Se vuoi dare anche un piccolo contributo per il film documentario sull'Osservatorio e su Carlo Soricelli ecco il link. clicca sopra l'immagine

morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 30 novembre

Agghiacciante l'impennata dei morti sul lavoro Report al 30 novembre. Consiglio a tutti di guardare lo Speciale TG1 di Enrica Majo andato in onda ieri sera dove ci sono diverse testimonianze di familiari morti sul lavoro e di cosa succede in una famiglia coinvolta in questa tragedia Osservatorio Indipendente di Bologna, attiva dal 1° gennaio 2008 Report morti sul lavoro nel 2024 al 30 novembre 966 morti sui luoghi di lavoro, ma con l’itinere e altre situazioni arriviamo a 1379 morti Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 144 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. Le “capitali” dei morti sul lavoro senza itinere Napoli 30 morti sui luoghi di lavoro, Brescia 28, Salerno 28, Palermo 22, Torino 22, Bologna 21, Roma e Salerno 19, ma attenzione il numero di morti va rapportato al numero di abitanti in età lavorativa e l’indice occupazionale non ha nessun valore statistico, visto che a morire per il 35% dei morti registrati dall’Osservatorio non sono assicurati a INAIL o lavorano in nero, o sono agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani che continuano (per nostra fortuna) a coltivare la terra) Il 48% dei morti sui luoghi di lavoro sono ultra sessantenni, 172 di questi addirittura ultra settantenni e da soli sono il 17% di tutti i morti sul lavoro. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono ormai il 40% sul totale, con albanesi, romeni e marocchini le nazionalità con più morti Anche quest’anno le donne morte sul lavoro sono già più di 100: non solo il lavoro domestico e il lavoro nelle fabbriche, ora muoiono anche guidando trattori e Tir, ma numerosissime in itinere: per stanchezza del doppio e triplo lavoro, per la fretta e per conciliare casa e lavoro e accudimento dei familiari, per le strade poco sicure e la distanza per raggiungere il posto di lavoro Le professioni con più morti sono sempre le stesse da quando 17 anni fa ho aperto l’Osservatorio; Agricoltura, edilizia, autotrasporto (in questi ultimi anni c’è stato il raddoppio dei morti in questa categoria), artigianato e industria, l’Industria ha relativamente pochi morti nonostante milioni di occupati, ma qui c’è il Sindacato che controlla e che spessa collabora con le aziende sulla Sicurezza. I morti nelle industrie con più di 15 dipendenti sono soprattutto dovute al subappalto, così come nelle aziende statali come ENEL e Ferrovie dello Stato dove ci sono state le ultime stragi come a Brandizzo e Suviana, ma anche di lavoratori morti singolarmente, come Giuseppe Schettino morto a Bologna il giorno dello sciopero generale in un appalto ENEL, e sempre nel bolognese Attilio Franzini in appalto alle Ferrovie dello Stato, si vede che la strage di Brandizzo e di Suviana non hanno prodotto un moto di coscienza nei dirigenti di questi due grandi Enti e dei ministri competenti. Carlo Soricelli Morti sul lavoro in Italia nel 2024 al 30 novembre sono morti 966 lavoratori sui luoghi di lavoro, con l’itinere arriviamo a contarne 1379 non temo smentite i morti sono tutti registrati in tabelle Excel ma diversamente da INAIL nelle mie registrazioni ci sono tutti i morti e non solo gli assicurati a INAIL. OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 30 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 964 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1378 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 184 totali 122 sui luoghi di lavoro Milano 16 (35 con itinere), Bergamo 11 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 142 totali 93 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 28 VENETO 113 totali 77 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 8 Rovigo 3 Treviso 13 Verona 14 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 110 totali 71 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 6 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 8 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 99 69 sui luoghi di lavoro Palermo 22 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 9 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 3 Trapani‎ 8 TOSCANA 95 totali 60 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 7, Massa Carrara 2 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 121 totali 63 sui luoghi di lavoro Roma 19 Viterbo 12 Frosinone 13 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 78 totali 49 sui luoghi di lavoro Torino 22 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 86 totali 58 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 16 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 50 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 20 ABRUZZO 45 totali 34 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 12 Pescara 4 Teramo 6 SARDEGNA 48 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 32 totali 23 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 2 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 28 totali 19 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 8Gorizia 3 LIGURIA 32 totali 22 sui luoghi di lavoro Genova 6 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 21 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 22 totali 16 sui luoghi di lavoro Potenza 12Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc.

