopodomani. Intanto l'operaio alla guida della pala meccanica rischia l'imputazione per omicidio colposo. Sull'episodio indaga la polizia.
MUORE RAMADAOUI MOURADun lavoratore che prestava servizio nel cantiere di costruzione della nuova acciaieria Arvedi, a Spinadesco nel cremonese, è morto oggi in un incidente sul lavoro. RAMDAOUI marocchino di 27 anni, caduto da circa 15 metri mentre erano in corso lavori di tamponatura finalizzati al montaggio di lamiere del tetto del nuovo capannone. La procura della repubblica ha aperto un'inchiesta.
UN MURATORE di 67 anni, di cui non si conoscono le generalità, nativo di Montevarchi in provincia di Arezzo, è morto intorno alle 18.00 precipitando da un'altezza di quasi 20 metri durante i lavori di ristrutturazione in un complesso residenziale, in via Toscanini a Firenze. L'uomo, operaio edile in pensione, mentre lavorava al rifacimento di un appartamento ha tentato di entrare da una delle finestre appoggiandosi con le gambe ad un balcone, è precipitato prima sulla tettoia e poi al suolo morendo sul colpo. Inutili i soccorsi del 118. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del reparto operativo di Firenze. Sono in corso indagini anche da parte della Medicina del lavoro per verificare la posizione lavorativa dell'uomo, che non risulta a libro paga dell'azienda incaricata della ristrutturazione. Il sessantasettenne lascia moglie e due figli.
mercoledì 13 febbraio 2008
MUOIONO ANTONINO SCUDELLA, FILIPPO SEGAT E UN OTTANTAQUATTRENNE TRAVOLTA DA UNA MOTOZAPPA
Treviso 13 novembre
E' MORTO FILIPPO SEGAT 30 anni. E' rimasto schiacciato da una macchina per tagliare legno. E' accaduto a Lutrano di Fontanelle (Tv). FILIPPO era dipendente della Friul Intagli Spa, azienda specializzata nella lavorazione del legno. Da una prima ricostruzione dei Cc, pare che la macchina usata per schiacciare e poi tagliare il legno si sia improvvisamente bloccata: Segat ha toccato gli ingranaggi che hanno ripreso a funzionare ed e' rimasto schiacciato.
13 FEBBRAIO
Muore travolto da una motozappa
RAFFADALI (AGRIGENTO). Un pensionato di 84 anni e' morto dopo essere stato travolto dalla propria motozappa. L'uomo stava lavorando in un appezzamento di terreno. Soccorso dal figlio e' morto dopo essere giunto in ospedale ad Agrigento, per uno shock emorragico causato dalle ferite alle gambe.
Incidente mortale in una ditta vicino a Faenza
E' MORTO ANTONINO SCUDELLA Un'altro incidente mortale sul lavoro questa mattina a Reda, vicino a Faenza. Antonino 41 anni, di Modigliana è stato ucciso schiacciato da un cancello uscito dal binario, che lo ha travolto.
Secondo una prima ricostruzione, un compagno di lavoro di Scodella, mentre manovrava un muletto nella ditta Tarlazzi Lane, azienda che realizza materassi, ha urtato il cancello scorrevole facendolo uscire dal binario; cancello che ha poi travolto ANTONINO SCUDELLA che purtroppo passava di lì.
martedì 12 febbraio 2008
MUOIONO ROBERTO GARAVELLI, LUIGI BELMONDO E UN ALTRO OPERAIO SCONOSCIUTO ALLA CRONACA DI GUIDONIA (ROMA)
12 febbraio Luigi Belmondo di 44 anni e' morto questa mattina in un incidente avvenuto all'interno di una ditta di stoccaggio alimentare di Torino. Secondo quanto si e' appreso - sulla vicenda indaga la polizia, che non e' ancora riuscita a contattare i familiari della vittima - l'operaio si trovava su un carrello elevatore quando e' stato schiacciato contro il soffitto. Il meccanismo dell'apparecchiatura si e' inceppato e per l'uomo non c'e' stata possibilita' di salvezza
Operaio muore in un cementificio
Guidonia, l'uomo e' stato investito da un camion
ROMA, 12 FEB - Un altro caso di morte sul lavoro nel Lazio. Un operaio di circa 50 anni e' rimasto schiacciato da un camion in un cementificio a Guidonia. E' successo oggi pomeriggio. Secondo quanto riferisce il 118, l'uomo e' stato investito dal mezzo che gli ha procurato lo schiacciamento del cranio, uccidendolo sul colpo.
