Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
venerdì 15 aprile 2011
sono morti: Franco Scotti, Antimo Ciccarelli, un operaio romeno in provincia di Bari e Ezio Ghilardi
Pisa. E’ morto Antimo Ciccarelli edile di 57 anni. La tragedia in un n un cantiere edile di Cantanbrone . Antimo si trovava all'interno di una ex colonia in corso lavori di ristrutturazione. A quanto si è saputo Ciccarelli sarebbe morto per dissanguato dopo essersi reciso l'arteria femorale. Per ricostruire la dinamica dell'incidente e i sanitari del 118 che hanno provato a rianimarlo a lungo senza successo. Purtroppo Ciccarelli è morto dissanguato prima che i sanitari potessero intervenire. La dinamica dell'incidente non è ancora chiara e sul posto stanno operando i tecnici della Medicina del lavoro per ricostruire la tragedia. A quanto si è appreso, però, sembra che Ciccarelli sia scivolato su un ferro provocandosi una mortale ferita a una gamba. I soccorritori del 118, giunti sul posto in pochi minuti, hanno provato a tamponare l'emorragia ma le condizioni di Ciccarelli sono parse subito disperate e per oltre un'ora si è tentato di rianimarlo senza riuscire però a salvargli la vita.
14 aprile Bari E’ morto Aurus Bentea, operaio in un cantiere a Gioia del Colle, in provincia di Bari. Per cause in corso d'accertamento, l'operaio - romeno da anni residente in Italia - è precipitato al suolo dal tetto di un capannone alto una decina di metri. Immediatamente soccorso dai compagni di lavoro, l'operaio è morto durante il trasporto all'ospedale di Gioia del Colle. Nel cantiere sono intervenuti, per accertare le circostanze dell'incidente, anche gli ispettori dello Spesal.
14 aprile Lecco E’ morto , Ezio Ghilardi, autotrasportatore bergamasco di 49 anni di Cisano, nel Lecchese, schiacciato dal suo camion. Una tragedia lavorativa che anche i carabinieri hanno fatto fatica a spiegarsi. Entrato in un senso unico, ha accostato il camion sul lato sinistro della strada ed è uscito dall'abitacolo, in uno spazio ristretto tra la cabina del camion e un muro. Avrebbe dovuto scaricare il suo mezzo pesante. Per cause non ancora accertate, ma probabilmente non era stato inserito inl freno a mano, il camion si è mosso, spostandosi verso il muro, forse a causa di una lieve pendenza del terreno.
Basta morte verdi causate dal trattore
ASTI 14 APR –E’ morto Maurizio Cirio di 44 anni travolto dal trattore che stava guidando in un suo frutteto con il terreno in forte pendenza. Cirio era molto conosciuto a Cessole dove e' titolare di un ristorante.
Secondo i primi accertamenti, l'incidente potrebbe essere stato causato da un cedimento del terreno. Il trattore si e' rovesciando imprigionando l'uomo al posto di guida.
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.
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