Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane(escluso itinere), con l'indenza sulla popolazione, ci sono anche i morti non assicurati a INAIL e in nero. Sono i morti dall'inizio dell'anno al 7 settembre. Dalle peggiori in nero
Il mese di settembre si conclude con il povero rider Aly Jamat di 31 anni investito giorni prima di notte mentre faceva consegne (muoiono tutti nell’ultima consegna, così come la povera Enrica Filippi morta alla guida di un furgone 3 giorni fa), mentre moriva nasceva ad Aly una bimba, il suo secondo figlio. Aly è il 77esimo morto di settembre, il 778 esimo sui luoghi di lavoro nel 2024, ma con itinere diventa il 1018 esimo. Sempre le stesse categorie, con le stesse percentuali in questi 17 anni di monitoraggio, con l’aggravante che con leggi come il Job act, che ha precarizzato il lavoro di tutti i nuovi assunti del comparto privato, con un indiscriminato aumento dell’età della pensione, senza fare distinzione di chi svolge un lavoro pericoloso (per sé e per gli altri) da chi non corre nessun pericolo, ha provocato un forte aumento dei morti sui luoghi di lavoro. Vi racconteranno che non è vero, soprattutto chi fa parte della lobby miliardaria e trasversale sulla Sicurezza. Ma noi non ci arrendiamo e la verità sta venendo a galla: gli italiani sanno, grazie all’Osservatorio che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che vengono diffusi, ma fanno come i giapponesi, resistono nel loro fortino assediato dal buon senso. Nel report i morti di tutte le regioni e province italiane, con grandi sempre se si contano tutti e in rapporto agli abitanti in età lavorativa senza fare distinzioni tra assicurati a INAIL e gli altri, anche in nero, che sono il 35/40% dei morti in più. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 nei primi 9 mesi del 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 778 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1018 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 151 totali 110 sui luoghi di lavoro Milano 12, Bergamo 7 Brescia 26 Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 7 Mantova 6 Monza Brianza 13 Pavia 12 Sondrio 5 Varese 4 CAMPANIA 101 totali 76 sui luoghi di lavoro Napoli 18 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 22 EMILIA ROMAGNA 75 totali 59 sui luoghi di lavoro Bologna 16 Rimini 1 Ferrara 5 Forlì Cesena 4 Modena 9 Parma 6 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 79 - 59 sui luoghi di lavoro Palermo 20 Agrigento 4 Caltanissetta 3 Catania 6 Enna Messina 9 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 7 TOSCANA 63 totali 49 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 4 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 13 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5 VENETO 75 totali 56 luoghi di lavoro Venezia 8 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 9 Verona 13 Vicenza 10 LAZIO 86 totali 46 sui luoghi di lavoro Roma 16 Viterbo 6 Frosinone 10 Latina 11 Rieti PIEMONTE 62 totali 45 sui luoghi di lavoro Torino 18 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 5 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1 PUGLIA 57 totali 44 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 5 Lecce 10 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Bolzano 14 Trento 19 ABRUZZO 37 totali 26 sui luoghi di lavoro L'Aquila 5 Chieti 10 Pescara Teramo 6 SARDEGNA 41 totali 30 sui luoghi di Cagliari 7 Sud Sardegna 2 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 10 MARCHE 39 totali 26 sui luoghi di lavoro Ancona 5 Macerata 9 Fermo 1 Pesaro-Urbino 5 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 29 totali 20 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 3 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Pordenone 5 Triste 1 Udine 6 Gorizia 2 LIGURIA 21 totali 15 sui luoghi di lavoro Genova 3 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 15 totali 10 sui luoghi di lavoro Perugia 9 Terni 2 BASILICATA 15 totali 11 sui luoghi di lavoro Potenza 8 Matera 3 Molise 9 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 113 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 103gli autotrasportatori 90 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 74 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 19 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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giovedì 30 aprile 2009

