morti sul lavoro al 21 aprile 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 25 aprile Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 332 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 449 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia, sono monitorati anche quelli che non dispongono di nessuna assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL. Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 34 (50) Milano 6, Bergamo 2 Brescia 11 Como 2 Cremona 3 Lecco 1 Lodi Mantova 3 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 23 EMILIA ROMAGNA 30 (37 ) Bologna 12 Rimini 1 Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza 1 CAMPANIA 29 (38 ) Napoli 9, Avellino 4 Benevento , Caserta 8 Salerno 7 TOSCANA 24 (32) Firenze 9 Arezzo 2 Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 2 Prato 3 SICILIA 21 (28) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 4 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 3 VENETO 20 (28) Venezia 3 Belluno 1 Padova‎ 2 Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 PUGLIA 21 (28) Bari 5, BAT 2 Brindisi 4 Foggia 3 Lecce 4 Taranto 3 LAZIO 20 (30) Roma 7 Viterbo 2 Frosinone 5 Latina 2 Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 16 (21) Bolzano 7 Trento 8 PIEMONTE 17 (24) Torino 7 Alessandria 2 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 3 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 SARDEGNA 10 (14) Cagliari 3 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 MARCHE 10 (14) Ancona 3 Macerata 5 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 CALABRIA 8 (11) Catanzaro 3 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 6 (8) Genova 2 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 6 (8) Perugia 5 Terni 1 BASILICATA 6 (9) Potenza 5 Matera 1 Molise 3 (4) Campobasso 2 Isernia1 VALLE D’AOSTA 2 Nel 2024 39 gli schiacciati dal trattore 167 nel 2023 29 gli autotrasportatori 43 i morti di fatica tra operai/e, bracciati, autotrasportatore, medici, infermieri 44 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente molto più degli uomini 15 i boscaioli morti

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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sabato 30 settembre 2023

ieri 6 morti. Superati i morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2022 nelle Regioni

 6 lavoratori morto in meno di 24 ore.  È l’ennesimo, drammatico, bilancio delle morti sul lavoro con cui l’Italia si trova a fare: partendo dalla strage della ferrovia l'Osservatorio ha registrati 106 lavoratori sui luoghi di lavoro a questi occorre aggiungere una trentina di morti in itinere, tra questi diversi giovani in moto sotto i 20 anni. Ieri abbiamo superato i morti suoi luoghi di lavoro dell'intero 2022 nelle Regioni. Chi sono i 6 morti di ieri? Un giovane di 24 anno Ludovico Passeri  è morto schiacciato dal trattore a Latina. Un 39enne è morto in provincia di Pavia, un altro, due autotrasportatori sono morti in Emilia Romagna, uno sull'A1 l'altro su una strada che si è scontrato con il furgone con un Tir in una strada ferrarese. L'Emilia Romagna ha ieri eguagliato lo stesso numero di morti dell'intero 2022. Ma tante Regioni hanno già superato abbondantemente i morti dell'intero 2022: la Campania, il Friuli Venezia Giulia li ha più che raddoppiati, la Sicilia, la Calabria e altre. 

giovedì 28 settembre 2023

Assassinati il 30% dei lavoratori anziani

 Filippo Ciancimino aveva 63 anni, morto a Palermo travolto dal crollo di un muro. Morto per aver subito l'allungamento dell'età per andare in pensione fatta dal Parlamento in questi ultimi vent'anni: complici tutti, anche quelli come i leghisti e Salvini prendono i voti urlando che avrebbero calato l'età della pensione per poi dimenticarsene una volta eletti e prese le poltrone. Filippo ucciso come oltre il 30% ultrassessantenni morti sui luoghi di lavoro quest'anno. Manca ancora un morto per avere lo stesso numero di morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2022

Ancora 4 morti e raggiungeremo lo stesso numero di morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2023

 https://fb.watch/nk-rIoboI0/ la congiura del silenzio, ancora 4 morti e raggiungeremo lo stesso numero di morti dell'intero 2022. Guarda il video

Un'altra normale giornata di morti sul lavoro

 Muore un pastore nel tentativo di salvare una pericolo. Muore il 234esimo agricoltore schiacciato dal trattore. Un pastore siciliano di Noto cade in un pozzo nel tentativo di salvare una pecora caduta nel pozzo. Muore in Piemonte il 134esimo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno 

mercoledì 27 settembre 2023

Matteo Tasca muore di malore a soli 34 anni mentre lavorava su un tetto, probabilmente per il caldo

 

A stroncare il giovane Matteo Tasca è stato un malore, probabilmente comlice l'alta temperatura. Matteo stava lavorando insieme al padre, quando si è improvvisamente accasciato. Dopo aver perso conoscenza è scivolato lungo il tetto ed è finito contro i tubi dell’impalcatura che fa da protezione. Occorre stabilire la causa della morte

