Se vuoi dare anche un piccolo contributo per il film documentario sull'Osservatorio ecco il link. clicca sopra l'immagineO

morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

Translate (traduci nella tua lingua)

martedì 29 settembre 2009

E' MORTO UGO MORCELLI CADENDO DA UN MURO ALTO 2 METRI IN ALTA VALTELLINA SONDRIO


Nuoro 30 settembre E' morto Enzo Orsini,
un agricoltore di Mamoiada, Enzo è morto ieri sera mentre lavorava nella sua fattoria. Il corpo è stato trovato dal fratello. Un agricoltore originario di Mamoiada, Enzo Osini, di 51 anni, è morto schiacciato dal trattore, mentre lavorava nella sua fattoria ad Arzachena. Ancora sconosciuta la dinamica esatta dell'incidente. Osini sarebbe caduto dal trattore, finendo schiacciato sotto la fresa. La madre gli aveva fatto visita intorno a mezzogiorno e non vedendolo era rientrata a casa. Verso le 19 una fratello ha scoperto il corpo sotto il trattore e ha dato l'allarme. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Sondrio 28 settembre E’ morto Ugo Morcelli, un edile, alcune ore dopo il ricovero in ospedale. Ugo è morto cadendo a terra da un muro alto circa 2 metri in Alta Valtellina. Le sue condizioni, inizialmente, non sembravano gravi, ma poi un'emorragia interna ha complicato il quadro clinico. La vittima dell'incidente, avvenuto in un cantiere edile di Livigno (Sondrio), e' un operaio di 56 anni di Valdidentro (Sondrio). L'operaio ha perso l'equilibrio mentre era impegnato nelle operazioni di disarmo di una struttura in costruzione.
E' stato sottoposto ieri ad autopsia il corpo di Ugo Morcelli l'operaio di Semogo di Valdidentro deceduto sabato notte all’ospedale Morelli di Sondalo. Morcelli che aveva 56 e lavorava per la Edilnord con sede a Valdidentro, era rimasto ferito nel primo pomeriggio dello stesso giorno in un cantiere edile a Livigno a poca distanza dalla sede della Sitas, la società degli impianti di risalita. Sembra che ugo fosse impegnato nelle operazioni di disarmo di una struttura in costruzione quando, per cause ancora da accertare, ha perso l’equilibrio cadendo dal muro sul quale si trovava e finendo a terra. Un volo di un paio di metri che inizialmente non sembrava aver avuto conseguenze terribili. Le condizioni del ferito però sono progressivamente peggiorate fino al decesso, nonostante tutti gli sforzi fatti dai medici. I primi risultati dell'autopsia sembrerebbero confermare che la morte è avvenuta proprio in conseguenza delle lesioni riportate nella caduta. I funzionari dell'Asl indagano per accertare le eventuali responsabilità per l'accaduto.

Pescara E’ morto P.G agricoltore di 57 anni Un incidente agricolo mortale si è verificato a Pianella (Pescara): P.G., 57enne del posto, è rimasto schiacciato dal trattore agricolo che stava conducendo all’interno del suo terreno. Il mezzo, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato ed ha schiacciato il malcapitato, deceduto sul colpo per “trauma da schiacciamento toracico”. Sul posto i vigili del fuoco di Pescara, partiti dal capoluogo adriatico con tre squadre e l’elicottero, nonché l’elicottero del 118. I soccorsi, però, sono stati inutili.

L’AQUILA E’ MORTO ANTONIO DI BERARDINO AGRICOLTO DI 72 ANNI. I carabinieri della stazione di Capistrello stanno accertando con esattezza le cause della morte di un pensionato trovato privo di vita sotto un trattore in località Corcumello, frazione di Capistrello. Si tratta di Antonio Di Berardino, 72 anni. Ad accorgersi dell’incidente una persona che transitava sul posto. Ha chiesto l’intervento del 118 e l’uomo è stato estratto dal mezzo agricolo. Trasportato all’ospedale di Avezzano è deceduto poco dopo il ricovero.

Teramo, 29 set. - E' MORTO DOMENICO DI GIOVANNIANTONIO di 76 anni. Domenico, e' morto schiacciato questa mattina intorno alle 11 dal ponte elevatore della sua officina meccanica situata a Castelnuovo Vomano, frazione di Castellalto. L'anziano meccanico, appassionato di auto d'epoca e tecnico specializzato del settore, forse a causa dell'acqua aveva avuto problemi tecnici con il sistema di sollevamento dei mezzi. Ha chiamato i tecnici per ripararlo i quali, giunti in officina, si sono portati su un'altra ala dell'interno riparazione veicoli. Di Giovannantonio si e' invece recato nel garage. Qui, per cause in corso di accertamento, il ponte si e' azionato in discesa schiacciando il 70enne che non ha avuto scampo. Pochi minuti piu' tardi, i tecnici riparatori che avevano sentito un tonfo sono scesi in garage trovando Di Giovannantonio morto. Inutili i soccorsi del 118. Indagano i carabinieri della locale stazione.

lapidi virtuali scolpite dai visitatori del blog.

Lapidi virtuali scolpite dai vitatori del blog, consiglio ai visitatori di leggerle. Per ribadire con più forza quanto è terribile la morte che colpisce nel fiore degli anni e mentre stai lavorando per sostenere la tua famiglia. Carlo Soricelli

Mario ha detto E' LA STRAGE DEGLI INNOCENTI

Milly ha detto... ciao francesco,

irene ha detto... UNA CANDELA ANCHE PER L'ANIMA DI ORAZIO LINGUANTI, STRAPPATO ALLA VITA A SOLI 43 ANNI. IL TUO RICORDO SARA' VIVO IN TUTTI NOI. RIPOSA IN PACE.

Corrado ha detto... Quando il Lavoro fa più morti delle guerre!

Brian ha detto... voglio vedere qualcuno, almeno ogni tanto, che paga con la galera per questi omicidi che lo stato permette. Non credo che gli operai potranno sopportare a lungo senza reagire. E’ solo questione di tempo e poi non ci si limiterà più ai cortei di protesta.

Anonimo ha detto...
ERANO FIGLI DEL SOLE OMAR E MOHAMMED
FIGLI DEGLI ANTICHI CHE CON LE PIRAMIDI SFIDAVANO IL CIELO
PER RAGGIUNGERE IL SOLE
NEL SANGUE STORIA ANTICA
STORIA MILLENARIA PATRIMONIO DELL’UMANITA’
MA UN GIOVANE NON SI RASSEGNA AL FATALISMO DELLA POVERTA’
ALLA MISERIA E ALLA DISPERAZIONE
E L’ANTICA’ IDENTITA’ SI PERDE NEL MARE CHE CI UNISCE
MA CHE IN QUESTO MOMENTO CI DIVIDE
CLANDESTINI UOMINI SENZA IDENTITA’ SENZA VITA E SENZA STORIA
CLENDESTINI PAROLA TERRIBILE CHE FA PAURAA NOI EUROPEI VECCHI E TIMOROSI
CON QUESTA PAROLA HANNO VINTO LE ELEZIONI
CLANDESTINI , CLANDESTINI, CLANDESTINI CHE PAURA
MA SOLO SE V’INCONTRO PER LA STRADA
SE OSATE GUARDARMI CON SGUARDO FERMO
DI CHI HA NEL SANGUE STORIA ANTICA
CHE NON HA NIENTE DA IMPARARE.
IN QUESTO PAESE DI TETTE E CULI
DI RAZZISTI DELLA PORTA ACCANTO
DI TELEVISIONI E GIORNALI ALLINNEATI
QUALCUNO PIANGE ANCORA E SI COMMUOVE
PER LE VOSTRE VITE GIOVANI SPEZZATE
NON CHI IN PUBBLICO VI URLA CONTRO
POI VI SFUTTA E UMILIA NEI CANTIERI
IL VOSTRO ALLAH VI ACCOGLIERA’ TRA LE SUE BRACCIA
E ANCHE IL NOSTRO DIO VI PRENDERA’ PER MANO
14 giugno 2008 1.02