VASCO ROSSI HA OFFERTO UN CONTRIBUTO DI CENTOMILA EURO AGLI ORFANI DELLELE VITTIME SUL LAVORO

VASCO ROSSI UN UOMO DI STRAORDIANARIA BONTA', OLTRE A QUESTO GRANDISSIMO CONTRIBUTO, SENZA FARSI PUBBLICITA' HA DONATO NEL CORSO DEGLI ANNI INGENTI SOMME AI SENZA DIMORA BOLOGNESI. CARLO SORICELLI
ROMA (1 aprile) - Tra decine di difficoltà, organizzative ed economiche, si sta delineando con largo anticipo rispetto alle scorse edizioni il cast del 1° maggio. A un mese dal consueto concertone l’organizzazione non ha ancora un budget definito, racimola fondi attraverso gli sponsor e pesa in minima parte sul Comune (che si occupa della fornitura di bagni chimici, della assegnazione delle forze dell’ordine e forse risponderà alla richiesta di distribuire schermi giganti in vari punti). A parte qualche disavventura (come la possibilità di girare uno spot sulla metro negata dalla società Metro Roma e non per motivi tecnici) la manifestazione cammina con le sue gambe, indipendente dalla volontà del governo e delle amministrazioni comunali e quest’anno si prepara ad accogliere un’affluenza record. A partire dalle 16 fino a mezzanotte si esibiranno tra gli altri Edoardo Bennato, Caparezza, Nomadi, Bandabardò, Motel Connection, Asian Dub Foundation, un 'super-gruppo' composto da Manuel Agnelli degli Afterhours, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz e Gianni Maroccolo, l’attore Marco Paolini e l’ospite d’eccezione Vasco Rossi che presumibilmente alle 21 farà un set di 45 minuti, accompagnato dalla sua band (Stef Burns e Matt Laugh arriveranno dagli Stati Uniti) e forte di una scaletta in cui «promette di mettere d’accordo tutti i gusti». La conduzione sarà affidata a Sergio Castellitto, legato al rocker sin da quando questi ha regalato la canzone Un senso al film Non ti muovere. L’attore ha dichiarato: «Ho accettato la proposta perché rientra nelle mie intenzioni fare cose che non ho mai fatto e continuare ad essere uno studente. E’ un evento con una sua intelligenza e con una sua potenza. La grandezza del 1° Maggio è che non lo presenta nessuno. E’ uno straordinario, ordinatissimo caos. Io sarò solo il filo rosso che terrà insieme i passaggi musicali, veri protagonisti. Il tema proposto da Vasco è Il mondo che vorrei e mi piacerebbe che in piazza circolassero domande a riguardo per intercettare l’emergenza emotiva dei ragazzi presenti, perlopiù meridionali. Vorrei essere al loro servizio. Non è un evento televisivo ma di luogo. La festa è lì e non sullo schermo e questo ci aiuta a sfuggire a qualche logica televisiva».Uno dei collanti sarà la poesia (appunto estromessa dalla tv) letta da giovani attori come Pierfrancesco Favino perché secondo Castellitto «non esiste gesto più politico e sociale dell’arte. Qualche riga di Majakovskij o di Trilussa vale più di mille parole». Forse il concerto del 1° maggio ospiterà sul palco qualche “prete di strada” (il pensiero corre ai battaglieri Don Ciotti e Don Gallo, ai quali Vasco è particolarmente vicino).L’obiettivo della manifestazione è la raccolta fondi per gli orfani delle vittime sul lavoro, l’intenzione è di assicurare loro borse di studio per il percorso scolastico dalle elementari all’università. Quando Vasco ha saputo di questa iniziativa ha offerto un contributo personale di centomila euro scegliendo, contrariamente alle sue abitudini, di renderlo pubblico nella speranza di richiamare maggiore attenzione sul problema.

E' MORTO ANTONIO SPLENDIDO CARPENTIERE DI 55 ANNI A CAMPOBASSO

Campobasso 30 aprile E' MORTO ANTONIO SLENDIDO carpentiere di 55 anni. Antonio Splendido, di San Savero (Fg) e' morto dopo essere stato travolto dai cavalletti di un ponteggio. L'uomo stava lavorando al primo piano di una villetta in costruzione a Montenero di Bisaccia. Era intento a guidare, con l'ausilio di un telecomando, una gru che doveva depositare sul solaio i cavalletti quando questi sono precipitati investendolo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

martedì 28 aprile 2009

E' MORTO UN AGENTE DI 27 ANNI A VENEZIA

Venezia, 28 apr. E' MORTO UN GIOVANE AGENTE DI 27 ANNI Tragico incidente stradale che ha coinvolto un'auto della Polizia a Venezia. La volante 10, mentre si stava portando a Mestre dopo aver ricevuto una segnalazione di intervento da parte della Sala Operativa della Questura, alla fine del Ponte della Liberta' e' infatti uscita di strada schiantandosi contro un albero. Nell'impatto e' deceduto un agente di 27 anni; grave, ricoverato in ospedale, il capopattuglia 47enne, che viaggiava sul sedile del passeggero. Rilievi del sinistro sono stati fatti dalla Polstrada di Mestre (Venezia).

lunedì 27 aprile 2009

e' morto a imola di Bologna Salvatore Ventrici meccanico di auto di 49 anni

Palermo 27 aprile E' morto Rosario Cona, 63 anni, in servizio presso la Gesip - azienda che presta alcuni servizi per il Comune di Palermo - ha perso la vita all’interno di “Villa Trabia”, colpito dal ramo di un albero nel momento in cui il forte vento di scirocco imperversava sulla citta’.

Bologna 27 aprile. E' morto SALVATORE VENTRICI Un meccanico di 49 anni di Castel Guelfo di Imola, Salvatore e' morto questa mattina in una officina di Poggio Piccolo, zona industriale di Castel Guelfo, nel Bolognese, mentre stava riparando un camion. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo era stato sollecitato a riparare il camion di un autista bresciano che aveva avuto qualche problema durante la marcia.

sabato 25 aprile 2009

E' MORTO A TORINO IL CARABiNIERE MARINO FERRARO TRAVOLTO DAL TRENO MENTRE INSEGUIVA UNO SPACCIATORE

Modena 25 aprile E’ MORTO TIZIANO FERRARI AGRICOLTORE DI 46 ANNI Tragico infortunio sul lavoro ieri sera poco prima delle 22, in una stalla di Montebonello di Pavullo. Un agricoltore 46enne, Tiziano Ferrari, è rimasto schiacciato da una grossa cisterna per la raccolta del latte. La vittima si trovava nella sua piccola azienda agricola quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Pavullo, è stato investito dalla botte in metallo. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, per lui non c’era più nulla da fare, l’agricoltore è morto praticamente sul colpo. Per sollevare la pesantissima cisterna, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno lavorato per oltre un’ora. Ora sono in corso indagini per ricostruire la dinamica dell’ennesimo infortunio mortale.