martedì 26 settembre 2023

Strage continua, altri sette morti

 Ieri 7 morti sul lavoro, l'orrore continua e aumenta da 16 anni, da quando da solo ho cominciato a monitorare i morti sul lavoro, e dopo solo un anno la sorpresa: avevo più morti di quelli che diffondeva Inail. Ma c'era e c'è un muro tra i cittadini e le Istituzioni, ho mandato migliaia di morti. C'è un muro di omertà tra Istituzioni, politica, media e anche frange importanti del Sindacato,che non hanno mai voluto indagare se quello che scrivevo era vero. Ma perché fanno questo? Per una solo vero motivo "Soldi" che vengono distribuiti in grande quantità e senza veri controlli. Un silenzio d'oro. Due tecnici che ieri sono morti in un incidente nel brindisino, erano lì su quella strada ma nessuno sa perché. Lavoratori in sub appalto in nero? Non lo sappiamo. Nel teramano morto un giovane di 26 anni fulminato, un'altra vittima nell'avellinese, in un cantiere, cadendo da una scala e via di seguito. E io li registro tutti, tra pochi giorni, come nel grafico diffuso ieri supereremo sui luoghi di lavoro (escluso itinere) il numero di morti dell'intero 2022. Ancora un ringraziamento al Presidente Giorgio Napolitano per aver denunciato quasi ogni giorno questa strage, in costante aumento. Ma ora il sistema " morti e infortuni sul lavoro" sta crollando, gli italiani sanno che la controinformazione fatta dal sistema non ha nessuna credibilità. Si grazie all'Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro e ai milioni di italiani che in questi anni hanno seguito e diffuso quanto scriveva.

domenica 24 settembre 2023

Strage mai vista per infortuni sul lavoro nel 2023. Nel grafico si evidenzia che ormai abbiamo gli stessi morti dell'intero 2022, con regioni che hanno anche raddoppiati i morti

 Lavoratori italiani svegliatevi, Quasi tutte le Regioni hanno ormai superato il numero di morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2022, nel grafico non ci sono i morti sulle autostrade e in itinere. "loro" i morti li occultano, dietro questi numeri orribili c'è dentro tutta la solitudine del mondo del lavoro: lasciato solo e brutalizzato con leggi fatte appositamente per chiudere la bocca a chi lavoro: col precariato, con l'allungamento dell'età della pensione, per obbligare a stipulare assicurazioni private dopo aver svuotate quelle pubbliche; con salari da fame per la maggior parte dei lavoratori, togliendo il reddito di cittadinanza che è stato l'unica cosa buona fatta per chi è disoccupato, soprattutto al sud, costringendo in tanti a ricominciare ad emigrare al nord e all'estero. Si all'abolizione di tutte le forme di precariato con i referendum, si all'abbassamento dell'età della pensione per chi svolge lavori pericolosi; un morto su tre sui luoghi di lavoro è un ultrasessantenne. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it cercano di dilegittimarmi come volontario, come uomo e artista. Ma io non sono solo, con me ci sono tantissimi italiani.

Morti intero 2022 sui luoghi di lavoro e nel 2023 al 23 settembre

Lombardia 107 al 24 settembre 2023 85

Veneto 65 al 24 settembre 2023 59

Campania 59 al 24 settembre 2023 67

Piemonte 54 al 24 settembre 54

Lazio 49 al 24 settembre 2023 38

Emilia Romagna 47 al 45 settembre 2023

Sicilia 46 al 24 settembre 2023 48

Calabria 31 al 24 settembre 2023 33

Marche 34 al 24 settembre 2023 27

Puglia 32 al 24 settembre 2023 42

Trentino alto Adige 30 al 24 settembre 2023 19

Toscana 30 al 24 settembre 2023 40

Sardegna 25 al 24 settembre 2023 14

Abruzzo 18 al 24 settembre 2023 21

Liguria 12 al 24 settembre 2023 11

Umbra 10 al 24 settembre 2023 11

Basilicata 9 al 24 settembre 2023 6

Friuli Venezia Giulia 7 al 24 settembre 2023 20

Val D’asta 3 al 24 settembre 2023 2

Molise 2 al 24 settembre 2023  6


venerdì 22 settembre 2023

Riposi in Pace Presidente Napollitano. Nessuno più vicino di Lei all'osservatorio mi

 Caro Presidente Napolitano, riposi in Pace, io non posso come curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro  dimenticare che è stato il più vicino e il più attento a quello che le scrivevo su questi tragedie, non posso neppure dimenticare che ha voluto scrivere qualcosa sul libro "la classe operaia è andata all'inferno" dove erano elencati i morti su




l lavoro nei primi anni dell'Osservatorio, altri da sinistra la criticavano, ma mai nessuno di loro mi ha fatto sentire come Lei la vicinanza delle Istituzioni su queste tragedie. Riposi in Pace Lei è stato un grande presidente. Nella foto dietro al Presidente che tiene tra le braccia un operaio morente, un ritratto pranico di un altro grande italiano Gino Strada

giovedì 21 settembre 2023

alle 11,15 Sono dalle 7 ancora sul computer a monitorare e registrare i morti al posto di quelli che dovrebbero farlo e non lo fanno

 Emblematica la morte di Elias D’Elia; è rimasto schiacciato ieri da un palo telefonico in provincia di Modena. Elias aveva 61 anni, lavorava in trasferta in provincia di Modena, ma aveva la residenza in provincia di Benevento, la mia città natale. In questa morte ci sono tutti gli aspetti che caratterizzano un morto sul lavoro in questi tempi: Era anziano e a quell'età doveva già essere in pensione se si svolge un lavoro pericoloso, era meridionale, come la maggioranza dei morti sul lavoro, anche qui al nord; basta leggere i loro cognomi per rendersene conto; come loeranoquelli della strage della ThyssenKrupp a Torino e quella del 31 agosto alla ferrovia, è uno di quelli che muore qua e là per l'Italia senza essere residente nella provincia in cui è morto, non era molto probabilmente, anzi, con certezza, che non era un dipendente diretto di un'industria telefonica, ma un lavoratori di una ditta appaltatrice e sub appaltatrice. Un orrore per chi lavora questi tempi, con sfruttamento che sembra riportarci ai primordi del 900. 

