morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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giovedì 29 aprile 2010

E' MORTO UN OPERAIO SCHIACCIATO DA UNA PRESSA. E' MORTO ROBERTO NOTO IN UN CANTIERE DI PALERMO. IL GIOVANE SI E' ROTTO L'OSSO DEL COLLO PER LA CADUTA

Monza 29 aprile E' MORTO MASSIMO GALBIATI UN OPERAIO DI 44 ANNI. in tarda mattinata di oggi 29 aprile M.G ha perso la vita schiacciato da una pressa sotto gli occhi terrorizzati dei colleghi di lavoro. La vittima , residente a Brugherio e dipendente di un'azienda locale. Intorno a mezzogiorno, per ragioni ancora da accertare, mentre lavorava vicino al macchinario, è finito sotto la pressa che l'ha fatalmente schiacciato. A lanciare l'allarme, i colleghi che hanno chiamato immediatamente il 118. Sul luogo dei fatti, in pochissimi minuti, si sono precipitati gli agenti della polizia locale, i vigili del fuoco di Monza, l'ambulanza e l'automedica, ma per la vittima non c'è stato nulla da fare.Il cadavere del 44enne è rimasto nella posizione in cui si trovava fino all'arrivo dei tecnici dell'Asl, intorno alle 14, perché gli esperti potessero esaminare il macchinario e rilevare eventuali anomalie. L'esito dell'esame non è ancora noto, ma non è escluso neanche che a causare la tragedia sia stato un malore improvviso del lavoratore. Intorno alle 14.20, il magistrato di turno Donata Costa ha autorizzato la rimozione della salma per la quale è stata disposta l'autopsia.


Palermo E’ MORTO ROBERTO NOTO OPERAIO DI 24 ANNI. Roberto e’ morto mentre era al lavoro in un cantiere rompendosi l'osso del collo. E' accaduto a Misilmeri, nel palermitano, Roberto e' stato accompagnato all'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo dal fratello Sergio, che pero' non ha saputo dare delle spiegaizoni sull'infortunio mortale. I medici non hanno potuto che constatarne il decesso. Indagano i Carabinieri.

E' MORTO IL GIOVANE MOLDAVO DI 23 ANNI FERITO CADENDO DA UNA SCALA IN UN CANTIERE: DONA GLI ORGANI DOPO CHE AVEVA VISTO UN FILM DI MUCCINO

Novara 28 APRILE E' MORTO PIETRO INVERNIZZI TAGRICOLTORE DI 51 ANNI. PIETRO è stato travolto dal treno regionale, che stava viaggiando sulla linea Milano-Torino.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia ferroviaria Invernizzi stava camminando ai margini della massicciata e stringeva l’ombrello fra le mani. I conducenti del convoglio hanno provato più volte ad avvisarlo con gli appositi segnali acustici, ma l’uomo non si sarebbe accorto di nulla. Invernizzi è stato colpito dal locomotore e sbalzato ai margini della massicciata. L’agricoltore è morto sul colpo.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, chiamati a effettuare il recupero del corpo. L’accaduto è ora al vaglio della polizia ferroviaria di Novara. Invernizzi, sposato e con figli, era uno stimato professionista nel settore agricolo.
L’incidente ha causato qualche rallentamento sulla linea e dei ritardi ai treni. Durante le operazioni di recupero la circolazione è stata comunque garantita su un solo binario.

Bergamo, 28 apr. E' MORTO UN GIOVANE OPERAIO MOLDAVO CHE ERA CADUTO DA UNA SCALA IN UN CANTIERE DI CARAVAGGIO. AVEVA LASCIATO DETTO CHE IN CASO DI MORTE AVREBBE DONATO GLI ORGANI. E' morto infatti agli Ospedali Riuniti di Bergamo l'operaio moldavo residente a Cologno Monzese che lunedi' scorso era caduto da una scala in un cantiere di Caravaggio dove stava posizionando del cartongesso e aveva battuto la testa riportando un grave trauma cranico. Il ferito, ancora cosciente, aveva ricevuto le prime cure sul posto e poi, intubato, era stato portato alla Terapia intensiva dei Riuniti. Le sue condizioni sono andante via via aggravandosi fino alla morte. Sono stati gli stessi familiari ad acconsentire alla donazione di cuore, fegato e reni, raccontando che poco tempo fa il figlio era uscito commosso dalla proiezione del film "Sette anime" di Muccino con Will Smith, confidando ai genitori la propria decisione di donare i propri organi in caso di morte, come faceva il protagonista della storia. E cosi' e' stato

mercoledì 28 aprile 2010

VERONA. E' MORTO GIAMPIERO GIACOMELLI IL GIRONO PRIMA DI COMPIERE 49 ANNI. E' L'ENNESIMA MORTE VERDE.E' MORTO UN OPERAIO A FOGGIA CADENDO IN UN SILOS

