Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
Translate (traduci nella tua lingua)
Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
lunedì 6 giugno 2011
Giornata tragica oggi ci sono stati 8 morti solo sui luoghi di lavoro
BOLZANO, 6 GIU Sono morti Thomas Steger di 33 anni e Martin Geiser di 46 due operai a Vipiteno. Le vittime, lavoravano per un'impresa di manutenzione dei pozzi neri, probabilmente sono stati uccisi dalle esalazioni. La dinamica dell'incidente, su cui stanno indagando i Carabinieri, non e' ancora chiara I due operai sono stati estratti privi di vita dal pozzo nel quale stavano lavorando.
Purtroppo dobbiamo aggiungere altre vittima alla giornata tragica di lunedì 6 giugno, con Sergio Gerosa diventano otto le vittime
Como 6 giugno E' morto Sergio Gerosa di 58. Sergio è morto dopo essere stato colpito da una cinghia mentre stava spostando una pesante pressa all'interno dell'azienda di cui era proprietario. Gerosa era risultato subito gravissimo per i traumi subiti sabato scorso: ha lottato fino a lunedì quando purtroppo è spirato.
Dopo questo terribile episodio di morti collettive ci saranno le solite voci scandalizzate che grideranno per almeno questa sera contro le morti sul lavoro. Ma è uno stillicidio continuo nell'indifferenza generale. Dall'inizio dell'anno siamo già a 270 morti solo sui luoghi di lavoro, oltre 500 con i lavoratori morti sulle strade e in itinere. rispetto al 6 giugno dell'anno scorso siamo a + 23,5%. In questi primi giorni di giugno ci sono già
13 morti e la giornata non è ancora finita.
Purtroppo registriamo altre vittime
L'Aquila 6 giugno E' morto fulminato Gabriel Daniel Placinta un giovane operaio romeno di 31 anni . Gabriel lavorava alla costruzione di un ponte sul fiume Giovenco nel Comune di San Benedetto dei Marsi La vittima di cui non si conosce ancora l'identità era alla guida di una autogru che azionava la pompa del calcestruzzo e, per motivi non ancora chiariti, ha urtato i fili dell'alta tensione morendo all' istante. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo sia da parte dei compagni che dei sanitari del 118. Sull'incidente indagano i Carabinieri.
ROMA, 6 GIU E' morto un operaio romeno di 25 anni. Il giovane è morto sul colpo dopo essere precipitato da un'altezza di diversi metri dal tetto di un capannone industriale. E' accaduto a Borgo Isonzo. Secondo una prima ricostruzione, il giovane operaio stava eseguendo lavori di manutenzione in un capannone di un'azienda metallurgica, per conto di una ditta esterna. Si trovava sul tetto di un capannone quando, per cause da accertare, e' scivolato cadendo a terra. Sul caso indagano la polizia e la Asl di Latina.
Massa Carrara E' morto Gheorghe Peteleu un operario romeno di 43 anni. Gheorge è morto stasera schiacciato dalle ruote di un camion che stava riparando. La tragedia e si è verificata all'interno della concessionaria Volvo veicoli industriali di viale Zaccagna a Marina di Carrara. Con Peteleu sono 3 i romeni morti oggi per infortunio sul lavoro
Brescia 6 giugno E’ morto Luigi Dell’Olio autotrasportatore di 51 anni. Luigi è morto schiacciato dal suo camion. Dell’Olio è deceduto questa mattina a Borno, in Val Camonica. Dell’Olio aveva toccato con lo specchietto restrovisore contro un muro ed era sceso per controllare cosa era successo. Probabilmente non era stato inserito bene il freno a mano e il camion improvvisamente si è mosso, schiacciandolo contro un muro. Purtroppo Luigi Dell’Olio è morto in pochi minuti. Vano l’intervento del 118.
Purtroppo dobbiamo aggiungere un'altra vittima alla giornata tragica di lunedì 6 giugno, con Sergio Gerosa diventano otto le vittime
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
Nessun commento:
Posta un commento