Se vuoi dare anche un piccolo contributo per il film documentario sull'Osservatorio ecco il link. clicca sopra l'immagineO

morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

Translate (traduci nella tua lingua)

martedì 29 dicembre 2009

E' MORTO RACHID DOUIOI MAROCCHINO TRAVOLTO DAL TRATTORE. E' MORTO MASSIMO LABIA AL SUO PENULTIMO GIORNO DI LAVORO A CARPI DI MODENA

Foggia 30 dicembre E' morto Rachid Douioi ieri pomeriggio, travolto dalla macchina rotante del trattore mentre recuperava dei tubi per l'irrigazione, un giovane marocchino dipendente dell'azienda "S. Michele s.p.a."."Quando la stampa parlerà - se parlerà - di un morto sul lavoro nei campi di San Nicandro quel morto di chiamava Rachid Douioi", ha dichiarato il sindaco di San Nicandro, Costantino Squeo, richiamando la tragica rilevanza di questa ennesima morte sul lavoro."A San Nicandro - continua Squeo - viveva lavorando, col sudore della fronte. Lascia a San Nicandro suo fratello Hassan e, in Marocco, gli affetti di chi gli voleva bene e lo amava". Il tragico incidente è avvenuto in località Posta Milena, nel comune di San Nicandro Garganico, dove Rachid Douioi, marocchino di 31 anni, viveva e lavorava presso un podere.

29 DICEMBRE Modena E’ MORTO MASSIMO LABIA Il tecnico della Telecom rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro ieri mattina a Sozzigalli di Soliera, nel modenese. Massimo, 54 anni di Carpi, era al suo penultimo giorno di lavoro. Ieri, intorno alle 11 era caduto a terra da una altezza di tre metri, battendo il capo, mentre lavorava all'allacciamento della rete telefonica in un capannone. Secondo le prime ipotesi a farlo cadere è stato il cedimento di un controsoffitto. E' stato soccorso dal 118 e portato all'ospedale di Baggiovara, dove successivamente è spirato. "L'infortunio dimostra che occorre estendere a tutte le lavorazioni il protocollo anti cadute dall'alto applicato da anni nel settore ceramico e che ha dato buoni risultati in termini di prevenzione degli infortuni" ha detto Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro e della sicurezza per Cisl di Modena, ricordando che il tecnico è la nona persona deceduta quest'anno sui luoghi di lavoro a Modena e provincia. Coscia ha espresso vicinanza ai familiari della vittima. Nello stesso tempo, ha aggiunto Coscia, "vogliamo richiamare l'attenzione di tutte le associazioni datoriali, le istituzioni e gli organi di vigilanza affinché si metta in atto il massimo sforzo per realizzare concretamente le condizioni di totale sicurezza sul lavoro".

domenica 27 dicembre 2009

Trento SONO MORTI TRAVOLTI DA UNA VALANGA Diego Perathoner, 42 anni,Erwin Riz, 33 anni,Luca Pronoth 45 anni, Alessandro Dantone 39 anni

Trento SONO MORTI Diego Perathoner, 42 anni,Erwin Riz, 33 anni,Luca Pronoth 45 anni, Alessandro Dantone 39 anni. Sono I quattro uomini del Soccorso Alpino che ieri hanno perso la vita in Alta Val di Fassa, nel Trentino, per cercare due turisti, anch'essi rimasti uccisi. I quattro soccorritori morti - che facevano parte di una spedizione di sette persone - sono stati travolti e uccisi da una valanga staccatasi in Val Lasties sul Pordoi.

Cuneo E' MORTO ARMANDO MENARDI un operaio di 45 anni. ARMANDO è deceduto mentre lavorava alla manutenzione di una cisterna utilizzata come deposito di materiale combustibile. L’incidente è avvenuto a Barge nel cortile della casa di riposo “Don Uberti” di via Ospedale. Menardi lavorava per la "Chimney service/Ecosystem" di Dronero, specializzata nel fornire servizi per il riscaldamento tramite camini e caldaie.Ieri sera aveva chiamato la ditta avvisando che occorreva un nuovo carico di materiale biologico combustibile per la caldaia della casa di riposo che viene alimentata tramite una cisterna piena di gusci di nocciole.Questa mattina il collega arrivato sul posto ha trovato Armando Menardi morto all'interno della cisterna che si trova interrata nel cortile della casa di riposo ad una profondità di circa un metro e mezzo. Il collega ha dato l'allarme e sul posto sono subito intervenute le squadre dei Vigili del fuoco di Cuneo, Saluzzo e Barge oltre alla squadra del 118 e al comando dei carabinieri di Saluzzo e Barge. Le cause e la dinamica del tragico incidente sono ancora da accertare. Per questo sono al lavoro il dipartimento Spresal di Saluzzo (Sanità pubblica - Area prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell'Asl Cn1 e i carabinieri, coordinati dal dottor Basso della Procura di Saluzzo. Nel frattempo è stata disposta l'autopsia per accertare il motivo del decesso che si presume possa essere ricondotto alle esalazioni di monossido di carbonio provenienti dalla caldaia attigua alla cisterna dove lavorava Menardi.



L'uomo, era originario della frazione Morra di Villar San Costanzo, non aveva figli e viveva da solo dopo la separazione dalla moglie.

mercoledì 23 dicembre 2009

E' MORTO UN PORTUALE DI 37 ANNI A GENOVA

E' MORTO IL PORTUALE DI 37 ANNI RIMASTO SCHIACCIATO DAI SEMIRIMORCHI DI DUE CAMION mentre il traghetto "La Suprema" di Grandi Navi Veloci, stava per lasciare la banchina diretta a Palermo.Il lavoratore di 37 anni, socio della Compagnia Unica dei lavoratori portuali, la CULMV, sarebbe rimasto schiacciato durante le manovre di rizzaggio dei mezzi, riportando gravi traumi su tutto il corpo.
Secondo quanto si e' appreso all'ospedale San Martino di Genova il portuale e' arrivato al pronto soccorso gia' in arresto cardiaco e tutti i tentativi di rianimarlo sono risultati vani. La salma dovrebbe essere ora trasferita nel reparto di anatomia patologica dell'ospedale, a disposizione dell'autorita' giudiziaria.

muore schiacciato dal trattore a 89 anni

CHIETI, 21 DIC - E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 89 ANNI, di Giuliano Teatino. L'ANZIANO e' morto questo pomeriggio a causa di un incidente agricolo accaduto in un terreno di sua proprieta'. L'agricoltore era alla guida di un trattore gommato quando, forse perche' e' scivolato, e' caduto dal mezzo ed e' finito sotto le ruote che lo hanno schiacciato, uccidendolo.

sabato 19 dicembre 2009

E' MORTO GIUSEPPE SOLINAS MACCHINISTA DELLE FERROVIE, DOPO CHE IL TRENO E' STATO INVESTITO DA UN MASSO

FROSINONE 18 DICEMBRE E' MORTO ARMANDO IANETTA OPERAIO DELLE FERROVIE DI 57 ANNI.Uno dei due operai è riuscito a mettersi in salvo gettandosi in un fossato, mentre per ARMANDO non c'è stato niente da fare.
L'incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte I due dipendenti FS stavano controllando la funzionalità degli impianti fuori la stazione di Piedimonte San Germano e sono stati travolti dall’intercity Villa San Giovanni-Torino. Ignote le cause dell'episodio, su cui stanno indagando gli agenti della Polfer di Cassino mentre il magistrato della Procura della Repubblica, Maria Beatrice Siravo, ha aperto un'inchiesta.Il treno, dopo essere stato fermo per i rilievi del caso, è ripartito. L'operaio morto era nato a Belmonte Castello ma abitava a Castrocielo. L'anno prossimo avrebbe raggiunto la possibilità di andare in pensione.


Sassari E' MORTO GIUSEPPE SOLINAS MACCHINISTA DELLE FERROVIE A 49 ANNI A CAUSA DI UN MASSO CHE HA INVESTITO IL TRENO. La frana ha preso una forte velocità, riuscendo a superare il muraglione paramassi posto a protezione della linea ferroviaria investendo il treno.

mercoledì 16 dicembre 2009

E' MORTO MASSIMO OCCHIUZZI A AQUILA

L'Aquila E' MORTO Massimo Occhiuzzi un operaio di 45 anni in incidente sul lavoro si e' verificato oggi nella città di Aquila. Massimo Ochiuzz di Avezzano ra impegnato in un'attivita' lavorativa all'interno dell'azienda 'Presider', operante nell'area del nucleo industriale di Avezzano e che si occupa prevalentemente della lavorazione di travi in acciaio fino a 24 metri di lunghezza, ed e' stato investito da una lastra di ferro che lo ha schiacciato. Immediatamente soccorso Occhiuzzi e' morto subito dopo durante il suo ricovero in ospedale.

martedì 15 dicembre 2009

E' MORTO DAVIDE DI CARA L'AVIERE RIMASTO FERITO NELLA TROMBA D'ARIA NELLA BASE MARISTAELE DI CATANIA

Catania E' morto Davide Di Cara,29 anni, uno dei 4 militari della Marina rimasti feriti nella tromba d'aria sulla la base elicotteri di Maristaeli. L'elicotterista e' deceduto per i postumi di un gravissimo trauma cranico. Gli altri suoi tre colleghi rimasti colpiti dalla copertura di un hangar si trovano ricoverati con prognosi riservata in ospedale a Catania. Di Cara, originario di Palermo, era un sottocapo della Marina militare in servizio al secondo gruppo elicotteri di Maristaeli, la cui base e' a sud di Catania, vicina all'aeroporto internazionale di Fontanarossa.

domenica 13 dicembre 2009

MUORE LORIS POZZI ELETTRICISTA DI 37 ANNI IN VAL DI NURE DI PIACENZA

Piacenza E' MORTO LORIS POZZI ELETTRICISTA DI 37 ANNI. LORIS è morto mentre stava lavorando ad un palo destinato ad ospitare sensori per calcolare la forza del vento. Il palo, per cause ancora da chiarire, è caduto colpendo alla testa l'elettricista che è deceduto sul colpo. E' accaduto intorno alle 13 in località Bruzzi di Farini in val Nure, in provincia di Piacenza. L'infortunio sul lavoro è avvenuto in un cantiere destinato a verificare se era possibile montare pale eoliche. I pali con i sensori per calcolare la potenza del vento hanno proprio come scopo quello di stabilire se la zona può essere importante per l'installazione delle pale eoliche. La vittima, Loris Pozzi, aveva 37 anni e abitava a Piacenza. E' stato soccorso dai colleghi ma la lesione al capo gli è stata fatale. Sono intervenuti i carabinieri di Farini d'Olmo che hanno effettuato i rilievi dell'infortunio.

14 DIC - E' morta una postina di 41 anni stamani in un incidente avvenuto in strada di Cerchiaia, a Siena. La donna, senese, stava percorrendo la via intorno alle 10 quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte della Polizia municipale, un'auto che viaggiava nel senso opposto di marcia, guidata da un uomo di 34 anni, di Monteriggioni (Siena), ha urtato il ciclomotore delle Poste con cui stava svolgendo il servizio.

SONO MORTI PASQIALE CANTICE E DOMENICO ABRAMO DUE GIOVANI CARABINIERI IN SERVIZIO IN PROVINCIA DI FIRENZE.

SONO MORTI DUE CARABINIERI IN UN FRONTALE DUE CARABINIERI PASQUALE CANTICE DI 23 ANNI E DOMENICO ABRAMO DI 26 i DUE GIOVANI CARABINIERI SONO MORTI IN UN fontale nella notte. Secondo una prima ricostruzione c'è stato uno scontro frontale tra l'auto dell'arma, una Fiat Stilo di servizio della stazione di Scarperia e una Peugeot 206. Secondo quanto emerso la macchina dei carabinieri era in servizio e stava seguendo in ausilio un'altra auto dell'arma con a bordo due arrestati. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Careggi: le sue condizioni sarebbero molto gravi. L’incidente è avvenuto poco prima delle 3.30, lungo la strada provinciale di Massorondinaio, che collega San Piero a Sieve con Barberino, nel territorio del Mugello. Le due auto coinvolte si sarebbero scontrate all’altezza di una curva. I due carabinieri e la donna sarebbero morti sul colpo. Sul posto, oltre a personale dell’arma, sono intervenuti la polizia stradale e i vigili del fuoco, ancora impegnati nell’intervento.

venerdì 11 dicembre 2009

MUORE OPERAIO STRANIERO NEL RIMINESE

Rimini E' morto un operaio straniero di 43 anni, che stava lavorando su un cavalcavia nel Riminese, L'operaio stato investito da un mezzo in retromarcia dello stesso cantiere. L'incidente e' avvenuto intorno alle 15 sul cavalcavia della statale 16 che attraversa la Marecchiese. La corsia di marcia normale, in direzione nord, era chiusa al traffico per i lavori di riasfaltatura. L'uomo e' caduto travolto dal mezzo. Per gli accertamenti sono intervenuti la polizia stradale

Cremona E' morto Alberto Ferrazzano, operaio di 39 anni, è morto all’ospedale di Cremona dopo cinque giorni di agonia: era stato travolto, schiacciato e quasi sepolto da un cumulo di terriccio, franato nello scavo dove stava lavorando in un cantiere edile alle porte della frazione di Sesto Cremonese.

lunedì 7 dicembre 2009

MUORE OPERAIO A MONTE CAMPATRI IN PROVINCIA DI ROMA, MUORE OPERAIO A CANOSA DI PUGLIA

E' MORTO UN OPERAIO MARCELLO MAGNATE A MONTE CAMPATRI IN PROVINCIA DI ROMA Un operaio di 54 anni e' morto questa mattina mentre lavorava con un macchinario in una cava di cemento a Monte Compatri, in provincia di Roma. L'infortunio e' avvenuto poco dopo le otto nella fabbrica che si trova in via Acqua Felice. Il corpo dell'operaio presentava ematomi alla testa e alle gambe.

CANOSA DI PUGLIA E' MORTO UN OPERAIO DI 37 ANNI stamane mentre lavorava in un cantiere in via Francesco Rizzi a Canosa di Puglia, in provincia di Barletta-Andria-Trani. i vigili del fuoco stanno lavorando per recuperare il corpo della vittima, ancora sepolto sotto il terreno che gli e' franato addosso

L'Aquila E' morto Aralambie Albis, un rumeno di quarantanove anni, Aralambie schiacciato da un toro che stava curando nella stalla di una aziienda agricola “Donna Lucia” di San Pio delle Camere.

