Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane(escluso itinere), con l'indenza sulla popolazione, ci sono anche i morti non assicurati a INAIL e in nero. Sono i morti dall'inizio dell'anno al 7 settembre. Dalle peggiori in nero
Il mese di settembre si conclude con il povero rider Aly Jamat di 31 anni investito giorni prima di notte mentre faceva consegne (muoiono tutti nell’ultima consegna, così come la povera Enrica Filippi morta alla guida di un furgone 3 giorni fa), mentre moriva nasceva ad Aly una bimba, il suo secondo figlio. Aly è il 77esimo morto di settembre, il 778 esimo sui luoghi di lavoro nel 2024, ma con itinere diventa il 1018 esimo. Sempre le stesse categorie, con le stesse percentuali in questi 17 anni di monitoraggio, con l’aggravante che con leggi come il Job act, che ha precarizzato il lavoro di tutti i nuovi assunti del comparto privato, con un indiscriminato aumento dell’età della pensione, senza fare distinzione di chi svolge un lavoro pericoloso (per sé e per gli altri) da chi non corre nessun pericolo, ha provocato un forte aumento dei morti sui luoghi di lavoro. Vi racconteranno che non è vero, soprattutto chi fa parte della lobby miliardaria e trasversale sulla Sicurezza. Ma noi non ci arrendiamo e la verità sta venendo a galla: gli italiani sanno, grazie all’Osservatorio che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che vengono diffusi, ma fanno come i giapponesi, resistono nel loro fortino assediato dal buon senso. Nel report i morti di tutte le regioni e province italiane, con grandi sempre se si contano tutti e in rapporto agli abitanti in età lavorativa senza fare distinzioni tra assicurati a INAIL e gli altri, anche in nero, che sono il 35/40% dei morti in più. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 nei primi 9 mesi del 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 778 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1018 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 151 totali 110 sui luoghi di lavoro Milano 12, Bergamo 7 Brescia 26 Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 7 Mantova 6 Monza Brianza 13 Pavia 12 Sondrio 5 Varese 4 CAMPANIA 101 totali 76 sui luoghi di lavoro Napoli 18 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 22 EMILIA ROMAGNA 75 totali 59 sui luoghi di lavoro Bologna 16 Rimini 1 Ferrara 5 Forlì Cesena 4 Modena 9 Parma 6 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 79 - 59 sui luoghi di lavoro Palermo 20 Agrigento 4 Caltanissetta 3 Catania 6 Enna Messina 9 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 7 TOSCANA 63 totali 49 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 4 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 13 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5 VENETO 75 totali 56 luoghi di lavoro Venezia 8 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 9 Verona 13 Vicenza 10 LAZIO 86 totali 46 sui luoghi di lavoro Roma 16 Viterbo 6 Frosinone 10 Latina 11 Rieti PIEMONTE 62 totali 45 sui luoghi di lavoro Torino 18 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 5 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1 PUGLIA 57 totali 44 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 5 Lecce 10 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Bolzano 14 Trento 19 ABRUZZO 37 totali 26 sui luoghi di lavoro L'Aquila 5 Chieti 10 Pescara Teramo 6 SARDEGNA 41 totali 30 sui luoghi di Cagliari 7 Sud Sardegna 2 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 10 MARCHE 39 totali 26 sui luoghi di lavoro Ancona 5 Macerata 9 Fermo 1 Pesaro-Urbino 5 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 29 totali 20 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 3 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Pordenone 5 Triste 1 Udine 6 Gorizia 2 LIGURIA 21 totali 15 sui luoghi di lavoro Genova 3 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 15 totali 10 sui luoghi di lavoro Perugia 9 Terni 2 BASILICATA 15 totali 11 sui luoghi di lavoro Potenza 8 Matera 3 Molise 9 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 113 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 103gli autotrasportatori 90 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 74 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 19 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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giovedì 30 settembre 2021

Dopo i sette morti per infortuni dimartedì i cinque di mercoledì. E' così ogni giorno, solo che i media in questi giorni ne parlano, Nel post i morti di ieri e la situazione di ogni provincia italiana dall'inizio dell'anno. nella foto Benito Branca morto ieri: lascia moglie e due figli piccoli. Un morto a Roma: muore il 135esimo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno

 Incidente sul lavoro a Roma dove un operaio è morto dopo essere precipitato da una impalcatura. La tragedia nel primo pomeriggio da una palazzina di viale America. A perdere la vita un uomo, romano di 47 anni. 