TORINO, 24 APR - E' MORTO MARINO FERRARO Un carabiniere DI 42 anni. Marino e' morto questa sera a Torino travolto da un treno mentre stava inseguendo uno spacciatore di droga. La tragedia e' avvenuta tra le stazioni ferroviarie Susa e Dora, dove spesso si nascondono molti pusher. Il carabiniere non si sarebbe accorto del treno in arrivo ed e' stato travolto, morendo sul colpo. Lascia la moglie e due figli.

venerdì 24 aprile 2009

5 MORTI IN POCHE ORE A BRESCIA E' MORTO BRUNO PELI AGRICOLTORE E UN CAMIONISTA. E' MORTO UN OPERAIO A GELA

Tragica giornata quella di oggi con 5 morti sul lavoro


24 aprile. E’ MORTO UN CAMIONISTA sull'autostrada A/1 a causa di un incidente stradale tra tre mezzi pesanti avvenuto nel tratto compreso tra Valmontone e Colleferro. Per estrarre il corpo dell'uomo, i vigili del fuoco hanno impiegato quasi due ore. Autostrade per l'Italia ha spiegato che si sono registrate code per circa 6 chilometri.

L'AQUILA 24 APR - E' MORTO UN OPERAIO a Cagnano Amiterno, uno dei comuni colpiti dal terremoto, travolto dal crollo di un fabbricato che stava demolendo. Secondo le prime notizie dei vigili del fuoco l'uomo si trovava in un cementificio, dove stava lavorando su un escavatore per demolire un fabbricato. L'operaio e' poi sceso dal mezzo ed e' stato travolto dalle macerie. La demolizione non era dovuta ai danni riportati dal terremoto, anche se l'edificio era stato segnato dal sisma.

BRESCIA 24 APRILE E' MORTO BRUNO PELI un coltivatore diretto di 44 anni di Ome (Brescia). BRUNO è morto questa mattina in seguito a un incidente con il suo trattore mentre stava andando nei campi per lavorare. Il corpo è stato trovato intorno alle 7.30 dalla moglie, che ha immediatamente avvertito i carabinieri della Stazione di Passirano.
L'agricoltore bresciano stava percorrendo via Antica strada per Barche, una mulattiera che porta nei campi, quando il trattore si è ribaltato sbalzandolo per qualche metro in una scarpata, dove poi è stato travolto dallo stesso mezzo "impazzito".

BRESCIA E' MORTO UN CAMIONISTA, travolto dal proprio veicolo. Il camion era parcheggiato, con il motore acceso, nel piazzale di un'azienda siderurgica quando si è messo improvvisamente in movimento ed ha investito il camionista che stava chiacchierando poco lontano.

CALTANISETTA E' MORTO UMBERTO LA COGANATA OPERAIO DI 50 ANNI. UMBERTO è morto all'alba a Gela, in provincia di Caltanissetta. Umberto La Coganata, è stato investito da un autocompattatore. La vittima, era addetto alla raccolta dei rifiuti, stamani intorno alle 5.30, era sceso dal mezzo in via Venezia, ma è stato travolto dall'autocompattatore che stava facendo manovra.

mercoledì 22 aprile 2009

E' MORTO A SAVONA GIOVANNI GENTA OPERAIO DI 54 ANNI. E' MORTO FULMINATO UN PICCOLO IMPRENDITORE A PERUGIA

ANCHE IL PRESIDENTE DELLA CAMERA FINI vuole sanzioni"adeguate" alla gravità della colpa
Roma, 22 apr. ''Dietro ogni incidente di lavoro non c'e' quasi mai la semplice fatalita'. Spesso c'e' una colpa o un errore da parte di qualcuno, e nei casi piu' gravi una piena e delittuosa indifferenza alla tutela della sicurezza, della salute e della vita. E se le responsabilita' vengono accertate dalla magistratura penale e' moralmente giusto che le pene siano adeguate alla gravita' della colpa. Non ho dubbio che questa e' e sara' l'intenzione autentica e non equivocabile di governo e parlamento''. Lo ha affermato il presidente della Camera Gianfranco Fini introducendo i lavori a Palazzo Marini nel convegno sulle morti bianche e la sicurezza sul lavoro.




Perugia. E' MORTO UN PICCOLO IMPRENDITORE 61 di Gualdo Tadino, titolare di una ditta impegnata nella potatura di alberi, è morto folgorato. Stava lavorando all'interno di un cestello collegato a un braccio meccanico di un autocarro. Il sostegno è venuto a contatto con una linea elettrica, per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri. L'uomo stava potando gli alberi di una villetta privata e si trovava a una decina di metri d'altezza. La scarica elettrica lo ha praticamente ucciso sul colpo. Non ancora chiaro per quale motivo il cestello sul quale stava lavorando sia finito sulla linea elettrica, a bassa tensione. Tra le ipotesi al vaglio di carabinieri e personale della Asl anche quella di un colpo di vento. A dare l'allarme è stato il figlio dell'uomo, presente sul luogo dell'incidente dove sono poi intervenuti anche vigili del fuoco e personale del 118.
SAVONA, 22 APR - E' MORTO GIOVANNI GENTA OPERAIO DI 54 ANNI DI SPOTORNO . GIOVANNI è' morto all'ospedale di Genova , era precipitato da 5 metri d'altezza dal tetto in lamiera di un'officina. Lavorava nell'area delle Funivie della societa' Funiviaria Alto Tirreno presso la Stazione Marittima di Savona. Il porto di Savona si fermera' domani per protesta per 24 ore, mentre i colleghi hanno attuato uno sciopero immediato dopo l'incidente. Genta e' precipitato da 5 metri, dal tetto in lamiera di un'officina riportando un grave trauma cranico.