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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martedì 31 agosto 2010

E' morto un autotrasportatore nel porto di La Spezia

La spezia E' morto un autrasportatore di 59 anni. La vittima ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato tra la motrice e alcuni container. Sul posto sono intervenuti 118, i vigili del fuoco, la polizia del porto e medico legale.

SONO IL TRENTINO ALTO ADIGE E IL VENETO LE REGIONI CON PIU' MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO NEI PRIMI OTTO MESI DEL 2010

Cari Amici, sono a darvi la situazione dei morti per infortuni sul lavoro riguardante primi otto mesi del 2010.
I morti per infortuni sul lavoro ad oggi 31 agosto 2010 sono 370 contro i 379 dello stesso periodo del 2009.
La provincia con più morti in assoluto è quella di Bolzano con 14 morti, seguono le province di Milano e di Roma con 10 vittime ma che però hanno moltissimi abitanti in più. Seguono tre province venete, Treviso con otto vittime, Padova e Venezia con 7. Anche Trento, l’altra provincia del Trentino Alto Adige ha 7 morti. E’incredibile il triste primato del Trentino Alto Adige con 21 vittime, in rapporto al numero d’abitanti è come se la Lombardia avesse avuto in questi otto mesi 250 morti, mentre in realtà ne ha 48. Ma è il Veneto con quaranta morti la regione che registra l’incremento maggiore delle vittime rispetto al 2009 superando già in questi otto mesi il numero dei morti per infortuni sul lavoro di tutto l’anno scorso (erano 39). Solo Verona sembra migliorare rispetto al 2009 dove ci furono 16 vittime contro le 5 di questi primi otto mesi. ALLORA C’E’ DA CHIEDERSI SE LA TANTA ATTENZIONE LEGHISTA VERSO IL TERRITORIO DI UNA REGIONE IMPORTANTE E SVILUPPATA COME IL VENETO, A GUIDA “PADANA” E’ SOLO PROPAGANDA. La diminuzione dei morti per infortuni della Toscana con 12 morti il Piemonte con 13 e l’Emilia Romagna con 22 è molo sensibile, queste regioni stanno dimezzando il numero dei morti per infortuni sul lavoro. Anche quasi tutte le regioni del centro e del sud stanno diminuendo il numero delle vittime.
Purtroppo muoiono nell’indifferenza generale gli agricoltori che da soli hanno il 32% dei morti sul totale, gli agricoltori muoiono quasi tutti in tarda età schiacciati dal trattore che guidano. L’edilizia ha altre il 27% delle vittime sul totale. A morire in questa categoria sono quasi tutti edili meridionali e stranieri anche nelle aziende del nord. L’industria ha il 10,9% dei morti e l’autotrasporto l’8%.
Chiedo a tutti di “salvare” un agricoltore e un edile, informandolo del pericolo mortale che corre andando a lavorare nei campi o in un cantiere.

venerdì 27 agosto 2010

E’ morto Erich Nischler nel Meranese. E' morto Antonio Livera a Bologna

Bologna E morto Antonio Livera. Antonio è morto per una tragica fatalità cadendo da una scala da un’altezza di un metro. Antonio è stato portato all’ospedale Maggiore di Bologna e gli hanno diagnosticato un forte trauma cranico. Livera è morto nel pomeriggio di mercoledì. Livera lascia la moglie e tre figli.