A chiamare il 112 intorno alle 13:30 di mercoledì 29 settembre un collega della vittima, in quel momento impegnato in alcuni lavori su una piattaforma di un cantiere edile che si trovava all'undicesimo piano di un palazzo che si trova al civico 311 di viale America, sulle Torri Ligini, conosciute come Torri dell'Eur o Torri delle Finanze. 

A 14 nei pressi di Foggia. sull'autostrada A14 Bologna-Taranto, nel tratto tra Poggio Imperiale e San Severo in direzione di Bari, è avvenuto un infortunio mortale nel quale un addetto di una ditta esterna - all’altezza del km 528 - è morto dopo essere stato investito da un mezzo pesante durante la fase di installazione di un cantiere. Lo comunica l’ufficio stampa di Autostrade evidenziando che il «cantiere era correttamente presegnalato». Sono intervenuti, tra gli altri, i soccorsi sanitari e le pattuglie della Polizia stradale.

Veronma Tragedia sul lavoro a Cologna Veneta. Per cause ancora in corso di accertamento, un operaio è rimasto schiacciato sotto un camion. La tragedia ieri sera. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del Suem 118, con un’ambulanza infermierizzata e un’auto medica. Ma è stato tutto invano: il trauma da schiacciamento sotto il mezzo pesante si è rivelato fatale e l’uomo non ce l’ha fatta, morendo sul posto. I carabinieri sono intervenuti sul luogo dell’incidente per svolgere le indagini e i rilievi.

Bolzano Ennesimo incidente sul lavoro con esito mortale. Questa mattina in Alto Adige, a Rifiano, in Val Passiria, nella zona di Merano, poco dopo le 9:30 di ieri, un agricoltore cinquantenne è morto schiacciato dal trattore sul quale stava lavorando.L'agricoltore era in un frutteto nei pressi del campo sportivo di Rifiano quando improvvisamente il mezzo si è ribaltato. Il lavoratore è rimasto incastrato sotto il trattore e, a seguito delle gravi lesioni riportate, è deceduto sul colpo. 

Tragedia sul lavoro martedì 28 settembre: a perdere la vita Valeriano Bottero, residente a Loreggia ma domiciliato a Castelfranco Veneto. Stava tinteggiando su un'impalcatura quando è caduto da un'altezza di 5 metri

Brindisi Un operaio di 42 anni è deceduto in seguito al crollo del tetto della palazzina che stava ristrutturando.Benito Branca, padre di due figli piccoli, è morto sul colpo e per lui sono stati vani gli sforzi del personale del 118. Ancora non è stata resa nota la dinamica dell'incidente.



OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO

Attivo dal 1° gennaio 2008 con lavoro volontario

Morti sul lavoro nel 2021 al 30 settembre

ci sono stati 1124 morti complessivi per infortuni sul lavoro. Di questi 540 sono morti sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere. A questi occorre aggiungere anche i lavoratori morti per covid considerati a tutti gli effetti morti per infortunio sul lavoro.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima.

 per contatti carlo.soricelli@gmail.com

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

Già 135 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2021.

Occorre aggiungere i morti per infortuni da coronavirus: 90 medici morti per coronavirus nel 2021 (360 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne.

l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità.

Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni.

