Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
venerdì 1 aprile 2011
E’ morto Federico Severino operaio di 30 anni a La Spezia
L’anziano agricoltore stava guidando un grosso trattore su una stradina di campagna quando improvvisamente il terreno è franato provocando il ribaltamento del mezzo. Rimasto intrappolato al posto di guida, l'agricoltore è morto sul colpo.
Vigili del fuoco e Carabinieri intervenuti sul posto stanno ora indagando sulle cause che hanno portato alla frana del fondo stradale
1 aprile La Spezia E’ morto Federico Severino operaio di 30 anni. Federico è' caduto da una passerella, precipitando per oltre sette metri. Una caduta che lo ha ucciso all’’istante. Il giovane operaio era dipendente di un'impresa che effettuava lavori di manutenzione sull'impianto di illuminazione stradale . Mentre era imbragato con le cinture di sicurezza a un ponte che sovrasta i binari della stazione ha perso l'equilibrio precipitando nel vuoto. Sono in corso indagini sul caso.
Asti 31 marzo E’ morto un agricoltore di 72 anni che si è ribaltato a causa del cedimento del terreno. L'episodio è avvenuto ad Agliano Terme.
L’anziano agricoltore stava guidando un grosso trattore su una stradina di campagna quando improvvisamente il terreno è franato provocando il ribaltamento del mezzo. Rimasto intrappolato al posto di guida, l'agricoltore è morto sul colpo.
Vigili del fuoco e Carabinieri intervenuti sul posto stanno ora indagando sulle cause che hanno portato alla frana del fondo stradale.
Bergamo 01 Aprile 2011. E' morto Francesco Mangili di 56 anni.Francesco è morto schiacciato dal trattore mentre stava lavorando in un campo . Inutili i soccorsi, il pensionato è deceduto praticamente sul colpo. Da quanto si è appreso, stamattina, venerdì 1° aprile, il 56enne si era recato a lavorare in un campo di proprietà del figlio dove ci sono diverse serre. Nessuno ha assistito all'incidente, ma la dinamica è risultata abbastanza chiara: il pensionato si è ribaltato col mezzo rimanendo ucciso sul colpo. Il figlio, non vedendo il padre rientrare a casa per pranzo, è andato al campo a controllare scoprendo il cadavere. Sul posto sono accorsi i carabinieri, la polizia, i vigili del fuoco e l'ambulanza del 118, ma lo staff medico non ha potuto far nulla per Francesco Mangili morto da diverse ore.
Udine 1 APR E’ morto Dragan Jelinic un operaio di nazionalita' serba. Dragan Jelinic Dragon e' morto schiacciato da una lastra di metallo all'interno di un cantiere edile a Udine.
Secondo una prima ricostruzione, Dragan stava manovrando la lastra, solitamente utilizzata per le colate di cemento, sopra un'impalcatura. Per cause da accertare, Dragan ha improvvisamente perso l'equilibrio cadendo a terra da circa rimanendo schiacciato dalla lastra stessa. E' morto poco dopo l’arrivo dei sanitari
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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