Se vuoi dare anche un piccolo contributo per il film documentario sull'Osservatorio e su Carlo Soricelli ecco il link. clicca sopra l'immagine

Report morti sul lavoro in Italia nell'intero 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Report morti sul lavoro del 2024. I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati, inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL. Registriamo un aumento dei morti sui luoghi di lavoro del 6,7% rispetto al 2023. Per la prima volta dopo 17 anni di monitoraggio si sono superati i 1000 morti sui luoghi di lavoro, che con l’itinere diventano 1482, ma la conta dei morti in itinere potrebbe essere ancora più alta per la ragione che spesso vengono diffusi in ritardo. La Regione che ha avuto il peggior risultato è il Trentino Alto Adige in rapporto al numero di abitanti, la migliore il Lazio che vede Roma con un terziario avanzato e i Ministeri. Le donne pagano un prezzo elevatissimo sulle strade. Per mancanza di un orario flessibile in entrata e in uscita nel privato, spesso lontano da casa, sono costrette a correre perché si sobbarcano spesso anche il carico familiare: figli, genitori ecc. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono già il 30% di tutti i morti. In allegato le nazionalità delle vittime. Incredibile la strage di anziani che muoiono lavorando: sono oltre il 30% degli ultrasessantenni e di questi sempre sui luoghi di lavoro 157 hanno addirittura più di 70 anni. E’ davvero incredibile non fare nessuna distinzione sull’età per andare in pensione tra chi svolge un lavoro pericoloso e chi no: con l’età elevata si hanno riflessi poco pronti, udito e vista deficitarie, così come acciacchi di ogni genere. La categoria degli autotrasportatori ha praticamente raddoppiato i morti: per incidenti e per fatica: in tanti vengono trovati morti con la testa sul volante o coi camion fermi nelle aree di sosta, la stanchezza e la fretta provocano spesso tanti morti anche tra chi viene coinvolto con altri mezzi. Anche quest’anno sono morti 143 agricoltori schiacciati dal trattore: in questi 17 anni sono stati quasi 3000. Sono le solite categorie ad avere lo stesso numero di morti da 17 anni, in ordine decrescente: agricoltura, edilizia, autotrasporto (tutte le categorie di appartenenza) artigianato, industria. Pochissimi i morti nelle aziende sindacalizzate, questo per far comprendere l’importanza del Sindacato sulla Sicurezza, i pochi morti sono lavoratori in appalto e non dipendenti diretti: il lavoro precario uccide tanti lavoratori che non possono rifiutarsi di svolgere un lavoro pericoloso, pena il licenziamento, questo soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende, dove non c’è nessuna sicurezza; lo si vede anche dai piccoli imprenditori, spesso senza dipendenti che muoiono numerosi, e questo la dice lunga sulla mancanza della cultura della sicurezza che occorrerebbe insegnare nelle scuole, soprattutto in chi si sta diplomando e anche laureando e si avvia al lavoro. Che dire? Speriamo in un 2025 migliore, ma sono già più di 11 i morti in questi primi giorni del 2025. Nell’occasione vi invito a visitare la mia mostra “Morti sul lavoro” presso la Fondazione Carisbo di Via Farini, con opere su queste tragedie che tratto fin dal 1980. Tra queste il “muro delle farfalle bianche” con le foto di 300 lavoratori morti sul lavoro recentemente Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nell’intero 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 1056 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1482 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza sono centinaia i morti in province e regioni diverse LOMBARDIA 201 totali 134 sui luoghi di lavoro Milano 20 (41 con itinere), Bergamo 12 (con itinere 23) Brescia 31 (43 con itinere) Como 6 Cremona 5 Lecco 4 Lodi 9 