Report morti sul lavoro in Italia nell'intero 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Report morti sul lavoro del 2024. I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati, inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL. Registriamo un aumento dei morti sui luoghi di lavoro del 6,7% rispetto al 2023. Per la prima volta dopo 17 anni di monitoraggio si sono superati i 1000 morti sui luoghi di lavoro, che con l’itinere diventano 1482, ma la conta dei morti in itinere potrebbe essere ancora più alta per la ragione che spesso vengono diffusi in ritardo. La Regione che ha avuto il peggior risultato è il Trentino Alto Adige in rapporto al numero di abitanti, la migliore il Lazio che vede Roma con un terziario avanzato e i Ministeri. Le donne pagano un prezzo elevatissimo sulle strade. Per mancanza di un orario flessibile in entrata e in uscita nel privato, spesso lontano da casa, sono costrette a correre perché si sobbarcano spesso anche il carico familiare: figli, genitori ecc. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono già il 30% di tutti i morti. In allegato le nazionalità delle vittime. Incredibile la strage di anziani che muoiono lavorando: sono oltre il 30% degli ultrasessantenni e di questi sempre sui luoghi di lavoro 157 hanno addirittura più di 70 anni. E’ davvero incredibile non fare nessuna distinzione sull’età per andare in pensione tra chi svolge un lavoro pericoloso e chi no: con l’età elevata si hanno riflessi poco pronti, udito e vista deficitarie, così come acciacchi di ogni genere. La categoria degli autotrasportatori ha praticamente raddoppiato i morti: per incidenti e per fatica: in tanti vengono trovati morti con la testa sul volante o coi camion fermi nelle aree di sosta, la stanchezza e la fretta provocano spesso tanti morti anche tra chi viene coinvolto con altri mezzi. Anche quest’anno sono morti 143 agricoltori schiacciati dal trattore: in questi 17 anni sono stati quasi 3000. Sono le solite categorie ad avere lo stesso numero di morti da 17 anni, in ordine decrescente: agricoltura, edilizia, autotrasporto (tutte le categorie di appartenenza) artigianato, industria. Pochissimi i morti nelle aziende sindacalizzate, questo per far comprendere l’importanza del Sindacato sulla Sicurezza, i pochi morti sono lavoratori in appalto e non dipendenti diretti: il lavoro precario uccide tanti lavoratori che non possono rifiutarsi di svolgere un lavoro pericoloso, pena il licenziamento, questo soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende, dove non c’è nessuna sicurezza; lo si vede anche dai piccoli imprenditori, spesso senza dipendenti che muoiono numerosi, e questo la dice lunga sulla mancanza della cultura della sicurezza che occorrerebbe insegnare nelle scuole, soprattutto in chi si sta diplomando e anche laureando e si avvia al lavoro. Che dire? Speriamo in un 2025 migliore, ma sono già più di 11 i morti in questi primi giorni del 2025. Nell’occasione vi invito a visitare la mia mostra “Morti sul lavoro” presso la Fondazione Carisbo di Via Farini, con opere su queste tragedie che tratto fin dal 1980. Tra queste il “muro delle farfalle bianche” con le foto di 300 lavoratori morti sul lavoro recentemente Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nell’intero 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 1056 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1482 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza sono centinaia i morti in province e regioni diverse LOMBARDIA 201 totali 134 sui luoghi di lavoro Milano 20 (41 con itinere), Bergamo 12 (con itinere 23) Brescia 31 (43 con itinere) Como 6 Cremona 5 Lecco 4 Lodi 9 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 13 Sondrio 6 Varese 5 CAMPANIA 156 totali 97 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 20 Salerno30 VENETO 135 totali 81 sui luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 9 Rovigo 3 Treviso 15 Verona 15 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 133 totali 76 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 7 Forlì Cesena 5 Modena 11 Parma 9 Ravenna 2 Reggio Emilia 10 Piacenza 3 SICILIA 122 sui luoghi di lavoro 71 Palermo 24 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 10 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 4 Trapani‎ 8 TOSCANA 121 totali 76 sui luoghi di lavoro Firenze 19 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 10, Massa Carrara 3 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 155 totali 72 sui luoghi di lavoro Roma 22 Viterbo 12 Frosinone 15 Latina 16 Rieti 3 PIEMONTE 92 totali 54 sui luoghi di lavoro Torino 25 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 8 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 2 PUGLIA 93 totali 60 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 17 Taranto 6 TRENTINO ALTO ADIGE 55 totali 37 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 21 ABRUZZO 55 totali 37 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 13 Pescara 4 Teramo 8 SARDEGNA 52 totali 36 sui luoghi di lavoro Cagliari 9 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 12 MARCHE 50 totali 31 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 7 Ascoli Piceno 7 CALABRIA 33 totali 24 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 3 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 34 totali 22 sui luoghi di lavoro Pordenone 7 Triste 1 Udine 10 Gorizia 3 LIGURIA 35 totali 23 sui luoghi di lavoro Genova 7 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 25 totali 17 sui luoghi di lavoro Potenza 13 Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 6 totali 5 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 142 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 152 gli autotrasportatori e autotrasportatrici morti 115 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 115 i morti in infortuni domestici Sui luoghi di lavoro quest’anno oltre il 30% sono ultrasessantenni, in pochi anni saranno la maggioranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 30% Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla. Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane dell'intero 2024 nell'intero 2024 Provincia Regione Numero di morti ogni tot. Abit. Medaglia Enna (Sicilia) 0 0 Medaglia di platino Lodi (Lombardia) 9 25440 Medaglia di carbone Trento (Trentino Alto Adige) 21 25619 Medaglia di carbone Belluno (Veneto) 8 25723 Medaglia di carbone Pisa (Toscana) 16 26300 Medaglia di carbone Viterbo (Lazio) 12 26584 Medaglia di carbone Sassari (Sardegna) 12 27760 Medaglia di carbone Potenza Basilicata 13 28514 Medaglia di carbone Chieti (Abruzzo) 13 29000 Medaglia di carbone Ascoli Piceno Marche 7 29670 Medaglia di carbone Sondrio (Lombardia) 6 30240 Medaglia di carbone Macerata (marche) 10 31.400 Medaglia di carbone Aosta (Valle d'Aosta) 4 31721 Medaglia di carbone Frosinone (Lazio) 15 32600 Medaglia di carbone Bolzano (Trentino Alto Adige) 16 32766 Medaglia di carbone Avellino (Campania) 12 34000 Medaglia di carbone Latina (Lazio) 16 35931 Medaglia di latta Salerno Campania 30 36800 Medaglia di latta Teramo (Abruzzo) 8 38732 medaglia di latta Benevento (campania) 7 39000 medaglia di latta Lucca (Toscana) 10 39004 medaglia di latta Benevento Campania 7 39142 medaglia di latta Vibo Valentia (Calabria) 4 40000 medaglia di latta Brescia (Lombardia) 31 40720 medaglia di latta Pavia (Lombardia) 13 42096 Medaglia dilatta Isernia (Molise) 2 42903 medaglia di latta L'Aquila (Abruzzo) 7 43130 medaglia di latta Caserta (Campania) 20 44450 medaglia di latta Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) 7 44579 medaglia di latta Grosseto (Toscana) 5 44609 medaglia di latta Gorizia (Friuli-Venezia Giulia) 3 46558 medaglia di latta Lecce (Puglia) 17 47181 medaglia di latta Parma Emilia-Romagna 9 49000 Medaglia dilatta Brindisi (Puglia) 8 49635 medaglia di latta Ferrara (Emilia-Romagna) 7 49766 medaglia di latta Matera Basilicata 4 50225 medaglia di bronzo Prato (Toscana) 5 50922 medaglia di bronzo Bologna (Emilia-Romagna) 21 51429 medaglia di bronzo Pesaro e Urbino (Marche) 7 51530 medaglia di bronzo Rieti (Lazio) 3 52000 medaglia di bronzo Palermo (Sicilia) 24 52842 medaglia di bronzo Udine (Friuli-Venezia Giulia) 10 53000 medaglia di bronzo Reggio Emilia (Emilia-Romagna) 10 53248 medaglia di bronzo Firenze (Toscana) 19 53391 medaglia di bronzo Trapani (Sicilia) 8 54310 medaglia di bronzo Perugia (Umbria) 12 55058 medaglia di bronzo Campobasso (Molise) 4 56161 medaglia di bronzo Crotone (Calabria) 3 58522 medaglia di bronzo Mantova (Lombardia) 7 58944 medaglia di bronzo Treviso (Veneto) 15 59065 medaglia di bronzo Verona (Veneto) 15 61437 medaglia d'argento Monza Brianza (Lombardia) 14 62061 medaglia d'argento Cagliari (Sardegna) 9 62264 medaglia d'argento Messina (Sicilia) 10 63665 medaglia d'argento Ragusa (Sicilia) 5 64272 medaglia d'argento Massa-Carrara (Toscana) 3 65527 medaglia d'argento Vicenza (Veneto) 13 66545 medaglia d'argento Oristano (Sardegna) 4 67428 medaglia d'argento Modena (Emilia Romagna) 11 68000 medaglia d'argento Cremona (Lombardia) 5 71878 medaglia d'argento Asti (Piemonte) 3 72000 medaglia d'argento La Spezia (Liguria) 3 73000 medaglia d'argento Agrigento (Sicilia) 6 73600 medaglia d'argento Cuneo (Piemonte) 8 73639 medaglia d'argento Ancona (marche) 6 76800 medaglia d'argento Cosenza (Calabria) 9 78333 medaglia d'argento Forlì-Cesena (Emilia-Romagna) 5 78813 medaglia d'argento Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte) 2 79883 medaglia d'argento Pescara (Abruzzo) 4 80000 medaglia d'argento Lecco (Lombardia) 4 84700 medaglia d'argento Sud Sardegna (Sardegna) 4 85000 medaglia d'argento Alessandria (Piemonte) 5 85332 medaglia d'argento Vercelli (Piemonte) 2 86934 medaglia d'argento Siena (Toscana) 3 89447 medaglia d'argento Caltanisetta (Sicilia) 3 89903 medaglia d'argento Bari (Puglia) 14 90010 medaglia d'argento Catanzaro (Calabria) 4 90586 medaglia d'argento Torino (Piemonte) 25 91114 medaglia d'argento Bergamo (Lombardia) 12 92494 medaglia d'argento Savona (Liguria) 3 93136 medaglia d'argento Venezia (Veneto) 9 94919 medaglia d'argento Piacenza (Emilia-Romagna) 3 95586 medaglia d'argento Taranto (Puglia) 6 97247 medaglia d'argento Rovigo (Veneto) 3 98333 medaglia d'argento Siracusa (Sicilia) 4 99750 medaglia d'argento Como (Lombardia) 6 100032 medaglia d'oro Napoli (Campania) 30 103567 medaglia d'oro Pistoia (Toscana) 2 104000 medaglia d'oro Padova (Veneto) 9 104030 medaglia d'oro Imperia (Liguria) 2 106500 medaglia d'oro Catania (Sicilia) 10 111330 medaglia d'oro Terni (Umbria) 2 114109 medaglia d'oro Genova (Liguria) 7 121439 medaglia d'oro Novara (Piemonte) 3 123381 medaglia d'oro Foggia (Puglia) 5 125711 medaglia d'oro Barletta-Andria-Trani (Puglia) 3 130849 medaglia d'oro Reggio Calabria (Calabria) 4 138000 medaglia d'oro Milano (Lombardia) 20 160910 medaglia d'oro Rimini (Emilia-Romagna) 2 168393 medaglia d'oro Livorno (Toscana) 2 168667 medaglia d'oro Arezzo (Toscana) 2 172187 medaglia d'oro Fermo (Marche) 1 174849 medaglia d'oro Varese (Lombardia) 5 178009 medaglia d'oro Biella (Piemonte) 1 178551 medaglia d'oro Ravenna (Emilia-Romagna) 2 195707 medaglia d'oro Roma (Lazio) 22 197897 medaglia d'oro Triste friuli Venezia Giulia 1 234662 medaglia d'oro estero 26 26 950 con i morti nelle autostrade 1056

