Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane(escluso itinere), con l'indenza sulla popolazione, ci sono anche i morti non assicurati a INAIL e in nero. Sono i morti dall'inizio dell'anno al 7 settembre. Dalle peggiori in nero
Il mese di settembre si conclude con il povero rider Aly Jamat di 31 anni investito giorni prima di notte mentre faceva consegne (muoiono tutti nell’ultima consegna, così come la povera Enrica Filippi morta alla guida di un furgone 3 giorni fa), mentre moriva nasceva ad Aly una bimba, il suo secondo figlio. Aly è il 77esimo morto di settembre, il 778 esimo sui luoghi di lavoro nel 2024, ma con itinere diventa il 1018 esimo. Sempre le stesse categorie, con le stesse percentuali in questi 17 anni di monitoraggio, con l’aggravante che con leggi come il Job act, che ha precarizzato il lavoro di tutti i nuovi assunti del comparto privato, con un indiscriminato aumento dell’età della pensione, senza fare distinzione di chi svolge un lavoro pericoloso (per sé e per gli altri) da chi non corre nessun pericolo, ha provocato un forte aumento dei morti sui luoghi di lavoro. Vi racconteranno che non è vero, soprattutto chi fa parte della lobby miliardaria e trasversale sulla Sicurezza. Ma noi non ci arrendiamo e la verità sta venendo a galla: gli italiani sanno, grazie all’Osservatorio che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che vengono diffusi, ma fanno come i giapponesi, resistono nel loro fortino assediato dal buon senso. Nel report i morti di tutte le regioni e province italiane, con grandi sempre se si contano tutti e in rapporto agli abitanti in età lavorativa senza fare distinzioni tra assicurati a INAIL e gli altri, anche in nero, che sono il 35/40% dei morti in più. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 nei primi 9 mesi del 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 778 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1018 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 151 totali 110 sui luoghi di lavoro Milano 12, Bergamo 7 Brescia 26 Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 7 Mantova 6 Monza Brianza 13 Pavia 12 Sondrio 5 Varese 4 CAMPANIA 101 totali 76 sui luoghi di lavoro Napoli 18 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 22 EMILIA ROMAGNA 75 totali 59 sui luoghi di lavoro Bologna 16 Rimini 1 Ferrara 5 Forlì Cesena 4 Modena 9 Parma 6 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 79 - 59 sui luoghi di lavoro Palermo 20 Agrigento 4 Caltanissetta 3 Catania 6 Enna Messina 9 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 7 TOSCANA 63 totali 49 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 4 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 13 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5 VENETO 75 totali 56 luoghi di lavoro Venezia 8 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 9 Verona 13 Vicenza 10 LAZIO 86 totali 46 sui luoghi di lavoro Roma 16 Viterbo 6 Frosinone 10 Latina 11 Rieti PIEMONTE 62 totali 45 sui luoghi di lavoro Torino 18 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 5 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1 PUGLIA 57 totali 44 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 5 Lecce 10 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Bolzano 14 Trento 19 ABRUZZO 37 totali 26 sui luoghi di lavoro L'Aquila 5 Chieti 10 Pescara Teramo 6 SARDEGNA 41 totali 30 sui luoghi di Cagliari 7 Sud Sardegna 2 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 10 MARCHE 39 totali 26 sui luoghi di lavoro Ancona 5 Macerata 9 Fermo 1 Pesaro-Urbino 5 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 29 totali 20 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 3 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Pordenone 5 Triste 1 Udine 6 Gorizia 2 LIGURIA 21 totali 15 sui luoghi di lavoro Genova 3 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 15 totali 10 sui luoghi di lavoro Perugia 9 Terni 2 BASILICATA 15 totali 11 sui luoghi di lavoro Potenza 8 Matera 3 Molise 9 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 113 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 103gli autotrasportatori 90 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 74 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 19 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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domenica 30 luglio 2023

Ve lo comunica l'Osservatorio Nazionale di Bologna il reale numero di morti sul lavoro in Italia: nessun calo, anzi un aumento dell'11% rispetto al 30 giugno 2022. Ma noi siamo al 30 luglio