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 13 Sondrio 6 Varese 5 CAMPANIA 156 totali 97 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 20 Salerno30 VENETO 135 totali 81 sui luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 9 Rovigo 3 Treviso 15 Verona 15 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 133 totali 76 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 7 Forlì Cesena 5 Modena 11 Parma 9 Ravenna 2 Reggio Emilia 10 Piacenza 3 SICILIA 122 sui luoghi di lavoro 71 Palermo 24 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 10 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 4 Trapani‎ 8 TOSCANA 121 totali 76 sui luoghi di lavoro Firenze 19 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 10, Massa Carrara 3 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 155 totali 72 sui luoghi di lavoro Roma 22 Viterbo 12 Frosinone 15 Latina 16 Rieti 3 PIEMONTE 92 totali 54 sui luoghi di lavoro Torino 25 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 8 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 2 PUGLIA 93 totali 60 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 17 Taranto 6 TRENTINO ALTO ADIGE 55 totali 37 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 21 ABRUZZO 55 totali 37 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 13 Pescara 4 Teramo 8 SARDEGNA 52 totali 36 sui luoghi di lavoro Cagliari 9 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 12 MARCHE 50 totali 31 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 7 Ascoli Piceno 7 CALABRIA 33 totali 24 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 3 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 34 totali 22 sui luoghi di lavoro Pordenone 7 Triste 1 Udine 10 Gorizia 3 LIGURIA 35 totali 23 sui luoghi di lavoro Genova 7 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 25 totali 17 sui luoghi di lavoro Potenza 13 Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 6 totali 5 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 142 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 152 gli autotrasportatori e autotrasportatrici morti 115 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 115 i morti in infortuni domestici Sui luoghi di lavoro quest’anno oltre il 30% sono ultrasessantenni, in pochi anni saranno la maggioranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 30% Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla. Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane dell'intero 2024 nell'intero 2024 Provincia Regione Numero di morti ogni tot. Abit. Medaglia Enna (Sicilia) 0 0 Medaglia di platino Lodi (Lombardia) 9 25440 Medaglia di carbone Trento (Trentino Alto Adige) 21 25619 Medaglia di carbone Belluno (Veneto) 8 25723 Medaglia di carbone Pisa (Toscana) 16 26300 Medaglia di carbone Viterbo (Lazio) 12 26584 Medaglia di carbone Sassari (Sardegna) 12 27760 Medaglia di carbone Potenza Basilicata 13 28514 Medaglia di carbone Chieti (Abruzzo) 13 29000 Medaglia di carbone Ascoli Piceno Marche 7 29670 Medaglia di carbone Sondrio (Lombardia) 6 30240 Medaglia di carbone Macerata (marche) 10 31.400 Medaglia di carbone Aosta (Valle d'Aosta) 4 31721 Medaglia di carbone Frosinone (Lazio) 15 32600 Medaglia di carbone Bolzano (Trentino Alto Adige) 16 32766 Medaglia di carbone Avellino (Campania) 12 34000 Medaglia di carbone Latina (Lazio) 16 35931 Medaglia di latta Salerno Campania 30 36800 Medaglia di latta Teramo (Abruzzo) 8 38732 medaglia di latta Benevento (campania) 7 39000 medaglia di latta Lucca (Toscana) 10 39004 medaglia di latta Benevento Campania 7 39142 medaglia di latta Vibo Valentia (Calabria) 4 40000 medaglia di latta Brescia (Lombardia) 31 40720 medaglia di latta Pavia (Lombardia) 13 42096 Medaglia dilatta Isernia (Molise) 2 42903 medaglia di latta L'Aquila (Abruzzo) 7 43130 