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025
intero 2024 Morti sui luoghi di Lavoro nelle Regioni (escluso itinere) in rapporto al numero di abitanti, così come li conta eurostat

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

Translate (traduci nella tua lingua)

giovedì 30 settembre 2010

muore a 83 anni cadendo da una scala mentre vendemmia un agricoltore di 83 anni nel parmense

PARMA, 29 SET E’ morto un agricoltore di 83 ani cadendo da una scala mentre raccoglieva l’uva.L'anziano agricoltore stava tagliando alcuni grappoli d'uva da un'altezza di circa due metri quando ha perso l'equilibrio ed e' precipitato a terra battendo violentemente la testa. L'intervento dei medici del 118, avvisati dai colleghi dell'agricoltore, e' stato inutile: l’anziano agricoltore e' morto sul colpo. Intervenuti anche i carabinieri ed i tecnici della medicina del lavoro.

mercoledì 29 settembre 2010

E' morta katiuscia Banfi una madre di 3 figli dopo aver lavorato tutta la notte

NON DIMENTICHIAMOCI DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI CHE MUOIONO PER LE STRADE.. Delle vittime per infortuni sul lavoro che muoiono per le strade mentre vanno o tornano dal lavoro. Katiuscia Banfi una madre di 35 anni con 3 figli ha perso la vita all’alba di ieri mattina, mentre tornava a casa dal lavoro. E’ accaduto intorno alle 5.30 sulla superstrada per la Valle Seriana, allo svincolo di Cene sud. Katiuscia ha avuto probabilmente un colpo di sonno ed è finita sotto ad un camion. Era partita da Casnigo domenica pomeriggio e aveva raggiunto piazza Bologna, dove con il suo compagno, gestiva un chiosco notturno di bibite e panini: si davano il cambio nella loro attività lavorativa e a turno stavano a casa con i loro tre bambini: Dopo una nottata trascorsa dietro il bancone, Katiuscia stava finalmente tornando con la sua automobile a casa: la stanchezza dovuta ad una notte passata a lavorare. Katiuscia deve aver avuto un colpo di sonno e in un attimo la sua automobile ha invaso la corsia opposta proprio mentre stava arrivando un camion pieno di sabbia.

E' morto Giuseppe Lagnini agricoltore di 80 anni, probabilmente attaccato da un cinghiale. E' morto un operaio di 30 anni nel salerntitano

SALERNO E’ morto un operaio di 30 anni addetto alla segnaletica stradale. L’incidente mortale nel primo pomeriggio di oggi sulla Bussentina, nella galleria «Carmine», nel tratto che attraversa il territorio comunale di Sanza, in provincia di Salerno. Il lavoratore era impegnato nei lavori di realizzazione della segnaletica stradale. Secondo una prima ricostruzione, un'auto, guidata da un anziano, dopo essersi scontrata con un'altra autovettura che proveniva in senso contrario, è finita contro il compressore utilizzato dall'operaio per la realizzazione della segnaletica ed è andata in fiamme.L'operaio è stato investito dalle fiamme ed è morto. Sul luogo dell'incidente sono immediatamente intervenuti i carabinieri, la polizia stradale ed un'ambulanza.

Chieti E’ morto giuseppe Lagnini n agricoltore di 80 anni. Giuseppe, è morto ieri pomeriggio a causa delle lesioni riportate dopo essere stato aggredito da un animale di grossa taglia, forse un cinghiale. Nel pomeriggio Giuseppe si trovava nel suo podere a Roccamontepiano quando è stato attaccato dall’animale che ha lacerato all’uomo l’arteria branchiale del braccio. L’ottantenne non è riuscito a chiamare i soccorsi ed è morto poco dopo dissanguato. A rinvenire il corpo i familiari.

martedì 28 settembre 2010

Avellino E' morto un operaio di 43 anni schiacciato da un rotolo d'alluminio

Avellino, 28 set. E’ morto un operaio di 43 anni schiacciato da un rotolo di alluminio che stava scaricando da un camion in provincia di Avellino. Inutile ogni soccorso, l'operaio e' morto sul colpo. Poco dopo la tragedia sono arrivati i carabinieri di Mirabella Eclano che stanno svolgendo indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilita'.

domenica 26 settembre 2010

Due morti in edilizai in meno di 24 ore a Palermo. E' morto Salvatore Balisteri. E' morto Vito Giardina

Palermo 26 settembre E’ morto Vito Giardina un operaio di 59 anni, Vito è morto dopo essere caduto da un’impalcatura della sua casa a Castelvetrano. Giardina stava effettuando alcuni lavori quando ha perso l’equilibrio precipitando da un’altezza di circa 10 metri morendo sul colpo I carabinieri, dopo i rilievi del caso, hanno restituito la salma ai familiari.

