Se vuoi dare anche un piccolo contributo per il film documentario sull'Osservatorio e su Carlo Soricelli ecco il link. clicca sopra l'immagine

morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 30 novembre

Agghiacciante l'impennata dei morti sul lavoro Report al 30 novembre. Consiglio a tutti di guardare lo Speciale TG1 di Enrica Majo andato in onda ieri sera dove ci sono diverse testimonianze di familiari morti sul lavoro e di cosa succede in una famiglia coinvolta in questa tragedia Osservatorio Indipendente di Bologna, attiva dal 1° gennaio 2008 Report morti sul lavoro nel 2024 al 30 novembre 966 morti sui luoghi di lavoro, ma con l’itinere e altre situazioni arriviamo a 1379 morti Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 144 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. Le “capitali” dei morti sul lavoro senza itinere Napoli 30 morti sui luoghi di lavoro, Brescia 28, Salerno 28, Palermo 22, Torino 22, Bologna 21, Roma e Salerno 19, ma attenzione il numero di morti va rapportato al numero di abitanti in età lavorativa e l’indice occupazionale non ha nessun valore statistico, visto che a morire per il 35% dei morti registrati dall’Osservatorio non sono assicurati a INAIL o lavorano in nero, o sono agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani che continuano (per nostra fortuna) a coltivare la terra) Il 48% dei morti sui luoghi di lavoro sono ultra sessantenni, 172 di questi addirittura ultra settantenni e da soli sono il 17% di tutti i morti sul lavoro. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono ormai il 40% sul totale, con albanesi, romeni e marocchini le nazionalità con più morti Anche quest’anno le donne morte sul lavoro sono già più di 100: non solo il lavoro domestico e il lavoro nelle fabbriche, ora muoiono anche guidando trattori e Tir, ma numerosissime in itinere: per stanchezza del doppio e triplo lavoro, per la fretta e per conciliare casa e lavoro e accudimento dei familiari, per le strade poco sicure e la distanza per raggiungere il posto di lavoro Le professioni con più morti sono sempre le stesse da quando 17 anni fa ho aperto l’Osservatorio; Agricoltura, edilizia, autotrasporto (in questi ultimi anni c’è stato il raddoppio dei morti in questa categoria), artigianato e industria, l’Industria ha relativamente pochi morti nonostante milioni di occupati, ma qui c’è il Sindacato che controlla e che spessa collabora con le aziende sulla Sicurezza. I morti nelle industrie con più di 15 dipendenti sono soprattutto dovute al subappalto, così come nelle aziende statali come ENEL e Ferrovie dello Stato dove ci sono state le ultime stragi come a Brandizzo e Suviana, ma anche di lavoratori morti singolarmente, come Giuseppe Schettino morto a Bologna il giorno dello sciopero generale in un appalto ENEL, e sempre nel bolognese Attilio Franzini in appalto alle Ferrovie dello Stato, si vede che la strage di Brandizzo e di Suviana non hanno prodotto un moto di coscienza nei dirigenti di questi due grandi Enti e dei ministri competenti. Carlo Soricelli Morti sul lavoro in Italia nel 2024 al 30 novembre sono morti 966 lavoratori sui luoghi di lavoro, con l’itinere arriviamo a contarne 1379 non temo smentite i morti sono tutti registrati in tabelle Excel ma diversamente da INAIL nelle mie registrazioni ci sono tutti i morti e non solo gli assicurati a INAIL. OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 30 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 964 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1378 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 184 totali 122 sui luoghi di lavoro Milano 16 (35 con itinere), Bergamo 11 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 142 totali 93 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 28 VENETO 113 totali 77 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 8 Rovigo 3 Treviso 13 Verona 14 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 110 totali 71 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 6 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 8 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 99 69 sui luoghi di lavoro Palermo 22 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 9 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 3 Trapani‎ 8 TOSCANA 95 totali 60 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 7, Massa Carrara 2 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 121 totali 63 sui luoghi di lavoro Roma 19 Viterbo 12 Frosinone 13 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 78 totali 49 sui luoghi di lavoro Torino 22 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 86 totali 58 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 16 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 50 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 20 ABRUZZO 45 totali 34 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 12 Pescara 4 Teramo 6 SARDEGNA 48 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 32 totali 23 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 2 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 28 totali 19 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 8Gorizia 3 LIGURIA 32 totali 22 sui luoghi di lavoro Genova 6 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 21 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 22 totali 16 sui luoghi di lavoro Potenza 12Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc.

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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sabato 31 ottobre 2009

E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 32 ANNI NEL COMUNE DI SAN FELE DI POTENZA. E' MORTO UN AGRICOLTORE SULL'ALTOPIANO DEL RENON IN PROVINCIA DI BOLZANO

Bolzano 30 ottobre E’ morto un agricoltore sciacciato dal trattore a Auna di Sopra sull’altopiano del Renon.