Anonimo ha detto... Verrà il vero CristoNon ho coraggio di avere sogni:il blu e l'unto della tuta,non altro nel mio cuore di operaio.Morto per due soldi, operaio,il cuore, hai odiato la tutae perso i tuoi più veri sogniEra un ragazzo che aveva sogni,un ragazzo blu come la tuta.Verrà il vero Cristo, operaio,a insegnarti ad avere sogni.PierPaolo Pasolini

Anonimo ha detto... Marco Ecco, finalmente lo sappiamo. Non sei andato via per un malore. Sei andato via per la scelleratezza e la stupidità umana. Farò tutto ciò che posso perchè la giustizia faccia il suo corso e chi ha colpe paghi. Ai veri e maggiori responsabili purtroppo non potremo mai arrivare per vie ordinarie, ma non temere la giustizia prima o poi trionfa.Anonimo ha detto... Non conoscevo nessuno di loro.Accendo una candela perchè per me ogni uomo, ogni lavoratore, padre di famiglia, amico, fidanzato e figlio, sono: il mio uomo, un mio lavoratore, mio padre, mio amico, mio fidanzato e mio figlio.

Roberto Celani ha detto... L'arcobaleno dell'operaioFinanze al verde e il conto in rosso.Un lavoro nero e una tuta blu.Giù straordinario a più non posso.Disobbedire non è più virtù.Tirare avanti è diventato un giallo,per chi sa bene che lavorare stanca?A te, che solo compagno t'è rimasto il gallo,non permettono che una morte bianca.

Lia ha detto... Conoscevo Carmine Brigante,il maresciallo dell'aeronautica morto nell'incidente in francia.Lo vedevo tutti i giorni mentre accompagnava il figlio minore a scuola, con quella tuta che lo ritrae nella foto apparse in tv.Lo ricordo col nodo in gola,perchè oggi mi sento in lutto per lui,come una persona di famiglia che perdo.Un uomo dagli occhi buoni e gentile nei modi,sempre col sorriso ed educato.Un padre di famiglia che lascia un vuoto a tanti che da lontano lo hanno conosciuto.Consiglia da talsano24 ottobre 2008 1.12

Tiziana ha detto... Il migliore amico che potessi avere,anche se da poco si era trasferito con la sua famiglia,io e la mia famiglia ti ricorderemo sempre con infinito affetto,arrivederci grande beppe,ANGELO DEI CIELI.30 ottobre 2008 10.53

Anonimo ha detto... carissimo zio rosario sarai sempre nei nostri cuorii tuoi nipoti3 novembre 2008 22.08

havana ha detto... IN RICORDO DI GIUSEPPE DE STEFANO, STRAPPATO ALLA PROPRIA VITA IL 15/05/08. AMAVI IL TUO LAVORO FIN DA BAMBINO, ERA UNA DELLE POCHE COSE CHE TI PIACEVA, LO FACEVI CON DEDIZIONE E SENSO DI RESPONSABILITA'. SARAI RICORDATO COME UN ESEMPIO PER TUTTI COLORO CHE FANNO QUESTO MESTIERE E PER QUELLI CHE VORRANNO FARLO. ORA LA NOSTRA AUTOSTRADA PORTA ANCHE IL TUO NOME...IL NOME DI UN RAGAZZO COL SORRISO NEL CUORE E TANTA VOGLIA DI VIVERE.

Patti ha detto... Accendo una luce radiosa per tutti quei morti innocenti che ci hanno lasciato e accendo una luce splendente per le famiglie delle vittime affinchè riescano a superare questo grande dolore... Accendo una candela di preghiera per Sergio Riva affinchè diventi l' Angelo Custode dei nostri figli...ciao Sergio11 dicembre 2008 0.52

Anonimo ha detto... che dire...ciao babbo18 dicembre 2008 1.14

Anonimo ha detto... ho perso mio fratello il 30/8/2008è CADUTO DALLE SERRE DOPO ESSERE STATO COLPITO IN TESTA DALLA CHIAVE CHE STAVA USANDO PER TENDERE LA PLASTICA NON RIESCO A DIMENTICARE IL SUO VOLTO TUMEFATTO. LUI CHE ILLUMINAVA TUTTI CON IL SUO SORRISO MI MANCHI TANTISSIMO EMANUELE SPERO CHE DA LASSù RIESCA ANCORA A SCALDARE IL MIO CUORE TI VOGLIO TANTO BENE31 dicembre 2008 3.30

claudio ha detto... Los invito a visitar mi blog en el podrán encontrar mis últimos trabajos en arte la dirección es la siguiente:www.claudiotomassini.blogspot.comLos saluda atentamente Claudio Tomassini

Andrea Buffa ha detto... IL SOGNO DI VOLAREDa giovane avevo un sognoVolare come un uccelloMa adesso che schiaccio l’ariaCol mio peso non mi pare belloIo volo come un mattone Come un sasso, una chiave ingleseVolare senza le aliÈ un problema, mi sembra palese x2E questa mattina alle seiCon il buio ed un vento gelatoSfrecciavo con il mio ciaoSembravo un ghiacciolo impazzitoNon volevo far tardiCol capo che rompe i maroniCi paga tre Euro e settantaAll’ora se stiamo buoni x2Cosi Fatima e Mohamed RobertoStamane non ho salutatoIeri sera ero davvero stancoPerò un poco abbiamo giocatoPoi li ho guardati dormireper un ora coprendo la lucehan sorriso per tutto il tempoquesta vita ancora gli piace x2e volo che volo lentodal sesto giù al primo pianoho paura che mai più potròdire a mia moglie quanto la amoquanto mi piace quando i capelliraccoglie assieme sopra la nucache io il canto dell’universoLo sento quando la vedo svestita x2e c’è qualcosa che non mi tornanel poco tempo che mi rimaneche fine ha fatto quel bel ragazzoche una mattina ha preso il maresopra una zattera assieme ad altri cento per non morire di guerra o di fame dentro una bara semi-affondatasicuro soltanto di non tornare x2perché diciamoci onestamentecrepare a trent’anni è proprio un peccatoperché a quel punto almeno a quarantanel mio parse sarei arrivatoe questo senza prendere il mareveder mio fratello morire annegatoe dopo poi venire rinchiusosenza aver mai commesso un reatoe dopo la fuga finire schiavotra i pomodori dal sole bruciato e così adesso il sole si spegnesopra il cantiere ed il cielo tuttosono incazzato ed ho molta paura ma dire male mi pare bruttovoglio che l’ultimo dei miei respirisi stringa attorno a ciò che ho di più belloil viso di Laura il riso dei bimbi.Se qualcuno volesse ascoltare la canzono può farlo su www.mancamezzora.itAndrea Buffa15 gennaio 2009

Anonimo ha detto... Come invalido del lavoro posso solo dire di ritenermi fortunato per non aver pagato il prezzo più alto e di soffrire rivivendo il mio infortunio tutte le volte che succede una cosi follemente chiamata "Morti Bianche" che non capisco cosa di bianco ci sia in questa carnecifina ridiamo il diritto ad un lavoro sicuro e stabile a tutti i lavoratori facciamolo in memoria e per chi non c'è più Stefano17 gennaio 2009 7.07

