morti sul lavoro al 17aprile 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 19 aprile Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 316 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 420 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 31 (48) Milano 5, Bergamo 2 Brescia 10 Como 1 Cremona 3 Lecco 1 Lodi Mantova 3 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 29 (38 ) Napoli 9, Avellino 4 Benevento , Caserta 8 Salerno 7 TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 30 (37 ) Bologna 12 Rimini 1 Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza 1 SICILIA 21(28) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 4 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 3 VENETO 20 (25) Venezia 3 Belluno 1 Padova‎ 2 Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19) Bolzano 6 Trento 7 PIEMONTE 15 (20) Torino 5 Alessandria 2 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 3 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 LAZIO 17 (27) Roma 6 Viterbo 2 Frosinone 5 Latina 1 Rieti PUGLIA 20 (28) Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3 Lecce 4 Taranto 3 SARDEGNA 10 (14) Cagliari 3 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 MARCHE 10 (14) Ancona 3 Macerata 5 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 6 (8) Genova 2 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7) Perugia 5 Terni CALABRIA 8 (11) Catanzaro 3 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 1 BASILICATA 5 (8) Potenza 4 Matera 1 Molise 3 (4) Campobasso 2 Isernia1 VALLE D’AOSTA 2 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 37 gli schiacciati dal trattore 27 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 42 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori, medici ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi Strage di lavoratori anziani; dai 61 anni in su sono 152 su 316 di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola, agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono lavorando. Tantissime le donne che muoiono lavorando, soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso, altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli ormai sono una minoranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sono già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni, albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia 44 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni) 16 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano gli alberi

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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venerdì 30 dicembre 2022

La situazione disastrosa dei morti sul lavoro in Trentino Alto Adige, la peggiore tra le Regioni Italiane se si rapporta al numero di abitanti, l'unico paramtro valido per valutarne l'andamento nel confronto con le altre

Se guardiamo tutti i morti sul lavoro, e non solo gli assicurati INAIL dai grafici si può vedere l'andamento dal 2008 anche di questa Regione, è la Regione con più morti sui luoghi di lavoro rispetto al numero di abitanti, l'unico paramentro valido per confrontare l'andamento di questo triste fenomeno. Parliamo di una Regione che a deto di tutti è una delle più ricche e civili del nostro Paese.
Con i morti sulle strade e in itinere i morti arrivano quest'anno a superare i 60 morti

lunedì 26 dicembre 2022

Non dimentichiamoci che si muore anche il giorno di Natale

Purtroppo è così, ieri è morto Rosario Gioacchino Savaia Schiacciato da una balla di fieno di circa 500 chili all’interno della sua azienda agricola, nelle campagne di contrada “Durrà”, tra Licata e Campobello di Licata. Così è morto il giorno di Natale del 2022 un agricoltore di 57 anni che stava dando da mangiare agli animali che accudiva. Inutili i soccorsi dei parenti che hanno tentato invano di salvarlo.

sabato 24 dicembre 2022

Negli ultimi due giorni sono morti sui luoghi di lavoro 11 lavoratori e a questi occorre aggiungere i lavoratori morti sulle strade e in itinere. Nella foto il monumento funebre per ricordare i morti sul lavoro. Ai piedi la mia scltura a grandezza naturale "Morti bianche"

Impressionante sequenza di morti in questi due ultimi giorni, ma nessuno ne parla, sono l'Osservatorio tiene sveglie le coscienze degli italiani su questa mattanza dovuta all'indifferenza e alla non volontà di fare qualcosa di concreto. Uno di questi straniero aveva 66 anni ed è caduto da un ponteggio, ma ci sono anche due ventenni. Un Natale triste per i familiari di quasi 1500 lavoratori morti sui luoghi di lavoro. C sulle strade e in itinere. Come artista con opere in imprtanti musei vorrei fare un omaggio alle vittime di questa guerra, dedicando loro un mausoleo; una piramide di Cheoper in scala ridotta, che ricordiamo è un monumento funebre,con sopra le foto di centinaia di vittime sul lavoro, Vediamo se qualcuno mi darà una mano per realizzarlo

venerdì 23 dicembre 2022

Orribile giovedì di sangue per i lavoratori italiani: finito il "conteggio" i morti sui luoghi di lavoro sono stati 5, due di questi nella Regione Emilia Romagna. Ma nei telegiornali non ne hanno mensionato neppure uno