Potenza E’ morto un agricoltore di 32 anni. Questa mattina un giovane agricoltore è rimasto schiacciato dall'imballatrice di una mietitrebbia nel Comune di San Fele, in provincia di Potenza. All'arrivo dei sanitari del 118 l'uomo, Giovanni Di Giacomo, agricoltore di 32 anni, era già morto. Per accertare l'esatta dinamica dell'incidente, indagano i carabinieri del posto

venerdì 30 ottobre 2009

E' MORTO A RADDUSA DI CATANIA GAETANO CIGNA. E' MORTO FABRIZIO C. A GENOVA. SONO DUE EDILI LA CATEGORIA CON PIU' VITTIME IN ASSOLUTO

Genova E' MORTO FABRIZIO C. Un operaio edile di 52 anni, Fabrizio e' deceduto in tarda mattinata a Genova precipitando nel vuoto dalla facciata dell'edificio all'interno del quale stavalavorando. Fabrizio e' deceduto sul colpo: sarebbe uscito su un balcone e nel tentativo di salire su un altro balcone e' precipitato nel vuoto.

Catania E' morto GAETANO CIGNA, 52 anni, operaio edile. GAETANO e' morto ieri pomeriggio a Raddusa, nel catanese, dopo esere caduto dal tetto di un palazzina in fase di costruzione alla quale stava lavorando. Quando sono arrivati i medici del 118 l'uomo era gia' morto. L'operaio lavorava in nero per una ditta edile del paese. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Raddusa e del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Il cadavere di Cigna e' stato trasportato nell'obitorio comunale di Palagonia dove sara' eseguita l'autopsia.

giovedì 29 ottobre 2009

E' MORTO UN AGRICOLTORE INCORNATO DA UN TORO A PONTOGLIO DI BRESCIA. E' MORTO UN OPERAIO A SAN QUIRICO D'ORCIA DI SIENA

Brescia E' MORTO GIUSEPPE RANGHETTI UN AGRICOLTORE di 70 anni e' morto a Pontoglio (Brescia) dopo essere stato incornato da un toro, nel pomeriggio. L'uomo e' stato soccorso dagli operatori del 118, ma per lui non c'e' stato nulla da fare. L'uomo lascia la moglie e i tre figli. Degli accertamenti si sono occupati i carabinieri della compagnia di Chiari

Firenze, 28 ott E' morto antonio Leone un operaio di 53 anni questa mattina a San Quirico d'Orcia (Si). L'uomo, secondo una prima ricostruzione, sarebbe rimasto schiacciato dagli elementi di una gru durante le operazioni di montaggio.
Cordoglio e' stato espresso dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini, che ha parlato di ''stillicidio di vittime intollerabile''. Il presidente, a nome dell'assemblea ha espresso ''profondo cordoglio e solidarieta' ai familiari e ai colleghi della vittima''.

E' MORTO UN OPERAIO A MANFREDONIA DI FOGGIA CADENDO DA UNA GRU DI UN CANITERE

Un operaio di 59 anni e' morto questa mattina a Manfredonia, in provincia di Foggia, dopo essere caduto dalla gru di un cantiere. L'incidente sul lavoro e' avvenuto nei pressi della sede del Commissariato di Polizia.

martedì 27 ottobre 2009

E' MORTO ROSARIO DI MATTIA UN OPERAIO A CASTO DI BRESCIA

Brescia E' MORTO ROSARIO DI MATTIA Un operaio è morto e un altro à rimasto ferito in un incidente sul lavoro avvenuto a Casto (Brescia) in Valsabbia. La dinamica della disgrazia è ancora in fase di ricostruzione. La morte e il ferimento sarebbero la conseguenza del cedimento di una struttura all'interno dell'impianto siderurgico in cui i due operai stavano lavorando. Sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Salò i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.

VERONA -E' MORTO EGIDIO LOVOTIN schiacciato sotto il piccolo trattore con il quale stava arando un campo a San Gregorio di Veronella. La vittima è un agricoltore di 65 anni, Egidio Lovatin. L'uomo ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato mentre affrontava un dosso. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri di Ronco all’Adige e i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo senza vita dalle lamiere del trattore.

lunedì 26 ottobre 2009

E' MORTO UN OPERAIO A FROSINONE. MUOIONO DUE ELICOTTERISTI A VERONA. E' MORTO UN OPERAIO IN UN PARCHEGGIO DI UN SUPERMERCATO A MILANO

Frosinone E' morto un operaio di 60 anni questo pomeriggio in un'azienda di San Vittore del Lazio, in provincia di Frosinone. L'uomo mentre era impegnato in un'operazione di carico e' rimasto schiacciato da un manufatto in cemento. Le cause dell'incidente, avvenuto intorno alle 17.30, sono in fase di accertamento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cervaro e i vigili del Fuoco di Cassino.

