Cari visitatori, sono a invitarvi a partecipare all'inaugurazione della mia mostra presso la Fondazione Carisbo di Bologna, saranno esposte 100 opere su queste tragedie che tratto come artista dal 1980. Aiuterà a sensibilizzare. Parteciperanno numerosi familiari di morti sul lavoro da diverse regioni italiane. Inaugurazione alle ore 16 del 20 dicembre presso la Fondazione carisbo di via Farini 15. La mostra durerà fino al 19 gennaio 2025. con la speranza che la prorogano anche a febbraio
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 30 novembre
Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
domenica 30 agosto 2009
E' MORTO ANTONINO DI DIEGO A VIGNOLE BORBERA DI ALESSANDRIA. E' MORTO MAURIZIO BIANCALANI UN IMPRENDITORE DI 48 ANNI A QUARRATA DI PISTOIA
29 agosto Pistoia. E’ morto MAURIZIO BIANCALANI un co-titolare di una ditta
che produce materiale plastico. di 48 anni. L’incidente mortale sul lavoro si è verificato la scorsa notte a Quarrata, in provincia di Pistoia. BIANCALANI, co-titolare di una ditta che produce materiale plastico la Va. Ma., ha perso la vita schiacciato da un carico, mentre si trovava a lavorare all'interno dello stabilimento.
venerdì 28 agosto 2009
LETTERA IN RICORDO DI DANIELE MELIS, BRUNO E LUIGIUN
Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul post "ACCENDI UNA CANDELA O UNA LAPIDE VIRTUALE IN OMAG...": ciao ragazzi sicuramente vi ricorderete l'incidente avvenuto il 26 maggio alle saras raffineria situata in sarroch(ca) sono il fratello di Daniele Melis uno dei tre operai morto per colpa delle esalazioni tossiche sprigionatesi all'interno di un accumulatore di gasolio.Un mio pensiero va prima di tutto a mio fratello Daniele e ai suoi coleghi Bruno e Luigiun secondo pensiero va alle persone che taciono e non sanno ammetere il vero terrore che ogni giorno gli accompagna nelle raffinerie di tutto il mondo ormai la vita di un uomo è diventata un oggetto di scambio con il denaro "sei morto l'azienda pagherà la tua morte" purtroppo sta succedendo questo e chiunque leggerà queste due righe lo potrà confermare.Ma non dobbiamo dimenticarci dell'umiltà di queste persone e lottare contro questi grandi colossi industriali affinche facciano sicurezza a norma di legge perchè la vita di una persona non può e non potrà mai essere paragonata al denaro.Ragazzi noi vivi dobbiamo far si che queste morti bianche non accadano più lottiamo lottiamo lottiamo per continuare a vivere perchè la vita nessuno ha diritto di togliercela. ciao Dani grazie per essere stato mio fratello ti ringrazio per questo il mio dolore servirà affinchè la tua dignità non ti sarà restituita ciao Dani un giorno sono sicuro che ci ricontreremo.un BACIO
SAVONA, 28 AGO -e' morto Gheorge Wladut Asavei un romeno di 28 anni.Gheorge e' morto in seguito a un incidente sul lavoro a Bardineto, nel Savonese, in circostanze da chiarire. Un bosniaco di 38 anni, coinvolto forse nello stesso incidente, e' invece ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. I due, impiegati con un regolare contratto in un agriturismo della zona, potrebbero essere stati investiti da un trattore o un altro mezzo agricolo mentre erano impegnati in qualche lavoro nei campi.
Potenza 28 ago E’ morto Cezar Ungurianu, rumeno di 30 anni. Cezar è morto a Genzano di Lucania (Potenza) dopo essersi ribaltato con il trattore. Cezar era domiciliato proprio presso l’azienda agricola in località Monteserico
mercoledì 26 agosto 2009
E' MORTO UN GIOVANE OPERAIO A MILANO
domenica 23 agosto 2009
E' MORTO A IMOLA DI BOLOGNA VICTOR PINCICAN. E' MORTO VINCENZO FACCHINETTI A LECCO
Lecco 19 agosto E' morto Vincenzo Facchinetti all'ospedale di Lecco l'operaio edile di 62 anni di Cerete (Bergamo) che era rimasto gravemente infortunato lo scorso 20 luglio in un incidente sul lavoro in un cantiere di Primaluna (Lecco), in Valsassina. L'operaio era ricoverato dal giorno dell'infortunio - una caduta dalla scala da un'altezza di circa tre metri con trauma cranico ed encefalico - in neurorianimazione in prognosi riservata. Oggi il magistrato di turno dovrebbe stabilire i tempi di concessione del nullaosta dopo gli esami sulla salma.
lunedì 17 agosto 2009
E' MORTO GERARD CARRASCO HUANAN OPERAIO PERUVIANO A PERUGIA
Tanti morti anche in agosto
Pescara, 13 ago E’ morto Nicola Pavone operaio di 48 anni. Nicola stava lavorando sul tetto di un capannone coperto in parte con lastre di plexiglass. All'improvviso, forse anche per la rottura della lastra, e' precipitato da un'altezza di 10 metri battendo violentemente a terra la testa. Inutili i soccorsi scattati immediatamente perche' Pavone ha cessato di vivere quasi subito per le gravi ferite riportate.
