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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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domenica 28 febbraio 2016

Ancora tre morti in agricoltura. Morto un giovane senegalese schiacciato dal trattore è già la nona vittima dall'inizio dell'anno che muore in questo modo così atroce. Ma nessuno fa niente, neppure una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo. E' già il terzo anno che avverto con e mail le segreterie del Primo Ministro, il Ministro del lavoro e delle politiche agricole che in questi giorni ricomincerà la strage.

ALESSANDRIA 27 27 febbraio E' morto Pier Giuseppe Tarditi, di 64 anni.Tarditi è caduto nel silos dell'azienda 'Valle Agricola Tarditi e Ferrando' (sementi, fertilizzanti, prodotti per l'agricoltura) con sede a Cerrina. Le cause sono in corso di accertamento da parte dei carabinieri che dovranno ricostruire l'esatta dinamica della tragedia. Dato l'allarme, sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo dell'uomo, ed il personale sanitario del 118, che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. LECCE 27 febbraio 2016 E' morto Sabo Diao un giovane senegalese di soli 20 anni guidando un trattore. Il povero giovane è morto schiacciato dal trattore che stava conducendo in una strada provinciale che collega Campi Salentina a San Donaci. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, il giovane, che non aveva la patente di guida, avrebbe affrontato una curva a velocità sostenuta col mezzo che è sbandato sul ciglio stradale e si è ribaltato schiacciandolo. Sembra che il giovane non avesse la patente e il mezzo si trovava in una strada provinciale. Era assunto regolarmente, ma se non aveva la patente non poteva guidare in una strada pubblica. Quando sul posto sono arrivati i sanitari del 118 il giovane era già morto. Il trattore è risultato sprovvisto di assicurazione. Anche un'anziana di 81 anni è morta per infortunio sul lavoro in provincia di Brescia. Ha sbattuto la testa contro un aratro ed è morta il giorno dopo

venerdì 26 febbraio 2016

Muore autotrasportare di 46 anni in provincia di Frosinone

26 febbraio 2016 Un autotrasportare di 46 anni è morto cadendo con il TIR che stava guidando in una scarpata in una strada provinciale in provincia di Frosinone. non si conosce ancora l'identità della vittima.

giovedì 25 febbraio 2016

Un altro morto sui LUOGHI DI LAVORO in provincia di Bologna anche questa notte: è il secondo in due giorni. Un altro agricoltore è morto schiacciato dal trattore in provincia di Bolzano. E' il nono dall'inizio dell'anno e la stagione non si è ancora stabilizzata.

25 febbraio 2016 E' morto Piero Montefiori di 56 anni in un'industria del bolognese. Montefiori è morto schiacciato da un macchinario che trasportava metallo nell'azienda lavorazione delle lamiere in cui era co-titolare a Monte San Pietro. La tragica scoperta è stata fatta dal figlio di 28 ani che non vedendo arrivare il padre è andato a cercarlo Inutili i tentativi di rianimare il 56enne da parte dei sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la Medicina del lavoro e i vigili del fuoco di Casalecchio di Re-no. La salma è stata trasportata al Dos di Bologna, su disposizione dell'autorità giudiziaria. Occorre fare una grandissima campagna di comunicazione. Anche tanti piccoli imprenditori, come Montefiori muoiono lavorando. nel 2015 sono stati decine. Un altro agricoltore è morto schiacciato dal trattore, è il nono dall'inizio dell'anno. Questa volta la vittima è della provincia di Bolzano, lavorava nella sua vigna quando il trattore si è ribaltato uccidendolo. josef Cagol aveva solo 56 anni. Anche quest'anno come i due precedenti ho mandato una mail al Ministro delle Politiche Agricole Martina, a Poletti, Ministro del lavoro e al Primo Ministro Renzi. Chiedevo loro di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo, e di mettere eventualmente a disposizione dei fondi per far mettere in sicurezza i vecchi trattori. ma come al solito senza che nessuno dei tre si degnasse almeno di rispondere.

mercoledì 24 febbraio 2016

Purtroppo registriamo il primo morto sui LUOGHI DI LAVORO in provincia di Bologna. Un altro morto sui LUOGHI DI LAVORO in provincia di Genova

