Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane(escluso itinere), con l'indenza sulla popolazione, ci sono anche i morti non assicurati a INAIL e in nero. Sono i morti dall'inizio dell'anno al 7 settembre. Dalle peggiori in nero
Il mese di settembre si conclude con il povero rider Aly Jamat di 31 anni investito giorni prima di notte mentre faceva consegne (muoiono tutti nell’ultima consegna, così come la povera Enrica Filippi morta alla guida di un furgone 3 giorni fa), mentre moriva nasceva ad Aly una bimba, il suo secondo figlio. Aly è il 77esimo morto di settembre, il 778 esimo sui luoghi di lavoro nel 2024, ma con itinere diventa il 1018 esimo. Sempre le stesse categorie, con le stesse percentuali in questi 17 anni di monitoraggio, con l’aggravante che con leggi come il Job act, che ha precarizzato il lavoro di tutti i nuovi assunti del comparto privato, con un indiscriminato aumento dell’età della pensione, senza fare distinzione di chi svolge un lavoro pericoloso (per sé e per gli altri) da chi non corre nessun pericolo, ha provocato un forte aumento dei morti sui luoghi di lavoro. Vi racconteranno che non è vero, soprattutto chi fa parte della lobby miliardaria e trasversale sulla Sicurezza. Ma noi non ci arrendiamo e la verità sta venendo a galla: gli italiani sanno, grazie all’Osservatorio che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che vengono diffusi, ma fanno come i giapponesi, resistono nel loro fortino assediato dal buon senso. Nel report i morti di tutte le regioni e province italiane, con grandi sempre se si contano tutti e in rapporto agli abitanti in età lavorativa senza fare distinzioni tra assicurati a INAIL e gli altri, anche in nero, che sono il 35/40% dei morti in più. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 nei primi 9 mesi del 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 778 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1018 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 151 totali 110 sui luoghi di lavoro Milano 12, Bergamo 7 Brescia 26 Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 7 Mantova 6 Monza Brianza 13 Pavia 12 Sondrio 5 Varese 4 CAMPANIA 101 totali 76 sui luoghi di lavoro Napoli 18 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 22 EMILIA ROMAGNA 75 totali 59 sui luoghi di lavoro Bologna 16 Rimini 1 Ferrara 5 Forlì Cesena 4 Modena 9 Parma 6 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 79 - 59 sui luoghi di lavoro Palermo 20 Agrigento 4 Caltanissetta 3 Catania 6 Enna Messina 9 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 7 TOSCANA 63 totali 49 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 4 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 13 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5 VENETO 75 totali 56 luoghi di lavoro Venezia 8 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 9 Verona 13 Vicenza 10 LAZIO 86 totali 46 sui luoghi di lavoro Roma 16 Viterbo 6 Frosinone 10 Latina 11 Rieti PIEMONTE 62 totali 45 sui luoghi di lavoro Torino 18 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 5 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1 PUGLIA 57 totali 44 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 5 Lecce 10 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Bolzano 14 Trento 19 ABRUZZO 37 totali 26 sui luoghi di lavoro L'Aquila 5 Chieti 10 Pescara Teramo 6 SARDEGNA 41 totali 30 sui luoghi di Cagliari 7 Sud Sardegna 2 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 10 MARCHE 39 totali 26 sui luoghi di lavoro Ancona 5 Macerata 9 Fermo 1 Pesaro-Urbino 5 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 29 totali 20 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 3 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Pordenone 5 Triste 1 Udine 6 Gorizia 2 LIGURIA 21 totali 15 sui luoghi di lavoro Genova 3 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 15 totali 10 sui luoghi di lavoro Perugia 9 Terni 2 BASILICATA 15 totali 11 sui luoghi di lavoro Potenza 8 Matera 3 Molise 9 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 113 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 103gli autotrasportatori 90 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 74 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 19 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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venerdì 31 marzo 2023

E' morto anche il secondo giovane che vi avevo segnalato nel post precedente: anche lui straniero. Soufiane Touhami di 26 anni, abitava a Milano, lavorava per un'impresa di Bergamo ed è morto in Friuli, mentre il secondo straniero aveva 26 anni ed è morto in Sicilia colpita da un "ragno" in un'azienda di rottamazione. Quando gli stranieri, trattati come carne da macello si accorgeranno che sono soprattutto loro a morire per il lavoro cosa succederà?

