Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
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- Alcune poesie
giovedì 2 ottobre 2008
TRAGICA SEQUENZA DI MORTI OGGI 6 VITTIME. SONO MORTI TRE OPERAI A BARBERINO DEL MUGELLO FIRENZE.E' MORTO UN GIOVANE DI 27 ANNI A BASTIA UMBRIA PERUGIA
2 ottobre BARBERINO DEL MUGELLO (FIRENZE)
I MERIDIONALI CONTINUANO A PAGARE UN PREZZO ALTISSIMO DI SASNGUE NEI CANTIERI E NELLE FABBRICHE DEL NORD, QUESTA VOLTA SONO 3 CALABRESI.
E' MORTO GIOVANNI MESITI. E' MORTO ROSARIO CARUSO. E'MORTO GAETANO CERVICATO.
GIOVANNI MESITI AVEVA 49 ANNI, ROSARIO CARUSO 26 E GAETANO CERVICATO 45. Sono morti sul colpo cadendo da una quarantina di metri, dopo il cedimento della piattaforma sulla quale erano saliti per costruire un pilone di un viadotto della variante di valico dell'A1, a Barberino del Mugello. Le vittime sono tre operai, due calabresi e un campano. Con loro, sono sei le vittime sul lavoro di ieri: un ventisettenne di Bastia Umbra e' morto schiacciato da un carroponte telescopico, in una ditta di Bettona; a Genova, un operaio di 33 anni, Nino Emiliano Cassola, e' caduto in un pozzo per l'estrazione di biogas, nella discarica di rifiuti di Scarpino ed e' morto. Vicino a Sesto Fiorentino, un operaio e' morto e due sono rimasti feriti mentre stavano lavorando su un carrello per la manutenzione della linea aerea ferroviaria. Le prime ipotesi sulle cause dell'incidente nel Mugello parlano di un cedimento strutturale della passerella su cui si trovavano i tre operai. Un quarto lavoratore si e' invece salvato. Le vittime avevano fra i 26 e i 49 anni. La piattaforma sopraelevata sulla quale si trovavano era agganciata al pilone in costruzione, in un tratto della Variante autostradale di Valico. L'intervento era su il primo di sei piloni di un viadotto. Gli operai lavorano in quota per allestire i manufatti di cemento armato. Mentre i quattro erano al lavoro, alcuni dei supporti della piattaforma avrebbero subito un cedimento: la passerella si sarebbe cosi' improvvisamente inclinata, facendo precipitare i tre. Sul luogo dell'incidente sono arrivati il prefetto di Firenze e l' assessore regionale alla Sanita', Enrico Rossi. Il direttore operativo sviluppo rete di Autostrade per l'Italia, Gennarino Tozzi, ha espresso ''profondo dolore'' per la morte dei tre operai. Per Autostrade la vicenda mostra la necessita' di mantenere alta la vigilanza. ''Quanto accaduto - ha detto Tozzi - e' una tragedia per le famiglie e i colleghi degli operai che hanno perso la vita, per l'impresa Toto'' che aveva in appalto i lavori, ''e per noi''. Ogni morte sul lavoro e' ''una grande tragedia'' ha sottolineato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: ''le leggi ci sono e bisogna applicarle - ha aggiunto -. Come Confindustria c'e' l'impegno, perche' bisogna lavorare sulla formazione e l'informazione per la sicurezza sul lavoro''. In questo senso ''il nostro lavoro e il nostro impegno - ha assicurato la leader degli industriali - sara' totale''. E il vice presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sugli incidenti sul lavoro, Paolo Nerozzi (Pd), ''davanti al dramma delle morti sul lavoro il Governo continua ad opporre solo parole. Ma di fatti neanche l' ombra''. Con i tre operai morti ieri salgono a sei le vittime nei cantieri per la Variante di valico, il nuovo tratto della Bologna-Firenze in costruzione sull'Appennino dal 2001. Quello di ieri e' il primo incidente sul lavoro avvenuto nei cantieri della Toscana, con il bilancio piu' grave per singolo infortunio. Gli altri tre operai morti sono deceduti in altrettanti incidenti avvenuti in Emilia Romagna. Proprio ieri nel capoluogo emiliano, Autostrade per l'Italia, committente dei lavori, ha sottoscritto un accorto con la Provincia di Bologna, l'Ausl, le imprese appaltatrici e sindacati, che prevede premi in soldi ai lavoratori per coinvolgerli maggiormente nella sicurezza sul lavoro nei cantieri del versante emiliano della Variante di valico.
GENOVA 2 OTTOBRE
E' MORTO NINO EMILIANO CASSOLA A SOLI 33 ANNI l'operaio di 32 anni caduto in un pozzo per l'estrazione del biogas nella discarica di rifiuti di Scarpino.
I vigili del fuoco del comando provinciale di Genova spiegano che per le condizioni ambientali all'interno del pozzo, del diametro di un metro e profondo 18 metri, "e' assolutamente impensabile calare un soccorritore" per raggiungere l'operaio caduto: la' sotto - spiegano - ci sono oltre 70 gradi, a causa della fermentazione dei rifiuti, c'e' gas metano e quindi pericolo di esplosione, non c'e' ossigeno, e c'e' anche il rischio di crollo, in quanto si tratta di spazzatura sedimentata.
Date queste condizioni ambientali le speranze di ritrovare in vita l'operaio caduto sono "praticamente svanite". Sarebbe infatti tecnicamente impossibile la sopravvivenza in un tale ambiente.
PERUGIA, 2 OTT -
E' MORTO UN GIOVANE DI 27 ANNI DI BASTIA UMBRIA. Il ragazzo e morto in un incidente sul lavoro avvenuto in una ditta di Bettona. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri e' stato schiacciato da un pezzo precipitato da un carro-ponte. Una dinamica ancora al vaglio degli investigatori. La ditta dove e' avvenuto l'incidente tratta materiali in legno e profilati in rame ed e' stata messa sotto sequestro. Sul posto i vigili del fuoco e personale dell'Asl.
E' MORTO ALESSANDRO MARRAI OPERAIO a Sesto Fiorentino. Un operaio è morto e due sono rimasti feriti in un incidente sul lavoro avvenuto in serata nei pressi di Sesto Fiorentino. I tre operai stavano lavorando su un carrello per la manutenzione della linea aerea ferroviaria quando è avvenuto l'incidente. la vittima è morto sul colpo mentre gli altri due sono stati trasferiti in ospedale.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
Io sono la figlia di Alessandro Marrai morto sul colpo mentre stava lavorando sui binari. E' giusto lavorare per morire...?!?
RispondiEliminaNO , NON E' GIUSTO QUESTO BLOG L'HO CREATO PROPRIO PER SENSIBILIZZARE VERSO QUESTE TRAGICHE MORTI CHE LASCIANO NELLO SCONFORTO I FAMIGLIARI. TUO PADRE NON DOVEVA MORIRE COSI', HO INSERITO IL SUO NOME NEL BLOG DEL 2 OTTOBRE. SPERIAMO CHE ANCHE LA SUA MORTE SERVA ALMENO PER EVITARE ALTRI LUTTI. UN ABBRACCIO CARLO SORICELLI
RispondiEliminaLAURA, ACCENDI ANCHE TU UNA CANDELA VIRTUALE CON UN PENSIERO DEDICATO A TUO PADRE. CARLO SORICELLI
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