Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
Translate (traduci nella tua lingua)
Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
giovedì 30 aprile 2009
VASCO ROSSI HA OFFERTO UN CONTRIBUTO DI CENTOMILA EURO AGLI ORFANI DELLELE VITTIME SUL LAVORO
ROMA (1 aprile) - Tra decine di difficoltà, organizzative ed economiche, si sta delineando con largo anticipo rispetto alle scorse edizioni il cast del 1° maggio. A un mese dal consueto concertone l’organizzazione non ha ancora un budget definito, racimola fondi attraverso gli sponsor e pesa in minima parte sul Comune (che si occupa della fornitura di bagni chimici, della assegnazione delle forze dell’ordine e forse risponderà alla richiesta di distribuire schermi giganti in vari punti). A parte qualche disavventura (come la possibilità di girare uno spot sulla metro negata dalla società Metro Roma e non per motivi tecnici) la manifestazione cammina con le sue gambe, indipendente dalla volontà del governo e delle amministrazioni comunali e quest’anno si prepara ad accogliere un’affluenza record. A partire dalle 16 fino a mezzanotte si esibiranno tra gli altri Edoardo Bennato, Caparezza, Nomadi, Bandabardò, Motel Connection, Asian Dub Foundation, un 'super-gruppo' composto da Manuel Agnelli degli Afterhours, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz e Gianni Maroccolo, l’attore Marco Paolini e l’ospite d’eccezione Vasco Rossi che presumibilmente alle 21 farà un set di 45 minuti, accompagnato dalla sua band (Stef Burns e Matt Laugh arriveranno dagli Stati Uniti) e forte di una scaletta in cui «promette di mettere d’accordo tutti i gusti». La conduzione sarà affidata a Sergio Castellitto, legato al rocker sin da quando questi ha regalato la canzone Un senso al film Non ti muovere. L’attore ha dichiarato: «Ho accettato la proposta perché rientra nelle mie intenzioni fare cose che non ho mai fatto e continuare ad essere uno studente. E’ un evento con una sua intelligenza e con una sua potenza. La grandezza del 1° Maggio è che non lo presenta nessuno. E’ uno straordinario, ordinatissimo caos. Io sarò solo il filo rosso che terrà insieme i passaggi musicali, veri protagonisti. Il tema proposto da Vasco è Il mondo che vorrei e mi piacerebbe che in piazza circolassero domande a riguardo per intercettare l’emergenza emotiva dei ragazzi presenti, perlopiù meridionali. Vorrei essere al loro servizio. Non è un evento televisivo ma di luogo. La festa è lì e non sullo schermo e questo ci aiuta a sfuggire a qualche logica televisiva».Uno dei collanti sarà la poesia (appunto estromessa dalla tv) letta da giovani attori come Pierfrancesco Favino perché secondo Castellitto «non esiste gesto più politico e sociale dell’arte. Qualche riga di Majakovskij o di Trilussa vale più di mille parole». Forse il concerto del 1° maggio ospiterà sul palco qualche “prete di strada” (il pensiero corre ai battaglieri Don Ciotti e Don Gallo, ai quali Vasco è particolarmente vicino).L’obiettivo della manifestazione è la raccolta fondi per gli orfani delle vittime sul lavoro, l’intenzione è di assicurare loro borse di studio per il percorso scolastico dalle elementari all’università. Quando Vasco ha saputo di questa iniziativa ha offerto un contributo personale di centomila euro scegliendo, contrariamente alle sue abitudini, di renderlo pubblico nella speranza di richiamare maggiore attenzione sul problema.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
La campagna di raccola fondi del primo maggio continua. E' ancora attivo, fino al 10 maggio, il numero unico 48585 a cui è possibile inviare 1 SMS per contribuire alla creazione di borse di studio per gli orfani delle vittime sul lavoro. Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito: http://www.ilmondochevorrei.org
RispondiEliminaTi ringrazio delle precisazione, invierò senz'altro un contributo Carlo soricelli
RispondiElimina