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia
Aperto il 1° gennaio 2008, Il sito
http://cadutisullavoro.blogspot.it

31 MARZO DALL’INIZIO DELL’ANNO SONO  MORTI 260  LAVORATORI COMPLESSIVI, di questi 159 sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero

Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima.
Da 15 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. 
Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.
Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022 , sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori
Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000

Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023

23 gli schiacciati dal trattore

15 i morti nell’autotrasporto

15 i boscaioli morti

Stranieri morti sui luoghi di lavoro 20 sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il 25% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più

Di seguito i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero.

Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno.
I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali. Attenzione tra parentesi nelle regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi

VENETO 19 (32) Venezia (3), Belluno (1), Padova‎ (3), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (5), Vicenza (2)   LOMBARDIA 20 (34) Milano (), Bergamo (3), Brescia (6), Como (4), Cremona (), Lecco (2), Lodi (), Mantova (1), Monza Brianza (2), Pavia (1) Sondrio (1), Varese PIEMONTE 14 (22) Torino (3), Alessandria (1), Asti (3), Biella (), Cuneo (1), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (3) Vercelli (2) CAMPANIA 15 (25)  Napoli (5), Avellino (2), Benevento (1), Caserta (5), Salerno (3)  TOSCANA  9 (17) Firenze (3), Arezzo (2), Grosseto (), Livorno (), Lucca (2), Massa Carrara () Pisa‎ (), Pistoia (), Siena (1) Prato (1)  LAZIO 10 (18) Roma (5), Viterbo (1) Frosinone () Latina (3) Rieti (1)    SICILIA 11 (19) Palermo (3), Agrigento (), Caltanissetta (), Catania (1), Enna (), Messina 2 (3), Ragusa (1), Siracusa (2), Trapani‎ (2)  EMILIA ROMAGNA 7 (12)  Bologna (), Rimini () Ferrara ( ) Forlì Cesena (1) Modena (2) Parma (1) Ravenna (2) Reggio Emilia () Piacenza (1) CALABRIA 2 (4) Catanzaro (2), Cosenza (), Crotone () Reggio Calabria () Vibo Valentia () MARCHE 2 (4) Ancona (), Macerata (), Fermo (), Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno (1) UMBRIA 4 (6)  Perugia (4) Terni ()   TRENTINO ALTO ADIGE  6 (9) Trento (3) Bolzano (1)  PUGLIA 5 (9) Bari (1), BAT (1), Brindisi (1), Foggia (1), Lecce (1) Taranto () SARDEGNA 2 (3)Cagliari () Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (2).Sulcis iglesiente  () ABRUZZO 1 (2) L'Aquila (), Chieti (), Pescara () Teramo (1)LIGURIA 2(4) Genova (1), Imperia () La Spezia (1), Savona ()  FRIULI VENEZIA GIULIA 4 (6) Pordenone (3) Trieste (1) Udine () Gorizia ()  BASILICATA 1 (3)  Potenza (1) Matera ()    VALLE D’AOSTA 2    (3) Molise 1 (2) Campobasso () Isernia (1). Autotrasportatori Autostrade 2

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni.
Per contatti
carlo.soricelli@gmail.com

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giovedì 30 marzo 2023

Era ventenne, straniero, abitava a Milano, lavorava per una ditta di Bergamo ed è morto in Friuli Venezia Giulia......e vai liberalizziamo ancora di più: non ci resta che legalizzare il caporalato (che lo è già di fatto) e lo schiavismo, però senza catene visibili. Il giovane morto ieri rappresenta al "meglio" quello che si aggraverà ulteriormente quando entrerà in vigore il Codice Salvini, paragonato a Leonardo. si vede cha a Salvini governare gli fa bene, l'ho visto ieri in televisione molte ben "nutrito"

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia
Aperto il 1° gennaio 2008, Il sito
http://cadutisullavoro.blogspot.it

30 MARZO DALL’INIZIO DELL’ANNO SONO MORTI  256 LAVORATORI COMPLESSIVI, di questi 157 sui luoghi di lavoro (erano 147 il 29 marzo del 2022), gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero

Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima.
Da 15 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. 
Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.
Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022 , sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori
Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000

Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023

23 gli schiacciati dal trattore

15 i morti nell’autotrasporto

15 i boscaioli morti

Stranieri morti sui luoghi di lavoro 18 sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il 25% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più

Di seguito i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero.

Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno.
I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali. Attenzione tra parentesi nelle regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi

VENETO 19 (32) Venezia (3), Belluno (1), Padova‎ (3), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (5), Vicenza (2)   LOMBARDIA 19 (34) Milano (), Bergamo (3), Brescia (6), Como (4), Cremona (), Lecco (1), Lodi (), Mantova (1), Monza Brianza (2), Pavia (1) Sondrio (1), Varese PIEMONTE 14 (22) Torino (3), Alessandria (1), Asti (3), Biella (), Cuneo (1), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (3) Vercelli (2) CAMPANIA 15 (25)  Napoli (5), Avellino (2), Benevento (1), Caserta (5), Salerno (3)  TOSCANA  9 (17) Firenze (3), Arezzo (2), Grosseto (), Livorno (), Lucca (2), Massa Carrara () Pisa‎ (), Pistoia (), Siena (1) Prato (1)  LAZIO 10 (18) Roma (5), Viterbo (1) Frosinone () Latina (3) Rieti (1)    SICILIA 10 (17) Palermo (3), Agrigento (), Caltanissetta (), Catania (1), Enna (), Messina 2 (3), Ragusa (1), Siracusa (1), Trapani‎ (2)  EMILIA ROMAGNA 7 (12)  Bologna (), Rimini () Ferrara ( ) Forlì Cesena (1) Modena (2) Parma (1) Ravenna (2) Reggio Emilia () Piacenza (1) CALABRIA 2 (4) Catanzaro (2), Cosenza (), Crotone () Reggio Calabria () Vibo Valentia () MARCHE 2 (4) Ancona (), Macerata (), Fermo (), Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno (1) UMBRIA 4 (6)  Perugia (4) Terni ()   TRENTINO ALTO ADIGE  6 (9) Trento (3) Bolzano (1)  PUGLIA 5 (9) Bari (1), BAT (1), Brindisi (1), Foggia (1), Lecce (1) Taranto () SARDEGNA 2 (3)Cagliari () Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (2).Sulcis iglesiente  () ABRUZZO 1 (2) L'Aquila (), Chieti (), Pescara () Teramo (1)LIGURIA 2(4) Genova (1), Imperia () La Spezia (1), Savona ()  FRIULI VENEZIA GIULIA 4 (6) Pordenone (3) Trieste (1) Udine () Gorizia ()  BASILICATA 1 (3)  Potenza (1) Matera ()    VALLE D’AOSTA 2    (3) Molise 1 (2) Campobasso () Isernia (1). Autotrasportatori Autostrade 2

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni.
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venerdì 24 marzo 2023

Quei “diversamente morti sul lavoro” che spariscono da ogni conteggio. Anche a gennaio 2023 ne sono spariti a decine

 


E’ quello che penso quando guardo i morti sul lavoro che diffonde INAIL, certo questo Istituto diffonde i morti che assicura, e gli altri? Quelle centinaia di morti che non assicura e che muoiono ogni anno e che non ha monitorato nessuno se non l’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro, che tra poco diventerà un’Associazione e che come priorità ci sarà la visibilità di questi oltre 6000 morti che in questi 16 anni ha registrato e che non appaiono da nessuna parte. Anche comparando i morti INAIL di INAIL e dell’Osservatorio di gennaio 2013, vediamo che decine di questi morti che Inail non assicura sparire nel nulla, se non nel conteggio dell’Osservatorio. Ma non è solo questione di un minor numero di morti: è che la percezione del fenomeno è diversa, sui “numeri” INAIL si fanno interventi sbagliati; il denaro speso per la prevenzione vanno dove non dovrebbero andare: alle aziende strutturate che possono avere un rappresentante della Sicurezza e un responsabile, mentre non vanno alle piccole e piccolissime aziende artigianale dove sono concentrati il maggior numero di morti: oppure a quell’autentica calamità rappresentata dagli agricoltori schiacciati dal trattore, insomma un fenomeno complesso che denuncio da 15 anni e che spero emerga finalmente nelle sue reali dimensioni e nella sua complessità