mercoledì 20 settembre 2023

Lettera al Presidente Napolitano e al Presidente Mattarella

 Caro Presidente Napolitano, ho un grandissimo dispiacere come curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna http://cadutisullavoro.blogspot.it delle sue condizioni di salute. Nel portare avanti questo lavoro volontario ormai da 16 anni, posso affermare che nessuno più di Lei come rappresentante delle istituzioni ho sentito più vicino, rispondeva direttamente e indirettamente alle mie denunce e mi incoraggiava in questo lavoro, e non è più successo dopo. Ha voluto scrivermi anche qualcosa nel mio secondo libro “la classe operaia è andata all’inferno” scritto con la collaborazione della FIOM bolognese, che allora aveva come Segretario Bruno Papignani, una persona scomparsa, e un altro grande uomo. Nel libro parlo della mia esperienza di operaio metalmeccanico e elenco i primi due anni di morti sul lavoro, da fonti certe so che Lei parlò da Presidente  più volte con i responsabili del Lavoro e dell’Agricoltura per farsi spiegare come mai c’era già allora questa differenza nel numero di morti, da allora tutto è diventato più difficile, le Istituzioni lontanissime, la politica tutta lontana dai lavoratori che sono stati continuamente mortificati nei loro diritti primari, come la Sicurezza e un Lavoro sicuro. Il precariato ha fatto aumentare notevolmente i morti sul lavoro, così come l’allungamento dell’età lavorativa anche per chi svolge da vecchio un lavoro pericoloso, nell’indifferenza generale del parlamento e della Politica. Ogni cosa che non viene da un’Istituzione viene umiliata dal silenzio complice. Al suo successore ho scritto innumerevoli volte, denunciando l’aumento dei morti sul lavoro, che nessuno vuol vedere, 6 anche le mail che ho spedite in questi ultimi 15 giorni, per denunciare dati alla mano una vera e propria carneficina, ma mai un cenno, neppure da un collaboratore della Segreteria. Ovviamente al Presidente Mattarella non possono far leggere e far vedere tutte le mail che gli vengono scritte; probabilmente ha uno staff molto meno attento al fenomeno dei morti sul lavoro, soprattutto se viene da un'Osservatorio di volontari che ha l'unico scopo di sensibilizzare su questa mattanza, in parte oscurata



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Mail spedita al Presidente Mattarella questa mattina

 Presidente Mattarella tutti i parlamentari delle forze politiche del Parlamento Italiano, da questo, e dei precedenti 15 anni sono responsabili d'aver nascosto agli italiani migliaia di lavoratori morti sul lavoro. Tutti sanno e sapevano, ma nessuno, per opportunismo, per menefreghismo, per sudditanza a Istituti e Enti con un potere economico e mediatico enorme è venuto a chiedermi se quello che scrivevo già dal 2009 era ed è vero. Dare visibilità a questi morti, tanti si potevano evitare con un'informazione corretta e l'interessamento dei parlamentari e ministri del Lavoro e dell'Agricoltura, tutti avvertiti in questi anni. Anche questa volta sarà un abbaiare alla luna perché di sicuro non le faranno leggere questo scritto e l'impressionante numero di morti dalla strage della Ferrovia, già 64 e sono solo quelli morti/e sui luoghi di lavoro. Ora in tanti responsabili di questo oblio, una volta che hanno visto che gli italiani sanno che i morti sul lavoro sono molti di più, cercano di riposizionarsi. Alcune forze, fuori dal poco democratico parlamento, ora stanno condividendo quello che scrivo da 15 anni per essersi resi conto cominciando a "contarli" anche loro, e vedendo che è vero, che tanti morti sul lavoro vengono ancora occultati. Nessuno dei parlamentari, a parte uno, che poi non è stato rieletto, ha avuto il coraggio di vedere se quello che scrivo da quando ho aperto l'osservatorio è vero. Con questo silenzio si è alterata la percezione del fenomeno e facendo di conseguenza fatti aumentare i morti. Tutti i parlamentari: deputati e senatori, che sono in Parlamento da lungo corso si dovrebbero dimettere e rendere  conto agli italiani delle ragioni dei loro silenzi su questa strage, pur essendo stati avvertiti con migliaia di mail. Lo scopo di quello che resta della mia vita sarà quello di far riemergere dall'oblio tutti i morti occultati in questi 16 anni. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

 

