31 gennaio 2017
Egr. Primo Ministro Gentiloni, mando anche a Lei la stessa mail che avevo
mandato al Primo Ministro Renzi, al Ministro del lavoro Giuliano Poletti e al
Ministro delle Politiche Agricole Martina a Febbraio 2014, sperando questa
volta di trovare, almeno da parte sua, maggiore sensibilità per quanto riguarda
le morti sul lavoro. Nella mail, qui sotto, spedita venerdì 28 febbraio 2014
alle ore 18,42 potrà leggere che pregavo i Ministri elencati che entro pochi
giorni sarebbe ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore,
di fare almeno una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo.
Nell’appello chiedevo anche eventualmente di mettere a disposizione fondi per
la messa in sicurezza dei vecchi trattori. La metto al corrente che in neppure
tre anni del Governo Renzi sono morti schiacciati dal trattore oltre 400
agricoltori, che complessivamente più di 4000 Lavoratori hanno perso la vita
lavorando e di questi ben oltre 1700 sui luoghi di lavoro: gli altri sulle
strade e in itinere. La prego di far chiedere dai suoi collaboratori all’INAIL,
che tra l’altro monitora solo i propri assicurati e non tutte le categorie di
lavoratori. In tanti si chiedono come mai dalle denunce delle morti per
infortuni che riceve ogni anno questo Istituto più di un terzo non vengono
riconosciute come tali e spariscono dalle statistiche. Cosa fanno questi
lavoratori “resuscitano”? Noi i morti sul lavoro li monitoriamo ormai da dieci
anni, abbiamo iniziato a farlo il 1° gennaio 2008 dopo la trageda della
Thyssenkrupp di Torino di poche settimane prima. L’Osservatorio, formato solo da volontari
monitora tutti i morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL. Ma se si prendono in considerazione tutti i
morti sul lavoro non abbiamo registrato nessun calo delle morti sui luoghi di
lavoro in questi dieci anni, e questo nonostante lo Stato ha investito miliardi
di euro per la Sicurezza e la salute dei lavoratori. Non possono esserci per lo Stato morti sul
lavoro di serie A e di serie B. Molti di questi poi muoiono in nero. Credo che
dovrebbe richiamare a un maggior impegno i Ministri Martina e Poletti su questo
fronte. Mai si è sentito attraverso i mezzi di comunicazione questi ministri
spendere una parola di solidarietà verso queste tragedie che portano il lutto
in oltre 1000 famiglie ogni anno. Credo che ministri competenti su queste
materie dovrebbero avere come priorità la vita dei lavoratori. Purtroppo
quest’anno la strage di agricoltori è cominciata prima del previsto. Lancio lo
stesso appello che feci tre anni da al Primo Ministro, che ora è Lei, al
Ministro Poletti e al Ministro Martina. Fate almeno una campagna informativa
sulla pericolosità del trattore. La
metto al corrente che sono già 59 i morti sui luoghi di lavoro in questo primo
mese del 2017, di queste ben cinque
provocate da un mezzo agricolo. Spero questa volta di aver maggior fortuna e
attenzione. Auguro a Lei di poter condurre la Legislatura verso la sua naturale
conclusione. Il Paese ha bisogno di stabilità. Cordiali saluti Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it In
allegato il Report delle morti per infortuni sul lavoro del 2017 e 2016
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Sig. Primo Ministro Matteo Renzi e Sig.ri
Ministri del lavoro Giuliano Poletti e delle Politiche Agricole
Maurizio Martina,
Oggetto: Morti sul lavoro a Gennaio e
Febbraio 2014. All'attenzione di Matteo Renzi, Giuliano Poletti e Maurizio
Martina,
il nuovo
governo sarà giudicato da quello che saprà mettere in campo concretamente.
L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro è aperto dal
1° gennaio 2008, subito dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino, e
da quel giorno monitora in tempo reale i morti sul lavoro in Italia. Ogni anno
si parla di favolose diminuzioni dei decessi, ma noi, che registriamo
tutte le morti sui luoghi di lavoro non abbiamo riscontrato nessun calo.
Sostanzialmente il numero dei morti sul lavoro non è variato nel corso di
questi anni di monitoraggio. Purtroppo, nonostante il blog sia diventato punto
di riferimento con centinaia di migliaia di visitatori in Italia e non solo
(questa settimana oltre 600 accessi dagli Stati Uniti e 400 della
Germania), per chi cerca notizie in tempo reale su queste tragedie,
che portano il lutto in oltre 1000 famiglie ogni anno, non abbiamo mai avuto
come interlocutori i vostri ministeri e questo nonostante le numerosissime
mail inviate che illustravano la tragedia attraverso dati incontestabili,
Ma si è continuato a prendere per buoni i dati ufficiali che sono sempre
sottostimati a causa di un monitoraggio parziale.
Tutti gli
anni assistiamo ad un’autentica carneficina di agricoltori schiacciati dai
trattori che guidano, nella totale indifferenza della politica, e soprattutto
da parte dei ministri che si sono succeduti in questi anni all’agricoltura e al
lavoro. Gli agricoltori deceduti schiacciati dal trattore sono stati 127
nel 2013 rappresentano da soli il 23,3% di tutte le morti sui luoghi di lavoro.
Noi crediamo che questa sia una vera emergenza nazionale. Nel corso degli anni
abbiamo proposto diverse soluzioni, ma non siamo mai stati ascoltati e nessuno
si è mai degnato di rispondere in merito. Basterebbe una maggiore informazione
sulla pericolosità del mezzo e far dotare le cabine di protezione di
cinture di sicurezza. Con questi pochi accorgimenti, soprattutto sui vecchi
trattori, si potrebbero in poco tempo dimezzare le morti. Tra poco
arriverà la bella stagione e ricomincerà questa strage se non si interverrà
immediatamente-
Il nostro lavoro è solo volontario e l’unico scopo è quello di sensibilizzare
sul tema morti sul lavoro e auspicare una diminuzione dei decessi sul lavoro,
che ci vede primi in Europa.
D’ora in poi speriamo d’avere maggiore attenzione da parte delle
istituzioni.
Cordiali saluti.
Carlo
Soricelli
Curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
mail del 22 maggio 2015
Ma la vita di chi lavora la terra non conta niente?
Ministro Martina dica qualcosa su questa carneficina. Continua
inarrestabile la strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Sono già 21
dal 1° maggio Festa dei Lavoratori e inaugurazione dell’EXPO che “nutre il
pianeta”. Sono 51 dall’inizio dell’anno. Nel 2014 sono stati schiacciati dal
trattore 152 lavoratori e 142 da quando l’Osservatorio che dirigo le ha mandato
una mail il 28 febbraio 2014 per avvertirla, come del resto ho fatto con Renzi
e Poletti dell’imminente strage che puntualmente si è verificata. Lo stesso è
stato fatto nel febbraio 2015. Il risultato è lo stesso: la Sua indifferenza e
quella di Renzi e Poletti. La vita di questi lavoratori non vale neppure un
twitter? Eppure la vediamo tutti i giorni in televisione. Su se ne occupi
finalmente, Lei è il Ministro delle Politiche Agricole. Questo post sarà
continuamente aggiornato fino a quando non la vedremo spendere una parola su
queste vittime che si potrebbero dimezzare se solo ci fosse un’informazione
corretta e attenta, oltre ovviamente a interventi mirati per mettere in
sicurezza i vecchi trattori con interventi sulle cabine. Carlo Soricelli
curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
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