morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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giovedì 30 gennaio 2020

Muore travolto da un tir mentre stava lavorando sull'A 22

Un operaio 38enne di Autostrade è morto sul colpo dopo essere stato falciato da un camion Lidl che viaggiava in direzione Modena sulla A22. La tragedia poco prima del casello di Reggiolo-Rolo. Il cantiere sull'autostrada era stato messo in sicurezza con cartelli e transenne, ma nonostante questo il povero operaio residente nel ferrarese è stato travolto. E' la 37esima vittima dall'inizio dell'anno

mercoledì 29 gennaio 2020

Muore il settimo agricoltore schiacciato dal trattore e in solo 28 giorni https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/?fref=mentions

Sono già sette a morire in modo così atroce dall'inizio dell'anno, sono stati 141 nel 2019 e oltre 1500 da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l'Osservatorio, l'ultima morte il 28 gennaio in provincia di Catania, la Sicilia registra già due morti schiacciati da questo mezzo mortale, che uccide senza pietà chi lo guida, anche se non commette errori. Guarda il video se non l'hai visto dove parlo di questa strage nella strage, era giugno 2019 quando lo girai, da allora oltre 100 sono morti in questo modo orribile

martedì 28 gennaio 2020

Muore padre di due figli dopo tre settimane di agonia

Angelo era caduto da un ponteggio tre settimane fa in provincia di Napoli, ha lottato con la morte per tutto questo tempo ma ieri si è spento dopo tante sofferenze, aveva solo 52 anni e lascia due figli orfani. era caduto da un'impalcatura, anche di questa ennesima vittima non sappiamo se stava lavorando in regola e se l'impalcatura era a norma. Ma muore anche il sesto agricoltore schiacciato dal trattore, questa vittima nella provincia di agrigento in Sicilia
Purtroppo registriama già 34 morti sui luoghi di lavoro e altrettanti in itinere sulle strade

sabato 25 gennaio 2020

Confermata l'ipotesi degli inquirenti: l'operaio polacco di 52 anni abbandonato per strada dopo essere morto in un cantiere vicino. Ci sono due indagati

Svolta nellle indagini sul ritrovamento di un uomo, di nazionalità polacca, trovato senza vita due giorni fa, a Pagani. Si tratta di un operaio residente nel centro storico di Pagani, che sarebbe stato abbandonato per strada, dopo essere morto in un cantiere poco distante, mentre stava lavorando. Ma sono stati due i morti sul lavoro il 24 genniao. arriviamo a contare già 30 morti sui Luoghi di lavoro dall'inzio dell'anno. Cinque in piemonte e cinuq schiacciati dal trattore

venerdì 24 gennaio 2020

Terribile morte di un agronomo inghiottito e dilaniato da una mietitrebbia

La tragedia a Virne nel torinese, dove ha perso la vita un 52enne che è morto in questo modo orribile. È la trentesima vittima dall'inizio dell'anno sui luoghi di lavoro e oltre 60 con i morti sulle strade. Oggi è morto anche un giovane di 26 anni cadendo da 12 metri d'altezza

Trovato morto in strada un polacco di 50 anni: si affaccia l'ipotesi di un infortunio sul lavoro e il cadavero spostato dal luogo della tragedia. Unaq vicenda simile è già capitata in Campania pochi mesi fa

E' stato trovato morto in strada Un uomo di nazionalità polacca e di circa 50 anni a Pagani, in provincia di Salerno. stando a quanto si apprende, sul corpo della vittima è stata rinvenuta una ferita. Sulla vicenda indagano i carabinieri: si ipotizza l’uomo possa essere rimasto vittima di un incidente sul lavoro e il cadavere spostato

giovedì 23 gennaio 2020

martedì 21 gennaio 2020

Sono tre i lavoratori morti sui Luoghi di lavoro il 20 gennaio

Purtroppo anche la giornata del 20 gennaio è stata funestata da diverse morti sui luoghi di lavoro. A ALESSANDRIA c'è la quarta vittima in Piemonte in soi 20 giorni. E' accaduto nei pressi di una cava a Casalcermelli, dove si scaricano i detriti provenienti dal Terzo Valico. La vittima, sarebbe rimasto schiacciato tra due camion che stavano facendo manovra. L'altra vittima sempre in Piemonte

lunedì 20 gennaio 2020

Orribile morte di un mungitore indiano padre di tre figli: Lhal Manohar è uno dei tantissimi lavoratori che perdono la vita lavorando in Italia, è morto con la testa schiacciata da una porta pneumatica, è il secondo straniero che perde la vita dall'inizio dell'anno