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

Morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2021: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro

Lombardia 58 Milano (10), Bergamo (10), Brescia (13), Como (3), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (2), Monza Brianza (), Pavia (8), Sondrio (4), Varese(3)   CAMPANIA 51 Napoli (17), Avellino (7), Benevento (4), Caserta (11), Salerno (12))   TOSCANA 47 Firenze (10), Arezzo (2), Grosseto (3), Livorno (3), Lucca (5), Massa Carrara (2), Pisa‎ (7), Pistoia (10), Siena (2) Prato(3) EMILIA ROMAGNA  40 Bologna (5), Rimini (4) Ferrara (3) Forlì Cesena (3) Modena (8) Parma (5) Ravenna (5) Reggio Emilia (6) Piacenza (1) PIEMONTE  40 Torino (12), Alessandria (7), Asti (3), Biella (2), Cuneo (13), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (1) VENETO 38 Venezia (3), Belluno (1), Padova‎ (12), Rovigo (1), Treviso (7), Verona (6), Vicenza (7)  LAZIO 31 Roma (16), Viterbo (2) Frosinone (6) Latina (6) Rieti (1) PUGLIA 27 Bari (6), BAT (1), Brindisi (3), Foggia (4), Lecce (7) Taranto (6) ABRUZZO 22  L'Aquila (4), Chieti (9), Pescara (1) Teramo (8) CALABRIA 26   Catanzaro (6), Cosenza (11), Crotone (1) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) SICILIA 25 Palermo (4), Agrigento (5), Caltanissetta (), Catania (4), Enna (1), Messina (4), Ragusa (6), Siracusa (1), Trapani‎ () TRENTINO ALTO ADIGE 21 Trento (7) Bolzano (14)    MARCHE 19  Ancona (4), Macerata (3), Fermo (1), Pesaro-Urbino (6), Ascoli Piceno (5) Fermo  FRIULI VENEZIA GIULIA 12 Pordenone (2) Trieste (1) Udine (8) Gorizia (1 SARDEGNA 9 Cagliari (2) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (5), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (1).Sulcis iglesiente  ()    BASILICATA 8 Potenza (6) Matera (2) UMBRIA 8 Perugia (6) Terni (2)  Molise 5  Campobasso (2) Isernia (3). LIGURIA 6 Genova (2), Imperia () La Spezia (2), Savona (2)  VALLE D’AOSTA (2)

                                   Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio      

Carlo.soricelli@gmail.com

mercoledì 29 settembre 2021

Un orribile martedì di sangue con sette lavoratori morti sui luoghi di lavoro: due operai muoiono congelati da una fuga di azoto a Milano. Agricoltore muore decapitato da una trebbiatrice

 

Milano Due operai sono deceduti in un deposito di azoto della sede dell'ospedale Humanitas a Pieve Emanuele nel Milanese. I due, lavoratori di una ditta esterna di Bergamo, la Autotrasporti Pé di Costa Volpino, sono deceduti a causa di ustioni da congelamento. Si chiamavanono Emanuele Zanin e Jagdeep Singh, di 42 e 46 anni. La ditta aveva l'incarico di effettuare le operazioni di trasporto e rifornimento di azoto liquido nel serbatoio dell’Humanitas. La dinamica dell'evento è al vaglio delle forze dell'ordine. L'area è stata messa in sicurezza per sospetto intossicamento

C. G un camionista palermitano di 52 anni, ha perso la vita, questa mattina, in un tragico incidente sul lavoro a Capaci. Il camionista sarebbe stato travolto dal suo mezzo e schiacciato contro un muro.

Non si ferma la tragica sequenza di morti bianche in Piemonte. L’ultimo infortunio sul lavoro è avvenuto questa mattina 28 settembre in un’officina meccanica di Nichelino, Il proprietario di una piccola azienda è caduto da un’impalcatura alta circa due metri, riportando un grave trauma cranico.

A perdere la vita è stato Lorenzo Perna, prprietario di un'azienda a conduzione familiare. Stava cercando di togliere un colombo morto dal sottotetto. Era da solo in officina al momento dell’incidente e l’allarme è stato dato dai vicini del capannone confinante. 