Anonimo ha detto... Ciao Stella mia sei sempre nel mio cuore distrutto dalla tua assenza TI AMO PAPA'26 gennaio 2009 0.40marina ha detto... Il morto sul lavoroE non tornò a casadove voleva portare il frutto del suo lavoro.E non tornò a casacolpevole solo di essere un lavoratore.E' caduto perché distratto?No, è stato assassinato.(m.p.)27 gennaio 2009 11.15

ivano ha detto... Voglio lasciare il mio ricordo anche se lontano e nn avendovi mai conosciuti, sono vittima anch'io di infortunio e per quale buona sorte, quel giorno guardai gli occhi dei miei gonfi di lacrime, ma pieni di speranza vedendomi ancora vivo.Vi ho strappato da tutti i giornali ed ogni battaglia che cerchero di vincere la dedichero ad ognuno di voi,ricordate sempre che qualcuno vi pensa,nn siete mai soli,vivete in ogni operaio che opera in questo paese...se vi tagliassero a pezzeti il vento li raccoglierebbe,il regno dei ragni cucirebbe la pelle,e la luna la luna tesserebbe gli occhi e il viso, e il polline di Dio di Dio il sorriso ....27 gennaio 2009 16.50

Anonimo ha detto... piccolo grande giuseppe. quanto io sia addolorata nn immagini,o forse sì, boh.. ho molti ricordi della mia vita legata alla tua,a tutte le cose che mi confidavi,situazioni,stati d'animo,sentimenti.. sei cambiato molto dall'ultima volta che abbiamo parlato, e questo cambiamento ha portato un sacco di gente a parlare di te che, sempre un ribelle in cerca di pace e cose giuste, sei stato. leggevi sempre tanti libri e criticavi i film di fantozzi e bud spencer xchè li ritenevi troppo banali e senza senso! ancora mi ricordo.. anche se forse(mi auguro non ci sia nulla di più grande dietro), non sei morto come loro, sei diventato un eroe come loro:quelli che hai difeso,sostenuto e ammirato. tvbene giusè- il fatto che se ne parli implica che "qualcosa di buono l'avrai fatta". tvbene- annonè31 gennaio 2009 19.04

Anonimo ha detto... nessuno puo fermare questa strage i controli della sicureza dove sono????????????9 febbraio 2009 23.43

Anonimo ha detto... roger,odihnestete in pace....12 febbraio 2009 13.43

lory ha detto... per Silvana una dolcissima amica non ho parole mi mancherai una candela20 febbraio 2009 6.06

viorica contescu ha detto... denis bodan non ce piu ,se ne andato urlando il suo dolore ........perche perche ci hai lasciati ,non ci rivedremo piu a sula nostra terra in Moldavia ,non e giusto ......perche non finiscono queste tragedie ,perche un padre di familia perche......21 febbraio 2009 14.30

daniela ha detto... william mi mancherai da morire. ti voglio un mondo di bene cugino mio. sii sereno angelo mio. stai vicino ad antonela ne ha di bisogno7 marzo 2009 6.30

Anonimo ha detto... tahar sei arrivato in italia per dare una svolta alla tua vita ma il destino ha voluto stroncarti per una curva maledetta addio tahar!!8 marzo 2009 8.52

Anonimo ha detto... SARAI SEMPRE NEI NOSTRI PENSIERI!15 marzo 2009 8.42

Zhero ha detto... Elegia (ai martiri del lavoro)Cerco la fine di questa processioneinfame di cuori lavatinell’asfalto della strada,piaghe lenite con l’oliodei motori.L’indignazione dei cielinon consola:l’ultimo epitaffioè il vostro grido.Venereranno le vostre mani, un giorno,sarà frumentoil vostro Sanguepoveroe i nostri attrezziper voi, quel giorno,come violini suoneremo,per voi, per voirose sugli occhidella nostra Terra.Ma adessosarà di porpora la nebbiaancoranel mattino a veniredove l’Inverno è eternotra Ferrari scarlattecome sanguelucenti come lacrime.Gelidi visi di setasul vostro Cuore-Rubinostilleranno una lacrimaassassina.

PaoloCiao Soricelli, complimenti per la tua iniziativa. Da domani appenderò nella bacheca della mia fabbrica questo bollettino di guerra ogni lunedì.Ti invio una poesia dedicata a tutti i compagni morti:che vivano ancora in noi.A presto. Zhero, operaio di Arezzopa.zero(chiocciola)libero.it15 marzo 2009 8.52

Lucia ha detto... CONOSCEVO CLAUDIO PERNA DA ANNI,AMICO E COLLEGA LASCIA UN VUOTO INCOLMABILE.UN PENSIERO ANCHE AL BRIGADIERE DE CHIRO E ALL'ALTRA VITTIMA....POSSANO RIPOSARE IN PACE.A RICORDO BRIGADIERE GIOVANNI CALIENNI E FAMIGLIA!STAZIONE CC SATRIANO DI LUCANIA (PZ)30 marzo 2009 4.24

Anonimo ha detto... in fondo la vita è fatta anke di questo pultroppo.............. hai lasciato un vuoto incolmabile amore mio nn ti dimentikero mai ora vola fin lassù ke li c e ne sn di belle!!!!!!!!!! un giorno saremo dinuovo tutti insieme..... ti amo e ti amero per sempre. cucciolo!19 aprile 2009 6.44

Tony ha detto... Caro Ahmed, sarai sempre nel nostro cuore, sei stato un grande amico e collega di lavoro.Carlo.21 aprile 2009 13.57

laur@ ha detto... in ricordo di SALVATORE VENTRICI dalla fidanzata del suo amico Valentino27 aprile 2009 13.32

Anonimo ha detto... Salvatore, (zio Salva per gli amici) rimarrai per sempre nei nostri cuori, il tuo ricordo allieterà ancora e per sempre le nostre giornate. Ti ricorderemo con affetto ogni qualvolta... ora e per sempre...la tua amica CarlaImola, 29 aprile 200929 aprile 2009 4.21

Anonimo ha detto... Altro mese senza di te, cmq so ke ci guidi da lassù, ciao Papà.18 maggio 2009 7.02rocco ha detto... un vero peccato, tuo cugino rocco18 maggio 2009 7.43un vero peccato, tuo cugino rocco18 maggio 2009 7.43

Anonimo ha detto... Conoscevo il romeno morto a Jenne, una persona semplice, silenziosa e dal cuore generoso. Ha sempre lavorato a testa bassa, con la tenacia dei poveri cristi che lottano ogni giorno contro il sospetto che leggono negli occhi del prossimo, contro l'ingiustizia che li vede succombere sotto il peso della responsabilità di dare fiducia e linfa vitale ad una famiglia lontana che li aspetta.3 giugno 2009 6.19Anonimo ha detto... quando una persona muore la terra perde un fiore ma il cielo guadagne una stella10 giugno 2009 6.41

Anonimo ha detto... se nn vi dispiace vorrei trarre spunto dalle vostre frasi x una canzone..xk voglio urlare con voi..16 giugno 2009 11.56

Un paesano ha detto... Giuseppe Candela era un uomo straordinario simpatico gentile cordiale con tutta la gente del paese non ci posso credere che abbia fatto una fine così straziante ed atroce morendo sotto il trattore a Bagnoli del Trigno.

