morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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sabato 29 dicembre 2012

Muore un bambino di 4 anni schiacciato da un escavatore in manovra in un cortile

MODENA, 31 DIC Un agricoltore di 81 anni e' morto schiacciato dal trattore a Missano di Zocca. La tragedia alle 14.30. Dalle prime ricostruzioni la vittima, un pensionato del posto, sarebbe stata travolta dal mezzo mentre lavorava su un terreno, probabilmente in pendenza. Sono intervenuti l'Elisoccorso, il 118 e i carabinieri. Ogni tentativo di rianimare l'anziano e' stato vano. 27 dicembre Tragedia in Trentino Alto Adige a Pinzolo. Un bambino di 4 anni è morto schiacciato da un escavatore nel piazzale della ditta del padre a Pinzolo, Secondo una prima ricostruzione, a manovrare il mezzo ci sarebbe stato un parente del bimbo. E' intervenuta un'eliambulanza con medico a bordo, il quale ha tentato inutilmente di rianimarlo ma è deceduto sul colpo. abbiamo voluto inserire questo bambino, non tra i morti per infortuni sul lavoro,ma per ricordare quante vittime innocenti muoiono in varie circostanze se non si adottano tutte le misure sulla Sicurezza del lavoro

venerdì 28 dicembre 2012

La Lombardia ha già superato del 2,5% i morti sui luoghi di lavoro del 2011

Arezzo 28 dicembre E' morto Luigi Coppola investito da un furgone mentre lavorava sulla strada riparando delle buche. la tragedia questa mattina questa mattina alle 8.30 nella frazione di Ruscello. Da una prima ricostruzione, il furgone, dopo aver travolto l'operaio, ha anche tamponato violentemente il mezzo del Comune. Sono 38 i morti sui luoghi di lavoro in Toscana nel 2012. Varese E' morto dopo una settimana l'operaio moldavo di 49 anni che era caduto da un ponteggio a Ferno, risalente al 20 dicembre scorso. Il decesso è avvenuto all'ospedale di Circolo di Varese, dove il muratore era ricoverato da una settimana, con un esteso ematoma al cervello che lasciava poche speranze di recupero. La vittima lavorava in un'azienda in sub appalto per l'azienda di Turbigo responsabile del cantiere allestito all'interno di un capannone.

Votiamo alle primarie del PD il Senatore Paolo Nerozzi che ci ha sempre dato una mano con l'Osservatorio

Domenica ci saranno le primarie del PD e senza nessun ombra di dubbio voterò per Paolo Nerozzi per l'ottimo lavoro che ha fatto come Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato e per la collaborazione che ha sempre datonella sua veste all'Osservatorio Indipendente di Bologna di cui sono l'ideatore e curatore. E poi viene dal mondo del lavoro e dal Sindacato (CGIL) e io faccio parte del "Comitato per portare in massa i lavoratori in Parlamento nelle prossime elezioni". consiglio agli amici bolognesi di votarlo in queste primarie.

domenica 23 dicembre 2012

E' morto a 26 anni diego Colosio travolto da una pala della sua escavatrice

Bergamo 22 dicembre e' morto Diego Colosio di soli 26 anni.Il giovane è morto nel Basso Sebino dopo essere stato investito dalla pala della sua escavatrice. LLa tragedia in una cascina in località Spondelle Secondo le prime ricostruzione dei Carabinieri, Colosio era nel cortile di casa a riparare una piccola escavatrice quando la pala ha ceduto, travolgendolo. Le cause dell’incidente sono però ancora in fase di accertamento. A ritrovare il corpo senza vita del giovane è stato un vicino, residente in una cascina poco lontana. Sul posto insieme ai Carabinieri della stazione di Tavernola anche l’elisoccorso e il medico dell’Asl. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare la morte. SONO 15 I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO IN PROVINCIA DI BERGAMO DALL'INZIO DELL'ANNO E 79 IN LOMBARDIA CHE SUPERA IN QUESTO MOMENTO I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO DEL 2011 CHE SONO STATI 78

venerdì 21 dicembre 2012

Slovacchia E' morto Nicolae Hart, 51 anni, romeno, residente a Thiene

Slovacchia E' morto Nicolae Hart, 51 anni, romeno, residente a Thiene. Hart ha perso la vita el pomeriggio di ieri in un grave incidente sul lavoro: secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe rimasto schiacciato proprio dal macchinario che stava sistemando.

giovedì 20 dicembre 2012

E' morto nel salernitano massimo robustelli di 41 anni a causa di un'esplosione di una bombola

SALERNO 20 dicembre È Morto Massimo Robustelli, 41 anni. Robustelli era il titolare della ditta individuale che si occupava di impianti di riscaldamento e climatizzazione stando alle prime ricostruzioni un operaio era intento a effettuare una saldatura quando una bombola, contenente una miscela di ossigeno e acetilene, è esplosa. Oltre alla vittima ci sono stati altri 3 feriti che non sono in pericolo di vita.

mercoledì 19 dicembre 2012

Un altro morto in provincia di Torino

Torino E' morto un operaio di 53 anni di cui non si conosce ancora la nazionalità cda circa 7 metri d'altezza da un ponteggio e morendo sul colpo. La tragedia a Scalenghe e la vittima è un operaio ternano è deceduto stamattina a Scalenghe, mentre stava lavorando in un cantiere edile per una ditta umbra di cui è dipendente. Sul posto sono intervenuti l'elisoccorso del 118, i cui medici hanno constatato il decesso, i carabinieri e lo Spresal dell'Asl di zona, a cui competeranno le indagini. La provincia di Torino risulta seconda in Italia come numero di morti sui luoghi di lavoro dopo la provincia di Brescia.

dopo le primarie del PD auspichiamo la ricandidatura del Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato del Senatore Paolo Nerozzi

Come curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti per infortuni sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com, che vorrei ricordare alla politica locale bolognese e alle Istituzioni Regionali emiliane, che sono gli unici che ignorano l'importanza che ha assunto a livello nazionale questo osservatorio per gli italiani che cercano notizie in tempo reale su questo triste e incivile fenomeno. Io personalmente e l'Osservatorio formato solo da volontari, è primo in Italia nel Web per anzianità e numero di contatti (oltre 700.000), siamo molto contenti della ricandidatura del senatore Paolo Nerozzi per le prossime elezioni politiche. La CGIL, (a cui sono iscritto) e il Segretario CGIL Gruppi hanno fatto un'ottima scelta di ricandidarlo. In questi 5 anni di monitoraggio delle vittime e delle continue denunce per la sottovalutazione del fenomeno, abbiamo trovato nel Senatore Paolo Nerozzi, Vice presidente della Commissione Morti sul Lavoro, un ottimo interlocutore che ha aiutato l'Osservatorio con una continua collaborazione per chiarire molti aspetti e situazioni, soprattutto sul numero di morti, che le statistiche ufficiali sottovalutano tutti gli anni per il monitoraggio parziale che fanno delle vittime. Ciò fa avere una visione distorta ai cittadini sull'entità di queste tragedie che vorrei ricordare sono in triplo della Germania, nonostante quel paese abbia 20 milioni d’abitanti in più e che sia molto più industrializzato. Ciò fa sottovalutare il fenomeno che andrebbe affrontato con la massima fermezza. Alla CGIL, una forza democratica importantissima rimprovero però di non scendere in campo massicciamente e con la forza di cui è disponibile, per portare in parlamento le sue donne e i suoi uomini migliori e le lavoratrici e i lavoratori più preparati. Anche a leggere i giornali di oggi risulta evidente che le proposte complessive dei partiti (SEL e PD) e le auto candidature in quei partiti, che purtroppo la situazione complessiva nella prossima legislatura sarà simile all'attuale. Che il mondo del lavoro non sarà praticamente rappresentato. Su 945 eletti in parlamento in questa legislatura ci sono solo 4 operai, alcuni sindacalisti e 27 impiegati. Praticamente il mondo del lavoro dipendente, i precari, i disoccupati, gli studenti e pensionanti non avranno nessuna rappresentanza diretta. Un parlamento di CLASSE E questo è una vergogna. Ed è per questo che abbiamo creato un comitato di cittadini contro questa autentica anomalia democratica. Non vogliano un parlamento che non rappresenta decine di milioni di lavoratori. Certo che se quello che si sta delineando sarà confermato ci sarà, anche con il nostro appoggio un'annullamento in massa delle schede elettorali.Carlo Soricelli