Che dire di questa strage silenziosa che sono l'Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro racconta? Eppure sono stati cionque, ma morendo uno di qua l'altro di là nessuno ricorda: nella stampa e nelle televioni vieni citata solo la "nobiltà operiaa!, cioè quei lavoratori che muoiono nelle grandi aziende sindacalizzate, il resto sparisce nel nulla, almeno 4 nei cinque morti di ieri non hanno nulla a che fare con INAIL, che ovviamente non li annovera tra i suoi morti sul lavoro. Ma l'anno sta finendo e finalmente potrò occuparmi salvo miracoli; che so, del Presdiente Mattarella che mi chiede di continuare. Ma io sono poco visibile, il mio lavoro oscuro di controinformazione, parla altri, a chi ha ancora a cuore la Sicurezza e la dignità di chi lavoro. Non metto dove sono morti, gli avvoltoi che volano anche su queste tragedie, copiano e poi lo spacciano come un lavoro loro, mentre io ci lascio gli occhi in queste già 4 ore di monitoraggio anche oggi. Sono in diversi gli avvoltoi, per ragiorni a volte inconfessabili e meschine spacciano questo lavoro come se fosse stato fatto da loro, alcuni per riuscire ad avere qualche articolo sui giornali, per sentirsi vivi, altri per lavoro o altro. Di sicuro al primo gennaio tutto camberà nella percezione del fenomeno. Tutti igiorni aggiorno i grafici, questo è di ieri, la Lombardi arriva all'incredibile numero, mai raggiunto prima di 100 morti sul lavoro, con Brescia che arriva a 27. Ma se ci aggiungiamo i morti sulle strade superano già i 200 morti

martedì 20 dicembre 2022

Gli stranieri in Italia volano

E' quello che mi viene in mente quando vedo che sono loro a pagare un prezzo elevatissimo di sangue, soprattutto in edlizia; sono il 14% dei morti sui luoghi di lavoro; ieri gli ultimi due nelle province di Maassa Carrara e Foggia, tutti e due caduti dall'alto; cadono dal tetto o da un ponteggio

lunedì 19 dicembre 2022

Quello sterminio nel 2022 di vecchi lavoratori che nessuno vuol vedere. In questo grafico potrete vedere i morti del 2022 sui luoghi lavoro (escluso itinere e morti sulle strade).

Quello sterminio di vecchi lavoratori che nessuno vuol vedere. In questo grafico potrete vedere i morti del 2022 sui luoghi lavoro. Ci si accorge subito che più avanza l’età, più i lavoratori muoiono per infortuni, da dieci anni scrivo di queste strage di vecchi, ma nessuno vuole vederla, mette in discussione un sistema che uccide i lavoratori prima che questi vadano in pensione. Autentiche leggi capestro sono state fatte in questi ultimi vent’anni per “uccidere” gli anziani; Legge Treu e Fornero e altre hanno fatto aumentare notevolmente il numero di morti tra i lavoratori anziani, un’autentica carneficina che è sotto gli occhi di tutti, ma che non si vuole veder: mi sono sempre chiesto: ma non si accorgono che fare svolgere lavori pericolosi a anziani, che non hanno più i riflessi pronti, che hanno acciacchi e vista e udito che sono calati , vuol dire mandarli al massacro? Maun silenzio assassino ne ha uccisi a migliaia in questi 15 anni. Ma non vi preoccupate, l’Osservatorio verrà chiuso a fine anno, così potete passeggiare impunemente sui cadaveri dei lavoratori, in questi anni ne sono morti oltre 2000 senza che nessuno si sia scandalizzato

domenica 18 dicembre 2022

Anche ieri 4 morti sul lavoro, l'edile Carmelo Spanò nella foto è morto dopo 12 giorni di agonia, era caduto da un ponteggio il 5 dicembre. Gli altri tre morti ; due nell'autotrasporto, uno di questi aveva solo 27 anni e un morto anche nei lavori domestici, che abbiamo deciso di cominciarli a monitorare anche in quest'ambito; la casa nasconde pericoli enormi e se non si è esperti occorre lasciar fare i lavori a chi se ne occupa per professione. Nel post la reale situazione dei morti sul lavoro, senza trucchi contabili delle morti sul lavoro