Bolzano 27 agosto E’ morto Erich Nischler,agricoltore 45enne. Ancora un infortunio mortale sul lavoro in Alto Adige. E' accaduto nella serata di ieri a Naturno, localita' del Meranese. Erich stava trasportando un carico di fieno, quando il mezzo si e' inclinato, rovesciandosi, e lo ha schiacciato. L'uomo e' morto all'istante.

giovedì 26 agosto 2010

E' morto in puglia Antonio dalla Pietra. E' morto Giacomo Tronfi a Latina, E' morto un operaio a San Marino. E' morto Michele Gasparotti nel bresciano

Barletta-Andria-Trani. E’ morto Antonio Della Pietra e due suoi colleghi sono rimasti tramortiti per le gravi inalazioni. Antonio è morto questo pomeriggio nelle campagne di San Ferdinando di Puglia. Due operai che si erano calati nel cunicolo laterale di una cisterna di acqua piovana, profonda sei metri, con l'incarico di impermeabilizzarla, sono rimasti tramortiti probabilmente per le esalazioni dovute all'uso di alcuni solventi. Il proprietario del fondo, un brigadiere dei carabinieri, si è calato per soccorrerli ma anche lui si è sentito male. Un uomo è stato estratto dal cunicolo, a quanto si apprende dalla Questura di Foggia, in condizioni disperate ed è stato intubato.

Salerno E’ morto Antonio Coppola operaio di 43 anni. Una scarica elettrica lo ha fatto cadere da un’ impalcatura e ha battuta violentemente la testa al suolo, morendo sul colpo. È accaduto questa sera a Tramonti, comune della costiera amalfitana. Coppola, stava lavorando in un cantiere edile, dove erano in corso opere di ristrutturazione della facciata di un fabbricato privato. Da quanto si è appreso Antonio, dipendente di una ditta edile di Sant'Antonio Abate (Napoli) si trovava su di una impalcatura intento ad azionare un montacarichi, quando è stato investito da una scarica di corrente elettrica, generata probabilmente da un cortocircuito. .


Roma, 25 ago E’ morto Giacomo Tronfi un edile di 63 anni. Giacomo è morto in un infortunio sul lavoro nel tardo pomeriggio di ieri a Latina, in Via Piave, presso lo stabilimento 'Provides', azienda metalmeccanica che produce condizionatori. Ezio Giorgi, segretario generale Fillea Cgil Latina, ricorda che ''e' il quinto edile morto in provincia di Latina dall’inizio dell’anno. Nell’inntero 2009 i morti sono stati 4. Giacomo Trionfi, di Pomezia, caduto dall'altezza di 10 metri da un tetto di un capannone industriale su cui era in corso una verifica per lo smantellamento dell'amianto - si legge nella nota - Dalle prime ricostruzioni, in corso di verifica da parte degli ispettori dell'Asl di Latina, sembra che il lavoratore deceduto, padre di un dipendente dell'azienda edile 'De Angelis Marco' di Pomezia che stava effettuando il sopralluogo, non risultasse in forza a nessuna delle aziende presenti in quel momento sul sito produttivo. Si tratterebbe quindi di un lavoratore irregolare''.

SAN MARINO, 23 AGO - Un operaio di 46 anni d’origine leccese e' morto a San Marino tranciato da una lama d'acciaio mentre stava scaricando una grossa balla di lana grezza.. Inutili i primi soccorsi prestati dai colleghi. Quando l'ambulanza e' arrivata il personale infermieristico ha tentato la rianimazione, ma dopo qualche minuto e' stato possibile solo constatare il decesso per taglio dell'aorta.

Brescia E’ morto Michele Gasparotti operaio di 50 anni. Michele è morto cadendo da una scala da un’altezza di 4 metri. Secondo le prime ricostruzioni Gasparotti avrebbe perso l'equilibrio, precipitando a terra e battendo la testa. A lanciare l'allarme sono stati i colleghi, accorsi per aiutarlo subito dopo l'incidente. All'arrivo del 118 le condizioni dell'operaio apparivano già gravi e nemmeno l'intervento dell'elisoccorso di Brescia ha potuto scongiurare l'esito fatale della caduta.

venerdì 20 agosto 2010

E' morto un operaio romeno di 28 anni nel sassarese. E' morto Giulio contaldo in provincia di Lecce