 

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’INAIL  nei primi sei mesi di quest’anno sono state 450 comprensivi di itinere , 13 in meno rispetto alle 463 registrate nel periodo gennaio-giugno 2022. Inail raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio tra i suoi assicurati, se si contano tutti i morti ecco quanti sono nei sei mesi di monitoraggio dell’Osservatorio sui luoghi di lavoro, senza itinere e categorie che lavorano sulle strade come gli agenti di commercio (250000 in regola più tantissimi altri in nero) e altre categorie

Al 30 giugno 2023 il report dell’Osservatorio registra Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 685 lavoratori, di questi 434 morti sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, l’Osservatorio ne aveva monitorati 388 sui luoghi di lavoro con un aumento dell’11% se si contano tutti e non solo gli assicurati INAIL. Questo cosa vuol dire? Che sono aumentati i morti in nero, e in categorie che INAIL non assicura, sembra che ci sia un decremento delle morti sulle strade, ma sono in continuo aggiornamento, molto difficile da fare se si registrano tutti . A oggi 30 luglio  l’Osservatorio ha registrato  537 lavoratori morti sui luoghi di lavoro con + 103 lavoratori morti in più rispetto a giugno, se si contano tutti, compreso itinere i morti diventano 845 , con 160 morti in più rispetto a giugno. Il colore delle Regioni e città, l’indice occupazionale non hanno nessun valore statistico perché a morire sono il 40% dei morti sul lavoro in più se si contano tutti e non solo gli assicurati INAIL. Se si contano guardando il numero di abitanti (l’unico parametro valido, regioni come la Campania e il Veneto avrebbero quasi il doppio dei morti della Lombardia, mentre Piemonte, Sicilia, Toscana e Emilia Romagna e Puglia   Avrebbero un numero di morti simile alla Lombardi che ricordiamo ha il doppio degli abitanti di qualsiasi altra regione italiana

venerdì 28 luglio 2023

Brindano con il sangue di edili e agricoltori schiacciati dal trattore , già 100 quest'anno ci avviamo a superare il record di 167 dell'anno scorso morti in questo modo orrendo


 Brindano col loro sangue. sangue di edili e di agricoltori. 5 morti sui luoghi anche ieri: 4 in edilizia per cadute dall'alto e il n°100 schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno; è un 61enne pes

carese. Francesco Leotta edile precario, come tanti in edilizia anche in nero, sfruttati, tenuti per le ...... è morto cadendo da un balcone mentre spalava sabbia. In provincia di Udine è morto cadendo dal tetto di un capannone un settantenne si chiamava Gino Pontarini. Uno sfruttamento mai visto. Ma fanno la guerra e ostacolano me che faccio queste denunce, loro che sono pagati per questo e non fanno
niente, intralciano il mio lavoro: perché rendo visibile la vita disgraziata di questi poveri cristi che loro neppure vedono e che cercano di occultare. Brindano col loro sangue. Per loro è un vero nettare, perché con queste vite si ingrassano, potrei fare nome e cognome, ma sono protetti e potenti, o protetti da potenti con i quali scambiano bottiglie di Champagne, oltre che le commissioni. Io offro loro queste; sangue di edile caduto dall'alto e di agricoltore schiacciato dal trattore

mercoledì 26 luglio 2023

cercano di zittirmi, ma non ci riusciranno: ecco l'elenco dei 14 morti sui luoghi di lavoro negli ultimi due giorni, alla faccia di chi vuole bloccare il lavoro dell'Osservatorio

 

La strage continua con 14 morti negli ultimi due giorni (24 e 25 luglio), nessuno vi informa e mette insieme i morti sul lavoro che ci sono in Italia: lo faccio io, ecco chi sono:

excel N°513 dall’inizio dell’anno

Muore bracciante tunisino per il caldo in provincia di Viterbo mentre raccoglieva cocomeri

514 In provincia di La Spezia muore Inghemar Torriti albanese morto in cucina per il caldo, aveva solo 31 anni

515 muore cadendo dal terzo piano operaio albanese di 55 anni a Vado Ligure

516 Porto di Ancona muore per il caldo marittimo straniero

517 muore anziano agricoltore trovato esamine per il caldo in provincia di Agrigento