A DUE ANNI DALLA TRAGEDIA DELLA THYSSEN

SONO PASSATI DUE ANNI DALLA TERRIBILE MORTI DEI SETTE LAVORATORI DELLA THYSSEN A CUI QUESTO BLOG E' DEDICATO. I MEDIA HANNO GIA' OCCULTATO QUESTO TRAGICO EVENTO CHE HA SEGNATO TUTTI I METALMECCANICI. RINNOVO IL MIO DOLORE CON LA POESIA CHE SCRISSI IL GIORNO CHE SI APPRESE DELLA TRAGEDIA. DOPO QUELLA TERRIBILE VICENDA CREAI QUESTO BLOG, IL PRIMO IN ITALIA, CHE SI E' INTERAMENTE OCCUPATO DELLE VITTIME SUL LAVORO. E' STATO VISITATO GIA' DA 100.000 NAVIGATORI E CREDO CHE ANCHE QUESTO BLOG SIA UTILE PER SENSIBILIZZARE VERSO QUESTE AUTENTICHE TRAGEDIE COLLETTIVE E SOCIALI CHE SONO LE MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO. IL SIGNIFICATIVO CALO DEI MORTI, NON TUTTO DOVUTO ALLA CRISI ECONOMICA, MA ANCHE ALLA MAGGIORE SENSIBILITA' DEI CITTADINI M'INCORAGGIA A CONTINUARE NEL DENUNCIARE E SEGNALARE I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO. CARLO SORICELLI

In memoria dei sette operai della Thyssen
Antonio schiavone 36 anni, Roberto Scola 32 anni
Angelo Laurino 43 anni, Bruno Santino 26 anni
Rocco Marzo 54 anni, Rosario Rodinò 26 anniGiuseppe Demani 26 anni

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

sabato 5 dicembre 2009

muore Ibrahim M'bodi un senegalese di 35 anni ucciso dal suo datore di lavoro che lo faceva lavorare in nero

Salerno E' morto un operaio edile di 31 anni precipitando per 15 metri dal tetto di un capannone industriale in ristrutturazione a Pontecagnano Faiano (Salerno).

Como E' morto Cleto Bianchini, giardiniere di 38 anni, titolare della ditta “Mondo degli alberi”, è morto travolto da un alberoche stava potando all’interno del parco di Villa Melzi a Bellagio.

Bari E' morto Nicola Zingrino, operaio di 58 anni. Nicola è morto cadendo da una impalcatura in un cantiere nella zona artigianale di Noci.

Roma E' morto M.G., tipografo di 34 anni, è morto schiacciato da una pressa di stampa a Roma.

Palermo E' MORTO GIUSEPPE SETTECASI EDILE DI 41 anni. Giuseppe è morto al reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo; era caduto lo scorso 11 novembre da un’altezza di circa dieci metri a Cianciana, dall’impalcatura di una palazzina dove lavorava per la ristrutturazione dello stabile.

E' morto Ibrahim M'bodi a 35 anni,ucciso dal suo datore di lavoro a coltellate e che lo faceva lavorare in nero. ibrahim voleva lo stipendio che da tre mesi non gli era stato versato. Per questo è stato ucciso dal datore di lavoro con nove coltellate. Questa la storia di Ibrahim M'bodi, operaio 35enne in un cantiere edile, senegalese trapiantato a Zumaglia, nel Biellese, fratello di Adam M'Bodi segretario dei metalmeccanici della Cgil di Biella. Il suo cadavere è stato ritrovato pero' ieri da due agricoltori in un canale di scolo ai margini di una risaia, M'Bodi aveva gia' avuto accese discussioni con D'Onofrio perche' non riceveva lo stipendio con regolarita'. ''Sono a pezzi'', ha commentato il fratello Adam che aveva anche tentato un'inutile mediazione con l'imprenditore. ''E' un omicidio che non puo' passare sotto silenzio'', scrivono in una nota unitaria i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Biella: "Fatti di inaudita gravita' come questo rientrano in un clima generale di imbarbarimento dei rapporti sociali, con la possibile aggravante dell'odio razziale. I diritti dei lavoratori sembrano non avere piu' cittadinanza e se, come in questo caso, il lavoratore e' extracomunitario, possono sollecitare le reazioni piu' estreme''.

giovedì 3 dicembre 2009

MUORE BAMBINA CINESE DI 9 ANNI LAVORANDO

MACERATA E' MORTA UNA BAMBINA DI 11 ANNI FULMINATA. la bambina è morta in un casolare di campagna tra Trodica di Morrovalle e San Claudio di Corridonia, in provincia di Macerata. La bambina, che aveva dei segni di bruciature sulle mani, e' stata trovata morta ieri sera, intorno alle 19, dopo che un camionista ha visto sul ciglio della strada i genitori della piccola, avvolta in una coperta, che chiedevano aiuto.

martedì 1 dicembre 2009

I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO DALL'INIZIO DELL'ANNO AL 30 NOVEMBRE SONO STATI 509. CONTINUA LA STRAGE DI AGRICOLTORI E EDILI

I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO SONO STATI DALL'INIZIO DELL'ANNO AL 30 NOVEMBRE 509 CONTRO I 609 DELLO STESSO PERIODO DELL'ANNO SCORSO. ASSISTIAMO QUINDI AD UN CALO DEL 16,5%, IN PARTE DOVUTO ALLA CRISI ECONOMICA, MA ANCHE ALLA MAGGIORE SENSIBILITA'DA PARTE DELLE ISTITUZIONI E DEI CITTADINI. MUOIONO SOPRATTUTTO AGRICOLTORI E EDILI. I PRIMI QUASI TUTTI SCHIACCIATI DAL TRATTORE CHE GUIDANO E I SECONDI PER CADUTE DA ALTEZZE ELEVATE. IN EDILIZIA MUOIONO QUASI ESCLUSIVAMENTE EDILI MERIDIONALI E STRANIERI. SONO POCHISSIMI I LAVORATORI CHE MUOIONO NELLA GRANDE INDUSTRIA, DOVE IL SINDACATO E PRESENTE E LA PREVENZIONE APPLICATA, ANCHE SE NON IN TUTTI I SUOI ASPETTI. MOLTI DI PIU', MA STATISTICAMENTE IN PERCENTUALE MOLTO PIU' BASSA RISPETTO AD EDILI E AGRICOLTORI, NELLE AZIENDE ARTIGIANALI E NELLE PICCOLE INDUSTRIE. MA E' SOPRATTUTTO IN EDILIZIA E IN AGRICOLTURA, CATEGORIE CHE DA SOLE HANNO QUASI IL 60% DEI MORTI PER INFORTUNI SUL TOTALE CHE OCCORREREBBE FARE INTERVENTI MIRATI CON CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE E DI PREVENZIONE. SE POI AI 509 LAVORATORI DECEDUTI SUI LUOGHI DI LAVORO SI AGGIUNGONO I LAVORATORI MORTI PER LE STRADE MENTRE VANNO O TORNANO DAL LAVORO SI ARRIVA A CONTARE OLTRE 900 VITTIME. MA QUESTI ULTIMI LAVORATORI NON HANNO LA VISIBILITA' MEDIATICA NECESSARIA PER INTERVENTI MIRATI DI PREVENZIONE, SOMMANDOLI AI LAVORATORI MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO SI FA SOLO DELLA CONFUSIONE. VOGLIO RICORDARE CHE L'INAIL INSERISCE QUESTI LAVORATORI TRA GLI INFORTUNI SUL LAVORO PER (GIUSTAMENTE)RAGIONI CONTRIBUTIVE. QUESTO E' QUANTO EMERGE DALLE TABELLE EXCEL ELABORATE COI DATI RACCOLTI IN QUESTO BLOG. CARLO SORICELLI

MUORE DIEGO BIANCHINA OPERAIO DELLA THYSSEN DI TERNI PROBABILMENTE PER LE ESALAZIONI DI ACIDIO CLORIDICO. AVEVA SOLO 31 ANNI

E' MORTO DIEGO BIANCHINA OPERAIO DELLA THYSSEN DI TERNI A SOLI 31 ANNI. DIEGO SAREBBE MORTO per avere inalato vapori di acidi che stava travasando. Un suo compagno, che lo ha soccorso, ha accusato un malore ed è stato anche lui portato in ospedale per precauzione, ma è già stato dimesso.
dopo la grande tragedia alla Thyssen di Torino di 2 anni fa, l'ennesimo morto in un altro stabilimento del gruppo.
La cosa più vergognosa e' che con il "processo breve" che si sta cercando di far approvare dal parlamento per salvare Berlusconi dai sui processi, probabilmente anche il processo contro la dirigenza della Thyssen che è responsabile di quella immane tragedia di Torino cadrà in prescizione. Per salvarne uno uccidono la giustizia in Italia.

lunedì 30 novembre 2009

E' MORTO VICINO MINEO AGRICOLTORE DELLA PROVINCIA DI CATANIA. MUORE EDILE A MERCATO SAN SEVERINO DI SALERNO

Catania 30 novembre E' morto Vicino Mineo, Salvatore Capillo un agricoltore di 61 anni. Vicino e' morto in un incidente avvenuto mentre guidava un trattore nel suo appezzamento di terreno. Il mezzo, per cause ancora da accertare, si e' ribaltato piu' volte scaraventando l'uomo a notevole distanza. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno sequestrato il trattore.

Salerno E' morto un edile in un cantiere edile della frazione San Vincenzo di Mercato san Severino (Salerno). Un uomo e' rimasto schiacciato da una gru ed e' morto sul colpo. Sul posto i carabinieri del comando provinciale di Salerno.

lunedì 23 novembre 2009

SONO MORTI BRUNO CAVEZZANA, GIANLUCA MINICHINO, SALVATORE BIDELLO, MAURIZIO TON E GIANLUCA LERICE SONO LE VITTIME UN C130 IN VOLO DI ADDESTRAMENTO

BERGAMO E' MORTO MARIO BAIONI. MARIO è MORTO DOPO CHE La scala portatile sulla quale stava lavorando a Cassano d'Adda, venerdì 27 novembre, si è staccata improvvisamente dal soppalco in ferro a cui era appoggiata, facendolo cadere a terra da un’altezza di circa quattro metri. mARIO È morto sette ore dopo in ospedale MARIO aveva 73 anni, abitava a Fara d’Adda.


ISERNIA E’ morto Cristian Ricciardone, operaio di 35 anni. Cristian questo il nome della vittima, stava lavorando in un cantiere, nella zona dell'ospedale "Veneziale", per conto di una ditta di termoidraulica. Si trovava all'interno di una buca dove stava sistemando alcune tubature quando la terra è franata seppellendolo. Inutili i soccorsi. Il giovane è morto soffocato, con il torace schiacciato dal peso del terreno. La "buca" era profonda circa tre metri. I colleghi hanno cercato di aiutarlo, scavando a mani nude, ma non c'è stato nulla da fare. Ricciardone era molto conosciuto e ben voluto a Roccamandolfi. Aveva giocato nella squadra di calcio locale. Sulla dinamica dell'incidente indaga la Procura di Isernia che ha posto il cantiere sotto sequestro.

Pisa sono morti il maggiore pilota Bruno Cavezzana, 40 anni, di Trieste, il tenente pilota Gianluca Minichino, 28 anni, di Napoli, il tenente pilota Salvatore Bidello, 30 anni, di Sorrento (Napoli), il maresciallo Maurizio Ton, 44 anni, di Pisa e il maresciallo Gianluca Larice, 39 anni, di Treviso. Sono queste le vittime dell'aereo militare C130 caduto nei pressi dell'aeroporto Galileo Galilei di Pisa. A bordo c'erano i cinque militari della 46esima Brigata dell'Aeronautica in volo di addestramento.L'aereo militare caduto a Pisa, un C130 J, era decollato alla 14,10. Poco dopo lo schianto. A bordo c'erano 5 militari dell'aeronautica in volo di addestramento. L'aereo è caduto nei pressi di Pisa in una zona non abitata e non ci sono stati danni alle abitazioni. L'impatto è avvenuto immediatamente fuori la zona aeroportuale, il C130 della 46/a Brigata aerea di Pisa si è incendiato. E' precipitato dopo essersi rialzato dalla pista al termine di una manovra di addestramento chiamata "touch and go", che prevede un atterraggio e, di seguito, senza sosta, una "riattaccata", cioe' un nuovo innalzamento in volo, spiegano all'Aeronautica militare.
Dopo essersi rialzato da terra, l'aereo ha fatto una virata dopodiché si è inclinato sulla destra ed è precipitato. "E' ancora presto - ha spiegato Giorgio Mattia, responsabile comunicazione della 46/a Brigata Aerea - per ipotizzare qualsiasi causa". Sono 5 le vittime dello schianto del velivolo C130 dell'aeronautica militare precipitato a Pisa subito dopo il decollo, lo ha confermato il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi. Tutti i membri della squadra appartenevano alla 46esima brigata aerea di Pisa ed erano in missione addestrativa. "Chi l'ha visto dall'aeroporto - ha spiegato Filippeschi - racconta che c'è stato una sorta di avvitamento. L'aereo non era vicino alla pista d'atterraggio, era abbastanza distante". Il C130 si è schiantato su una linea ferroviaria secondaria.

LATINA - È morto MASSIMO NARDONI un operaio di 35 anni. Massimo è morto dopo una settimana di agonia nell'ospedale Santa Maria Goretti a Latina caduto da un silos a Borgo Vodice. Massimo Nardoni di Terracina, il 18 novembre scorso era precipitato da un'altezza di circa 4 metri mentre scaricava un il contenuto del silos in un camion, in un'azienda agricola di Borgo Vodice. I sanitari del 118 lo avevano trasportato d'urgenza all'ospedale dove era stato ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate. Sull'incidente sul lavoro è già stata aperta un'inchiesta.

venerdì 20 novembre 2009

E' MORTO UN EDILE A LATINA. E' MORTO UN OPERAIO EDILE DI 44 ANNI A MORTARA DI PAVIA. E' MORTO ANTONIO MARCANDA AGRICOLTORE DI ARAGONA DI SIRACUSA

PAVIA 19 nov MUORE OPERAIO EDILE DI 44 ANNI- Stava lavorando su un'impalcatura di un cantiere di Mortara, in provincia di Pavia, quando e' scivolato facendo un volo di 9 metri. Per lui, un operaio di 44 anni, non c'e' stato niente da fare. Lo riferisce la segreteria regionale della Cgil precisando che in Lombardia sale cosi' a 58 il numero dei morti sul lavoro dall'inizio dell'anno, 20 solo negli ultimi tre mesi.Cambiano i nomi, le eta', le nazionalita', ma in prevalenza sono operai che muoiono per caduta dall'alto'', sottolinea Oriella Savoldi della Segreteria della Cgil Lombardia. ''E a volte - prosegue - bastano pochi metri a decidere della loro morte. Troppe perdite e troppo dolore per insopportabili negligenze negli obblighi previsti per la messa in sicurezza, come il piu' delle volte viene accertato.Eppure queste morti che si ripetono cosi' atrocemente per la medesima causa, indicano la direzione da perseguire: va potenziato lo sforzo di presidio e controllo. Si puo' fare e va fatto - conclude Oriella Savoldi - e in questa direzione vanno stanziate risorse. Non bastano le buone intenzioni e i tanti documenti che dettano comportamenti troppo spesso disattesi''.


Agrigento, 19 nov - E' MORTO Antonio Moncada Un agricoltore di 79 anni,, di Aragona, nell'agrigentino, e' morto nel pomeriggio in un incidente mentre maneggiava la sua motozappa. L'episodio si e' verificato nell'appezzamento di terreno dell'anziano, in contrada Cappalunga, dove l'uomo e' stato letteralmente maciullato dall'attrezzo da lavoro. Il suo corpo e' stato ritrovato da un amico che si era recato nella campagna dell'anziano. L'uomo ha immediatamente avvisato i carabinieri della locale Stazione, accorsi sul posto insieme al medico legale.