medaglia di latta Caserta (Campania) 20 44450 medaglia di latta Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) 7 44579 medaglia di latta Grosseto (Toscana) 5 44609 medaglia di latta Gorizia (Friuli-Venezia Giulia) 3 46558 medaglia di latta Lecce (Puglia) 17 47181 medaglia di latta Parma Emilia-Romagna 9 49000 Medaglia dilatta Brindisi (Puglia) 8 49635 medaglia di latta Ferrara (Emilia-Romagna) 7 49766 medaglia di latta Matera Basilicata 4 50225 medaglia di bronzo Prato (Toscana) 5 50922 medaglia di bronzo Bologna (Emilia-Romagna) 21 51429 medaglia di bronzo Pesaro e Urbino (Marche) 7 51530 medaglia di bronzo Rieti (Lazio) 3 52000 medaglia di bronzo Palermo (Sicilia) 24 52842 medaglia di bronzo Udine (Friuli-Venezia Giulia) 10 53000 medaglia di bronzo Reggio Emilia (Emilia-Romagna) 10 53248 medaglia di bronzo Firenze (Toscana) 19 53391 medaglia di bronzo Trapani (Sicilia) 8 54310 medaglia di bronzo Perugia (Umbria) 12 55058 medaglia di bronzo Campobasso (Molise) 4 56161 medaglia di bronzo Crotone (Calabria) 3 58522 medaglia di bronzo Mantova (Lombardia) 7 58944 medaglia di bronzo Treviso (Veneto) 15 59065 medaglia di bronzo Verona (Veneto) 15 61437 medaglia d'argento Monza Brianza (Lombardia) 14 62061 medaglia d'argento Cagliari (Sardegna) 9 62264 medaglia d'argento Messina (Sicilia) 10 63665 medaglia d'argento Ragusa (Sicilia) 5 64272 medaglia d'argento Massa-Carrara (Toscana) 3 65527 medaglia d'argento Vicenza (Veneto) 13 66545 medaglia d'argento Oristano (Sardegna) 4 67428 medaglia d'argento Modena (Emilia Romagna) 11 68000 medaglia d'argento Cremona (Lombardia) 5 71878 medaglia d'argento Asti (Piemonte) 3 72000 medaglia d'argento La Spezia (Liguria) 3 73000 medaglia d'argento Agrigento (Sicilia) 6 73600 medaglia d'argento Cuneo (Piemonte) 8 73639 medaglia d'argento Ancona (marche) 6 76800 medaglia d'argento Cosenza (Calabria) 9 78333 medaglia d'argento Forlì-Cesena (Emilia-Romagna) 5 78813 medaglia d'argento Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte) 2 79883 medaglia d'argento Pescara (Abruzzo) 4 80000 medaglia d'argento Lecco (Lombardia) 4 84700 medaglia d'argento Sud Sardegna (Sardegna) 4 85000 medaglia d'argento Alessandria (Piemonte) 5 85332 medaglia d'argento Vercelli (Piemonte) 2 86934 medaglia d'argento Siena (Toscana) 3 89447 medaglia d'argento Caltanisetta (Sicilia) 3 89903 medaglia d'argento Bari (Puglia) 14 90010 medaglia d'argento Catanzaro (Calabria) 4 90586 medaglia d'argento Torino (Piemonte) 25 91114 medaglia d'argento Bergamo (Lombardia) 12 92494 medaglia d'argento Savona (Liguria) 3 93136 medaglia d'argento Venezia (Veneto) 9 94919 medaglia d'argento Piacenza (Emilia-Romagna) 3 95586 medaglia d'argento Taranto (Puglia) 6 97247 medaglia d'argento Rovigo (Veneto) 3 98333 medaglia d'argento Siracusa (Sicilia) 4 99750 medaglia d'argento Como (Lombardia) 6 100032 medaglia d'oro Napoli (Campania) 30 103567 medaglia d'oro Pistoia (Toscana) 2 104000 medaglia d'oro Padova (Veneto) 9 104030 medaglia d'oro Imperia (Liguria) 2 106500 medaglia d'oro Catania (Sicilia) 10 111330 medaglia d'oro Terni (Umbria) 2 114109 medaglia d'oro Genova (Liguria) 7 121439 medaglia d'oro Novara (Piemonte) 3 123381 medaglia d'oro Foggia (Puglia) 5 125711 medaglia d'oro Barletta-Andria-Trani (Puglia) 3 130849 medaglia d'oro Reggio Calabria (Calabria) 4 138000 medaglia d'oro Milano (Lombardia) 20 160910 medaglia d'oro Rimini (Emilia-Romagna) 2 168393 medaglia d'oro Livorno (Toscana) 2 168667 medaglia d'oro Arezzo (Toscana) 2 172187 medaglia d'oro Fermo (Marche) 1 174849 medaglia d'oro Varese (Lombardia) 5 178009 medaglia d'oro Biella (Piemonte) 1 178551 medaglia d'oro Ravenna (Emilia-Romagna) 2 195707 medaglia d'oro Roma (Lazio) 22 197897 medaglia d'oro Triste friuli Venezia Giulia 1 234662 medaglia d'oro estero 26 26 950 con i morti nelle autostrade 1056