MILANO E' MORTO CLAUDIO B. Un operaio di 45 anni. Claudio e' morto nel parcheggio di un supermercato in via Washington a Milano. Erano le 10,40 quando l'operaio, impegnato in operazioni di carico e scarico, e' rimasto schiacciato da un camion fermo su una rampa. Per cause ancora da accertare il mezzo avrebbe iniziato a spostarsi all'indietro schiacciando il 45enne contro un muro. Inutili i soccorsi: l'operaio e' morto sul colpo. Sull'incidente indagano i carabinieri.

Un elicottero è precipitato intorno alle 14 nel lago di Garda, a Torri del Benaco. Secondo i primi accertamenti sarebbero morte due persone.

Verona MUOIONO Claudio Ferron e Claudio Alberti DI 41 E 46 ANNI. Claudio e Alberto sono morti a bordo dell'elicottero caduto a cinque metri dalla riva del lago di Garda, a Torre di Benaco, residenti a Bussolengo (Verona) che lavoravano per una società privata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Caprino Veronese, i vigili del fuoco e i sommozzatori. Il velivolo, secondo un primo accertamento, è ancora integro, accartocciato nell'acqua, con le pale attaccate al rotore. Le due vittime sarebbero sedute ancora al loro posto. Appare quindi poco probabile per i carabinieri l'ipotesi di una esplosione in volo. L'incidente è accaduto poco dopo le 14 e stando ad una prima ipotesi potrebbe esserci stato un cedimento strutturale del mezzo. Il pilota potrebbe aver tentato di atterrare, cadendo però con l'elicottero nel lago. Il velivolo è un Robinson 22, un elicottero piccolo, che aveva percorso solo 170 ore di volo. Del fatto è stata avvisata l'autorità giudiziaria.

26 ottObre E’ MORTO UN BOSCAIOLO ROMENO DI 26 anni è morto in Val di Ledro, a Tiarno di Sotto, centrato da un albero ad alto fusto mentre era impegnato in lavori di disboscamento.

VERONA Un AGRICOLTORE di 65 anni e' rimasto schiacciato sotto il trattore con cui stava arando un campo a San Gregorio di Veronella, in provincia di Verona. Il trattore si e' ribaltato mentre cercava di superare un dosso.
26 ottobre

Viterbo E' MORTO UN OPERAIO di 33 anni
in localita’ Valle del Marta, nel comune di Tarquinia, schiacciato tra la cabina di un camion e un muro nella ditta in cui lavorava.

lunedì 19 ottobre 2009

E' MORTO UN OPERAIO QUESTA MATTINA A MILANO CADENDO DA UN'IMPALCATURA A PADERNO DUGNANO. E' MORTO UN EDILE DI 35 ANNI A SANT'ANTIMO DI NAPOLI

Milano 19 ottobre E’ morto Giuseppe Busetti un operaio di 61 anni Giuseppe è morto questa mattina L'operaio è morto dopo una caduta dall'impalcatura su cui stava lavorando all'interno di un cantiere edile in via Europa a Paderno Dugnano, in provincia di Milano. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che non hanno portuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Ancora da chiarire le cause dell'incidente.

NAPOLI - E' MORTO Gennaro D'Agostino UN EDILE DI 35 ANNI nel Napoletano: a perdere la vita, in un cantiere edile di Sant´Antimo, un uomo di 35 anni. Secondo una prima ricostruzione della polizia, l´uomo è caduto da un terrapieno ed è caduto su un ferro, rimanendo trafitto. Il cantiere è stato sequestrato; accertamenti sono in corso per stabilire se il 35enne avesse un regolare contratto di lavoro. L´uomo è morto all´ospedale di Aversa dove era giunto in gravi condizioni.

E' MORTO WALTER AQUILINI SCHIACCIATO DA UNA RUSPA A POMEZIA DI ROMA. eE' MORTO GIUSEPPE PEPE A PAGANI DI SALERNO

Roma 16 ottobre E’ MORTO WALTER AQUILINI. un operaio di 43 anni, Walter è morto a seguito del ribaltamento della ruspa su cui stava lavorando. A causare il ribaltamento il cedimento del terreno della cava pozzolana nella quale stava lavorando. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Pomezia e degli ispettori della Asl Rmc. Per liberare il corpo e poi rimettere in sesto la ruspa, sono intervenbuti i vigili del fuoco di Roma con speciali mezzi per rimuovere il pesante escavatore.