E' morto eros vadovotti un cavatore di marmo in provincia di sondrio

Sondrio 19 dicembre E' morto Eros Vedovatti di45 anni. Vedovatti un cavatore, ha perso la vita per le gravi ferite riportate in un incidente sul lavoro avvenuto in una cava della località Sabbionaccio, nella frazione in quota di San Giuseppe. La vittima secondo la prima ricostruzione dell'accaduto da parte di carabinieri e ispettori Asl, era impegnato a perforare un blocco di marmo ma il cappuccio della sua felpa sembra sia rimasto impigliato in un macchinario che lo avrebbe scaraventato contro il blocco di marmo. Il lavoratore + stato trasportato in gravi condizioni al'ospedale di Sondrio dove però è spirato

venerdì 14 dicembre 2012

Di Vincenzo Luccarelli Bilancio dei morti sul lavoro da gennaio a novembre 2012

Pubblicato il 14 dic 2012 da Vincenzo Lucarelli Il quadro che si prospetta attraverso la lettura dei dati relativi ai morti sul lavoro nei primi undici mesi di quest’anno (forniti dallo specifico Osservatorio Indipendente di Bologna), evidenzia una situazione non ancora esaustiva, complessivamente parlando. Per il fatto che, da gennaio a novembre gli infortuni sul lavoro sono stati 587, mentre quelli in itinere 513. A cui andrebbero aggiunti 3860 incidenti sulle strade e quelli, non ancora identificati, nell’ ambiente domestico. Tuttavia, il lavoro dell’Osservatorio di Bologna, come sempre, è utile. Persino prezioso, perché al dato numerico di 587 + 513 si somma il raffronto con gli abitanti, con le regioni e le categorie esaminati. Financo con alcune significative percentuali di accadimento, da cui salta fuori, per esempio, che il 35,5% delle vittime documentate appartengono all’agricoltura per cause prevalenti addebitate allo schiacciamento nell’uso dei trattori. Segue l’edilizia, con il 28,4% sul totale, con cadute dall’alto delle impalcature. Mentre, l’industria vera e propria registra una percentuale pari all’11,8%, a cui ha concorso il terremoto dell’Emilia Romagna. I servizi, invece, non sono andati al di là del 5,8%. Altri, come il settore dell’autotrasporto nel suo insieme si attesta al 6,6%. Per conto suo (visto l’impiego bellico all’estero) và l’Esercito con il 2,7%. E, come elemento non proprio di curiosità, il 3% dei morti sul lavoro è appannaggio degli stranieri, inclusi i lavoratori extra-comunitari. Quanto all’età delle vittime, il 4,9% denuncia meno di 29 anni. Il 14,1% è riservato alla fascia di età tra 30 e 39 anni, il 24,48% tra 40 e 49 anni. Mentre dai 50 ai 59 anni la percentuale si ferma al 15,7%, per salire al 45% tra i 60 e i 69 anni e, oltre i 70 anni, si ferma al 12,8%. Nella classifica delle regioni a rischio infortuni sul lavoro, i primi posti sono occupati dal Trentino Alto Adige, dall’Abruzzo, dalla Val d’Aosta, dalla Calabria e dall’Emilia Romagna. Lazio, Puglia e Campania chiudono la classifica. Se questo è quanto viene specificato nella sua analisi da Carlo Soricelli (Curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna) nel merito del rapporto tra morti e popolazione residente, una considerazione, niente affatto estemporanea, sorge spontanea. Ossia che lavoro e salute, in una situazione economica come l’attuale, non collimano alla luce del fallimento fin qui registrato dagli indicatori di ripresa e sviluppo. A cui si relazionano tempi troppo poco ordinari. Non a caso, dopo un’emergenza finanziaria e occupazionale che si trascina da oltre 4 anni, la turbolenza inesausta ha finito per legarsi alle inquietudini prevalenti nella società italiana. Fino a ritardare l’uscita dal tunnel, più volte evocata recentemente in sede internazionale e nazionale. Stando così le cose, la prevenzione diventa ipotetica, perché da una parte si continua a morire di lavoro e, dall’altra, si muore anche per assenza di lavoro. Emblematico, a riguardo, il binomio tra salute e lavoro, così come è saltato fuori di recente a proposito del caso ILVA di Taranto. Infatti, (come sottolinea il Corriere della Sera a pagina 32 del 3 dicembre 2012) “chi aveva salutato l’istallazione del maggior complesso siderurgico europeo, vede ora un contesto stravolto nel suo tessuto sociale”. Qui, prosegue il Corriere della Sera, “la siderurgia ha rubato la manodopera alla campagna, alla pesca, alle botteghe artigiane e, di fatto, ha lasciato sul territorio veleni, diossina, polveri ed acidi”. Per non parlare “della tromba d’aria dei giorni scorsi, quasi che gli Dei abbiamo voltato per sempre le spalle ai tarantini”. Detto questo, che fare? Ovviamente, non c’è da stare allegri anche se bisogna rimboccarsi le maniche e tentare una conciliazione con l’inconciliabile, laddove taluni protagonisti e attori della vicenda (senza escludere i politici e i governanti di ieri e di oggi) hanno accumulato molti torti e poche ragioni da vendere. Incluse le disillusioni prodotte dal vivere quotidiano di un mondo che si pensava perfetto. Come se la scienza contemporanea da sola avesse trovato il modo di realizzare un desiderio che “l’umanità (Corsera 25/9/2012) coltiva da millenni”. Rappresentata “dall’eliminazione dell’incertezza e del rischio per le nostre vite”. Che “fanno parte come un tutt’uno con l’esistenza umana”. D’altra parte, dall’epistolario tra lettori e giornali, emerge che “lavoro vivo e lavoro morto, distinguevano gli studiosi della condizione operaia”. “Lavoro vivo quello degli uomini per la fatica che affrontavano, lavoro morto quello delle macchine e degli opifici”. Condizione, quindi, contraddittoria tra lavoro e salute, quasi una catena moderna, che blocca ogni iniziativa di prevenzione, di risanamento ambientale e di ripresa produttiva.