Messina E’ morto Nicola Caprino un ragazzo di 17 anni. Giuseppe è morto folgorato mentre lavorava all'esterno di una villa a Gaggi, in provincia di Messina. Il giovane aiutava il padre durante la stagione estiva, a conclusione dell'anno scolastico. Mentre tagliava con una motosega una mattonella, l'ultima prima della pausa pranzo, ha preso in mano un cavo elettrico ed è rimasto folgorato. I carabinieri stanno indagando per accertare eventuali responsabilità nella tragedia e l'osservanza delle norme di sicurezza sui luoghi del lavoro. Il titolare della ditta è il padre della giovanevittima. lastra.
PAVIA - È morto Davide Achilli vigile del Fuoco. Davide di 39 anni compiuti il 5 luglio scorso, ha finito lì la sua vita e il suo sogno, coronato poco più di un anno fa: un sogno di quelli su cui, a volte, si scherza, perché è comune a tanti bambini. Ma qualche adulto, poi, lo realizza per davvero: diventare vigile del fuoco. Come Davide, tornato dalle macerie del terremoto d’Abruzzo appena una settimana fa, attorno al quale tutta Voghera si è da subito stretta. Il papà Agostino, il comandante di Pavia Fabrizio Piccinini, il suo caposquadra Giuseppe Pillucci. E poi il comandante regionale Antonio Monaco a nome dei 3 mila vigili del fuoco lombardi affiancati da 2 mila volontari. Nella «sua» caserma al 10 di via Turati («qui veniva a fare i turni anche saltando i giorni di riposo», ricordano i colleghi), venerdì la camera ardente per l’ultimo saluto. Venerdì pomeriggio alle 16, il funerale solenne in duomo, con il vescovo di Tortona Martino Canessa. Ci vuole un po’ di tempo per raggiungere questo angolo di Lombardia vicino al confine con l’Emilia, famoso per i riti della Settimana Santa. L’incendio nel capannone - Crotta è anche il nome dell’azienda che ne è proprietaria - era partito verso le 20.30, quando ancora non era buio del tutto. L’inchiesta della procura cercherà di spiegarne il perché. Gli abitanti sono corsi subito, a vedere: con paura, anche per le cisterne di gasolio che tuttavia non hanno preso fuoco. I dispositivi di chiusura hanno «sfiatato», hanno fatto il loro dovere. I pompieri sono arrivati da Voghera e da Broni verso le 22, quando le fiamme erano già alte: anche dall’altra parte della valle le vedevano bene. Hanno cominciato subito a lavorare, ad aggirare il capannone avvolto dalle fiamme: quando il muro alto quasi 5 metri gli è crollato addosso, senza che alcuno dei suoi compagni, al momento, se ne avvedesse, Davide stringeva nelle mani la lancia. I vigili del fuoco impegnati, in quel momento, erano sei. C’è stato il crollo, la prima richiesta per l’ambulanza: erano quasi le dieci e mezza. Massimo Bernuzzi, un volontario («ma tra di noi che differenza c’è: volontari o no, il lavoro non cambia») del distaccamento di Broni è ferito, il crollo del l’ha travolto. È lui a dare l’allarme: anche Davide è sotto. Si fa la conta, è vero, manca un vigile: «È stato un secondo», dice Pierangelo, uno degli abitanti di Crotta, usciti dalle case - poche decine - spaventati, a vedere. Alle 23 e qualche minuto se ne va l’ambulanza con Davide. I suoi colleghi vanno avanti a lavorare: ci vorranno ancora delle ore per domare il fuoco.
Roma e’ morto un impiegato di 28 anni dopo essere andato a verificare i lavori sul tetto di un capannone. Il giovane addetto al servizio commerciale di un'azienda che opera in un cantiere edile in via della Arti a Fiumicino, è morto ieri sera dopo essere caduto dal tetto di un capannone. L'uomo era salito sulla struttura per fare delle fotografie che avrebbero dovuto documentare lo stato di avanzamento dell'intervento. La sua società, infatti, aveva appaltato ad una ditta la rimozione della copertura in amianto del capannone, e l'impiegato doveva verificare a che punto fosse l'opera. L'uomo è caduto dal tetto ed è morto sul colpo. I carabinieri della stazione di Fiumicino stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente
Forlì Cesena E’ morto un agricoltore di 62 anni è morto schiacciato sotto al suo mezzo.