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martedì 19 settembre 2023

I morti sul lavoro occultati per 15 anni dal Parlamento Italiano

 Presidente Mattarella tutti i parlamentari  delle forze politiche del Parlamento Italiano, da questo, e dei precedenti  15 anni sono responsabili d'aver nascosto agli italiani migliaia di lavoratori morti sul lavoro. Tutti sanno e sapevano, ma nessuno, per opportunismo, per menefreghismo, per sudditanza a Istituti e Enti con un potere economico e mediatico enorme è venuto a chiedermi se quello che scrivevo già dal 2009 era ed è vero. Dare visibilità a questi morti, tanti si potevano evitare con un'informazione corretta e l'interessamento dei parlamentari e ministri del Lavoro e dell'Agricoltura, tutti avvertiti in questi anni. Anche questa volta sarà un abbaiare alla luna perché di sicuro non le faranno leggere questo scritto e l'impressionante numero di morti dalla strage della Ferrovia, già 64 e sono solo quelli morti/e sui luoghi di lavoro. Ora in tanti responsabili di questo oblio, una volta che hanno visto che gli italiani sanno che i morti sul lavoro sono molti di più cercano di riposizionarsi. Alcune forze, fuori dal poco democratico parlamento, ora stanno condividendo quello che scrivo da 15 anni per esseri resi conto cominciando a "contarli" anche loro, e vedendo che è vero, che tanti morti sul lavoro vengono ancora occultati. Nessuno dei parlamentari, a parte uno, che poi non è stato rieletto, ha avuto il coraggio di vedere se quello che scrivo da quando ho aperto l'osservatorio è vero. Con questo silenzio si è alterato la percezione del fenomeno e facendo di conseguenza fatti aumentare i morti. Tutti i parlamentari: deputati e senatori, che sono in Parlamento da lungo corso si dovrebbero dimettere e rendere  conto agli italiani delle ragioni dei loro silenzi su questa strage, pur essendo stati avvertiti con migliaia di mail. Lo scopo di quello che resta della mia vita sarà quello di fare riemergere dall'oblio tutti i morti occultati in questi 16 anni. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

Ricordiamo in questo post anche Alfonso Iannotta un giovane di 19 anni morto mentre all'alba andava a lavorare in moto, tanti giovani muoiono con questo mezzo mentre vanno e tornano dal lavoro

 


OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

L’unico osservatorio che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi, così come INAIL che mette insieme i morti sui luoghi di lavoro e in itinere

19 settembre 2023

1056 morti complessivi dall’inizio dell’anno, 688 di questi morti sui luoghi di lavoro, mancano 67 morti per arrivare a contare gli stessi morti dell’intero e orrendo 2022, l’anno scorso sono stati sui luoghi di lavoro 755

Otaicsevor odnom orev li

Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.

Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.

Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti

 

Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.

E' ricomincia la strage

 Un operaio albanese di 40 anni, padre di 3 figli è trovato morto in un fosso da un passante, aveva un escavatore ribaltato  vicino: probabilmente lavorando da solo dopo aver avuto l'infortunio ha cercato di chiedere aiuto ma non c'è l'ha fatta. Qualcuno scrive che portava l'escavatore con un trattore. Chi era e perché lavorava da solo, ma 4 morti anche tra sabato e domenica

lunedì 18 settembre 2023

Sciopero di 4 ore per la morte di Alfredo Morgese

 questa mattina parteciperò su invito alla manifestazione di CGIL CSIL e UIL all'aeroporto Marconi di Bologna per la morte di Alfredo Morgese (nella foto). Alfredo è morto alle 3 di notte mentre asfaltava una pista dell''aeroporto, tra l'altro Morgese è uno dei tanti lavoratori emigrati giornalieri: da Marano di Modena è venuto a morire all'aeroporto; è stato investito da un camion in retromarcia guidato da un suo collega. Dalla strage di Chieti sono morti sui luoghi di lavoro 24 lavoratori sui luoghi di lavoro, da quella delle ferrovie del 30 agosto le vittime sono state 62, dall'inzio dell'anno l'Osservatorio ha registrati 683 morti sui luoghi di lavoro, con l'itinere siamo già a 1032. In tutto il 2022 i morti sui luoghi di lavoro sono stati 752, ancora 15 giorni così e arriveremo a superarlo l'intero e orribile


2022

domenica 17 settembre 2023

61 morti dalla strage di Torino del 30 agosto

 

https://fb.watch/n6wayCePkr/ in questo video I nomi dei morti sui luoghi di lavoro negli ultimi 4 giorni, dalla strage di Chieti Ecco chi sono i morti sui luoghi di lavoro dalla strage di 4 giorni fa di Chieti, morti che " mi invento" come dicono quei tanti che vogliono mettermi in cattiva luce: i morti non li metto quasi mai tutti perché copiano poi se conviene li spacciano come propri, anche sindacati non degni di chiamarsi tali perché proprio loro sfruttano il lavoro degli altri. Dalla strage del 30 agosto dove morirono gli operai delle ferrovie nel torinese ne abbiamo registrati 61 sui luoghi di lavoro a questi occorre aggiungere i morti in itinere. E invece di fare la guerra a questa strage la fanno a me, oscurandomi e cercando di non farmi parlare e cercando di bloccarmi le mostre sul tema