LATINA E' MORTO Roma E’ morto Bruno Pasqualucci, 63 anni, dipendente della Direzione Territoriale Produzione -RFI- di Roma alle soglie della pensione, è morto ieri sera dopo un mese di agonia, iniziata lo scorso 23 Ottobre quando era stato travolto da un carrello della manutenzione infrastrutture delle ferrovie di Roma, presso la stazione di Maccarese. Ne hanno dato notizia alcuni Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori del ex Compartimento Infrastrutture di Roma, in rappresentanza del "Comitato per la verità sulla morte del ferroviere Massimo Romano", altro ferroviere di Roma morto sul lavoro il 15 novembre 2006. "In tre anni a Roma abbiamo perduto sul lavoro tre nostri colleghi oltre a numerosi feriti gravi - dicono i rappresentanti dei lavoratori- In tutta Italia si moltiplicano i casi di ferrovieri morti sul lavoro, come è successo la scorsa settimana a Firenze Rifredi e come purtroppo è successo ad un mese di distanza dall'incidente al collega Pasqualucci di Roma". I rappresentanti puntano il dito contro la riduzione del personale nel settore Manutenzione Infrastrutture; "solo nel Compartimento di Roma dal 2007 ad oggi mancano più di 400 ferrovieri" -dicono- "e la dirigenza continua ad ignorare le denuncie fatte dai rappresentanti dei lavoratori circa le ricadute sulla sicurezza.


LATINA e' MORTO CRISTINAL BILEAGA OPERAIO ROMENO DI 44 ANNI-
Un incidente sul lavoro si è verificato ieri mattina intorno alle 11 a Latina. A perdere la vita un operaio romeno. Stava lavorando per conto di una ditta di costruzioni che aveva preso in affitto un capannone dismesso in via Capograssa, alle porte di Latina, per farne un deposito di materiali. Salito sul tetto di eternit - probabilmente per dare inizio allo smantellamento della copertura - un operaio romeno ha visto cedere la struttura sotto i suoi piedi cadendo a terra dopo un volo di circa sei metri. Insieme a lui un collega che ha chiamato i soccorsi, ma per Mristinal cittadino romeno di 41 anni con moglie e figli, non c'è stato nulla da fare: è morto sul colpo. Sulla vicenda la procura ha aperto un fascicolo mentre la polizia ha effettuato i primi rilievi e ascoltato l'unico testimone della tragedia per comprendere meglio la dinamica dell'incidente. Sotto sequestro il capannone, un mezzo pesante e l'attrezzatura che i due operai avevano portato sul posto di lavoro.

Torino e' morto PIETRO CUTRI' un operaio di 27 anni.PIETRO è morto a Torino schiacciato da un ascensore. Il GIOVANE lavorava per la ditta che aveva realizzato l’ascensore. Questa mattina stava eseguendo dei lavori di rifinitura al piano terra quando ad un certo punto – spiegano gli agenti della questura di Torino che sono intervenuti – la cabina si è messa in movimento, e il 27enne è rimasto incastrato tra questa e la struttura esterna.

mercoledì 18 novembre 2009

MUORE UMBERTO BIONDINI CADENDO CON LA SCAVATRICE IN UN LAGHETTO ARTIFICIALE A NARNI DI TERNI

PERUGIA E' MORTO GETTULLIO SANNIPOLI Un operaio eugubino di 54 anni. GETTULIO e' morto stamani investito da un autocarro davanti al cancello d'ingresso dello stabilimento delle Cementerie Barbetti, a Gubbio. Stando a quanto emerso dai primi accertamenti Getullio Sannipoli, operaio di una ditta esterna di manutenzione, intorno alle 07:45 stava per iniziare il turno di lavoro quando e' stato travolto dal camion condotto da un quarantacinquenne siciliano e trascinato per una trentina di metri fino al piazzale delle cementerie.

Terni 18 novembre E' MORTO UMBERTO BIONDINI di 62 anni.UMBERTO che lavorava con una ruspa in una cava nella zona di Narni e' caduto stamani con la macchina operatrice in un laghetto artificiale profondo alcuni metri. Sono ancora in corso le operazioni per il recupero del cadavere con l' intervento di sommozzatori dei vigili del fuoco provenienti da Roma.
La vittima, Umberto Biondini, lavorava alle dipendenze di una ditta di Narni Scalo. Nato ad Amelia e residente a Narni, stava effettuando uno sbancamento in un cava situata tra Ponte San Lorenzo di Narni e San Faustino.
Al centro della cava si e' formato un laghetto artificiale di modesta superficie ma profondo dai cinque ai sei metri. Poco dopo le dieci di stamani la ruspa con l' operaio, per cause in corso di accertamento - si pensa ad un cedimento del terreno - e' caduta nel laghetto e l'uomo e' stato schiacciato dal veicolo.
I suoi compagni di lavoro hanno subito dato l'allarme.
Sono intervenuti i carabinieri di Narni, i sanitari del 118,
personale dell' Ispettorato del lavoro ed anche i vigili del fuoco di Terni. Il recupero del cadavere e' particolarmente difficoltoso per la profondita' del laghetto.

martedì 17 novembre 2009

Muore agricoltore a Iesi di Ancona

Ancona 16 novembre E’ MORTO UN AGRICOLTORE di 71 anni schiacciato dal suo trattore, che si e' ribaltato nelle campagne tra Poggio San Marcello e Montecarotto, in Vallesina. L'incidente e' avvenuto nella tarda mattinata in localita' Frondigliosi. Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e l'elicottero del 118, ma per l'agricoltore non c'e' stato nulla da fare.

DATI INAIL SUI MORTI SUL LAVORO

SONO MOLTO CONTENTO CHE L'INAIL CONFERMA I DATI CHE AVEVO SUI MORTI PER LAVORO CHE HO RICAVATO DALLE TABELLE EXCEL CREATE CON QUESTO BLOG. QUESTO CALO L'AVEVO GIA' SEGNALATO NEI PRIMI GIORNI DI LUGLIO. SE GUARDATE QUANTO SCRIVO IL 1 NOVEMBRE NOTERETE CHE IL CALO E' MOLTO PIU' ACCENTUATO, SFIORA ADDIRITTURA IL 20%. IN PARTE A CAUSA DELLA CRISI,MA ANCHE PER LA MAGGIORE SENSIBILITA' DA PARTE DI TUTTI.OCCORRE POI TENERE PRESENTE CHE CIRCA LA META' DELLE VITTIME NON MUORE SUI LUOGHI DI LAVORO MA NEL PERCORSO CASA-LAVORO, LAVORO-CASA. SI MUORE PER LE STRADE PER TURNI MASSACRANTI, PER ORARI DOVE SAREBBE OPPORTUNO DORMIRE, PER LUNGHI PERCORSI ECC..A MIO PARERE SAREBBE OPPORTUNO CHE SI FACESSE UNA CHIARA DISTINZIONE PER QUESTI MORTI DIMENTICATI DA TUTTI, PER POTER POI APPORTARE INTERVENTI MIRATI..I LAVORATORI MORTI SULLE STRADE SONO SEMPRE VITTIME SUL LAVORO, CHE MERITANO TUTTO IL RISPETTO E LE COPERTURE ASSICURATIVE E PREVIDENZIALI, MA SONO MORTI DIVERSE PER MODALITA' E CASISTICA RISPETTO AI LAVORATORI MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO. AD OGGI 17 NOVEMBRE NELLE MIE TABELLE RISULTANO 484 MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO DALL'INIZIO DELL'ANNO. POI OVVIAMENTE OCCORRE AGGIUNGERCI I LAVORATORI MORTI PER LE STRADE, SOLO OGGI ABBIAMO NOTIZIE DI UNO SPAVENTOSO INCIDENTE CHE HA COINVOLTO, UCCIDENDOLI 3 OPERAI. MA DI QUESTI VITTIME NON SI PARLA MAI. COME NON SI PARLA DEGLI AGRICOLTORI E EDILI MERDIONALI E STRANIERI CHE RAPPRESENTANO IL 60% DELLE VITTIME SUL TOTALE...FORSE PERCHE' SI TRATTA SOLO DI AGRICOLTORI ANZIANI E LAVORATORI NON PADANI?

DA REPUBBLICA
Nei primi sei mesi del 2009 si registra un -10,6% rispetto al 2008
In testa c'è l'industria. Nel Nord Est la maggiore riduzione
Inail, Calano gli infortuni sul lavoro
il segno meno dipende della crisi

ROMA - Forte calo di infortuni e morti sul lavoro nei primi sei mesi del 2009: rispettivamente -10,6% e -12,2%. I dati diffusi dall'Inail, però, hanno una spiegazione non legata al miglioramento delle condizioni di sicurezza. Il segno meno, infatti, dipende anche dalla crisi. Una quota tra i 5 e i 6 punti percentali del calo, spiega l'Inail, è infatti da attribuire alla componente "accidentale" rappresentata dalla contingente congiunta economica.

Nei primi sei mesi dell'anno gli infortuni sul lavoro sono stati 397.980 contro i 444.958 dello stesso periodo del 2008. I morti sono invece stati 490 rispetto ai 558 dello stesso periodo dell'anno precedente.

Il primo semestre dell'anno, infatti, è stato un periodo particolarmente negativo per l'economia italiana sia sul versante dell'occupazione (diminuita dello 0,9% nel primo trimestre e dell'1,6% nel secondo) sia su quello della produzione industriale calata di oltre il 20%. "Se a questo si aggiunge - spiega l'Inail - il massiccio ricorso alla cassa integrazione appare chiaro come al sostenuto calo della quantità di lavoro effettuata corrisponda, ovviamente, una considerevole flessione delle esposizioni al rischio di infortunio".

La tipologia. La flessione è stata più contenuta per gli infortuni sul percorso tra casa e lavoro e viceversa con un -5,8% per il complesso degli incidenti e un -9,2% dei casi mortali rispetto a quelli registrati "in occasione di lavoro" (-11,1% nel complesso e -13,1% i casi mortali). Tra questi ultimi c'è stata una riduzione dei morti sulla strada (-20,5%).

I settori. Il calo degli infortuni ha interessato soprattutto l'industria (-21,5% gli incidenti nel complesso e -18,7% i casi mortali) con un picco nel comparto metalmeccanico colpito dalla crisi economica (-27,3% gli infortuni, -20% i casi mortali). Le costruzioni hanno segnato una riduzione degli infortuni del 15,8% e una diminuzione più modesta dei casi mortali (-3,9%). L'agricoltura fa registrare un calo degli infortuni complessivo del 2,2% e una riduzione del 6,8% dei casi mortali mentre per i servizi la diminuzione è stata rispettivamente del 2,2% e del 5,1%

Il territorio. E' stato il Nord Est ad avere il miglior risultato in termini di riduzione degli incidenti (-14,3% gli infortuni nel complesso, -20,9% i casi mortali). Calo anche nel Nord Ovest (-9,1% gli incidenti nel complesso, -19,5% i casi mortali). In controtendenza è il Centro con un calo degli incidenti nel complesso (-9,2%) ma un aumento dei casi mortali (+9,2%). Nel Mezzogiorno si è avuto un calo degli infortuni del 7,9% e una riduzione di quelli mortali dell'11,5%.

Uomini e donne. Il miglioramento ha favorito soprattutto la componente maschile (-13,9%) e in misura molto più contenuta quella femminile (-2,15); mentre la riduzione dei casi mortali è stato molto sostenuta per entrambi i sessi: -18,2% per le donne e -11,7% per gli uomini.

lunedì 16 novembre 2009

E' MORTO MARCO POLESE A FOGGIA. A SIRACUSA E' MORTO ANDRIS DICIS MARINAIO LETTONE DI 23 ANNI. E' MORTO COLPITO DA UN RAMO ENRICO RIMOLDI NEL COMASCO

FOGGIA 16 NOVEMBRE e' morto Marco Palese un agricoltore di 70 anni, Marco è morto schiacciato dal trattore mentre tornava a casa dopo aver lavorato nel suo podere a Bovino. A dare l'allarme i familiari che ieri sera non hanno visto rincasare l'anziano agricoltore. Stando ad una prima ricostruzione dell'accaduto, il trattore, guidato dall'uomo, a causa di una manovra accidentale effettuata dallo stesso, si è ribaltato. Il 70enne è finito sotto il mezzo agricolo, morendo sul colpo. Sul posto, oltre ai carabinieri, sono intervenuti i vigili del fuoco, che con un'autogrù hanno rimosso il trattore per recuperare il corpo dell'anziano agricoltore.

ANDRIS DICIS MARINAIO LETTONE A SIRACUSASIRACUSA –E’ MORTO ANDRIS DICIS un marittimo lettone di 23 anni. Andris è morto in un incidente - le circostanze del quale non sono ancora note - verificatosi a bordo di una nave impegnata in operazioni di carico ad uno dei pontili della raffineria Isab Nord nel polo petrolchimico di Siracusa.Vani sono risultati i tentativi di rianimare il marittimo, imbarcato sulla nave "Vex Ford" dove si è verificato l'incidente: condotto al Pronto soccorso dell'ospedale "Umberto I" di Siracusa vi è giunto cadavere. Sul posto - la nave era all'accosto 25 del pontile liquidi di Isab Nord - oltre alla polizia si è portato il magistrato per un sopralluogo.


Como E’ MORTO Enrico Rimoldi dopo essere stato colpito alla testa dal ramo di un albero che stava tagliando. L'incidente è avvenuto nel terreno di proprietà di una donna alla quale il sindaco del paese aveva ordinato di abbattere alcune piante perché pericolanti. Il lavoro era stato affidato a Rimoldi, esperto in interventi del genere. L'uomo stava tagliando un albero con la sega elettrica quando la pianta è caduta su un'altra a fianco, staccando di netto un pesante ramo, che gli è caduto addosso. Rimoldi è stato colpito alla testa ed è morto sul colpo. Alla tragedia hanno assistito la moglie e il figlio della vittima. La procura di Como ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia

E' MORTO A TERMOLI MARTIN GUBKA UN AUTOTRASPORATATORE SLOVACCO DI 32 ANNI

Termoli 14 novembre E' MORTO Martin Gubka, autotrasportatore slovacco di 32 anni,Martin è morto intrappolato nell’abitacolo del suo camion precipitato da un viadotto autostradale a Termoli.

sabato 14 novembre 2009

PREVISIONI DEL TEMPO NEL LUNGO PERIODO

NEL SITO SEGNALATO QUI SOTTO CI SONO LE PREVISIONI DEL TEMPO NEL LUNGO PERIODO CHE CREDO SIANO UTILI AGLI AGRICOLTORI E AGLI EDILI PER PROGRAMMARE I LAVORI, RICORDANDO CHE LA MAGGIORANZA DEI LAVORATORI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO SONO PRINCIPALMENTE IN QUESTE DUE CATEGORIE QUANDO ESEGUONO I LAVORI ALL'APERTO
http://stagionalimeteo.altervista.org/

SONO MORTI Marcello Gabana e Simone Detomi le due vittime dell'incidente aereo di questo pomeriggio a Varese.L'elicottero sul quale si trovavano era in volo da Verbania a Calcinato, quando e' precipitato nelle acque del Lago di Varese. Entrambi sono deceduti nell'impatto. Marcello Gabana, 65 enne, industriale bresciano di Calcinato, era presidente della Acqua Paradiso Monza. Gabana guidava la societa' di pallavolo dal 2002, dopo avere sponsorizzato per anni il club, che quest'anno si era trasferito dalla storica sede di Montichiari a Monza.

venerdì 13 novembre 2009

E' MORTO BENVENUTO MAGAROTTO AGRICOLTORE .E' MORTO FERNANDO MODELLI UN AGRICOLTORE IN PROVINCIA DI MODENA. E' MORTO UN AGRICOLTORE AD AUNA DI BOLZANO

E' MORTO UN AGRICOLTORE AD AUNA. Un agricoltore ha perso la vita in un incidente con il suo trattore ad Auna di sopra, sul Renon.

