Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
venerdì 17 giugno 2011
Altre 6 vittime in soli due giorni
Iniziano le stragi di agricoltori a causa del trattore in Alto Adige.
BOLZANO, 16 GIU E’ morto Paul Steiner un agricoltore di 57 anni. Paul e' morto in un incidente sul lavoro accaduto a Valdaora, poco distante da Brunico in Alto Adige. Steiner stava falciando un prato in forte pendenza quando il trattore che stava conducendo si e' rovesciato. Purtroppo e' morto all'istante, schiacciato dal pesante mezzo. Sulla dinamica della disgrazia stanno conducendo accertamenti i carabinieri.
Verona 15 giugno E’ morto Umberto Zambaldo stava lavorando in un campo di sua proprietà quando è caduto dal trattore, restando schiacciato sotto il mezzo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il 118 e Vigili del fuoco, ma per l'agricoltore non c'era più nulla da fare. A dare l'allarme il fratello accorso immediatamente sul posto ma che nulla ha potuto fare per salvare la vita al fratello.
Treviso E’ morto Giuseppe Gazzolo agricoltore di 75 anni. Anche Gazzolo è purtroppo rimasto vittima del killer chiamato trattore. Gazzolo Ha fatto in tempo a lanciare un urlo di aiuto prima di finire sotto il suo trattore ribaltatosi nel campo in cui stava lavorando: Il trattore si è capovolto dopo aver toccato un grosso tubo in cemento. L'urlo di Gazzolo ha attirato l'attenzione di un giovane che ha subito dato l'allarme. Immediato l'arrivo dell'ambulanza del 118 di Crespano, seguita poco dopo dall'atterraggio dell'elicottero del Suem. Vani i soccorsi. Ma per gazzolo purtroppo non c’è stato niente da fare.
Macerata, 16 giugno 2011 E’ morto Fabio Mandolesi
un operaio di 56 anni. La tragedia in un incidente sul lavoro avvenuto nell’area dell’impianto di macellazione al Foro Boario di Villa Potenza. Secondo le prime ricostruzioni l’operaio si trovava in piedi sopra un piccolo rimorchio trainato da un fuoristrada condotto da un altro dipendente che si stava spostando all’interno dell’impianto per prelevare alcuni animali. Mentre il mezzo era ancora in movimento, l'operaio è saltato, perdendo l’equilibrio e cadendo rovinosamente a terra.
Sul posto sono intervenuti la polizia, il 118 e il personale dell’area infortunistica dell’ufficio Spsal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Asur 9. Sull’incidente sono in corso ulteriori accertamenti. La salma dell'operaio è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, che dovrebbe disporne l’autopsia.
Pescara. E' morto Gabriele Babici un operaio romeno di 21 anni oggi pomeriggio a seguito dell'incendio di una cisterna, avvenuto durante i lavori in una villa in via Valle Roveto, sul lungofiume a pochi passi dall'ospedale. Un altro lavoratore è riuscito a mettersi in salvo. La tragedia nel pomeriggio in una residenza privata con approdo sul fiume, adiacente ad un cantiere navale. Dalle prime ricostruzioni avanzate dai vigili del fuoco, coordinati dal comandante provinciale Pietro Di Risio, Gabriel Babici, il giovane rumeno, stava lavorando per conto di un'impresa di Vicoli alla sistemazione di un vecchio serbatoio di gasolio interrato, probabilmente utilizzato dall'imbarcadero adiacente all'abitazione, in passato adibita a club nautico. Il giovane era affacciato alla stretta imboccatura, quando, probabilmente a causa di un residuo di gasolio innescato da una scintilla scaturita da un macchinario è rimasto intossicato mortalmente. Sarà l’eventaule autoppsia a stabilire con certezza la morto del ventunenne romeno colpito dall’esplosione. I residenti della zona, che è stata immediatamente bloccata dalla polizia municipale, raccontano di aver sentito un'esplosione e di aver visto una colonna di fumo nero alzarsi in cielo per poi ridepositarsi velocemente. Sul posto sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco e al personale del 118, scientifica per i rilievi del caso, e dopo gli accertamenti eseguiti dal medico legale la salma è stata condotta nel vicino
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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