Foggia 28 aprile E' MORTO UN OPERAIO CADENDO IN UN SILOS. l'operaio del sementificio di Cerignola, in provincia di Foggia, caduto in un silos dell'azienda. Aveva 50 anni. Il suo corpo si trova ancora sul fondo della struttura all'interno della quale c'era materiale cerealicolo residuo. Si sta attendendo l'arrivo del medico legale. Secondo una piu' aggiornata ricostruzione si trovava all'interno della struttura e ne stava pulendo le pareti insieme ai colleghi che si sono salvati.


Verona E’ MORTO GIAMPAOLO GIACOMELLI IL GIORNO PRIMA DI COMPIERE 49 ANNI. Giacometti è morto ieri mattina, mentre stava lavorando i campi del suo oliveto in località Prandine, un luogo rurale che dalla collina vicino al Crero domina, con un panorama mozzafiato, il lago.A causa probabilmente di un cedimento del terreno, il piccolo trattore con cui stava coltivando la sua terra, si è ribaltato e Giacometti è rimasto schiacciato. La moglie, Patrizia Moratti, intorno alle 13,30 non vedendolo rientrare a casa è andata a cercarlo e l'ha trovato morto sotto il trattore. Sono intervenuti quindi i carabinieri di Caprino, con gli ispettori dello Spisal per gli accertamenti. La salma è stata trasportata all'ospedale di Bussolengo, dove verrà poi rilasciato il nulla osta per la sepoltura.Giampaolo Giacometti era conosciutissimo a Torri. È cresciuto e vissuto in località San Faustino, dove aveva realizzato un oleificio dal nome omonimo Giacometti, uno dei frantoi più antichi del lago di Garda. Oltre alla moglie lascia una figlia, Giorgia, ventitreenne, in attesa di un figlio.

lunedì 26 aprile 2010

E' MORTO A CORTINA MARCO DEL POZZO EDILE DI 43 ANNI

Belluno E' MORTO A CORTINA MARCO DEL POZZO EDILE DI 43 ANNI. marco è caduto dal campanile di Cortina, dove stava effettuando dei lavori di ristrutturazione, perdendo la vita per i traumi riportati nell'urto con una parete. Marco nonostante fosse dotato dei dispositivi di sicurezza è scivolato ed è stato probabilmente il violento scontro con un sporgenza del campanile a causare il decesso. I colleghi lo hanno subito soccorso, issandolo fino alla cima, e hanno lanciato l'allarme al Soccorso alpino, che ha inviato un elicottero da Pieve di Cadore.Imbarcato con un verricello, è stato trasportato alla piazzola dell'ospedale ma a nulla sono valse le manovre di rianimazione.

domenica 25 aprile 2010

E' MORTO L'OPERAIO MARIO BEATRICI A BRENO DI BRESCIA.

Brescia 25 aprile. E' morto Mario Beatrici l'operaio che era in riaminazione all'ospedale civile di Brescia. non ce l'ha fatta a sopravvivere ed è spirato questa mattina in un letto del reparto di Rianimazione dell'ospedale Civile di Brescia Mario Beatrici, l'operaio di 54 anni di Ceto rimasto gravamente ferito sul lavoro sabato a causa di un infortunio verificatosi all'interno del capannone adibito ai trattamenti termici della Metalcam di via Leonardo da Vinci a Breno, la ex Tassara.Intorno alle 15,30 di sabato l'uomo stava issando con la gru un grosso palo metallico dalla vasca di tempra insieme con due colleghi, quando, per cause in corso d'accertamento, il pesante manufatto s'è staccato e l'ha colpito violentemente al torace e alla testa.Le condizioni dell'operaio sono apparse subito molto gravi. I compagni di lavoro hanno lanciato l'allarme, ma i soccorritori del 118 arrivati con l'eliambulanza dal Civile di Brescia hanno raccolto la vittima priva di conoscenza e in condizioni disperate. Purtroppo per il 54enne camuno i tentativi si salvarlo dei medici si sono rivelati senza esito.Le indagini sono affidate ai carabinieri di Breno e i tecnici dell

venerdì 23 aprile 2010

. E' morto Calogero Luppino di anni 80 schiacciato dal trattore che guidava.E' morto salvatore pedriliggeri in provincia di Ragusa