MODENA 23 NOVEMBRE E' MORTO FERNANDO MONELLI UN AGRICOLTORE DI 63 ANNI. IN PROVINCIA DI MODENA Fernando, stava lavorando sulla pressa, collegata al trattore, che serve per comprimere le rotoballe di fieno. Il macchinario era acceso, l’uomo – che stava lavorando nell’azienda agricola del fratello – probabilmente stava facendo manutenzione, ma si è avvicinato troppo agli ingranaggi ed stato trascinato all’interno. Il contadino è morto sul colpo, schiacciato da due rulli, gli operatori del 118 hanno solo potuto constatare il decesso. L’incidente è avvenuto a Staggia di San Prospero, in via Canaletto 76, sul posto i vigili del fuoco per liberare il cadavere, oltre a carabinieri e medicina del lavoro per i rilievi di legge. Fernando Monelli lascia la moglie e due figli grandi.

E' MORTO BENVENUTO MAGAROTTO AGRICOLTORE DI 65 ANNI. Benvenuto è stato travolto e schiacciato da una rotoballa, mentre scaricava un rimorchio in un’azienda di Campogalliano. Anche in questo caso il decesso era avvenuto sul colpo.

DALL'INIZIO DELL'ANNO SOLO IN PROVINCIA DI VERONA CI SONO STATI OTTO MORTI IN AGRICOLTURA E TUTTI TRANNE UNO SCHIACCIATI DAL TRATTORE

Processo breve

QUESTO BLOG VISITATISSIMO, CON PUNTE DI CENTINAIA DI VISITATORI AL GIORNO, L'HO VOLUTO CREARE DOPO LA TRAGEDIA DELLA THYSSEN DI TORINO, QUELLA TERRIBILE VICENDA HA LASCIATO NEL CORPO E NELL'ANIMA DI MOLTISSIMI LAVORATORI LA CONSAPEVOLEZZA CHE BISOGNA SEMPRE ESSERE VIGILI. CHE OCCORRE COMBATTERE CON FORZA TUTTI QUELLI CHE VOGLIONO LIMITARE LA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO E CON LA SPERANZA CHE CHI COMMETTE CRIMINI TANTO ATROCI COME QUELLI CONTRO INERMI LAVORATORI, CHE IN TEMPI DI CRISI NON SI POSSONO DIFENDERE DAGLI ABUSI,PAGHINO DURAMENTE PER QUELLO CHE HANNO FATTO. SENTIAMO DALLE TELEVISIONI E LEGGIAMO NEI GIORNALI NON ALLINEATI, CHE LA PROPOSTE DI LEGGE "PROCESSI BREVI" CHE IL CENTRODESTRA HA PORTATO IN PARLAMENTO, ANNULLERA' ANCHE IL PROCESSO CONTRO I DIRIGENTI DELLA THYSSEN RESPONSABILI DELLA MORTE DEI SETTE OPERAI BRUCIATI VIVI A TORINO......PERCHE' SARA' IMPOSSIBILE PORTARLO A CONCLUSIONE IN SOLI 6 ANNI. E TUTTO PER SALVARE UNA SOLA PERSONA DAI PROCESSI A SUO CARICO. SONO INDIGNATO

martedì 10 novembre 2009

MUORE OPERAIO A MILANO PER UN CROLLO DI UN MURO

E' MORTO UN OPERAIO EGIZIANO A MILANO PER UN CROLLO DI UN MURO. Un operaio e' morto questa mattina per il crollo di un muro al decimo piano del palazzo delle Generali. Lo hanno reso noto i vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto. E' stata aperta un'indagine. Sul posto anche la polizia.

E' MORTO MASSIMO VINCENZI Un imprenditore di 44 anni. Massimo è morto a Pescantina (Verona) rimanendo schiacciato da una pila di lastre di marmo. Vicenzi, residente a Mori (Trento), era il proprietario della Lapidea srl, azienda che aveva preso in affitto dalla Quercia Graniti, l’area dove è avvenuto l’incidente. L’uomo stava lavorando con una macchina monolama, quando, per cause in fase di accertamento, è rimasto schiacciato da una pila di lastre di marmo. Nessuno avrebbe assistito all’incidente. Il cadavere è stato scoperto dai tre dipendenti della ditta, al rientro dalla pausa-pranzo. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i carabinieri di Pescantina ed i tecnici dello Spisal dell’Ulss 22, che dovranno accertare la dinamica della tragedia.

lunedì 9 novembre 2009

muore Rida Abao Ibrahim pescatore egiziano di 29 anni a Ancona dopo essere rimasto impigliato in una rete

Ancona, 9 novembre E' morto Rida Abao Ibrahim un pescatore egiziano dopo essere rimasto impigliato in una rete. Tragedia questa mattina, alle 5, nella zona Mandracchio del porto. Un pescatore egiziano di 29 anni e' deceduto mentre era impegnato a tirare le reti sul peschereccio. Stando ad una prima ricostruzione della tragedia, l'uomo sarebbe rimasto impigliato nella rete e quindi arrotolato con essa dal cilindro meccanico che si trova sulla poppa dell'imbarcazione. Immediata la telefonata al 118 e l'arrivo sul posto di un'ambulanza della Croce Rossa insieme all'automedica. Il personale sanitario e medico ha quindi provveduto a rianimare l'uomo, nel frattempo districato in parte dai colleghi pescatori. Un'operazione di rianimazione protrattasi a lungo ma che purtroppo non e' servito per strappare l'uomo alla morte. La frattura al cranio che aveva riportato gli e' stata letale. Sul posto e' intervenuta quindi la Capitaneria di porto. Gli accertamenti sono ancora in corso.

. . E' MORTO SANTO LO BIANCO A CALTANISETTA. E' MORTO FRANCESCO RIZZO OPERAIO DI 46 ANNI A MILANO. MUORE CARLO SCHIAVON DOPO INTOSSICAZIONE CON ACIDI

Caltanisetta 5 novembre E' morto Santo Lo Bianco, 66 anni, l'operaio nisseno che il 21 ottobre scorso e' caduto dal tetto di una villetta. Santo era precipitato mentre stava effettuando un intervento di ristrutturazione. Lo Bianco tre settimane fa era stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, a causa dell'emorragia cerebrale provocata dall'impatto sul pavimento e della lesione dell'aorta. A prestargli i primi soccorsi era stato un altro operaio.

E' morto FRANCESCO RIZZO OPERAIO DI 46 ANNI.Francesco era andato sul tetto dopo che ha smesso di piovere ed è morto presumibilmente tra le 12 e le 13.30, dopo una caduta da una decina di metri. Francesco è stato trafitto dalle grate della cinta sottostante ed è spirato in pochi istanti.
L’episodio, che riporta drammaticamente l’attenzione al tema della sicurezza nei cantieri, è avvenuto in un condominio di recente costruzione in via delle Orchidee 2, a Parabiago. Durante la mattinata, Rizzo, dipendente di una ditta edile, insieme a un collega di un’impresa di termoidraulica, stava terminando alcuni lavori in un appartamento. Il muratore era stata avvisato dall’agenzia immobiliare di una perdita dal tetto, che andava presto sistemata vista la pioggia caduta fino a ieri mattina. Intorno alle 12, il cielo ha cominciato ad aprirsi e così il lavoratore ha deciso di salire sul tetto. «Avevo finito il mio lavoro e stavo andando a mangiare - racconta il collega idraulico, ancora sgomento per l’accaduto - e lui ha voluto fermarsi un attimo proprio perché, avendo smesso di piovere, avrebbe potuto sistemare il problema alle tegole. Poi sono uscito e non l’ho più visto. Quando sono tornato e ho visto ambulanze e carabinieri ho capito che gli era successo qualcosa».
Il personale dell’ambulanza accorsa sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Sul posto sono poi accorsi i carabinieri della caserma locale, che hanno bloccato l’area all’accesso dei curiosi, gli addetti dell’Asl e il magistrato. L’ipotesi più probabile è che l’operaio sia scivolato sul tetto ancora umido. Spetterà a chi sta svolgendo le indagini capire se ci siano state delle negligenze sotto l’aspetto della normativa sulla sicurezza nei posti di lavoro. L’unica cosa certa è che non vi era alcuna impalcatura sul posto.
L’uomo abitava della vicina Nerviano, era sposato ed era originario di Tropea, in Calabria, dove abita la figlia avuta da un precedente matrimonio.

E' morto Carlo Schiavon, imprenditore di 43 anni. Carlo è morto all’ospedale di Padova dov’era ricoverato da venerdì scorso in rianimazione in seguito ad un’intossicazione da acidi dovuta alla verniciatura di una cisterna nell’azienda di sua proprietà.

venerdì 6 novembre 2009

E MORTO DOMENICO RICCO DI 27 ANNI INVESTITO DA UN TRENO A FIRENZE

UN ALTRO MERDIONALE CHE MUORE NEL CENTRO-NORD

Firenze E' morto Domenico Ricco operaio di 27 anni .Incidente mortale sul lavoro ieri notte a Firenze. Domenico addetto della Rete Ferroviaria Italiana, è stato investito da un treno in corsa mentre stava lavorando a un binario nella zona di Rifredi, a Firenze. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane, originario di Barletta, era all'opera con altri due colleghi per riparare un guasto a un deviatoio di una rotaia. A un certo punto i tre hanno sospeso i lavori perché stava sopraggiungendo un treno merci. Ricco, tuttavia, non si sarebbe accorto che un treno passeggeri stava transitando sul binario vicino, e sarebbe stato travolto.
I sindacati regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno espresso "solidarietà" ai lavoratori e "cordoglio" per la famiglia della vittima. All'unanimità hanno chiesto alle autorità giudiziarie di fare presto luce sul caso, così da individuare le cause e prendere i provvedimenti necessari "affinché non si ripetano tali tragedie'".
"Basta con questo stillicidio - ha affermato Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale della Toscana - Non è più tollerabile. Occorre fissare regole e strumenti efficaci per interrompere una catena assurda e inaccettabile". La procura ha aperto un'inchiesta, disponendo un'autopsia sul corpo del 27enne.

Brianza. Altra morte causata da un incidente sul lavoro in Brianza. Dopo cinque giorni di agonia, Roberto Colecchia si è spento nel reparto di Neuro-rianimazione dell'Ospedale San Gerardo di Monza Roberto Colecchia. L'uomo era stato vittima di un grave incidente avvenuto la scorsa settimana alla vetreria Fratelli Paleari di Brugherio. Colecchia, 35 anni, residente a Concorezzo, era rimasto schiacciato tra una lastra di vetro e un macchinario sul quale stava lavorando. Sulle dinamiche dell'incidente stanno indagando la Asl di Milano 3 e la Procura di Monza.

I precedenti a Firenze. Con la morte di Domenico Ricco, sono diventati tre gli incidenti mortali sul lavoro avvenuti in poco più di un anno sui binari di Firenze e provincia. Il 2 ottobre del 2008, in un cantiere ferroviario a Castello, un carrello investì una squadra di operai, causando la morte di un dipendente di Rfi, Alessandro Marrai, 50 anni di Prato, e il ferimento di altri due: uno riportò l'amputazione di un piede.
Il 18 luglio del 2009, un addetto alle pulizie, dipendente di una ditta esterna, Alessio Maccanti, 44 anni, nato in Svizzera ma residente in provincia di Firenze, morì alla stazione ferroviaria di Campo di Marte a Firenze, dopo essere stato colpito da un Eurostar.

mercoledì 4 novembre 2009

E' MORTO ROBERTO COLECCHIA A MONZA. E' MORTO PIETRO RUSPONI A CALTANISETTA

03-Monza E’ morto Roberto Colecchia di 35 anni. Roberto è morto dopo sei giorni di agonia in ospedale dopo essere stato investito da un'enorme lastra di vetro all'interno dell'azienda in cui lavorava.

3 novembre Caltanisetta E’ morto Pietro Rusponi idraulico di 35. Pietro è rimasto folgorato da una scarica elettrica mentre controllava un'autoclave all'interno di un edificio

Al 31 ottobre ci sono stati 455 morti per infortuni sui luoghi di lavoro. Muoiono soprattutto agricoltori ed edili meridionali e stranieri

STRAGI DI AGRICOLTORI E EDILI MERIDIONALI O STRANIERI,ANCHE NEI CANTIERI DEL NORD
Dall’inizio dell’anno al 31 ottobre ci sono stati 455 morti per infortuni sui luoghi di lavoro contro i 552 dello stesso periodo dell’anno scorso. Assistiamo quindi ad un calo del 17,5%. In parte dovuto alla crisi economica, che ha ridotto significativamente l’attività lavorativa, soprattutto nelle fabbriche e in edilizia, che registra però il 27% delle vittime. Ma la categoria con più vittime in assoluto risulta, come l’anno scorso l’agricoltura che ha da sola il 29% dei morti. Come vedete, da sole, queste categoria hanno il 56% delle vittime per infortuni sul lavoro. Aiutatemi a sensibilizzare queste categorie visto che nessuno se ne occupa. I media parlano dei morti per infortuni sul lavoro solo per fare sensazionalismo quando ci sono dei casi di morti multiple o particolari. Dei poveri agricoltori che muoiono quasi tutti schiacciati dal trattore e degli edili stranieri e meridionali non ne parlano mai….Sono “umani” di serie B.

lunedì 2 novembre 2009

IL PRECARIATO UCCIDE LAVORATORI CHE NON SI POSSONO DIFENDERE

CATENA DI SAN PRECARIO
IL LAVORO PRECARIO UCCIDE FIRMA ANCHE TU SU FACEBOOK IL MIO APPELLO PER L'ABOLIZIONE DEL LAVORO PRECARIO. CARLO SORICELLLI


NO AL LAVORO PRECARIO. PROPONIAMO UNA LEGGE PER L'ABOLIZIONE DI TUTTI I LAVORI PRECARI. UCCIDIAMO IL PRECARIATO

DOPO L'INTERVENTO DI TREMONTI E BERLUSCONI ANCHE IL CENTRODESTRA VUOLE IL "POSTO FISSO". METTIAMOLI ALLA PROVA PER VERIFICARE CHE NON SIA LA SOLITA PROPAGANDA IN VISTA DELLE ELEZIONI DI QUESTA PRIMAVERA. Proponiamo un progetto di legge per l'abolizione di tutti i lavori precari, una prova di tre mesi per tutti i lavoratori per poi essere assunti con contratto a tempo indeterminato, probabilmente ci sarà qualche disoccupato in più, ma verrano stabilizzate le vite di milioni di precari.

sabato 31 ottobre 2009

E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 32 ANNI NEL COMUNE DI SAN FELE DI POTENZA. E' MORTO UN AGRICOLTORE SULL'ALTOPIANO DEL RENON IN PROVINCIA DI BOLZANO

Bolzano 30 ottobre E’ morto un agricoltore sciacciato dal trattore a Auna di Sopra sull’altopiano del Renon.

