Carlo Soricelli: “Il Filosofo greco”
“Il Filosofo greco” -la cartaccia che salva il mondo dalla distruzione atomica-
Carlo Soricelli:
Sembrava una semplice cartaccia schiacciata da decine di automobili che l’avevano calpestata, ma un occhio attento come il mio, allenato a guardare oltre il reale ci aveva visto qualcos’altro: un volto, Un Cristo con lacrime di sangue o un filosofo dell’antica Grecia?
E’ un filosofo mi hanno indicato gli amici.
Si il suo profilo scolpito nella carta sembrava proprio questo.
L’ho contemplato e incorniciato come meritava.
La notte passata l’ho sognato: mi diceva di costruire un ponte: un ponte lungo vent’anni.
Cosa significava? Ci ho riflettuto a lungo, poi ho capito cosa mi diceva in sogno: si riferiva alla guerra in Ucraina e il tempo che ci voleva per costruire questo ponte, che riguardava la Crimea e il Dombass , terre di confine, dove si mescolavano culture diverse, ma dalla stessa matrice culturale: quella europea e slava.
Per costruire questo ponte ci sarebbe voluto tanto tempo, ma per distruggerci tutti basterebbe un attimo.
Pazienza e tolleranza diceva il filosofo nel sogno.
Noi europei abbiamo bisogno della Cultura ucraina e russa che sono parte di noi: del resto questi due grandi popoli hanno tentato quella che è stata la più grande utopia della storia: l’uguaglianza di tutti gli uomini; utopia fallita dopo 69 anni, ma non per essa, ma perché gli umani non erano ancora pronti sul piano evolutivo per attuarla; il dominio sul prossimo è ancora troppo presente negli umani.
Ma questa esperienza durata diverse generazioni sarà preziosa nel futuro per non commettere gli stessi errori.
Diamo a queste due terre di confine la cittadinanza europea, russa e ucraina, ci si accorgerà che, come è capitato per gli altri popoli europei, che poche cose ci dividono e tante ci uniscono.
Ci sono voluti secoli di guerre in Europa per comprendere che siamo popoli simili che hanno la stessa identica cultura; che viene dalla civiltà greco- romana, adesso tutto corre più veloce con la tecnologia.
Del resto Mosca non è considerata da tanti dopo Roma e Bisanzio, la terza Roma? Dare la cittadinanza europea, far entrare nell’Europa Unita la Crimea e il Dombass senza che l’Europa stia alla finestra a guardare.
Ci vorrà un ponte lungo vent’anni ma cominciamo a costruirlo, a partire dall’Europa e dall’Italia che possono proporre questo agli ucraini e ai russi.
Caro Primo Ministro Draghi e Ministro Degli Affari Esteri Di Maio in sogno il “filosofo greco” mi ha anche chiesto di parlarne con voi.
Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
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