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia Aperto il 1° gennaio 2008, chiuderà il 31 dicembre 2022 Il sito http://cadutisullavoro.blogspot.it Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 15 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto, perché in nero o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio, sono morti complessivamente oltre 18.500 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Situazione in Italia e nelle Regioni/province al 17 dicembre 2022 Sono morti complessivamente 1473 lavoratori, 736 di questi sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere (sono stati 692 nell’intero 2021 i morti sui luoghi di lavoro, esclusi i morti per covid e ovviamente i morti sulle strade e in itinere). Questo dato comprende anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni),che ricordiamo non fa nessun monitoraggio, ma raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio dei suoi assicurati, non ne fanno parte i morti in nero e gli agricoltori schiacciati dal trattore; spesso si tratta di anziani in pensione, ma non solo, alcuni hanno un doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano e che non risultano da nessuna parte. INAIL nei primi dieci mesi dell’anno ha ricevuto 909 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, in questo dato sono ricompresi anche i morti sulle strade e in itinere. In tutto sono 166 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022, 105 gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno. Assieme all’edilizia l’edilizia in queste tre categorie si supera la metà dei morti sui luoghi di lavoro. I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 90 e rappresentano il 14% sul totale, se si escludono gli agricoltori schiacciati dal trattore tutti italiani, molti lavoravano in nero. Altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia, oppure i tre operai foggiani che tornava dal Molise? Spesso queste morti “in nero” hanno dinamiche terribili. Alcuni lavoravano in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha ammesso che erano loro dipendenti; capita spesso e succede per non avere gravi problemi e responsabilità penali, non essendo in regola. La percentuale di stranieri aumenterà progressivamente nei prossimi anni a causa della denatalità italiana: la loro conoscenza dei diritti/doveri e delle normative sulla Sicurezza diventerà determinante per porre argine a queste tragedie. Decessi sui luoghi di lavoro nelle Regioni e nelle province italiane Di seguito i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade, se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. LOMBARDIA 99 Milano (19), Bergamo (12), Brescia (27), Como (7), Cremona (6), Lecco (8), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 62 Venezia (10), Belluno (4), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (9), Verona (12), Vicenza (17) CAMPANIA 58 Napoli (13), Avellino (5), Benevento (3), Caserta (20), Salerno (17) PIEMONTE 53 Torino (25), Alessandria (9), Asti (2), Biella (2), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3) LAZIO 48 Roma (22), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6) SICILIA 45 Palermo (9), Agrigento (3), Caltanissetta (7), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (6) EMILIA ROMAGNA 44 Bologna (5), Rimini (4) Ferrara (4) Forlì Cesena (7) Modena (5) Parma (2) Ravenna (3) Reggio Emilia (10) Piacenza (4) CALABRIA 31 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (6) Vibo Valentia (3) MARCHE 32 Ancona (14), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO ALTO ADIGE 32 Trento (22) Bolzano (10) PUGLIA 31 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (11), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 28 Firenze (6), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (2), Pisa‎ (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 24 Cagliari (4) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (4), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 10 Perugia (9) Terni (1) LIGURIA 11Genova (2), Imperia (3) La Spezia (3), Savona (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA 9 Potenza (5) Matera (4) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia () Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

giovedì 15 dicembre 2022

L'operaio straniero Dritan Mecaj muore in una cantina vinicola per le esalazioni del vino, aveva solo 43, ma è morto anche Fabio Antonio Altruda, un pilota da caccia che è precipitato al suolo per un'avaria (nella foto le due vittime)

Andiamo pure avanti con questa strage, muoiono sempre di più gli operai stranieri che ormai sono il 15% di tutti i morti sul laoghi di lavoro, nelle foto le due vittime di ieri, ma è morta anche la quarta donna nella follia di Roma, le altre tre stavano lavorando e sono anche loro vittime di infortunio, anche se atipico, la quarta non sappiamo se anche lei lavorava per il consorsio

lunedì 12 dicembre 2022

La morte di Franco D'Alessandro non si può inserire tra i morti per infortuni ma accendiamo i fari sull'infernale condizione di lavoro degli autotrasportatori, le vendite on line hanno fatto aumentare e di molto il numero di morti in questa categoria.la terza categoria per numero di morti sul lavoro

E' morto a 41 anni, colto da malore mentre cercava di sbloccare il furgone rimasto impantanato nel fango. E' successo oggi pomeriggio ad Ortona (Ch), in località San Donato. A perdere la vita Franco D'Alessandro, di Pescara, corriere di Amazon. L'uomo, mentre era al lavoro, si è ritrovato in un fossato impraticabile. Il mezzo su cui viaggiava per fare consegne si è fermato. Lui nel tentativo di far ripartire il furgone e di venire fuori da quella situazione, si è sentito male. E' riuscito ad allertare i soccorritori e a chiedere aiuto col telefonino. Ma poi è morto. Sul posto i carabinieri della locale compagnia, i vigili del fuoco e i sanitari del 118

domenica 11 dicembre 2022

Ndiaye Massamba magazziniere senegalese muore cadendo da un muletto alle due di notte, la tragedia nella provincia di Forlì Cesena; aveva tre figli da sfamare in Senegal

