Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Report morti sul lavoro
I primi otto mesi si chiudono con 7 morti sui luoghi di lavoro negli ultimi
tre giorni del mese. Perde la vita a 18 anni Gabriele Alladio nel cuneese, dove
è morto anche un ventinovenne ieri 31 agosto, Roberto Dardo, tutti e due lavoravano
nel settore agricolo, un autrasportatore muore bruciato vivo sull’A1 tra Orte e
Fabro il 29, nel pavese Marco Trambaiolo muore a 32 anni colpito da una pala meccanica,
Luigi Tannarella si schianta con il furgone aziendale nell’agrigentino, a
Torino Vittorio Malaballa perde la vita cadendo da un ponteggio, morto nello
stesso modo un palermitano di 58 anni adendo da una casa in ristrutturazione in
Contarda Rapputi,
nei primi otto mesi del 2018, rispetto ai primi otto mesi del 31 agosto
2008 e del 2017. Sui luoghi di lavoro dall’inizio
dell’anno nel 2018 sono morti 494 lavoratori. Erano 453 nel 2017 +8%. Erano 407
il 31 agosto del 2008 +17,3%. Ricordiamo sempre, che se li contiamo come altri,
che con le morti sulle strade e in itinere si superano già i 900 morti
complessivi.
Le categorie con più morti Agricoltura 31% complessivi,
ben 105 schiacciati dal trattore e di questi già 52 con il nuovo governo e
Ministero delle Politiche Agricole guidate dal Ministro Centinaio. Edilizia Con grande soddisfazione ci accorgiamo che
sono molto calate le morti in edilizia, forse per i maggiori controlli che
stanno funzionando in diverse località italiane (in questi dieci anni c’è
sempre stata una percentuale superiore al 20%. Autotrasporto
(di tutte le categorie). Con l’11,38% aumentano e di molto i morti nell’autotrasporto,
tutti gli anni la categoria registrava in tutte le categorie il 6/8%. Industria (tutta l’industria di diverse categorie). L’industria
7,8% registra una percentuale simile tutti gli anni, fanno molto scalpore i
morti nell’industria, ma percentualmente in rapporto al numero di lavoratori,
diciamo che sui luoghi di lavoro è la più sicura. In questo comparto
occorrerebbe (e adesso cominciano ad accorgersene anche i sindacati) monitorare
e controllare le ditte e gli artigiani che lavora in appalto nelle aziende,
soprattutto quelle grandi, muoiono numerosissimi tra questi. Non guardare
solamente al risparmio ma anche alla loro professionalità certificata. Potature alberi Ben 17 i morti schiacciati dagli
alberi che tagliavano (tra questi molti improvvisati). Anche i Carabinieri pagano un prezzo elevato di sangue in
questi mesi sono ben 7 e tutti morti sulle strade. Tantissimi poi i morti in
altre categorie che non stiamo ad elencare tutte: artigiani, colf, Guardie
Giurate ecc. E’ il Veneto la Regione con più
morti sui luoghi di lavoro, seguito dalla
Lombardia, Campania, Emilia Romagna e Piemonte. Le province con più morti sui
luoghi di lavoro (escluso itinere) sono quelle di Torino
con 18 morti, di Napoli con 15 morti, di Salerno con 14, di Treviso
con 13 e di Verona con 12. In calo i morti nelle
province più popolose d’Italia: Milano 10 morti
e Roma con 8. Calano i morti sui Luoghi di
Lavoro tra gli stranieri che sono il 7,3%, i romeni sono sempre i più numerosi.
Per saperne di più leggere sotto oppure più specificatamente mandare mail a
Carlo Soricelli
31 agosto oltre 900 morti per infortuni dall’inizio
dell’anno (compresi i morti sulle strade e in itinere, così come li contano le
statistiche “ufficiali”) 492 morti sui Luoghi di Lavoro dal 1° gennaio 2018
Attenzione perché partiamo da numeri molto più elevati di altri, perché sui
luoghi di lavoro li monitoriamo tutti, ATTENZIONE ogni provincia raddoppi per lo meno i morti segnalati qui sotto, i
lavoratori che muoiono sulle strade e in Itinere sono almeno altrettanti. Lo
Stato li considera a tutti gli effetti morti sul lavoro, moltissime le donne
che muoiono in itinere. Attenzione spegnere il cellulare in itinere e accenderlo solo in caso di
comunicazione importante e urgente e accostando l’automobile. Crea
distrazione che provoca infortuni, anche mortali, tra l’altro in caso di grave
infortunio si riesce a sapere se stavi comunicando con qualcuno e sono guai
seri sotto tantissimi aspetti.