19 ottobre Salerno E' morto Giuseppe Pepe un operaio di 53 anni. Un'altra vittima del duro lavoro operaio. A cadere questa volta è un 53enne. Si tratta di Giovanni Pepe di Sant'Egidio del Monte Albino, dipendente della ditta Costruisco srl di Roccapiemonte. giuseppe era intento a scaricare delle porte di legno dal camion dell'azienda Ideal srl in Via Mangioni nei pressi del campo sportivo di Pagani. Stando alla ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto, l'uomo è stato travolto dal carico della merce, alle 20 circa di questa sera, accusando maldischiena. L'immediato intervento del 118 non è riuscito però a soccorrerlo perchè è stato colto da un arresto cardiocircolatorio, morendo dunque ancora prima di giungere in ospedale. Sconforto e choc nell'azienda e le altre persone presenti e profonda prostazione della famiglia dell'operaio. Le indagini dovranno accertare se sono state garantite le misure di sicurezza, non potranno comunque riportare in vita l'operaio intento a svolgere un lavoro duro e dignitoso. Ennesimo incidente sul lavoro dunque che deve far interrogare le istituzioni e le aziende e che lascia naturalmente sgomenti

venerdì 16 ottobre 2009

E' MORTO SIMONE LAZZARINI A PADOVA. E' MORTO NECULA MANOLACHE OPERAIO ROMENO DI 55 ANNI A PRATO

Prato, 16 ottobre E’ MORTO NECULA MANOLACHE Un operaio rumeno di 55 anni. Necula è morto questa mattina cadendo da un altezza dieci metri mentre stava lavorando alla bonifica di un tetto in "eternit" per l'installazione di una copertura fotovoltaica per la ditta Fipal in via del Ferro. La vittima, Necula Manolache, lavorava alle dipendenze della Firenze Ecologia. L'operaio è morto sul colpo. Le cause dell'incidente sono ancora in corso di accertamento da parte dei Carabinieri.

PADOVA 15 OTTOBRE E’ morto Simone Lazzarini un operaio di 35 anni. Simone , è morto schiacciato da un ascensore a Padova. La vittima stava lavorando alla manutenzione di un ascensore quando è rimasto schiacciato dalla cabina, che è improvvisamente calata per cause in corso di accertamenti. Lazzarini, padovano, era padre di due bambini, uno di 3 e l’altro di 6 anni. Il più grande frequenta la prima elementare e ieri ha affrontato il suo primo giorno di scuola.L’uomo era dipendente della Due.bi. Ascensori di Albignasego, in provincia di Padova. Il titolare dell’azienda, giunto sul posto, è stato colto da un malore ed è stato portato in ospedale.

martedì 13 ottobre 2009

E' MORTO GIUSEPPE DE GREGORIO A PALERMO. E' MORTO EVARISTO FABRUCCI A S. MARINO. DISP.IL MARINAIO DEL PESCHERECCIO AFFONDATO AL LARGO DI GIULIANOVA

TERAMO E' DISPERSO DA DIVERSE ORE IL MARINAIO CHE E' AFFONDATO IERI SERA AL LARGO DI GIULIANOVA in provincia di Teramo. Il peschereccio, della lunghezza di circa 15 metri, è AFFONDATO a largo della costa di Giulianova a causa del maltempo che dal pomeriggio si e' abbattuto sulla costa adriatica e in diverse zone delle aree interne dell'Abruzzo. Uno dei tre marinai e' riuscito ad arrivare a nuoto a riva e dare l'allarme, un altro e' stato salvato dai soccorritori mentre si trovava ancora in acqua.

Palermo 13 ottobre E’ morto Giuseppe De Gregorio, 44 anni, operaio di una ditta edile, è morto cadendo per 15 metri dalla terrazza di un appartamento durante i lavori di rifacimento di una palazzina a Palermo.

Repubblica di San E' morto Marino Evaristo Fabrucci, operaio di 59 anni della Titancall di Galazzano (San Marino) è morto in ospedale a Cesena, dopo essere stato travolto da un carico di materiale ferroso sospeso del peso di circa 300 chilogrammi

lunedì 12 ottobre 2009

Muoiono folgorati Alessandro Protettore di 28 anni e Erion Gurra albanese di 19 a Aprilia in provincia di latina. E' morto Giuseppe Vaccarino

Latina 12 ottobre E' MORTO ERION GURRA ALBANESE DI 19 ANNI E ALESSANDRO PROTETTORE SONO RIMASTI FOLGORATI A APRILIA IN PROVINCIA DI LATINA a Aprilia. ERIK E ALESSANDRO sono morti folgorati da un cavo dell'alta tensione. Le vittime sono due imbianchini, mentre lavoravano alla ristrutturazione di una villetta in località Riserva Nuova, hanno spostato il ponteggio mobile toccando accidentalmente i cavi dell'alta tensione. La forte corrente elettrica si è propagata per tutta la struttura di ferro folgorando i due ragazzi, entrambi italiani, che sono morti sul colpo.