Anonimo ha detto... Alle 13.00 circa del 19-06-2009 veniva a mancare a Bagnoli del Trigno Giuseppe Candela. Ha sacrificato la sua vita per aiutare gli altri. Mentre era alla guida del trattore il mezzo si è rovesciato su di esso uccidendolo. Bagnoli del Trigno è sotto choc!22 giugno 2009 4.41

Anonimo ha detto... Inoltre Giuseppe Candela era ben stimato dal paese, aveva moltissimi amici ed era pronto ad aiutare gli altri. Amava la sua terra ed era un grande giocatore di poker. Porgo sentite condoglianze.22 giugno 2009 4.43

Anonimo ha detto... a Davide... che si è spezzata la sua vita così giovane.. a soli 21 anni.. possa tu diventato un'angelo vegliare sui tuoi genitori e su tuo fratello e aiutarli a superare questo immenso vuoto...8 luglio 2009 9.44

camilla ha detto... grammichele,,, piange un'altra giovanissima vittima della morte bianca... ciao Davide Giangrande8 luglio 2009 9.49

Anonimo ha detto... ciao ragazzi sicuramente vi ricorderete l'incidente avvenuto il 26 maggio alle saras raffineria situata in sarroch(ca)sono il fratello di Daniele Melis uno dei tre operai morto per colpa delle esalazioni tossiche sprigionatesi all'interno di un accumulatore di gasolio.Un mio pensiero va prima di tutto a mio fratello Daniele e ai suoi coleghi Bruno e Luigiun secondo pensiero va alle persone che taciono e non sanno ammetere il vero terrore che ogni giorno gli accompagna nelle raffinerie di tutto il mondo ormai la vita di un uomo è diventata un oggetto di scambio con il denaro "sei morto l'azienda pagherà la tua morte" purtroppo sta succedendo questo e chiunque leggerà queste due righe lo potrà confermare.Ma non dobbiamo dimenticarci dell'umiltà di queste persone e lottare contro questi grandi colossi industriali affinche facciano sicurezza a norma di legge perchè la vita di una persona non può e non potrà mai essere paragonata al denaro.Ragazzi noi vivi dobbiamo far si che queste morti bianche non accadano più lottiamo lottiamo lottiamo per continuare a vivere perchè la vita nessuno ha diritto di togliercela. ciao Dani grazie per essere stato mio fratello ti ringrazio per questo il mio dolore servirà affinchè la tua dignità non ti sarà restituita ciao Dani un giorno sono sicuro che ci ricontreremo.un BACIO28 agosto 2009 4.39Anonimo ha detto... Ciao Michele1 settembre 2009 5.34

Anonimo ha detto... X MICHELE:RIMARRAI CMQ NEL CUORE DI TUTTA LA GENTE CHE TI HA CONOSCIUTO....COME D'ALTRONDE TUTTE LE PERSONE CHE MUOIONO X IL PROPRIO LAVORO!!!1 settembre 2009 14.02

Anonimo ha detto... ti ho visto crescere. sia nella vita che vicino a me nel lavoro, ma non avrei mai immaginato che proprio il marmo che tu trattavi con cura e con maestria ti avrebbe tradito. arrivederci caro Michele, forse un giorno ci rincontreremo e lavoreremo di nuovo insieme e tu sarai il mio maestro.5 settembre 2009 4.33

Anonimo ha detto... X MICHELE: X IL LAVORO HAI PERSO LA VITA, MA NULLA TI STRAPPERA' DAI NOSTRI CUORI.SEI STATO UN CARISSIMO AMICO NN TI DIMENTICHEREMO MAI!!!!7 settembre 2009 9.27

Anonimo ha detto... caro ferdi,sei arrivato nel mio cuore che avevo soltanto17 anni,proprio come te,mi hai regalato momenti felici e divertenti ma soprattutto pieni di emozioni.Hai lascieto dentro di me il vuoto che avevo prima di conoscerti sei stato come un fratello per me e non lo dimenticherò..mai...ora non mi resta che guardare in alto verso il cielo e urlare il tuo nome cosi che tu possa sentirmi. ti amo pisellino...17 settembre 2009 2.16

Anonimo ha detto... Ciao Papà per sempre con noi17 settembre 2009 23.58

Anonimo ha detto... verrà un giorno in cui pagheranno i capitalisti ma soprattutto i politici che pagano miliardi alla fiat e poi vengono a dire che le norme che devono rispettare le aziende sono troppe, che danno miliardi al nord come ricompensa sul rischio di fare impresa e poi dicono che il sud succhia denaro. I porci come loro finiscono sul tavolo di natale. Un pensiero a tutti i meridionali e ai clandestini morti per lavoro23 settembre 2009 4.10

Alessandro ha detto... Purtroppo il tempo cancella tutto velocemente quelle persone che non ci sono piu' resteranno solo nel cuore e nella mente di chi le amava.Siamo solo numeri.......



lunedì 28 settembre 2009

E' MORTO DOPO UNA SETTIMANA ALL'OSPEDALE DI BRESCIA GIANCARLO GAIERI

Brescia 27 settembre E’ morto Giancarlo Galeri, 47 anni, caduto il 21 settembre a Manerbio da un’altezza di tre metri mentre sistemava serramenti per conto di una ditta. Giancarlo è morto all’ospedale di Brescia

venerdì 25 settembre 2009

E' MORTO WEN AGOBO A SESTO FIORENTINO DI FIRENZE. E' MORTO GIANLUCA BONFINI A TEVEROLA DI CASERTA

Milano 26 settembre e' morto Roberto Molon, operaio di 44 anni, Roberto è morto all’ospedale di Vigevano in seguito ad un grave incidente sul lavoro che si è verificato venerdì in tangenziale: l’uomo era stato travolto in retromarcia da una schiacciasassi mentre stava stendendo l’asfalto con un badile.

FIRENZE 24 settembre E’ MORTO WEN AGOBO OPERAIO di nazionalità cinese di 32 anni, residente a Firenze e regolare in Italia. Secondo la prima ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri della Compagnia di Signa e della stazione di Sesto Fiorentino Wen è morto intorno alle 16,30 di ieri stava cercando di uscire da una ditta di via del Pontelungo adibita in realtà da tempo a deposito, la Emme Emme sas. Aveva ritirato della merce e stava per allontanarsi in auto quando si è accorto che la porta di ingresso dell’azienda era bloccata e non si chiudeva. A questo punto avrebbe tentato da solo di sbloccare il portone ma, non riuscendoci, avrebbe chiesto aiuto a due cinesi di altre ditte vicine. I tre hanno provato a scuotere il pesante manufatto che, però, è improvvisamente uscito dalle guide cadendo loro addosso. Uno dei tre è riuscito a spostarsi in tempo ed è rimasto miracolosamente illeso ma per gli altri due non c’è stato scampo: Wen Gaobo è rimasto schiacciato e per lui ogni soccorso è stato vano mentre l’altro cinese è riuscito, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, a uscire in parte da solo da sotto al cancello ed è stato poi aiutato da altre persone delle ditte più vicine accorse.

CASERTA 25 SETTEMBRE E' MORTO GIANLUCA BONFINI OPERAIO DI 32 ANNI. GIANLUCA è morto a Teverola (Caserta) mentre stava scaricando dei pannelli di legno da un camion. Un muro, probabilmente prefabbricato forse spinto dal vento lo ha schiacciato uccidendolo.

giovedì 24 settembre 2009

e' morto un operaio a Cagliari. E' morto un operaio sull'autostrada A3 sullo svincolo di Tarsia sud-nord nel Cosentino

CAGLIARI, 24 SET E’ MORTO WALTER CABIDDU UN OPERAIO di 35 anni questa mattina mentre lavorava in una cartiera nella zona industriale di Cagliari. Il fatto e' avvenuto nella zona di Macchiareddu. L’operaio sarebbe rimasto incastrato in una macchina per la lavorazione della carta. I colleghi lo hanno subito soccorso e hanno chiamato il 118 il cui personale non ha potuto che costatarne il decesso. Sul luogo sono giunti poco dopo anche i carabinieri che hanno avviato le indagini.