Sassari E’ morto un operaio romeno di 28 anni è accaduto ieri sera, alle diciotto, in un fienile nelle campagne tra Giave e Romana, a pochi chilometri da Sassari. L'operaio sta lavorando sul tetto del casale, sistema le balle di fieno insieme a un altro dipendente. L'altezza è notevole, oltre dieci metri, ma quello è un lavoro fatto tante altre volte. Scivolare è un attimo. Un piede va via, inutile ogni tentativo di interrompere la caduta. Il compagno di lavoro lo vede scomparire. accorrono altri operai. Il giovane romeno dà ancora qualche segno di vita. Dalla centrale operativa del 118 si rendono subito conto della gravità della situazione, allertano l'elicottero dei vigili del fuoco che si leva in volo. Nel frattempo sul posto arriva un'ambulanza, con a bordo il medico e le attrezzature per la rianimazione. Iniziano le prime manovre ma la situazione appare subito disperata, sotto lo sguardo attoniti dei compagni di lavoro. Quando l'elicottero atterra il giovane era già morto e vani sono stati i tentativi di rianimarlo.

Lecce E’ morto Giulio Contaldo un operaio di 42 anni. Giulio , è morto stasera cadendo da un'impalcatura alta cinque metri sistemata all'interno di un pozzo di luce. La vittima stava eseguendo lavori di pitturazione fra due abitazioni adiacenti, in via Noha, a quanto pare presso la casa di un parente.Forse Contaldo ha perso l'equilibrio ed è precipitato nel vuoto, morendo sul colpo. Con lui stava lavorando un altro operaio, che ha dato l'allarme. Sul posto è intervenuta un'ambulanza del 118.

E' MORTO NIANG ELHADJI UN OPERAIO SENEGALESE CHE LAVORAVA IN NERO

Firenze E' morto Niang Elhadji, l'operaio senegalese 33enne morto stamani in un incidente sul lavoro, mentre lavorava alla posa di marmi per la ristrutturazione di una concessionaria di auto a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Niag lavorava in nero, è quanto emerge a seguito delle prime indagini condotte per far luce sulla vicenda. Niag, secondo quanto ricostruito, era su un muletto, che si e' ribaltato su una rampa, schiacciandolo senza scampo.

e' morto Walter D'Annunzio una delle innumerevoli vittime del killer chiamato trattore. E' morto un giovane operaio romeno in provincia di Brescia

Chieti E' morto Walter D'Annunzio agricoltore di 42 anni. Walter, e' morto nella tarda mattinata di oggi in un incidente agricolo avvenuto intorno a mezzogiorno in una località vicina a Ortona. Secondo la ricostruzione dei carabinieri D'Annunzio stava lavorando a bordo di un trattore in un terreno di sua proprieta'. Nell'affrontare un tratto scosceso ha improvvisamente perso il controllo del mezzo che si e' ribaltato travolgendolo. Per l'agricoltore non c'e' stato nulla da fare: e' morto schiacciato sul colpo. A dare l'allarme e' stato il fratello, che lavorava a breve distanza. Sul posto, oltre ai carabinieri, sono intervenuti i vigili del fuoco di Ortona.

Brescia E' morto un giovane operaio romeno di 25 anni. Il giovane è morto oggi in seguito ad una caduta da un ponteggio a 10 metri di altezza: stava svolgendo lavori di manutenzione nella ditta di coperture elettriche, Lfp di Piancamuno. Il 118 di Brescia, giunto sul posto ha tentato di rianimare il giovane ma senza riuscirvi.

mercoledì 18 agosto 2010

E' morto in provincia di Padova Alfredo Tecchiato agricoltore di 69 anni

PADOVA E' morto Alfredo Tecchiato un agricoltore di 69 anni. Alfredo è morto poco dopo le 22 di martedì.Tecchaito era uscito di casa con il suo trattore inforno alle 20.30, diretto al vigneto, la zona più impervia della sua azienda agricola. Sembra che l’agricoltore, spianando un terrazzamento del vigneto in retromarcia, sia scivolato sul ciglio del vigneto. Il trattore, senza copertura di protezione, è precipitato nella scarpata, trascinando nel suo volo anche l’agricoltore. Il 69enne sarebbe morto sul colpo. I funerali si svolgeranno venerdì pomeriggio alle 16, nella chiesa parrocchiale di Faedo, dopo il trasporto della salma dall’obitorio dell’ospedale di Este.