giovedì 23 marzo 2023

Muore a 49 anni schiacciato da un macchinario, la tragedia a Verona, fanno apparire come "virtuale" il Veneto, ma in realtà, quest'anno come il 2022 questa Ragione è quella con più morti sul lavoro nelle grandi regioni in rapporto al numero di abitanti

 Incidenti sul lavoro oggi. Nel pomeriggio del 22 marzo 2023, si è verificato un incidente sul lavoro nei pressi di una fabbrica a Villafranca dove un uomo ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da un macchinario. Sul posto sono giunti i soccorsi e le Forze dell’Ordine che per adesso stanno cercando di ricostruire la dinamica della vicenda. Si attendono aggiornamenti.

mercoledì 22 marzo 2023

Al 21 marzo aumento del 14% dei morti sui luoghi di lavoro rispetto all'orribile 2022. Non credevo fosse possibile

 Nessuno ne parla, nessuno lo scrive, anche perchè è un argomento che non interessa ai media, tutto impegnato a parlare del naso della Schlein, ma non della devastante situazione delle morti sul lavoro, in larga parte occultata per la semplice ragione che  se le notizie sulle morti sul lavoro che non vengono da INAIL non sono neppure degne di essere valutate e controllate. Se si contano tutti i morti e non solo gli assicurati a INAIL registriamo ancorra uno spaventoso aumento del 14% (parliamo di vite perse). INAIL raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal terriorio dei suoi assicuerati, tanti morti hanno altre assicurazioni o non ne hannop nessuna. Nero. Sui luoghi di lavoro il 21 marzo 2022 avevamo registrato 128 morti, nelllo stesso giorno del 2023 sono dall'inizio dell'anno 149, l'aumento è del 14%. Quando si prenderà coscienza di questa drammatica situazione scoppierà la bomba mediatica e ci saranno inchieste sull'occultamento sulle ragioni di questo "non volere vedere la realtà". Ma tra poche settimane nasceràl'Associazione ANOMLB di Carlo Soricelli che continuerà su altri livelli ad occuparsi di questa autentica mattanza: ci saranno avvocati, piscologi, giornalisti ee altri tecnici che daranno una mano.    

martedì 21 marzo 2023

Tre morti sui luoghi di lavoro questo lunedì, nasce tra poche settimane l'associazione ANOMLB

 Tre morti sui luoghi di lavoro ieri, due di questi in Campania: il terzo un boscaiolo, è il 16esimo. La strage continua con un ritmo impressionante, addirittura superiore al terribile 2022 l'anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando fu aperto l'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro nel 2008. Ricordiamo che i nostri morti sono molti di più perché li monitoriamo tutti, non solo gli assicurati a INAIL, ma anche di altre assicurazioni e i morti in nero http://caduti sul lavoro.blogspot.it tra poche settimane l'Osservatorio si trasformerà in Associazione per dare visibilità agli oltre 10000 morti registrati dall'osservatorio: darà assistenza psicologica, con esperti nell'elaborazione del lutto, assistenza legale ai familiari delle vittime che ne faranno richiesta,  e si occuperà di fare crescere la cultura della sicurezza nel nostro Paese, sui luoghi di lavoro e scuola. Il vostro appoggio e aiuto sarà determinante per la riuscita del progetto.

sabato 18 marzo 2023

Un drammatico venerdì 17 con sei morti sui luoghi di lavoro e alcuni altri in itinere