Potenza E’ morto un agricoltore di 32 anni. Questa mattina un giovane agricoltore è rimasto schiacciato dall'imballatrice di una mietitrebbia nel Comune di San Fele, in provincia di Potenza. All'arrivo dei sanitari del 118 l'uomo, Giovanni Di Giacomo, agricoltore di 32 anni, era già morto. Per accertare l'esatta dinamica dell'incidente, indagano i carabinieri del posto

venerdì 30 ottobre 2009

E' MORTO A RADDUSA DI CATANIA GAETANO CIGNA. E' MORTO FABRIZIO C. A GENOVA. SONO DUE EDILI LA CATEGORIA CON PIU' VITTIME IN ASSOLUTO

Genova E' MORTO FABRIZIO C. Un operaio edile di 52 anni, Fabrizio e' deceduto in tarda mattinata a Genova precipitando nel vuoto dalla facciata dell'edificio all'interno del quale stavalavorando. Fabrizio e' deceduto sul colpo: sarebbe uscito su un balcone e nel tentativo di salire su un altro balcone e' precipitato nel vuoto.

Catania E' morto GAETANO CIGNA, 52 anni, operaio edile. GAETANO e' morto ieri pomeriggio a Raddusa, nel catanese, dopo esere caduto dal tetto di un palazzina in fase di costruzione alla quale stava lavorando. Quando sono arrivati i medici del 118 l'uomo era gia' morto. L'operaio lavorava in nero per una ditta edile del paese. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Raddusa e del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Il cadavere di Cigna e' stato trasportato nell'obitorio comunale di Palagonia dove sara' eseguita l'autopsia.

giovedì 29 ottobre 2009

E' MORTO UN AGRICOLTORE INCORNATO DA UN TORO A PONTOGLIO DI BRESCIA. E' MORTO UN OPERAIO A SAN QUIRICO D'ORCIA DI SIENA

Brescia E' MORTO GIUSEPPE RANGHETTI UN AGRICOLTORE di 70 anni e' morto a Pontoglio (Brescia) dopo essere stato incornato da un toro, nel pomeriggio. L'uomo e' stato soccorso dagli operatori del 118, ma per lui non c'e' stato nulla da fare. L'uomo lascia la moglie e i tre figli. Degli accertamenti si sono occupati i carabinieri della compagnia di Chiari

Firenze, 28 ott E' morto antonio Leone un operaio di 53 anni questa mattina a San Quirico d'Orcia (Si). L'uomo, secondo una prima ricostruzione, sarebbe rimasto schiacciato dagli elementi di una gru durante le operazioni di montaggio.
Cordoglio e' stato espresso dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini, che ha parlato di ''stillicidio di vittime intollerabile''. Il presidente, a nome dell'assemblea ha espresso ''profondo cordoglio e solidarieta' ai familiari e ai colleghi della vittima''.

E' MORTO UN OPERAIO A MANFREDONIA DI FOGGIA CADENDO DA UNA GRU DI UN CANITERE

Un operaio di 59 anni e' morto questa mattina a Manfredonia, in provincia di Foggia, dopo essere caduto dalla gru di un cantiere. L'incidente sul lavoro e' avvenuto nei pressi della sede del Commissariato di Polizia.

martedì 27 ottobre 2009

E' MORTO ROSARIO DI MATTIA UN OPERAIO A CASTO DI BRESCIA

Brescia E' MORTO ROSARIO DI MATTIA Un operaio è morto e un altro à rimasto ferito in un incidente sul lavoro avvenuto a Casto (Brescia) in Valsabbia. La dinamica della disgrazia è ancora in fase di ricostruzione. La morte e il ferimento sarebbero la conseguenza del cedimento di una struttura all'interno dell'impianto siderurgico in cui i due operai stavano lavorando. Sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Salò i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.

VERONA -E' MORTO EGIDIO LOVOTIN schiacciato sotto il piccolo trattore con il quale stava arando un campo a San Gregorio di Veronella. La vittima è un agricoltore di 65 anni, Egidio Lovatin. L'uomo ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato mentre affrontava un dosso. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri di Ronco all’Adige e i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo senza vita dalle lamiere del trattore.

lunedì 26 ottobre 2009

E' MORTO UN OPERAIO A FROSINONE. MUOIONO DUE ELICOTTERISTI A VERONA. E' MORTO UN OPERAIO IN UN PARCHEGGIO DI UN SUPERMERCATO A MILANO

Frosinone E' morto un operaio di 60 anni questo pomeriggio in un'azienda di San Vittore del Lazio, in provincia di Frosinone. L'uomo mentre era impegnato in un'operazione di carico e' rimasto schiacciato da un manufatto in cemento. Le cause dell'incidente, avvenuto intorno alle 17.30, sono in fase di accertamento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cervaro e i vigili del Fuoco di Cassino.

MILANO E' MORTO CLAUDIO B. Un operaio di 45 anni. Claudio e' morto nel parcheggio di un supermercato in via Washington a Milano. Erano le 10,40 quando l'operaio, impegnato in operazioni di carico e scarico, e' rimasto schiacciato da un camion fermo su una rampa. Per cause ancora da accertare il mezzo avrebbe iniziato a spostarsi all'indietro schiacciando il 45enne contro un muro. Inutili i soccorsi: l'operaio e' morto sul colpo. Sull'incidente indagano i carabinieri.

Un elicottero è precipitato intorno alle 14 nel lago di Garda, a Torri del Benaco. Secondo i primi accertamenti sarebbero morte due persone.

Verona MUOIONO Claudio Ferron e Claudio Alberti DI 41 E 46 ANNI. Claudio e Alberto sono morti a bordo dell'elicottero caduto a cinque metri dalla riva del lago di Garda, a Torre di Benaco, residenti a Bussolengo (Verona) che lavoravano per una società privata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Caprino Veronese, i vigili del fuoco e i sommozzatori. Il velivolo, secondo un primo accertamento, è ancora integro, accartocciato nell'acqua, con le pale attaccate al rotore. Le due vittime sarebbero sedute ancora al loro posto. Appare quindi poco probabile per i carabinieri l'ipotesi di una esplosione in volo. L'incidente è accaduto poco dopo le 14 e stando ad una prima ipotesi potrebbe esserci stato un cedimento strutturale del mezzo. Il pilota potrebbe aver tentato di atterrare, cadendo però con l'elicottero nel lago. Il velivolo è un Robinson 22, un elicottero piccolo, che aveva percorso solo 170 ore di volo. Del fatto è stata avvisata l'autorità giudiziaria.

26 ottObre E’ MORTO UN BOSCAIOLO ROMENO DI 26 anni è morto in Val di Ledro, a Tiarno di Sotto, centrato da un albero ad alto fusto mentre era impegnato in lavori di disboscamento.

VERONA Un AGRICOLTORE di 65 anni e' rimasto schiacciato sotto il trattore con cui stava arando un campo a San Gregorio di Veronella, in provincia di Verona. Il trattore si e' ribaltato mentre cercava di superare un dosso.
26 ottobre

Viterbo E' MORTO UN OPERAIO di 33 anni
in localita’ Valle del Marta, nel comune di Tarquinia, schiacciato tra la cabina di un camion e un muro nella ditta in cui lavorava.

lunedì 19 ottobre 2009

E' MORTO UN OPERAIO QUESTA MATTINA A MILANO CADENDO DA UN'IMPALCATURA A PADERNO DUGNANO. E' MORTO UN EDILE DI 35 ANNI A SANT'ANTIMO DI NAPOLI

Milano 19 ottobre E’ morto Giuseppe Busetti un operaio di 61 anni Giuseppe è morto questa mattina L'operaio è morto dopo una caduta dall'impalcatura su cui stava lavorando all'interno di un cantiere edile in via Europa a Paderno Dugnano, in provincia di Milano. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che non hanno portuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Ancora da chiarire le cause dell'incidente.

NAPOLI - E' MORTO Gennaro D'Agostino UN EDILE DI 35 ANNI nel Napoletano: a perdere la vita, in un cantiere edile di Sant´Antimo, un uomo di 35 anni. Secondo una prima ricostruzione della polizia, l´uomo è caduto da un terrapieno ed è caduto su un ferro, rimanendo trafitto. Il cantiere è stato sequestrato; accertamenti sono in corso per stabilire se il 35enne avesse un regolare contratto di lavoro. L´uomo è morto all´ospedale di Aversa dove era giunto in gravi condizioni.

E' MORTO WALTER AQUILINI SCHIACCIATO DA UNA RUSPA A POMEZIA DI ROMA. eE' MORTO GIUSEPPE PEPE A PAGANI DI SALERNO

Roma 16 ottobre E’ MORTO WALTER AQUILINI. un operaio di 43 anni, Walter è morto a seguito del ribaltamento della ruspa su cui stava lavorando. A causare il ribaltamento il cedimento del terreno della cava pozzolana nella quale stava lavorando. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Pomezia e degli ispettori della Asl Rmc. Per liberare il corpo e poi rimettere in sesto la ruspa, sono intervenbuti i vigili del fuoco di Roma con speciali mezzi per rimuovere il pesante escavatore.

19 ottobre Salerno E' morto Giuseppe Pepe un operaio di 53 anni. Un'altra vittima del duro lavoro operaio. A cadere questa volta è un 53enne. Si tratta di Giovanni Pepe di Sant'Egidio del Monte Albino, dipendente della ditta Costruisco srl di Roccapiemonte. giuseppe era intento a scaricare delle porte di legno dal camion dell'azienda Ideal srl in Via Mangioni nei pressi del campo sportivo di Pagani. Stando alla ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto, l'uomo è stato travolto dal carico della merce, alle 20 circa di questa sera, accusando maldischiena. L'immediato intervento del 118 non è riuscito però a soccorrerlo perchè è stato colto da un arresto cardiocircolatorio, morendo dunque ancora prima di giungere in ospedale. Sconforto e choc nell'azienda e le altre persone presenti e profonda prostazione della famiglia dell'operaio. Le indagini dovranno accertare se sono state garantite le misure di sicurezza, non potranno comunque riportare in vita l'operaio intento a svolgere un lavoro duro e dignitoso. Ennesimo incidente sul lavoro dunque che deve far interrogare le istituzioni e le aziende e che lascia naturalmente sgomenti

venerdì 16 ottobre 2009

E' MORTO SIMONE LAZZARINI A PADOVA. E' MORTO NECULA MANOLACHE OPERAIO ROMENO DI 55 ANNI A PRATO

Prato, 16 ottobre E’ MORTO NECULA MANOLACHE Un operaio rumeno di 55 anni. Necula è morto questa mattina cadendo da un altezza dieci metri mentre stava lavorando alla bonifica di un tetto in "eternit" per l'installazione di una copertura fotovoltaica per la ditta Fipal in via del Ferro. La vittima, Necula Manolache, lavorava alle dipendenze della Firenze Ecologia. L'operaio è morto sul colpo. Le cause dell'incidente sono ancora in corso di accertamento da parte dei Carabinieri.

PADOVA 15 OTTOBRE E’ morto Simone Lazzarini un operaio di 35 anni. Simone , è morto schiacciato da un ascensore a Padova. La vittima stava lavorando alla manutenzione di un ascensore quando è rimasto schiacciato dalla cabina, che è improvvisamente calata per cause in corso di accertamenti. Lazzarini, padovano, era padre di due bambini, uno di 3 e l’altro di 6 anni. Il più grande frequenta la prima elementare e ieri ha affrontato il suo primo giorno di scuola.L’uomo era dipendente della Due.bi. Ascensori di Albignasego, in provincia di Padova. Il titolare dell’azienda, giunto sul posto, è stato colto da un malore ed è stato portato in ospedale.

martedì 13 ottobre 2009

E' MORTO GIUSEPPE DE GREGORIO A PALERMO. E' MORTO EVARISTO FABRUCCI A S. MARINO. DISP.IL MARINAIO DEL PESCHERECCIO AFFONDATO AL LARGO DI GIULIANOVA

TERAMO E' DISPERSO DA DIVERSE ORE IL MARINAIO CHE E' AFFONDATO IERI SERA AL LARGO DI GIULIANOVA in provincia di Teramo. Il peschereccio, della lunghezza di circa 15 metri, è AFFONDATO a largo della costa di Giulianova a causa del maltempo che dal pomeriggio si e' abbattuto sulla costa adriatica e in diverse zone delle aree interne dell'Abruzzo. Uno dei tre marinai e' riuscito ad arrivare a nuoto a riva e dare l'allarme, un altro e' stato salvato dai soccorritori mentre si trovava ancora in acqua.

Palermo 13 ottobre E’ morto Giuseppe De Gregorio, 44 anni, operaio di una ditta edile, è morto cadendo per 15 metri dalla terrazza di un appartamento durante i lavori di rifacimento di una palazzina a Palermo.

Repubblica di San E' morto Marino Evaristo Fabrucci, operaio di 59 anni della Titancall di Galazzano (San Marino) è morto in ospedale a Cesena, dopo essere stato travolto da un carico di materiale ferroso sospeso del peso di circa 300 chilogrammi

lunedì 12 ottobre 2009

Muoiono folgorati Alessandro Protettore di 28 anni e Erion Gurra albanese di 19 a Aprilia in provincia di latina. E' morto Giuseppe Vaccarino

Latina 12 ottobre E' MORTO ERION GURRA ALBANESE DI 19 ANNI E ALESSANDRO PROTETTORE SONO RIMASTI FOLGORATI A APRILIA IN PROVINCIA DI LATINA a Aprilia. ERIK E ALESSANDRO sono morti folgorati da un cavo dell'alta tensione. Le vittime sono due imbianchini, mentre lavoravano alla ristrutturazione di una villetta in località Riserva Nuova, hanno spostato il ponteggio mobile toccando accidentalmente i cavi dell'alta tensione. La forte corrente elettrica si è propagata per tutta la struttura di ferro folgorando i due ragazzi, entrambi italiani, che sono morti sul colpo.