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025
intero 2024 Morti sui luoghi di Lavoro nelle Regioni (escluso itinere) in rapporto al numero di abitanti, così come li conta eurostat

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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mercoledì 29 maggio 2024

2024 Anatomia di un massacro annunciato: ecco le 5 categorie dove si muore di più. Nelle foto Gaetano Ruiz De Ballestrero morto ieri a Modena e Simone Mazzolani morto ieri a Pesaro Urbino. Ma sono stati 17 i morti negli ultimi due giorni

Agricoltura 82 morti di questi 52 schiacciati dal trattore che guidavano Edili 76 edili di questi 30 per cadute dall’alto senza imbragature 67 autotrasportatori 50 in lavori domestici 26 nell’industria comprese le aziende piccole ma strutturate

sabato 25 maggio 2024

Con un click dai loro scranni parlamentari hanno condannato a morte centinaia di lavoratori in più ogni anno

Dichiara Giusy la figlia di Antonio Russo morto sul lavoro Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro " papà aveva 61 anni, a quell'età non si possono fare lavori pericolosi e usuranti. Lo scrivo da tantissimi anni che allungare l'età della Pensione indiscriminatamente senza distinzioni tra chi svolge e non svolge lavori pericolosi ha provocato la morte di centinaia e centinaia di morti in più ogni anno. Quest'anno il 35% dei morti sui luoghi di lavoro sono lavoratori che hanno più di 60 anni. E loro, dai loro scranni parlamentari con un clic condannavano a morte tanti uomini anziani padri di famiglia, a volte già nonni

venerdì 24 maggio 2024

Due delle ultime morti per infortuni. Nella foto Nicola Corti stritolato da un macchianario

Nicola Corti, una morte orribile in una fabbrica di Lucca. Trascinato dalla macchina e stritolato in pochi secondi Quattro ore di autopsia sul corpo dell’operaio che ha perso la vita in fabbrica. Domani potrebbero svolgersi i funerali. Gli investigatori sentono altri testimoni. La figlia accorsa quando gli hanno comunicato la morte del suo papà Antonio Russo morto nella metrò di napoli si inginocchia e supplica: “Fatemelo vedere" Fatemelo vedere. Già 555 famiglie urlano quest'anno la morte di un proprio caro: MADRI, FIGLI, FRATELLI, NONNI un calvario che durerà tutta la vita, lo so per essere in contatto con tantissimi familiari di morti sul lavoro. facciamola cessare questa strage. carlo Soricelli
Un abbraccio da parte mia a Maria Falcone che ho conosciuto e che ha recensito il mio secondo libro. Per non dimenticare. 32 anni fa ci fu la strage di Capaci dove morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. Alle fine del secolo scorso feci una delle prime opere praniche e non potevo che dedicarla a questo grande figlio della Sicilia vera. Sua sorella la professoressa Maria Falcone, che ancora adesso combatte perchè venga fatta piena luce sulla morte di Giovanni mi recensì il mio secondo libro "Il Pitto" e nell'occasione gli donai questo omaggio pranico al fratello, si trova a Palermo nella Fondazione Falcone e Morvillo. Un forte abbraccio a Maria Falcone da parte mia e di tutti gli amici dell' l'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro del quale sono ideatore e curatorehttp://cadutisullavoro.blogspot.it pittura pratica http://pitturapranica.blogspot.it

mercoledì 22 maggio 2024

Muore dopo 5 giorni di agonia travolto da una rotoballa Gabriele Turrina: lascia la moglie due figlie. I familiari donano gli organi. Alessandro Panariello lavorava in nero a 50 euro al giorno e senza nessuna sicurezza. Lo Stato attraverso non esercita nessun controllo nei sub appalti: si muore anche più che con i privati