Non sono supertizioso, ma vedendo la tragica giornata di ieri venerdì 17.......sei vite spezzate sui luoghi di lavoro, non sono morti solo Daniel Martini Vadyn Kachurin di 35 e 33 anni nello scoppio in un deposito di bombole in provincia di latina, ma hanno perso la vita altri due agricoltori schiaccitati dal trattore e un imianchinio e un adeto ai servizi stradali. Viso la fatica che faccio e che fanno anche diversi miei amici che mi segnalano i morti, non metto riferimenti per i "copioni" che poi li spacciano come propri, Non so in quanti di queste sei vittime sono assicurate a INAIL, tempo poche, finiranno anche loro nella drammatica conta degli "esclusi". Ma con il vostro aiuto tra poche settimane nascerà l'Assciazione che oltre a dare supporto psicologico ai familiari delle vittime e la difesa legale, si farà in modo che queste 10.000 morti registrati diventino visibili con nome e cognome. sono come i caduti in guerra con tantissimi "militi ignoti" che saranno tirati fuori dall'oblio. Aiutatemi cari amici con un piccolo sacrificio economico per un grande progetto di civiltà

venerdì 17 marzo 2023

ieri una "normale giornata di sangue versato: 3 morti sui luoghi di lavoro 2 in itinere

Sono stati due i morti schiacciati dal trattore ieri, uno aveva solo 26 anni, e qualche giorno fa un 20enne morto in questo modo atroce, la terza vittima è un edile, ma prosegue anche la strage sulle strade e in itinere, due anche ieri

Un terzo dei morti sul lavoro che spariscono nel nulla

Anche nel 2023 un morto sui luoghi di lavoro su tre ha più di 61 anni, morti sul lavoro che non appaiono da nessuna parte, se non nelle tabelle excel dell'Osservatorio, fare statistiche e interventi senza tenere conto di questi morti, non è solo sbagliato, ma non si fanno interventi utili. In questi 16 anni di monitoraggio sono spariti nel nulla oltre 6000 lavoratori. Con la prossima Associazione daremo loro visibilità e la dignità di lavoratori morti sul lavoro. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blog.spot.it nella foto "lucidatore di metalli" 1975 il loro aspetto era terribile la polvere nera li copriva completamente

martedì 14 marzo 2023

ma come si fa a far guidare un camion, soprattutto a lungo percorsoun camionista di 64 anni? E' morto così Natale Parisi (nella foto) sull'A1

Con lui sono morti ieri altri due lavoratori, un cinquantenne a Napoli, Luigi Monti è stato travolto in un cantiere da una trave di acciaio in provincia di Napoli, Ha perso la vita anche un boscaiolo in provincia di Brescia che anche quest'anno si sta rilevando la provincia meno sicura del Paes, con un record di morti nel 2022, sono stati nel 2022 sui luoghi di lavoro ben 29., più itinere

Continua la strage tre morti anche ieri

Sono tre i morti sui luoghi di lavoro di ieri, ma ci sono anche i morti in itinere, che sono stati altri due, sono un operaio napoletano travolto da una trave, un boscaiolo e un autotrasportatore,un ritmo impressionante, ricordiamo che ora inseriamo anche i morti per malori, che sono considerati, dopo sentenza della Cassazione come morti sul lavoro. speriamo in una giornata migliore oggi

lunedì 13 marzo 2023

Il 13 marzo del 1987 ci fu la tragica vicenda della nave elisabetta Montanari , dove morirono soffocati nella stiva 13 lavoratori. colpito da quella immane tragedia feci questo grande disegno in quei giorni, nel post i nomi delle vittime. ma ieri di domenica sono morti sono morti tre lavoratori sui luoghi di lavoro

Filippo Argnani, di 40 anni. Marcello Cacciatore, 23 anni, di Ruffano (LE). Alessandro Centioni, 21 anni, di Bertinoro. Gianni Cortini, 19 anni, di Ravenna, era al suo primo giorno di lavoro. Massimo Foschi, 36 anni, di Cervia. Marco Gaudenzi, 18 anni, di Bertinoro. Domenico Lapolla, 25 anni, di Bertinoro. Mosad Mohamed Abdel Hady, 36 anni, egiziano, residente a Marina di Ravenna. Vincenzo Padua, 60 anni, unico dipendente della Mecnavi, vicino al pensionamento. Onofrio Piegari, 29 anni, di Bertinoro. Massimo Romeo, 24 anni, al suo primo giorno di lavoro. Antonio Sansovini, 29 anni. Paolo Seconi, 24 anni, di Ravenna, al suo primo giorno di lavoro.