Grazie a Ester Annetta per questo bell'articolo

 Grazie per aver parlato dell'Osservatorio e di me, si sono stati anni durissimi, ora ancora di più passare 5/6 ore a monitorare i morti, molti invisibili alla cronaca, grande scoramento vedere l'indifferenza da parte di tutti quelli che sarebbero dovuti saltare sulla sedia quando uno denunciava che i morti sul lavora erano e sono molti di più, avrebbero dovuto almeno chiedere di vedere le tabelle excel, analizzarle, criticarle eventualmente, ma nessuno lo ha fatto, ne i ministri del lavoro, ne i ministri delle politiche agricole. Anzi trattato come un loro nemico: lo stesso atteggiamento di  Inail e ANMIL, e di tutti quelli che con queste tragedie ci lavorano e mangiano. I giornalisti di radio, televisioni e di giornali che preferiscono quasi tutti non mettere in discussione la narrativa minimalistica di questo fenomeno, che contibuito di fatto a fare aumentare i morti, ora grazie soprattutto all'osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro la sensibilità degli italiani è aumentata moltissimo e non possono più occultare i morti, ci sono stati in questi anni giornate con anche 12 morti sui luoghi di lavoro che passavano nell'indifferenza generale, ora non più. Si sono molto orgoglioso d'aver fatto tutto questo, ma la vicinanza di tanti italiani in questi anni mi hanno aiutato a continuare questa battaglia di civiltà, ora sono vecchio, ma sappiate che la mia battaglia continuerà con forze giovani. Sappiatelo voi indifferenti. Questa battaglia di civiltà continuerà anche dopo di me https://www.google.com/url?rct=j&sa=t&url=https://www.fiscal-focus.it/quotidiano/altre-tematiche/economia-societa/morti-bianche,3,155855&ct=ga&cd=CAEYACoTMTYwMzU4MTMzOTM0OTc0NTE2OTIaODk4YzVlMGQ5N2FmNGRhZTpjb206aXQ6VVM&usg=AOvVaw2nc6yU0Zo-yNpZ-Tgz5xrk

sabato 16 settembre 2023

Con gli otto morti di ieri superati i morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2022

 Lettera al PresidenteMattarella. La quinta in cinque giorni. Mattarella fermi la strage di lavoratori. Non posso essere io un metalmeccanico in pensione a informare gli italiani e da ben 15 anni. Mentre chi se ne dovrebbe occupare non lo fa. Oggi altri 7 morti sui lavoro oggi 15 settembre, ieri 5 il giorno prima otto, dalla strage ferroviaria 57 sui luoghi di lavoro e 72 con i morti in itinere. È  assurdo questa lindifferenza. Sui luoghi di lavoro abbiamo ormai superati i morti dell'intero 2022. Oggi tra i morti due sotto i 20 anni,  un anziano agricoltore morto dopo un mese di agonia, uno schiacciato dal trattore, uno travolto da una benna, un altro travolto da un carroponte due autisti che trasportavano migranti. La metà non assicurati a INAIL: i morti invisibili

venerdì 15 settembre 2023

13 morti sul lavoro in 48 ore

 13 morti per infortuni Se il pescatore morto a Porto Tolle lo faceva per lavoro siamo a questo spaventoso numero di morti: a Bologna, Treviso, Rovigo, Napoli 3, Salerno, Chieti 3 e altri 3. Poi occorre ricordare che a questi morti occorre aggiungere anche i morti in itinere che per non fare confusione monitoriamo a parte. Ora per fortuna c'è maggiore sensibilità verso queste tragedie, ricordo giorni con ben 12 morti nell'indifferenza generale. Lunedì parteciperò allo sciopero di Bologna, su invito, per il lavoratore morto all'aeroporto di Bologna, spero di riuscire a parlare su queste tragedie, visto che l'Osservatorio lo silenziano e cercano di boicottarne le iniziative. Troppi interessi di ogni tipo su questa strage. Dalla strage della ferrovia del 31 agosto sono morti complessivamente oltre 60 lavoratori: perché un aumento spaventoso del 17% dal1° gennaio a oggi rispetto al pur terribile 2022? Il precariato, la possibilità di poter licenziare, anche se ingiustamente per i nuovi assunti nel privato. L'allungamento dell'età della pensione anche per chi svolge lavori pericolosi. Sono per la maggioranza omicidi sociali. Occorre una mobilitazione del mondo del lavoro, chi si sente al sicuro sappia che di questo passo toccherà anche a lui o ai suoi figli. Referendum abrogativo del precariato, a partire dal Jobs act responsabile di tante morti

giovedì 14 settembre 2023

Ieri 6 morti sul lavoro, siamo a oltre 1000 morti complessivi dall'inizio dell'anno 666 sui luoghi di lavoro erano 553 il 13 settembre del 2022, un aumento spaventoso del 17%. tutto il resto sono chiacchiere

 Ieri c'è stata la nuova strage sul lavoro, questa volta nella fabbrica di esplosivi in provincia di Chieti,ma qua e là per l'Italia ne sono morti altri tre, tra questi una donna e la 128esima morte provocata dal trattore: ma questi a parere della cronaca in tanti "hanno un malore" non è vero, guidono trattori obsoleti, da 15 anni continuo una battaglia per cercare di sensibilizzare i parlamentari che occorre stanziare fondi (veri) per rinnovare il parco trattori, di fare una campagna di sensibilizzazione per la pericolosità di questo mezzo che da quando ho aperto l'Osservatorio ha già ucciso oltre 2500 guidatori di questo "mostro". ma tanto, ora ci sono parlamentari e politici che si vogliono prendere il merito di aver sensibilizzato sul reale numero di morti: loro? E io che che lo faccio da 16 anni, praticamente da solo, a parte qualcuno e qualche partito che non siede in Parlamento negli ultimi anni.