12 ottobre Perugia e’ morto un operaio travolto da un silos crollato a causa del maltempo. Incidente sul lavoro diretta conseguenza del maltempo, si e' verificato nel pomeriggio a Colle San Lorenzo di Narni, mentre era in atto un violentissimo temporale. Per le forti raffiche di vento un silos di una azienda edile, e' stato sollevato e fatto cadere a terra investendo un operaio che e' deceduto

MESSINA 12 OTTOBRE E’ MORTO GIUSEPPE VACCARINO DI 63 ANNI. GIUSEPPE di professione infermiere. Vaccarino e' caduto da una impalcatura mentre stava aiutando il genero nei lavori di ristrutturazione della casa. Avrebbe perso l'equilibrio e si e' schiantato al suolo dopo un volo di tre metri. E' morto sul colpo. Sul posto e' intervenuta la polizia.

come ho scritto ieri, invece di fare facile demagogia dire tutto per non dire niente, invito tutti i numerosissimi visitatori del blog a farsi sentire. Come ho scritto nell'introduzione del blog sono gli edili e gli agricoltori la maggioranza di vittime per infortuni sul lavoro. Se hai un amico, un famigliare, un conoscente che lavora in queste due categorie avvisali dei pericoli mortali che corrono. Radio, televisioni, giornali non se ne occupano. facciamo noi attraverso Internet. Caro Soricelli

domenica 11 ottobre 2009

basta dare dati distorti sui morti sul lavoro

Perchè si continuano a dare dati distorti e sbagliati sui morti per infortuni sul lavoro? Come mai non si riesce ad avere un'informazion seria e dettagliata su queste tragedie? Come mai un normale cittadino, uno che ha lavorato in fabbrica per quarant'anni, che ha deciso di fare questo lavoro per onorare i lavoratori morti nel rogo della Tyssen, che impegna diverse ore al giorno per monitorare il fenomeno non viene preso in nessuna considerazione mentre si continuano a dare notizie confuse e sbagliate, nonostante sommergo di mail giornalisti e politici e sindacalisti, senza che nessuno s'interroghi seriamnte sul fenomeno? Anche ieri guardando il TG3 regionale dell'Emilia Romagna dove volontari anche dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro piantavano 1140 croci dei caduti per infortuni sul lavoro del 2008, mentre in realtà come bene sa l'Organizzazione i morti per infortuni sul lavoro sono stati 649. Per arrivare a quel numero sono stati inseriti tra le vittime per infortuni sul lavoro anche i lavoratori morti per le strade. Son troppo pochi 650 morti in un anno? Fare del sensazionalismo crea solo confusione e lascia invariato il problema perchè non viene affrontato correttamante. C'è anche chi specula spudoramente su questo triste fenomeno?Ad oggi 11 ottobre i morti per infortuni sul lavoro sono stati 414 contro i 511 dello stesso periodo dell'anno scorso . Assistiamo quindi ad un clamoroso calo del 19% delle vittime. Questi sono i miei dati incontestabili. La stessa ANMIL, anche quest'anno come l'anno scorso, ha monitorato meno morti sul lavoro rispetto al mio blog http://cadutisullavoro.blogspot.com che ha diverse centinaia di visitatori al giorno e allora perchè sostiene che siano così tanti? A morire con il 30% delle vittime sul totale sono agricoltori schiacciati dal trattore, e che per un altro 27% sono poveri edili merdionali e stranieri. No si vuol dire per non far adirare la Lega che a morire sono quasi esclusivamente lavoratori non padani e dove il Sindacato non esiste? E' terribile questa manipolazione dei dati da parte di tutti. E' terribile perchè così si fa il buio completo su altrettante vittime sul lavoro che non muoiono per infortuni ma per le strade mentre vanno o tornano dal lavoro. Per turni massacranti, per orari impossibili dove sarebbe opportuno dormire. Questi lavoratori che muoiono per le strade sono figli di un'informazione minore? Carlo Soricelli

BRESCIA 10 OTT E’ MORTO FRANCESCO MICLINI un agricoltore in pensione. Francesco e' la vittima di un incidente avvenuto oggi a Darfo Boario Terme. Francesco Miclini, 65 anni e' stato schiacciato dal proprio trattore. L' uomo stava scendendo dal mezzo agricolo acceso che si sarebbe messo improvvisamente in movimento. La vittima e' rimasta schiacciata tra il trattore e una colonna della sua cascina.

Salerno 10 ottobre E’ morto R. M. camionista di 44 anni. R. M è morto a Matinella, frazione nella Piana del Sele, in provincia di Salerno, schiacciato da un trattore, capovoltosi durante le operazioni di scarico del cingolato da un camion.

venerdì 9 ottobre 2009

E' MORTO ILARIO GRUOSSO CARBONIZZATO NELL'INCENDIO DEL SUO CAMION A RIMINI

09/10/2009 RIMINI e' morto Ilario Gruosso autotrasportatore di Policoro di 31 anni, Ilario, è morto carbonizzato nell’incendio del proprio camion, in un incidente stradale avvenuto poco prima delle 6 sulla A14, subito dopo il casello di Rimini nord. Secondo i primi riscontri della polstrada, il mezzo stava viaggiando in direzione nord quando, per cause ancora in corso di accertamento, è uscito di strada finendo nel fossato che costeggia la A14 e si è incendiato. L’autista non è riuscito a uscire dall’abitacolo ed è morto tra le fiamme.

giovedì 8 ottobre 2009

E' MORTO FRANCESCO GALLO TRAVOLTO DA UN "MULETTO" IN RETROMARCIA A NAPOLI. E' MORTO MARIANO BORTOLI A PIOVENE ROCCHETTA

Vicenza 7 ottobre E’ MORTO MARIANO BORTOLI. MARIANO è Morto sul lavoro oggi nel Vicentino.A Piovene Rocchette intorno alle 12,30 Mariano Bortoli, 55 anni, titolare di un'azienda agricola, è rimasto schiacciato da tre pannelli di legno pressato del peso di 4 quintali ciascuno. L'azienda Bortoli si trova in via Garziere. Intervenuti sul posto i medici del Suem non hanno potuto far altro che accertare la morte dell'agricoltore. Rilievi e indagini affidate ai carabineiri di Piovene e allo Spisal dell'Ulss dell'Alto vicentino

Napoli E' MORTO FRANCESCO GALLO. Una terribile tragedia si è verificata a Castellammare di Stabia, nel napoletano, un lavoratore è finito sotto un muletto mentre stava lavorando. Un incidente sul lavoro, una morte assurda. Un attimo di distrazione ed un lavoratore di 61 anni ci ha rimesso la vita, un altro, vivrà con il rimorso di aver provocato la sua fine. Ma in fondo, quello che è accaduto, anche se terribile, è dovuto unicamente alla fatalità.
Erano le 8.30 di questa mattina, due operai della ditta Cannas, un’azienda locale specializzata nei lavori di manutenzione di impianti elettrici, stavano lavorando usando il muletto. Uno dei due lavoraratori era alla guida del sollevatore, mentre l’altro, restava a terra posizionato sul lato posteriore dell’arnese.Una manovra fatale durante la manovra del muletto, il conducente faceva marcia indietro senza accorgersi della presenza del collega. Il sollevatore è stato abbassato e l’uomo è rimasto schiacciato con gli arti inferiori, dalla forchetta dell’arnese. Il conducente ha fermato il sollevatore, ma per il poveretto era ormai troppo tardi: l’enorme peso del sollevatore aveva gambizzato Francesco. Francesco Gallo, questo era il nome della vittima, nato a Castellammare di Stabia nel 1948 e residente a Gragnano .Il collega e amico scosso per l'accadutoL’amico è rimasto accanto al ferito senza lasciarlo un attimo, visibilmente scosso dall’accaduto, con le lacrime agli occhi, chiedendo un perdono silenzioso, fino all’arrivo dei soccorsi. In breve tempo, l’ambulanza locale è arrivata sul posto, l’uomo è stato liberato dal peso e trasportato all’ospedale San Leonardo di Castellammare. Arrivati al nosocomio, i sanitari hanno subito trasferito il poveretto in sala operatoria, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.Francesco era gravissimo, per questo motivo, dopo l’operazione, è stato trasferito all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e ricoverato in rianimazione. Erano le 14.30 di questo pomeriggio, si sperava poco nella sua ripresa. Infatti, alle 16.30 circa, il 61enne è spirato. Il corpo dello sfortunato è stato trasferito nel reparto dell’istituto di medicina legale del nosocomio casertano.
Gli accertamenti su quanto è accaduto, sono a cura degli agenti di polizia del commissariato locale, agli ordini del primo ispettore Luigi Petrillo e del Commissariato del lavoro. Da quanto si evince dalle prime indagini sul caso, sembra chiaro che si sia trattata di una tremenda fatalità. Dovuta forse all’imperizia del conducente del veicolo, che non si era accorto della presenza del collega, ma che non da adito ad altre conclusioni. L'amico al suo fianco
Una tragedia che ha spezzato una vita, una famiglia, ma anche un’amicizia di vecchia data, poiché i due uomini, oltre che colleghi, erano amici. Durante il trasporto in ospedale, l’uomo ha preteso di salire sull’ambulanza. Era con lui, fuori ad aspettare con il cuore a mille quando è stato portato in sala operatoria. Era ancora accanto a lui quando, purtroppo, il povero Francesco è morto.

martedì 6 ottobre 2009

CONTINUA LA STRAGE DI AGRICOLTORI E' MORTO UN AGRICOLTORE IN PROVINCIA DI BOLOGNA. COSA STA FACENDO IL MINISTRO ZAIA PER PREVENIRE QUESTA STRAGE?

Bologna, 6 ottobre E' MORTO UN AGRICOLTORE SCHIACCIATO DA QUELL'AUTENTICA BARA IN MOVIMENO CHIAMATO TRATTORE. Un uomo è morto schiacciato da un trattore in un campo a Castelluccio di Porretta Terme, in provincia di Bologna. L'incidente è avvenuto verso le 17. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118, mentre accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri di Vergato.

sabato 3 ottobre 2009

RITORNIO NEI CARPAZI IN UNA BARA. POESIA DEDICATA ALLE CENTINAIA DI ROMENI CHE SONO MORTI IN QUESTI ANNI "RAZZISTI" NEI CANTIERI ITALIANI

Ritorno nei Carpazi

Raccoglievo i sogni
Ho un lavoro
Avrò una casa
Avrò una sposa
Avrò bambini
Ho una sposa
ho bambini
la casa ancora no
ma lavorando duro
riuscirò ad averla
e tra qualche anno tornerò nei miei Carpazi
Ma com’è strana questa mattina
C’è il sole ma ho tristezza.
ma poi quassù su questo tetto
Mi torna l’energia
Sono all’aperto e da quassù domino il mondo
poi mi stanco e non lo dico
sono stanco ma com’è strano
io son forte come le mie montagne
le montagne che ho abbandonato
Anche oggi dieci ore di lavoro
Vedo intorno l’orizzonte che si muove
e questo caldo mi toglie tutte le forze
Ho scuro dentro gli occhi
Aiuto sto precipitando
sento il vuoto sotto ai piedi
la mia vita scorre veloce
e la caduta sembra eterna
Vedo la mia sposa i miei figli
e la casa che sognavo
tornerò nei miei Carpazi
dentro una bara sigillata.

venerdì 2 ottobre 2009

E' MORTO ANDREA ANGELUCCI IL MARESCIALLO DEI CARABINIERI TRAVOLTO AD UN POSTO DI BLOCCO IN PROVINCIA DI PERUGIA

Perugia 2 ottobre E' MORTO ANDREA ANGELUCCI MARESCALLO DEI CARABINIERI DI 36 ANNI. ANGELUCCI era stato travolto da Rocco Valenzano di 40 anni ad un posto di blocco. Valenzano è stato arrestato a Modena ancora al volante dell'auto, una Bmw X5 rubata, con cui ha travolto e ucciso Andrea Angelucci, 36 anni, maresciallo dei carabinieri in servizio alla compagnia di Foligno e residente a Spello. Dopo aver evitato il posto di blocco, il malvivente a bordo della Bmw ha percorso cinque chilometri contromano sulla strada a quattro corsie 77 Valdichienti, da Foligno a Sant'Eraclio, inseguita dalla polizia stradale, quindi ha imboccato una strada sterrata facendo perdere le tracce. Della Bmw, fermata nella zona di Modena, il presunto autore dell'investimento si era impossessato nei pressi di Colfiorito dopo avere abbandonato una Ford Focus, risultata rubata a Cesena, nella quale i carabinieri hanno trovato i documenti e gli indumenti che hanno portato a individuare Rocco Varanzano, identificato anche grazie alle impronte digitali. Sembra che Varanzano avesse un fratello in provincia di Perugia e una convivente nel capoluogo umbro. Dagli accertamenti è emerso che era stato scarcerato nel marzo scorso. La procura di Perugia ha aperto nei suoi confronti un fascicolo per omicidio volontario. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero, Manuela Commodi, che ha seguito per tutta la notte sul posto l'evolversi della situazione. Il magistrato sta ora valutando se disporre l'autopsia sul corpo del carabiniere. Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri nel primo pomeriggio di ieri a Foligno una pattuglia aveva intimato l'alt a una Ford Focus con un uomo a bordo. L'auto aveva rallentato e poi era ripartita di scatto. I due carabinieri si erano spostati evitando di essere investiti ma avevano comunque riportato lievi ferite. A questo punto era scattata una sorta di "caccia all'uomo" con posti di blocco in tutta la zona circostante e l'impiego di un elicottero. Il velivolo in serata aveva individuato la Ford Focus (risultata rubata a Cesena), in un bosco di Verchiano, sulle montagne di Colfiorito, ma non ha potuto atterrare perché la zona era impervia. Alla vista dell'elicottero l'uomo che era in auto è scappato a piedi in mezzo ai boschi mentre è scattata una battuta anche con l'impiego di unità cinofile.
L'uomo è riuscito a fuggire e si è impossessato di un Suv di colore nero a bordo del quale ha forzato, sempre nella zona di Colfiorito, uno dei posti di blocco investendo il maresciallo Andrea Angelucci. Poi è fuggito. Il maresciallo è morto alcune ore dopo, verso le quattro di stamani, all'ospedale di Foligno. Dopo qualche ora la Bmw è stata intercettata a un posto di blocco in largo Garibaldi, a Modena. Il conducente ha tentato di forzare anche questo ma gli agenti hanno esploso alcuni colpi d'arma da fuoco contro le gomme dell'auto che poco dopo è stata bloccata in via Ancona, terminando la fuga del presunto omicida che è stato arrestato.