Agrigento E' MORTO CALOGERO LUPPINO GUIDANDO UN TRATTORE A 80 ANNI. Calogero, sposato, veterinario in pensione di Casteltermini, è morto schiacciato dal mezzo che stava manovrando. Per ore, il corpo dell’anziano è rimasto sotto il mezzo agricolo. Sul posto hanno lavorato i vigili del fuoco, con l’autogrù, per spostare il trattore. I tentativi sono però falliti, a causa della zona impervia. I carabinieri hanno allora richiesto l’intervento di una pala meccanica, di proprietà di una ditta privata.



Ragusa 21 aprile E' MORTO SALVATORE PEDRILIGGERI AGRICOLTORE DI 71 ANNI. Salvatore è morto poco dopo mezzogiorno, in contrada Favarotta-Ritillini al confine tra i territori di Modica e Rosolini. Salvatore aveva deciso di raggiungere il suo podere per eseguire, con un trattore dei lavori di aratura.
Il terreno, che presentava una superficie a gradoni, forse a causa di una manovra sbagliata, ha fatto ribaltare il pesante mezzo che lo ha schiacciato.
Qualcuno si è accorto della disgrazia ed ha immediatamente dato l’allarme . Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Noto che hanno subito agganciato con la grù il trattore per estrarre l’agricoltore che dava ancora segnali di vita.
I sanitari del 118 hanno tentato di rianimare l’uomo ma inutilmente. Sul luogo della disgrazia anche una pattuglia della polizia per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente.

giovedì 22 aprile 2010

E' MORTO UN OPERAIO IN UN CANTIERE DI SANTA MARIA DI GALLURA

Olbia Tempio E' MORTO UN OPERAIO DI 45 ANNI SCHIACCIATO DA UN MEZZO GUIDATO DA UN COMPAGNO. L'operaio, originario di Santa Maria Coghinas, è stato schiacchiato da un pesante mezzo guidato da un collega, ancora sotto shock. Tempestivo è stato l’intervento del 118 ma inutile: i medici hanno solo potuto constatato la morte dell’operaio.Si attendono ulteriori accertamenti da parte dei Carabinieri di Santa Teresa di Gallura e degli Ispettori del Servizio di Prevenzione Ambienti di Lavoro di Olbia.

sabato 17 aprile 2010

E' MORTO GIUSEPPE PUZZO UN GIOVANE OPERAIO DI 26 ANNI A VISSINI IN PROVINCIA DI CATANIA

Catania, e' MORTO GIUSEPPE PUZZO UN GIOVANE OPERAIO DI 26 ANNI CONIUGATO E CON UNA FIGLIA. iL GIOVANE era dipendente di un'impresa edile e' morto ed un altro, di 31, e' rimasto gravemente ferito a causa dell'urto con i cavi dell'alta tensione del braccio meccanico semovente di un'autopompa che stavano manovrando per gettare una colata di cemento. Non sono stati resi noti i nomi dei due operai coinvolti. L'operaio, sposato, con una figlia, e' morto sul colpo folgorato. Sono intervenuti i carabinieri dopo che i colleghi di lavoro hanno chiamato il 118. Il ferito e' stato trasportato nell'ospedale di Militello Val di Catania, dov'e' stato giudicato guaribile in cinque giorni. Sull'incidente la Procura di Catania ha aperto una inchiesta, disponendo l'autopsia, che sara' effettuata in queste ore.

giovedì 15 aprile 2010

E' morto un operaio cadendo da un silos.

VENEZIA, 13 APR - E' MORTO UN OPERAIO dopo essere precipitato da un'altezza di 8 metri, mentre stava lavorando in un'azienda cerealicola di Ceggia (Venezia). L'operaio di 68 anni, era salito sopra un silos alto 13 metri per effettuare un intervento di manutenzione, quando ha perso l'equilibrio ed e' precipitato.