Palermo 25 settembre E’ morto salvatore Balisteri muratore di 42 anni. Salvatore è morto dopo essere precipitato dall'impalcatura di un palazzo vicino via Maqueda, nel centro storico del capoluogo siciliano. L'operaio stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione della facciata dell'edificio, quando ha perso l'equilibrio ed è caduto giù dalla struttura metallica: il volo di diversi metri non gli ha lasciato scampo. Trasportato d'urgenza all'ospedale Civico, dove è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, dopo alcune ore il suo cuore ha cessato di battere.

venerdì 24 settembre 2010

E' morto Domenico Vecchione cadendo da un palazzo in costruzione da un'altezza di oltre dieci metri nel napoletano

Napoli, 24 set. E’ morto- Domenico Vecchione di 62 anni. Domenico è morto nella tarda mattinata di oggi in via Mazzini a Marigliano, nel napoletano, cadendo dal terzo piano di un edificio in costruzione. Inutile ogni soccorso, Domenico è morto sul colpo e sembra non indossasse il casco protettivo ma che comunque non sarebbe servito a salvargli la vita per una caduta di oltre 10 metri.

mercoledì 22 settembre 2010

E' morto in Svizzera il minatore Petro Mirabelli protagonista del libro "morti bianche". E' morto Angelo Ciaramelli nel napoletano. E' morto Renato A

Sondrio 22 settembre 2010 E’ morto Renato Amonini- è scivolato in un dirupo perdendo la vita sul colpo. Il tragico incidente è avvenuto intorno alle 23 di lunedì dopo l’allarme lanciato da un amico del 67enne. Sul posto per le ricerche sono quindi intervenuti i militari del Soccorso Alpino della Gdf di Sondrio, i Vigili del fuoco del comando provinciale, i carabinieri e il Soccorso Alpino speleologico con l’ausilio di unità cinofile che intorno alla mezzanotte, dopo essersi calati in un dirupo hanno rinvenuto il corpo senza vita del pensionato. È ancora poco chiaro cosa avesse spinto l’ex muratore in pensione, celibe, ora dedito all’agricoltura e all’allevamento di alcune mucche, a spingersi a notte fonda nel punto impervio a quota 800 metri. Secondo la nota ufficiale delle Fiamme Gialle "l’uomo, sulla base della testimonianza di due passanti, nel tentativo di recuperare un proprio animale, sarebbe scivolato oltre un muretto di cinta, nella fitta boscaglia sottostante".

Svizzara E’ morto Pietro Mirabelli, un minatore di 54 anni, originario di Pagliarelle, in provincia di Crotone. Si è arresto ieri mattina alle ferite riportate nell'incidente avvenuto alle 2.40 di mercoledì notte nello scavo della galleria di base del Monte Ceneri a Sigirino, a pochi chilometri dal confine con il Varesotto. Pietro stando ad una prima ricostruzione, è stato travolto da un masso di roccia staccatosi mentre era in corso una operazione di perforazione con la macchina azionata da altri. Il blocco si è staccato da un'altezza di 7-8 metri e lo ha colpito in pieno. Immediato l'allarme e i soccorsi ma le sue condizioni sono apparse subito disperate. Così a nulla sono valsi i disperati tentativi dei medici dell'ospedale civico di Lugano di salvargli la vita. Mirabelli, che abitava nel villaggio del cantiere, era un lavoratore esperto. Proprio per la sua esperienza era stato uno dei protagonisti del libro “Morti bianche” di Samanta Di Persio e del romanzo “Figlia di una vestaglia blu” di Simona Baldanzi, basato proprio sui racconti dei minatori attivi nei cantieri del Mugello.

Napoli E’ morto Angelo Ciaramella un operaio di 53 anni. Angelo è morto a Grumo Nevano, nel Napoletano, dopo essere caduto da una impalcatura alta circa quattro metri.L'uomo, Angelo Ciaramella, di 53 anni, residente a Cardito (Napoli) stava effettuando dei lavori di ristrutturazione al sottotetto di un'abitazione in via Simoncelli quando è scivolato cadendo nel vuoto. Angelo che sembra non indossasse il casco protettivo, ha battuto violentemente la testa ed è morto sul colpo. Secondo i carabinieri della locale stazione, l'impalcatura era stata realizzata in violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.Dopo i primi accertamenti, i militari dell'Arma hanno sequestrato l'area e le attrezzature sul luogo dell'incidente.Il corpo dell'operaio è stato trasportato nell'Istituto di medicina legale del Secondo Policlinico di Napoli

martedì 21 settembre 2010

E' morto un operaio a Sorbo San Basile di Catanzaro, e' morto Adriano Piccoli a Mesa di Pontinia di Latina. E' morto Luigi Trivellini in provincia di

Catanzaro 20 settembre E’ morto un operaio in un incidente sul lavoro avvenuto oggi a Sorbo San Basile. L’operaio e' caduto da una scarpata mentre stava compiendo un sopralluogo sulla Sp 26 per il posizionamento delle reti di contenimento massi, e' scivolato cadendo da un’altezza di sei metri. La sua morte e' stata istantanea. Sulla dinamica sta indagando il Nucleo investigazioni sanita' e ambiente della Procura della Repubblica.

Latina E’ morto Adriano Piccoli operaio di 35 anni. Adriano è rimasto folgorato da una scossa elettrica in una ditta in località Mesa di Pontinia, vicino Latina. Puiccoli era dipendente di una ditta di pannelli fotovoltaici. L'incidente è avvenuto oggi pomeriggio, mentre l'uomo montava un pannello: durante l'opeazione la gru di trasporto ha urtato i cavi dell'alta tensione senza lasciare scampo allìoperaio. In corso le indagini per ricostruire l'avvenuto.