Caserta E’ morto Marco Taglenti operaio di 35 anni. Tragico incidente sul lavoro ieri mattina a Caserta. Un operaio è morto precipitando dalla cima di un capannone posto all'interno della Firema Trasporti. Un volo di dieci metri che ha causato ferite talmente gravi da provocare la morte di Marco. Marco Taglienti, residente a Monte San Giovanni Campano (in provincia di Frosinone) è deceduto un'ora dopo il ricovero nell'ospedale civile di Caserta dove era stato trasportato d'urgenza ieri mattina dopo il terribile incidente. Marco Taglienti lavorava per l'azienda Edil pittura Sorana con sede legale a Pescosolido (provincia di Frosinone). La ditta è specializzata nella rimozione dell'amianto. E proprio per questo tipo di lavoro era stata ingaggiata dalla Firema Trasporti per mettere in sicurezza un capannone. Pare che quello di ieri fosse l'ultimo giorno di lavori previsto per la squadra di operai.
Pistoia. E’ morto un edile, l'altro ferito. I due muratori si trovavano all'interno di un fossato di tre metri di profondità e di un metro e mezzo di larghezza, quando il terreno ha ceduto. Stavano togliendo l'armatura a un muro davanti a uno scannafosso profondo tre metri e mezzo. Il terreno alle spalle dei due giovani muratori calabresi è franato seppellendoli. Uno è morto, un altro è rimasto ferito alle gambe. L'incidente sul lavoro è avvenuto questa mattina intorno alle 9 a Casalguidi, vicino a Serravalle Pistoiese. L'operaio deceduto aveva 45 anni ed era padre di tre figli. I due, al lavoro per una ditta edile che ha sede a Firenze, si trovavano all'interno di un fossato di tre metri di profondità e di un metro e mezzo di larghezza. Sul posto sono subito intervenuti i medici del 118 e tre squadre dei vigili del fuoco. Prima è stato estratto l'operaio ferito alle gambe, poi scavando per un'ora l'altro operaio
giovedì 6 agosto 2009
E' MORTO GIUSEPPE GALLO A GENOVA. E' MORTO GAETANO MONTANINO A NAPOLI. E' MORTORASID BASIC A BERGAMO. E' MORTO MICHELE BORELLI A CAMPOBASSO
NAPOLI - E' MORTO GAETANO MONTANINO. E’ stato arrestato uno dei due presunti assassini della guardia giurata uccisa nella notte in città. Si tratta di D.C., 28 Anni, pregiudicato, rimasto ferito anche lui nella sparatoria e portato dal complice in ospedale. Lo rende noto la questura. Sono ancora in corso le ricerche dell'altro malvivente. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Gaetano Montanino, di 45 anni, è rimasto vittima di un tentativo di rapina insieme al collega Fabio De Rosa, 25 anni, rimasto ferito gravemente, ma non è in pericolo di vita. Le due guardie giurate, in forza all'istituto "La Vigilante", durante il loro turno di servizio sono state affrontate da due persone in sella ad uno scooter, con i volti coperti dai caschi. I malviventi, senza dire una parola, avrebbero subito iniziato a sparare colpendo a morte Gaetano Montanino e ferendo il suo collega. Sulla vicenda indagano gli agenti della squadra mobile della questura di Napoli. Sul posto è stata trovata una pistola con la matricola abrasa, probabilmente usata dai criminali.
BERGAMO E’ MORTO RASID BASIC Un operaio bosniaco di 58 anni. Rasid, è morto dopo essere stato investito da un mezzo pesante nel cortile della fabbrica dove lavorava, in provincia di Bergamo. L'incidente è avvenuto alla Lucchini sidermeccanica spa. Basic è stato travolto da un autocarro guidato da un autista tedesco. Sul posto è intervenuto anche un elicottero del 118, ma per l'operaio non c'è stato niente da fare. L'uomo era sposato e padre di due figli.
CAMPOBASSO. E’ MORTO Michele Borrelli, papà dell'ex sindaco di San Giuliano di Puglia. L'incidente, con tutta probabilità, è avvenuto in serata, ma la scoperta del cavadere è stata fatta solo poco prima della mezzanotte. Borrelli, 76enne, come suo solito, stava lavorando nel podere di famiglia. L'uomo è salito sul trattore ed ha cominciato ad arare i campi. Ad un certo punto, lungo un tratto in leggera pendenza, il trattore si è ribaltato. E per l'uomo non c'è stato nulla da fare. A dare l'allarme, in serata, sono stati i familiari di Borreli, che non lo hanno visto rientrare a casa al solito orario. E così, i familiari, hanno immediatamente allertato gli uomini del 118 che si sono recati sul luogo della tragedia. Una volta qui però il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso del 76enne. Borrelli, con tutta probabilità, infatti era già morto da un paio d'ore. Sul posto, oltre ai familiari ed ai sanitari, sono poi arrivati anche i rappresentanti delle forze dell'ordine, i quali hanno proceduto ad effettuare tutti i rilievi del caso per accertare le cause dell'incidente. E non è escluso che la perdita di controllo sia stata causata da un malore. La salma del 76enne è stata poi portata all'obitorio. Nella giornata odierna invece dovrebbero svolgersi, presso la Chiesa madre del paese, i funerali dell'uomo. Una tragedia che in poche ore ha fatto immediatamente il giro del paese colpito duramente dal sisma del 2002
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.