Nella notte del 9 Dicembre alle 02.00 del mattino è morto un giovane operaio sul luogo di lavoro. L'infortunio mortale è avvenuto presso l'azienda ORLANDI a Gatteo (FC) e Massamba lavorava nel magazzino di Orlandi da circa 4 anni cercava miglior sorte per lui e i suoi tre figli lasciati in Senegal In questo periodo si stava preparando per andare in ferie al suo paese per ririabbracciare i suoi cari. Massamba era salito su un muletto per andare a chiudere le finestre lasciate aperte anche con un freddo pungente, speriamo non gli addibitano neanche la sua morte OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia Aperto il 1° gennaio 2008, chiuderà il 31 dicembre 2022 Il sito http://cadutisullavoro.blogspot.it Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 15 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto, perché in nero o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio, sono morti complessivamente oltre 18.500 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro. Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Situazione in Italia e nelle Regioni/province all’ 11 dicembre 2022 Sono morti complessivamente 1451 lavoratori, 726 di questi sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere (sono stati 692 nell’intero 2021 i morti sui luoghi di lavoro, esclusi i morti per covid e ovviamente i morti sulle strade e in itinere). Questo dato comprende anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni), i morti in nero e gli agricoltori schiacciati dal trattore; spesso si tratta di anziani in pensione, ma non solo, alcuni hanno un doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. INAIL nei primi dieci mesi dell’anno ha ricevuto 909 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, in questo dato sono ricompresi anche i morti sulle strade e in itinere. In tutto sono 163 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022, 103 gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno. Assieme all’edilizia l’edilizia in queste tre categorie si supera la metà dei morti sui luoghi di lavoro. I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 84 e rappresentano il 14% sul totale, se si escludono gli agricoltori schiacciati dal trattore tutti italiani, molti lavoravano in nero. Altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia, oppure i tre operai foggiani che tornava dal Molise? Spesso queste morti “in nero” hanno dinamiche terribili. Alcuni lavoravano in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha ammesso che erano loro dipendenti; capita spesso e succede per non avere gravi problemi e responsabilità penali, non essendo in regola. La percentuale di stranieri aumenterà progressivamente nei prossimi anni a causa della denatalità italiana: la loro conoscenza dei diritti/doveri e delle normative sulla Sicurezza diventerà determinante per porre argine a queste tragedie. Decessi sui luoghi di lavoro nelle Regioni e nelle province italiane Di seguito i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade, se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022 senza i morti sulle strade e in itinere. LOMBARDIA 99 Milano (19), Bergamo (11), Brescia (27), Como (7), Cremona (6), Lecco (8), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 60 Venezia (10), Belluno (4), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (6), Verona (12), Vicenza (17) CAMPANIA 56 Napoli (12), Avellino (5), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (17) PIEMONTE 51 Torino (25), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3) LAZIO 44 Roma (18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6) SICILIA 44 Palermo (9), Agrigento (3), Caltanissetta (7), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (5) EMILIA ROMAGNA 40 Bologna (5), Rimini (4) Ferrara (3) Forlì Cesena (7) Modena (5) Parma (2) Ravenna (3) Reggio Emilia (7) Piacenza (4) CALABRIA 31 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (6) Vibo Valentia (3) MARCHE 32 Ancona (14), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO ALTO ADIGE 32 Trento (22) Bolzano (10) PUGLIA 31 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (11), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 28 Firenze (6), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (2), Pisa‎ (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 24 Cagliari (4) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (4), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9 Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA 9 Potenza (5) Matera (4) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia () Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

sabato 10 dicembre 2022

Benvenuti tra vedenti FILLEA (CGIL) e Filca (CISL) dopo 15 anni che lo racconto si accorgono che è un'emergenza: che un lavoratore su quattro che muore sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni, che l'allungamento dell'età della pensione introdotte dalla Legge Treu e Fornero uccide i lavoratori ultrasessantenne. Lo denuncio da 15 anni. Nella foto il geologo Alessandro Guastoni morto ieri

Credete a me che li monitoro tutti e non solo gli assicurati Inail, istituto che non fa nessun monitoraggio dei morti, Lombardia e Veneto da soli hanno superato nel 2022 i 300 morti sul lavoro, oltre 200 in Lombardia e oltre 100 in Veneto. Non credete a chi parla di cali come INAIl che non li raccoglie tutte le morti, che tanti non sono assicurati a questo Itituto. In Italia superati i 1400 morti. Raccontano balle per non fare indignare gli italiani e i lavoratori per i miliardi di euro spesi e detratti dalle buste paghe per la sicurezza senza risultati. L’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro li monitora tutti. Quali interessi, anche poco chiari hanno nascosto per non volersi accorgere della reale dimensione di queste tragedie che denuncio da 14 anni? Parlo anche di sindacalist e politici. Il 20/25% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 annianche quest'anno purtroppo non solo in edilizia, ora vediamo si accorgono di questo anche la Fillea e la Filca dopo le morti in questi giorni di Angelo Salomone di 61 anni e Maurizio Rocchi di 62: leggiamo le dichiarazioni indignate di Fillea CGIL e Filca Cisl, atraverso i loro
sindacati sul Carlino. Già tanti anni fa monitoravo i morti e vedevo che uno su cinque era un ultrasessantenne L'allungamento poi indiscriminato dell'età della pensione ha poi fatto da detonatore, e anche questo lo scrivo da anni e anni e tutti sono stati informati da quando è stata introdotta la Legge Fornero, lo avevo denunciato con mail decine, centinaia di volte, che l’allungamento dell’età anche per chi svolgeva lavori pericolosi avrebbe fatto aumentare e di molto il numero di lavoratori morti; anziani già colpiti dagli acciacchi dovuti all’età nei movimenti, con anche il calo della viste e dell’udito. Forse, con un po' di modestia e rifiutando la narrazione delle varie lobby, politiche, industriali e sindacali, e giornalistiche e guardando uno come me che ha aperto l’Osservatorio morti sul lavoro di Bologna 15 anni fa che già allora vedeva quello che voi sindacalisti vi accorgete solo ora. Ma avete solo voluto chiudere occhi e cuore; avete fatto di tutto come attori in causa per emarginare, eludere, ridicolizzare chi senza interessi di sorta come me, che aveva come uno scopo: quello di dare una mano alla comprensione del fenomeno nella sua interezza ma che ha ricevuto solo“ indifferenza, sorrisi ironici, la rabbia con gli scritti ingiuriosi “cosa volete che ne sappia un metalmeccanico-pittore con le faccine di Facebook che ridevano a crepapelle; poi vai a vedere chi sono; sono quelli che lavorano nel settore che in me vedevano un nemico che gli toglieva l’osso. Ma poi come non scandalizzarsi vedendo che poi tanti dei vertici sindacali finiscono in consigli di amministratori, come dirigenti in Senato, alla Camera dei Deputati in Enti e Istituzioni che dovevate controllare? Sono lobby ma che differentemente che negli Stati Uniti qui agiscono nell’ombra. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna http://cadutisullavoro.blogspot.it