martedì 17 agosto 2010

E' morto un operaio a Frattamaggiore di Napoli

E' morto un operaio a Frattamaggiore di Napoli. Incidente sul lavoro a Frattamaggiore. Un operaio è morto e un suo compagno di lavoro è rimasto ferito. L'incidente si è verificato nel primo pomeriggio. Sul fatto sta indagando la polizia che è intervenuta sul posto insieme al magistrato di turno per risalire all'esatta dianamica di quanto avvenuto. Secondo le prime, frammentarie, notizie i due operai stavano eseguendo dei lavori di manutenzione ad un montacarichi di un supermercato, del centro cittadino, al momento chiuso per ferie. La vittima è deceduta subito dopo l'incidente mentre il suo collega è stato trasportato presso l'ospedale di Frattamggiore 'San Giovanni di Dio'.

AGOSTO DI SANGUE ANCORA 4 VITTIMI. SONO MORTI FRANCO DEVOTO, DUE AGRICOLTORI E MARCO FRATTINI

Ancona è morto Carlo Chiappetta di 64 anni. Carlo è morto oggi per le gravi lesioni riportate nell'incidente. Chiappetta era salito sul tetto del capannone senza provvedere alle condizioni di sicurezza quando il tetto ha ceduto e l'operaio è finito a terra dopo un volo quasi 9 metri. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime tanto che era stato trasportato con l'eliambulanza all'ospedale di Torrette di Ancona, dove è morto qualche ora dopo.

Latina E’ morto un agricoltore di 45 anni travolto dal trattore che guidava. L’agricoltore ha perso la vita ieri mentre lavorava in un campo di via Monfalcone, nella zona di Borgo Montello a Latina: ha perso il controllo del trattore sul quale si trovava. Il mezzo lo ha travolto uccidendolo. Inutili i soccorsi.

Genova E’ morto Franco Devoto operaio di 68 anni cadendo da un’altezza di 15 metri. La tragedia ieri, ai cantieri navali di Sestri Ponente, a Genova. Franco è precipitato da una quindicina di metri dentro lo scafo in costruzione di una nave rifornitrice per la Marina Militare indiana. Il suo corpo è stato trovato da alcuni compagni di lavoro. Il caso è molto particolare, perché l'operaio aveva ben 68 anni: si chiamava Franco Devoto, ed era della Spezia. Lavorava, nonostante la sua età, per una ditta di elettrotecnica spezzina, la Sa.Me.Co, appaltatrice della Fincantieri. Sul posto sono intervenuti il sostituto procuratore Giovanni Arena e la polizia scientifica per i rilievi e per interrogare i testimoni.

Varese E’ morto Battista Frattini, un agricoltore di 47 anni, Battista è morto questa mattina, intorno alle 8,30, a Cadegliano Viconago: stava effettuando la manutenzione al suo trattore all'interno della sua proprietà di via Selva quando, per motivi ancora da accertare, è stato schiacciato da una benna montata sul mezzo. È successo tutto tra i due fabbricati di proprietà della famiglia, in un fazzoletto di terra custodito tra i boschi di via Selva. L'uomo lavorava da sempre come boscaiolo, spesso faceva lavori di giardinaggio, e aveva una piccola azienda agricola, una cascina e qualche animale.La mattinata di via Selva è stata squarciata dalle

mercoledì 11 agosto 2010

sono quasi un centinaia gli agricoltori uccisi dal trattore killer dall'inizio dell'anno

L'ENNESIMA VITTIMA DEL TRATTORE KILLER
Bolzano E’ MORTO UN AGRICOLTORE SCHIACCIATO DAL TRATTORE. La vittima è morta questa mattina in un bosco di Perca, in Val Pusteria; l’agricoltre di cui non si conosce l’identità era intenta al suo lavoro alla guida di un trattore con il quale stava trasportando legname con un rimorchio. Ad un certo punto, il mezzo e' uscito dalla carreggiata di una strada forestale, rovesciandosi e travolgendo il conducente che ha perso la vita. I carabinieri si sono recati sul posto per ricostruire la dinamica della disgrazia.