Chieti E’ morto Luigi Trivellini agricoltore di 63 anni. Luigi di San Salvo, Luigi è morto schiacciato dal trattore con cui stava lavorando in campagna, in un terreno di sua proprietà. Probabilmente a causa del fondo irregolare del terreno, il trattore si è improvvisamente ribaltato schiacciando senza scampo il corpo dell’agricoltore. La tragedia è avvenuta sotto gli occhi del figlio che ha subito lanciato l’allarme. Ma all’arrivo dei soccorritori sul posto già non c’era nulla da fare

lunedì 20 settembre 2010

E' morto Angelo Lepre agricoltore di 67 anni

Cremona E’ morto Angelo Lepre agricoltore di 67 anni. Dapprima l’ha chiamato a piena voce e poi si è messa a cercarlo nel cortile. La moglie di Angelo agricoltore in pensione lo ha trovato con la testa schiacciata da una rotoballa nel piccolo fienile vicino alla casa in località Ronchi a Offanengo, vicino alla strada per Bottaiano. Quando è stato rinvenuto dalla moglie Lepre era già cadavere: il peso della balla di fieno non gli ha dato scampo. Il fatto è accaduto ieri mattina fra le 11 (a quell’ora la donna l’ha visto per l’ultima volta) e le 12,30. Nessuno ha visto o sentito nulla. Alla cascina è arrivato anche il sindaco Gabriele Patrini.

domenica 19 settembre 2010

ANCORA UN ANZIANO AGRICOLTORE VITTIMA DEL TRATTORE. E' MORTO GIOVANNI CARTA DI 83 ANNI. E' MORTO FULMINATO GIOVANNI QUARTA NEL LECCESE

Lecce E’ morto Giovanni Quarta operaio staginale di 45 anni. Giovanni ha perso la vita mentre stava saldando un vecchio cancello di ferro. Nel èprimo pomeriggio Giovanni Quarta stava utilizzando una saldatrice e un flessibile. Per cause ancora da accertare, è rimasto fulminatoi.Vani i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118. La sua vita si è appena spenta lasciando la sua famiglia nella disperazione. Lascia una moglie casalinga e i 2 figli , una 19enne e un 12enne. Per fare chiarezza sull'accaduto e per risalire alle possibili cause del decesso stanno agendo i carabinieri di Nardò. Questi ultimi hanno sottoposto a sequestro l'attrezzatura utilizzata dall'operaio deceduto e hanno posto in sicurezza i differenziali dei quadri di energia elettrica.Inoltre, sul luogo dell'incidente è giunta la Spesal, una branca dell'Asl che si occupa d'infortuni suil lavoro. Al momento la salma è stata trasportata a Lecce all'obitorio ed è stata posta sotto l'autorità giudiziaria di Alberto Santacatterina in attesa di effettuare l'esame autoptico.


Oristano E’ morto Giuseppe Carta agricoltore di 83 anni. Giuseppe è morto questa sera in ospedale dove era stato ricoverato dopo un incidente stradale con il suo trattore. Il fatto è accaduto verso le 17, nei pressi di Zeddiani.L'anziano agricoltore era alla guida di un trattore, con un carrello carico di calcinacci, quando nel tentativo di imboccare la circonvallazione, ha perso il controllo del mezzo finendo in una cunetta rimanendo rimasto schiacciato dal carico del trattore. Soccorso dai medici del 118, è stato trasportato con un'ambulanza all'ospedale di Oristano dove però poco dopo è morto in seguito alle gravi ferite riportate. I rilievi sono stati svolti dai carabinieri della compagnia di Oristano.