518 Sempre in provincia di Agrigento muore cadendo in un burrone il pastore Rosario Alaimo aveva 55 anni

519 in provincia di Cosenza un autotrasportatore è morto scontrandosi con un Tir

520 Caserta Raffaello Carrillo muore in un magazzino per il caldo aveva 48 anni

521 Agrigento muore cadendo dall’alto Antonino Burgio era su un ponteggio del cimitero di Aragona, aveva 69 anni e ancora lavorava, come il 40% delle vittime di infortuni sui luoghi di lavoro quest’anno

522 in provincia di Modena muore mentre pota gli alberi in un condominio, probabile morte in lavori domestici

523 Nell’Ogliastra in Sardegna muore per il caldo Gianfranco Incollu, aveva un contratto da precario per sei mesi. Se pensate che il precariato riguardi solo i giovani vi sbagliate di grosso, ormai sono precari tutti i nuovi assunti

524 Taranto nel porto muore Antonio Bellanova travolto da un’ecoballa aveva solo 31 anni

525 In provincia di Torino muore il settimo lavoratore morto per il caldi tra il 24 e il 25 luglio, trovato esamine sul camion

526 In provincia di Savona muore cadendo dal terzo piano l’albanese Alfredo N

Nell’elenco ci sono solo quelli morti sui luoghi di lavoro con itinere si arriva già a superare gli 800 morti. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

Nella foto il povero giovane di soli 31 anni morto nel porto di 


martedì 25 luglio 2023

Nel 2023 i lavoratori muoiono anche di caldo. Il mondo del lavoro con le sue stragi è tornato nel terzo mondo, Più 16% di morti per infortuni rispetto al 25 luglio 2022

 scrivo qualcosa a proposito. segue quello che scrivete a proposito

Nell'ultima settimana lavorativa, con questo caldo sono morte tante persone per il caldo, e in tutti i settori dove non c'è l'aria condizionata, una situazione infernale in tutti i sensi. Ecco alcuni casi: Gabriele Lucido è morto nel Cantiere della TAV in provincia di Brescia, aveva 65 anni, di Napoli anche il gruista di 75 anni morto Ciro Adinolfi che ancora lavorava su una gru a quell'età l'hanno trovato esamine alla guida di questo mezzo, la tragedia a jesi nelle marche, un autotrasportatore serbo è morto alla guida del camion a Castenedolo di Brescia, ma sono diversi gli autotrasportatori morti per malore alla guida dei loro mezzi, uno è riuscito ad accostare: avrebbe provocato una strage, ha perso la vita anche un autista di un pulman in Calabria, si chiamava Michele, per ora non conosco il cognome. Un allevatore è morto per il caldi mentre accudiva il bestiame, anche un elettricista è morto per un malore, molto probabilmente per le alte temperature, due guidatori di trattori sono morti per malori. Normalmente c'è un solo morto alla settimana per malori nel corso degli anni ma con questo caldo ci sono vittime ogni giorno. Buon lavoro. Pietro, se vuoi prendere dal mio post il mio dipinto di un edile che si ferma affranto dopo una giornata di duro lavoro, col solleone  

lunedì 24 luglio 2023

L'analisi dell'Ing. Langella sui morti sul lavoro, davvero esaustiva

 

Luglio 2023, 22° giorno di un mese estivo, particolarmente rovente ... le morti sul lavoro si susseguono in un crescendo spaventoso.

 

Scrive Carlo Soricelli sull'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro: "22 Luglio Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 805 lavoratori, di questi 509 morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero."


Si considerino i soli morti per infortunio nei luoghi di lavoro e si faccia un semplice calcolo tenendo sempre a mente, però, che quelli che si espongono non sono semplici numeri ma Persone.


A fine giugno, i morti nei luoghi di lavoro da inizio anno, erano 436. Significa che in sole tre settimane sono morti, lavorando, 73 "individui". Ben più di 3 morti ogni giorno, festività comprese.