Napoli 24 settembre E’ MORTO FABIO D’AMBRETTA A 26 ANNI schiacciato da una grossa pedana di legno appena caricata da un montacarichi. Così è morto Fabio D'Ambretta, un operaio 26enne residente ad Angri. L'incidente sul lavoro è avvenuto nella fabbrica di pomodori Davia srl, in via Motta Casa dei Miri, nella frazione Varano, a Gragnano. Intorno alle 20 di ieri è arrivata la chiamata al 118: in pochissimi minuti sono giunti i soccorsi che, purtroppo, sono risultati vani. Secondo una prima ricostruzione, Il 26enne, operaio impiegato nel settore dell'imballaggio delle conserve, stava controllando come al solito che le pedane di legno fossero spostate per sostenere i barattoli di pomodoro da caricare poi sui tir, quando improvvisamente qualcosa non è andata per il verso giusto. La grossa e pesante pedana di legno si è staccata dal montacarichi ed è piombata sul giovane operaio angrese. Nemmeno il tempo di accorgersi di ciò che stava accadendo: Fabio D'Ambretta è stato investito dalla base di legno. I colleghi hanno subito chiamato i soccorsi, mentre cercavano di liberare dal grosso peso il 26enne. Il personale del 118 è giunto quasi subito. Liberato dalla pedana, il giovane operaio è stato caricato sull'ambulanza, ma è deceduto non appena è iniziato il trasporto verso il pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di polizia stabiese, guidati dal primo dirigente Luigi Petrillo e dal vicequestore Stefania Grasso, che hanno atteso gli ispettori del lavoro, incaricati di effettuare in tarda serata tutti i rilievi del caso. Da stabilire ancora la dinamica esatta dell'incidente, nonché eventuali responsabilità per l'azienda. La Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro dei locali della ditta gragnanese, finché non saranno terminate le prime indagini. Infatti, non è escluso che possa essere aperto un fascicolo per omicidio colposo. Intanto, parte dell'attività della Davia è stata completamente bloccata per dare via libera alle indagini. Resta, però, l'ennesima morte bianca nell'area stabiese. Incidenti sul lavoro si sono verificati in zona già nei mesi scorsi, e soprattutto nel settore dell'industria conserviera gli operai hanno pagato negli scorsi anni uno conto salatissimo. Appena un anno e mezzo fa, ad esempio, presso un'azienda conserviera di Sant'Antonio Abate, durante le operazioni di scarico merci da un camion, rimase schiacciato un camionista 36enne

Cosenza, 24 set. E' MORTO VALERIO MESSUTI UN OPERAIO DI 21 ANNI. VALERIO era impegnato nei cantieri per l'adeguamento dell'autostrada A/3 Salerno-Reggio Calabria. L’OPERAIO e' morto questa mattina in seguito ad un incidente sul lavoro. Il fatto e' avvenuto trra gli svincoli di Tarsia sud e Tarsia nord, nel cosentino. La dinamica dell'accaduto non e' stata ancora chiarita.

Parma 23 settembre E' morto Giancarlo Relitti, giardiniere 50enne dipendente del Comune di Salsomaggiore, Giancarlo è morto per uno shock anafilattico causato dalle punture di diversi vespe mentre lavorava nei pressi di Costa Guarda.

mercoledì 23 settembre 2009

E' MORTO UN OPERAIO ALLA ORI MARTIN DI BRESCIA . E' MORTO SAID KARROUI A ARCO DI TRENTO. E' MORTO MARIO CUCCU A OLBIA

Olbia 23 settembre E’ morto MARIO CUCCU, 50 anni, stava lavorando su un ponteggio con Luigi Desortes, 48 anni, quando, per cause ancora da chiarire sono precipitati al suolo dall'altezza di 9 metri. Cuccu è morto poco dopo il ricovero, mentre Desortes, operato d'urgenza, versa ora in condizioni serie.

Brescia E’ MORTO ALBERTO SIMONCELLI IMPRENDITORE DI 43 ANNI . L’ incidente sul lavoro è avvenuto nello stabilimento siderurgico della "Ori Martin" di Brescia. I due, titolare e dipendente di una ditta specializzata nella sistemazione dei tetti, sono precipitati dal cestello di una piattaforma che si è sganciato all'improvviso. Per Alberto titolare della ditta, i medici non hanno potuto far altro che constatare LA MORTE . il suo dipendente Gabriele M., 47 anni, è ricoverato in gravissime condizioni presso gli spedali civili della città lombarda, dove è stato sottoposto a un intervento d'urgenza per salvargli la vita. Del caso si occupa la polizia. Secondo una prima ricostruzione le due vittime, il titolare e un dipendente della "Sm Lattoneria Brescia", stavano eseguendo dei lavori di manutenzione al tetto di un capannone dello stabilimento siderurgico, quando intorno alle 9, il cestello sul quale si trovavano si è prima inclinato facendo volare nel vuoto gli operai, per poi staccarsi definitivamente dalla piattaforma. I sanitari arrivati immediatamente col 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso di simoncelli e trasportare col codice rosso Gabriele M.

Verona E’ morto Emanuele Depar, 29 anni, operaio originario della Costa d’Avorio, è morto mentre lavorava al Quadrante Europa di Verona, colpito violentemente alla testa dal rimorchio di un Tir durante una manovra di retromarcia.

T rento E’ MORTO SAID KARROUI ad Arco nel parco Braille, vicino all'ospedale, poco prima delle 10. Secondo una prima ricostruzione. Said 37 anni di Albenga (Savona), al suo primo giorno di lavoro, alla guida di una piccola ruspa stava effettuando lavori di pulizia su una stradina in forte pendenza quando, all'improvviso, ha perso il controllo del mezzo che è rotolato in una scarpata per alcune decine di metri. Dopo essere stato sbalzato dal sellino, è stato decapitato dalle lame montate sull'escavatore. Accertamenti sono stati avviati dai carabinieri per chiarire l'esatta dinamica dell'infortunio. Pare che l'operaio non fosse assicurato al mezzo con le cinture.

martedì 22 settembre 2009

E' MORTO AGOSTINO D'AZZO A GARLASCO DI PAVIA

PAVIA, 22 SET E' MORTO AGOSTINO D'AZZO UN EDILE DI 50 anni. AGOSTINO e' morto in seguito alle ferite riportate cadendo dal tetto di una casa che stava ristrutturando a Garlasco (Pavia). Agostino D'Azzo - sposato e padre di due ragazze di 21 e 17 anni - era con altri colleghi, ha perso improvvisamente l'equilibrio ed e' precipitato all'interno dell'abitazione attraverso un lucernario. Un volo di sei metri che gli e' risultato fatale. Inutili i tentativi dei medici del 118 di rianimarlo.

sabato 19 settembre 2009

E' MORTO CORRADO CIACCIALLUTI NEL PESCARESE. E' STATO SCHIACCIATO DAL TRATTORE.