sabato 18 settembre 2010

Articolo scritto da Sirio Valent e pubblicato sul giornale Liberazione di oggi

L’uomo che conta le “morti bianche”
di Sirio Valent
Un blog per ricordare le vittime del lavoro, con un pensiero o un saluto virtuale. “Caduti sul Lavoro” (www.cadutisullavoro.blogspot.com) lo ha fondato tre anni fa Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione, ma anche artista e scrittore di Bologna. Sul blog compaiono ogni giorno le morti in cantiere, in fabbrica e sui campi. E’ l’unico mezzo per conoscere tutte le storie, in diretta. Il rapporto annuale dell’Inail è diverso, mette insieme chi muore in cantiere e chi “in itinere”, mentre si reca sul luogo di lavoro. Ne nasce una gran confusione, perché oltre la metà dei 1000-1200 infortuni mortali contati ogni anno avviene per strada, nel traffico. Il silenzio ufficiale dura mesi, fino al rapporto successivo, dove nomi e facce scompaiono nella statistica. Per questo il lavoro di Soricelli ha un valore particolare: è ricordo e condanna, gesto di responsabilità e di rabbia.
Signor Soricelli, quando è nato “Caduti Sul Lavoro”?
Nel gennaio 2008, dopo la strage della ThyssenKrupp. Mi aveva colpito la sorte degli 8 operai bruciati vivi nella fabbrica torinese, e ho provato a cercare in rete notizie di casi simili. Le più recenti erano vecchie di 6 mesi, un anno: nessuno sembrava occuparsene. Così ho cominciato a monitorare quel che succedeva ogni giorno.
Ne è nato un blog che sembra un diario di guerra. Ma qualcuno l’ha contattata, ha chiesto cifre o commenti?
E’ questa la cosa sconvolgente: non interessa niente a nessuno. Giornalisti, politici e sindacalisti ignorano il problema, tranne quando ci sono morti collettive (vedi Capua, ndr). Poi basta. L’unico che si è interessato al mio lavoro è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mi ha mandato una lettera di complimenti. Nessun altro.
E le visite?
Quelle sono tante: 200mila contatti unici in tre anni, con una media di 200-400 visite al giorno.
Nel suo blog scrive che quest’anno il peggio è avvenuto al Nord.
Sì. La Lega si fregia tanto di essere presente sul territorio, e di difendere gli interessi dei suoi lavoratori e agricoltori… eppure la regione più colpita è il Veneto. In otto mesi sono morti 40 lavoratori, più di quelli registrati in tutto il 2009. Poi c’è il Trentino Alto Adige, con 21 vittime: in rapporto alla popolazione locale, sono un’enormità. Ha un bel dire Zaia di essere stato un super-ministro dell’Agricoltura (e ora presidente del Veneto), ma è proprio sui campi del Nord che muoiono più persone ogni anno.
Sui campi?
Si, il 32% delle vittime sono agricoltori. Spesso anziani e piccoli proprietari, finiscono quasi sempre schiacciati dai trattori. Nessuno ne parla, ma basterebbe un po’ di prevenzione per salvarli. Invece non si muove niente.
Di solito si pensa alle morti in cantiere, piuttosto che sotto ai trattori…
E’ vero che anche nell’edilizia il tasso di mortalità è elevato, il 27% delle vittime sono operai edili: cadute da tetti non recintati, crolli di travi, gru fuori controllo… E’ la conseguenza dei sub-appalti.
In che senso?
Le aziende piccole, dove il sindacato è assente e i controlli sono molto diluiti, registrano un gran numero di morti sul lavoro. Perché, operando in subappalto – o peggio – devono ridurre all’osso i costi e i tempi del lavoro. A pagare questi “sconti” sono gli operai, soprattutto meridionali e stranieri. Dove il sindacato è più forte, come in industria e nelle grandi aziende, le regole vengono rispettate (a parte casi eclatanti, come la ThyssenKrupp), e il numero di infortuni mortali diminuisce drasticamente. Non superano il 10% del totale, concentrati nelle realtà minori e poco sindacalizzate.
Il ruolo del sindacato è importante, quindi.
Non è importante, è basilare. E ridurre la “burocrazia” – le carte, i documenti, gli studi di sicurezza – come vorrebbe qualcuno, è il primo passo per veder aumentare le morti al lavoro.
Qual è la causa più ricorrente, imprudenze dei lavoratori o mancato rispetto delle norme di sicurezza da parte delle imprese?
Decisamente le mancanze dell’azienda. Capita il caso dell’operaio che dimentica il casco, ma è marginale. Il problema sta nei tempi frenetici richiesti per completare un lavoro, a costi impossibili. Anziché risparmiare sul cemento si risparmia sui ponteggi, o sulle funi di sicurezza. E gli operai cascano giù.
Però nel 2009 c’è stato un calo di vittime, secondo l’Inail. Qualcosa si sta muovendo?
Sì, il calo c’è stato, ma era un anno di forte crisi (meno ore lavorate e meno cantieri, ndr). Già ora, guardando i dati, si vede un’accelerazione rispetto al 2009: se continua così, finiamo l’anno con un aumento del 2%. Ancora poco, ma abbastanza da far pensare ad una inversione di tendenza.
Lei ha vissuto e lavorato in fabbrica per quarant’anni, come racconta anche nei suoi libri (come “Maruchein”, dove narra l’emigrazione dei meridionali al Nord attraverso gli occhi di un bambino). Com’è oggi la fabbrica?
E’ un inferno. Le tutele dei lavoratori stanno sparendo tutte: guardate cosa stanno cercando di fare a Pomigliano. Il lavoratore, l’operaio ha perso la dignità sociale, non conta più.
Ha mai parlato, o incontrato, i parenti dei “protagonisti” del suo blog?
No. Chi è colpito da una tragedia così grande entra in una dimensione di amarezza, di tristezza, di rabbia. Lasciano un pensiero, a volte straziante, ma finisce lì. Preferiscono chiudersi.

venerdì 17 settembre 2010

E' morto Alessandro Romani in Afghanistan. Muore agricoltore in provincia di Bolzano. E' morto Giovanni Bonaldi autista di 38 anni nel bergamasco

ERAT Afghanistan E' morto Alessandro Romani tenente del reggimento d'assalto Col Moschin un altro militare paracadutista è rimasto ferito. Sono stati colpiti i nella zona di Bakwah, nell'area a est di Farah, nella provincia di Herat. I due militari, entrambi colpiti alla spalla, sono stati trasportati all'ospedale da campo americano di Farah ma Romani non ce l'ha fatta ed è morto qualche ora dopo. La notizia è stata confermata dal comando del contingente italiano, a Herat.

BERGAMO, 17 SET E’ morto Giovanni Bonaldi un autista bergamasco di 38 anni. Giovanni e' morto nella notte travolto e schiacciato da un muletto. La tragedia si e' consumata nelle prime ore di oggi in un deposito dell'azienda San Pellegrino a Madone, in provincia di Bergamo: stava per scaricare il suo camion, quando e' stato investito e schiacciato da un muletto che si trovava nei paraggi rimanendo ucciso sul colpo.

16 settembre Bolzano E’ morto un altro boscaiolo in questa provincia che è la prima in Italia per vittime sul lavoro. La tragedia si e' compiuta a Racines, nei pressi di Vipiteno, dove un agricoltore e' morto travolto da un albero mentre era intento al lavoro. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori, giunti da Bolzano con un elicottero, ma per l'uomo ormai non c'era piu' nulla da fare.

giovedì 16 settembre 2010

E' morto Catello Marciano Iovine autista di autobus dopo che un cavallo gli ha attraversato la strada mentre guidava il mezzo con passeggeri a bordo

Napoli E’ morto Catallo Marciano Iovine autista di autobus di 37 anni. Catello è morto sul colpo dopo che un cavallo, fuggito da un allevamento della zona, ha attraversato la strada percorsa dall’autobus che guidava sfondando il parabrezza.Anche l’animale è subito deceduto dopo lo schianto. I sei passeggeri a bordo, invece, sono stati soccorsi da vigili del fuoco, polizia stradale e 118. sono rimasti tutti feriti e perciò ricoverati. La polizia ora sta cercando di risalire al proprietario del cavallo.L’incidente si e’ verificato intorno alle 21.30 al chilometro 23,100 della domitiana, a pochi metri dal torrente Agnena, un affluente del Volturno, in cui il bus è precipitato dopo lo scontro. Per questo le operazioni per estrarre sia i passeggeri, ancora vivi, che il corpo del conducente non sono state affatto semplici. Il corpo del conducente era rimasto incastrato nell’abitacolo del mezzo che conduceva.

mercoledì 15 settembre 2010

E' morto a Roma un romeno di 35 anni-E' morto Claudio Marone a Torino

Roma E’ morto il giovane romeno di 34 anni dopo essere stato schiacciato ieri da una pala meccanica all'interno di una cava a Civitella San Paolo, in provincia di Roma. Abitava ad Anguillara il 34enne romeno; dopo l'incidente era stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Filippo Neri, ma le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Sul luogo dell'incidente, per ricostruire la dinamica, i carabinieri della compagnia Monterotondo.