martedì 13 aprile 2010

UN'ALTRA MORTE VERDE. E' MORTO MARCO BUSTARINI AGRICOLTORE DI 54 ANNI

Piacenza E' morto Marco Bustarini 54 padre di famiglia. Marco è morto questa mattina a causa dell'ennesimo trattore che si è ribaltato il trattore sul quale si trovava al lavoro si è ribaltato e lo ha schiacciato mortalmente. L'infortunio è avvenuto nella tenuta della nota azienda piacentina "La stoppa" di Niviano di Rivergaro.- Su tutto l'accaduto sono ancora in corso gli ultimi accertamenti dei carabinieri della stazione di Rivergaro e dei tecnici della medicina del Lavoro di Piacenza. La tragedia è avvenuta in un punto abbastanza isolato, ai piedi di un vigneto, e Buscarini in quel momento stava lavorando da solo. Da una prima ricostruzione sembra che Bustarini fosse alla guida di un trattore privo del roll-bar di sicurezza. Stava tagliando l'erba lungo il fianco di una collinetta quando all'improvviso il mezzo agricolo è caduto lungo una piccola discesa di circa due metri. Ad accorgersi del mezzo agricolo sottospra è stato un ex dipendente della Stoppa che stava transitando in auto lungo la vicina strada provinciale della Cementirossi. Scattato l'allarme, mentre arrivavano i vigili del fuoco, l'ambulanza e l'elicottrero del 118 di Parma, alcuni colleghi hanno liberato il corpo dell'agricoltore utilizzando un braccio meccanico. Buscarini purtroppo è morto sul colpo

ENNESIMA MORTE VERDE PROVOCATA DAL RIBALTAMENTO DEL TRATTORE. E' MORTO GIUSEPPE TONINI AGRICOLTORE DI 86 ANNI

Trento 10 aprile E' morto Giuseppe Tonini Agricoltore di 86 anni. Ancora una una morte verde provocata dal killer il trattore : ne e' rimasto vittima Giuseppe Tonini di Mollaro, frazione di Taio. Il cadavere dell'uomo e' stato recuperato nella notte, dopo essere stato schiacciato sotto il proprio trattore. L'incidente si e' verificato lungo la strada che da Dardine conduce al maso di famiglia, in un tratto in forte pendenza. Secondo i primi rilievi eseguiti dai Carabinieri, l'anziano agricoltore non sarebbe riuscito a controllare il mezzo, che si e' ribaltato, finendo poi contro un albero. Giuseppe non e' riuscito a scendere dal trattore ed e' rimasto schiacciato.

lettera aperta di Mattia Fontanella al Presidente napolitano

Caro Presidente:un suo gesto "PER IL LAVORO"

Caro Presidente, le scrivo due righe strappate al dolore e al disgusto di vivere in questo Paese dominato dall'arroganza e dall'insipienza. Le scrivo con gli occhi non ancora rigati dalla rassegnazione mentre rileggo "Le descrizioni in atto" di un grande poeta, Roberto Roversi."Si può leggere altro in tale giornale/del giorno medesimo suicida a Moncalieri:/forse Concetta De Nitto è/stata travolta dalla dura spietata esistenza/ che a soli diciassette anni/doveva condurre? da tre anni veniva/importata dal suo paese. E' un caso/comune, di ragazze come lei/nei campi di Moncalieri e Nichelino/se ne trovano a decine...". Caro Presidente, in questo paese da anni si muore, oci si lascia morire,come mosche nei campi,nei cantieri, nelle fabbriche in un silenzio gravido, sporcodi responsabilità. Oppure,si svetta sui tetti e ci s'imprigiona nel carcere dell'Asinara per rivendicare il lavoro. Come gli operai della Vynils di Porto Torres che bisognerebbe nominare Cavalieri del Lavoro per l'amore, la dedizione che hanno verso illoro mestiere. Caro Presidente, questo le chiedo:un gesto. Un semplice gesto: far diventare questi operai Cavalieri. Li faccia"volare", "svettare"nel cielo basso di questo paese.Gli ridiala dignità. A loro, a noi comuni cittadini ostinati a fare il loro dovere, a rispettare le regole, a credere ancora in questo Paese.

Glielo chiedo con un macigno nel cuore.
Mattia Fontanella Lettera aperta a Giorgio Napolitano

Vicenza E' MORTO SEBASTIANO STORTI OPERAIO DI 40 ANNI DELLA DITTA FARMACEUTICA ZAMBON

Vicenza E' morto Sebastiano Storti operaio di 40 anni trovato morto in una vasca di refrigerazione. La morte di Sebastiano è per molti versi ancora incomprensibile.Una tragedia incomprensibile, per diversi motivi. Sebastiano era considerato da tutti i compagni della Zambon un lavoratore esperto. Nella zona dove si trova la vasca possono infatti accedere solo alcune persone, quelle che sanno che cosa devono fare.
E Storti da anni era addetto alla manutenzione. La vasca in cui è caduto serviva alla refrigerazione dei prodotti e conteneva un liquido ad una temperatura di meno 20gradi.Forse dovuta ad un malore la caduta di Sebastiano nella vasca refrigerante. Anche l’ora della disgrazia è tutta da chiarire. L’unica cosa su cui non ci sono dubbi è l’ora del ritrovamento: pochi minuti prima delle 20.30. La tragica scoperta è stata fatta da alcuni colleghi di Sebastiano Storti, che stava lavorando alla “Zambon” nel turno pomeridiano-serale.