lunedì 9 agosto 2010

E' morto un operai croato in un'acciaieria del cunese

Cuneo E’ morto un operaio croato cadendo da un’altezza di 10 metri. E’ accaduto questa mattina alle acciaierie Riva di Lesegno (Cuneo), complesso industriale a pochi chilometri da Ceva. Un operaio di una ditta esterna - incaricata di eseguire lavori di sistemazione di un capannone - è precipitato al suolo da un'altezza di oltre 10 metri. La vittima è un quarantenne di origine croata. Secondo quanto si è appreso l'uomo, mentre era imbragato al di sopra di un tetto in lamiera si sarebbe sganciato cadendo. Sfondato il tetto, è caduto su un cumulo di materiale ferroso e successivamente al suolo. Inutile ogni soccorso da parte del medico del 118 subito accorso. Il complesso industriale è al momento fermo sino a fine mese: sono presenti solo una cinquantina di operai per la manutenzione."Già poco tempo fa - dice Mauro Cagno, della Rsu della Riva Acciaio e sindacalista della segretaria di Cuneo della Film-Cisl - era accaduto un incidente analogo e l'operaio, pur ferito gravemente, se l'era cavata”.Nell'acciaieria si è svolta un'assemblea dei lavoratori presenti ed è stato proclamato uno sciopero di due ore al termine del turno per "richiamare l'attenzione sull'esigenza di maggior sicurezza".

E' morto Franco Gardella nel bergamasco. E' morto Girolamo Clemente nell'agrigentino

8 ago Bergamo E' morto Franco Gardella agricoltore di 54 anni schiacciato dal trattore che guidava. Franco questa mattina è rimasto coinvolto in un tremendo infortunio agricolo nei pressi di Mezzano Scotti, nel comune di Bobbio. Si è infatti ribaltato con il suo trattore mentre stava trasportando alcune rotoballe di fieno, e per lui purtroppo non c'è stato nulla da fare nonostante il rapido intervento dei soccorritori. Il mezzo agricolo infatti si è ribaltato diverse volte lungo una scarpata di una decina di metri e per l’ennesima vittima del killer spietato chiamato trattore non c’è stato niente da fare.

Agrigento 8 ago E’ morto Girolamo Clemente un operaio precario della squadra antincendio della Forestale di 40 anni. Girolamo è morto precipitando in un burrone durante le operazioni di spegnimento di un incendio nell'area di Lago Arancio, nel territorio di Menfi dove erano in azione mezzi aerei e di terra per spegnere un rogo di vaste dimensioni. La vittima, era nata in Svizzera ma residente a Menfi, avrebbe accusato un malore precipitando in un profondo burrone. L’'ipotesi sembrerebbe confermata da alcuni colleghi, che lo avrebbero visto accasciarsi, mentre si trovava a operare in un burrone

domenica 8 agosto 2010

8 vittime anche in questi giorni di agosto

VICENZA, 5 AGO E' Morto Savatore Palumbo autotrasportattore di 53 anni, il camionista rimasto gravemente ferito nel tamponamento tra mezzi pesanti avvenuto martedi' sull'A4.Salvatore lavorava a Milano in una ditta locale, era ricoverato in coma nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Bortolo di Vicenza: i medici l'avevano sottoposto a un delicato intervento chirurgico che pero' non e' bastato a salvargli la vita. (ANSA).


Verona 6 agosto E' morto Guglielmo Di Maso. Guglielmo Tecnico specializzato nell'azienda dolciaria Bonomi ha cessato di vivere dopo essere rimasto ferito in un incidente avvenuto il 10 luglio scorso. Un collega aveva trovato Di Masoo riverso sul pavimento in una pozza di sangue. Ancora da chiarire le cause della tragedia.

Bologna E' morto Michele Mormile. Michele è stato investito da un treno regionale della Fer, diretto dal capoluogo a Poggio Rusco, nel mantovano, e che stava procedendo pare a velocità ridotta secondo le prescrizioni. La vittima era dipendente di una ditta, la A&B Impianti di Sessa Aurunca, che ha in appalto alcuni lavori di potenziamento della Bologna-Porrettana, in un tratto 'multiservizio' dove passano anche altre linee, della Fer e della linea convenzionale Bologna-Milano. In base a una prima ricostruzione della Polfer, nella mattinata di mercoledì 4 agosto, Mormile sarebbe stato urtato da un treno regionale restando agganciato agli scalini del locomotore che lo ha trascinato per diversi metri.