mercoledì 13 settembre 2023

L'orrore nel mondo del lavoro italiano

Se questo non si chiama inferno lavorativo, come altro chiamarlo?Faceva il doppio lavoro il povero Stefano Moletta, camionista di giorno e di notte andava a lavorare in un mattatoio, mai parola più adeguata, lavorava solo e non si può, poi sarà la Magistratura a stabilire le varie responsabilità se ce ne sono: mi suona strano che potesse lavorare come camionista di giorno e poi di notte svolgere un altro lavoro. Alla mattina i lavoratori hanno continuato a lavorare, nonostante il povero Stefano era coperto da un lenzuolo. Guardate il video che vi porta direttamente all'inferno "quello lavorativo" in questi tempi orrendi per chi lavora e non ha protezione e diritto di contestare, pena il licenziamento. REFERENDUM PER FAR ABROGARE TUTTI I LAVORI PRECARI, COMPRESO IL JOBS ACT, CHE DI FATTO PRECARIZZA TUTTI I NUOVI ASSUNTI. Anche ieri tre morti sul lavoro; a Bolzano, a Catanzaro e a Messina. L'Italia unita dalle stragi 

 https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2023/09/ponte-san-nicolo-operaio-morto-nel-macello-ma-gli-altri-lavoravano-come-nulla-fosse-padova-morto-sul-lavoro-denuncia-avvocato-famiglia--dfcdd657-7254-45a4-8d28-480f8e8b5dea.html

martedì 12 settembre 2023

Parità di genere

Orribile morte di un'operaia forestale in provincia di Ragusa, la donna di cui non si conosce ancora l'identità è morta schiacciata nell'autobotte che si è ribaltata


lunedì 11 settembre 2023

Otaicsevor odnom orev li Oggi arriviamo a contare 1000 morti sul lavoro 653 di questi sui luoghi di lavoro

 Otaicsevor odnom orev li

Oggi arriviamo a contare 1000 morti sul lavoro

653 di questi sui luoghi di lavoro

Rendiamo omaggio ai tre giovani che hanno perso la vita a meno di 30 anni, due ieri e uno due giorni fa, mancano anche i giovani che hanno perso la vita in itinere

La prima foto è del 24enne Giovanni Ciambrone morto mentre cercava di dare una mano ai feriti di un incidente, stava lavorando in un cantiere poco vicino, la seconda e la terza vittima sono due agricoltori schiacciati dal trattore morti ieri, il 29enne Matteo Sablone è morto ieri dopo un'agonia durata 10 giorni, l'altro giovane Lorenzo Fino, aveva solo 24 anni, chi pensa che a morire schiacciato dal trattore siano tutti anziani si sbaglia di grosso, rimangono schiacciati ad ogni età, sono stati dieci gli schiacciati da questo mezzo negli ultimi giorni. Manderò l'elenco di queste vittime dell'indifferenza ai Presidente Mattarella scrivendogli per l'ennesima volta inutilmente che in questo modo atroce sono morti nel 2023 già 126 agricoltori

Lorenzo Fino
Matteo Soblone
Antonio Ciambrone

Benvenuto tra i "credenti"Landini

 Ed io ero quello che si inventava i morti quando ho diffuso all'inizio dell'anno che in 15 anni di monitoraggio avevo registrato 19960 morti, e se si aggiungono i cinque anni si superano i 25000 morti e in queste uscite allo scoperto da parte di tutti c'è la mia testartagine e un lavoro volontario di 4/6 ore al giorno dedicate a chi lavora e alla loro sicurezza. Fuori da ogni logica di appartenenza: i morti sul lavoro non hanno nessun colore politico. In tanti che mi hanno ostacolato, ridicolizzato "un operaio pittore" e giù a ridere, poi vedevo che lavoravano nel settore sicurezza coi risultati che sono in costante aumento. In tanti dovrebbero chiedere scusa


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sabato 9 settembre 2023

Aiuto i campi italiani ormai non sono più coltivabili per la mancanza di agricoltori: stanno tutti morendo schiacciati dai trattore, 2 ieri, 9 nell'ultima settimana, 124 dall'inizio dell'anno, oltre 2500 da quando ho aperto l'Osservatorio: che fanno al Ministero dell'Agricoltura? Il papà di Raffaele Vergara morto il 16 luglio dilaniato da un macchianrio, sul quale non doveva lavorare tra le lacrime minaccia di darsi fuoco se suo figlio non otterrà giustizia

 Stanno morendo schiacciati dal trattore  centinaia di agricoltori all'anno, un autentico genocidio che non si vuole vedere, sono stati 9 nell'ultima settimana, 123 dall'inzio dell'anno, 169 nel 2022 e oltre 2400 da quando ho aperto l'Osservatorio nel 2008.