Continua la strage di agricoltori schiacciati dal tratto fre che guidano nel silenzio assoluto dei media. Pescara è morto Corrado Ciaccelluti. Altra morte bianca in agricoltura in una campagna di Penne. Corrado Ciacelluti di 55 anni è rimasto schiacciato dal suo trattore in contrada Tagliaporci. Il mezzo si è ribaltato e il conducente non ha fatto in tempo ad allontanarsi in tempo. Il soccorso del 118 non è servito a nulla in quanto la morte è sopraggiunta sul colpo. I carabinieri hanno raccolto testimonianze e effettuato i rilievi di rito. La realtà è che purtroppo le morti bianche, in agricoltura ed edilizia, continuano a far allungare la già consistente lista che pone l'Abruzzo in eccessiva evidenza.
MILANO, 18 SET E' MORTO UN OPERAIO di 73 anni, gia' pensionato,precipitando da un ponteggio a Casei Gerola (Pavia), da un'altezza di 3,5 metri.Lo riferisce la Cgil della Lombardia secondo cui con quello di oggi salgono a 42 gli infortuni mortali sul lavoro. 'Solo in questo mese - ha detto Oriella Savoldi della Cgil -in Lombardia sono diventati 4 gli infortuni mortali, tutti pensionati al lavoro, il primo in agricoltura, travolto dal trattore e gli altri in edilizia, tutti caduti dall'alto'.

giovedì 17 settembre 2009

SONO TUTTI MERIDIONALI I SEI MILITARI MORTI. IL SUD CONTINUA A PAGARE UN PREZZO ALTISSIMO DI SANGUE PER MANTENERE ALTO L'ONORE DELL'ITALIA

A CAUSA DELLA DISOCCUPAZIONE CHE C'E' NEL SUD I MERIDIONALI PAGANO UN PREZZO ALTISSIMO DI SANGUE PERCHE' LA DIVISA MILITARE E' SPESSO L'UNICA POSSIBILITA' DI TROVARE LAVORO. QUESTI CADUTI SUL LAVORO MERITANO IL RISPETTO DI TUTTO IL PAESE.

KABUL: SONO MORTI ANTONIO FORTUNATO, MATTEO MUREDDU, DAVIDE RICCHIUTI, MASSIMILIANO RANDINO, ROBERTO VALENTE E GIANDOMENICO PISTONAMI. SONO SEI MILITARI ITALIANI DELLA FOLGORE. Sei militari italiani sono stati uccisi e quattro feriti in un attentato avvenuto nel pieno centro di Kabul, sulla Massoud Circle, la strada che conduce all'aeroporto della capitale afghana. Sia i morti che i feriti (questi ultimi non sarebbero in pericolo di vita) sono tutti del 186.o Reggimento Paracadutisti Folgore. Nell'attentato sono morti anche due afghani e oltre 30 civili sarebbero rimasti feriti. Fonti della Difesa hanno reso noto i nomi dei sei militari italiani morti, le cui famiglie sono state avvisate. Si tratta del tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza); del primo caporal maggiore Matteo Mureddu, di Oristano; del primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nativo di Glarus (Svizzera); del primo caporal maggiore Massimiliano Randino, di Pagani (Salerno); del sergente maggiore Roberto Valente, di Napoli, e del primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, di Orvieto.Decine di veicoli hanno preso fuoco. L'attacco è stato rivendicato dai talebani ed è stato fatto - hanno riferito fonti dei ribelli ad Al Jazira - "con lo scopo di dimostrare che nessuno può considerarsi al sicuro in Afghanistan". "Sui mezzi c'erano complessivamente 10 nostri soldati. Sei sono morti", ha confermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa intervenendo al Senato. I morti italiani sono quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che comandava i due blindati Lince. Due delle vittime tornavano dalla licenza. Secondo una prima ricostruzione della Difesa italiana, a provocare l'esplosione sarebbe stata un'autobomba. Due i mezzi militari - due veicoli blindati Lince - rimasti coinvolti. L'auto, che secondo il ministro La Russa era ''era imbottita di almeno 150 kg di esplosivo'', è scoppiata al passaggio del primo mezzo del convoglio, uccidendo tutti e cinque gli occupanti. Danni gravi anche al secondo Lince: uno dei militari a bordo è morto e altri tre sono rimasti feriti. L'attentato è avvenuto alle 12.10 locali, le 9.40 in Italia, nei pressi della rotonda Massud, dove il traffico è rallentato per i controlli sul traffico diretto verso l'ambasciata Usa, il comando Isaf e l'aeroporto. Sui due lati delle strade sono stati distrutti case e negozi. Secondo le prime ricostruzioni, un automezzo civile (una Toyota bianca secondo quanto ha riferito in Senato il ministro della Difesa Ignazio La Russa) con a bordo i due kamikaze e con un notevole carico di esplosivo sarebbe riuscito ad infilarsi tra i mezzi prima di esplodere. Negli ultimi mesi, nonostante la massiccia presenza di forze armate internazionali, a Kabul si sono moltiplicati gli attacchi suicidi dei talebani. L'ultimo è stato l'8 settembre scorso, quando un'autobomba ha ucciso tre civili esplodendo davanti all'entrata della base aerea della Nato.

mercoledì 16 settembre 2009

E' MORTO SIMONE LAZZARINI A PADOVA

VENEZIA –E’ MORTO LAZZARINI un operaio di 35 anni. Simone è morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Torre, un quartiere alla periferia di Padova. La vittima, secondo le prime informazioni, stava lavorando alla manutenzione di un ascensore quando è rimasto schiacciato dalla cabina, che è improvvisamente calata per cause in corso di accertamenti. Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco e il personale dello Spisal. La vittima si chiamava Simone Lazzarini, 35 anni, di Padova. Era padre di due bambini, uno di 3 e l'altro di 6 anni che aveva accompagnato ieri a scuola per il suo primo giorno di prima elementare. L'uomo era dipendente della Due.bi. Ascensori di Albignasego (Padova). Il titolare dell'azienda, giunto sul posto, è stato colto da un malore ed è stato necessario portarlo all'ospedale

lunedì 14 settembre 2009

E' MORTO UN OPERAIO DI 56 ANNI A PADOVA

Padova 14 settembre. E’ MORTO UN OPERAIO DI 56 anni, stava manovrando un carro ponte per lo spostamento di alcune pesanti lastre di vetro quando e' stato travolto da una di queste, pesante 13 quintali

domenica 13 settembre 2009

E' MORTO CELESTINO DE VINCENZI A ISOLA DI SCALA DI VERONA. E' MORTO GIOVANNI DI NATALE A CHIETI. E' MORTO PAOLO ROMANO A SORA DI FROSINONE

Verona 10 settembre Celestino De Vincenzi, 44 anni, elettricista, è morto folgorato mentre stava lavorando sull’impianto elettrico di un’azienda agricola ad Isola di Scala. Celestino è rimasto folgorato nell’azienda agricola “Millefrutti” di Isola della Scala mentre stava lavorando sull’impianto elettrico di un’azienda.Secondo una prima ricostruzione De Vincenzi avrebbe toccato alcuni fili elettrici scoperti . La terribile scossa non gli ha lasciato scampo: De Vincenzi è morto praticamente sul colpo. Il quarantaquattrenne lascia la moglie e due figli di 7 e 3 anni.

10 settembre CHIETI E’ morto Giovanni Di Natale.Tutte le aziende di Chieti Scalo si fermeranno l'11 settembre per uno sciopero di un'ora proclamato dopo la morte, avvenuta ieri sera, di Giovanni Natale, 43 anni, capo officina alla Walter Tosto Serbatoi, precipitato per alcuni metri mentre lavorava su una piattaforma mobile fermata da un guasto. Natale è morto un'ora dopo il ricovero in ospedale a causa del forte trauma cranico.

