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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
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- Alcune poesie
venerdì 17 ottobre 2008
E' MORTO GIUSEPPE TUMINO. E' MORTO MASSIMILIANO STRIFEZZA. E' MORTO LUON QO
RAGUSA venerdi 17 ottobre
E' MORTO GIUSEPPE TUMINO OPERAIO DI 38 anni.
RAGUSA - Giuseppe Tumino, l'operaio di 38 anni trovato senza vita in una fabbrica dolciaria di Ragusa, la Ciocodor srl, sarebbe morto per lo schiacciamento del torace, stritolato nella macchina per fare il cioccolato. Quando la polizia e' arrivata, l'uomo era penzoloni sul bordo della vasca, altra tre metri, con le gambe verso l'esterno. Tumino avrebbe dovuto finire il suo turno di lavoro alle 19. Insospettita per il ritardo, la moglie dell'operaio ha chiamato il titolare dell'azienda, che a sua volta ha avvertito la polizia. Gli agenti hanno trovato il cadavere intorno alle 23.40 e hanno chiamato i vigili del fuoco che lo hanno recuperato con una scala. Il pm di Ragusa, Marco Rota, sta interrogando i compagni di lavoro e il titolare della ditta, per capire cosa sia esattamente accaduto. Nessuno, alla fine del turno, si e' accorto della presenza in fabbrica di Tumino. Non si sa, dunque, se l'incidente si e' verificato durante le ore di lavoro o se l'operaio si e' attardato in azienda dopo la chiusura. La vasca, che contiene un congegno di pale per mescolare gli ingredienti, ha un coperchio, che qualora venisse aperto durante la lavorazione, dovrebbe bloccare l'attivita' della macchina.
E' MORTO GIUSEPPE PALUMBO OPERAIO. GIUSEPPE E' MORTO DOPO RICOVERO. IERI POMERIGGIO ERA caduto da una scala nell' officina dove lavorava, ed è morto la scorsa notte in ospedale. Guido Palumbo, 35 anni, ABITAVA A Casoria (Napoli). GIUSEPPE dipendente di una ditta di lavorazione del ferro, si é ferito in modo grave a seguito della caduta. Soccorso dai colleghi e trasportato nell'ospedale Cardarelli di Napoli, è deceduto alcune ore dopo il ricovero. L'officina - con sede in via Indipendenza, a Casoria - è stata posta sotto sequestro dai carabinieri, che indagano per ricostruire le modalità dell'incidente ed accertare eventuali responsabilità.
E' MORTO MASSIMILIANO STRIFEZZA OPERAIO DI 33 anni. MASSIMILIANO e' morto in un cantiere edile di localita' Spineta del comune di Battipaglia (Salerno). MASSIMILIANO secondo quanto si e' appreso, e' rimasto schiacciato da un pannello di copertura di un capannone industriale che in quel momento era manovrato da una gru. MASSIMILIANO dipendente di un'altra ditta che operava nel cantiere, stava passando nel piazzale quando improvvisamente gli e' piombato addosso il pannello e lo ha schiacciato. Sul posto sono giunti i carabinieri per effettuare i rilievi.
E' MORTO FULMINATO LUAN QOSYA OPERAIO ALBANESE DI 38 ANNI. LUOAN E' RIMASTO FOLGORATO dall' alta tensione, in un incidente sul lavoro avvenuto attorno alle 16.30 a Roveleto di Cadeo, nel piacentino. Luan Qosya, residente a Piacenza e dipendente di una ditta lattoniera - si trovava su una piattaforma alzata da un braccio meccanico a circa otto metri da terra e, mentre stava facendo alcune manovre, ha urtato i cavi dell'alta tensione. L' operaio e' rimasto fulminato ed e' precipitato al suolo, probabilmente gia' morto prima dell'impatto con il terreno. Mentre e' avvenuto l' incidente, la vittima stava facendo alcuni lavori al tetto di una casa. Il braccio meccanico che faceva muovere la piattaforma era assicurato ad un camion e i comandi erano azionati dalla stessa piattaforma. E' intervenuto il 118 ma i soccorsi sono stati inutili.
E' MORTO MAURO STROZZA TRAVOLTO DAL KILLER " IL TRATTORE" . Mauro Strozza, di 56 anni - e' morto oggi, a Barile (Potenza) mentre stava lavorando in un terreno di sua proprieta', in contrada Difesa. Secondo quanto si e' appreso, l'uomo era alla guida di un trattore che - per cause in fase di accertamento da parte dei Carabinieri - si e' ribaltato. Nell'incidente e' rimasta ferita, in maniera non grave, anche un'altra persona che si trovava sul trattore. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e il personale del 118.
- SUBBIANO (AREZZO), 17 OTT -
E' MORTO LUCA CEROFOLINI DI 30 ANNI , residente a Castelluccio (frazione del comune di Capolona, nel basso Casentino) e' deceduto sotto la pianta che stava tagliando con una motosega. Non si conoscono nel dettaglio le cause dell'infortunio, sul quale stanno svolgendo indagini i carabinieri di Subbiano. I soccorritori lo hanno trovato agonizzante sotto il tronco che gli era crollato addosso, provocandogli un gravissimo trauma toracico. L'uomo e' morto mentre sul posto giungevano il 118 e i vigili del fuoco per rimuovere il pesante tronco.
E' MORTO HIND LARABI DI SOLI 21 ANNI. HIND giovane marocchina e' rimasta schiacciata da una catasta di ferro caduta da un camion, in fase di scarico, da parte di alcuni operai. L'incidente e' accaduto, nel pomeriggio di oggi, alla Ali saldature di Arcole (Verona). Secondo una prima ricostruzione la giovane era andata in azienda a trovare il fidanzato quando il carico le e' rovinato addosso. L'incidente si e' consumato davanti agli occhi del fidanzato, un magrebino che e' in stato di choc. Nonostante i soccorsi immediati, l'intervento dei sanitari e dei vigili del fuoco, per la ragazza non c'e' stato nulla da fare; il decesso e' avvenuto all'istante. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di San Bonifacio (Verona) e i tecnici dello Spisal dell'Ulss 20 che dovranno accertare la dinamica dei fatti ed eventuali irregolarita'.La vittima si chiamava Hind Larabi, aveva 21 anni ed era un'immigrata regolare; la giovane abitava a Zevio (Verona). Da quanto si e' appreso in ambienti investigativi, la catasta di ferro che ha travolto la ragazza sarebbe caduta durante le operazioni di scarico dal muletto, condotto dallo stesso fidanzato magrebino di Larabi.
PARMA 17 OTTOBRE
E' MORTO GIUSEPPE TABONE artigiano di Gela, Giuseppe Tabone di 57 anni, e' morto dopo essere caduto da un'impalcatura. L'incidente è avvenuto a Parma, dove GIUSEPPE si era trasferito da qualche anno. Tabone era impegnato nella ristrutturazione del tetto di una casa alla periferia di Sanvitale Baganza.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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