GRAZIE PRESIDENTE PER AVER IMPOSTO DI CAMBIARE LA NORMA "SALVA MANAGER"

IL PRESIDENTE NAPOLITANO FA CAMBIARE LA NORMA SALVA MANAGER DEL MINISTRO SACCONI. I FAMIGLIARI DEGLI OPERAI UCCISI ALLA THYSSEN SCIVONO AL PRESIDENTE .

      





















Nel mirino l'articolo 10 bis sulle responsabilità dei vertici aziendali

Incidenti sul lavoro, Napolitano: ''Siamo in attesa che la norma sui manager venga riscritta''


Il capo dello Stato: ''Il ministro Sacconi si è dichiarato pronto a rivederla per evitare interpretazioni che non sono state volute e che sarebbero pesanti anche agli effetti del processo Thyssen''. Domani mattina in Prefettura incontrerà una delegazione di familiari delle vittime e di operai dello stabilimento dove nel 2007 morirono 7 lavoratori. Sul 25 aprile: ''Festa di tutti? Vi rimando a ciò che ho detto e dirò'' 

martedì 21 aprile 2009

PRESIDENTE NON FACCIA PASSARE QUESTA NORMA INFAME


Thyssen, i parenti delle vittime scrivono a Napolitano

I parenti delle vittime del rogo alla Thyssen di Torino, del 6 dicembre 2007, hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che arrivera' oggi nel capoluogo piemontese, per chiedere di intervenire per impedire che passi l'articolo 10 bis del testo unico per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Si tratta di una norma che prevede di punire la condotta dei datori di lavoro, in caso di infortunio, solo a determinate condizioni: tra queste, anche la condizione che non vi siano responsabilita' degli operai coinvolti. La norma, cosi' formulata, rischierebbe di avere conseguenze giudiziarie anche sulla punibilita' degli imputati nel processo Thyssen, che e' ripreso questa mattina a Torino.
A denunciare la formulazione dell'articolo 10 bis e' stata ieri la Fiom, ma gia' nelle settimane scorse il pm Raffaele Guariniello aveva segnalato che la norma sarebbe in contrasto con l'articolo 40 del codice penale secondo cui "chi non fa di tutto per impedire un evento, avendo l'obbligo di farlo, e' come se cagionasse l'evento stesso". "E' strano che vogliano introdurre una simile norma proprio ora che ci sono in corso i processi Thyssen e Eternit" hanno commentato alcuni parenti a margine dell'udienza. In aula, dove intanto e' in corso il controesame dei periti, e' stata esposta sui banchi, come sempre, la foto dei sette operai deceduti nel rogo del 6 dicembre 2007 con sotto la scritta: "non uccideteli una seconda volta".

E' MORTO UN OPERAIO EGIZIANO IN UNA FABBRICA DI BOLOGNA

Bologna, 21 apr. E' MORTO MUHAMMED EISA UN OPERAIO EGIZIANO DI 32 ANNI A BOLOGNA. L'OPERAIO e' morto in seguito a un infortunio sul lavoro avvenuto verso le 10 a Bologna. La vittima stava lavorando nell'azienda Almet Italia, che si occupa della distribuzione di semilavorati in alluminio, situata in via del Carrozzaio, nella zona inustriale del capoluogo emiliano. MUHAMMED è stato colpito alla nuca da una barra in alluminio lunga 57 cm. Muhammed doveva tornare in Egitto per sposarsi per poi tornare a Bologna con la moglie

lunedì 20 aprile 2009

SACCONI VUOLE "CAMBIARE" LE NORME SULLA SICUREZZA SUL LAVORO, UNA SORTA DI "LODO ALFANO" PER RIBALTARE GLI ESITI SUI PROCESSI COME QUELLI ALLA THYSSEN

GIU' LE MANI DALLE NORMATIVE SUL LAVORO
ROMA, 20 APR - Arriva la norma ''salva-manager' dalle responsabilita' nella delicata materia della sicurezza sul lavoro, una sorta di 'lodo Alfano'.Fiom Cgil che sottolinea come la norma puo' ribaltare l'esito di processi come quello sul rogo della Thyssen Krupp.La Fiom Cgil punta il dito contro la riformulazione dell'art. 10 bis del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro.''Accuse frutto di un odioso pregiudizio e di un processo sommario alle intenzioni''replica il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

E' MORTO ELIO RAGUSA A RAGUSA



RAGUSA, 20 APR E' MORTO ELIO RAGUSA OPERAIO DI 40 ANNI. ELIO e' morto stamane mentre stava lavorando in una fabbrica nella zona industriale di Ragusa. La vittima di Chiaramonte Gulfi, dipendente di un'impresa che costruisce travi in cemento Per cause non ancora accertate e' precipitato dalla tettoia di una struttura prefabbricata alta 6 metri. I suoi colleghi hanno dato subito l'allarme e chiamato il 118. L'operaio e' morto dopo un'ora in ospedale. Aperta un'inchiesta.

venerdì 17 aprile 2009

E' morto Sebastiano Gatta travolto dal trattore a Buccino di Salerno. E' morto Pietro Del Pizzo a Sorrento . E' morto Filippo Ferri Mancini

17-apr Roma Filippo Ferri Mancini 79. Filippo è morto travolto dal suo trattore. L'incidente è avvenuto in via Filippo Ferri Mancini, nella zona della Cassia, all'interno della tenuta agricola dell'anziano. A quanto si è appreso, il pensionato è rimasto incastrato sotto le ruote posteriori ed è morto sul colpo. Il cadavere è stato trasferito nell'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli. Indagano i carabinieri del compagnia Roma-Cassia.