lahl Manohar vive da 6 anni in Italia, e ha sempre lavorato in aziende agricole. Da due mesi lavorava a Castenedolo da un paio di mesi. La porta si è improvvisamente chiusa mentre passava, Il peso della porta automatica gli ha schiacciato la testa uccidendolo sul colpo. L'area è stata posta sotto sequestro, come da prassi: la magistratura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. Nelle prossime ore è attesa l'autopsia. Ma quella maledetta porta non si doveva chiudere, probabilmente non funzionava bene. In India l'aspettavano moglie e tre figli piccoli che non lo rivedranno più

domenica 19 gennaio 2020

sabato 18 gennaio 2020

Già 3 gli schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno Guarda iil video dove ne parlo https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTUwMDg4ODAxNTE3Njg/

Quest'anno la strage di agricoltori schiacciati dal trattore è ricominciata anche in un mese dove i lavori sui campi sono ridotti al minimo. L'ultima vittima a ostuni di Brindisi, dove un agricoltore di 56 anni è rimasto schiacciato da trattore. si tratta di giovanni Nardelli che è finito col trattore in un canale di scolo rimanendo schiacciato. Sono già 40 gli schiacciati dal trattore da quando abbiamo come Ministra delle politiche Agricole Teresa Bellanovs, NULLA è CAMBIATO RISPETTO AI SUOI PREDECESSORI. MA NOI CONTINUEREMO A DENUNCIARE questa strage nella strage. Guarda il video dove ne parlo. sono stati tre gli agricioltori che il 17 hanno perso la vita per inofrtunio sul lavoro.

venerdì 17 gennaio 2020

Sandro Santini lascia la moglie e tre figli. Tre giorni di agonia poi la morte di Gabriele Carraro. Riparte in pieno l'attività lavorativa e ricominciano le morti multiple sul lavoro, 2 morti il 16 gennaio

venerdì 17 gennaio 2020 Sandro Santini lascia la moglie e tre figli. Tre giori di agonia poi la morte di gabriele Carraro. Riparte in pieno l'attività lavorativa; ricominciano le morti multiple sul lavoro, 2 morti il 16 gennaio REGGIO EMILIA – Muore Sandro Santini Infortunio mortale sul lavoro verso le 19, alla cantina sociale di Massenzatico. Un operaio che lavora nella cantina, di 51 anni è morto cadendo dentro a una cisterna, che in quel momento era vuota, per la fermentazione del lambrusco. Inutili i tentativi di soccorrerlo Secondo una prima ricostruzione Santini, stava pulendo una delle cisterne e sarebbe stato risucchiato all’interno da una ventola e ucciso da una pala. L’operaio, che viveva nella frazione di Massenzatico, lascia la moglie e tre figli. Muore Gabriele Carraro di 55 anni Troppo gravi le lesioni riportate da Carraro colpito alla testa da un camion in retromarcia: è deceduto all’ospedale di Padova. Sul fatto stanno indagando i carabinieri di Padova insieme alla procura. Disposta l’autopsia sul corpo della vittima, che lascia la moglie e i figli.

mercoledì 15 gennaio 2020

Altri due morti sui luoghi di lavoro anche il 14 gennaio

Ancora morti sui luoghi di lavoro, sono due i morti di ieri per infortuni, avevamo su Facebook scritto di tre morti, ma sembra che la terza vittima sia morta per un malore. Perde la vita un 32enne a Busca di Cuneo, il giovane lavorava per una ditta di trasporti ed è stato schiacciato da un carrello elevatore, La seconda vittima nel veronese, a Cavaion veronese per l'esattezza. questo lavoratore stava potando in strada delle piante, quando ha toccato la linea dell'alta tensione rimanedo fulminato. Siamo già a 17 morti sui luoghi di lavoro, ricordiamoci anche che almeno altrettanti muoiono sulle strade e in itinere. Carlo Soricelli

martedì 14 gennaio 2020

Muore a 42 anni a 18 metri di profondità nella nuova metropolitana di Milano. si chiama Raffaele lelpo

La tragedia alle 18.40 nel cantiere di piazza Tirana. Sospesi i lavori in segno di lutto. Il sindaco di Milano Sala ha espresso le sue condoglianze: "Siamo a disposizione della famiglia. È morto a 18 metri di profondita' colpitoda una lastra di cemento, E' morto così, lavorando per una ditta appaltatrice del cantiere raffaele lelpo

domenica 12 gennaio 2020

Ivan Guizzardi e quei lavoratori di serie B che lavorano in appalto nelle grandi aziende. Ivan è morto venerdì notte a 26 anni come tanti in appalto