Chiediamo una Commissione
Parlamentare d’inchiesta per sapere il reale numero di morti per infortuni sul
lavoro in Italia che sono sempre sottostimati
Ben 52 i
morti schiacciati dal trattore dalla nascita del nuovo governo, e 105
dall’inizio dell’anno. Aspettiamo un intervento mirato dal Ministro Centinaio,
N.B i morti segnalati
nelle Regioni sono solo quelli sui LUOGHI DI LAVORO. Ricordo ancora una volta
che ce ne sono almeno altrettanti che muoiono sulle strade e in itinere nelle
province. Non sono conteggiati, oltre che i morti in itinere nelle province e regioni i morti sulle
autostrade
Morti sui luoghi di lavoro nelle province
italiane, esclusi i morti in autostrada e che lavoravano all’estero
VENETO
50 Venezia (9), Belluno (2), Padova (4), Rovigo (3), Treviso (13),
Verona (12), Vicenza (5). Lombardia 44 Milano (10), Bergamo (3), Brescia (6), Como
(3), Cremona (2), Lecco (1), Lodi (1), Mantova (6), Monza Brianza (3), Pavia (3),
Sondrio (5), Varese () CAMPANIA 43 Napoli
(15), Avellino (4), Benevento (), Caserta (9), Salerno (14). EMILIA ROMAGNA 38 Bologna (5), Rimini (1).
Ferrara (8) Forlì Cesena (5) Modena (6) Parma (5) Ravenna (3) Reggio Emilia (1)
Piacenza (4) PIEMONTE 36Torino(18),
Alessandria (4), Asti (4), Biella (), Cuneo (6), Novara (1),
Verbano-Cusio-Ossola (2) Vercelli (1)TOSCANA 35Firenze
(4), Arezzo (5), Grosseto (2), Livorno (4), Lucca (3), Massa Carrara (5), Pisa
(4), Pistoia (2), Siena (6) Prato ().
SICILIA 29 Palermo (6), Agrigento (4), Caltanissetta (3), Catania
(5), Enna (3), Messina (4), Ragusa (1), Siracusa (1), Trapani (2). LAZIO 24 Roma (9), Viterbo (3) Frosinone
(4) Latina (5) Rieti (3). PUGLIA 21 Bari
(4), BAT (1), Brindisi (1), Foggia (1), Lecce (3) Taranto (2) ABRUZZO 20 L'Aquila (7), Chieti (3), Pescara
(2) Teramo (7)CALABRIA 21 Catanzaro (5),
Cosenza (7), Crotone (4), Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (3) LIGURIA 16 Genova (11), Imperia (), La Spezia
(4), Savona (1) () SARDEGNA 11Cagliari
(2), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (2), Ogliastra (),
Olbia-Tempio (3), Oristano (1), Sassari (3). Sulcis inglesiente MARCHE 9 Ancona (2), Macerata (1), Fermo (1),
Pesaro-Urbino (), Ascoli Piceno (5). FRIULI
VENEZIA GIULIA9Trieste (), Gorizia (1), Pordenone (1), Udine (6). BASILICATA 6 Potenza (5) Matera (1) UMBRIA 7Perugia (3) Terni (4). TRENTINO ALTO ADIGE9 Trento (5), Bolzano
(4) Molise 4Campobasso (3), Isernia
(1) .VALLE D’AOSTA( )
Report morti sul
lavoro nell’intero 2017
Nel
2017 dall’inizio dell’anno al 31 dicembre i morti sui luoghi di lavoro sono
stati 634, oltre 1350 con le morti per infortunio con i mezzi di trasporto.
Il 1° gennaio 2018
l’Osservatorio Indipendente morti sul lavoro ha compiuto 10 anni, da quell’anno
i morti per infortunio sul lavoro sono costanti, in molti anni addirittura
aumentati. E’ nato poche settimane dopo la strage alla Thyssenkrupp di Torino
ed è dedicato a quei 7 lavoratori morti in modo disumano.