giovedì 1 ottobre 2009

STAGE DI EDILI E AGRICOLTORI NEI PRIMI NOVE MESI DELL'ANNO. 30% DI EDILI.27,5% DI AGRICOLTORI. 17,55 INDUSTRIA

I morti per infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno al 30 settembre 2009 sono stati 405 ( oltre 800 se si sommano erroneamente anche i lavoratori morti per le strade mentre vanno o tornano dal lavoro) contro i 462 dello stesso periodo dell'anno scorso. Con grande sollievo assistiamo ad un calo del 12,3%. La categoria con il maggior numero di vittime è l'edilizia con il 30% delle vittime, in questa categoria muoiono quasi esclusivamente meridionali e stranieri nell'indifferenza generale. Come meridionale mi sento molto colpito e arrabbiato da queste tragedie. I meridionali e gli stranieri muoiono principalmente nei cantieri del Nord, in piccole e piccolissime aziende in cui i lavoratori non hanno nessuna tutela sindacale e che spesso non conoscono le norme di prevenzione obbligatorie che dovrebbero essere applicate. Ma dalla Lega, così "presente" sul territorio dell'Italia del nord, non arriva nessuna contestazione verso chi non rispetta le normative sulla Sicurezza nei cantieri del nord. Del resto siamo solo "terroni" e "baluba". Muoiono anche nell'indifferenza generale, con il 27,6% sul totale dei morti per infortuni sul lavoro gli agricoltori. Questa categoria è la più abbandonata. Gli agricoltori muoiono quasi tutti schiacciati dal trattore. Sono ormai due anni che lancio continui appelli per allarmare tutti sul pericolo mortale che corre un agricoltore quando guida un trattore. Ma non serve a niente. I media lanciano un "gridolino" d'indignazione quando ci sono morti multiple o nelle giornate dove muoiono in tanti, senza però mai andare a fondo al problema: sparare dei numeri raccolti qua e là sulle vittime del lavoro senza mai capire chi muore e come muore. Queste due categorie rappresentano il 60% delle vitime per infortuni sul lavoro. Segue l'industria con il 17,5%. In questa categoria ho inserito tutta l'industria, comprese le aziende artigiali di tutte le categorie. anche in questa categoria muoiono soprattutto i lavoratori delle piccole e piccolissime aziende, dove il sindacato non è presente o è ininfluente. Carlo Soricelli
sono stati messi al corrente di questi dati:"Rannozero@rai.it" <annozero@rai.it>,a.balzanelli@repubblica.it,agamberini@comune.casalecchio.bo.it,bologna@repubblica.it,b.ramina@ildomanidibologna.it,ballaro@rai.it,giuliano bugani <mailto:giuliano.bugani@fastwebnet.iter_segreteria@er.cgil.it,c.augias@repubblica.it,"D.S. Casalecchio" <dscasalecchio@hotmail.com>,raitre.chetempochefa@rai.it,Carlo Soricelli <carlo.soricelli@gmail.com>,torinofiom@cgiltorino.it,romagna.it>,dipietro_a@camera.it,er_fiom@er.cgil.it,michela.evangelisti@libero.it,segreteriapresidente@regione.emilia-romagna.it,letterealdirettore@espressoedit.it,posta@fpcgil.it,franceschini_d@camera.it,francarame@libero.it,giornalista <gabriele.mignardi@fastwebnet.it>,info@lucatelese.it,"sindacale@fiom.cgil.it w" <sindacale@fiom.cgil.it>,pane-rose@tiscali.it,tg3net@rai.it,l.nigro@repubblica.it,Tommasi Maria Luce <ml.tommasi@rai.it>,laura <laurabianchi_001@fastwebnet.it>,maria_naldi@er.cgil.it,Marco Merlini <m.merlini@ildomanidibologna.it>,mad9921@iperbole.bologna.it,nerozzi_p@posta.senato.it,GianGuido.Naldi@comune.bologna.it,Partito Democratico <no-reply@newsletter.pdnetwork.it>,"Sabina On. Rossa" <rossa_s@camera.it>,ottoemezzo@la7.it,urp@politicheagricole.gov.it,renata_bortolotti@er.cgil.it,r.iacona@rai.it,raiuno@rai.it,tg1.interni@rai.it,redazione@manifesto.it,redazione.internet@ansa.it,serv_cult@regione.emilia-romagna.it,tg1_direzione@rai.it,tg3cronaca@rai.it,tg1_webmaster@rai.it,unitaonline@unita.it,ugomazza@yahoo.it,CG - URP - Carabinieri <mailto:cgurp@carabinieri.itpresidente@regione.veneto.it,data01 ottobre 2009

martedì 29 settembre 2009

E' MORTO UGO MORCELLI CADENDO DA UN MURO ALTO 2 METRI IN ALTA VALTELLINA SONDRIO


Nuoro 30 settembre E' morto Enzo Orsini,
un agricoltore di Mamoiada, Enzo è morto ieri sera mentre lavorava nella sua fattoria. Il corpo è stato trovato dal fratello. Un agricoltore originario di Mamoiada, Enzo Osini, di 51 anni, è morto schiacciato dal trattore, mentre lavorava nella sua fattoria ad Arzachena. Ancora sconosciuta la dinamica esatta dell'incidente. Osini sarebbe caduto dal trattore, finendo schiacciato sotto la fresa. La madre gli aveva fatto visita intorno a mezzogiorno e non vedendolo era rientrata a casa. Verso le 19 una fratello ha scoperto il corpo sotto il trattore e ha dato l'allarme. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Sondrio 28 settembre E’ morto Ugo Morcelli, un edile, alcune ore dopo il ricovero in ospedale. Ugo è morto cadendo a terra da un muro alto circa 2 metri in Alta Valtellina. Le sue condizioni, inizialmente, non sembravano gravi, ma poi un'emorragia interna ha complicato il quadro clinico. La vittima dell'incidente, avvenuto in un cantiere edile di Livigno (Sondrio), e' un operaio di 56 anni di Valdidentro (Sondrio). L'operaio ha perso l'equilibrio mentre era impegnato nelle operazioni di disarmo di una struttura in costruzione.
E' stato sottoposto ieri ad autopsia il corpo di Ugo Morcelli l'operaio di Semogo di Valdidentro deceduto sabato notte all’ospedale Morelli di Sondalo. Morcelli che aveva 56 e lavorava per la Edilnord con sede a Valdidentro, era rimasto ferito nel primo pomeriggio dello stesso giorno in un cantiere edile a Livigno a poca distanza dalla sede della Sitas, la società degli impianti di risalita. Sembra che ugo fosse impegnato nelle operazioni di disarmo di una struttura in costruzione quando, per cause ancora da accertare, ha perso l’equilibrio cadendo dal muro sul quale si trovava e finendo a terra. Un volo di un paio di metri che inizialmente non sembrava aver avuto conseguenze terribili. Le condizioni del ferito però sono progressivamente peggiorate fino al decesso, nonostante tutti gli sforzi fatti dai medici. I primi risultati dell'autopsia sembrerebbero confermare che la morte è avvenuta proprio in conseguenza delle lesioni riportate nella caduta. I funzionari dell'Asl indagano per accertare le eventuali responsabilità per l'accaduto.

Pescara E’ morto P.G agricoltore di 57 anni Un incidente agricolo mortale si è verificato a Pianella (Pescara): P.G., 57enne del posto, è rimasto schiacciato dal trattore agricolo che stava conducendo all’interno del suo terreno. Il mezzo, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato ed ha schiacciato il malcapitato, deceduto sul colpo per “trauma da schiacciamento toracico”. Sul posto i vigili del fuoco di Pescara, partiti dal capoluogo adriatico con tre squadre e l’elicottero, nonché l’elicottero del 118. I soccorsi, però, sono stati inutili.

L’AQUILA E’ MORTO ANTONIO DI BERARDINO AGRICOLTO DI 72 ANNI. I carabinieri della stazione di Capistrello stanno accertando con esattezza le cause della morte di un pensionato trovato privo di vita sotto un trattore in località Corcumello, frazione di Capistrello. Si tratta di Antonio Di Berardino, 72 anni. Ad accorgersi dell’incidente una persona che transitava sul posto. Ha chiesto l’intervento del 118 e l’uomo è stato estratto dal mezzo agricolo. Trasportato all’ospedale di Avezzano è deceduto poco dopo il ricovero.

Teramo, 29 set. - E' MORTO DOMENICO DI GIOVANNIANTONIO di 76 anni. Domenico, e' morto schiacciato questa mattina intorno alle 11 dal ponte elevatore della sua officina meccanica situata a Castelnuovo Vomano, frazione di Castellalto. L'anziano meccanico, appassionato di auto d'epoca e tecnico specializzato del settore, forse a causa dell'acqua aveva avuto problemi tecnici con il sistema di sollevamento dei mezzi. Ha chiamato i tecnici per ripararlo i quali, giunti in officina, si sono portati su un'altra ala dell'interno riparazione veicoli. Di Giovannantonio si e' invece recato nel garage. Qui, per cause in corso di accertamento, il ponte si e' azionato in discesa schiacciando il 70enne che non ha avuto scampo. Pochi minuti piu' tardi, i tecnici riparatori che avevano sentito un tonfo sono scesi in garage trovando Di Giovannantonio morto. Inutili i soccorsi del 118. Indagano i carabinieri della locale stazione.

lapidi virtuali scolpite dai visitatori del blog.

Lapidi virtuali scolpite dai vitatori del blog, consiglio ai visitatori di leggerle. Per ribadire con più forza quanto è terribile la morte che colpisce nel fiore degli anni e mentre stai lavorando per sostenere la tua famiglia. Carlo Soricelli

Mario ha detto E' LA STRAGE DEGLI INNOCENTI

Milly ha detto... ciao francesco,

irene ha detto... UNA CANDELA ANCHE PER L'ANIMA DI ORAZIO LINGUANTI, STRAPPATO ALLA VITA A SOLI 43 ANNI. IL TUO RICORDO SARA' VIVO IN TUTTI NOI. RIPOSA IN PACE.

Corrado ha detto... Quando il Lavoro fa più morti delle guerre!

Brian ha detto... voglio vedere qualcuno, almeno ogni tanto, che paga con la galera per questi omicidi che lo stato permette. Non credo che gli operai potranno sopportare a lungo senza reagire. E’ solo questione di tempo e poi non ci si limiterà più ai cortei di protesta.

Anonimo ha detto...
ERANO FIGLI DEL SOLE OMAR E MOHAMMED
FIGLI DEGLI ANTICHI CHE CON LE PIRAMIDI SFIDAVANO IL CIELO
PER RAGGIUNGERE IL SOLE
NEL SANGUE STORIA ANTICA
STORIA MILLENARIA PATRIMONIO DELL’UMANITA’
MA UN GIOVANE NON SI RASSEGNA AL FATALISMO DELLA POVERTA’
ALLA MISERIA E ALLA DISPERAZIONE
E L’ANTICA’ IDENTITA’ SI PERDE NEL MARE CHE CI UNISCE
MA CHE IN QUESTO MOMENTO CI DIVIDE
CLANDESTINI UOMINI SENZA IDENTITA’ SENZA VITA E SENZA STORIA
CLENDESTINI PAROLA TERRIBILE CHE FA PAURAA NOI EUROPEI VECCHI E TIMOROSI
CON QUESTA PAROLA HANNO VINTO LE ELEZIONI
CLANDESTINI , CLANDESTINI, CLANDESTINI CHE PAURA
MA SOLO SE V’INCONTRO PER LA STRADA
SE OSATE GUARDARMI CON SGUARDO FERMO
DI CHI HA NEL SANGUE STORIA ANTICA
CHE NON HA NIENTE DA IMPARARE.
IN QUESTO PAESE DI TETTE E CULI
DI RAZZISTI DELLA PORTA ACCANTO
DI TELEVISIONI E GIORNALI ALLINNEATI
QUALCUNO PIANGE ANCORA E SI COMMUOVE
PER LE VOSTRE VITE GIOVANI SPEZZATE
NON CHI IN PUBBLICO VI URLA CONTRO
POI VI SFUTTA E UMILIA NEI CANTIERI
IL VOSTRO ALLAH VI ACCOGLIERA’ TRA LE SUE BRACCIA
E ANCHE IL NOSTRO DIO VI PRENDERA’ PER MANO
14 giugno 2008 1.02

Anonimo ha detto... Verrà il vero CristoNon ho coraggio di avere sogni:il blu e l'unto della tuta,non altro nel mio cuore di operaio.Morto per due soldi, operaio,il cuore, hai odiato la tutae perso i tuoi più veri sogniEra un ragazzo che aveva sogni,un ragazzo blu come la tuta.Verrà il vero Cristo, operaio,a insegnarti ad avere sogni.PierPaolo Pasolini

Anonimo ha detto... Marco Ecco, finalmente lo sappiamo. Non sei andato via per un malore. Sei andato via per la scelleratezza e la stupidità umana. Farò tutto ciò che posso perchè la giustizia faccia il suo corso e chi ha colpe paghi. Ai veri e maggiori responsabili purtroppo non potremo mai arrivare per vie ordinarie, ma non temere la giustizia prima o poi trionfa.Anonimo ha detto... Non conoscevo nessuno di loro.Accendo una candela perchè per me ogni uomo, ogni lavoratore, padre di famiglia, amico, fidanzato e figlio, sono: il mio uomo, un mio lavoratore, mio padre, mio amico, mio fidanzato e mio figlio.

Roberto Celani ha detto... L'arcobaleno dell'operaioFinanze al verde e il conto in rosso.Un lavoro nero e una tuta blu.Giù straordinario a più non posso.Disobbedire non è più virtù.Tirare avanti è diventato un giallo,per chi sa bene che lavorare stanca?A te, che solo compagno t'è rimasto il gallo,non permettono che una morte bianca.

Lia ha detto... Conoscevo Carmine Brigante,il maresciallo dell'aeronautica morto nell'incidente in francia.Lo vedevo tutti i giorni mentre accompagnava il figlio minore a scuola, con quella tuta che lo ritrae nella foto apparse in tv.Lo ricordo col nodo in gola,perchè oggi mi sento in lutto per lui,come una persona di famiglia che perdo.Un uomo dagli occhi buoni e gentile nei modi,sempre col sorriso ed educato.Un padre di famiglia che lascia un vuoto a tanti che da lontano lo hanno conosciuto.Consiglia da talsano24 ottobre 2008 1.12

Tiziana ha detto... Il migliore amico che potessi avere,anche se da poco si era trasferito con la sua famiglia,io e la mia famiglia ti ricorderemo sempre con infinito affetto,arrivederci grande beppe,ANGELO DEI CIELI.30 ottobre 2008 10.53

Anonimo ha detto... carissimo zio rosario sarai sempre nei nostri cuorii tuoi nipoti3 novembre 2008 22.08

havana ha detto... IN RICORDO DI GIUSEPPE DE STEFANO, STRAPPATO ALLA PROPRIA VITA IL 15/05/08. AMAVI IL TUO LAVORO FIN DA BAMBINO, ERA UNA DELLE POCHE COSE CHE TI PIACEVA, LO FACEVI CON DEDIZIONE E SENSO DI RESPONSABILITA'. SARAI RICORDATO COME UN ESEMPIO PER TUTTI COLORO CHE FANNO QUESTO MESTIERE E PER QUELLI CHE VORRANNO FARLO. ORA LA NOSTRA AUTOSTRADA PORTA ANCHE IL TUO NOME...IL NOME DI UN RAGAZZO COL SORRISO NEL CUORE E TANTA VOGLIA DI VIVERE.