sabato 11 marzo 2023

Da rimanere sgomenti: 3 morti anche ieri, tra questi un 71enne costretto ancora a lavorare. Ma quello che fa più male la sentenza della torre di Genova dove morirono 9 lavoratori, tra questi il figlio di Adele Chiello, Giuseppe Tusa

si c'è da rimanere allibiti per questa sentenza. Ma come, una nave si schianta nel porto di Genova contro una torre, la fa crollare e in questo crollo morirono 9 lavoratori, tra l'altro impiegati dallo Stato. Non ci sono colpevoli sentenzio o al processo. Ma come chi ha portato la nave contro la torre non è colpevole? la nave aveva problemi, allora non doveva navigare. E chi ha costruito lì quella torre, tra l'altro senza protezioni neppure? Evidentemente sono colpevoli o solo sfortunatile nove vittime.Tutta la mia solidarietà alla mamma Adele e alla sorella di Giuseppe Emma Tusa. intanto si continua a morire sul lavoro come non mai: sono stati 3 anche ieri, tra questi anche un 71enne costretto a lavorare, probabilmente in nero. ma muore ieri anche il 13esimo boscaiolo, ed è l'ennesimo straniero, che sono già il 25% dei morti sul lavoro.

mercoledì 8 marzo 2023

Stefano Corradino canta la vicenda umana di Lisa Picozzi l'ingegnere dagli occhi di cielo di 31 anni morta sul lavoro

Buon otto marzo a tutte le donne, tantissime di loro hanno scaricato la vita lavorando e morendo sul lavoro, 137 nel 2022. In questa canzone Stefano Corradino racconta la vita di Lisa Picozzi ingegnere morta sul lavoro e che lascia in una vita straziante i propri cari e la mamma Marianna Viscardi. Ascoltala è commovente, ci sono i 102 passi di Marianna Viscardi

domenica 5 marzo 2023

Landini, Sbarra e Bombardieri davvero la denuncia per tanti morti sul lavoro occultati a voi non suscita nessun interesse? Landini con Carlo Soricelli in una foto del 2010