Salerno. E' morto Sebastiano Gatta un pensionato di 74 anni. Sebastiano e' morto travolto dal proprio trattore. La tragedia si e' verificata in un terreno agricolo di localita' Tufariello nel territorio comunale di Buccino, in provincia di Salerno.
Sebastiano Gatta, molto probabilmente, ha perduto il controllo del mezzo che, capovolgendosi, lo ha schiacciato. La morte e' praticamente avvenuta sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione ed un'ambulanza del 118, ma per il pensionato non c'e' stato nulla da fare. I. L'uomo viveva con la moglie ed aveva due figli, entrambi sposati.


NAPOLI, 18 APR E' MORTO PIETRO DEL PIZZO 40 ANNI. Pietro e' morto in un incidente sul lavoro verificatosi in via del Nastro verde, a Sorrento (Napoli).Era stato incaricato dal proprietario di un terreno di effettuare interventi di ripristino dello stato dei luoghi, richiesti dalla magistratura dopo che l'area era stata sequestrata in seguito all'esecuzione di lavori senza permesso. Del Pizzo era alla guida del suo macchinario di movimento terra per rimettere a posto l'area quando il mezzo si e' ribaltato

mercoledì 15 aprile 2009

e' morto un agricoltore a San Benedetto del Tronto

ASCOLI PICENO 14 APRILE E' MORTO UN AGRICOLTORE SCHIACCIATO DAL TRATTORE. L'agricoltore stava lavorando su un terreno in pendenza quando il trattore che guidava si è rovesciato travolgendolo. E’ morto così, ieri, un agricoltore di 75 anni a San Benedetto del Tronto, in località Belvedere, nel piceno.

sabato 11 aprile 2009

E' MORTO UN AGRICOLTORE A SONA DI VERONA

VERONA, 11 APR - Un agricoltore di 66 anni e' morto a Sona, pare per dissanguamento, dopo che trattore, con cui stava lavorando, gli ha reciso un braccio. L'agricoltore stava lavorando con la macchina agricola, utilizzata per separare il letame, quando, per cause ancora al vaglio, il cardano del mezzo gli ha tagliato di netto un braccio. Quando sono arrivati i soccorsi, l'agricoltore era gia' morto. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri e i vigili del Fuoco.

giovedì 9 aprile 2009

E' MORTO SEBASTIANO MARATEO A FRANCAVILLA FONTANA DI ROMA. E' MORTO VINCENZO CASAMENTO L'EDILE RIMASTO FERITO A QUATRROPANI MESSINA

ROMA, 9 APR - Un operaio di 36 anni e' morto stamani mentre era al lavoro in un cantiere edile in via Francavilla Fontana alla periferia di Roma. La vittima, Sebastiano Marateo, di Roma, e' stata accidentalmente colpita dal braccio meccanico della gru che stava adoperando. L'uomo e' morto sul colpo. Sull'incidente indagano i carabinieri e il personale dell'ispettorato del lavoro Asl Rm

Messina E’ morto Vincenzo Casamento edile di 51anni al Policlinico di Messina, dove si trovava da martedì pomeriggio in coma, il muratore Vincenzo Casamento, 51 anni, di Lipari. L’uomo era caduto improvvisamente durante l’esecuzione di alcuni lavori ad un tettoia , in un abitazione di Quattropani ed aveva riportato gravissimi traumi, soprattutto al capo.

Potenza E' morto Nicola Viceconti, 55 anni, autista. Nicola è morto dopo essere stato investito dall’autobus che guidava: era sceso dal mezzo dopo averlo parcheggiato in un’area di sosta alla periferia di Lauria (Potenza) ma, per un lieve dislivello della strada, l’autobus ha cominciato a muoversi e lo ha investito schiacciandolo contro un muro.

MUORE DALLA FATICA MARCO CAVAGNA UN VIGILE BERGAMASCO MENTRE SCAVA TRA LE MACERIE IN ABRUZZO

Per scelta, per non creare confusione, in questo blog ho scelto di segnalare solo i morti per incidenti sul lavoro, e non lavoratori che muoiono mentre si recano o tornano dal lavoro o per malori fisici ma credo si agiusto segnalare questo vigile eroe bergamasco stroncato da un malore mentre prestava soccorso ai terremotati dell'Abruzzo.