lunedì 12 aprile 2010

E' MORTO LUCIANO CORTESE AGRICOLTORE DI 81 ANNI. L'ENNESIMA VITTIMA DI UNO SPIETATO KILLER "ILTRATTORE"

Vicenza E' morto Luciano Cortese, 81 anni, agricoltore in pensione. Luciano è stato travolto dal suo stesso mezzo agricolo mentre stava trasportando a casa della legna appena tagliata nel bosco.
Il bosco dove è avvenuta la disgrazia dista un centinaio di metri in linea d'aria dalla sua casa situata in contrada Oneste. Non lontano, al momento del fatto, anche la figlia Annamaria e il genero Ivano Pavan che non hanno potuto in alcun modo intervenire per cercare di evitare la tragedia visto che Luciano si trovava da solo nel bosco. In zona sono arrivati i vigili del fuoco di Asiago, i sanitari del nosocomio altopianese, una pattuglia dei carabinieri della stazione di Lusiana e un elicottero dell'elisoccorso di Treviso. Purtroppo al medico rianimatore del 118 non è rimasto altro che constatare il decesso dell'anziano per i politraumi causati dallo schiacciamento del torace. Verso le 11.30 è arrivato anche il nulla osta del magistrato di turno del tribunale di Bassano che ha permesso la rimozione del corpo senza vita dell'anziano. La salma è stata trasportata all'obitorio del nosocomio asiaghese dove rimane a disposizione del magistrato che deciderà se predisporre l'esame autoptico.
Entro lunedì mattina il pm darà notizia delle sue disposizioni così da poter permettere alla famiglia di provvedere per l'ultimo saluto a Luciano.
Sulle cause dell'incidente stanno indagando gli inquirenti. In base ad una prima ricostruzione dei militari, Cortese era a bordo del mezzo (un piccolo autocarro Bcs); mentre scendeva lungo la strada d'accesso al bosco, sarebbe stato letteralmente sbalzato in avanti - forse dopo che il trattore ha urtato un sasso - finendo poi sotto alle ruote anteriori dell'autocarro.
Su cosa possa aver fatto sbalzare Cortese dal seggiolino si sono fatte alcune ipotesi. Escludendo il guasto meccanico, perché il mezzo si è messo prontamente in moto dopo la tragedia, le ipotesi più plausibili sono che una marcia sia saltata, facendo perdere quindi il controllo al mezzo al conducente. Oppure il mezzo si è bloccato all'improvviso, forse per uno spostamento del carico di legna, scaraventando la vittima a terra.
Non si esclude nemmeno l'eventualità di un malore considerata l'età della vittima, anche se tutti sottolineano il suo buono stato di salute confermato anche dal fatto che era andato nel bosco per raccogliere legna.
Cortese lascia, oltre alla moglie, le due figlie con i propri mariti e cinque nipoti. Ma è tutta la contrada, a cui si aggiunge tutta la comunità di Conco che piange la morte che ha fatto velocemente il giro del paese.
Incredulità. È il primo sentimento espresso dai famigliari di Luciano Cortese per quanto accaduto. Incredulità sia per la dinamica dei fatti sia perché quel bosco e quel mezzo lui li conoscevano come le sue tasche.

sabato 10 aprile 2010

E' MORTO UN AGRICOLTORE. ENNESIMA MORTE VERDE DI UN AGRICOLTORE A VAL D'ULTIMO DI BOLZANO

LE MORTI VERDI RAPPRESENTANO IL 30% DI TUTTE LE MORTI PER INFORTUNIO SUL LAVORO
BOLZANO E' MORTO UN AGRICOLTORE di 70 anni in un incidente sul lavoro in val d'Ultimo, in Alto Adige. L'uomo stava spargendo letame su un ripido prato nelle vicinanze del maso Niederhaus, quando il trattore si e' improvvisamente ribaltato. Il conducente e' finito sotto il mezzo agricolo. Sul posto e' arrivato con un elicottero del 118 il medico d'urgenza che pero' non ha potuto salvare la vita dell'anziano. Sono anche intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco.