giovedì 8 dicembre 2022

Anche ieri due morti sul lavoro: perde la vita Angelo Salomone (nella foto) un portuale di 61 anni. PENTITEVI voi che avete votato leggi per allungare l'età della pensione: un morto su quattro sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni. L'altro morto è un autotrasportatore

Continua la strage, alla quale non c'è limite, ma quando muore un operaio che muore schiacciato a 61 anni è davvero drammatico: dico solo una cosa: PENTITEVI voi che avete votato le leggi che uccidono lavorator i lavoratori anziani, come si fa a val svolgere lavori pericolosi a un anziano, perchè è questo che si tratta. I lavoratori anziani che hanno più di 60 anni vanno protetti e non mandati allo sbaraglio, un morto su quattro sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

mercoledì 7 dicembre 2022

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO. L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia. Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022 Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 6 dicembre 2022 Sono morti complessivamente 1382 lavoratori, 720 di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere (sono stati 692 nell’intero 2021 i morti sui luoghi di lavoro, esclusi i morti per covid e ovviamente i morti sulle strade e in itinere) In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, 161 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022. Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 102 I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 81 e rappresentano il 14% sul totale se si escludono gli schiacciati dal trattore tutti italiani, molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie, ma tanti, anche qui nella ricca Bologna, dormono per strada o in dormitori perché non riescono a pagare l’affitto di casa, e quando vedono che è straniero si rifiutano di affittare loro la casa. Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti in autostrada che non è giusto addebitarli alle province. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro. LOMBARDIA 96 Milano (19), Bergamo (11), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 60 Venezia (10), Belluno (4), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (6), Verona (12), Vicenza (17) CAMPANIA 56 Napoli (12), Avellino (5), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (17) PIEMONTE 51Torino (25), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3) LAZIO 44 Roma (18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6) SICILIA 42 Palermo (8), Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (5) EMILIA ROMAGNA 39 Bologna (5), Rimini (4) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5) Parma (2) Ravenna (3) Reggio Emilia (7) Piacenza (4) CALABRIA 31 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (6) Vibo Valentia (3) MARCHE 32 Ancona (14), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO ALTO ADIGE 32 Trento (22) Bolzano (10) PUGLIA 31 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (11), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 28 Firenze (6), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (2), Pisa‎ (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 24 Cagliari (4) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (4), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9 Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA 9 Potenza (5) Matera (4) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia () Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio. http://cadutisullavoro.blogspot.it

martedì 6 dicembre 2022

Sono stati due i morti sui luoghi di lavoro ieri a Bologna e a Cagliari, ecco chi sono nelle foto

Giuseppe Leanza di 38 anni, siciliano, è morto a Borgo Panigale, un quartiere di Bologna cadendo da un Lucernario di un capannone industriale. Ivan Hristozov è morto a Caglairi mentre riparava un camion, i suoi stanno facendo le pratiche per farlo seppellire in Bulgaria, anche se da 17 anni era residente in Italia

lunedì 5 dicembre 2022

Muore operaio trentenne a Borgo Panigale un quartiere di Bologna, è il quinto quest'anno in questa provincia, due sono donne. E' morto proprio nel quartiere di Bologna dove sono cresciuto

Un edile di circa 30 anni, cittadino italiano di origini siciliane, il giovane è morto cadendo da un lucernario di un capannone. I carabinieri di Borgo Panigale e il personale Ausl sono attualmente sul posto per accertamenti. Dalle prime indicazioni sembra che il manovale, fosse sul tetto per alcuni lavori di copertura di un capannone Per cause ancora da accertare il 30enne è caduto da un lucernaio interno, schiantandosi al suolo da un'altezza di circa dieci metri, all'interno dell'edificio dove opera una azienda di pneumatici. Fatali le ferite riportate dopo la caduta, il 30enne è deceduto nei minuti successivi. Qui a Bologna come nel resto del centro nord le vittime sono 5, tra queste due donne: una in agricoltura e una nei servizi, due in ediliza e una nell'autotrasporto.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della ThyssenKrupp morti così tragicamente nel dicembre 2007, domani ricorre il 15cesimo anniversario di quella strage: alcuni subito, gli altri dopo atroci sofferenze, l'Osservatorio lo aprii venti giorni dopo in loro onore

Il cuore rimasto in Fabbrica anche adesso che ho raggiunto la pensione Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d'Italia La classe operaia non è più centrale e il paradiso è diventato inferno di fiamme di fuoco e d'olio bruciato di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane Operai sfruttati come non è successo mai Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d'Italia Anche il nostro bravo Presidente urla instancabile le morti sul lavoro ma anche le sue sono urla impotenti Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

venerdì 2 dicembre 2022

Tra pochi giorni ci sarà il quindicesimo anniversario della strage alla ThyssenKrupp di Torino. Questa provincia è quella con più morti sui luoghi di lavoro in Italia e questa la dice lunga su tanti aspetti che ho denunciato in questi anni: neppure il loro sacrificio è servito a far calare questa strage, mai stata così grande da quando ho Aperto l’osservatorio.