L'Aquila, la fatica stronca il vigile eroe di Bergamo
di Meo PonteL´AQUILA - Era partito all´alba, con la prima squadra diretta in Abruzzo, appena era scattato l'allarme per il terremoto. Marco Cavagna, cinquant'anni, caposquadra dei vigili del fuoco di Bergamo, è spirato all´ospedale di Pescara. Forse stroncato dalla fatica. «Si è sentito male durante l´intervento», dicono i suoi compagni. Come le altre squadre operative partite dalle caserme del Nord, anche il caposquadra bergamasco era arrivato in Abruzzo dopo un viaggio di quasi dieci ore. Una rapida sosta al centro comando, proprio dietro l´ospedale dell´Aquila, poi di corsa verso il centro della città.Dicono che il caposquadra bergamasco si sia sentito male mentre frugava tra le macerie della Casa dello studente, dove le scosse hanno fatto più vittime e dove si scava sperando nei miracoli. Si muore anche così, cercando di salvare qualcuno, nell´Abruzzo accartocciato dal terremoto. E per non più di 1.500 euro al mese, paga di un caposquadra dopo vent´anni di anzianità. Il geometra Angelo Venuti, 55 anni, capo della prima colonna arrivata dal Piemonte, quando esce dal Centro comando, sottolinea: «Siamo in 800 ma entro domani saremo 1.200. Stanno chiamando a raccolta squadra da tutt´Italia». Venuti è arrivato in Abruzzo alle 17, avanguardia della prima sezione operativa dei vigili del fuoco di Torino: 13 uomini e otto automezzi tra cui quelli dell´Unità Cinofila e quelli della Saf, il gruppo speleologico-alpinista-fluviale.

lunedì 6 aprile 2009

ANCH'IO ESPRIMO TUTTO IL MIO DOLORE PER LA TRAGEDIA CHE HA COLPITO IL POPOLO ABRUZZESE

SISMA ABRUZZO: OLTRE 150 MORTI
Una giovane donna ancora in vita, forse una studentessa, è stata individuata poco fa dai soccorritori sotto le macerie di una casa crollata nel centro dell'Aquila, in via Sant'Andrea. I vigili del fuoco e gli uomini della protezione civile stanno scavando per raggiungerla. L'abitazione è ad un centinaio di metri di distanza dalla Casa dello studente, crollata interamente, in una zona dove molti appartamenti sono affittati a studenti. Sono 60 le persone che sono state estratte vive dalle macerie degli edifici crollati a l'Aquila e in provincia a causa del terremoto della scorsa notte. I dati, dei vigili del fuoco, sono stati resi noti al centro di coordinamento dei soccorsi allestito nella scuola della guardia di finanza.Ha avuto invece esito tragico il salvataggio di un'altra giovane avvenuto in serata a L'Aquila. La donna è deceduta poco dopo essere stata estratta dalle macerie.L'INFERNO NELLA NOTTE, OLTRE 150 MORTIdi Stefano FabbriPESCARA - La terra ha tremato nel buio, alle 3:32 e la forza distruttiva della scossa, di magnitudo 5,8 - un livello che corrisponde all'ottavo-nono della scala Mercalli - ha devastato l'Aquila e i piccoli centri attorno al capoluogo abruzzese, portandosi via almeno 150 vite umane.Le urla degli abitanti e gli schianti dei crolli hanno spezzato il buio, ma solo le prime luci del giorno hanno mostrato gli effetti del terremoto: case venute giù come se fossero di carta velina. Alla fine della giornata i morti stimati sono 150 e almeno 1.500 i feriti, ma con l'alta probabilità che si tratti di un bilancio assolutamente provvisorio. Devastati tanti piccoli centro, oltre al capoluogo che pare colpito da un bombardamento: Paganica, Camarda, Tempera, San Demetrio nei Vestini, Castelnuovo. A Onna, il centro a pochi chilometri dall'Aquila che è il più danneggiato, è la disperazione: "A Onna siamo in 350. Finora avrò contato una cinquantina delle persone che conosco, ancora vive", ha riferito un uomo che risiede nella frazione dove stamani le prime bare sono state allineate su un prato. Nel capoluogo i crolli hanno interessato tutte le zone della città sei ragazzi sono stati estratti vivi dalla Casa dello studente, ma un loro collega è ancora disperso. Un po' ovunque giù cupole di chiese e campanili: crollata la parte absidale della Basilica di S. Maria di Collemaggio, della cupola di Giuseppe Valadier della chiesa delle Anime Sante, del campanile della chiesa di San Bernardino. Crollato parzialmente anche il transetto del Duomo dell'Aquila. "Nessuno sarà lasciato da solo", è la promessa del premier Silvio Berlusconi che ha definito l'accaduto come "una tragedia senza precedenti", dopo aver raggiunto L'Aquila ed aver sorvolato in elicottero l'area colpita dal sisma. Subito dopo ha presieduto a Roma la sedua del Consiglio dei ministri che ha conferito "i poteri di attuazione degli interventi d'emergenza" al sottosegretario Guido Bertolaso. "Per i primi giorni sono stati stanziati 30 milioni di euro di fondi immediati, in attesa di quantificare giovedì le risorse strutturali", ha spiegato Berlusconi. Fin da subito si sono mossi i soccorsi coordinati dalla protezione civile, ma dalle aree del terremoto si sono levate anche critiche: "Dove sono gli aiuti? E le tende?" chiede qualcuno a Onna, lamentando di essere rimasti per ore senza contatti con i soccorritori. Il ministro dell'interno Roberto Maroni e Bertolaso, hanno però sottolineato la prontezza con cui si è messa in moto la macchina dei soccorsi, sia a livello locale che nazionale. "Le operazioni erano già partite un quarto d'ora dopo il sisma. Più rapido di così non si poteva fare", ha detto il ministro. E concorda un volontario della protezione abruzzese: "Abbiamo corso pericoli per arrivare in case crollate in vicoli piccoli". E se qualche ritardo c'é stato, spiega uno dei componenti della protezione civile regionale, va tenuto conto che era praticamente impossibile far fronte subito a tutte le esigenze e controllare un territorio tanto vasto". Alcuni centri sono delle vere e proprie città fantasma. E nelle tante abitazioni lasciate vuote dalla fuga notturna sono già avvenuti i primi arresti per sciacallaggio. A riferirlo è stato il capo della polizia, Antonio Manganelli, secondo quanto riportato dal sito della stessa polizia di Stato: "Ho visto arrivare nella tendopoli adibita a questura - ha spiegato Manganelli - degli arrestati sorpresi mentre rubavano nelle case abbandonate. E' una triste consuetudine". Intanto ci si prepara alla prima notte dopo il terremoto, una notte fredda e di pioggia che ha cominciato a cadere sugli sfollati per i quali si stanno predisponendo le tendopoli o crecando migliaia di posti letto negli alberghi lungo la costa. A L'Aquila in tantissimi si apprestano a trascorrete la notte nelle auto parcheggiate in piazzali o comunque in aree lontane dagli edifici: la paura non è passata e la scossa del tardopomeriggio di magnitudo 4.1 fa ricordare che il terremoto é ancora lì, in agguato, ancora una volta nella notte.