Nel Piacentino, vittima un imprenditore agricolo di 39 anni
PIACENZA, 12 FEB -
E' MORTO ROBERTO GARAVELLI - Un imprenditore agricolo di 39 anni. ROBERTO e' morto in un infortunio sul lavoro a Casteldardo di Besenzone, nel piacentino. L'uomo ha cercato di mettere in moto un trattore, con un piede sul cingolo, ma era innestata la retromarcia; il mezzo agricolo e' improvvisamente scattato all'indietro, trascinando sotto di se' l'imprenditore. L'incidente e' avvenuto nella rimessa di Garavelli, che era fratello del sindaco di Besenzone, Luigi, e arbitro di pallavolo in serie B.
lunedì 11 febbraio 2008
MUOIONO OCTAVIO BARASSI E GIOVANNI GANDOLFO, MUORE CARBONIZZATO KOUAM YEAN MARIE
Kouam Yean Marie, di 41 anni, del Camerun muore tra fiamme in officina carbonizzato in un laboratorio di pneumatici nei pressi del casello autostradale di Orte, tra Lazio e Umbria. Nell'officina e' divampato nel primo pomeriggio un violento incendio. Durante la bonifica del capannone, i vigili del fuoco hanno trovato il corpo carbonizzato di una persona, non ancora identificata. Sono in corso indagini.
E' MORTO GIOVANNI GANDOLFO. Un altro infortunio sul lavoro in Sicilia, costato oggi la vita a un operaio di 50 anni, Giovanni Gandolfo. GIOVANNI e' morto a Salemi (Trapani) schiacciato in seguito al ribaltamento dal muletto che stava guidando. Per liberare il suo corpo sono dovuti intervenire mezzi dei vigili del fuoco, ma nonostante i soccorsi per lui non c'e' stato niente da fare. Sull'incidente indagano i carabinieri.
INFORTUNI: UDINE, ARTIGIANO MUORE CADENDO DA UNA SCALA
E' MORTO OCTAVIO BAROSSI, un artigiano che a giorni avrebbe compiuto 62 anni, e' morto cadendo da una scala in provincia di Udine, a Felettis di Bicinicco. OCTAVIO di origine argentina, e residente a Gemona, era titolare di un'impresa edile e si trovava in via Verdi, in un cantiere aperto nel complesso residenziale 'La corte del sole'.
domenica 10 febbraio 2008
E' MORTO VITTORIO DI CANDIA DI 35 ANNI LASCIA LA MOGLIE E UN FIGLIO
Da un utente che ringrazio. Conosco personalmente la vittima. Aveva 35 anni e non 24. Ha lasciata la moglie e il figlio di soli 8 anni. Era un brav' uomo, un buon padre di famiglia che per pagare il mutuo e per poter andare avanti con tutte le spese, a volte doveva lavorare anche la domenica...Addio Vittorio! Spero che li dove sei andato starai meglio! Un bacio...
ANCHE DA QUESTO CONTRIBUTO SI CAPISCE QUANTO SONO IMPORTANTI LE VITE PERSE PER MORTI ASSURDE PER LAVORO
sabato 9 febbraio 2008
ALTRE DUE VITTIME MUORE GENNARO ARENA A VIBO VALENTIA, MUORE ROBERTO GIANNI SCHIACCIATO DA UNA RUSPA UN SESSANTACINQUENNE A ROMA
Mentre lavorava nel suo terreno agricolo nel Vibonese muore Gennaro Arena, di 55 anni. GENNARO e' morto dopo essere stato travolto dal trattore condotto dal figlio. GENNARO e' rimasto schiacciato da una delle ruote del mezzo mentre era al lavoro in un terreno agricolo di sua proprieta' a Spilinga (Vibo Valentia). Il figlio, udite le grida del padre, ha subito innestato la marcia ma per l'agricoltore non c'e' stato nulla da fare. Disposto per lunedi' l'esame autoptico.