giovedì 13 dicembre 2012

Muoiono due autotrasportatori nel ferrarese

Ferrara, 12 dicembre. Due camionisti sono morti in uno scontro tra tir sulla strada statale Romea, a Comacchio. Secondo le prime ricostruzioni della polizia stradale, i due camion viaggiavano in direzioni opposte quando uno dei due ha invaso la corsia opposta scontrandosi con il tir che veniva dall'altro senso di marcia. Squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro per tentare di estrarre i corpi dei due conducenti incastrati nelle lamiere. Sono in corso indagini per accertare le cause della tragedia. A causa dell'incidente la strada e' stata chiusa al traffico. Sono già 11 i morti in provincia di Ferrara sui luoghi di lavoro e 62 in Emilia Romagna che si conferma la regione con più vittime sui luoghi di lavoro in rapporto alla popolazione

mercoledì 12 dicembre 2012

Anche oggi 4 morti sui luoghi dilavoro

FOGGIA –E' morto Domenico Formillo,un operaio di 28 anni, di Viggianello (Potenza). Formillo ha perso la vita in un incidente sul lavoro accaduto a Casalvecchio di Puglia Il povero giovane giovane stava lavorando su un traliccio della corrente, ad un’altezza di 15 metri, quando è precipitato nel vuoto. Secondo quanto verificato dai carabinieri che indagano sull’accaduto, l’operaio, per cause in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio ed è caduto nel vuoto. I primi a soccorrerlo sono stati alcuni compagni di lavoro che hanno immediatamente chiamato il 118. Purtroppo è morto per le gravi ferite riportate mentre veniva trasportato all'ospedale ALTRI DUE MORTI IN CAMPANIA E UNO IN SARDEGNA

Siaomo a 600 morti sui luoghi di lavoro, anche quest'anno una carneficina

Purtroppo ieri abbiamo toccato la spaventosa cifra di 600 lavoratori morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno, sono oltre 1100 se si aggiungono i lavoratori morti sulle strade e in itinere.

martedì 11 dicembre 2012

Anche oggi 3 morti sul lavoro

VERONA, 11 DIC E' morto un operaio di 56 anni in un incidente sul lavoro avvenuto oggi in una ditta di Castelnuovo del Garda, un'azienda meccanica che opera nel settore industriale. Secondo una prima ricostruzione l'operaio, addetto alla catena di montaggio, sarebbe stato colpito al volto da un pezzo di lamiera, staccatosi dalla macchina su cui l'operaio stava lavorando. Ci chiediamo come mai le protezioni non siano state sufficienti a salvargli la vita. Sono 11 i morti sui luoghi di lavoro in provincia di Verona dall'inizio dell'anno e che risulta quella con più vittime. Sono 41 i morti in Veneto dall'inizio dell'anno sui luoghi di lavoro Cuneo E' morto Armando Giuseppe di 73 anni. La tragedia questa mattina presso una ditta di Borgo San Dalmazzo un infortunio mortale sul lavoro. ISi stava caricando su un camion un carico di materiale ferroso quando all'improvviso dall'altro lato una lamiera è scivolata, ha rimbalzato sulla vettura e l'ha colpito sulla testa. Il Pretore con le forze dell'ordine ha fatto i necessari rilievi. Probabile autopsia sulla salma.

lunedì 10 dicembre 2012

E' morto Narender Malhotra un indiano di 43 anni

Cuneo 10 dicembre E' morto Narender Malhotra un indiano di 43 anni. Malhotra morto nel pomeriggio in un incidente su lavoro avvenuto al Molino Chiavazza rimanendo impigliato in una macchina che posiziona i sacchi di farina sui bancali. A dare l'allarme è stato un compagno di lavoro.. Sono intervenuti il 118 con l'elisoccorso, gli ispettori dello Spresal, i vigili del fuoco di Racconigi e i carabinieri ma purtroppo per lui non c'era più niente da fare.

domenica 9 dicembre 2012

RICORDO DI TUTTI I MORTI SUL LAVORO

Oggi 6 dicembre ricorre l’anniversario della strage alla ThyssenKrupp di Torino in cui morirono bruciati vivi 7 operai. Li ricordiamo attraverso un comunicato dei loro compagni. 5° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE THYSSENKRUPP DI TORINO LA CLASSE OPERAIA NON DIMENTICA... Domani ricorre il 5° Anniversario della strage alla ThyssenKrupp di Torino che ha barbaramente ucciso i nostri compagni di lavoro Antonio, Roberto, Bruno, Angelo, Rocco, Saro e Giuseppe, sacrificati in nome del profitto. Cinque anni che non hanno minimamente scalfito il loro ricordo nei familiari, nei compagni di lavoro, in tutti quelli che li hanno conosciuti. Ancora una volta rinnoviamo la nostra solidarietà e vicinanza alle famiglie dei nostri compagni e a quelle di tutti i morti sul lavoro nel nostro Paese, una vera e propria piaga sociale causata da chi non si fa scrupoli a fare profitti sulla pelle dei lavoratori. Da quel 6 dicembre 2007 non è cambiato nulla, si continua a morire nei cantieri, nelle strade, nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro. La crisi di questo sistema produttivo riduce le opportunità di lavoro, crea schiere di disoccupati e precari pronti a lavorare a qualsiasi salario e condizione di sfruttamento, insicurezza e pericolo che generano sempre più morti, infortuni e malattie da esposizione a sostanze nocive, in costante crescita. La soluzione accomodante del governo “tecnico” chiamato a risolvere la crisi non può essere la soluzione: Monti, Draghi, Fornero, Lagarde e tutti i vertici dei governi e delle maggiori autorità europee provengono da quegli stessi gruppi bancari e finanziari che, con manovre e speculazioni, hanno creato questa crisi. E non saranno certo loro a prendere le misure necessarie (lavoro dignitoso e utile per tutti) a tirarci fuori dal pantano economico, sociale e culturale in cui siamo sempre più immersi. La soluzione non possiamo che essere noi lavoratori: non basta più difendere il posto di lavoro e pretenderne la sicurezza ma lottare, ognuno nella propria organizzazione di appartenenza, per un traguardo politico più ampio e che possa garantirci tutte quelle misure di cui abbiamo bisogno, dignità del lavoro, tutela della salute, servizi efficienti e cultura a prezzi popolari. Tutti insieme i comitati di famigliari delle vittime del profitto (ThyssenKrupp, Viareggio, Umbria Olii, Ilva di Taranto, Ass. Toffolutti di Piombino, Casale Monferrato, L'Aquila), gli organismi che si battono contro la devastazione ambientale (No Tav, No TEM e comitati contro le devastazioni), gli operai che si battono per il lavoro sicuro e dignitoso (Fiat, Alcoa, Ilva, minatori del Sulcis, studenti, precari, disoccupati, lavoratori della scuola, dei trasporti e della sanità), il Movimento Pastori Sardi e il Movimento dei Forconi, la sinistra sindacale, la Fiom-CGIL e i sindacati di base hanno tutta l'autorevolezza necessaria per porsi come alternativa politica a coloro che ci hanno trascinato in questa crisi. E' questo il modo migliore per far sì che resti vivo il ricordo di questi nostri compagni: creare, sulle ceneri di questo sistema in declino, un mondo più giusto in cui i morti per profitto siano una barbarie del passato. "...il capitale non ha riguardo per la salute e per la durata della vita dell'operaio, quando non sia costretto a tali riguardi dalla società" (K. Marx) Torino, 5 dicembre 2012 Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino

venerdì 7 dicembre 2012

E' morto Mario Quarantelli nel genovese

GENOVA, 7 Dicembre E' morto Mario Quarantelli di 53 anni. Quarantelli dipendente del Comune di Casarza Ligure, e' morto oggi in seguito ad un infortunio sul lavoro avvenuto sulla strada per Bargone. La vittima stava pulendo la sede stradale con la spazzatrice per cause in via d'accertamento il mezzo e' uscito di strada precipitando in una scarpata. Inutili i soccorsi.

giovedì 6 dicembre 2012

E' morto Bruno Raddi travolto da un cancello pesante una tonnellata

La Spezia 6 dicembre E' morto Bruno Raddi operaio di 42 anni. La tragedia nello stabilimento dell’area ex San Giorgio, ora di proprietà di ASG. La vittima era dipendente di una ditta di serramenti e stava posizionando assieme ad altri due colleghi una grossa cancellata in uno degli ingressi della ex San Giorgio, l’area recentemente acquisita dal gruppo Malacalza. Il cancello pesante oltre una tonnellata, per cause ancora in fase d'accertamento, si è abbattuto addosso al povero Raddi uccidendolo sul colpo. Lorenzo Cimino, Segretario della Camera del Lavoro della Spezia, appresa la notizia si è recato subito sul luogo: «Inconcepibile morire in questo modo, siamo affranti, ci stringiamo

lunedì 3 dicembre 2012

E' morto Gaetano de Stefano in provincia di Catania

Catania E' morto Gaetano De Stefano, un giovane di 17 anni dilaniato dalla fresa mentre lavorava in un vigneto a Mazzarrone. sembra che la fresa lo ha agganciato al giubbotto dilaniandolo e uccidendolo sul colpo sul colpo. Sono 3 i lavoratori morti in provincia di Catania in pochi giorni e 11 dall'inizio dell'anno U

E' morto Fernando Orticelli di 48 anni.

Latina 2 dicembre 2012 E' morto Fernando Orticelli operaio di 48 anni. La tragedia a seguito delle ferite riportate in un infortunio sul lavoro avvenuto questa mattina all'interno di un'azienda di Aprilia .Orticelli e stato e stritolato da una macchina avvolgitrice mentre stava eseguendo dei lavori di manutenzione in un'azienda che si occupa di confezionamento e imballaggio per conto terzi. Trasferito d'urgenza al San Camillo di Roma con l'eliambulanza del 118, ma le sue condizioni erano così gravi che è morto poco dopo. Sull'episodio aperta un'inchiesta, seguita dai carabinieri e dal personale del servizio igiene pubblica della Asl di Latina.

domenica 2 dicembre 2012

E' morto nel porto di Catania Riccardo B. investito da un escavatore

CATANIA 1 dicembre 2012 E' morto Riccardo B. di 34 anni. Il giovane operaio stava lavorando all'interno del cantiere per la darsena nel porto di Catania. Una distrazione di pochi secondi e nel pomeriggio si è consumata la tragedia. Riccardo. B è morto dopo essere stato travolto da un escavatore manovrato da un collega che non si è accorto della sua presenza. Il mezzo stava effettuando una retromarcia e ha investito l'operaio, che è morto sul colpo.

sabato 1 dicembre 2012

cartine geografiche dell'inciviltà, morti sul lavoro nelle regioni italiane nei primi 11 mesi del 2012

E' il Trentino Alto Adige la regione con più morti sul lavoro nel 2012 in rapporto al numero di abitanti

Dall’1 gennaio al 30 novembre sono morti sui luoghi di lavoro in Italia 583 lavoratori. Qui sotto l’incidenza della morti sui luoghi di lavoro in ogni regione in rapporto al numero di abitanti. Totale popolazione italiana 60.626.442 Trentino A.A 0,0000202 1.037.114 abitanti Abruzzo 0,0000193 1.342.366 abitanti Valle d'Aosta 0,0000156 128.230 abitanti Calabria 0,0000145 2.011.395 abitanti Emilia-Romagna 0.0000136 4.432.418 abitanti Molise 0,0000125 319.780 abitanti Umbria 0,0000122 906.486 abitanti Basilicata 0,0000119 587.517 abitanti Liguria 0,0000111 1.616.788 abitanti Friuli V.G. 0,0000105 10° 1.235.808 abitanti Toscana 0,0000093 11° 3.749.813 abitanti Piemonte 0,0000084 12° 4.457.335 abitanti Sicilia 0,0000083 13° 5.051.075 abitanti Sardegna 0,0000083 13° 1.675.411 abitanti Veneto 0,0000081 14° 4.937.854 abitanti Marche 0,0000076 15° 1.565.335 abitanti Lombardia 0,0000073 16° 9.917.714 abitanti Puglia 0,0000070 17° 4.091.259 abitanti Campania 0,0000063 18° 5.834.056 abitanti Lazio 0,0000047 19° 5.728.688 abitanti

venerdì 30 novembre 2012

Strage DI LAVORATORI: Sono 18 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro negli ultimi 6 giorni

Catania 29 novembre E' morto Felix Pereira un lavoratori straniero di 53 anni. Pereira e' morto in un infortunio sul lavoro in una fabbrica di manufatti in cemento a Caltagirone. La tragedia e' avvenuto nel pomeriggio . Pereira secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, sarebbe precipitato da un'altezza di circa 4 metri probabilmente a causa di un malore. Oggi nella fabbrica, in parte sequestrata, c'e' stato un sopralluogo dei carabinieri dell'Ispettorato del lavoro per accertare se siano state rispettate le norme sulla sicurezza. Con i 4 lavoratori morti oggi arriviamo a contare 18 morti in solo sei giorni

Le regioni che nel 2012 hanno il peggior andamento sulle morti sui luoghi di lavoro

Le sorprese in questa triste classifica nei primi 11 mesi del 2012 E'il Trentino Alto Adige che ha la maglia nera nel rapporto morti sui luoghi di lavoro e numero di abitanti, segue l'Abruzzo, la Val D'Aosta,la Calabria e l'Emilia Romagna.Le regioni con il miglior andamento sono il Lazio(al 20° posto), la Lombardia (19°), la Puglia e la Campania pari merito al 18° posto, e la Sicilia al 17° posto. Occorre ricordare che altri parametri quali l'indice occupazionale e d altri non hanno nessun valore, a morire sono soprattutto anziani agricoltori e in nero in tutte le professioni, vittime che spesso non compaiono nelle statistiche ufficiali.