Ivan Guizzardi non era un dipendente dell'acciaieria, ma un dipendente di un Vorriere che lavorava di notte nell'azienda stessa. Posso documentere facilmente che a morire nelle grandi aziende che hanno sindacati e responsabile della sicurezza sono soprattutto questi lavoratori che svolgono i lavori più gravosi e pericolosi, che fanno manutenzione, ma che non sono dipendenti dell'azienda stessa. lo fanno perchè questi lavoratori non possono protestare, non possono partecipare alle assemblee, non possono ammalarsi ecc. insomma sono lavoratori supersfruttati che nei diritti sono invisibili. Anche i Sindacati hanno responsabilità, per non occuparsi di questi lavoratori trasparenti e senza diritti. ma sono lì, spesso da anni, e svolgono gli stessi lavoratori dei dipendenti. Una vergogna. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio

sabato 11 gennaio 2020

Orribile. Muore in Fabbrica a 26 anni nel turno notturno tra venerdì e sabato a Verbania in Piemonte. Muore un 46 anni a Vieste.

La tragedia nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 gennaio in un’acciaieria nel Verbano-Cusio-Ossola. Un operaio 26enne stava lavorando durante il turno di notte in un’azienda che si occupa di produzione di acciaio a Pallanzeno, quando all’improvviso è avvenuto un incidente che gli è costato la vita, è stato colpito mortalmente da una putrella in ferro. La notizia è stata riferita dal 118 VIESTE (FOGGIA), 10 GEN Muore un operaio di 46 anni Francesco Saverio Lapacciana. Lapacciana è morto ieri pomeriggio colpito al capo da un tubolare in ferro mentre si trovava in un cantiere edile sul lungomare di Vieste. La posizione lavorativa della vittima (era in regola?) è ancora al vaglio degli inquirenti, è stato soccorso e portato nell'ospedale a San Giovanni Rotondo dove è morto poco dopo il ricovero. Sull'accaduto indagano i carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente. Muoiono lavoratori molto giovani (jobs act) e anziani (Legge Fornero). Quando si sveglierà dal torpore la classe lavoratrice?

venerdì 10 gennaio 2020

Muore il primo agricoltore schiacciato dall trattore nel 2020

E' una vera emergenza la strage di agricoltori schiacciati dal trattore: ieri il primo morto in Toscana. Sono 38 gli schiacciati da questo mezzo con la Ministra Teresa Bellanava a guida delle Politiche Agricole da giugno 2019. 141 sono stati schiacciati da questo mezzo nel 2019 e oltre 1600 da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l'Osservatorio. Speriamo che non continui la solita indifferenza verso questa strage nella strage che coinvolge oltre cento agricoltori ogni anno. tanto si potrebbe fare, ma non fanno mai niente di concreto per farla attenuare o cessare.

mercoledì 8 gennaio 2020

La morte brinda col sangue dei lavoratori italiani: 4 morti per infortuni il 7 gennaio

Davvero ricomincia con un ritmo impressionante la strage di lavoratori italiani, che sono stati 4 il giorno 7 gennaio. Un giardiniere di soli 21 anni è morto in sicilia cadendo da una scala mentre tagliava i rami, perde la vita un 35enne in Campania, travolto da un'automobile in un deposito, perde la vita un edile mentre tagliava una gru in dismissione, la tragedia in Toscana. orribile morte di un autrasportatre che muore bruciato vivo nella cabina incendiata da un incidente in Emilia Romagna.

lunedì 6 gennaio 2020

Muore schiacciato dal coperchio di un conteiner per il vetro. era egiziano, aveva 42 anni ed è morto dopo una settimana di agonia

Morto l’operaio schiacciato da un container a “Il Centro” E’ morto tra venerdì e sabato, all’ospedale Niguarda, l’operaio 42enne, residente a Milano di origini egiziane, coinvolto nell’incidente sul lavoro avvenuto intorno all'una di notte di domenica 29 dicembre a Arese. la tragedia all’interno dell’area carico/scarico merci e raccolta rifiuti del centro commerciale “Il Centro”. era operaio di una ditta di pulizie, per cause in corso di accertamento, mentre riponeva dei rifiuti all’interno di un container per la raccolta del vetro, era stato schiacciato dal coperchio del container, rimanendovi incastrato all’interno con il busto. E' morto dopo una settimana di soffrenze. Ma sono già 4 i morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno

venerdì 3 gennaio 2020

E' stato ucciso da un robot il primo operaio del 2020. Aveva solo 29 anni

ATESSA, 3 gennaio – Un operaio di 29 anni è morto in un incidente sul lavoro nello stabilimento Sevel di Atessa. E' stato ucciso da un robot "addetto" della lastratura. Il giovane, dipendente di Comau, stava svolgendo una manutenzione straordinaria in lastratura ed è rimasto schiacciato. Ma sembra non sia il solo a morire oggi 3 gennaio. Ricomincia la strage

mercoledì 1 gennaio 2020

Report morti sul lavoro nell'intero 2019

REPORT MORTI SUL LAVORO NELL’INTERO 2019 Il 2019 si conclude con 1437 lavoratori morti sul lavoro (compresi i morti sulle strade), di questi 701 sono morti sui luoghi di lavoro. Solo 1 morto in meno rispetto ai morti del 2018. Non ci credete se raccontano che i morti sul lavoro sono calati in questi anni; sono bugie. Posso documentare con la registrazione di tutti i morti per infortuni sul lavoro che l’Osservatorio ha fatto in questi anni che nel 2008 I morti sui luoghi di lavoro furono quell’anno 636, un aumento del 9,3% rispetto all’anno appena concluso. Nel 2019, con 202 morti sui luoghi di lavoro è l’agricoltura con il 29% a guidare la classifica dei lavori meno sicuri, di questi, ben 141 agricoltori, hanno perso la vita schiacciati dal trattore che guidavano, in modo così atroce muoiono lavoratori che vanno dai 18 agli 85 anni. Anche con la Ministra Bellanova nulla è cambiato, sono stati 37 in pochi mesi, a morire in modo così atroce da quando è Ministra. Un morto su cinque di tutti i morti sui luoghi di lavoro è provocato dal trattore. Segue l’edilizia con 105 morti sui luoghi di lavoro la seconda categoria con più morti e ha il 15% dei morti complessivi. Segue l’autotrasporto (di tutte le categorie) con 93 morti e il 13,3% dei morti, poi l’industria con 61 morti e l’8,7% in percentuale sul totale dei morti sui luoghi di lavoro, poi ci sono una miriade di lavori come il boscaiolo, il giardiniere, il fontaniere, il carabiniere, il poliziotto, il Vigile del Fuoco ecc. che perdono la vita lavorando: tantissimi di questi lavoratori spariscono dalle statistiche, e ironicamente verrebbe da dire che resuscitano, questo perché hanno un’assicurazione diversa da quella dell’INAIL, o per non averla perché svolgevano il lavoro in nero. Nessuna categoria è immune da questa strage; anche i lavori che sembrano più sicuri hanno morti sul lavoro, ricordiamoci che oltre la metà delle vittime muoiono sulle strade e in itinere e arriviamo allo spaventoso numero di 1437 morti. Ma noi preferiamo tenerli separati per non generare confusione; i morti in itinere e sulle strade richiedono interventi diversi rispetto ai lavoratori che muoiono sui luoghi di lavoro. Quello che a me personalmente stupisce di più, ma poi se si ragiona appare addirittura ovvio, che il 29% di tutti i morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni: Leggi come la Fornero e anche le precedenti, hanno allungato l’età per andare in pensione e hanno fatto aumentare i morti sul lavoro in tarda età. E’ immorale far svolgere lavori pericolosi chi con l’età, e sono quasi tutti, ha riflessi poco pronti, acciacchi d’ogni tipo, vista e udito non più idonei a svolgere lavori che richiedono la massima efficienza psicofisica. Rendiamo omaggio a una donna, l’operaia Giuseppina Marcinnò, che in provincia di Piacenza ha perso la vita pochi giorni fa lavorando di sabato pomeriggio: aveva 66 anni e ancora non era in pensione. È morta in modo atroce, dilaniata da un nastro trasportatore; in tanti muoiono non raggiungendo l’età pensionabile per queste leggi inique. Davvero diabolico far lavorare in tarda età questi lavoratori che pagano con infortuni gravi e con la vita questa barbarie votata dai nostri parlamentari, che non conoscono queste realtà. Ma continuiamo con il Report. Rendiamo omaggio anche ai tantissimi lavoratori stranieri che hanno perso la vita lavorando sul nostro territorio: sono stati dipinti dalla parte più retriva del Paese come invasori, criminali, sfaticati, approfittatori, spacciatori, mentre invece, per la stragrande maggioranza svolgono i lavori