"Individui" … è un termine volutamente usato per far capire la solitudine che oggi si vive nel mondo del lavoro e la desolazione che è derivata dall'aver perso il senso di appartenenza a una classe, quella di chi lavora. “Individui” perché si è smarrita quella coscienza che ha permesso, grazie alle lotte di un grande movimento unitario, di conquistare diritti che vengono cancellati progressivamente.

 

"Tutto si tiene" si diceva allora e si lottava per gli aumenti salariali, per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e fuori di essi, per il diritto alla rappresentanza, allo sciopero, a minori orari di lavoro, all'istruzione e ai saperi (cos'erano, se non cultura diffusa, le 150 ore?), a una pensione giusta e in tempi che potessero lasciar vivere un'esistenza migliore.

 

Oggi si accetta tutto. Si "concerta", si parla di competitività (e si intende tra lavoratori), di profitti sempre maggiori (che vanno nelle capienti tasche padronali), di produttività ... e si accetta come "ovvia normalità" che si taglino i costi per la sicurezza, che esistano il precariato, il lavoro nero, il caporalato, le cooperative che tali non sono, le privatizzazioni, il lavoro povero che non permette di sopravvivere dignitosamente.

 

“Tutto si tiene", tutto è collegato: i lavoratori sono diventati "individui" rassegnati e isolati, abituati a lavorare di più, peggio, senza garanzie di sicurezza, con retribuzioni sempre peggiori, senza prospettive, senza diritti, senza rispetto. Bestie da soma, insomma.

 

È una visione troppo pessimistica della situazione attuale? Può darsi, ma è più realistica di quello che ci vogliono far credere.

 

Uscire da questa situazione è possibile, bisogna tornare a considerare il conflitto come strumento di riscatto. È necessario lottare uniti, sola maniera di ottenere nuovi e migliori condizioni di lavoro e di vita.

 

Ribaltiamo il concetto imperante oggi di sudditanza quasi religiosa di chi lavora rispetto a chi "fa impresa".

 

Riappropriamoci degli strumenti di lavoro che significa, anche, far si che la tecnologia, la digitalizzazione, la ricerca, la stessa intelligenza artificiale (della quale oggi tanto si parla spesso distrattamente e poco si capisce) siano indirizzate a far vivere meglio chi lavora e non ad arricchire chi sfrutta il lavoro altrui.

 

Torniamo a lottare per il futuro.

sabato 22 luglio 2023

4 morti anche ieri sui luoghi di lavoro: Eè credibile che un romeno di 40 anni passi in un podere privato poi si immerge (ovviamente vestito) e muore in una vasca di irrigazione, meravigliato il padrone del podere per averlo trovato lì; non ci crede l'ispettorato del lavoro e le forze dell'ordine che indagano su eventuale lavoro nero. Ma siamo contenti

😡 Saltiamo di gioia, ieri sono stati "solo" 4 i morti sui luoghi di lavoro rispetto agli 8 del giorno prima (più 3 in itinere).

Oltre a questo povero immigrato romeno che evidentemente lavorava in nero in quel podere, abbiamo registrati altri tre morti sul lavoro, due itineranti a Foggia dove è morto Gino Di Furia: mentre lavorava su una gru è stato colpito alla testa da un grande perno, il caniere era dell'alta velocità, era in trasferta da Avellino, aveva 62 anni,  l'altro morto itinereante è un ferrarese  Pierpaolo Negrini che è morto a Imola travolto da un bancale di Pannelli fotovoltaici, la terza vittima ancora nel foggiano dove ha perso la vita il 99esimo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inzio dell'anno (Ministro Lollobrigida?). Continua la strage di lavoratori ultrassessantenni che ormai sono il 40% dei morti sul lavoro, ma molti di loro non appaiono perchè non assicurati a INAIL 

venerdì 21 luglio 2023

Gli orrori della guerra del lavoro: ieri sono morti 11 lavoratori, nel post ci sono tutti i nomi: 8 sui luoghi di lavoro, due di questi per il caldo, altri tre in itinere Accade a Lecce Torino Brescia Cosenza Pescara Terni Cosenza Viterbo