24 febbraio 2016 E' morto a Pianoro un operaio di 52 anni di cui non si conosce ancora l'identità. La vittima era dipendente di un’azienda specializzata in impianti elettrici industriali ferrarese e travolto da un bancale di pannelli solari che si sarebbe staccato dal muletto durante le fasi di carico e scarico. Stanno indagando sulle dinamiche della tragedia i carabinieri Sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri, coadiuvati dal personale dell’Unità operativa preven Giovanni Bernero, 57 anni, ex ferroviere in pensione.zione e sicurezza negli ambienti di lavoro. Genova E' morto Aveva appena tagliato un albero nel suo podere, in una zona piuttosto impervia ma è scivolato a terra battendo la testa. È accaduto questa mattina i a Timossi, località nel comune di Borzonasca.

sabato 20 febbraio 2016

Altri 3 lavoratori morti ieri 19 febbraio 2016

19 febbraio 2016 Sono tre i lavoratori morti ieri sui LUOGHI DI LAVORO. E' stata veamente una morta ssurda quella del poliziotto sub Rosario Saranico di 52 anni, Saranico cercava il corpo di Isabella Noventa, uccisa e gettata nel fiume Brenta. saranico è rimasto incastrato sott'acqua per molto tempo e quando sono riusciti a riportarlo fuori dall'acqua era gravissimo ee è morto poco dopo all'ospedale.In provincia di Pescara è morto Mario De Camillo un edile di 54 anni, stava lavorando all'interno di un'abitazione e gli è crollato parte del soffitto addosso uccidendolo sul colpo.In provincia di cagliari è morto Salvatore Meloni di 37 anni. Meloni stava tinteggiando esternamente una palazzina ed è caduto dall'impalcatura.

venerdì 19 febbraio 2016

Si continua a morire di lavoro in Italia nell'indifferenza generale

19 febbraio 2016 Recentemente sono morti altri 4 lavoratori in diverse province italiane. In Provincia di bolzano è morto un edile di 40 anni schiacciato da una betoniera. in Provincia di padova è morto Mirco Trento di 40 anni travolto da un cassone di un camion. In Provincia di salerno è morto l'ottavo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno. In provincia di Treviso un operaio di 48 anni è morto mentre revisionava un estintore che gli è scoppiato tra le mani. Il 18 febbraio 2015 c'erano stati 66 morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno.

martedì 16 febbraio 2016

Muore a 40 anni schiacciato da una betoniera.

Bolzano 15 febbraio 2016 E' morto a soli 40 anni Domenico Matera. La tragedia sarebbe avvenuta in un cantiere Park Hotel Villa Etschland a Plaus. Matera insieme ad altri colleghi, stava manovrando una grande betoniera all’interno del cantiere, ma un pezzo della stessa si sarebbe staccato travolgendolo. I colleghi avrebbero chiamato i soccorsi ma il loro arrivo non sarebbe servito a salvare la vita al 40 enne, deceduto poco dopo l’incidente. Sarebbe rimasto ferito anche un altro lavoratore ma in manie-ra definita lieve.

martedì 9 febbraio 2016

Un altro morto in edilizia

8 febbraio 2016.CHIOGGIA di Venezia Incidente mortale sul lavoro, a Sottomarina. Un edile è caduto dall’impalcatura di un cantiere mnetre ristrutturava una casa. l'operaio (partia iva?), di cui non si conosce ancora l'identità è precipitato da diversi metri d’altezza morendo sul colpo. Sul posto i tecnici del Servizio prevenzione infortuni dell’Asl 14 e le forze dell’ordine che stanno cercando di fare chiarezza sulla dinamica.

sabato 6 febbraio 2016

Strage nel silenzio assordante dei media che per la maggioranza non si interessano di queste tragedie se non sono collettive. ma lo stillicidio è continuo e inesorabile. sono morti già 56 lavoratori sui LUOGHI DI LAVORO dall'inizio dell'anno + 13,5% rispetto al 6 febbraio del 2015. Scrivo in fretta e male senza guardare, il tempo è poco e spesso poi mi accorgo degli errori. Me ne scuso, poi il tablet è spesso micidiale e corregge come vuole. Ma il "numero dei morti è questo.