Il chieto vivere di Landini. Sbarra e Bombardieri; si meriterebbero tutti e tre un bel vaffa…e lo stesso vale per i ministri delle Politiche Agricole e del Lavoro che si sono succeduti in questi 16 anni, ma ci metto pure, anzi per primo Bettoni Presidente INAIL e già Presidente ANMIL e alle Commissioni lavoro che si sono succedute alla Camera e al Senato, poi mica posso ignorare un vaffa ai tanti senatori e deputati ai quali ho mandato i miei report. Da 15 anno denuncio che i morti sul lavoro sono molti di più, lo faccio portando anche prove (altre qui sotto che è impossibile ignorare) ma niente, questo a voi non interessa, in effetti sono poveri lavoratori sfigati che perdono la vita, i più umili, quelli che un sindacato non sanno neppure cos’è, sono meridionali anche al nord e stranieri, che mica hanno visibilità mediatica. Ecco le prove dei morti occultati anche a gennaio di quest’anno, mi sono fermato solo a due Regioni, poi l’incazzo, un puro incazzo proletario mi ha fatto smettere. Sul Giorno c’è una tabella diffusa da Vega dove vengono riportati i morti dell’INAIL di gennaio: guardo Brescia, c’è un solo morto, vado a vedere quelli che ho monitorato con l’Osservatorio, sono tre, due di questi evidentemente non si sono accorti di essere morti sul lavoro. Ecco chi sono i tre morti in questa provincia: Ma dai 60 anni in su non si muore senza chiedere il permesso a INAIL. Vado a vedere il Veneto: INAIL diffonde 3 morti, vado a vedere: sono 6, il 40 % di resuscitati che chi sono, ma non so chi sono i resuscitati in Veneto, I morti sui Luoghi di lavoro a Brescia, non 1 come diffonde INAIL ma 3 Nicola Battagliola 28 Mario Vergine 68 Pantelic Dusan 64 I morti sui luoghi di lavoro in Veneto, non 3 come diffonde INAIL ma 6 Giulia Ramelli 34 Maestra di sci Adriano Comin 64 autotrasporto Andrey perpuscynii 32 Cava Primo Bavaresco 70 Agricoltura Gio Battista Beccherle 76 Agricoltura Luigino Pernigotto 63 Agricoltura Ma è così tutti i mesi e da 15 anni e allora cari Landini; Sbarra e Bombardieri cosa ci facciamo con questi morti? Ovviamente stavano lavorando in nero e sono anziani. Ma allora INAIL scriva chiaramente che non fa nessun monitoraggio, che quelli che non sono assicurati da loro non interessano, e soprattutto che faccia capire agli italiani che quelli che diffonde sono SOLO i suoi morti, che ce ne sono almeno altrettanti che a loro sfuggono. Ma per Landini, Sbarra e Bombardieri è una disfatta culturale. Tra l’altro si sfiora il surreale quando province come Cremona e BAT che non hanno nessun morto sui luoghi di lavoro provocate da infortunio diventano quelle da bollino rosso, solo perché hanno qualche morto sulle strade e in itinere, ma noi li teniamo separati, proprio perché richiedono interventi diversi. Caro Landini, in questa foto sono con te a una manifestazione a Bologna, mi avete anche fatto fare una mostra quando diventasti segretario della FIOM, ma quanta acqua è passata sotto i ponti, se non siete più nemmeno capaci di ascoltare uno della base, uno che è stato un vostro delegato e che è pure iscritto al tuo sindacato dei pensionati. Mai ascoltato, avevo aperto l’Osservatorio il 1° gennaio 2008, per non far dimenticare i sette lavoratori della ThyssenKrupp di Torino morti 20 giorni prima. Ma prima o poi vi sveglierete dal torpore e comprenderete che i “palazzi” fanno male, tra poche settimane vedrò se mandare un vaffa.. anche alla Schlein, che per ora predica bene, poi….. Carlo Soricelli curatore dell’osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

giovedì 2 marzo 2023

CON I 4 MORTI DI IERI SUPERIAMO GIA' A 101 MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO E 176 CON I MORTI SULLE STRADE E IN ITINERE. MISTERIOSA MORTE A ROMA, A PALERMO MUORE DOPO 15 GIORNI DI AGONIA UN EDILE DI SOLI 43 ANNI SI TRATTA DI GIOVANNI SANCI, MUORE A BOLZANO UN BOSCAIOLO DI 25 ANNI TRAVOLTO DALL'ALBERO CHE TAGLIAVA, SONO GIA' 11 I BOSCAIOLI MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO IN QUESTI DUE MESI DI MONITORAGGIO

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia Aperto il 1° gennaio 2008, Il sito http://cadutisullavoro.blogspot.it 2 marzo 2023 dall’inizio dell’anno sono morti 176 lavoratori, 101 di questi sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 15 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022 , sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Morti sui luoghi di lavoro schiacciati dal trattore 12 Morti nell’autotrasporto 11 Stranieri morti sui luoghi di lavoro 6 Di seguito i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali LOMBARDIA 11 Milano (), Bergamo (2), Brescia (5), Como (1), Cremona (), Lecco (), Lodi (), Mantova ( ), Monza Brianza (2), Pavia (1) Sondrio (), Varese () VENETO 11 Venezia (1), Belluno (1), Padova‎ (2), Rovigo (1), Treviso (3), Verona (2), Vicenza (1) ) PIEMONTE 8 Torino (1), Alessandria (1), Asti (1), Biella (), Cuneo (1), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (2) Vercelli (2) CAMPANIA 6 Napoli (1), Avellino (), Benevento (), Caserta (3), Salerno (2) TOSCANA 6 Firenze (2), Arezzo (2), Grosseto (), Livorno (), Lucca (), Massa Carrara () Pisa‎ (), Pistoia (), Siena (1) Prato (1 LAZIO 6 Roma (5), Viterbo () Frosinone () Latina () Rieti (1) SICILIA 6 Palermo (3), Agrigento (), Caltanissetta (), Catania (), Enna (), Messina (), Ragusa (1), Siracusa (1), Trapani‎ (1) EMILIA ROMAGNA 5 Bologna (), Rimini () Ferrara ( ) Forlì Cesena (1) Modena (2) Parma (1) Ravenna () Reggio Emilia () Piacenza (1) CALABRIA 2 Catanzaro (2), Cosenza (), Crotone () Reggio Calabria () Vibo Valentia () MARCHE 2 Ancona (), Macerata (), Fermo (), Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno (1) UMBRIA 3 Perugia (3) Terni () TRENTINO ALTO ADIGE 4 Trento (3) Bolzano (1) PUGLIA 2 Bari (1), BAT (), Brindisi (), Foggia (1), Lecce () Taranto () SARDEGNA 2 Cagliari () Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (2).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 1 L'Aquila (), Chieti (), Pescara () Teramo (1)LIGURIA 1 Genova (1), Imperia () La Spezia (), Savona () FRIULI VENEZIA GIULIA 3 Pordenone (2) Trieste (1) Udine () Gorizia () BASILICATA 1 Potenza (1) Matera () VALLE D’AOSTA 1 () Molise Campobasso () Isernia (1). Autotrasportatori Autostrade 2 Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