venerdì 9 aprile 2010

E' MORTO UN OPERAIO DI 45 ANNI A POMEZIA IN PROVINCIA DI ROMA

Roma E' MORTO UN OPERAIO di circa 45 anni questo pomeriggio a Pomezia, centro a pochi chilometri da Roma, dopo essere rimasto coinvolto in un incidenteall'interno di un'azienda per lo smaltimento dei rifiuti che si trova in via della Solfatara, all'altezza del km 10.In base a quanto affermano fonti del 118, il fatto e' avvenuto intorno alle ore 16: A.D. e' stato investito e schiacciato da un macchinario per ragioni che devono essereancora accertate. Lo scontro e' stato violento, per l'uomo non c'e' stato nulla da fare. Il medico del 118, giunto sul luogo con un elisoccorso, non ha potuto fare altro che costatarne il decesso. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Pomezia.

giovedì 8 aprile 2010

E' morto Giuseppe Loiacono agricoltore di Giovinazzo di Bari

L'ENNESIMA VITTIMA DI QUESTA STRAGE DI AGRICOLTORI CHE MUOIONO SCHIACCIATI DAL TRATTORE E CHE PURTROPPO NESSUNO E' SENSIBILE.
Bari E' MORTO GIUSEPPE LOIACONO Un agricoltore di 49 anni, di Giovinazzo. giuseppe è morto dopo essere stato schiacciato dal suo trattore. E' accaduto nella tarda mattinata di oggi a Giovinazzo, in contrada San Lorenzo, nei pressi del cavalcavia dell'autostrada A14.
L'uomo, regolarmente assunto dalla ditta Oroverde Milella, stava arando un terreno dell'azienda destinato alla semina, ma nel fare una manovra di svolta, il mezzo è salito su una cunetta e si è ribaltato, schiacciando il conducente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.Il sostituto procuratore di turno, Patrizia Rautis, ha disposto il sequestro del mezzo agricolo. Dalle prime informazioni raccolte dai carabinieri, Loiacono aveva una ventennale esperienza a bordo dei trattori e, in passato, aveva anche seguito un corso di formazione.

mercoledì 7 aprile 2010

E' MORTO ELVIS MURA NELLA PROVINCIA DI OLBIA-TEMPIO. E' MORTO GIAN BATTISTA ROTA IN UN CANTIERE DI

MILANO 6 APRILE e' MORTO GIAN BATTISTA ROTA un operaio 56enne di Torre de Busi, Gian Battista , 56 anni, sposato, dipendente della «Vitali SpA» di Cisano Bergamasco, è morto mercoledì mattina in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere di Peschiera Borromeo, nel Milanese, dove si sta realizzando la nuova sede della «Microsoft Italia». Nell'incidente è rimasto ferito anche un secondo operaio, Gashi Arben, un cittadino kosovaro di 29 anni, dipendente di una società bresciana.Sembra che i due operai stessero lavorando alla gettata di calcestruzzo di un pianerottolo che porta ad una scala esterna, quando, per cause ancora in corso di accertamento, il pavimento avrebbe parzialmente ceduto, facendo precipitare al suolo i due da un'altezza di 15 metri. L'operaio di Torre de Busi è morto poco dopo nonostante i tempestivi soccorsi e i tentativi di rianimarlo effettuati dal presonale del 118, mentre il cittadino serbo è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Raffaele di Milano, dov'è trattenuto in osservazione. Sembra che ad attutire la sua caduta al suolo sia stato il corpo dell'operaio di Torre de Busi, sul quale il kosovaro sarebbe caduto.
L'area del cantiere è stata parzialmente posta sotto sequestro. Sul posto, oltre alla Polizia locale di Peschiera Borromeo, è intervenuto il personale del 118 sia con un'ambulanza sia con l'elisoccorso.Già il 14 luglio dello scorso anno, nello stesso cantiere aveva perso un 45enne albanese, di Durazzo, ma residente nel Bergamasco, dipendente di una ditta di Zingonia. L'uomo sta lavorando su una piattaforma mobile ad un'altezza di circa 10 metri quando era precipitato a terra morendo sul colpo.