era il 14 maggio Gabriele si trovava al lavoro insieme al fratello Gilberto nell'azienda agricola di famiglia, un allevamento avviato dal padre dei due, quando sarebbe stato travolto da una rotoballe che lo avrebbe spinto via, facendogli sbattere violentemente la testa a terra, sul cemento e rimanendo in coma fino alla morte. la famiglia ha donato gli organi del povero agricoltore. Lavorava per soli 50 euro al mese senza nessuna copertura assicurativa il povero Alessandro Panariello, morto dissanguato a soli 21 anni, si lamentava con la madre e la compagna dello sfruttamento subito, Alessandro è morto mentre tirava su da una carricola delle lamiere che cadendo da diversi metri gli hanno reciso la gola. Ma lo Stato che appalta attraverso le sue aziende che controlli esercita: prima Brandizzo dove morirono di notte 5 lavoratori travolti da un treno mentre lavoravano sulle rotaie, come non ripensare a quel "se dico treno sptatevi". Poi anche a Siviana un'altra strage di lavoratori; tecnici che erano di diverse regioni italiane, ma che stavano lavorando senza eventualmente conoscersi su una turbina sofisticatissima. Poi due giorni fa la morte di Miodrag Ilic un serbo di 63 anni in provincia di Lodi travolto da un trattorino tagliaerba in una strada, anche Miodrag era in appalto. Alemeno lo Stato faccia lavorare in Sicurezza, ma non essendo suoi dipendenti non se ne occupa. Nella Foto Gabriele Turrina. Manca in Italia la cultura della Sicurezza che bisognerebbe insegnare già nelle scuole primarie

martedì 21 maggio 2024

Non voglio più lavorare in nero e per due soldi, questo è stato l'ultimo post mandato alla fidanzatadi ALESSANDRO PANARIELLO (nelle foto) morto dissanguato sul lavoro tre giorni fa a soli 21 anni; tirava su con una carrucola una lamiera che gli è crollata addosso recidendogli la gola. Siamo in questo momento a 398 morti sui luoghi di lavoro e complessivamente a 551 morti se si aggiunge l'itinere e gli altri lavoratori morti sulle strade

domenica 19 maggio 2024

Dopo la terribile morti di due giorni fa di Alessandro, anche ieri 4 morti sui luoghi di lavoro, tra questi un 17enne

Alessandro è morto dissanguato lavorando in nero, con la gola recisa da una lastra di lamiera, Ieri ha perso la vita Giuseppe Cocciapaglia di soli 17anni, un tragico destino del povero giovane pastore, morto colpito da un fulmine mentre col papà portava al pascolo un gregge nel barese. dopo il morto del bracciante schiacciato dal trattore il giorno prima in provincia di Catania, ieri è morto nello stesso orribile modo Giovanni Notte nel molisano, già 50 gli schiacciati dal trattore dall'inzio dell'anno, ma nessuno è interessato a questa strage nella strage che ha mietuto 167 vittime nel 2023 e oltre 2600 da quando ho inziato a monitorare i morti sul lavoro nel 2008 e questo nonostante aver spedito a tutti i livelli migliaia di mail. La quarta vittima è un autotrasportatore che aveva cercato di sistemare il carico in autostrada e che viene travolto
Vittorio Cetrone è morto cadendo da una finestra che aveva cercato di riparare. Nella foto il bracciante Giovanni Zumbo morto schiacciato dal trattore

venerdì 10 maggio 2024

Le truffe sui corsi fantasmi o puramente formali sulla Sicurezza, eseguiti da aziende e consulenti complici delle truffe. Chi controlla?

Corsi di formazioni solo sulla carta, false attestazioni, un mercato di "certificati elargiti a pagamento" alle aziende per attestare un rispetto delle norme "in realtà insesistenti". Una fotografia scattata dal procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano. Una pratica diffusa già nel millenio scorso quando ancora lavoravo. Tra l'altro occorrrerebbe andare a vedere se le aziende, d'accordo con chi questi corsi falsi li fa, se utilizzano anche i soldi detratti dalle buste pagne dei lavoratori. INAIL che controlli fa su queste truffe?

giovedì 9 maggio 2024

Quando la vita di un lavoratore di soli 23 anni vale un patteggiamento a 8 mesi con la condizionale, è quello che hanno proposto i due inquisiti per la sua morte. Dalla Strage di Casteldaccia di Palermo sono morti 14 lavoratori, due di questi in itinere