12 ottobre Perugia e’ morto un operaio travolto da un silos crollato a causa del maltempo. Incidente sul lavoro diretta conseguenza del maltempo, si e' verificato nel pomeriggio a Colle San Lorenzo di Narni, mentre era in atto un violentissimo temporale. Per le forti raffiche di vento un silos di una azienda edile, e' stato sollevato e fatto cadere a terra investendo un operaio che e' deceduto

MESSINA 12 OTTOBRE E’ MORTO GIUSEPPE VACCARINO DI 63 ANNI. GIUSEPPE di professione infermiere. Vaccarino e' caduto da una impalcatura mentre stava aiutando il genero nei lavori di ristrutturazione della casa. Avrebbe perso l'equilibrio e si e' schiantato al suolo dopo un volo di tre metri. E' morto sul colpo. Sul posto e' intervenuta la polizia.

come ho scritto ieri, invece di fare facile demagogia dire tutto per non dire niente, invito tutti i numerosissimi visitatori del blog a farsi sentire. Come ho scritto nell'introduzione del blog sono gli edili e gli agricoltori la maggioranza di vittime per infortuni sul lavoro. Se hai un amico, un famigliare, un conoscente che lavora in queste due categorie avvisali dei pericoli mortali che corrono. Radio, televisioni, giornali non se ne occupano. facciamo noi attraverso Internet. Caro Soricelli

domenica 11 ottobre 2009

basta dare dati distorti sui morti sul lavoro

Perchè si continuano a dare dati distorti e sbagliati sui morti per infortuni sul lavoro? Come mai non si riesce ad avere un'informazion seria e dettagliata su queste tragedie? Come mai un normale cittadino, uno che ha lavorato in fabbrica per quarant'anni, che ha deciso di fare questo lavoro per onorare i lavoratori morti nel rogo della Tyssen, che impegna diverse ore al giorno per monitorare il fenomeno non viene preso in nessuna considerazione mentre si continuano a dare notizie confuse e sbagliate, nonostante sommergo di mail giornalisti e politici e sindacalisti, senza che nessuno s'interroghi seriamnte sul fenomeno? Anche ieri guardando il TG3 regionale dell'Emilia Romagna dove volontari anche dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro piantavano 1140 croci dei caduti per infortuni sul lavoro del 2008, mentre in realtà come bene sa l'Organizzazione i morti per infortuni sul lavoro sono stati 649. Per arrivare a quel numero sono stati inseriti tra le vittime per infortuni sul lavoro anche i lavoratori morti per le strade. Son troppo pochi 650 morti in un anno? Fare del sensazionalismo crea solo confusione e lascia invariato il problema perchè non viene affrontato correttamante. C'è anche chi specula spudoramente su questo triste fenomeno?Ad oggi 11 ottobre i morti per infortuni sul lavoro sono stati 414 contro i 511 dello stesso periodo dell'anno scorso . Assistiamo quindi ad un clamoroso calo del 19% delle vittime. Questi sono i miei dati incontestabili. La stessa ANMIL, anche quest'anno come l'anno scorso, ha monitorato meno morti sul lavoro rispetto al mio blog http://cadutisullavoro.blogspot.com che ha diverse centinaia di visitatori al giorno e allora perchè sostiene che siano così tanti? A morire con il 30% delle vittime sul totale sono agricoltori schiacciati dal trattore, e che per un altro 27% sono poveri edili merdionali e stranieri. No si vuol dire per non far adirare la Lega che a morire sono quasi esclusivamente lavoratori non padani e dove il Sindacato non esiste? E' terribile questa manipolazione dei dati da parte di tutti. E' terribile perchè così si fa il buio completo su altrettante vittime sul lavoro che non muoiono per infortuni ma per le strade mentre vanno o tornano dal lavoro. Per turni massacranti, per orari impossibili dove sarebbe opportuno dormire. Questi lavoratori che muoiono per le strade sono figli di un'informazione minore? Carlo Soricelli

BRESCIA 10 OTT E’ MORTO FRANCESCO MICLINI un agricoltore in pensione. Francesco e' la vittima di un incidente avvenuto oggi a Darfo Boario Terme. Francesco Miclini, 65 anni e' stato schiacciato dal proprio trattore. L' uomo stava scendendo dal mezzo agricolo acceso che si sarebbe messo improvvisamente in movimento. La vittima e' rimasta schiacciata tra il trattore e una colonna della sua cascina.