Trento E’ morto Luigi Inama, operaio di 53 anni. Luigi ha lottato contro la morte nel reparto di rianimazione del Santa Chiara per diverse ore. A detta dei sanitari Inama aveva ferite troppo gravi riportate nell’infortunio sul lavoro lo ha visto come sfortunato protagonista in un cantiere stradale lungo la strada provinciale fra Rumo e Livo. L’incidente è avvenuto pochi minuti prima delle 15. Inama era operaio della ditta di Giustina Pancheri e stava effettuando dei lavori di pulizia della strada provinciale numero 6, quella che porta a Livo. I lavori si erano resi necessari per la creazione di una via di accesso secondaria e quindi bisognava liberare la carreggiata dai detriti.Per fare questo Inama era ai comandi di un escavatore e con la benna recuperava le macerie per poi metterle nel cassone di un camion. Durante una di queste manovre, la benna ha urtato un muro di contenimento e l’urto lo ha fatto sbalzare fuori dalla cabina ed ha sbattuto violentemente la testa nell'asfalto. Trasportato con ferite gravissime all'ospedale Santa Chiara dove è morto poco dopo.

Siracusa E' morto Mario Sanfratello agricotore di 30 anni. Mario ha perso la vita dopo essere rimasto folgorato mentre stava lavorando. La tragedia si è verificata nel pomeriggio di ieri. Inutili si sono rivelati i soccorsi. Per il giovane non c’è stato nulla da fare.I medici hanno potuto solamente constatare il decesso a causa della forte scarica elettrica che lo ha investito mortalmente. Portopalese, da tempo trapiantato a Pachino, dove si era sposato, Sanfratello era papà di un bambino di tre anni. Da parecchio tempo lavorava come agricoltore, dove aveva accumulato una buona esperienza. Da quanto si è appreso, non si conosce la dinamica precisa dell’incidente che ha causato il decesso del giovane. Secondo alcuni, durante una fase di lavoro, con una scala, Sanfratello avrebbe urtato un filo elettrico e questo avrebbe determinato la scarica.

Bolzano, 6 ago E' morto walther Gruber autotrasportatore di 30 anni. Walther ha perso la vita dopo che il suo autoarticolato, carico di legna, giunto in una curva, forse anche a causa della strada resa piu' impervia per la pioggia battente. Il mezzo e' uscito di strada, precipitando per oltre un centinaio di metri in un dirupo. Durante un'interminabile serie di ribaltamenti in mezzo alla boscaglia, l'autoarticolato e' piombato sulla strada sottostante, disintegrando alcuni abeti e pali del telefono, per poi terminare la sua corsa impazzita contro una serie di grossi tronchi. Gruber e' stato sbalzato dall'abitacolo di guida, morendo sul colpo.

Venezia 05/08 E' morto un operaio di 45 anni a causa di un grave incidente sul lavoro. L'operaio stava procedendo allo spostamento di veicoli e, forse a causa di una manovra errata per la pioggia battente che in quel momento stava cadendo, il veicolo che stava guidando, una motrice di camion, è caduto in acqua. L'operaio è morto annegato intrappolato nell'abitacolo.

Venezia 5 agosto E' morto un autotrasportatore probabilmente dell'est europeo. l'autotrasportatore stava scaricando un furgone da una bisarca appena arrivata in porto quando è finito in acqua, annegando in pochissimo tempo. E' morto così oggi pomeriggio a Porto Marghera un autotrasportatore non ancora identificato ma - sembra - di nazionalità straniera, forse dell'Europa dell'Est. Il drammmatico incidente è avvenuto poco dopo le 16, quando nella zona imperversava ancora un forte temporale. Non sono ancora chiare le modalità dell'infortunio costato la vita all'autotrasportatore.

martedì 3 agosto 2010

E' MORTO UN OPERAIO A ROMA. E' MORTO CORNEL TAKUTU A BRINDISI. E' MORTO LEONARDO ALBANESE NEL BRINDISINO. E' MORTO AGOSTINO FURLAN NEL TREVIGIANO. E'