mercoledì 1 marzo 2023

REPORT MORTI SUL LAVORO NEI PRIMI DUE MESI DEL 2023: solita strage di autotrasportatori e agricoltori schiacciati dal trattore

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia Aperto il 1° gennaio 2008, Il sito http://cadutisullavoro.blogspot.it 2023 1° marzo 2023 dall’inizio dell’anno sono morti 168 lavoratori, 97 di questi sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 15 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022 , sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Morti sui luoghi di lavoro schiacciati dal trattore 11 Morti nell’autotrasporto 11 Stranieri morti sui luoghi di lavoro 6 Di seguito i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali LOMBARDIA 11 Milano (), Bergamo (2), Brescia (5), Como (1), Cremona (), Lecco (), Lodi (), Mantova ( ), Monza Brianza (2), Pavia (1) Sondrio (), Varese () VENETO 10 Venezia (1), Belluno (1), Padova‎ (2), Rovigo (1), Treviso (3), Verona (1), Vicenza (1) ) PIEMONTE 8 Torino (1), Alessandria (1), Asti (1), Biella (), Cuneo (1), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (2) Vercelli (2) CAMPANIA 6 Napoli (1), Avellino (), Benevento (), Caserta (3), Salerno (2) TOSCANA 6 Firenze (2), Arezzo (2), Grosseto (), Livorno (), Lucca (), Massa Carrara () Pisa‎ (), Pistoia (), Siena (1) Prato (1 LAZIO 5 Roma (4), Viterbo () Frosinone () Latina () Rieti (1) SICILIA 5 Palermo (2), Agrigento (), Caltanissetta (), Catania (), Enna (), Messina (), Ragusa (1), Siracusa (1), Trapani‎ (1) EMILIA ROMAGNA 5 Bologna (), Rimini () Ferrara ( ) Forlì Cesena (1) Modena (2) Parma (1) Ravenna () Reggio Emilia () Piacenza (1) CALABRIA 2 Catanzaro (2), Cosenza (), Crotone () Reggio Calabria () Vibo Valentia () MARCHE 2 Ancona (), Macerata (), Fermo (), Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno (1) UMBRIA 3 Perugia (3) Terni () TRENTINO ALTO ADIGE 3 Trento (3) Bolzano () PUGLIA 2 Bari (1), BAT (), Brindisi (), Foggia (1), Lecce () Taranto () SARDEGNA 2 Cagliari () Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (2).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 1 L'Aquila (), Chieti (), Pescara () Teramo (1)LIGURIA 1 Genova (1), Imperia () La Spezia (), Savona () FRIULI VENEZIA GIULIA 3 Pordenone (2) Trieste (1) Udine () Gorizia () BASILICATA 1 Potenza (1) Matera () VALLE D’AOSTA 1 () Molise Campobasso () Isernia (1). Autotrasportatori Autostrade 2 Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?