MILETO (VV) – Era rimasto gravemente ustionato mentre stava facendo lavori di saldatura sul tetto della propria abitazione, a Mileto. È morto oggi, dopo una settimana di agonia, il pensionato Giovanni Colaci, a causa di un incidente che si era verificato giorni fa a Mileto. Colaci si trovava sul tetto di un’abitazione, sita in via Luca Conforti, per effettuare dei lavori di saldatura usando la fiamme ossidrica, quando a causa dei fumi sprigionati era svenuto. In un attimo i vestiti dell’uomo avevano preso fuoco, provocandogli ustioni in particolare agli arti inferiori.

Padova Un operaio è morto dopo essere caduto da un'impalcatura alta cinque metri. Valeriano Bottero, 52 anni, era un imbianchino e titolare di una ditta di tinteggiatura. Stava lavorando a una facciata di un'azienda.

Un imprenditore agricolo di 54 anni è morto in serata dopo essere stato  decapitato dalle lame di una macchina agricola, una trebbiatrice, a Pontasserchio, nella provincia di Pisa. Il corpo è stato ritrovato intorno alle 20.30 ma l'incidente sul lavoro potrebbe essere avvenuto ancora prima. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per liberare il corpo rimasto intrappolato nel macchinario e i carabinieri per ricostruire la dinamica.

martedì 28 settembre 2021

Oggi 5 morti nelle province di Milano(due vittime, Torino, Padova e Palermo

Saverio Guerra un operaio muore dopo 10 giorni di agonia; era stato schiacciato da un macchinario. I familiari hanno acconsentito alla donazione degli organi. Perde la vita 68enne cadendo da una scala in un appartamento in ristrutturazione.

 

TRICASE- Era salito su una scala per raggiungere un’inferriata a diversi metri d’altezza. E’ stata questa a cedere secondo una prima ricostruzione della dinamica 


Como Saverio Guerra Nella fotto) era


ricoverato in condizioni dipserate dal 17 settembre all’ospedale Sant’Anna, è purtroppo deceduto nelle scorse ore l’operaio di 56 anni di Nova Milanese che era rimasto schiacciato da un macchinario mentre stava lavorando in un’azienda di Inverigo.
L’infortunio era avvenuto in un’azienda di lavorazione metalli di via Valsorda nella quale l’operaio, stava svolgendo le sue mansioni. Il 56enne era rimasto schiacciato sotto un macchinario.  Sulle cause della tragedia sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Cantù e dei tecnici dell’Ats Insubria, intervenuti nell’azienda di Inverigo. I familiari hanno acconsentito alla donazione degli organi.

Lecce Cade da una scala e muore. Questa mattina, intorno alle 11,30, il secondo incidente sul lavoro avvenuto in pochi giorni. A perdere la vita Donato Piscopiello, un 68enne, operaio in pensione, impegnato nei lavori di ristrutturazione di un’abitazione di  Tricase. L’impatto al suolo è avvenuto dopo un volo di circa quattro metri. L’operaio è morto sul colpo e quando sono arrivate le ambulanze del 118 non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che ora stanno indagando per capire come siano andati i fatti. Solo qualche giorno fa, in un altro incidente sul lavoro, aveva perso la vita Fabio Sicuro, 39 anni di Martano. Anche lui stava lavorando nella ristrutturazione di un immobile a Palmariggi.


 


OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO

Attivo dal 1° gennaio 2008 con lavoro volontario

Morti sul lavoro nel 2021 al 28 settembre

ci sono stati 1096 morti complessivi per infortuni sul lavoro. Di questi 529 sono morti sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere. A questi occorre aggiungere anche i lavoratori morti per covid considerati a tutti gli effetti morti per infortunio sul lavoro.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima.

 per contatti carlo.soricelli@gmail.com

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

Già 134 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2021.

Occorre aggiungere i morti per infortuni da coronavirus: 90 medici morti per coronavirus nel 2021 (360 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne.

l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità.

Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni.