mercoledì 28 novembre 2012

Sono otto le vittime sul lavoro in soli due giorni. Trovato il corpo di Francesco Zaccaria a 30 m di profondità

E' stato trovato a 30 metri di profondità il corpo di Francesco Zaccaria il giovane operaio disperso a causa della tromba d'aria Un operaio risulta disperso all'ILVA per una tromba d'aria che ha colpito lo stabilimento ILVA. I lavoratori che avevano occupato gli impianti lasciano lo stabilimento per il pericolo di scoppi. I sommozzatori sono al lavoro per cercare l'operaio disperso che era alla guida della gru, ma si teme per la sua vita. Anche in questi due giorni ci sono state 8 vittime sui luoghi di lavoro in Piemonte, in Lombardia, in Emilia romagna, in Puglia e in Sicilia: su queste tragedia l'Italia è unita dalle stesse barbarie.

martedì 27 novembre 2012

E' morto davide Bellei a Modena

Modena 26 novembre 2012 E' morto Davide Bellei un lattoniere di 74 anni. Bellei, è morto sul lavoro precipitando da una piattaforma per compiere lavori sul tetto della sede della Maserati Corse in via delle Nazioni, nella zona industriale a nord di Modena. Dalle prime ricostruzioni, Bellei, è precipitato da un'altezza di 7 metri. E' stato soccorso e portato in ospedale, ma sono stati vani i tentativi per salvargli la vita. Sono già 60 i morti sui luoghi di lavoro in Emilia romagna, che si conferma anche quest'anno una regione con più vittime sul lavoro anche se si escludono i lavoratori morti sotto i capannoni del terremoto.

lunedì 26 novembre 2012

Muore un operaio a Vercelli

Vercelli 26 novembre 2012 E' morto Salvatore giunta di 49 anni. La tragedia in un magazzino di Vercelli. questa mattina l'operaio dipendente di una cooperativa stava aiutando un trasportatore a scaricare il mezzo,quando nella manovra è rimasto schiacciato dall'automezzo. Inutili i soccorsi. Sull'accaduto sta indagando la polizia. L'azienda è rimasta chiusa tutto il giorno in segno di lutto.

sabato 24 novembre 2012

Sono morti 6 lavoratori romeni stagionali, di cui 3 donne e 3 uomini

Cosenza 24 novembre. Sono 6 i lavoratori romeni di cui 3 donne, morti travolti da un treno mentre attraversavano i binari al ritorno di una giornata passata in un fondo a raccogliere clementine. La tragedia a Rossano Il treno coinvolto è il regionale 3753, partito da Sibari e diretto a Reggio Calabria e la tragedia è avvenuto verso le 17. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, i vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Sembra che l'auto travolta dal treno è una Fiat Multipla e secondo fonti delle Fs, dalle prime ricostruzioni è passata sui binari in un punto dove c'è un attraversamento in affidamento da un privato e dotato di cancello ad apertura manuale: colpita il pieno dal convoglio, l'auto sarebbe stata trascinata per una ventina di metri sui binari restando infine incastrata sotto la motrice. Altri due lavoratori che erano sulla Multipla si sono salvati perchè erano scesi dal mezzo ad aprire il passaggio a livello. Speriamo che questi lavoratori erano assunti con regolare contratto, altrimenti i loro famigliari non prenderanno neppure la pensione e l'eventuale risarcimento dall'INAIL. tra l'altro temiamo che non vengono neppure considerati morti sul lavoro dalle stattistiche ufficiali

Ancora un morto sul lavoro in provincia di Brescia

Brescia 23 novembre E' morto Emilio Mologni operaio edile di 44 anni. Melogni è stato vittima di un tragico incidente questa mattina intorno alle 5 Castrezzato. Secondo una prima ricostruzione, Melogni era alla guida di un furgone Renault Traffic e stava uscendo da un cantiere dove lavorava assieme a un collega che al momento dell'incidente era seduto accanto a lui, probabilmente non ha visto arrivare un'auto Audi A3 che ha travolto il furgone. Sono critiche le condizioni delle altre due persone, tra cui il conducente dell'Audi.

venerdì 23 novembre 2012

Muore un giovane autotrasportatore in provincia di Bergamo

Bergamo 22 novembre 2012 E' morto un camionista di 28 anni, di Foresto Sparso. Il giovane è morto schiacciato dal camion che aveva parcheggiato nel cortile dell' azienda florovivaistica per la quale lavorava. La vittima aveva parcheggiato il pesante mezzo che, forse per cause in fase d'accertamento si mosso, investendola e uccidendola sul colpo.

giovedì 22 novembre 2012

E' morto nel bresciano Claudio Ravelli

Brescia 22 novembre E' morto Claudio Ravelli di 44 anni. Ravelli è morto fulminato per aver toccato con il braccio della gru che stava manovrando i cavi dell'alta tensione: la tragedia a Montonale a Desenzano. Ravelli stava scaricando il suo camion, utilizzando la gru collocata sul mezzo, quando ha inavvertitamente toccato i cavi dell'alta tensione. Sul posto sono intervenuti il 118 e i Vigili del Fuoco. Ravelli lascia due figlie gemelle di dodici anni e la moglie Marina. Sono 18 i morti sui luoghi di lavoro in provincia di Brescia dall'inizio dell'anno e purtroppo si sta confermando anche quest'anno ai vertici di questa triste classifica. Quasi tutti i morti sui luoghi di lavoro di questa provincia sono in agricoltura e edlizia

mercoledì 21 novembre 2012

Muoiono due elicotteristi in provincia di Belluno

BELLUNO 20 novembre 2012 sono morti due elicotteristi di cui non si conosce ancora l'identità n località Morgan nel comune di Trichiana. L'elicottero provato con a bordo questi due lavoratori che stavano spargendo bocconi avvelenati anti-volpe è precipitato uccidendoli nello schianto con il suolo. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, Ansv, ha confermato la morte dei due occupanti del velivolo e ha aperto un’inchiesta. Le due vittime lavoravano per una azienda di Salerno che aveva vinto un appalto della Uls per limitare i danni dovuti dall’eccessiva presenza delle volpi. Secondo una prima ricostruzione, sembra che l'elicottero avrebbe deviato dalle rotte prestabilite ed abituali ed è andato a toccare dei cavi dell’alta tensione. Il velivolo nel precipitare a colpito anche una casa abitata da due donne che per fortuna sono rimaste illese ma sotto choc.

domenica 18 novembre 2012

Muore dopo più di un mese Giuseppe Barletta nel brindisino

Brindisi E' morto Giuseppe Barletta, operaio di 47 anni a Masagne. Barletta e’ morto all'ospedale Perrino di Brindisi per le ferite da schiacciamento avvenuto lo scorso 27 settembre nell'officina di una ditta di autodemolizioni. La tragedia per un cedimento di un cric mentre smontava un'automobile.

venerdì 16 novembre 2012

E' morto Federico lappo di 43 anni nel padovano

Padova 16 novembre 2012 E' morto Federico Lappo un artigiano di 43 anni cadendo dal tetto di un'abitazione a San Martino di Lupari. Lappo stava eseguendo alcuni lavori e per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri e dei tecnici dello Spisal, è precipitato al suolo da un'altezza di diversi metri, e rimanendo ucciso sul colpo. Inutile l'immediato arrivo dei sanitari del Suem 118, giunti sul posto anche con un elicottero. Lappo era il titolare di una ditta della provincia di Vicenza, specializzata in impianti fotovoltaici.