Salerno 10 ottobre E’ morto R. M. camionista di 44 anni. R. M è morto a Matinella, frazione nella Piana del Sele, in provincia di Salerno, schiacciato da un trattore, capovoltosi durante le operazioni di scarico del cingolato da un camion.

venerdì 9 ottobre 2009

E' MORTO ILARIO GRUOSSO CARBONIZZATO NELL'INCENDIO DEL SUO CAMION A RIMINI

09/10/2009 RIMINI e' morto Ilario Gruosso autotrasportatore di Policoro di 31 anni, Ilario, è morto carbonizzato nell’incendio del proprio camion, in un incidente stradale avvenuto poco prima delle 6 sulla A14, subito dopo il casello di Rimini nord. Secondo i primi riscontri della polstrada, il mezzo stava viaggiando in direzione nord quando, per cause ancora in corso di accertamento, è uscito di strada finendo nel fossato che costeggia la A14 e si è incendiato. L’autista non è riuscito a uscire dall’abitacolo ed è morto tra le fiamme.

giovedì 8 ottobre 2009

E' MORTO FRANCESCO GALLO TRAVOLTO DA UN "MULETTO" IN RETROMARCIA A NAPOLI. E' MORTO MARIANO BORTOLI A PIOVENE ROCCHETTA

Vicenza 7 ottobre E’ MORTO MARIANO BORTOLI. MARIANO è Morto sul lavoro oggi nel Vicentino.A Piovene Rocchette intorno alle 12,30 Mariano Bortoli, 55 anni, titolare di un'azienda agricola, è rimasto schiacciato da tre pannelli di legno pressato del peso di 4 quintali ciascuno. L'azienda Bortoli si trova in via Garziere. Intervenuti sul posto i medici del Suem non hanno potuto far altro che accertare la morte dell'agricoltore. Rilievi e indagini affidate ai carabineiri di Piovene e allo Spisal dell'Ulss dell'Alto vicentino

Napoli E' MORTO FRANCESCO GALLO. Una terribile tragedia si è verificata a Castellammare di Stabia, nel napoletano, un lavoratore è finito sotto un muletto mentre stava lavorando. Un incidente sul lavoro, una morte assurda. Un attimo di distrazione ed un lavoratore di 61 anni ci ha rimesso la vita, un altro, vivrà con il rimorso di aver provocato la sua fine. Ma in fondo, quello che è accaduto, anche se terribile, è dovuto unicamente alla fatalità.
Erano le 8.30 di questa mattina, due operai della ditta Cannas, un’azienda locale specializzata nei lavori di manutenzione di impianti elettrici, stavano lavorando usando il muletto. Uno dei due lavoraratori era alla guida del sollevatore, mentre l’altro, restava a terra posizionato sul lato posteriore dell’arnese.Una manovra fatale durante la manovra del muletto, il conducente faceva marcia indietro senza accorgersi della presenza del collega. Il sollevatore è stato abbassato e l’uomo è rimasto schiacciato con gli arti inferiori, dalla forchetta dell’arnese. Il conducente ha fermato il sollevatore, ma per il poveretto era ormai troppo tardi: l’enorme peso del sollevatore aveva gambizzato Francesco. Francesco Gallo, questo era il nome della vittima, nato a Castellammare di Stabia nel 1948 e residente a Gragnano .Il collega e amico scosso per l'accadutoL’amico è rimasto accanto al ferito senza lasciarlo un attimo, visibilmente scosso dall’accaduto, con le lacrime agli occhi, chiedendo un perdono silenzioso, fino all’arrivo dei soccorsi. In breve tempo, l’ambulanza locale è arrivata sul posto, l’uomo è stato liberato dal peso e trasportato all’ospedale San Leonardo di Castellammare. Arrivati al nosocomio, i sanitari hanno subito trasferito il poveretto in sala operatoria, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.Francesco era gravissimo, per questo motivo, dopo l’operazione, è stato trasferito all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e ricoverato in rianimazione. Erano le 14.30 di questo pomeriggio, si sperava poco nella sua ripresa. Infatti, alle 16.30 circa, il 61enne è spirato. Il corpo dello sfortunato è stato trasferito nel reparto dell’istituto di medicina legale del nosocomio casertano.
Gli accertamenti su quanto è accaduto, sono a cura degli agenti di polizia del commissariato locale, agli ordini del primo ispettore Luigi Petrillo e del Commissariato del lavoro. Da quanto si evince dalle prime indagini sul caso, sembra chiaro che si sia trattata di una tremenda fatalità. Dovuta forse all’imperizia del conducente del veicolo, che non si era accorto della presenza del collega, ma che non da adito ad altre conclusioni. L'amico al suo fianco
Una tragedia che ha spezzato una vita, una famiglia, ma anche un’amicizia di vecchia data, poiché i due uomini, oltre che colleghi, erano amici. Durante il trasporto in ospedale, l’uomo ha preteso di salire sull’ambulanza. Era con lui, fuori ad aspettare con il cuore a mille quando è stato portato in sala operatoria. Era ancora accanto a lui quando, purtroppo, il povero Francesco è morto.

martedì 6 ottobre 2009

CONTINUA LA STRAGE DI AGRICOLTORI E' MORTO UN AGRICOLTORE IN PROVINCIA DI BOLOGNA. COSA STA FACENDO IL MINISTRO ZAIA PER PREVENIRE QUESTA STRAGE?