Simone Ferri, un giovane operaio di 23 anni perse la vita il 26 maggio 2022, cadendo da un tetto di un capannone. Accusati di omicidio colposo hanno chiesto come condanna un patteggiamento di otto mesi. Nella foto Simone Ferri morto a 23 anni cadendo da un tetto

mercoledì 8 maggio 2024

Ecco il grafico comparato dei morti sul lavoro

20024 370 morti sui luoghi di lavoro 522 con itinere e sulle strade Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

martedì 7 maggio 2024

6 lavoratori morti per le esalazioni a Mineo Catania l'8 giugno del 2008. Vi ricorda qualcosa?

L’11 giugno 2008 due squadre di lavoratori, due addetti della ditta privata “Carfì servizi ecologici” di Ragusa, e quattro dipendenti pubblici, morirono nell’impianto comunale per la gestione e la depurazione dei reflui urbani di Mineo, in provincia di Catania. Non erano stati formati per le attività da svolgere quel giorno. Non avevano maschere né autorespiratori e non indossavano imbracature collegate a cavi, per consentire il recupero in caso di malori. Mancava la segnaletica sulle precauzioni da prendere. Ecco 17 anni dopo succede lo stesso in provincia di Palermo, dalla strage della ThissenKrupp di Torino del 6 dicembre 2007, non trovando notizie sul numero di morti, comincio il monitoraggio con l'Osservatorio da allora le stragi sul lavoro sono state una cinquantina se si considerano "stragi " quelle dove sono morti più di un lavoratore, ma è impressionante la sequenza delle morti multiple in questo ultimo periodo: da Palermo, a Bologna, da Firenze a Brandizzo di Torino, alla famiglia Colle dove morirono padre e due figli che lavoravano i Fuochi d'Artificio in casa, ma potrei continuare in una sequenza drammatica. Ci sono giorni dove 10 lavoratori muoiono qua e là per il Paese e nessuno ne parla; anche lo Stato coinvolto in questa macelleria sociale attraverso Enel e ferrovie dello Stato. Ieri a Casteldaccia di Palermo è successo la stessa cosa, in questi 17 anni non è stato fatto niente, la situazione è addirittura peggiorata; ecco i nomi delle altre 5 vittime del subappaltodi Casteldaccia: Giuseppe Miraglia, Epifano Alsazia, Roberto Raneri,Ignazio Giordano,Giuseppe La barbera, ma ieri le morti sul lavoro sono state 8. 367 morti sui luoghi di lavoro e 520 con itinere a questa mattina

lunedì 6 maggio 2024

Un'altra strage a Palermo, come a Suviana, come a Brandizzo, come all'Esselunga

un orrore continuo quella della liberarizzazione degli appalti, a Palermo come a Suviana di Bologna, come alla Esselunga di Firenze, come a Brandizzo di Torino. Ecco cosa provoca il subappalto anche quello dello Stato come a Suviana (Enel) come a Brandizzo (Ferrovie dello Stato) a Palermo e a Firenze sono morti lavoratori in appalto. i morti che aumentano di oltre il 30% rispetto allo stesso giorno del 2023 e che raddoppiano da quando nel 2015 fu introdotto il jobs act da Renzi. E questo governo che liberalizza la catena del subappalto, e chi lavora che non può opprsi a questa nuova forma di caporalato legalizzato. gli unici che si salvano da questo macello sono i lavoratori delle grandi aziende e gli statali, quelli veri, che hanno un contratto a tempo indeterminato,io ho già provveduto, ho firmato i 4 referendum, fatelo anche voi, fatelo per voi, per i vostri figli e nipoti. siamo a 366 morti sui luoghi di lavoro e tre 500 con l'itinere.