Tra pochi giorni ci sarà il quindicesimo anniversario della strage alla ThyssenKrupp di Torino. Questa provincia è quella con più morti sui luoghi di lavoro in Italia e questa la dice lunga su tanti aspetti che ho denunciato in questi anni: neppure il loro sacrificio è servito a far calare questa strage, mai stata così grande da quando ho Aperto l’osservatorio. I lavoratori non hanno più nessun riferimento politico: tutti sono diventati liberisti. Una strage quella della Thyssenkrupp che ha turbato me e gli italiani, Poche settimane dopo il 1° gennaio 2008 aprii l'Osservatorio: avevo cercato in rete la situazione delle morti sul lavoro, ma nessuno ne parlava, non c'erano notizie su quanti morti sul lavoro c'erano in Italia nel 2007. Comincia a monitorarli e a registrarli tutti, mi accorsi subito di qualcosa che non quadrava: registravo molti più morti dell'INAIL che non faceva e non fa nessun monitoraggio, ma che ha sempre “spacciato” i morti che diffonde come rappresentativi di tutto il panorama lavorativo, ho mandato migliaia di mail ha tutti: politici, amministratori, ministri, media, ma nessuno mi ha mai contattato per verificare se quello che scriveva era vero ma raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio dei suoi assicurati, è emersa con il mio costante impegno la vera dimensione di questa carneficina che è molto più ampia di quella che appare, sono morti in questi 15 anni oltre 20000 lavoratori compresi i morti in itinere. Rendiamo omaggio a questi figli di immigrati meridionali morti bruciati vivi. le vittime: Antonio Schiavone, 36 anni, deceduto il 6 dicembre 2007, nel luogo dell'incidente Roberto Scola, 32 anni, deceduto il 7 dicembre 2007, Angelo Laurino, 43 anni, deceduto il 7 dicembre 2007. Bruno Santino, 26 anni, deceduto il 7 dicembre 2007. Rocco Marzo, 54 anni, deceduto il 16 dicembre 2007 Rosario Rodinò, 26 anni, deceduto il 19 dicembre 2007. Giuseppe Demasi, 26 anni, deceduto il 30 dicembre 2007

giovedì 1 dicembre 2022

In Italia come in Russia nell'informazione: qui addirittura fanno sparire occultandoli oltre 500 morti sul lavoro ogni anno senza che nessuno dica niente. Nel post il report dei morti sul lavoro dall'inizio dell'anno al 30 novembre