venerdì 8 febbraio 2008
MUOIONO PIOTR OPALA DI 34 ANNI A POMEZIA E ANTONIO ARGENTIERI IN PROVINCIA DI CHIETI
PIOTR OPALA Un giovane operaio polacco di 34 anni, è morto questa mattina mentre lavorava all'interno di una fabbrica di marmi situata in Via Giorgio Almirante a Pomezia, in provincia di Roma. PIOTR è stato colpito alla testa da un pannello di marmo che si è staccato dal solaio. Inutili i tentativi di soccorso da parte degli operatori del 118: l'uomo è morto sul colpo. A quanto si è appreso, l'operaio era regolarmente assunto. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pomezia e il personale della Asl.
E' morto schiacciato ANTONIO ARGENTIERI
In area industriale San Salvo, finito sotto ruote rimorchio
(ANSA) - SAN SALVO (CHIETI), 8 FEB - Incidente mortale sul lavoro all'interno dell'area industriale di Piana Sant'Angelo di San Salvo. ANTONIO Un autotrasportatore di 50 anni, di Furci (Chieti), e' morto finendo sotto le ruote del rimorchio che stava tentando di agganciare alla motrice. All'incidente -avvenuto nel piazzale della Sabatini Autotrasporti Srl- hanno assistito altri autotrasportatori che hanno soccorso il collega, sposato e padre di due figli. Aperta un'inchiesta.
giovedì 7 febbraio 2008
SONO MORTI RAFFAELE MAFFEI, VASILE DANC E UN GIOVANE POLACCO DI 27 ANNI
VASILE DANC un operaio romeno, è stato vittima di un incidente avvenuto all'interno della segheria, a San Martino di Lupari (Padova). VASILE, che oggi compiva 46 anni, e' stato ferito mortalmente alla testa da un pezzo di legno mentre stava lavorando ad una macchina utensile. Il colpo gli ha causato lo sfondamento delle ossa del volto. Le cause esatte dell'incidente mortale sono al vaglio dei tecnici dello Spisal. VASILE, padre di tre bambini, abitava a Castello di Godego (Treviso).
RAFFAELE MAFFEI muore in un cantiere edile. RAFFAELE era un operaio che lavorava in un cantiere edile a Pratola Serra, in provincia di Avellino, dove e' morto a 44 anni.
RAFFAELE e' rimasto folgorato mentre lavorava alla costruzione del solaio.
Secondo una prima ricostruzione di questo ennesimo "incidente" sul lavoro tutto sarebbe nato per una manovra errata della betoniera che con il lungo braccio di gomma da cui viene pompato il cemento, ha toccato i fili dell'alta tensione.
Maffei, che aveva il compito di orientare la fuoriuscita del cemento, e' stato investito da una scarica di venti mila volts ed e' deceduto all'istante nonostante i tentativi di rianimarlo da parte dei compagni di lavoro.
Un polacco di 27 anni di cui non si conoscono ancora le generalità è morto oggi pomeriggio in seguito ad un grave incidente sul lavoro avvenuto a Ruffia, in provincia di Cuneo. Il giovane, che stava eseguendo dei lavori di potatura di alcuni alberi, si trovava su una piattaforma aerea montata su un trattore agricolo. Secondo le prime informazioni, l'uomo avrebbe toccato un cavo dell'alta tensione. Inutili i soccorsi dei Vigili del fuoco e del 118, poiché il giovane è rimasto folgorato da una scarica di 15mila volt.
mercoledì 6 febbraio 2008
ESPLODE UN DEPOSITO DI FUOCHI ARTIFICIAILI SONO MORTI RENATO CIGNELLI, ROSANNA ABBATAMATTEO, FIORENZO CIGNELLI E ELISABETTA TIRINNANZI
ESPLODE UN DEPOSITO DI FUOCHI ARTIFICIALI, SONO MORTI ROSANNA, ELISABETTA, RENATO E FIORENZO
Sono stati identificati i quattro morti vittime dell'esplosione del deposito di fuochi a S.Egidio di Madonna delle Macchie, nel comune di Terni, al confine tra Umbria e Lazio. Tutte e quattro le vittime erano residenti del viterbese.