Veneto magico: spariscono nei primi tre mesi del 2023 ben 9 lavoratori morti sul lavoro

Inail e chi analizza i suoi dati diffondono 7 morti sul lavoro in Veneto nei primi 3 mesi, ma l'Osservatorio solo sui Luoghi di lavoro al 31 marzo ne aveva registrati 16, Evidentemente sono resuscitati con un tocco di magia, a questa mattina i morti in Veneto dall'inizio dell'anno sono 21, ma se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si arriva a contarne 31. la differenza è dovuta al fatto che INAIL non fa nessun monitoraggio e diffonde i morti che gli arrivano dal territorio dei suoi assicurati. E gli altri morti che hanno un'assicurazione diversa, e i morti in nero o che muoiono in agricoltura? Non esistono. Purtroppo muoiono lo stesso anche se non sono assicurati

domenica 5 maggio 2024

John Floriani muore a soli 26 anni dopo 10 giorni di agonia, ma ieri 3 morti, tra questo un manutentore appaltato morto di notte; anche suo padre era morto nel 2015 per infortunio sul lavoro. Siamo a questa mattina a 360 morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati dall'Osservatorio e a 503 se si contano anche i morti sulle strade e in itinere.

John Floriani aveva solo 26 anni è deceduto all'ospedale Santa Chiara di Trento dieci giorni dopo un infortunio sul lavoro. Era precipitato per una sessantina di metri durante lavori di disgaggio su una parete sul Monte Calisio. In gravissime condizioni era stato trasportato in elicottero a Trento, dove però ieri è deceduto. Un manutentore di una ditta appaltante è morto dissanguato di notte dopo aver avuto tranciato un braccio da un nastro trasportatore, Anche suo padre era morto una 15ina di anni fa per infortunio sul lavoro. Un operaio della Stallantis di Chiti è morto di notte per un malore In questo momento siamo a 360 lavoratori morti sui luoghi di lavoro e a 503 se si conta anche l'itinere e gli altri lavoratori morti sulle strade

sabato 4 maggio 2024

No, fate come al solito disinformazione sul fenomeno le ultime due chicche sulla Toscana e sulla Campania

In Campania i morti non sono 16 (comprensivi di itinere) ma ben 31 sui luoghi di lavoro, che sfiorano i 50 con l'itinere. In toscana segnalano 11 morti nei primi tre mesi, ma erano al 31 marzo 23 e a oggi sono diventati 27 che con l'itinere diventano 38. Morti sul lavoro, in Campania è emergenza. Si è arrivati ormai a 16 vittime in soli 4 mesi. Le ultime due il giorno dopo la ricorrenza del Primo Maggio, a poche ore di distanza l'uno dall'altro, in luoghi diversi, entrambe cadendo dall'alto durante lavori edilizi. Raffaele Manzo, 57 anni, è precipitato dal terzo piano di un palazzo in ristrutturazione a Lettere, piccolo comune sui monti Lattari, pare nel corso dell'allestimento dell'impalcatura. Vincenzo Coppola, 60 anni, è invece morto in questo cantiere di una scuola dell'infanzia in costruzione a Casalnuovo, nel napoletano, sarebbe caduto da una scala. Due le inchieste aperte, Procura di Nola e Torre Annunziata, indagano i carabinieri. Entrambi gli operai non avrebbero avuto imbracature. "Ma la legge 81 esiste da anni.

giovedì 2 maggio 2024

nascosti 9 dei dieci lavoratori morti per infortuni sul lavoro tra il 30 aprile e il Primo Maggio

11 morti sul lavoro tra il 30 aprile e 1° maggio, ma a voi ve hanno ne raccontati due, e anche al nostro Presidente nascondono i morti sul lavoro che non sono stati 1000 come ha detto nel 2023 ma quasi 1500 se si contano tutti: Evidentemente al Presidente danno le statistiche degli assicurati a INAIL, che tra l'altro se si va a vedere quanti ne riconosceranno tra poco vedrete che saranno come ogni anno meno di 700 (evidentemente gli altri resuscitano) https://www.rainews.it/.../basta-morti-sul-lavoro-da... Grazie alle migliaia di bolognesi e turisti di tutto il mondo che si sono fermati a chiedere spiegazioni sul significato dl muro, per fortuna che c'era mio nipote che parla perfettamente l'inglese e francese
In questa fato con Giuseppe e Monica genitori di mattia Battistetti morto sul lavoro a soli 23 anni anni e che sono venuti alla presentazione del muro delle farfalle bianche esposto in Piazza Maggiore a Bologna

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?