giovedì 15 novembre 2012

E' morto nel bellunese Franco Ganz cadendo dal tetto di una porcilaia

Belluno E' morto Franco Ganz di 59 anni cadendo dal tetto a Limona. Un pezzo di sostegno che cede e sotto c’è il vuoto: cinque metri di volo, la testa su uno spigolo di una mangiatoia. E' morto così Franco Ganz, allevatore di suini da Sedico La tragedia davanti ad alcuni dipendenti: Ganz era salito sul tetto di una delle porcilaie dell’azienda, dove avrebbe dovuto effettuare dei controlli sul lavoro svolto da un'azienda che stava sostiuendo la copertura in eternit. la vittima è caduta al suolo per la rottura di un pannello del solaio.

mercoledì 14 novembre 2012

I morti sul lavoro in Emilia Romagna nel 2011 sono stati molti di più

Sono uscite le "statistiche ufficiali" delle morti sul lavoro in Emilia Romagna, dove si scrive che sono stati nel 2011 84 complessivi (compresi i morti sulle strade e in itinere), mentre sono stati oltre 100 morti, 109 per l'esattezza: 55 solo sui luoghi di lavoro e si arriva a 109 con i morti sulle strade e in itinere. Purtroppo è così per tutte le regioni italiane. Questi dati parziali fanno pensare ad un fenomeno in calo, mentre è in forte aumento. nel 2011 abbiamo registrato un aumento di oltre l'11% rispetto al 2010.

martedì 13 novembre 2012

Muoiono 3 lavoratori dell'ENEL travolti dal crollo di un ponte. E' morto un operaio colpito mortalmente da una gru a Lanciano di Chieti

Grosseto Sono morti Antonella Vanni, 34 anni, di Larderello di Pomarance, Paolo Bardelloni di Massa Marittima, e Maurizio Stella di Follonica tre lavoratori dell'ENEL mentre tornavano a casa da una riunione a Roma. Le vittime sono morte intrappolate a bordo di un'auto con il logo dell'ENEL mentre attraversavano il ponte sul fiume Albegna che è crollato per la furia dell'acqua. Tutte le vittime lavoravano all'impianto geotermico dell'Enel Green Power di Larderello, frazione di Pomarance. QUELLA STRADA ERA CHIUSA La strada che transita sul ponte del fiume Albegna sul quale sono morti i tre dipendenti dell' Enel "era chiusa, come molte altre delle strade intorno, fin dalla notte precedente". Lo ha detto Massimo Luschi, direttore dell'ufficio lavori pubblici della Provincia di Grosseto e dirigente della protezione civile. Resta da capire se i lavoratori dell'ENEL abbiano attraversato il ponte anche se era chiuso al traffico, ma se era chiuso come hanno fatto a passare? Purtroppo temo ci saranno anche dei problemi per il riconoscimento dell'infortunio mortale, e queste vittime probabilmente non verrano neppure considerate "morti sul lavoro", altre morti sul lavoro considerate "invisibili"? Chieti E' morto un operaio, di cui non si conosce ancora l'identità oggi pomeriggio a Fara S.Martino. Da una prima ricostruzione sembra che nel corso dello scavo di alcune fondamenta una ruspa abbia colpito a morte il manovale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Casoli e i carabinieri di Palombaro.

lunedì 12 novembre 2012

E' morto un operaio di 50 anni investito in un cantiere mobile sull'A2

Autostrada A2 E' morto un operaio di un cantiere autostradale di 50 anni investito da un camion all'altezza di Biasca. Stando alle informazioni raccolte sul posto, alcuni addetti dei servizi di manutenzione erano in corsia di emergenza intenti a lavorare in un cantiere mobile che stavano provvedendo alla pulizia dell'autostrada. I colleghi di lavoro della vittima e l’autista del camion sono stati assistiti dal personale medico poiché in evidente stato di shock.

E' morto un netturbino strangolato dal braccio di un compattatore

Teramo 12 novembre 2012 E' morto un netturbino di 52 anni strangolato dal braccio di un un compattatore. La vittima è rimasta strangolata dal braccio meccanico mentre stava completando le operazioni di svuotamento dei cassonetti dei rifiuti a Sant'Egidio alla Vibrata. Il compattatore e' stato sequestrato e il magistrato ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima per stabilire se alla base della tragedia ci sia stato un malore. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne la morte

E' morto un operaio di circa 40 anni all'aeroporto di Fiumicino

Roma 11 novembre 2012 E' morto G.M un operaio di 40 anni schiacciato da un carrello elevatore all'aeroporto di Roma. La tragedia questa sera all'aeroporto di Fiumicino, la vittima era un addetto di una società di handling,l'Aviapartner ed è rimasto schiacciato sotto un carrello elevatore durante le operazioni di scarico di un aereo. L'infortunio mortale sul lavoro di cui non si conosce ancora l'esatta dinamica e per la quale sta indagandola Polizia giudiziaria dell'aeroporto, coordinata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia. Alla scena avrebbero assistito alcuni colleghi della vittima sentiti poi dalla Polizia giudiziaria. Appena dato l'allarme, sul posto sono subito intervenuti i mezzi di soccorso: Polizia, Vigili del fuoco e un'autoambulanza, ma purtroppo non c'era più niente da fare. i passeggeri, che non si sarebbero accorti di nulla, erano già entrati in aerostazione in attesa di ritirare le valigie.

domenica 11 novembre 2012

sono 6 gli agricoltori morti schiacciati dal trattore in novembre e oltre 100 dall'inizio dell'anno

Anche oggi 4 morti sul lavoro Varese 10 novembre 2012 E' morto un agricoltore di 45 anni schiacciato dal trattore a Cadegliano Viconago. Il mezzo si è ribaltato con grande probabilità dalla forte pioggia, che ha reso il terreno della mulattiera instabile. Per lui non c’è stato nulla da fare se non constatarne la morte.