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

Morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2021: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro

Lombardia 56 Milano (8), Bergamo (10), Brescia (13), Como (3), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (2), Monza Brianza (), Pavia (8), Sondrio (4), Varese(3)   CAMPANIA 51 Napoli (17), Avellino (7), Benevento (4), Caserta (11), Salerno (12))   TOSCANA 45 Firenze (10), Arezzo (2), Grosseto (3), Livorno (3), Lucca (5), Massa Carrara (2), Pisa‎ (5), Pistoia (10), Siena (2) Prato(3) EMILIA ROMAGNA  40 Bologna (5), Rimini (4) Ferrara (3) Forlì Cesena (3) Modena (8) Parma (5) Ravenna (5) Reggio Emilia (6) Piacenza (1) PIEMONTE  39 Torino (11), Alessandria (7), Asti (3), Biella (2), Cuneo (13), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (1) VENETO 35 Venezia (3), Belluno (1), Padova‎ (10), Rovigo (1), Treviso (7), Verona (5), Vicenza (7)  LAZIO 30 Roma (15), Viterbo (2) Frosinone (6) Latina (6) Rieti (1) PUGLIA 27 Bari (6), BAT (1), Brindisi (3), Foggia (4), Lecce (7) Taranto (6) ABRUZZO 22  L'Aquila (4), Chieti (9), Pescara (1) Teramo (8) CALABRIA 25   Catanzaro (6), Cosenza (11), Crotone (1) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (2) SICILIA 24 Palermo (3), Agrigento (5), Caltanissetta (), Catania (4), Enna (1), Messina (4), Ragusa (6), Siracusa (1), Trapani‎ () TRENTINO ALTO ADIGE 20 Trento (7) Bolzano (13)    MARCHE 19  Ancona (4), Macerata (3), Fermo (1), Pesaro-Urbino (6), Ascoli Piceno (5) Fermo  FRIULI VENEZIA GIULIA 12 Pordenone (2) Trieste (1) Udine (8) Gorizia (1 SARDEGNA 9 Cagliari (2) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (5), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (1).Sulcis iglesiente  ()    BASILICATA 8 Potenza (6) Matera (2) UMBRIA 8 Perugia (6) Terni (2)  Molise 5  Campobasso (2) Isernia (3). LIGURIA 6 Genova (2), Imperia () La Spezia (2), Savona (2)  VALLE D’AOSTA (2)

                                   Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio      

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lunedì 27 settembre 2021

Tecnico ENEL muore fulminato mentre lavora su un traliccio la tragedia nel veronese

 

l 118 di Verona ha parlato di infortunio sul lavoro nel descrivere l'incidente mortale avvenuto oggi pomeriggio, 26 settembre, a Palù. Un tecnico di Enel Energia è rimasto folgorato ed è deceduto. Gli operatori sanitari sono arrivati a soccorrerlo con un'ambulanza ed anche con l'elicottero, ma la morte dell'operaio era già sopraggiunta e non era dunque più possibile salvarlo portandolo in ospedale.

A supportare le operazioni dei sanitari, i vigili del fuoco ed i carabinieri di Zevio. I militari hanno spiegato che il tecnico era al lavoro su di un traliccio dell'energia elettrica che era guasto, però non hanno confermato l'ipotesi comunicata dal 118 e cioè che la folgorazione del lavoratore sia stata provocata da un fulmine. I pompieri hanno recuperato il corpo della vittima

sabato 25 settembre 2021

PERICOLOSI ANCHE I LAVORI DOMESTICI: Muore una casalinga cadendo dal quarto piano mentre sistema una tenda. PERDE LA VITA UN EDILE E UN AGRICOLTORE COLPITO TEMPO FA DAGLI ZOCCOLI DI UN BOVINO


 

Fermo 24 Settembre 2021 - Perde la vita mentre stava lavorando nel cantiere edile, vani i soccorsi e l'intervento dell'eliambulanza. Ancora una tragedia sul luogo di lavoro oggi alle 16 in contrada Cese, frazione di Montefortino, un edile stava lavorando su una scala all'interno di un cantiere edile per la ristrutturazione di un'abitazione privata danneggiata dal sisma del 2016, quando per cause in corso di accertamento è caduto compiendo un volo di circa 3 metri e impattando con la testa sul cemento e rimanendo ucciso sul colpo.