10 settembre Frosinone E’ MORTO PAOLO ROMANO. La terribile notizia della morte dell’operaio Paolo Romano, avvenuta oggi pomeriggio all’interno dello stabilimento BURGO GROUP di Sora, rappresenta l’ennesimo anello di quella triste catena di tragedie sul lavoro che sembra non avere mai fine.In attesa che la magistratura e tutte le strutture competenti facciano il loro serio e doveroso lavoro d’indagine sulla dinamica dei fatti, intendiamo esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia dell’operaio scomparso e a tutti i suoi colleghi operai edamici. Ogni anno muoiono in Italia 1300 persone sul posto di lavoro: un fenomeno sociale di massa; una vera e propria guerra a bassa intensità, che di regola si svolge nell'ombra e nel silenzio. La totale mancanza di prevenzione e di investimenti da parte delle aziende, atti a favorire una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro è la principale causa di tutto ciò. Crediamo che a fronte di ciò sia questa la vera e più autentica battaglia.

E' MORTO LUIGI NARDELLA PASTORE DEL FOGGIANO

E' MORTO LUIGI NARDELLA DI 57 ANNI. LUIGI un pastore è morto a causa del nubifragio che ha creato gravi danni in provincia di Foggia, acuiti dal dissesto idrogeologico. E' di un pastore, Luigi Nardella, 57 anni, il corpo trovato ieri tra fango e detriti nel torrente Jana, ingrossato dalle violente piogge, in territorio di San Marco in Lamis.

venerdì 11 settembre 2009

ACCADE A MILANO ABBANDONATO SULLA STRADA GIOVANE MAROCCHINO COLPITO DA UNA SCOSSA ELETTRICA IN UNA CAROZZERIA: LAVORAVA IN NERO

L'hanno abbandonato su un marciapiede dopo un grave incidente sul lavoro. Non è accaduto in una sperduta contrada nel napoletano e nemmeno nella complicata perferia romana. Siamo a Milano, nella città "da exporre", così fiera di stare sulla scena internazionale. La vittima è un giovane marocchino, A.M., di 23 anni, irregolare. Il ragazzo ieri stava lavorando, al nero, in una carrozzeria in via Ripamonti, quando è stato colpito da una scossa elettrica. Il titolare dell'officina non ha trovato niente di meglio da fare che portarlo fuori, parecchie centinaia di metri lontano dal "suo" buco (i carabinieri in un successivo sopralluogo dopo averne accertato le precarie condizioni strutturali l'hanno chiuso). A salvare la vita all'operaio sono stati alcuni passanti che hanno chiamato i soccorsi. A confermare il suo lavoro irregolare sono anche il fratello e un amico. Il 23enne è caduto a terra sbattendo la testa dopo aver preso una scossa. Una versione che ha trovato conferma nelle macchie di sangue ritrovate nell'officina e sull'auto nera che veniva riparata. Per il gestore dell'officina, Filippo R. di 64 anni è scattata la denuncia per lesioni colpose e per l'impiego di manodopera clandestina.

PER FORTUNA IL RAGAZZO SI E' SALVATO MA QUESTO ACCADE A MILANO...........RICORDIAMOCI CHE A MORIRE PER INFORTUNI SUL LAVORO CI SONO
MOLTISSIMI STRANIERI E QUESTO DOVREBBE FAR DIRE BASTA AD OGNI FORMA DI RAZZISMO.

mercoledì 9 settembre 2009

SONO MORTI MARIO MENIS E DANIELE TREPPO A ARTEGNA DI UDINE. E' MORTO LUCIANO RONCO A MARTELLAGO DI VENEZIA

Udine 9 settembre. SONO MORTI MARIO MENIS INDUSTRIALE IN PENSIONE DI 80 ANNI E DANIELE TREPPO ARTIGIANO IMBIANCHINO DI 46. MARIO E DANIELE sono morti stamani nel crollo di un tetto sul quale stavano lavorando ad Artegna (Udine). Lo si apprende da fonti dei Carabinieri che sono sul posto per indagini e accertamenti. L'incidente e' avvenuto intorno alle 11 nello stabilimento della ditta Italsole Mangimi, sulla statale Pontebbana. I due operai - secondo le prime informazioni – erano dipendenti di una ditta esterna; uno e' morto all'istante, l'altro - hanno riferito i Carabinieri di Udine - durante il trasporto in ospedale

Venezia E’ MORTO LUCIANO RONCO. LUCIANO è morto in un incidente di lavoro alla Wemar di Martellago (Venezia). Luciano è rimasto schiacciato, secondo fonti sindacali, da una capriata d'acciaio. L'uomo è uno dei 25 lavoratori della ex Wemar di Martellago (Venezia) ora divenuta Stahl Industries Srl. Per Stefano Boschini, segretario provinciale Fim-Cisl di Venezia, si tratta "dell'ennesimo incidente mortale sul lavoro che rende ancora una volta evidente l'insufficiente attenzione da parte delle imprese ai problemi dell'ambiente e della sicurezza dei lavoratori". "La situazione di profonda crisi economica - rileva Boschini - rischia, in molti casi, di far passare in secondo piano l'impegno e l'attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro".

SONO MORTI DUE OPERAI A ARTEGNA DI UDINE

Udine 9 settembre. SONO MORTI DUE OPERAI stamani nel crollo di un tetto sul quale stavano lavorando ad Artegna (Udine). Lo si apprende da fonti dei Carabinieri che sono sul posto per indagini e accertamenti. L'incidente e' avvenuto intorno alle 11 nello stabilimento della ditta Italsole Mangimi, sulla statale Pontebbana. I due operai - secondo le prime informazioni – erano dipendenti di una ditta esterna; uno e' morto all'istante, l'altro - hanno riferito i Carabinieri di Udine - durante il trasporto in ospedale

lunedì 7 settembre 2009

E' MORTO CHRISTIAN JENATET. E' MORTO GIULIANO CROARO. SONO DUE TECNICI MORTI SULL'ELICOTTERO SCHIANTATOSI INN PROVINCIA DI AOSTA

Forlì E’ MORTO GIULIANO GOGLIA AUTOTRASPORTATORE DI 55 anni. Giuliano è morto in un infortunio sul lavoro nell'area dell'inceneritore Hera, a Coriano di Forlì, nella zona industriale della città. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo è deceduto in seguito a un trauma dovuto a schiacciamento. Il personale medico del 118, intervenuto con un'auto medicalizzata, ha solo constatato la morte dell'uomo, senza poter prestare soccorso. La polizia sta indagando sulla dinamica dell'incidente