Report morti sul lavoro dal 1° gennaio al 30 novembre Si è concluso un altro mese orribile per le morti sul lavoro; emblematica la morte a Palermo del falegname Michele Pisciotta. INAIL, che non dice mai chiaramente che non fa nessun monitoraggio, se non tra le righe, che non rappresenta la totalità dei lavoratori, che raccoglie solo le denunce dei suoi assicurati che gli arrivano dal territorio, che non ci sono mai nel numero di morti che diffonde, come anche i morti in nero. E lo denuncio inutilmente da 15 anni, che non esiste nessun calo; tutti gli anni oltre 500 lavoratori spariscono come desaparecidos, spesso anziani o stranieri, e questo solo perché non sono assicurati a INAIL che non dice mai che sono solo una parte di quelli che muoiono lavorando, ma solo di una parte e i media che mai vanno a verificare altre fonti diffondono copiandosi uno con l’altro questi cali inesistenti. L’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro, è l’unico sito che monitora i morti sul lavoro in Italia e può documentare che anche quest’anno non c’è nessun calo dei morti ma un aumento spaventoso. Sui Luoghi di lavoro escluso itinere c’è già un forte aumento rispetto al 2021 che in tutto il 2021 ha avuto 662 morti sui Luoghi di lavoro (escluso itinere e morti sulle strade) e oggi siamo già a 717, con già un aumento sull’intero 2021dell’8% e manca ancora un mese per completare l’anno. Di cosa stiamo parlando? E’ orribile nascondere tanti morti sul lavoro, con nessuno che ne ha facoltà come giornalisti, politici, enti (diversi da INAIL che è parte in causa di questa mistificazione), amministratori, ministri delle politiche agricole e del lavoro che sono stati complici di questa disinformazione.. Un morto sul lavoro su quattro ha oltre 60 anni, che più di uno su cinque è schiacciato dal trattore, sono già 162 morti in questo modo orrendo anche quest’anno e oltre 2200 da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l’Osservatorio. E che dire degli autotrasportatori che hanno già superato i 100?Per non parlare degli stranieri che sono il 14% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, e non ci ricordiamo mai o non vogliamo vedere questo enorme tributo di sangue che stanno versando, se non sono stranieri sono meridionali anche qui al nord: muoiono nei cantieri, nelle officine, sui campi. Molti gli artigiani; c’è una “nobiltà” operaia che sono i lavoratori delle grandi aziende sindacalizzate e con rappresentanti della Sicurezza, dove praticamente non si muore, se non lavoratori in appalto, che rappresenta una nuova forma di caporalato legalizzata; persone che si spostano da una provincia all’altra, o da una regione all’altra, che oltre che morire sui luoghi di lavoro muoiono numerosissimi sulle strade, come i tre foggiani morti nel rientro dal Molise, o dei pakistani che all’alba sun un pulmino stavano andando a lavorare da Torino alla Lombardia. Regioni con un numero spaventoso di morti sul lavoro, con la diffusione di dati parziali passano come virtuose, e sono il Trentino Alto Adige, il Veneto e la Lombardia, ma nessuna è immune da questo scempio, che pagano i lavoratori meno tutelati, i più deboli, quelli che avrebbe bisogno di sostegno. ma viene tolto il Reddito di Cittadinanza, così il sud, coi suoi disoccupati, che non trovano lavoro sono costretti a riprendere le loro “valige di cartone”. L’Osservatorio chiuderà il 31 dicembre di quest’anno: per stanchezza, per la solitudine, per l’indifferenza che si è manifestata a ogni livello. Una voce indipendente che con lavoro volontario cerca solo di dare una mano alla comprensione del fenomeno e che era stato aperto il 1° gennaio 2008, poche settimane dopo la tragedia della Thyssenkrupp di Torino e vedendo che non c’era nessuno che lo faceva decidemmo di aprire l’Osservatorio Nazionale di Bol9ogna morti sul lavoro, ma siamo riusciti ad arrivare a oltre tre milioni di visitatori, ma chi aveva il compito di occuparsene come INAIL, Ministri delle Politiche Agricole e del lavoro che si sono succeduti in questi anni l’hanno visto come fumo negli occhi, come un intruso che metteva in discussione il loro operato. Posso dire solo una cosa VERGOGNATEVI tutti voi citati. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it PS Il prossimo anno porterò in Procura tutta la documentazione relativa ai morti monitorati, e chiederò se ci sono gli estremi per ravvisare reati da parte di chi doveva occuparsene e non lo faceva seppur avvertiti con centinaia e centinaia di mail dall’Osservatorio OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO. L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia. Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022 Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 29 novembre Sono morti complessivamente 1376 lavoratori, 717 di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere (sono stati 962 nell’intero 2021 i morti sui luoghi di lavoro, esclusi i morti per covid e ovviamente i morti sulle strade) In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, 162 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022. Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 102 I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 81 e rappresentano il 14% sul totale se si escludono gli schiacciati dal trattore tutti italiani, molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie, ma tanti, anche qui nella ricca Bologna, dormono per strada o in dormitori perché non riescono a pagare l’affitto di casa, e quando vedono che è straniero si rifiutano di affittare loro la casa. Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti in autostrada che non è giusto addebitarli alle province. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro. LOMBARDIA 96 Milano (19), Bergamo (11), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 59 Venezia (10), Belluno (4), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona (12), Vicenza (17) CAMPANIA 56 Napoli (12), Avellino (5), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (17) PIEMONTE 51Torino (25), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3) LAZIO 44 Roma (18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6) SICILIA 42 Palermo (8), Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (5) EMILIA ROMAGNA 38 Bologna (4), Rimini (5) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (7) Piacenza (4) CALABRIA 31 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (6) Vibo Valentia (3) MARCHE 32 Ancona (14), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO ALTO ADIGE 32 Trento (22) Bolzano (10) PUGLIA 31 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (11), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 28 Firenze (6), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (2), Pisa‎ (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 23 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (4), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9 Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA 9 Potenza (5) Matera (4) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia () Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio. http://cadutisullavoro.blogspot.it

domenica 27 novembre 2022

La situazione delle morti aggiornata a questa mattina

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO. L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia. Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022 Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 27 novembre Sono morti complessivamente 1374 lavoratori, 715 di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere(sono stati 962 nell’intero 2021, esclusi i morti per covid e ovviamente i morti sulle strade) In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, 162 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022. Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 101 I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 81 e rappresentano il 14% sul totale se si escludono gli schiacciati dal trattore tutti italiani, molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie, ma tanti, anche qui nella ricca Bologna, dormono per strada o in dormitori perché non riescono a pagare l’affitto di casa, e quando vedono che è straniero si rifiutano di affittare loro la casa. Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti in autostrada che non è giusto addebitarli alle province. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro. LOMBARDIA 96 Milano (19), Bergamo (11), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 59 Venezia (10), Belluno (4), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona (12), Vicenza (17) CAMPANIA 56 Napoli (12), Avellino (5), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (17) PIEMONTE 51Torino (25), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3) LAZIO 44 Roma (18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6) SICILIA 41 Palermo (7), Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (5) EMILIA ROMAGNA 38 Bologna (4), Rimini (5) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (7) Piacenza (4) CALABRIA 31 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (6) Vibo Valentia (3) MARCHE 30 Ancona (12), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO ALTO ADIGE 32 Trento (22) Bolzano (10) PUGLIA 33 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (13), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 28 Firenze (6), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (2), Pisa‎ (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 22 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (3), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9 Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA 9 Potenza (5) Matera (4) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia () Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio. http://cadutisullavoro.blogspot.it