Raffaele Vergarà morì a 20 anni dilaniatoda un macchinario in una fabbrica della provincia di Napoli, ieri a una manifestazione per ricordarlo suo padre tra le lacrime ha minacciato di darsi fuoco se non otterrà giustizia. Dalla tragedia della ferrovia sono passati solo pochi giorni, ma i morti per infortuni sul luoghi di lavoro sono stati 31 da quella strage, con itiner si superano i 40, ovviamente se si contano tutti, non solo gli assicurati a INAIL


venerdì 8 settembre 2023

Ecco l'elenco dei 27 morti sui luoghi di lavoro(senza itinere) Altro che tre morti al giorno, se vengono conteggiati come fa INAIL sono più di quattro e altri sfuggono a tutti ,anche a me

 

Ecco l’elenco dei 27 lavoratori morti sui luoghi di lavoro nei 9 giorni dalla tragedia della Ferrovia (mancano i morti in itinere che sono quasi altrettanti), i primi 5 sono i morti della tragedia di Torino (tutti d’origine meridionale come nell’altra strage di Torino della Thyssenkrupp, gli altri morti qua e là per l’Italia, ma che non appaiono mai, se non in giornali di provincia, ci sono stati giorni con 6 morti, ma nessuno se ne è accorto, se non l’Osservatorio di Bologna morti sul lavoro. Ma è allucinante che tra questi ventisette morti, 7 sono morti schiacciati dal trattore, e nessuno che dice al Ministro Lollobrigida e alla Ministra Calderone di occuparsene. Rivolgo un appello al Presidente Mattarella, al quale manderò (inutilmente perché ovviamente non gli fanno leggere le mie mail) anche questa volta il post, che chiami questi ministri e tutto il Parlamento alle loro responsabilità, non può essere un semplice metalmeccanico in pensione come me ad occuparsi seriamente di queste tragedie, che denuncia inutilmente da 16 anni che i morti sul lavoro sono molti di più, che inail, non monitora i morti, che i suoi sono solo una parte, che in questi 16 anni sono spariti migliaia e migliaia di lavoratori da questa terribile conta, che per fortuna l’Osservatorio ha registrato. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

Michael Zanera

        Giuseppe Sorvillo

Savero

 

Giuseppe lombardo

Giuseppe Aversa

Kevin laganà

Aldo Ferrara

Giampietro Salvaro

Antonio Di Lollo

N.N

Gianfranco  Amicabile

Saiyal Sujan

Gabriele Bianchini

Lucas Kolman

N.N

Sabatino Bonanni

Domenico Corcelli

Massimo Crepaz

Alfonso Gislini

Andera Monti

Gianfranco Corso

N.N

Andrea Colaneri

Giovanni Pinto

Giuseppe Borrelli

Francesco Allasina

valter Rubba

Enzo La Paruta

 

giovedì 7 settembre 2023

Anche ieri 6 settembre ci sono stati 4 morti sui luoghi di lavoro, tre in agricoltura, due di queste schiacciati dal trattore: siamo già a 122 di schiacciati da questo mezzo mortale

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02xUm7psokBg55F9rCm5PyCJVeTtNc862LpTE6xe9wed88e2DMQkKMiLWFmcgGgtqpl&id=1122566828&sfnsn=scwspwa

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

L’unico osservatorio che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti  lavorativi, così come INAIL che mette insieme i morti sui luoghi di lavoro e in itinere

7 settembre 2023

Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 982 lavoratori, di questi 642 morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati), gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.

Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.

Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti

 

Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.

 Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi,

LOMBARDIA  77 sui Luoghi di Lavoro (140 tot. con itinere così come li conta INAIL, idem le altre Regioni) Milano 12, Bergamo 6, Brescia 23, Como 9, Cremona 2, Lecco 4, Lodi 1, Mantova 5, Monza Brianza 3 Pavia 7 Sondrio 2, Varese 3 CAMPANIA 59 (102 tot.) Napoli 14, Avellino 9 Benevento 6, Caserta 17, Salerno 12 VENETO 52 (92 tot.) Venezia 9 Belluno 2, Padova‎ 7, Rovigo 3, Treviso 12 Verona 13, Vicenza 4 PIEMONTE 50 (88 tot.) Torino 18, Alessandria 6, Asti 5, Biella 2, Cuneo 13, Novara 1,Verbano-Cusio-Ossola 4 Vercelli 2  SICILIA 45 (77 tot.) Palermo 8 Agrigento 9 Caltanissetta 1, Catania 4, Enna 1, Messina 7, Ragusa 2, Siracusa 6, Trapani‎ 7   TOSCANA 36 (63 tot.) Firenze 7, Arezzo 7, Grosseto 4, Livorno, Lucca 4, Massa Carrara 2 Pisa‎ 6, Pistoia 1, Siena 2 Prato 2 EMILIA ROMAGNA 38 (67 tot.) Bologna 2, Rimini 2 Ferrara 3 Forlì Cesena 5 Modena 13 Parma 4 Ravenna 4 Reggio Emilia 1 Piacenza 3 PUGLIA 37 (64 tot.) Bari 18, BAT 2, Brindisi 3, Foggia 7, Lecce 4 Taranto 3 LAZIO 35 (59 tot.) Roma 13, Viterbo 3 Frosinone 4 Latina 4 Rieti 8  CALABRIA 30 (52 tot.) Catanzaro 5, Cosenza 10, Crotone 4 Reggio Calabria 5 Vibo Valentia 5 MARCHE 25 (42 tot.) Ancona 6, Macerata 7, Fermo 3, Pesaro-Urbino 5, Ascoli Piceno 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 20 (34 tot.) Pordenone 8 Triste 2 Udine 10   UMBRIA 11 (17 tot.) Perugia 9 Terni 2 TRENTINO ALTO ADIGE 18 (29 tot.) Trento 9 Bolzano 9 ABRUZZO 16   (27 tot.) L'Aquila 5, Chieti 5, Pescara 2 Teramo 3 SARDEGNA 12 (22 tot.) Cagliari 1 Carbonia-Iglesias 2 Medio Campidano 1, Nuoro 1, Ogliastra 1, Olbia-Tempio 1, Oristano 2, Sassari 3 BASILICATA 6  (9 tot.) Potenza 4 Matera 2 LIGURIA 15 (25 tot.) Genova (3), Imperia 5 La Spezia 6, Savona (1) VALLE D’AOSTA 2 (5 tot.) Molise 6  (9 tot.) Campobasso 5 Isernia 1.