Bologna, 6 ottobre E' MORTO UN AGRICOLTORE SCHIACCIATO DA QUELL'AUTENTICA BARA IN MOVIMENO CHIAMATO TRATTORE. Un uomo è morto schiacciato da un trattore in un campo a Castelluccio di Porretta Terme, in provincia di Bologna. L'incidente è avvenuto verso le 17. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118, mentre accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri di Vergato.

sabato 3 ottobre 2009

RITORNIO NEI CARPAZI IN UNA BARA. POESIA DEDICATA ALLE CENTINAIA DI ROMENI CHE SONO MORTI IN QUESTI ANNI "RAZZISTI" NEI CANTIERI ITALIANI

Ritorno nei Carpazi

Raccoglievo i sogni
Ho un lavoro
Avrò una casa
Avrò una sposa
Avrò bambini
Ho una sposa
ho bambini
la casa ancora no
ma lavorando duro
riuscirò ad averla
e tra qualche anno tornerò nei miei Carpazi
Ma com’è strana questa mattina
C’è il sole ma ho tristezza.
ma poi quassù su questo tetto
Mi torna l’energia
Sono all’aperto e da quassù domino il mondo
poi mi stanco e non lo dico
sono stanco ma com’è strano
io son forte come le mie montagne
le montagne che ho abbandonato
Anche oggi dieci ore di lavoro
Vedo intorno l’orizzonte che si muove
e questo caldo mi toglie tutte le forze
Ho scuro dentro gli occhi
Aiuto sto precipitando
sento il vuoto sotto ai piedi
la mia vita scorre veloce
e la caduta sembra eterna
Vedo la mia sposa i miei figli
e la casa che sognavo
tornerò nei miei Carpazi
dentro una bara sigillata.

venerdì 2 ottobre 2009

E' MORTO ANDREA ANGELUCCI IL MARESCIALLO DEI CARABINIERI TRAVOLTO AD UN POSTO DI BLOCCO IN PROVINCIA DI PERUGIA

Perugia 2 ottobre E' MORTO ANDREA ANGELUCCI MARESCALLO DEI CARABINIERI DI 36 ANNI. ANGELUCCI era stato travolto da Rocco Valenzano di 40 anni ad un posto di blocco. Valenzano è stato arrestato a Modena ancora al volante dell'auto, una Bmw X5 rubata, con cui ha travolto e ucciso Andrea Angelucci, 36 anni, maresciallo dei carabinieri in servizio alla compagnia di Foligno e residente a Spello. Dopo aver evitato il posto di blocco, il malvivente a bordo della Bmw ha percorso cinque chilometri contromano sulla strada a quattro corsie 77 Valdichienti, da Foligno a Sant'Eraclio, inseguita dalla polizia stradale, quindi ha imboccato una strada sterrata facendo perdere le tracce. Della Bmw, fermata nella zona di Modena, il presunto autore dell'investimento si era impossessato nei pressi di Colfiorito dopo avere abbandonato una Ford Focus, risultata rubata a Cesena, nella quale i carabinieri hanno trovato i documenti e gli indumenti che hanno portato a individuare Rocco Varanzano, identificato anche grazie alle impronte digitali. Sembra che Varanzano avesse un fratello in provincia di Perugia e una convivente nel capoluogo umbro. Dagli accertamenti è emerso che era stato scarcerato nel marzo scorso. La procura di Perugia ha aperto nei suoi confronti un fascicolo per omicidio volontario. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero, Manuela Commodi, che ha seguito per tutta la notte sul posto l'evolversi della situazione. Il magistrato sta ora valutando se disporre l'autopsia sul corpo del carabiniere. Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri nel primo pomeriggio di ieri a Foligno una pattuglia aveva intimato l'alt a una Ford Focus con un uomo a bordo. L'auto aveva rallentato e poi era ripartita di scatto. I due carabinieri si erano spostati evitando di essere investiti ma avevano comunque riportato lievi ferite. A questo punto era scattata una sorta di "caccia all'uomo" con posti di blocco in tutta la zona circostante e l'impiego di un elicottero. Il velivolo in serata aveva individuato la Ford Focus (risultata rubata a Cesena), in un bosco di Verchiano, sulle montagne di Colfiorito, ma non ha potuto atterrare perché la zona era impervia. Alla vista dell'elicottero l'uomo che era in auto è scappato a piedi in mezzo ai boschi mentre è scattata una battuta anche con l'impiego di unità cinofile.
L'uomo è riuscito a fuggire e si è impossessato di un Suv di colore nero a bordo del quale ha forzato, sempre nella zona di Colfiorito, uno dei posti di blocco investendo il maresciallo Andrea Angelucci. Poi è fuggito. Il maresciallo è morto alcune ore dopo, verso le quattro di stamani, all'ospedale di Foligno. Dopo qualche ora la Bmw è stata intercettata a un posto di blocco in largo Garibaldi, a Modena. Il conducente ha tentato di forzare anche questo ma gli agenti hanno esploso alcuni colpi d'arma da fuoco contro le gomme dell'auto che poco dopo è stata bloccata in via Ancona, terminando la fuga del presunto omicida che è stato arrestato.