Torino E’ morto Claudio Marone l’operaio di 57 anni dopo 15 giorni d’agonia dopo che il primo settembre era rimasto folgorato da una scossa elettrica mentre lavorava nello stabilimento ex Olivetti di Aglie', nel torinese. Marone era stato ricoverato con ustioni sul 90% del corpo.

martedì 14 settembre 2010

E' morto a Forlì-Cesena Antonio Mazzacane agricoltore di 66 anni

Forlì-Cesena, 14 SET E’ morto Antonio Mazzacane agricoltre di 66 anniinvestito da una cisterna attaccata ad una zappatrice. Antonio originario di Benevento, stava lavorando su una zappatrice. Il mezzo agricolo aveva agganciata una cisterna di vetroresina contenente acqua che sarebbe servita per lavare insalata e verdura nei campi. Secondo una prima ricostruzione, il tubo di traino si e' rotto e la cisterna ha investito l'agricoltore che e' stato travolto schiacciandolo.

sabato 11 settembre 2010

E' morto Marius Birt operaio romeno di 36 anni a Pistoia

PISTOIA, 11 SET E’ morto Marius Birt un operaio romeno di 36 anni Marius e' morto schiacciato da una pressa in un'azienda che opera nell'ambito del riciclo dei rifiuti, nel Pistoiese. Birt, con contratto di lavoro in regola, era sposato e padre di un bambino. La moglie e' in attesa del secondo figlio. La fabbrica, la '3F ecologia', si occupa di riciclo di rifiuti, in particolare della carta. La dinamica dell'incidente e' ancora all vaglio della polizia e del magistrato di turno.

SONO MORTI TRE OPERAI PER ESALAZIONI DENTRO UNA CISTERNA A CAPUA SONO: GIUSEPPE CECERE, ANTONIO DI MATTEO E VINCENZO RUSSO . MA CI SONO ALTRE 4 VITTI


Cari visitatori, tutte le statistiche elaborate da tabelle execel tratte da questo blog, sui morti per infortuni sul lavoro in questi tre anni m'indicavano che a breve ci sarebbero state delle morti collettive di operai, ma, per non creare allarmismi non avevo voluto pubblicarle in questo blog. E' facile con le statistiche riuscire a capire quando ci sono morti collettive e "picchi" di vittime in edilizia e in agricoltura...ma con grande sofferenza e amarezza, nonostante che le avessi mandate a tantissimi politici e giornalisti, al di là di solidarietà di facciata a nessuno interessa niente dei tanti lavoratori che muoiono in modo così atroce e incivile. Basterebbe solo che s'interessassero un pò di meno gossip (politico) e un pò più di tante vittime innocenti. carlo soricelli


11 settembre Caserta Sono morti Giuseppe Cecere, 53 anni, Antonio Di Matteo, 63 anni, e Vincenzo Russo, 43 anni, tre operai sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto a Capua in provincia di Caserta. I tre lavoratorii stavano lavorando alla bonifica di una cisterna dell'azienda farmaceutica ex Pierrel, ora "Dsm", e sarebbero morti per esalazioni tossiche. Due vittimei sono già stati recuperate mentre la terza giace ancora nella cisterna.. La Dsm ha più di 200 fabbriche nel mondo ed è presente in 49 paesi con quasi 30mila dipendenti. Secondo le prime informazioni i tre operai erano di una ditta di Afragola e sono stati investiti dalle esalazioni provenienti dal silos, probabilmente dovute ad un processo di fermentazione che si è innescato quando l'hanno aperta.Sul poltre ai carabinieri è giunta anche una squadra di specialisti Nbcr (Nucleo batteriologico chimico radioattivo) per i rilievi. Nell'ex stabilimento Pierrel, attivo da trent'anni, lavorano quasi un centinaio di dipendenti.

10 settembre E’ morto Giorgio Albieri sull’A 12 tamponato da un brasiliano alla guida du un furgone senza patente. Il tragico incidente si è verificato ieri mattina alle 8.30, tra i caselli di Rapallo e Chiavari, in direzione del levante. Lunghe code si sono formate sulla Genova-Sestri Levante a seguito dello scontro e per consentire agli agenti della polstrada, ai medici e agli infermieri del 118 di Lavagna e ai militi della Croce bianca rapallese, oltre che alle squadre di vigili del fuoco, di portare a termine tutte le operazioni di soccorso e recupero dei veicoli coinvolti.
.
Caserta E’ morto Mario Di Nuzzo agricoltore di 51 anni. Mario è morto, intorno alle 19. mario era alla guida di un trattore quando, per cause ancora in corso d'accertamento, ha perso il controllo del mezzo che è finito in una scarpata profonda 4 metri. E' rimasto schiacciato dalla ruota posteriore del trattore. I familiari hanno dato l'allarme, ma non c'è stato nulla da fare. Sul posto i carabinieri della stazione di Sant'Agata dei Goti e della compagnia di Montesarchio.