E' morto Elvis Mura edile di 42 anni. Elvis è morto così questa mattina, poco dopo le 11, il titolare di una impresa che sta eseguendo, per conto della Provincia di Olbia-Tempio, una rotatoria sulla strada che collega Badesi con la zona marina. Elvis Mura, di 42 anni, di Lanusei ma residente a Barisardo, era alla guida dell'escavatore che a causa del cedimento del terreno si è capovolto

martedì 6 aprile 2010

E' STATO TROVATO IL CORPO DI UNO DEIDUE FRATELLI PESCATORI SCOMPARSI SABATO A FAVIGNANA

Trapani 6 aprile. Hanno trovato il corpo di uno dei due fratelli pescatori scomparsi sabato a Favignana. I due fratelli erano usciti sabato mattina con una piccola barca in vetroresina per andare a pesca nella zona di Punta Sottile, senza fare piu' ritorno. L'imbarcazione era stata individuata ieri su un fondale di circa 7 metri dagli equipaggi delle motovedette impegnate nelle ricerche, che oggi si sono spostate nella zona del ritrovamento del cadavere.

sabato 3 aprile 2010

E' MORTO L'OPERAIO RIMASTO INTOSSICATO DALL'AMMONICA IN UNA CENTRALE DELL'ENEL DI CIVITAVECCHIA

ROMA 3 aprile E' MORTO L'OPERAIO RIMASTO INTOSSICATO DALL'AMMONIACA NELLA CENTRALE ENEL- . L'OPERIO morto è uno dei quattro rimasti intossicati dall'ammoniaca all'interno della centrale Enel a carbone di "Torre Valdaliga Nord", e non nell'impianto Enelgreenpower del Gruppo Enel, come si era appreso in precedenza. il lavoratore era dipendente di una ditta appaltatrice, ed era stato ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Paolo di Civitavecchia. L'incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno nell'area dell'impianto dove viene stoccata l'ammoniaca utilizzata per abbassare le emissioni del monossido di azoto che si sviluppo durante il processo produttivo. Le condizioni degli altri tre operai coinvolti nell'incidente non destano particolari preoccupazioni.

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venerdì 2 aprile 2010

MUORE MARTA LUGHI A 22 ANNI VITTIMA DEL LAVORO NERO. GLI EDILI E GLI AGRICOLTORI MUOIONO NELL'INDIFFERENZA DELLA POLITICA E DEI MEDIA

CONTINUA LA CARNEFICINA DI EDILI E AGRICOLTORI IN QUESTI PRIMI TRE MESI DEL 2010. QUESTE DUE CATEGORIE DA SOLE HANNO OLTRE LA META' DEI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO. PURTROPPO, NONOSTANTE I MIEI RIPETUTI APPELLI NESSUNO FA NIENTE PER LA PREVENZIONE E LA SENSIBILIZZAZIONE DI QUESTE CATEGORIE. PURTROPPO SECONDO LE MIE TABELLE EXCEL ELABORATE NEL CORSO DI QUESTI DUE ANNI ANCHE APRILE SARA' UN MESE TRAGICO PER EDILI E AGRICOLTORI

SALERNO 2 aprile E' MORTO UN OPERAIO DI 46 ANNI IN UN CANTIERE NELLA località Perito sulla superstrada che collega Agropoli ad Omignano Scalo, in provincia di Salerno. Un edile, originario di Sessa Cilento, ha perso la vita, rimanendo schiacciato da un escavatore che si è ribaltato. Era dipendente di una ditta che stava effettuando dei lavori sulla superstrada, sarebbe deceduto sul colpo. Sul posto la polizia per i rilievi del caso.

Pavia 3 aprile 2010 E' MORTA A SOLI 22 ANNI MARTA LUGHI VITTIMA DI UN LAVORO NERO PAGATO 5 EURO AD ORA. LA POVERA GIOVANE E' RIMASTA IMPIGLATA NEGLI INGRANAGGI DI UN NASTO TRASPORTATORE.-

TRENTO, 3 APR - Un meccanico Mounir Amal di 24 Anni marocchino ha perso la vita stamani schiacciato da camion delle Nazioni Unite Sotto il Pasquale lavorava in Una officina della zona industriale di Rovereto. Il mezzosoprano SI trovata su di Un ponte sollevatore Che all’improvviso ha ceduto e per il Giovane NON C’E Stato scampo: ha riportato lesioni mortali. Sul Posto SONO Subito intervenuti Gli Uomini di Trentino Emergenza ED ANCHE L’elicottero, MA OGNI Soccorso e vano. E Stata Una doppia Aperta Inchiesta da Parte della magistratura e dell’ispettorato del Lavoro. era il Giovane Residente UNO Rovereto Dal 1999.