venerdì 3 aprile 2009

E' MORTO ANGELO TUMMINELLO A PALERMO

PALERMO, 3 APR E' MORTO ANGELO TUMMINELLO operaio di 54 anni. Angelo e' caduto da un'impalcatura di 4 metri. Portato all'ospedale Villa Sofia di Palermo, stava per essere operato, ma e' morto subito dopo l'anestesia. L'uomo, che era in regola, lavorava per un'impresa privata alla ristrutturazione di un immobile. Sulla vicenda indaga la polizia.

giovedì 2 aprile 2009

E' MORTO LIDANO MONTI, E' MORTO DOMENICO CICCIARELLI, DUE OPERAI DI LATINA MORTI PER IL CROLLO DEL PONTEGGIO

LATINA 2 Aprile e' morto Lidiano Monti, e' morto Domenico Cicciarelli. A Prossedi, in provincia di Latina, due operai di 52 e 47 anni sono morti per il crollo di un ponteggio mentre lavoravano in un cantiere dentro il cimitero del paese. Lidano Domenico, entrambi della zona, stavano ristrutturando una cappella quando il cedimento improvviso li ha travolti, nel primo pomeriggio. Con loro c'era un terzo operaio, che ha riportato gravi ferite ma è fuori pericolo. A cedere sarebbe stata la base della impalcatura che, sbilanciandosi, ha fatto perdere l'equilibrio ai tre lavoratori, caduti da un'altezza di sei metri e rimasti schiacciati dalla struttura metallica.
- Le due vittime erano dipendenti della ditta edile «Monti Armando», che si è aggiudicata l'appalto comunale per i lavori al cimitero. Dopo il sopralluogo del sostituto procuratore Luigia Spinelli, il cantiere è stato sequestrato. Il sindaco di Prossedi Franco Greco ha dichiarato per venerdì lutto cittadino. «Avevo verificato di persona il cantiere - ha detto Greco -, la struttura era in sicurezza, si stava lavorando al contenimento».

mercoledì 1 aprile 2009

il mese di marzo c'è stata una strage di edili ed agricoltori e in questo mesi di aprile sarà anche peggio se non interviene nessuno

il cattivo tempo di questi giorni sta salvando la vita a molti agricoltori ed edili ma quando tornera' il sereno ricomincera' la strage, nessun politico, agenzia di comunicazione o giornale si è degnato di smentire queste mie considerazioni......avvertite i vostri parenti, amici e conoscenti aprile sarà drammatico per gli edili e gli agricoltori