Patti ha detto... Accendo una luce radiosa per tutti quei morti innocenti che ci hanno lasciato e accendo una luce splendente per le famiglie delle vittime affinchè riescano a superare questo grande dolore... Accendo una candela di preghiera per Sergio Riva affinchè diventi l' Angelo Custode dei nostri figli...ciao Sergio11 dicembre 2008 0.52

Anonimo ha detto... che dire...ciao babbo18 dicembre 2008 1.14

Anonimo ha detto... ho perso mio fratello il 30/8/2008è CADUTO DALLE SERRE DOPO ESSERE STATO COLPITO IN TESTA DALLA CHIAVE CHE STAVA USANDO PER TENDERE LA PLASTICA NON RIESCO A DIMENTICARE IL SUO VOLTO TUMEFATTO. LUI CHE ILLUMINAVA TUTTI CON IL SUO SORRISO MI MANCHI TANTISSIMO EMANUELE SPERO CHE DA LASSù RIESCA ANCORA A SCALDARE IL MIO CUORE TI VOGLIO TANTO BENE31 dicembre 2008 3.30

claudio ha detto... Los invito a visitar mi blog en el podrán encontrar mis últimos trabajos en arte la dirección es la siguiente:www.claudiotomassini.blogspot.comLos saluda atentamente Claudio Tomassini

Andrea Buffa ha detto... IL SOGNO DI VOLAREDa giovane avevo un sognoVolare come un uccelloMa adesso che schiaccio l’ariaCol mio peso non mi pare belloIo volo come un mattone Come un sasso, una chiave ingleseVolare senza le aliÈ un problema, mi sembra palese x2E questa mattina alle seiCon il buio ed un vento gelatoSfrecciavo con il mio ciaoSembravo un ghiacciolo impazzitoNon volevo far tardiCol capo che rompe i maroniCi paga tre Euro e settantaAll’ora se stiamo buoni x2Cosi Fatima e Mohamed RobertoStamane non ho salutatoIeri sera ero davvero stancoPerò un poco abbiamo giocatoPoi li ho guardati dormireper un ora coprendo la lucehan sorriso per tutto il tempoquesta vita ancora gli piace x2e volo che volo lentodal sesto giù al primo pianoho paura che mai più potròdire a mia moglie quanto la amoquanto mi piace quando i capelliraccoglie assieme sopra la nucache io il canto dell’universoLo sento quando la vedo svestita x2e c’è qualcosa che non mi tornanel poco tempo che mi rimaneche fine ha fatto quel bel ragazzoche una mattina ha preso il maresopra una zattera assieme ad altri cento per non morire di guerra o di fame dentro una bara semi-affondatasicuro soltanto di non tornare x2perché diciamoci onestamentecrepare a trent’anni è proprio un peccatoperché a quel punto almeno a quarantanel mio parse sarei arrivatoe questo senza prendere il mareveder mio fratello morire annegatoe dopo poi venire rinchiusosenza aver mai commesso un reatoe dopo la fuga finire schiavotra i pomodori dal sole bruciato e così adesso il sole si spegnesopra il cantiere ed il cielo tuttosono incazzato ed ho molta paura ma dire male mi pare bruttovoglio che l’ultimo dei miei respirisi stringa attorno a ciò che ho di più belloil viso di Laura il riso dei bimbi.Se qualcuno volesse ascoltare la canzono può farlo su www.mancamezzora.itAndrea Buffa15 gennaio 2009

Anonimo ha detto... Come invalido del lavoro posso solo dire di ritenermi fortunato per non aver pagato il prezzo più alto e di soffrire rivivendo il mio infortunio tutte le volte che succede una cosi follemente chiamata "Morti Bianche" che non capisco cosa di bianco ci sia in questa carnecifina ridiamo il diritto ad un lavoro sicuro e stabile a tutti i lavoratori facciamolo in memoria e per chi non c'è più Stefano17 gennaio 2009 7.07

Anonimo ha detto... Ciao Stella mia sei sempre nel mio cuore distrutto dalla tua assenza TI AMO PAPA'26 gennaio 2009 0.40marina ha detto... Il morto sul lavoroE non tornò a casadove voleva portare il frutto del suo lavoro.E non tornò a casacolpevole solo di essere un lavoratore.E' caduto perché distratto?No, è stato assassinato.(m.p.)27 gennaio 2009 11.15

ivano ha detto... Voglio lasciare il mio ricordo anche se lontano e nn avendovi mai conosciuti, sono vittima anch'io di infortunio e per quale buona sorte, quel giorno guardai gli occhi dei miei gonfi di lacrime, ma pieni di speranza vedendomi ancora vivo.Vi ho strappato da tutti i giornali ed ogni battaglia che cerchero di vincere la dedichero ad ognuno di voi,ricordate sempre che qualcuno vi pensa,nn siete mai soli,vivete in ogni operaio che opera in questo paese...se vi tagliassero a pezzeti il vento li raccoglierebbe,il regno dei ragni cucirebbe la pelle,e la luna la luna tesserebbe gli occhi e il viso, e il polline di Dio di Dio il sorriso ....27 gennaio 2009 16.50

Anonimo ha detto... piccolo grande giuseppe. quanto io sia addolorata nn immagini,o forse sì, boh.. ho molti ricordi della mia vita legata alla tua,a tutte le cose che mi confidavi,situazioni,stati d'animo,sentimenti.. sei cambiato molto dall'ultima volta che abbiamo parlato, e questo cambiamento ha portato un sacco di gente a parlare di te che, sempre un ribelle in cerca di pace e cose giuste, sei stato. leggevi sempre tanti libri e criticavi i film di fantozzi e bud spencer xchè li ritenevi troppo banali e senza senso! ancora mi ricordo.. anche se forse(mi auguro non ci sia nulla di più grande dietro), non sei morto come loro, sei diventato un eroe come loro:quelli che hai difeso,sostenuto e ammirato. tvbene giusè- il fatto che se ne parli implica che "qualcosa di buono l'avrai fatta". tvbene- annonè31 gennaio 2009 19.04

Anonimo ha detto... nessuno puo fermare questa strage i controli della sicureza dove sono????????????9 febbraio 2009 23.43

Anonimo ha detto... roger,odihnestete in pace....12 febbraio 2009 13.43

lory ha detto... per Silvana una dolcissima amica non ho parole mi mancherai una candela20 febbraio 2009 6.06

viorica contescu ha detto... denis bodan non ce piu ,se ne andato urlando il suo dolore ........perche perche ci hai lasciati ,non ci rivedremo piu a sula nostra terra in Moldavia ,non e giusto ......perche non finiscono queste tragedie ,perche un padre di familia perche......21 febbraio 2009 14.30

daniela ha detto... william mi mancherai da morire. ti voglio un mondo di bene cugino mio. sii sereno angelo mio. stai vicino ad antonela ne ha di bisogno7 marzo 2009 6.30

Anonimo ha detto... tahar sei arrivato in italia per dare una svolta alla tua vita ma il destino ha voluto stroncarti per una curva maledetta addio tahar!!8 marzo 2009 8.52

Anonimo ha detto... SARAI SEMPRE NEI NOSTRI PENSIERI!15 marzo 2009 8.42

Zhero ha detto... Elegia (ai martiri del lavoro)Cerco la fine di questa processioneinfame di cuori lavatinell’asfalto della strada,piaghe lenite con l’oliodei motori.L’indignazione dei cielinon consola:l’ultimo epitaffioè il vostro grido.Venereranno le vostre mani, un giorno,sarà frumentoil vostro Sanguepoveroe i nostri attrezziper voi, quel giorno,come violini suoneremo,per voi, per voirose sugli occhidella nostra Terra.Ma adessosarà di porpora la nebbiaancoranel mattino a veniredove l’Inverno è eternotra Ferrari scarlattecome sanguelucenti come lacrime.Gelidi visi di setasul vostro Cuore-Rubinostilleranno una lacrimaassassina.

PaoloCiao Soricelli, complimenti per la tua iniziativa. Da domani appenderò nella bacheca della mia fabbrica questo bollettino di guerra ogni lunedì.Ti invio una poesia dedicata a tutti i compagni morti:che vivano ancora in noi.A presto. Zhero, operaio di Arezzopa.zero(chiocciola)libero.it15 marzo 2009 8.52

Lucia ha detto... CONOSCEVO CLAUDIO PERNA DA ANNI,AMICO E COLLEGA LASCIA UN VUOTO INCOLMABILE.UN PENSIERO ANCHE AL BRIGADIERE DE CHIRO E ALL'ALTRA VITTIMA....POSSANO RIPOSARE IN PACE.A RICORDO BRIGADIERE GIOVANNI CALIENNI E FAMIGLIA!STAZIONE CC SATRIANO DI LUCANIA (PZ)30 marzo 2009 4.24

Anonimo ha detto... in fondo la vita è fatta anke di questo pultroppo.............. hai lasciato un vuoto incolmabile amore mio nn ti dimentikero mai ora vola fin lassù ke li c e ne sn di belle!!!!!!!!!! un giorno saremo dinuovo tutti insieme..... ti amo e ti amero per sempre. cucciolo!19 aprile 2009 6.44

Tony ha detto... Caro Ahmed, sarai sempre nel nostro cuore, sei stato un grande amico e collega di lavoro.Carlo.21 aprile 2009 13.57

laur@ ha detto... in ricordo di SALVATORE VENTRICI dalla fidanzata del suo amico Valentino27 aprile 2009 13.32

Anonimo ha detto... Salvatore, (zio Salva per gli amici) rimarrai per sempre nei nostri cuori, il tuo ricordo allieterà ancora e per sempre le nostre giornate. Ti ricorderemo con affetto ogni qualvolta... ora e per sempre...la tua amica CarlaImola, 29 aprile 200929 aprile 2009 4.21

Anonimo ha detto... Altro mese senza di te, cmq so ke ci guidi da lassù, ciao Papà.18 maggio 2009 7.02rocco ha detto... un vero peccato, tuo cugino rocco18 maggio 2009 7.43un vero peccato, tuo cugino rocco18 maggio 2009 7.43

Anonimo ha detto... Conoscevo il romeno morto a Jenne, una persona semplice, silenziosa e dal cuore generoso. Ha sempre lavorato a testa bassa, con la tenacia dei poveri cristi che lottano ogni giorno contro il sospetto che leggono negli occhi del prossimo, contro l'ingiustizia che li vede succombere sotto il peso della responsabilità di dare fiducia e linfa vitale ad una famiglia lontana che li aspetta.3 giugno 2009 6.19Anonimo ha detto... quando una persona muore la terra perde un fiore ma il cielo guadagne una stella10 giugno 2009 6.41

Anonimo ha detto... se nn vi dispiace vorrei trarre spunto dalle vostre frasi x una canzone..xk voglio urlare con voi..16 giugno 2009 11.56

Un paesano ha detto... Giuseppe Candela era un uomo straordinario simpatico gentile cordiale con tutta la gente del paese non ci posso credere che abbia fatto una fine così straziante ed atroce morendo sotto il trattore a Bagnoli del Trigno.

Anonimo ha detto... Alle 13.00 circa del 19-06-2009 veniva a mancare a Bagnoli del Trigno Giuseppe Candela. Ha sacrificato la sua vita per aiutare gli altri. Mentre era alla guida del trattore il mezzo si è rovesciato su di esso uccidendolo. Bagnoli del Trigno è sotto choc!22 giugno 2009 4.41

Anonimo ha detto... Inoltre Giuseppe Candela era ben stimato dal paese, aveva moltissimi amici ed era pronto ad aiutare gli altri. Amava la sua terra ed era un grande giocatore di poker. Porgo sentite condoglianze.22 giugno 2009 4.43

Anonimo ha detto... a Davide... che si è spezzata la sua vita così giovane.. a soli 21 anni.. possa tu diventato un'angelo vegliare sui tuoi genitori e su tuo fratello e aiutarli a superare questo immenso vuoto...8 luglio 2009 9.44

camilla ha detto... grammichele,,, piange un'altra giovanissima vittima della morte bianca... ciao Davide Giangrande8 luglio 2009 9.49

Anonimo ha detto... ciao ragazzi sicuramente vi ricorderete l'incidente avvenuto il 26 maggio alle saras raffineria situata in sarroch(ca)sono il fratello di Daniele Melis uno dei tre operai morto per colpa delle esalazioni tossiche sprigionatesi all'interno di un accumulatore di gasolio.Un mio pensiero va prima di tutto a mio fratello Daniele e ai suoi coleghi Bruno e Luigiun secondo pensiero va alle persone che taciono e non sanno ammetere il vero terrore che ogni giorno gli accompagna nelle raffinerie di tutto il mondo ormai la vita di un uomo è diventata un oggetto di scambio con il denaro "sei morto l'azienda pagherà la tua morte" purtroppo sta succedendo questo e chiunque leggerà queste due righe lo potrà confermare.Ma non dobbiamo dimenticarci dell'umiltà di queste persone e lottare contro questi grandi colossi industriali affinche facciano sicurezza a norma di legge perchè la vita di una persona non può e non potrà mai essere paragonata al denaro.Ragazzi noi vivi dobbiamo far si che queste morti bianche non accadano più lottiamo lottiamo lottiamo per continuare a vivere perchè la vita nessuno ha diritto di togliercela. ciao Dani grazie per essere stato mio fratello ti ringrazio per questo il mio dolore servirà affinchè la tua dignità non ti sarà restituita ciao Dani un giorno sono sicuro che ci ricontreremo.un BACIO28 agosto 2009 4.39Anonimo ha detto... Ciao Michele1 settembre 2009 5.34

Anonimo ha detto... X MICHELE:RIMARRAI CMQ NEL CUORE DI TUTTA LA GENTE CHE TI HA CONOSCIUTO....COME D'ALTRONDE TUTTE LE PERSONE CHE MUOIONO X IL PROPRIO LAVORO!!!1 settembre 2009 14.02

Anonimo ha detto... ti ho visto crescere. sia nella vita che vicino a me nel lavoro, ma non avrei mai immaginato che proprio il marmo che tu trattavi con cura e con maestria ti avrebbe tradito. arrivederci caro Michele, forse un giorno ci rincontreremo e lavoreremo di nuovo insieme e tu sarai il mio maestro.5 settembre 2009 4.33

Anonimo ha detto... X MICHELE: X IL LAVORO HAI PERSO LA VITA, MA NULLA TI STRAPPERA' DAI NOSTRI CUORI.SEI STATO UN CARISSIMO AMICO NN TI DIMENTICHEREMO MAI!!!!7 settembre 2009 9.27

Anonimo ha detto... caro ferdi,sei arrivato nel mio cuore che avevo soltanto17 anni,proprio come te,mi hai regalato momenti felici e divertenti ma soprattutto pieni di emozioni.Hai lascieto dentro di me il vuoto che avevo prima di conoscerti sei stato come un fratello per me e non lo dimenticherò..mai...ora non mi resta che guardare in alto verso il cielo e urlare il tuo nome cosi che tu possa sentirmi. ti amo pisellino...17 settembre 2009 2.16

Anonimo ha detto... Ciao Papà per sempre con noi17 settembre 2009 23.58

Anonimo ha detto... verrà un giorno in cui pagheranno i capitalisti ma soprattutto i politici che pagano miliardi alla fiat e poi vengono a dire che le norme che devono rispettare le aziende sono troppe, che danno miliardi al nord come ricompensa sul rischio di fare impresa e poi dicono che il sud succhia denaro. I porci come loro finiscono sul tavolo di natale. Un pensiero a tutti i meridionali e ai clandestini morti per lavoro23 settembre 2009 4.10

Alessandro ha detto... Purtroppo il tempo cancella tutto velocemente quelle persone che non ci sono piu' resteranno solo nel cuore e nella mente di chi le amava.Siamo solo numeri.......




Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?