Oltre 1.500.000 di
persone hanno visitato l’Osservatorio in questi dieci anni. Vi ringraziamo per
la vostra sensibilità.
Report morti sul
lavoro dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017
Dall’inizio dell’anno
al 31 dicembre sono morti sui luoghi di lavoro 634 lavoratori: con i morti
sulle strade e in itinere con il mezzo di trasporto, si superano i 1400 morti
complessivi. Gli agricoltori schiacciati dal trattore sono come tutti gli anni
il 20% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. L’agricoltura, come tutti gli
anni, supera abbondantemente il 30% di tutti i morti sul lavoro. Il 25% di
tutti i morti sui luoghi di lavoro hanno più di 60 anni. Gli edili superano il
20% di tutti i morti sul lavoro. La maggioranza di queste vittime cadono
dall’alto; dai tetti e dalle impalcature. Nelle aziende dove è presente il
sindacato le morti sono quasi inesistenti: le poche vittime nelle fabbriche che
superano i 15 dipendenti sono per la stragrande maggioranza lavoratori che
lavorano in aziende appaltatrici nell’azienda stessa: spesso manutentori degli
impianti. La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra
sessantenni. Anche il Jobs act per la possibilità di essere licenziati, senza
appello, ma solo con un po’ di denaro, rende i lavoratori licenziabili se si
oppongono a svolgere un lavoro pericoloso. Gli stranieri morti per infortunio,
sono oltre il 10% dall’inizio dell’anno, è così tutti gli anni. Il 30% dei
morti sul lavoro spariscono ogni anno dalle statistiche. Tra l’altro e in ogni
caso i morti sui luoghi di lavoro monitorati dall’Osservatorio sono sempre
molti di più di quelli monitorati dell’INAIL. Carlo Soricelli curatore
dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di
Torino morti poche settimane prima
Le morti verdi provocate dal trattore
Strage verde sui campi
sono
già 105 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2018. Nel 2017 sono morti
schiacciati dal trattore 139 agricoltori, ma occorre aggiungerne tanti altri
che sono morti per essere stati trasportati a bordo (anche bambini) o per le
strade a causa di incidenti provocati da questo mezzo. Oltre 600 sono morti
nell’ultima legislatura e oltre 1400 da quando dieci anni fa è stato aperto
l’Osservatorio. Anche quest’anno più del 20% dei morti per infortuni su di
tutte le categorie sono provocate da questo mezzo che. Assurdo che il
Parlamento a primavera 2017 ha rinviato per l’ennesima volta la legge europea
che obbliga chi giuda questo sterminatore di agricoltori a sottoporsi a un
esame che ne verifichi l’idoneità alla guida. Una legge del 2002. Occorrerebbe
(ma lo scriviamo da tanti anni senza nessun risultato) che chi ci governa faccia
una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo. E chi di dovere metta a
disposizione forti incentivi per mettere in sicurezza i vecchi trattori.
Speriamo nel nuovo
Molte delle vittime
del terremoto in Emilia erano lavoratori rimasti schiacciati per il crollo dei
capannoni. Lo stesso terremoto che ha colpito l’Umbria e le Marche ha
evidenziato che i capannoni industriali in Italia sono per la maggior parte a
rischio sismico. E’ un miracolo che non ci siano stati morti nella cartiera a
Pioraco di Macerata. Il tetto è crollato nel cambio turno, nella fabbrica
stavano lavorando solo 20 persone che sono riuscite a scappare. L’intero tetto
della sala macchine è crollato. In questa fabbrica ci lavorano complessivamente
146 lavoratori e se fossero stati tutti all’interno ci sarebbe stata una
strage. E’ un miracolo, come nel terremoto in Emilia che pur provocando vittime
tra i lavoratori è capitato di notte e in orari dove nelle fabbriche ci
lavoravano pochissime persone. La maggioranza dei capannoni industriali in
Italia sono stati costruiti in anni dove non si teneva in nessun conto del
rischio sismico. Tantissimi di questi capannoni hanno le travi SOLO appoggiate
sulle colonne e nel caso di terremoti possono muoversi dall’appoggio e
crollare.
Se non si comincia a
farli mettere in sicurezza è a rischio la vita di chi ci lavora sotto, e
parliamo di milioni di lavoratori. Del resto con incentivi e detassazioni si
potrebbero mettere tutti in sicurezza con una spesa non eccessivamente alta.
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