giovedì 1 ottobre 2009

STAGE DI EDILI E AGRICOLTORI NEI PRIMI NOVE MESI DELL'ANNO. 30% DI EDILI.27,5% DI AGRICOLTORI. 17,55 INDUSTRIA

I morti per infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno al 30 settembre 2009 sono stati 405 ( oltre 800 se si sommano erroneamente anche i lavoratori morti per le strade mentre vanno o tornano dal lavoro) contro i 462 dello stesso periodo dell'anno scorso. Con grande sollievo assistiamo ad un calo del 12,3%. La categoria con il maggior numero di vittime è l'edilizia con il 30% delle vittime, in questa categoria muoiono quasi esclusivamente meridionali e stranieri nell'indifferenza generale. Come meridionale mi sento molto colpito e arrabbiato da queste tragedie. I meridionali e gli stranieri muoiono principalmente nei cantieri del Nord, in piccole e piccolissime aziende in cui i lavoratori non hanno nessuna tutela sindacale e che spesso non conoscono le norme di prevenzione obbligatorie che dovrebbero essere applicate. Ma dalla Lega, così "presente" sul territorio dell'Italia del nord, non arriva nessuna contestazione verso chi non rispetta le normative sulla Sicurezza nei cantieri del nord. Del resto siamo solo "terroni" e "baluba". Muoiono anche nell'indifferenza generale, con il 27,6% sul totale dei morti per infortuni sul lavoro gli agricoltori. Questa categoria è la più abbandonata. Gli agricoltori muoiono quasi tutti schiacciati dal trattore. Sono ormai due anni che lancio continui appelli per allarmare tutti sul pericolo mortale che corre un agricoltore quando guida un trattore. Ma non serve a niente. I media lanciano un "gridolino" d'indignazione quando ci sono morti multiple o nelle giornate dove muoiono in tanti, senza però mai andare a fondo al problema: sparare dei numeri raccolti qua e là sulle vittime del lavoro senza mai capire chi muore e come muore. Queste due categorie rappresentano il 60% delle vitime per infortuni sul lavoro. Segue l'industria con il 17,5%. In questa categoria ho inserito tutta l'industria, comprese le aziende artigiali di tutte le categorie. anche in questa categoria muoiono soprattutto i lavoratori delle piccole e piccolissime aziende, dove il sindacato non è presente o è ininfluente. Carlo Soricelli
sono stati messi al corrente di questi dati:"Rannozero@rai.it" <annozero@rai.it>,a.balzanelli@repubblica.it,agamberini@comune.casalecchio.bo.it,bologna@repubblica.it,b.ramina@ildomanidibologna.it,ballaro@rai.it,giuliano bugani <mailto:giuliano.bugani@fastwebnet.iter_segreteria@er.cgil.it,c.augias@repubblica.it,"D.S. Casalecchio" <dscasalecchio@hotmail.com>,raitre.chetempochefa@rai.it,Carlo Soricelli <carlo.soricelli@gmail.com>,torinofiom@cgiltorino.it,romagna.it>,dipietro_a@camera.it,er_fiom@er.cgil.it,michela.evangelisti@libero.it,segreteriapresidente@regione.emilia-romagna.it,letterealdirettore@espressoedit.it,posta@fpcgil.it,franceschini_d@camera.it,francarame@libero.it,giornalista <gabriele.mignardi@fastwebnet.it>,info@lucatelese.it,"sindacale@fiom.cgil.it w" <sindacale@fiom.cgil.it>,pane-rose@tiscali.it,tg3net@rai.it,l.nigro@repubblica.it,Tommasi Maria Luce <ml.tommasi@rai.it>,laura <laurabianchi_001@fastwebnet.it>,maria_naldi@er.cgil.it,Marco Merlini <m.merlini@ildomanidibologna.it>,mad9921@iperbole.bologna.it,nerozzi_p@posta.senato.it,GianGuido.Naldi@comune.bologna.it,Partito Democratico <no-reply@newsletter.pdnetwork.it>,"Sabina On. Rossa" <rossa_s@camera.it>,ottoemezzo@la7.it,urp@politicheagricole.gov.it,renata_bortolotti@er.cgil.it,r.iacona@rai.it,raiuno@rai.it,tg1.interni@rai.it,redazione@manifesto.it,redazione.internet@ansa.it,serv_cult@regione.emilia-romagna.it,tg1_direzione@rai.it,tg3cronaca@rai.it,tg1_webmaster@rai.it,unitaonline@unita.it,ugomazza@yahoo.it,CG - URP - Carabinieri <mailto:cgurp@carabinieri.itpresidente@regione.veneto.it,data01 ottobre 2009

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?