OSSERVATORIO
NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
L’unico osservatorio
che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL,
nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi
nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi, così come INAIL
che mette insieme i morti sui luoghi di lavoro e in itinere
19 settembre
2023
1056
morti complessivi dall’inizio dell’anno, 688 di questi morti sui luoghi di
lavoro, mancano 67 morti per arrivare a contare gli stessi morti dell’intero e
orrendo 2022, l’anno scorso sono stati sui luoghi di lavoro 755
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Per noi chiunque muore
mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche
chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.
Nel 2022 i lavoratori
morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli
altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono
stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti
lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono
stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia
Aperto da Carlo
Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti
poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti
registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso,
provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione,
nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore
per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente
dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore
anziano.
Dal 1° gennaio 2008,
anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti
complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di
lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi
lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro
volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del
fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali”
quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione
diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti
Qui sotto i morti sui luoghi di
lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per
covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti
sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in
itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli
segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono
altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di
lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in
bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi
dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali
dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati
nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di
residenza.
I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle
Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere. Non a
carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in
autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.
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