Le vittime sono tutte della stessa famiglia. Sono Renato Cignelli, di 44 anni e la moglie Rosanna Abbatematteo, di 31; Fiorenzo Cignelli, di 58 anni, e la moglie di questi Elisabetta Tirinnanzi, di 53. Il ferito, loro congiunto, Giandomenico Cignelli, di 26 anni, ha riportato gravi ustioni e dall' ospedale di Orvieto sta per essere trasferito in un centro grandi ustionati. La fabbrica, intestata a Renato Cignelli, opera almeno dagli anni novanta ed ha ottenuto regolare autorizzazione per la produzione, detenzione e vendita di materiali esplodenti dalla prefettura di Terni.
La gestione era di carattere familiare, ma i Cignelli erano considerati particolarmente scrupolosi ed esperti nel loro lavoro. Le cause della esplosione, come detto, sono ancora da accertare e sarà particolarmente utile il racconto dell'unico sopravvissuto, Giandomenico Cignelli. I cadaveri sono stati recuperati da squadre di pompieri giunte da Terni, Orvieto ed Amelia. Le indagini sono svolte dalla polizia e coordinate dal procuratore della repubblica di Orvieto.
martedì 5 febbraio 2008
MUORE GIUSEPPE BONATI
GIUSEPPE BONATI di 54 anni, originario di Stienta, in provincia di Rovigo, è morto all'ospedale Sant'Anna di Ferrara per le ferite riportate in un infortunio sul lavoro. L'incidente è accaduto stamani nell'azienda Carpenteria "Cmg" di via Sutter a Ferrara. GIUSEPPE stava lavorando a un muletto sollevatore, con il motore in funzione, quando il mezzo è partito e lo ha travolto. Sulla vicenda indagano i carabinieri e la Medicina del lavoro di Ferrara.
UN MORTO SUL LAVORO OGNI SETTE ORE
sabato 2 febbraio 2008
QUESTO SABATO SONO MORTI STELICA MAFTEI, MARINO MORDENTI E ADRIANO ANGELONE
STELICA un altro rumeno di 45 anni, , è morto questa mattina dopo essere rimasto vittima di un infortunio sul lavoro avvenuto in via Roncaglio Superiore nella frazione San Giacomo di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. L'incidente mortale e' accaduto all'interno di un capannone dell'azienda Padana Tubi. Mentre il 45enne, residente in provincia di Torino ma di fatto domiciliato a Finale Emilia, e' deceduto, un suo collega di lavoro e connazionale 48enne, sempre residente a Finale Emilia (Modena), e' invece rimasto solo contuso lievemente.
E' morto MARINO. Un altro incidente sul lavoro è avvenuto nelle Marche, a Novafeltria, dove è morto MARINO MORDENTI di 65 anni. MARINO - socio della ditta "Demo" - sostava a piedi in un piazzale dov'era al lavoro un muletto. Il mezzo stava movimentando dei carichi quando all'improvviso si è ribaltato, investendo Mordenti, che è rimasto schiacciato sotto il carrello elevatore. A nulla sono valsi i soccorsi; il personale del 118 una volta giunto sul posto ha potuto soltanto constatare il decesso. Sono intervenuti anche agenti della Polizia di stato, personale dell'Asur e i vigili del fuoco.
2008-02-02 19:47
Schiacciato da rullo, muore ADRIANO L'incidente sul lavoro in un'azienda del Potentino
POTENZA, 2 FEB - Incidente sul lavoro nell'azienda Vibac di Viggiano (Potenza): ADRIANO ANGELONE e' morto dopo essere stato schiacciato da un rullo. ADRIANO che aveva 39 anni, e' stato soccorso dal personale del 118 che lo ha trasportato nell'ospedale di Villa d'Agri (Potenza) dove e' morto poco dopo. Alla Vibac - azienda dove si produce materiale plastico - lavorano circa 200 persone.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.