giovedì 24 novembre 2022

Poesia Reddito di Cittadinanza scritta in queste ore, l'ho scritta quando muovendo la mia miniera di quadri è sbucato fuori questo dipinto del 1978, racconta i genitori che salutano un figlio in partenza per il nord e che forse non rivedranno più se non in una bara. Reddito di Cittadinanza Preparate le valige voi poveri del sud Ma mi raccomando che siano di plastica di cartone con lo spago non ne fanno più Prendetele belle e colorate così sembrate anche alla moda il colore allegro mette di buon umore Quando vi toglieranno il Reddito di Cittadinanza sarà agosto non partite in quel mese di svago e di riposo i tristi volti, le lacrime e i saluti ai vostri cari turberebbero chi va in vacanza Ma poi che volete voi meridionali? C’è tanto lavoro anche da voi Vediamo i negri che lavorano al posto vostro a cinque euro all’ora nella raccolta di olive e pomodori e sono netti senza nessun contributo da pagare siate contenti Se avete braccia buone e non lavorate siete solo terroni scansafatiche impoltroniti Qui al nord già ci lecchiamo i baffi che ora vanno anche di moda con voi mica rischiamo la galera Non siete clandestini ma italiani Possiamo sfruttarvi alla luce del sole vi assumiamo con salari e buste paga regolari ma con il jobs act renziano così se protestate c'è la porta Non troviamo più mano d'opera per ristoranti, cantieri, officine e campi Offriamo anche ottocento euro netti al mese Ma volete anche il nostro sangue e questo maledetto reddito vi permette di poltrire Se poi non trovate da dormire quassù quando al telefono vi sentono stranieri o meridionali e vi dicono ci dispiace, non c'è posto non vi preoccupate ci sono dormitori e stazioni dove di notte potete riposare Poi c’è anche una nota positiva se venite su a morire anche qui al nord per infortuni siete quasi tutti voi del sud o stranieri muore Francesco, Antonio, Giuseppe e Vito le vostre vedove avranno la pensione a vita e i vostri figli cresceranno anche senza padre Ma se proprio non ce la fate a partire State sereni come disse Renzi a Letta lui e Salvini il Reddito lo toglierebbero anche ai pensionati al minimo
per farci arricchire ulteriormente e prendere il nostro voto Non venite su? Mafia e camorra vi aspettano a braccia aperte.

lunedì 21 novembre 2022

Tre morti anche questa domenica, due in Veneto, che raggiunge lo spaventoso numero di 59 morti sui luoghi di lavoro, prima tra le grandi Regioni, ma in questo momento abbiamo superato i morti dell'intero 2021: sono stati 692 l'anno scorso, ora sono 702, ma se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere sfioriamo i 1350 morti: se qualcuno è incuriosito, ma dubito, e me lochiede, gli scrivo chi sono i morti di ieri. Nel post c'è la reale situazione dei morti sul lavoro dall'inizio dell'anno, in ogni provincia e regione

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022

     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 15 novembre

Sono morti complessivamente 1348 lavoratori, 702 (sono stati 962 nell’intero 2021, esclusi i morti per covid) di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere

In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere  

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro,

160 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 98

I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 81 e rappresentano il 14% sul totale se si escludono gli schiacciati dal trattore tutti italiani, molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie, ma tanti, anche qui nella ricca Bologna, dormono per strada o in dormitori perché non riescono a pagare l’affitto di casa, e quando vedono che è straniero si rifiutano di affittare loro la casa.    

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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su Twitter @pittorecarlosor

Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti in autostrada che non è giusto addebitarli alle province.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro.

LOMBARDIA 95 Milano (19), Bergamo (10), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO  59 Venezia (10), Belluno (4), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona (12), Vicenza (17) CAMPANIA 54  Napoli (11), Avellino (5), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (16) PIEMONTE 50  Torino (24), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3)  LAZIO 44 Roma (18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6)    SICILIA 41 Palermo (7), Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (5)  EMILIA ROMAGNA 37 Bologna (4), Rimini (5) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (6) Piacenza (4) CALABRIA   30 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) MARCHE 30 Ancona (12), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4)  TRENTINO ALTO ADIGE 32  Trento (22) Bolzano (10)  PUGLIA 30 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (10), Lecce (8) Taranto (7)  TOSCANA 27 Firenze (5), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (2), Pisa‎ (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 22 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (3), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente  () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9  Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3)  FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1)  BASILICATA 6  Potenza (3) Matera (3)    VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia () 

                                       Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio. 

http://cadutisullavoro.blogspot.it

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?