più umili e pericolosi: sono 81 (11,55%) sui luoghi di lavoro i morti di altre nazionalità. È la Lombardia con 88 morti sui luoghi di lavoro e oltre 150 con i morti sulle strade e in itinere la Regione con più morti sul lavoro, ma è anche la Regione più popolosa d’Italia e il parametro per valutare l’andamento su questo fronte è proprio il numero di abitanti; tantissimi sono i lavoratori che muoiono in nero e non appaiono in nessuna statistica e l’indice occupazionale è una sciocchezza perché non tiene conto di questo aspetto. Tutti lavorano in Italia, anche se tanti lo fanno in nero. Seguono la Campania con 68 (140 con i morti sulle strade e in itinere), poi Sicilia e Veneto, ma l’elenco delle Regioni e delle Province con i relativi morti potete vederlo qui sotto. Le province con più morti sui luoghi di lavoro: Roma con 27 morti, Avellino 18 morti, Vicenza 17, Salerno 16, Torino, Bolzano, Brescia e Milano 15. Per approfondimenti consultare l’Osservatorio http://cadutisullavoro.blogspot.it. Auguri di un felice 2020 senza morti sul lavoro Carlo Soricelli Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro L’unico sito in Italia che monitora in tempo reale i morti sul lavoro, attivo dal 1° gennaio 2008 Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it In questi 12 anni di monitoraggio dell’Osservatorio sono morti oltre 17000 lavoratori senza vedere le istituzioni e la politica fare qualcosa contro questa strage 31 dicembre 2019 Dall'inizio dell’anno sono morti 1437 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere) di questi 701 sui luoghi di lavoro. Anche quest’anno dopo l’entrata in vigore della Legge Fornero si è verificato un aumento delle morti sul lavoro degli ultrasessantenni che sono il 29% di tutti i morti sui LUOGHI DI LAVORO (escluso itinere), un dato vero a cui si stenta a credere, ma le morti di cui mi occupo da 12 anni sono tutte documentate. sono 37 gli schiacciati dal trattore con la Ministra Teresa Bellanava a guida delle Politiche Agricole. 141 sono stati schiacciati da questo mezzo nel 2019. N.B I dieci lavoratori morti nella tragedia aerea in Etiopia non sono conteggiati come morti sui luoghi di lavoro https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province sono esclusi i morti in itinere e sulle strade, tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. Lombardia 88 Milano (15), Bergamo (13), Brescia (15), Como (8), Cremona (6), Lecco (3), Lodi (2), Mantova (7), Monza Brianza (10), Pavia (6), Sondrio (1), Varese (4) CAMPANIA 68 Napoli (15), Avellino (18), Benevento (6), Caserta (13), Salerno (16). SICILIA 51 Palermo (14), Agrigento (9), Caltanissetta (1), Catania (7), Enna (), Messina (10), Ragusa (2), Siracusa (3), Trapani‎ (5) VENETO 49 Venezia (6), Belluno (3), Padova‎ (4), Rovigo (3), Treviso (9), Verona (17), Vicenza (7) LAZIO 47 Roma (27), Viterbo (5) Frosinone (9) Latina (3) Rieti (3) Vercelli PIEMONTE 47 Torino (15), Alessandria (12), Asti (3), Biella (), Cuneo (11), Novara (6), Verbano-Cusio-Ossola ()EMILIA ROMAGNA 46 Bologna (11), Rimini (4). Ferrara (3) Forlì Cesena (2) Modena (3) Parma (8) Ravenna (4) Reggio Emilia (5) Piacenza (6). PUGLIA 35 Bari (8), BAT (5), Brindisi (2), Foggia (12), Lecce (6) Taranto (2) TOSCANA 34 Firenze (4), Arezzo (3), Grosseto (7), Livorno (6), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa‎ (6), Pistoia (2), Siena (1) Prato (2) TRENTINO ALTO ADIGE 26Trento (11) Bolzano (15). ABRUZZO 21 L'Aquila (4), Chieti (7), Pescara (7) Teramo (2) BASILICATA 18 Potenza (8) Matera (10) MARCHE 17 Ancona (3), Macerata (6), Fermo (3), Pesaro-Urbino (3), Ascoli Piceno (2). ), CALABRIA 16 Catanzaro (3, Cosenza (4), Crotone (4) Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (32 SARDEGNA 16 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (1), Sassari (7). Sulcis iglesiente () ) FRIULI VENEZIA GIULIA 16 Pordenone (6) Trieste (6) Udine (4) Gorizia (LIGURIA 13 Genova (3), Imperia (5), La Spezia (1), Savona (3) UMBRIA 13 Perugia (12) Terni (1) Molise 10 Campobasso (8), Isernia (2). VALLE D’AOSTA (3)

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?