Strage di agricoltori ed edili a marzo e in questo mese sarà ancora peggio con oltre 50 vittime. questa pagina e' stata mandata alle principali agenzie di comunicazione
Spett. Agenzia, sono il metalmeccanico in pensione maestro d'arte naif Carlo Soricelli. Dall'inizio del 2008, dopo la strage della Thyssen, notavo che in Internet non c'era nessuno che monitorasse in diretta i morti sul lavoro e i dati dell'INPS erano sempre in ritardo e non corretti. Decisi allora di creare un blog http://cadutisullavoro.blogspot.com/ . In oltre un anno ho fatto un lavoro capillare attraverso giornali e agenzie di comunicazione in Internet. A fine anno ho elaborato delle tabelle excel che ho fatto pervenire anche al Presidente Napolitano che ha apprezzato molto il mio lavoro. Dati che posso mandarvi se non li avete e che pubblicherò con il libro "La classe operaia è andata all'inferno" dove oltre alla modalità e la descrizione della tragedia elenco per generalità, professione, data, provincia e regione delle vittime, il libro verrà probabilmente pubblicato con la collaborazione della FIOM. Ma vi scrivo soprattutto per lanciare un'allarme, cosa che ho già fatto all'inizio di marzo avvertendo politici, stampa, televisioni e anche il Ministro dell'Agricoltura sulla possibilità di moltissimi morti in agricoltura e edilizia nel mese di marzo. Avevo chiesto di sensibilizzare queste categorie, attraverso i media. Questa "profezia" l'avevo ricavata dai mie dati che evidenziavano un'impennata delle vittime di queste categorie nel mese di marzo. In questo mese, purtroppo i morti sul lavoro sono aumentati drammaticamente rispetto a marzo del'anno scorso e quasi tutte vittime del trattore, autentico killer di agricoltori. Se si guardano i tre mesi, a gennaio e febbraio c'era stato un calo consistente di vittime ma con "l'eccidio" di marzo si ha lo stesso numero di morti. Anche nell'edilizia c'è stata un'ecatombe di vittime. Purtroppo anche per il mese prossimo prevedo tantissimi morti tra gli edili e gli agricoltori, quasi tutti meridionali e stranieri quelli dell'edilizia, tutti lavoratori di aziende piccole e piccolissime dove il sindacato è inesistente. L'anno scorso se si esclude l'agricoltura gli stranieri morti sono stati quasi il 25% sul totale e un quarto è rappresentato da romeni. Spero che almeno la vostra agenzia di comuncazione sensibilizzi queste categorie che sembrano formate da lavoratori di serie B. Se vi occorre la lista completa dei morti sul lavoro 2008 con relative tabelle excel elaborate sono a vostra disposizione. attenzione qui sotto sono elencati soli i morti effettivi sui luoghi di lavoro con questo termine intendo lavoratori morti esclusivamente mentre lavoravano e non quelli (la metà circa) morti per le strade mentre andavano o tornavano dal lavoro), Cordiali saluti carlo Soricelli

Qui sotto tutti i morti effettivi sul lavoro di marzo

02-mar
Napoli
Enrico
Scaglioso
Edilizia
58
Italia
02-mar
Foggia
Antonio
Roberto
Edilizia
49
Italia
03-mar
Firenze
Marino
Rosellini
Agricoltura
82
Italia
04-mar
Rimini
Riccardo
Baldi
Edilizia
29
Italia
05-mar
Taranto
William
Cometa
Edilizia
27
Italia
05-mar
Trapani
Francesco
Passalacqua
Cant. Strad
52
Italia
05-mar
Roma
Alfonso
Bellofato
cantieristtica
31
Italia
05-mar
Latina
Erminio
Iorizzo
Agricoltura
67
Italia
06-mar
Milano
Adeodato
Palladino
Edilizia
34
Italia
07-mar
Frosinone
Taahar
Younsia
Autotrasporto
40
Tunisia
09-mar
Lamezia Terme
edilizia
20
Italia
10-mar
Perugia
edilizia
73
Italia
11-mar
Varese
Michele
Miccoli
Edilizia strad
44
Italia
11-mar
Pesaro
agricoltura
76
Italia
11-mar
A. Salerno.R.C
Autoreasport.
Italia
12-mar
Mantova
Laurent
Muratai
Ferrovie
30
Albania
12-mar
Venezia
Maurizio
Cozzolino
Edilizia
22
Italia
12-mar
Genova
Iuri
Roschchin
Porti .it
Russia
14-mar
Roma
Autotrasportatore
Italia
14-mar
Roma
Agricoltura
14-mar
Belluno
Franco
Casanova
Agricoltura
75
Italia
14-mar
Chieti
Giovanni
Palizzi
Agricoltura
15-mar
Chieti
Quintino
D'Albero
Agricoltura
49
Italia
15-mar
Vibo valentia
Domenico Benit.
Franzè
Agricoltura
67
Italia
15-mar
Chieti
Pasquale
Di Stefano
Agricoltura
42
Italia
16-mar
Grosseto
Vincenzo
Brunese
Autotrasporto
49
Italia
17-mar
Ravenna
Giadut Bogdan
Stratulat
Edilizia
27
Romania
18-mar
Cremona
Felice
David
Agricoltura
66
Italia
18-mar
Cremona
Pierluigi
Ongini
agricoltura
54
Italia
18-mar
Bolzano
Josef
Schoneger
Pompiere
54
Italia
19-mar
Catanzaro
Francesco
Cornità
Edilizia
40
Italia
19-mar
Latina
Sansone
Aniello
edilizia
45
Italia
20-mar
Ancona
Carlo
Emmi
Porti
55
Italia
20-mar
Ravenna
Elio
Cortesi
Edilizia
80
Italia
20-mar
Cuneo
Ezio
Brondello
Agricoltura
58
Italia
23-mar
Bolzano
Albert
Zwischerbrugger
Agricoltura
65
Italia
23-mar
Vicenza
Remo
tagliapietra
Edilizia
37
Italia
24-mar
Piacenza
Romano
Raggi
edilizia
67
Italia
24-mar
Belluno
R
C
Agricoltura
71
Italia
24-mar
Torino
Vincenzo
Romano
edilizia
50
Italia
26-mar
Ancona
Nazareno
Zagaglia
Edilizia
45
Italia
26-mar
Campobasso
Pietro
Di Chiro
arma dei carab.
50
Italia
26-mar
Campobasso
Claudio
Perna
arma dei carab.
45
Italia
26-mar
Brescia
Ivan
Bonincontri
industria
40
Italia
29-mar
Sassari
Antonio
Sotgiu
Agricoltura
25
Italia
29-mar
Viterbo
Dante
Casini
Edilizia
65
Italia

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?