venerdì 10 settembre 2010

E' morto raziello Esteri agricoltore di 75 anni a Faenza

Forlì-Cesena. E’ morto Graziello Esteri un agricoltore di 75 anni. Graziello è rimasto ucciso in un terribile incidente giovedì sera a Marzeno di Faenza è rimasto schiacciato dal peso del suo trattore e a nulla è valso l'intervento dei sanitari del 118. Esteri si trovava alla guida del mezzo quando improvvisamente, per una manovra sbagliata o per il cedimento del terreno, è caduto in una scarpata, venedo prima sbalzato e poi travolto dal suo trattore. I soccorsi del 118 giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constare il decesso di Esteri. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, unitamente ai carabinieri di Faenza, che dovranno ricostruire la dinamica del tragico incidente.

mercoledì 8 settembre 2010

E' morto Oliviero Montironi autotrasportatore in uno scontro in provincia di Rimini

RIMINI 08 settembre 2010 E’ morto Oliviero Montironi autortrasportatore di 52 anni. Oliviero era alla guida di un camion frigo della Marr quando, all'altezza del ponte tra Lavezzola e Voltana, si è scontrato frontalmente con un camion guidato da uno straniero. Immediati i soccorsi, ma per il 58enne non c'è stato niente da fare. Gravemente ferito anche l'autista dell'altro mezzo trasportato con l'elisoccorso al Bufalini di Cesena

lunedì 6 settembre 2010

E' MORTO SALVATORE IRACI SARERI A FIRENZE

FFirenze 06 settembre E’ morto Salvatore Iraci Sareri operaio di 34 anni di una ditta specializzata in smaltimento di materiali con amianto. Salvatore e' morto dopo essere precipitato da un lucernario per un'altezza di dieci metri. L'incidente e' avvenuto, intorno alle 16, all'interno del distretto sanitario della Asl 10, nell'ex ospedale San Giovanni di Dio. L'uomo è caduto dopo aver appoggiato i piedi su di un lucernario che si e' sfondato facendolo precipitare nel vano scale. Salvatore lavorava per la Eco Edil. Secondo le prime informazioni non aveva imbracatura e l' incidente sarebbe avvenuto in una zona non interessata dal cantiere di bonifica per l'amianto

venerdì 3 settembre 2010

sono morti: Salvatore Auteri a Torino, Vittorio Frassine in una cava del bresciano e Antonio testa a Benevento

Torino E’ morto Salvatore Autieri, operaio di 57 anni. Salvatore è morto ieri mentre stava lavorando. Pare che Auteri, addetto alla manutenzione degli impianti, sia rimasto durante un controllo incastrato all’interno del miscelatore industriale. L’incidente gli ha provocato l’amputazione della gamba destra e lo schiacciamento dell’addome. Trasportato al Centro Traumatologico di Torino, Autieri è morto nel tardo pomeriggio dopo un vano intervento chirurgico.

Brescia, 3 set. – E’ morto Vittorio Frassine operaio di 33 anni. Vittorio e' morto schiacciato da un blocco di marmo, in una cava, in provincia di Brescia. Stando alle prime ricostruzioni dei carabinieri, la vittima, Vittorio Frassine, originario del luogo, era intento a tagliare il marmo, dal peso approssimativo di 5 tonnellate e fissato a terra, quando meta' del blocco gli e' caduto addosso, schiacciandolo. Frassine e' morto sul colpo.

Benevento E’ morto Antonio Testa operaio di 58 anni. Il ritrovamento del cadavere l’hanno fatto i suoi colleghi a fine turno, nel tardo pomeriggio. Lo hanno subito trasportato all’ospedale «Rummo» di Benevento dove però è giunto cadavere. Sono subito scattati gli accertamenti da parte degli agenti della Volante e della Squadra Mobile. Si è dovuto cercare per prima cosa d’individuare il cantiere dove era avvenuto il decesso. L’impresa Saggese di Afragola sta realizzando nell’ambito di rione Libertà, tre edifici che comprendono un centinaio di appartamenti. I palazzi sono in una fase avanzata di realizzazione, e nel cantiere chiaramente vi lavorano diversi operai provenienti da centri dell’hinterland napoletano, che ogni mattina raggiungono Benevento in auto, e poi al termine del lavoro poco dopo le 17, fanno ritorno nei comuni di residenza. E proprio nel momento conclusivo del lavoro ci è accorti della tragedia. Molti operai della ditta hanno sostato a lungo presso la sala mortuaria dell’ospedale «Rummo», dove sono poi giunti anche alcuni familiari dell’operaio tra cui un figlio.

giovedì 2 settembre 2010

E' morto Lino Scarpinello agricoltore di 62 anni cadendo dal fienile a Nogarole Rocca di verona

Verona E’ morto Lino Scarpinello un agricoltoredi di 62 anni. Lino è morto questa mattina in un infortunio sul lavoro avvenuto a Pradelle di Nogarole Rocca (Verona). Scarpinello si trovava nel fienile dell’azienda agricola di famiglia e stava scaricando alcune balle di fieno, quando ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra da un’altezza di tre metri.

mercoledì 1 settembre 2010

E' morto Giuseppe Di Stefano a Termini Imerese di Palermo.E' morto un operaio sulla linea ferroviaria Salerno-Sapri

Salerno 1 SET E’ morto un operaio e un altro e' rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro verificatosi in localita' Capitello. La tragedia è accaduta sulla linea ferroviaria Salerno-Sapri, nel comune di Ispani (Salerno). I due operai, dei quali non sono state ancora rese note le generalita', sono stati investiti da un carrello ferroviario mentre stavano effettuando lavori di manutenzione.

Palermo 1 SET E’ morto Giuseppe Di Stefano un operaio di 23 anni. Giueseppe e' morto nel pomeriggio a Termini Imerese, in provincia di Palermo. E' stato folgorato da una scarica elettrica mentre puliva una betoniera, al termine di alcuni lavori compiuti in un'abitazione privata. Inutile e' stato l'intervento dei sanitari del 118.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?