Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
martedì 18 gennaio 2011
GIORNATA TRAGICA CON 5 VITTIME. E' MORTO LUCA SANNA, UN MILITARE ITALIANO IN AFGHANISTAN, IL PRIMO DEL 2011, DOPO I 13 DELL'ANNO SCORSO
18 gennaio Savona E’ morta, Daniela Giordani, 43 anni. Daniela e' morta stamane in un infortunio sul lavoro a Vellego, nella frazione di Casanova Lerrone, alle spalle di Albenga. Daniela e suo marito stavano raccogliendo della legna nel loro fondo privato utilizzando un piccolo trattore agricolo. Improvvisamente, Daniela sarebbe rimasta agganciata al mezzo. Finendo negli ingranaggi si e' procurata ferite alla testa e a un braccio. Sul posto sono subito intervenuti gli operatori del 118, i militi della Croce Bianca di Albenga, i pompieri del distaccamento di Albenga e i carabinieri della compagnia di Alassio Per la zona particolarmente impervia e anche per velocizzare i soccorsi si e' reso necessario anche l’intervento dell'elicottero dei vigili del fuoco decollato dall'aeroporto di Genova. Ma nonostante la rapidita' dei soccorsi la donna e' deceduta dopo che il 118 aveva gia' allertato l'ospedale dell'imminente arrivo del velivolo con a bordo la donna. Sulla vicenda e' gia' stata informata l'autorita' giudiziaria, mentre i carabinieri stanno cercando di ricostruire come sono andati i fatti.
KABUL - E' morto Luca Sanna un alpino e un altro è rimasto ferito in uno scontro a fuoco in Afghanistan e un altro è rimasto gravemente ferito. Lo scontro a fuoco è avvenuto nell'avamposto italiano denominato 'Highlander', uno dei distaccamenti che costituiscono la cornice di sicurezza intorno al villaggio di Bala Murghab: la task force che presidia l'avamposto è composta da alpini dell'8/o Reggimento di stanza in Italia a Cividale del Friuli, riferiscono fonti della Difesa. "l'avamposto è stato fatto oggetto di colpi di arma da fuoco", si limitano per il momento a spiegare le fonti, in attesa di ulteriori notizie.
Milano E' morto Salvatore catalano all'ospedale Niguarda di Milano. Salvatore era uno dei sei operai rimasti gravemente ustionati nell'incidente sul lavoro avvenuto a Paderno Dugnano lo scorso novembre nell'azienda Eureco. Purtroppo nonostante le cure per un lungo periodo e i numerosi interventi Catlano è deceduto".
Reggio Calabria E’ morto Giuseppe Sorrenti un agricoltore di 50 anni. Giuseppe ha perso la vita questa mattina in seguito ad un incidente sul lavoro. Secondo quanto si è appreso, stava percorrendo a bordo di un trattore una strada nel primo pomeriggio quando, per cause ancora da accertare, sarebbe rimasto schiacciato dal trattore che si è capovolto. La vittima si stava recando su un terreno di sua proprietà sul quale stava lavorando un fratello. E' stato un altro fratello di Sorrenti, invece, a scoprire l'incidente e ad avvertire il 118 di Polistena e i carabinieri di Laureana di Borrello. Sono intervenuti anche i vigili del distaccamento di Polistena e un elicottero che non è però atterrato perché i sanitari hanno constatato il decesso di Sorrenti.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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