Aosta E' morto Christian Jeantet di 36 anni. E' morto giuliano Coaro di 53. Sono i due tecnici di volo che erano sull'elicottero precipitato questo pomeriggio. Due morti e due feriti, di cui uno in condizioni disperate: e' il tragico bilancio di un incidente avvenuto verso le 13 sulle pendici del Monte Bianco, nel quale e' stato coinvolto un elicottero impegnato in lavori alla rete elettrica. Il velivolo, un Lama della ditta Helops (gruppo Air Vallee), e' caduto a circa 3.000 metri di quota per cause ancora da accertare. E' probabile che le pale abbiano urtato i cavi o la parete mentre erano in corso lavori su un traliccio. L'elicottero e' precipitato in mezzo alle rocce, a 3.000 metri di quota, nei pressi del rifugio Vecchio Torino.
Condizioni di volo ottimaliI due tecnici di volo dell'equipaggio, Christian Jeantet, di 36 anni, e Giuliano Coaro, 53 anni, entrambi valdostani, sono morti. Il pilota, Andrea Bellinzona, anche lui di Aosta, e' ricoverato in condizioni disperate all'ospedale Umberto Parini. Ferito meno gravemente un operaio di origine albanese, di 30 anni, dipendente della ditta che si occupava dei lavori, la Cte di Acqui Terme. La guardia di finanza di Entreves si sta occupando delle indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente. Sono state raccolte le testimonianze di altri operai della Cte che hanno assistito alla scena. Sull'accaduto la procura di Aosta ha aperto un fascicolo, cosi' come l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. "Oggi le condizioni per il volo erano ottimali. C'e' bel tempo e non c'e' vento. Proprio non riusciamo a capire cosa sia accaduto", ha dichiarato il comandante Roberto De Alessi, esperto pilota di elicotteri della Helops.
Precipitato un aereo da turismoLa giornata 'nera' sulle alpi valdostane e' stata completata da altri due incidenti: un aereo da turismo e' precipitato sul ghiacciaio del Lyskamm (ferito in maniera lieve il pilota), nel massiccio del Monte Rosa, e due alpinisti sono morti dopo una caduta sul Breithorn centrale, sempre nel Monte Rosa. Nel primo caso pare sia stata una manovra errata del pilota, Andre' Michelin, di 64 anni, di Grenoble, a far cadere il velivolo, un Piper biposto. L'uomo ha riportato ferite giudicate guaribili in 10 giorni. La guardia di finanza e i carabinieri stanno cercando di verificare la provenienza del velivolo dato che non erano stati comunicati i piani di volo.

muore idraulico in pensione cadendo dal secondo piano a Milano

Lecce 5 settembre E’ morto Salvatore Zecca imprenditore. Tragedia nel pomeriggio all'interno di un'azienda agricola sulla Leverano-Carmiano. Salvatore Zecca, imprenditore 40enne del posto, è morto folgorato. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, la vittima stava preparando un composto di acqua e concime per dei fitofarmaci utilizzando una pompa elettrica per l'irrorazione. All'improvviso pare che il motorino sia stato investito da un corto circuito a seguito del quale sarebbe stato investito da una scossa letale che non gli ha lasciato scampo. A scoprire il corpo senza vita dell'uomo è stata la moglie recatasi nella tenuta Mieli dove sorge la serra di fiori. Sul posto è giunta l'ambulanza del 118, ma per il 40enne – padre di tre figli – non c'era ormai più nulla da fare. Domani mattina il medico Roberto Vaglio dovrebbe eseguire l'autopsia. Indagano i carabinieri della compagnia di Campi salentina.

MILANO E' MORTO C.G UN IDRAULICO IN PENSIONE MENTRE Stava riparando una caldaia quando, per motivi ancora da accertare, e' precipitato dal balcone del secondo piano ed e' morto sul colpo. E' un idraulico in pensione di 72 anni, C. G., l'uomo deceduto in via Morbelli a Milano. L'incidente sul lavoro e' avvenuto intorno alle 9. L'uomo e' andato a casa di un conoscente per riparare la caldaia, ma in un attimo di distrazione ha perso l'equilibrio ed e' precipitato sull'asfalto. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118: l'anziano e' morto subito. Sul caso indaga la polizia.

martedì 1 settembre 2009

E' MORTO MICHELE DORIA A GROTTAGLIE DI TARANTO. E' MORTO DONATO TROMBETTA A SERINO DI AVELLINO

Firenze E’ morto un agricoltore. L’agricoltore stava manovrando un trattore a ruote quando il mezzo si è ribaltato. La vittima è un uomo di 70 anni, coltivatore diretto abitante a Cerreto Guidi ma originario della provincia di Palermo. E' successo in un tratto di strada asfaltata, e in forte pendenza, che si trova nella zona collinare di Val Pinzana, una vallata tra Fucecchio e Cerreto Guidi

Alessandria 1 settembre E’ morto Claudio Mantello a 34 anni punto da una vespa. I cancelli della fabbrica sono chiusi, gli operai, riuniti a gruppi, ancora increduli e con gli occhi arrossati dalla commozione non fanno avvicinare nessuno e le tre bandiere di Unione Europea, Italia e Svezia, poste al centro del cortile sono ammainate in segno di lutto. È un pomeriggio di dolore, alla Novembal di Sezzadio, ditta italo-scandinava specializzata nel ramo degli imballaggi (produce confezioni di tetrapak e tappi per la chiusura di bottiglie): pochi metri più in là, qualche minuto dopo le 15 Claudio, un giovane operaio di 34 anni è morto, fulminato dallo shock anafilattico dopo la puntura di un insetto. La tragedia si consuma nel breve volgere di qualche istante negli spogliatoi dell’azienda: Claudio Mantello, giovane dipendente dell’impresa, si trova lì per cambiarsi, durante un cambio turno, quando una grossa vespa lo punge alla gola, molto vicino alla vena giugulare. Il giovane ha appena il tempo di accorgersene, vedere la pelle che si gonfia e mormorare qualche parola. Poi cade a terra. Non si rialzerà più, fulminato dalla reazione allergica.

Messina 1 settembre. E’ morto Alfonso Curto edile di 52 anni. Alfonso è morto dopo due mesi . Curto era rimasto ferito dopo un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere nella zona tra Catania e Messina.

Taranto 1 settembre E’ morto Michele Doria un operaio di 32 anni, nativo di Manduria. Michele e' morto questa mattina a Grottaglie, in provincia di Taranto, schiacciato da tre lastre di marmo. E' successo in una ditta presso la quale la vittima lavorava. Doria, impegnato nello spostamento delle pesanti lastre, e' morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Martina Franca.

AVELLINO 1 settembre E’ morto Donato Trombetta questa mattina a Serino. Donato di cinquant'anni è caduto dalla tettoia di un capannone dell'azienda agricola nella quale lavorava e dopo un volo di circa cinque metri ha battuto con violenza il capo sul selciato. Donato è stato subito soccorso dall'unico collega presente sul luogo, ma é morto in macchina durante il trasporto verso il pronto soccorso dell'ospedale 'Landolfi' di Solofra. Secondo una prima ricostruzione di carabinieri, polizia municipale e ispettori dell'Asl Avellino, l'uomo, che stava rimuovendo la copertura in lamiera di un deposito di attrezzi, stava lavorando senza rispettare le dovute misure di sicurezza e per questo sono in corso accertamenti per verificare eventuali responsabilità dei proprietari dell'azienda.

DALL'INIZIO DELL'ANNO CI SONO STATI 353 MORTI PER INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO CONTRO I 407 DELL'ANNO SCORSO.

I morti per infortuni sul lavoro dall’inizio dell’anno al 31 agosto sono stati 353, contro i 407 dello stesso periodo dell’anno scorso. Da questo tragico conteggio sono esclusi i lavoratori morti per le strade mentre andavano o tornavano dal lavoro o deceduti per morte naturale mentre lavoravano (altre problematiche che erroneamente tutti i media associano agli infortuni sul lavoro). Se si aggiungono anche i lavoratori morti per le strade le vittime sono più di 700.
Le categorie con più vittime sono:
L’agricoltura con quasi il 30% delle vittime sul totale, gli agricoltori, come l’anno scorso sono morti quasi tutti a causa del ribaltamento del trattore.
L’edilizia con il 27%, i lavoratori morti in questa categoria lavorano quasi tutti in piccole e piccolissime aziende dove non c’è nessun controllo e il sindacato è inesistente.
L’ industria (tutte le industrie manufatturiere) con quasi il 13% delle vittime. Anche in questa categoria le vittime lavorano in piccole o piccolissime aziende dove il sindacato non è presente o è ininfluente.
Gli stanieri morti sono il 12,5% delle vittime, ma rappresentano quasi un terzo del totale delle vittime in edilizia.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?