5 febbraio 2016. Anche ieri 4 morti sui luoghi di lavoro. Un agricoltore è rimasto schiacciato dal trattore in provincia di Vicenza (8 dall'inizio dell'anno). Un edile è rimasto ucciso mentre aggiustava il furgone in un cantiere sull'A10. Un attore di 27 anni è rimasto strangolato mentre provava la scena di un suicidio a Pisa. Un marinaio russo è rimasto intossicato ed è morto mentre lavorava in una cisterna di una nave nel porto di vasto. Due suoi colleghi trasportati all'ospedale in gravi condizioni. Ma la colpa di questa caneficina è anche di tutti noi che non ci interessiamo se tanti lavoratori muoiono lavorando. Gli ultimi 3 a Terni e Latina

venerdì 5 febbraio 2016

Un altro giovane muore sul lavoro

Piacenza 4 febbraio 2016 E' morto Davide Carlo Spinazzola a soli 31 anni schiacciato da una lastra di marmo in una ditta di Lugagnano. la tragedia in mattinata in una ditta di marmi della zona industriale del comune della Val d'Arda. Secondo la ricostruzione dei fatti, il giovane è rimasto schiacciato da alcune lastre di marmo, mentre venivano effettuate manovre di spostamento nel cortile dell'impresa.

giovedì 4 febbraio 2016

La Sicilia ha già sette mrti sui luoghi di lavoro

Terribile inizio anno per la Sicilia che vede già 7 lavoratori morti sul lavoro. Già 3 in provincia di Agrigento, uno in provincia di Catania, uno in provincia di Ragusa, uno in provincia di Caltanisetta. Un autotrapsortare è morto sulla Palermo Catania. ma quest'ultimo ci sembra opportuno non segnalarlo a carico della provincia e neppure della regione. Le ultime 3 vittime sono nella provincia di Agrigento, in provincia di Ancona e di Macerata. Anche le marche quest'anno hanno un bruttissimo avvio su quest fronte.

mercoledì 3 febbraio 2016

Mail spedita questa mattina al Primo Ministro Renzi, al Ministro del lavoro Poletti e al Ministro delle Politiche Agricole Martina

Anche un bambino di 2 anni morto ieri in provincia di Teramo a causa del trattore e della mancata consapevolezza da parte di tutti della pericolosità del mezzo. Ieri è morto un agricoltore in provincia di Agrigento, schiacciato da questo mezzo, è il settimo in poco più di un mese. La strage di agricoltori quest’anno è per il bel tempo iniziata prima del previsto. Lanciamo per il terzo anno consecutivo un appello al Primo Ministro Renzi, al Ministro delle Politiche Agricole Martina e al Ministro del lavoro Poletti affinchè si occupino, con una campagna informativa mirata, di questo flagello che sono le morti provocate dal trattore. Oltre ovviamente di mettere a disposizione dei fondi per mettere in sicurezza i trattori vecchi. Sono morti così atrocemente 142 lavoratori nel 2015 e 152 nel 2014. Un quinto di tutte le morti sui LUOGHI DI LAVORO sono provocate da questo mezzo pericolosissimo che uccide al più piccolo errore, ma anche senza nessuna distrazione o imperizia, per condizioni particolari del terreno e per essere il nostro paese per la maggior parte collinare. A queste morti occorre poi aggiungere anche bambini che incautamente sono trasportati sul mezzo o lasciati nelle mani di adolescenti che li usano per divertimento facendoci delle gare. Per non parlare degli innumerevoli incidenti stradali, con molti morti provocate dai trattori. Preghiamo i media che si occupino finalmente di questa strage che è puntuale ogni anno. Tutti abbiamo un parente, un amico, un conoscente che usa questo mezzo mortale. Avvertiamolo del pericolo che corre. Con l’arrivo del bel tempo è imminente la prossima strage. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di bologna morti sul lavoro htttp://cadutisullavoro.blogspot.it Anche ieri tre morti sui luoghi di lavoro. Un agricoltore è morto schiacciato dal trattore in provincia di Agrigento, Un idraulico è morto in provincia di Brescia dopo una settimana d'agonia per una caduto dall'alto. Un autotrasportare è morto sull'autostrada Palermo Catania.

lunedì 1 febbraio 2016

Febbraio comincia male: due morti sui luoghi di lavoro

Febbraio comincia male: due morti sui luoghi di lavoro 1 febbraio 2016 Altri due lavoratori sono morti oggi sui luoghi di lavoro. un edile marocchino di 53 anni è morto in provincia di treviso investito da una ruspa. In un lanificio in provincia di Pistoia è morto un operaio di 65 anni cadendo da una scala. probabilmente quest'ultima vittima non ci sarebbe stata senza la riforma Fornero. Ma tano ormai i lavoratori sono solo carne da macello per i vari governi che si succedono. Non si liberano posti per i giovani e gli anziani che non sono più in buone condizioni muoiono per inofrtuni, come potete vedere nel garfico nell'introduione dell'Osservatorio

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?