ROMA 3 ago E’ morto un operaio di 60 anni mentre stava facendo dei lavori di manutenzione in un fossato nel parco di un convento. L’operaio è caduto al suolo dopo un volo di circa 10 metri, e secondo le prime indicazioni sarebbe morto sul colpo. La tragedia è avvenuta all’interno di un istituto religioso, la Fraternità delle piccole sorelle di Gesù in via delle Acque Salvi, in zona Laurentina. L’uomo era romano e assieme al titolare di una ditta specializzata, suo parente, stava operando la manutenzione di alcuni tubi per la raccolta e lo smaltimento dell’acqua piovana. I tubi si trovano nel parco di pertinenza del convento, poco lontano da un orrido profondo oltre 10 metri. Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri di Roma Eur, l’uomo era solo al momento dell’incidente: è scivolato ed è precipitato nel burrone. L’incidente è avvenuto poco dopo le 15,30 e il corpo dell’uomo è stato visto solo più tardi dal parente che lo cercava.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia Eur, che stanno ora indagando sulle dinamiche del tragico incidente. Il cadavere è stato recuperato dai vigili del fuoco. Il medico legale, che ha eseguito la ricognizione esterna del cadavere, ha ipotizzato una morte istantanea dovuta alle lesioni patite durante la caduta.

FOGGIA, 3 AGO E’ morto Cornel Takutu, un operaio romeno di 25 anni. Cornel e' morto in un incidente nello stabilimento dell'industria alimentare AR di Foggia.Era dipendente di una ditta appaltatrice di pulizie ed era al lavoro la notte scorsa nei pressi di una macchina quando e' finito negli ingranaggi. A causa della gravita' delle ferite riportate e' morto stamane negli Ospedali Riuniti di Foggia. Ne da' notizia la Flai-Cgil di Foggia che chiede piu' formazione per l'utilizzo dei macchinari e maggiore sicurezza.

Brindisi E’ morto Leonardo Albanese di 59 anni. Leonardo è morto mentre lavorava su un terrazzo in via Togliatti. In un primo momento si era pensato a una fatale caduta dallo stesso terrazzo (una decina di metri circa) ma i medici del 118, accorsi immediatamente sul posto insieme a vigili urbani e carabinieri, pare abbiano scongiurato questa ipotesi avallando la tesi di arresto cardiocircolatorio. Sulla vicenda, comunque, ci sono indagini in corso e non si escludono altri colpi di scena.

Treviso E’ morto Agostino Furlan, non sono ancora chiare le cause che hanno provocato la morte dell’operaio di 50 anni, potrebbe essere stato un infarto, ma anche un infortunio sul lavoro a causa delle fratture alla testa ed il volto rivolto verso il binario della navetta che carica i bancali di bottiglie. Furlan, era riverso sul pavimento con il volto sanguinante, nel reparto confezionamento della Vetri Speciali srl, in via Stadio ad Ormelle. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di San Polo.Il direttore dello stabilimento, Enzo Biasini, è stato svegliato nel cuore della notte ed è ritornato in vetreria. Gli uomini dell'Arma stanno propendono per «la morte accidentale su soggetto cardiopatico»: in sostanza avrebbe avuto un infarto e sarebbe caduto a terra, con le braccia spalancate, battendo il volto sul binario.

ROMA –E’ morto F.R. un operaio di 48 anni in una cooperativa di trasporti di via Affile, in zona Tiburtina. F. R., un operaio italiano di 48 anni, è morto nel pomeriggio di lunedì in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto in una cooperativa di trasporti. Il mezzo si è rovesciato - A quanto si apprende F.R era salito a bordo del muletto mentre lo si stava montando su un tir con una gru. Il muletto però si sarebbe capovolto su un fianco e il 48enne è stato schiacciato. l'operaio è rimasto schiacciato da un muletto utilizzato per movimentare carichi. Trasportato d'urgenza da un'ambulanza del 118 al Pertini, F.R., queste le iniziali dell'uomo, è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Sul posto i Carabinieri.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?