Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
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- Alcune poesie
giovedì 30 giugno 2011
E' morto Vincenzo Collaro. E’ morto Lanciu Marin romeno di 25 anni nel foggiano.E’ morto Jan Tomasz W un operaio polacco di 25 anni
A14 29 giugno. E’ morto Vincenzo Macri' autotrasportatore di 39 anni, originario di Taurianova (Reggio Calabria). Vincenzo è morto ieri sera nel maxi tamponamento fra cinque mezzi pesanti e tre auto avvenuto lungo la corsia nord dell'A14, nel tratto fra Fermo e Civitanova Marche. Nell'incidente sono rimaste ferite altre tre persone..
Una scena agghiacciante che ha paralizzato per ore la viabilità sia in autostrada che lungo la Statale 16 e ha impegnato la macchina dei soccorsi fino a notte inoltrata. L’incidente è avvenuto in direzione nord a circa tre chilometri dall’uscita di Civitanova, al km 270, prima dell’area di servizio. Uno dei mezzi pesanti è rimasto bloccato trasversalmente rispetto alla carreggiata, danneggiati anche gli altri mezzi, tra cui uno adibito al trasporto di vernici diretto a Milano. Ad avere la peggio però l’autoarticolato condotto da Vincenzo Macrì.
A 13 Bologna-Padova E’ morto Roberto Della Costa al km 49 tra Ferrara nord e Occhiobello: un carico di bombole di metano, vuote, è caduto dal furgone che lo trasportava, sfondando il parabrezza dello stesso mezzo. Roberto è stato schiacciato dalle bombole finite nell'abitacolo che lo hanno ucciso sul colpo. Dalla Costa era diretto a Pisa ed è morto all'istante.
Bergamo, 30 giu. E’ morto Jan Tomasz W un operaio polacco di 25 anni. Jan e' morto questa mattina in un incidente sul lavoro. E' successo intorno alle 8 in una ditta di Pognano, in provincia di Bergamo.Secondo le prime informazioni il giovane sarebbe stato schiacciato da una lastra di cemento. Inutili i soccorsi subito inviati sul posto dal 118.
Purtroppo PrevisioniMeteo aveva messa con ALTO RISCHIO la Provincia di Bergamo il giorno 30 giugno
DOMENICA 26 GIUGNO 2011
LOMBARDIA
GIORNO T° Min T° Max. Quota 0° PREVISIONE INFORTUNI
Bergamo
27/06/2011 19 °C 28 °C 4390m sereno
28/06/2011 20 °C 26 °C 3670m pioggia medio forte
29/06/2011 18 °C 26 °C 3670m pioggia debole moderata
30/06/2011 17 °C 27 °C 3550m sereno ALTO RISCHIO
01/07/2011 15 °C 25 °C 3720m sereno ALTO RISCHIO
02/07/2011 17 °C 27 °C 4180m sereno
FOGGIA, 30 GIU E’ morto Lanciu Marin romeno di 25 anni. Lancu Marin, e' morto schiacciato dal trattore con cui stava lavorandoLa tragedia e' avvenuta in località Posta Stifana, nelle campagna del capoluogo. Stando alla ricostruzione dei carabinieri, Marin stava facendo alcuni lavori sul mezzo che per cause in corso di accertamento si è ribaltato uccidendolo sul colpo
Arezzo 30 giugno E' morto Vincenzo Collaro di 37 anni d'origini campane.
Vincenzo ha perso la vita in un cantiere in località Tramarino in via Setteponti. Polizia e ispettori Asl stanno portando avanti gli accertamenti. Oggi è stata messa in sicurezza la zona, già da ieri ispettori e agenti hanno cercato di “congelare” lo scenario dell'incidente (anche se poi sulla città si è abbattuto un forte acquazzone) e l'intera area del tetto è stata posta sotto sequestro. Raccolti poi numerosi elementi da consegnare alla Magistratura. Le indagini sull'incidente sono affidate al pm Ersilia Spena.
Sembra che questa la tragica caduta di circa 7 metri potrebbe essere stata causata dall'apertura di un gancio dell'imbracatura che l'operaio indossava come previsto dalla normativa sulla sicurezza. Oppure che l'apertura potrebbe essere stata volontaria (forse Collaro aveva intenzione di scendere o di fare un movimento per il quale l'imbracatura lo poteva limitare?), oppure legata a una dimenticanza o addirittura a una fatale rottura.
Erano le 16 circa quando si è verificato la tragedia. Collaro si trovava con un collega sul tetto dell'azienda Edilizia Donati per la quale stavano bonificando il tetto dall'eternit. Erano già stati rimossi vari pannelli e Collaro con il collega li stavano sostituendo con lastre di altro materiale. Poi la tragedia: il piano che reggeva il 37enne è crollato e l'operaio è caduto sfondando un lucernario di plexiglas che si trovava proprio sotto di lui.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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