Anche il 10 novembre 3 vittime sui luoghi di lavoro: in provincia di Udine, di Torino e di Verona

Torino 10 ottobre E' morto Fabio Rascacci di 43 anni. Rascacci titolare di un'officina meccanica di Nichelino specializzata in riparazione di mezzi pesanti, è stato schiacciato dal dall'elevatore un camion per il compattamento dei rifiuti. A dare l'allarme suo fratello, che non vedendolo rincasare era andato a cercarlo nella ditta, facendo quindi la terribile scoperta. Secondo i primi rilievi Rascacci sarebbe morto sul colpo,

venerdì 9 novembre 2012

Anche oggi 3 morti sui luoghi di lavoro

Reggio Emilia, 9 nov. E' mortoGiuseppe Magnani un operaio di 54 anni questa mattina a Quattro Castella, La tragedia mentre l'operaio effettuava operazioni di manutenzione di un miscelatore orizzontale. Per cause in via d'accertamento dei carabinieri intervenuti sul posto con il personale della Medicina del Lavoro dell'Ausl di Reggio Emilia, la vittima e' finita all'interno del vano di carico del miscelatore per alimenti morendo sul colpo per i gravi traumi da schiacciamento. Purtroppo l'intervento immediato del 118 è risultato vano. sono due i morti sul lavoro in 2giorni in provincia di reggio Emilia e 3 in una settimana in Emilia Romagna che dall'inizio dell'anno ha già avuto 59 morti sui luoghi di lavoro. Come l'anno scorso, anche se si esculudono i morti sul lavoro causati dal terremoto,l'Emilia Romagna è una delle regioni con più morti sul lavoro. la prima in rapporto al numero di abitanti che è, per noi l'unico parametro valido per valutare l'andamento di una regione per quanto rigurda i morti sul lavoro. Oristano E' morto Giorgio Murtas, un operaio impegnato nello sfalcio dell’erba nei pressi della rotatoria di Cabras. Murtas è caduto e ha battuto con violenza la testa sulla strada dopo essere stato investito da una moto guidata da un govane di 17 anni. Probabilmente abbagliato dal sole il giovane non ha visto l’operaio e l’ha travolto. Sul posto i soccorsi sanitari, che non hanno potuto salvargli la vita. Firenze E' morto Daniele Zini un giovane di 34 anni. Zini è morto in provincia di Firenze dopo essere stato schiacciato da un macchinario. Inutili i soccorsi del 118, giunto sul posto insieme ai carabinieri: per il giovane non c'è stato niente da fare, ogni tentativo di rianimarlo è stato vano.

giovedì 8 novembre 2012

E' morto un camionista falciato da un'auto in provincia di reggio Emilia. E' morto un cinquantenne mentre riparava l'ascensore del suo condominio in provincia di Latina

Reggio Emilia, 7 novembre 2012 - È morto Gianfranco Peta un camionista di 56 anni. Peta era sceso dal suo mezzo in una strada di Bibbiano, quando è stato travolto da una Fiat Punto. È stato trasportato in condizioni disperate al pronto soccorso dell’ospedale di Reggio, dove è deceduto poco dopo. Peta era sceso dal mezzo per scaricare del materiale, lasciando acceso il mezzo con le frecce lampeggianti quando attraversando la strada per risalire, è stato travolto dall'automobile. Latina Un cinquantenne è rimasto schiacciato dall’ascensore che stava riparando, nel condominio in cui abitava: è successo a Sonnino. La vittima aveva già in passato messo mano all’ascensore del condominio ma, questa volta, gli è stato fatale lo sganciamento della puleggia della catena che sorregge la cabina. Sul posto è intervenuta,ma inutilmente, una squadra di Vigili del fuoco. Ci sono tante persone che muoiono mentre svolgono attività diverse da quelle in cui sono impiegate, tra l'altro queste morti non sono neppure considerate morti sul lavoro, visto che probabilmente non era assicurato per svolgere quel lavoro. I problemi per queste morti sono gravissimi per chi incautamente li commissiona e per i familiari della vittima stessa.

mercoledì 7 novembre 2012

E' morto un operaio di 38 anni del Togo nel ferrarese

Ferrara 7 novembre 2012 E' morto Moudanzirou Sankay Souleymane operaio di 38 anni del Togo. La tragedia che ha colpito Souleymane nel pomeriggio a Fossanova San Marco. la vittima era addetta alla manutenzione de è caduto dal tetto, da un’altezza di diversi metri ed è deceduta a causa dei traumi riportati nell'impatto con il suolo. : Souleymane lavorava per una ditta esterna di Forlì specializzata nella manutenzione degli impianti di refrigerazione industriali e si trovava assieme a un collega sul tetto di un'azienda di Fossanova per effettuare la manutenzione dei motori che permettono il funzionamento delle celle frigorifere. Al termine del lavoro il lavoratore del Togo deve aver messo un piede in fallo, scivolando e precipitando al suolo. La dinamica dell’infortunio è ancora al vaglio degli inquirenti giunti sul posto dopo l’allarme lanciato dal collega della vittima presente alla tragedia.

E' morto a Formia di Latina Vincenzo capasso cadendo dal quarto piano di un'abitazione

LATINA 7 novembre 2012 E' morto Vincenzo Capasso edile di 52 anni. Capasso, di Napoli, è morto cadendo dal quarto piano di una palazzina in ristrutturazione a Formia. La vittima era senza imbragatura ed era dipendente di una ditta di ponteggi e costruzioni di Napoli, la tragedia mentre smontava la struttura. Per cause ancora in via d'accertamento, ha perso l'equilibrio ed è caduto nel vuoto facendo un volo di più di dieci metri. I soccorsi sono stati inutili. La procura di Latina ha aperto un'inchiesta per accertare le eventuali responsabilità. Occorre ricordare che quasi la metà dei morti in edilizia sono provocate da cadute dall'alto e che se tutti gli edili avessero a disposizione le imbragature queste morti si dimezzerebbero.

lunedì 5 novembre 2012

Oltre 100 agricoltori schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno, come gli anni passati anche quest'anno assistiamo ad un'autentica carneficina causata dall'indifferenza della politica che non è capace di mettere in campo misure semplici ed efficaci per queste tragedie

Grosseto E’ morto Edo Toninelli di 75 anni. Toninelli, è morto all'ospedale Le Scotte di Siena dove era stato trasportato in gravissime condizioni con il Pegaso. Tolinelli è rimasto schiacciato dal trattore come oltre 100 agricoltori morti dall'inizio dell'anno ,la tragedia dmentre si trovava in un agriturismo a Roselle, sulla strada dei Laghi. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e il pensionato é deceduto poco dopo il suo arrivo all'ospedale di Siena. Sul luogo della tragedia, oltre al personale del 118, sono intervenuti anche i tecnici della prevenzione sui posti di lavoro dell'Asl, i carabinieri e i vigili del fuoco.

domenica 4 novembre 2012

E' morto a Lodi ucciso da tre colpi d'arma da fuoco, mentre era in servizio il carabiniere Giovanni Sali. Anche i carabinieri sono morti sul lavoro "invisibili" per le statistiche ufficiali.

Lodi E' morto Giovanni Sali, carabiniere di quartiere di 48 anni. Sali è stato colpito in via Indipendenza a Lodi. Il suo compito era quello di presidiare il centro storico della città. Un testimone ha riferito di aver sentito 3 colpi d'arma da fuoco e le forze dell'ordine hanno trovato l'arma di Sali di fianco al suo corpo. Sali era in divisa e stava svolgendo regolare servizio nel centro storico di Lodi. L'assassinio del carabiniere è avvenuto in una strada vicino ad una chiesa dove era in corso la messa. Secondo le prime testimonianze i fedeli hanno sentito i tre spari scambiandoli per lo scoppio di petardi. Gli avventori di un bar l'avevano visto passare poco prima dell'assassinio. L'ipotesi più probabile e che Sali si sia imbattuto in persone che stavano commettendo dei reati, che siano riusciti a strappargli l'arma e l'abbiano poi ucciso. Purtroppo sappiamo che anche i carabinieri come i poliziotti e i militari in Afghanistan disponendo di un'assicurazione propria non siano "conteggiati" tra i morti sul lavoro dalle statistiche ufficiali: lo stesso succede per tante altre situazioni di lavoratori che muoiono mentre lavorano sui luoghi di lavoro e sulle strade, in nero e non solo. Un "conteggio" parziale" che fa abbassare il numero complessivo dei morti sul lavoro. Questo vuol dire poi utilizzare queste statistiche non veritiere per rendere meno "burocratiche" e abbassare le normative sulla sicurezza e risparmiare sui controlli. E questa è un autentica vergogna: questi servitori dello Stato meritano tutta la nostra riconoscenza per quello che fanno per la nostra Sicurezza.

venerdì 2 novembre 2012

E' morto Giuseppe Petruzzi schiacciato dal trattore. E' morto Giovanni Palladoro cadendo dal tetto della sua azienda.