La guerra del lavoro: Stefano Motta Fré, 45 anni, ha perso la vita cadendo in un fiume, lo trova il padre, tagliava gli alberi lungo il fiume Dora. Ma ieri c'è stata un'autentica strage con 11 morti. A Lecce è morto Salvatore Spongano, schiacciato tra due mezzi. In quel di Brescia è morto per il caldo un autrasportatore serbo. Piero Bernardo è stato travolto dall'albero che tagliava. A Castel sant'Angelo di Pescara un anziano agricoltore è stato schiacciato dal trattore è il 97esimo dall'inzio dell'anno. In provincia di Terni muore l'88esimo agricoltore schiacciato questa volta da una motozappa. Muore per il caldo Michele.....per il caldo, è riuscito ad accostare la corriera quando si è sentito male In Provincia di Viterbo è morto un allevatore per il caldo mentre accudiva il bestiame. Le tre vittime in itinere, Davide Danelli su uno scootter, Giuseppe Lionti e un ciclista che tornava dal lavoro, ma non utilizzando i mezzi di trasporto pubblico, non avranno nessun indenizzo

giovedì 20 luglio 2023

Strage di lavoratori napoletani: due nella provincia e altri 2 a Jesi e Brescia.

 Quattro napoletani morti per infortuni sul lavoro negli ultimi due giorni: due a Napoli un ventenne e un 59enne, ma muore anche un gruista 75enne per il caldo e un altro di 65 in un conteiner dopo una giornata a 40 gradi si riposava in un conteiner ancora più caldo. I napoletani muoiono numerosissimi in tutto il Paese, muoiono soprattutto in edilizia, tantissimi i meridionale che perdono la vita in giro per l'Italia, poi altrettanti stranieri, ieri sei morti sui luoghi di lavoro, anche un pompiere morto per il mezzo uscito di strada mentre andava a spegnere un incendio

mercoledì 19 luglio 2023

Ieri 18 luglio 4 morti sul lavoro, ma si è appreso di un quinto morto lunedì, avevo scritto che il 17 non c'erano stati morti sul lavoro, mai successo quest'anno, poi abbiamo appreso della morte di un edile straniero colpito alla testa da una carrucola

 Chi sono i morti di ieri e di lunedì: Iurie Svitchii è stato colpito da una carrucola alla testa (e il casco l'aveva?) tabnto daranno la colpa a lui che non se l'è messo. Ci sono stati due morti nel modenese Maurizio Artioli è caduto dal tetto della sua abitazione, di professione lavorava nel settore moto, in tanti muoiono facendo un altro lavoro, sempre nel modene è morto a 46 anni Luca Bellei, un autotrasportatore, è rimasto schiacciato tra la motrice e e il camion di sua proprietà. Terribile la morte di Gabriele Lucido. dopo una giornata di lavoro di 40 gradi è andato a riposare in un conteiner che sarà stato un autentico forno, era un cantiere della famigerata TAV. Giuseppe Piperno è morto nel barese andando a tamponare con il suo furgone un tir. C'è anche un agricoltore morto ma non sono chiare le dinamiche, quindi per ora non lo registro tra i morti

martedì 18 luglio 2023

Incredibile ma vero -ieri 17 luglio non ci sono stati morti sui luoghi di lavoro-

 Incredibile ma vero -ieri 17 luglio non ci sono stati morti sui luoghi di lavoro-, non ricordo una giornata senza morti sui luoghi di lavoro nel 2023, alcuni sono morti in itinere, ma è sicuramente una buona notizia, speriamo faccia tendenza. Qui sotto la situazione dei morti sul lavoro aggiornata a questa mattina.

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

L’unico osservatorio che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti  lavorativi, così come INAIL che mette insieme i morti sui luoghi di lavoro e in itinere

18 Luglio

Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 776 lavoratori, di questi 487 morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.

Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.

Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti

96 gli schiacciati dal trattore

70 morti gli autotrasportatori alla guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti (non inseriti tra i morti sul lavoro se non stavano lavorando) che hanno la sventura di incrociarli, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida

49 gli operai/e, impiegati/e e agricoltori/e morti per malori sui luoghi di lavoro che sono a tutti gli effetti denunciati come morti per infortuni sul lavoro

27 i morti in infortuni domestici

15 i boscaioli morti travolti dall’albero che tagliavano

42 gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il 20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più

 

Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.

 Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi,

LOMBARDIA  60 (102 tot.) Milano 10, Bergamo 5, Brescia 14, Como 8, Cremona 2, Lecco 3, Lodi 1, Mantova 3, Monza Brianza 3 Pavia 6 Sondrio 2, Varese 3 CAMPANIA 43  (68 tot.) Napoli 10, Avellino 7 Benevento 4, Caserta 13, Salerno 9 VENETO 42(68 tot.) Venezia 7 Belluno 1, Padova‎ 6, Rovigo 3, Treviso 9 Verona 9, Vicenza 4 PIEMONTE 35 (54 tot.) Torino 8, Alessandria 5, Asti 5, Biella 1, Cuneo 9, Novara 1,Verbano-Cusio-Ossola 4 Vercelli 2  SICILIA 34 (55 tot.) Palermo 7 Agrigento 4 Caltanissetta, Catania 2, Enna 1, Messina 7, Ragusa 1, Siracusa 6, Trapani‎ 6   TOSCANA 30 (49 tot.) Firenze 6, Arezzo 6, Grosseto 4, Livorno, Lucca 3, Massa Carrara Pisa‎ 5, Pistoia 1, Siena 2 Prato 1  EMILIA ROMAGNA 29 (50 tot.) Bologna 1, Rimini 2 Ferrara 2 Forlì Cesena 4 Modena 9 Parma 4 Ravenna 3 Reggio Emilia 1 Piacenza 2 LAZIO 23 (38 tot.) Roma 10, Viterbo 2 Frosinone 2 Latina 4 Rieti 3 CALABRIA 26 (42 tot.) Catanzaro 4, Cosenza 7, Crotone 3 Reggio Calabria 5 Vibo Valentia 5 MARCHE 18 (29 tot.) Ancona 4, Macerata 6, Fermo 1, Pesaro-Urbino 5, Ascoli Piceno 1 UMBRIA 10 (16 tot.) Perugia 8 Terni 2 TRENTINO ALTO ADIGE 16 (29 tot.) Trento 9 Bolzano 7 PUGLIA 26 (44 tot.) Bari 16, BAT 1, Brindisi 2, Foggia 2, Lecce 3 Taranto 2 SARDEGNA 9 (14 tot.) Cagliari 1 Carbonia-Iglesias 2  Medio Campidano 1, Nuoro , Ogliastra , Olbia-Tempio , Oristano 2, Sassari 3 FRIULI VENEZIA GIULIA 14 (22 tot.) Pordenone 7 Triste 2 Udine 5  ABRUZZO 10    (17 tot.) L'Aquila 1, Chieti 3, Pescara 2 Teramo 3  BASILICATA 6  (9 tot.) Potenza 4 Matera 2 LIGURIA 11 (16 tot.) Genova (3), Imperia 5 La Spezia 3, Savona () VALLE D’AOSTA 2 (5 tot.) Molise 4 (6 tot.) Campobasso 3 Isernia 1

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni  

Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor


lunedì 17 luglio 2023

Morti 7 lavoratori tra sabato e domenica, luglio prosegue la strage di maggio e giugno, già 32 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro in questo mese