Era ricoverato all'ospedale da 15 giorni dopo essere stato ferito dagli zoccoli di un bovino sul posto di lavoro. Alla fine non ce l'ha fatta Giuseppe Canicattì, 48 anni, di Canicattì. Canicattì si trovava in coma all'ospedale di Messina dopo essere rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro. Su quanto accaduto ha aperto un’inchiesta la Procura di Agrigento competente per territorio ha aperto un’inchiesta. 

 

Angela Maria Gattavara è morta cadendo dal quarto piano mentre sistema una tenda, un lavoro domestico trasformatosi in tragedia: l 73enne è morta sul colpo. 


OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO

Attivo dal 1° gennaio 2008 con lavoro volontario

Morti sul lavoro nel 2021 al 24 settembre

ci sono stati 1090morti complessivi per infortuni sul lavoro. Di questi 525 sono morti sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere. A questi occorre aggiungere anche i lavoratori morti per covid considerati a tutti gli effetti morti per infortunio sul lavoro.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima.

 per contatti carlo.soricelli@gmail.com

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

Già 134 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2021.

Occorre aggiungere i morti per infortuni da coronavirus: 90 medici morti per coronavirus nel 2021 (360 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne.

l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità.

Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni.

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

Morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2021: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro

Lombardia 55 Milano (8), Bergamo (10), Brescia (13), Como (2), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (2), Monza Brianza (), Pavia (8), Sondrio (4), Varese(3)   CAMPANIA 51 Napoli (17), Avellino (7), Benevento (4), Caserta (11), Salerno (12))   TOSCANA 45 Firenze (10), Arezzo (2), Grosseto (3), Livorno (3), Lucca (5), Massa Carrara (2), Pisa‎ (5), Pistoia (10), Siena (2) Prato(3) EMILIA ROMAGNA  40 Bologna (5), Rimini (4) Ferrara (3) Forlì Cesena (3) Modena (8) Parma (5) Ravenna (5) Reggio Emilia (6) Piacenza (1) PIEMONTE  39 Torino (11), Alessandria (7), Asti (3), Biella (2), Cuneo (13), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (1)VENETO 34 Venezia (3), Belluno (1), Padova‎ (10), Rovigo (1), Treviso (7), Verona (4), Vicenza (7)  LAZIO 29 Roma (15), Viterbo (2) Frosinone (6) Latina (6) Rieti () PUGLIA 26 Bari (6), BAT (1), Brindisi (3), Foggia (4), Lecce (6) Taranto (6) ABRUZZO 22  L'Aquila (4), Chieti (9), Pescara (1) Teramo (8) CALABRIA 25   Catanzaro (6), Cosenza (11), Crotone (1) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (2) SICILIA 24 Palermo (3), Agrigento (5), Caltanissetta (), Catania (4), Enna (1), Messina (4), Ragusa (6), Siracusa (1), Trapani‎ () TRENTINO ALTO ADIGE 20 Trento (7) Bolzano (13)    MARCHE 19  Ancona (4), Macerata (3), Fermo (1), Pesaro-Urbino (6), Ascoli Piceno (5) Fermo  FRIULI VENEZIA GIULIA 12 Pordenone (2) Trieste (1) Udine (8) Gorizia (1 SARDEGNA 9 Cagliari (2) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (5), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (1).Sulcis iglesiente  ()    BASILICATA 8 Potenza (6) Matera (2) UMBRIA 8 Perugia (6) Terni (2)  Molise 5  Campobasso (2) Isernia (3). LIGURIA 6 Genova (2), Imperia () La Spezia (2), Savona (2)  VALLE D’AOSTA (2)

                                   Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio      

Carlo.soricelli@gmail.com

 


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?