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni  

Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

 

mercoledì 6 settembre 2023

ieri 6 settembre sono morti complessivamente 6 morti sul lavoro, ma potrebbero non essere tutti

 

Ve lo dò io il reale numero di morti sul lavoro: ieri sono stati 6, quattro sui luoghi di lavoro e due sulle strade, ma la lista dei morti in itinere è parziale Ecco dove sono: A Corchiano di Rieti, un edile è morto, un altro è rimasto gravemente ferito per un crollo di un muro. In provincia di Ancona, un altro edile è morto per il crollo di un lucernario (ma non è ancora possibile sapere se era un dipendente dello stabilimento o un edile che stava eseguendo lavori. In provincia di Brescia muore il 24esimo lavoratori sui luoghi di lavoro (più itinere), si conferma come succede da anni la "capitale" dei morti sul lavoro; l'ultima vittima si chiamava Gianfranco Corso ed è morto dopo una settimana di agonia: lavorava nell'autospurgo, si era immesso in un pozzo e si è sentito male per i miasmi. la quarta vittima è il 120esimo schiacciato dal trattore quest'anno. ma il Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida non se ne occupa: ha cose ben più importanti da pensare che ai morti sul lavoro in agricoltura che sono di sua competenza: la stessa indifferenza dei suoi predecessori. Ma nonè finita qui, proprio nella mia provincia sono morti con il furgone della Pubblica Assistenza due volontari in un incidente stradale.  

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

L’unico osservatorio che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti  lavorativi, così come INAIL che mette insieme i morti sui luoghi di lavoro e in itinere

7 settembre 2023

Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 978 lavoratori, di questi 639 morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati), gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.

Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.

Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti

 

Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.

 Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi,

LOMBARDIA  77sui Luoghi di Lavoro (140 tot. con itinere così come li conta INAIL, idem le altre Regioni) Milano 12, Bergamo 6, Brescia 24, Como 9, Cremona 2, Lecco 4, Lodi 1, Mantova 5, Monza Brianza 3 Pavia 7 Sondrio 2, Varese 3 CAMPANIA 57 (98 tot.) Napoli 14, Avellino 9 Benevento 6, Caserta 16, Salerno 11 VENETO 52 (92 tot.) Venezia 9 Belluno 2, Padova‎ 7, Rovigo 3, Treviso 12 Verona 13, Vicenza 4 PIEMONTE 49 (87 tot.) Torino 18, Alessandria 6, Asti 5, Biella 2, Cuneo 12, Novara 1,Verbano-Cusio-Ossola 4 Vercelli 2  SICILIA 45 (77 tot.) Palermo 8 Agrigento 9 Caltanissetta 1, Catania 4, Enna 1, Messina 7, Ragusa 2, Siracusa 6, Trapani‎ 7   TOSCANA 36 (63 tot.) Firenze 7, Arezzo 7, Grosseto 4, Livorno, Lucca 4, Massa Carrara 2 Pisa‎ 6, Pistoia 1, Siena 2 Prato 2 EMILIA ROMAGNA 38 (67 tot.) Bologna 2, Rimini 2 Ferrara 3 Forlì Cesena 5 Modena 13 Parma 4 Ravenna 4 Reggio Emilia 1 Piacenza 3 PUGLIA 37 (64 tot.) Bari 18, BAT 2, Brindisi 3, Foggia 7, Lecce 4 Taranto 3 LAZIO 35 (59 tot.) Roma 13, Viterbo 3 Frosinone 4 Latina 4 Rieti 8  CALABRIA 30 (52 tot.) Catanzaro 5, Cosenza 10, Crotone 4 Reggio Calabria 5 Vibo Valentia 5 MARCHE 25 (42 tot.) Ancona 6, Macerata 7, Fermo 3, Pesaro-Urbino 5, Ascoli Piceno 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 20 (34 tot.) Pordenone 8 Triste 2 Udine 10   UMBRIA 11 (17 tot.) Perugia 9 Terni 2 TRENTINO ALTO ADIGE 18 (29 tot.) Trento 9 Bolzano 9 ABRUZZO 16   (27 tot.) L'Aquila 5, Chieti 5, Pescara 2 Teramo 3 SARDEGNA 12 (22 tot.) Cagliari 1 Carbonia-Iglesias 2 Medio Campidano 1, Nuoro 1, Ogliastra 1, Olbia-Tempio 1, Oristano 2, Sassari 3 BASILICATA 6  (9 tot.) Potenza 4 Matera 2 LIGURIA 15 (25 tot.) Genova (3), Imperia 5 La Spezia 6, Savona (1) VALLE D’AOSTA 2 (5 tot.) Molise 5  (8 tot.) Campobasso 4 Isernia 1.

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni  

Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

 

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?