 Non fate lavorare in edilizia e sui campi e nelle officine, con questo caldo ci sono malori mortali, già 6 negli ultimi giorni, nelle officine se non c'è l'aria condizionata, possono esserci anche 50 gradi e più con le macchine che si surriscaldano e producono altri gradi in più. Scioperate se necessario

mercoledì 12 luglio 2023

Bottiglie di vino rosso "Sangue da agricoltore schiacciato dal trattore

 Saranno prodotte in un centinaio di esemplari le bottiglie di vino rosso "Sangue di Agricoltore" sono già 91 quest'anno a morire in questo modo atroce, oltre 2400 da quando ho aperto l'Osservatorio. Ne sarà donata una alla Presidente Meloni, al Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida e del Lavoro Calderone,  Spero serva a far comprendere loro che siamo davanti a una vera emergenza e che facciano almeno una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo e a mettere a disposizione fondi per rinnovare il parco trattori, serviranno a scuotere le coscienze e a sensibilizzare gli italiani. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it



lunedì 10 luglio 2023

LA PROVINCIA DI BARI HA EGUAGLIATO IL RECORD NEGATIVO DEI MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO CHE CON 15 RAGGIUNGE LO STESSO NUMERO DI MORTI DI BRESCIA E CASERTA

 CON 461 MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO IL PAESE STA ANDANDO SPEDITO VERSO L'INCREDIBILE NUMERO DI 600 MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO, MAI RAGGIUNTI PRIMA CON IL MONITORAGGIO DELL'OSSERVATORIO. SE SI AGGIUNGONO A QUESTI I MORTI SULLE STRADE E IN ITINERE E IN ALTRI AMBITI LAVORATIVI ABBIAMO SUPERATO ABBONDANTEMENTE I 700 MORTI

domenica 9 luglio 2023

I 4 morti sui luoghi di lavoro di sabato7 luglio

 Gianluca Rossi aveva solo 28 anni, è morto risucchiato da un macchinario agricolo in provincia di Terni. in provincia di Campobasso sono morti marito e moglie per il ribaltamento del trattore, sono già 90 dall'inizio dell'anno a morire in questo modo orrendo, dai 14 ai 90 anni le vittime. In provincia di Parma muore un edile trentenne cadendo dall'alto, in sei giorni sono morti 28 lavoratori sui luoghi di lavoro

sabato 8 luglio 2023

Il Paese degli orrori: muore come un topo in trappola operaio romeno.

 Mukua Ungugunau di solu 40 anni è morto mentre lavorava su delle condotte idriche nel casertano, soffocato da esalazioni di zolfo; ma non si capisce da chi era dipindente, c'era una squadra di operai con lui che hanno dato l'allarme, ma lui di chi era dipendente, era in nero? Non aveva familiari in Italia. Così sembra, lo hanno mandato lì sotto a fare il lavoro più pericoloso che gli altri si rifiutavano di fare? Tutta da chiarire questa tragedia. Ma anche ieri tre morti sui luoghi di lavoro più altri morti sulle strade e in itinere. Un altro straniero è morto in Piemonte, travolto da un camion nello scarico merce esterno, ormai uno su cinque che muore sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni è straniero. Ma non è  mancato ieri il "solito agricoltore schiacciato dal trattore. La provincia di Caserta con 14 morti sui luoghi di lavoro raggiunge quella di Brescia prima in classifica in questa triste conta.  

venerdì 7 luglio 2023

24 lavoratori morti sui luoghi di lavoro negli ultimi 5 giorni(più itinere) oggi sciopero dei metalmeccanici, da ex sciopero pure io con l'Osservatorio nelle ore che scioperano loro

 24 morti per infortuni negli ultimi 5 giorni, ma a nessuno importa. Sciopero anch'io da ex metalmeccanico CAMBIARE RADICALMENTE. No a un paese che in 5 giorni vede morire sui luoghi di lavoro 24 lavoratori, gli ultimi 5 ieri, Paese che vuole competere col terzo mondo sui salari, che distrugge l'ambiente, che toglie l'indennità di povertà (reddito di cittadinanza) http://cadutisullavoro.blogspot.it 

Le vittime di ieri, un artigiano di 67 anni a Milano, un operaio nel napoletano ucciso dallo scoppio in una fabbrica di fuochi d'artificio, un operaio che si era calato in un tombino nel casertano (la provincia di Caserta condivide con quella di Brescia il primato dei morti sui luoghi di lavoro in Italia) un anziano agricoltore schiacciato dal trattore, e un giovane autotrasportatore

giovedì 6 luglio 2023

Quattro morti anche ieri 5 luglio: tra questi il 42enne Vincenzo Reale. Cuneo capitale degli schiacciati dal trattore, già 6 dall'inizio dell'anno su 87 in Italia