Brescia 2 aprile E' MORTO UN EDILE SCHIACCIATO DA UNA BENNA IN UN CANTIERE

Brescia 2 aprile E' MORTO UN EDILE SCHIACCIATO DA UNA BENNA IN UN CANTIERE La tragedia sul lavoro questa mattina in via Pellegrine a Soprazzocco di Gavardo. Un operaio è morto schiacciato da una benna in un cantiere edile. L'episodio, al vaglio dell'Asl di Salò e dei carabinieri di Gavardo, che stanno ricostruendo la dinamica, è accaduto alle 8.30. Inutile l'intervento dell'eliambulanza inviata dal 118. Il medico non ha potuto che constatare il decesso dell'uomo. La vittima aveva 68 anni e risiedeva a Vobarno. I familiari sono stati avvisati.

giovedì 1 aprile 2010

STRAGE CONTINUA DI EDILI E AGRICOLTORI. SONO MORTI FRANCESCO CAPUTI, YOHAN BACAOANU.SALVATORE GRASSO.CARMELO STANO

31 Marzo BARLETTA E’ MORTO FRANCESCO CAPUTO AGRICOLTORE DI 46 ANNI che era alla guida di un trattore, Francesco è morto in un incidente stradale avvenuto questa mattina a Barletta all’incrocio tra la strada statale 93 che porta a Canosa di Puglia e l’asse attrezzato della statale 16 bis per Margherita di Savoia. Nell’incidente – sulla cui dinamica sono in corso accertamenti – sono stati coinvolti tre mezzi, due trattori e un autocarro. Il conducente dell’autocarro ha invece riportato ferite al capo e la frattura di una gamba. Sul posto ci sono la polizia stradale di Barletta e i vigili del Secondo una ricostruzione dell’incidente fatta dalla polizia stradale, i tre mezzi percorrevano la statale 16 bis in direzione nord, verso Margherita di Savoia. Il conducente dell’autocarro seguiva i due trattori. Ad un tratto – secondo quanto è stato reso noto – nel tentativo di superare i due mezzi non ce la ha fatta ed ha urtato il primo trattore della fila che si è capovolto.

VERONA E’ MORTO YOAN BACAOANU DI 31 ANNI . Il giovane romeno è morto in un incidente sul lavoro, a Mezzane di Sotto (Verona), nell’azienda agricola Massimago 1983. La vittima era residente a Mezzane di Sotto, e lavorava nell’azienda agricola. Il romeno, secondo quanto accertato dai carabinieri di San Martino BuonAlbergo, è rimasto schiacciato sotto il trattore che stava guidando e che, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato.

Milano E’ MORTO SALVATORE GRASSO. Salvatore si è spento domenica sera dopo 4 giorni di agonia. Salvatore 49enne residente da qualche tempo a Turate, è caduto da un mezzo in movimento giovedì mattina. L'operaio, da due anni dipendente dell'azienda di via Milano che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di Saronno e Caronno Pertusella, stava effettuando il servizio di raccolta a domicilio della plastica quando, per cause ancora da accertare, è caduto dal camion. Era in piedi sul predellino mentre il mezzo svoltava quando forse per un malore o per una disattenzione è scivolato a terra. A dare l'allarme alcuni passanti che dopo aver notato l'operaio a terra hanno subito allertato l'autista del mezzo. I tempestivi soccorsi, un'ambulanza della Croce Azzurra di Caronno Pertusella e un'automedica dell'ospedale di Garbagnate, non sono serviti a molto. Trasferito all'ospedale Niguarda l'uomo è rimasto ricoverato in rianimazione per 4 giorni prima di spegnersi alle 21 di domenica sera in seguito al grave trauma cranico e alle lesioni interne riportate nella caduta. Come prevede la prassi la procura di Varese ha aperto un fascicolo contro ignoti in attesa dei risultati dell'autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore.

Taranto E’ morto Carmelo Stano. Carmelo è morto per essere stato colpito alla testa da un grosso masso mentre era alla guida di un escavatore. Per carmelo non c’è stato niente da fare, il masso di dimensioni enormi lo ha ucciso dopo aver sfondato l’abitacolo

E' MORTO UN ALTRO AGRICOLTORE SCHIACCIATO DAL TRATTORE

31 marzo Verona E’ MORTO UN AGRICOLTORE in incidente mortale sul lavoro è avvenuto poco prima delle 9 a Mezzane di Sotto, in località Massimago. Un agricoltore è morto schiacciato sotto il trattore che stava manovrando in un campo agricolo. Vani i soccorsi del 118, intervenuto con l'elicottero. Per liberare la salma dal peso del mezzo rovesciato sono entrati in azione i vigili del fuoco. Non si conosce ancora l'identità della vittima.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?