 Sono stati 4 anche ieri i morti sui luoghi di lavoro, umana pietà e rabbia per Vincenzo Reale che è morto dopo un mese di agonia, era caduto da un capannone. Anche la provincia di Caserta è una capitale dei morti sul lavoro, seconda per numero di morti dopo Brescia. Ma sono già 719 (stima minima con itinere) i morti complessivi in Italia,  455 registrati dall'osservatorio sui luoghi di lavoro. Mai tanti da quando ho aperto l'Osservatorio. Nessun calo ma un aumento del 15% rispetto al 6 luglio del 2022

martedì 4 luglio 2023

Indovina indovinello, quanti sono stati i morti sui luoghi di lavoro ieri 3 luglio.?

 Il numero dei morti sui luoghi di lavoro di ieri vi stupirà: ma sono curioso e vi invito a scrivere se avete sentito qualche media, che siano radio, televisioni e giornali. Nessuno ne ha parlato tra i nazionali. Se non vi informa l'Osservatorio su queste tragedie nessuno lo fa, anzi li occultano ancora di più? Quanti sono i morti di ieri assicurati a INAIL? Praticamente nessuno. In apertura dell'Osservatorio le dieci professioni che hanno più morti sui luoghi di lavoro in Italia frutto dell'elaborazione dei dati raccolti in questi 15 anni.

domenica 2 luglio 2023

Le mie Rose bianche per voi morti sul lavoro che vi affacciavate alla vita. Quest'opera sarà esposta alla mostra a Ravenna sugli infortuni sul lavoro. Sarà di grande impatto emotivo

Pasquale Sansone morti ieri a 18 anni dopo una settimana di agonia, Lorenzo Parelli 18, Giuseppe Lenoci, 16 anni,  Giuliano De Seta, 18 anni. Il 14enne senza nome morto guidando il trattore, Luana 22 anni e le decine di giovani innocenti morti per cupidigia, indifferenza, non rispetto delle normative sulla Sicurezza, precariato che uccide. A loro dedico queste rose bianche simbolo della purezza. Riposerete in pace quando vedrete che il vostro sacrificio aiuterà gli altri a non perdere la vita sul lavoro


22 gen 2023

sabato 1 luglio 2023

Report morti sul lavoro nei primi sei mesi del 2023

 


Si conclude un altro mese orrendo con 93 morti sui luoghi di lavoro che diventano 152 con i morti sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi, dall’inizio dell’anno sono complessivamente 688, di questi 436 sui luoghi di lavo. Le ultime due vittime a Siracusa e Reggio Calabria. Sono sempre Lombardia, Campania, Veneto e Piemonte a guidare questa triste classifica sui morti sui Luoghi di lavoro (escluso itinere). Come tutti gli anni Brescia con 14 morti sui luoghi di lavoro si sta aggiudicando il triste primato di provincia con più morti sui luoghi di lavoro, ma non è Verona che ha più morti in Veneto, se i morti sul lavoro si contano tutti, non solo gli assicurati INAIL, ma Treviso con nove morti, mentre Verona ne ha sette, sui luoghi di lavoro.  Caserta diventa in questi mesi la provincia con più morti sui luoghi di lavoro dopo Brescia, rispetto ai primi sei mesi del 2022 l’aumento dei morti sui luoghi di lavoro è del 15% (altro che situazione stabile, e con numeri ben maggiori), Il 40% dei morti sui luoghi di lavoro sono ultrasessantenni, Sotto i 50 anni un morto su quattro sui luoghi di lavoro sono stranieri, e diventeranno sempre di più. Sono 25 gli autotrasportatori morti in autostrada che non sono contati nelle province. Orribile come tutti gli anni il numero di morti provocati dal trattore, già 85, l’età varia dai 14 ai 90 anni. Molti gli edili ultrasessantenni e settantenni che cadono dall’alto e che lavorano in nero. Per vedere la reale situazione dei morti sul lavoro in Italia guardare la pagina d’introduzione dell’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?