Brindisi E' morto Piuseppe Petruzzi agricoltore di 83 anni a Fasano. Petruzzi è l'ennesima morte provocata dal trattore killer. Petruzzi complice la bella giornata di sole era andato a fare alcuni lavori con il trattore quando il mezzo si è ribaltato uccidendolo sul colpo. Vani sono stati i tentativi dei soccorritori per rianimarlo. Napoli, 2 novembre 2012.E' morto Giovanni Palladoro di 64 anni. Palladoro titolare dell'azienda era salito sul tetto per controllare la tenuta della copertura per l'arrivo del maltempo ma il tetto ha ceduto facendolo cadere al suolo uccidendolo sul colpo. L'azienda era chiusa per il ponte di Ognisanti e purtroppo non ci sono testimoni diretti della tragedia.

Rendiamo omaggio in questo giorno ai morti invisibili del lavoro

I MORTI INVISIBILI DEL LAVORO Anche quest'anno, come nel 2011 si sta assistendo ad un'autentica carneficina, sono morti oltre 500 lavoratori sui luoghi di lavoro e più di 1000 complessivamente se si aggiungono i morti sulle strade. Purtroppo le statistiche ufficiali sono parziali, il triste fenomeno è molto più esteso. questo succede perchè vengono considerati morti sul lavoro solo chi dispone di un'assicurazione particolare. Non lo sono i lavoratori che muoiono in nero (tantissimi), non lo sono gli agricoltori pensionati, non lo sono i militari e i poliziotti e in tantissime altre situazioni. L'Osservatorio può documentare tutto questo, purtroppo sbandierando un calo costante delle vittime i cittadini hanno una visione distorta del problema e minimizza così queste tragedie. Con una diminuzione delle vittime che non esiste, si diminuiscono i controlli, gli ispettori e le aziende spendono meno in Sicurezza. RENDIAMO ALMENO UN OMAGGIO A QUESTE TANTISSIME MORTI SUL LAVORO CHE NON SONO NEPPURE CONSIDERATE TALI

mercoledì 31 ottobre 2012

E' morto sul lavoro Gabriele Fazzari a 18 anni

Savona 31 ottobre 2012 E' morto Gabriele Fazzari di soli 18 anni. Il giovane operaio ha perso la vita questa mattina, a Balestrino. Fazzari è stato schiacciato da un mezzo meccanico in una cava della zona. Inutili i soccorsi da parte del personale del 118 e della Croce Rossa di Loano. Sono in corso le indagini dei carabinieri e degli ispettori dell'Asl.

martedì 30 ottobre 2012

E' morto Claudio Marsella nello stabilimento dell'ILVA di Taranto. E' morto Andrea Boscarato in provincia di Venezioa

Venezia 30 ottobre. E' morto Andrea Boscarato di 36 anni. Boscarato è morto questa mattina nel nel depuratore di Campalto. La vittima è stata trovata fra due vasche di depurazione dai colleghi di lavoro e nessuno di loro si era accorto di quanto era accaduto. Al momento non si conoscono le cause della morte che potrebbe essere anche attribuibile ad un malore.Sul posto la polizia e gli ispettori dello Spisal. Nella provincia veneta è la seconda morte in pochi giorni. Taranto 30 ottobre E' morto Claudio Marsella un operaio dell'Ilva di 29 anni. Marsella Il corpo del povero giovane è stato trovato ai piedi di un locomotore all'interno dello stabilimento. Sono in corso accertamenti sulle cause della morte: Marsella potrebbe essere rimasto schiacciato durante le operazioni di aggancio di un carro ferroviario, riportando lesioni mortali al torace. I sindacati dell'Ilva di Taranto hanno proclamato uno sciopero immediato.

lunedì 29 ottobre 2012

Oggi giornata tragica: sono morto 7 lavoratori in diverse parti d'Italia: nelle province di Reggio Calabria, di Bolzano, di Genova, di Bari, di Venezia, di Pavia e di Lucca, purtroppo nel silenzio generale

Venezia 29 Ottobre E' morto Maurizio Lorenzotto di 55 anni. Lorenzotto è morto annegato nei pressi di Chioggia, mentre stava lavorando nella manutenzione dell’impianto di una chiusa sull’Adige. Lorenzotto è caduto nel fiume e, non sapendo nuotare, è stato inghiottito dalla dal fiume in piena. Sul caso stanno indagando i carabinieri locali. BARI E' morto Antonio Roselli di 64 anni cadendo da un ponteggio a Corato. Roselli è stato le sue condizioni sono parse subito gravi ed è morto poco dopo il suo arrivo in opsedale. Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Corato e gli ispettori dello Spesal che hanno già provveduto a informare il magistrato di turno. GENOVA, 29 ottobre E' morto un operaio di una ditta di rottami ferrosi a Ronco Scrivia in Valle Scrivia. Secondo carabinieri, il manovale che lavora in un'azienda meccanica sarebbe rimasto schiacciato da un muro crollato per circostanze ancora da chiarire. A dare l'allarme sono stati i colleghi. La salma e' all'istituto di medicinale legale del San Martino a disposizione della magistratura che sull'episodio ha aperto un'inchiesta.

sabato 27 ottobre 2012

E' morto Fabio carrier nei cantieri dell'Autostrada A3 nei pressi di Reggio Calabria

A3 nei pressi di Reggio Calabria E' morto Fabio Carrier di 54 anni. Carrier è morto tra Bagnara e Silla, sulla nuova autostrada A3: per cause in corso di accertamento, è stato investito dal crollo di una trave. L'Amministratore Unico di Anas Pietro Ciucci ha espresso il cordoglio ai familiari dell'operaio e ha nominato una commissione d'inchiesta interna per verificare le cause della tragedia.

venerdì 26 ottobre 2012

E' morto Mario Ciro Bartolino a soli 24 anni nel beneventano. E' morto Sergio Bigonzi nello stabilimento della Plasmon di Latina.

Benevento, 25 ottobre E' morto Mario Ciro Bartolino un tecnico di 24 anni. Bartolino è morto folgorato mentre stava lavorando a Pietrelcina: stava eseguendo dei rilevamenti topografici per le misurazioni quando inavvertitamente ha toccato i cavi della linea elettrica ad alta tensione ed e' rimasto folgorato. I carabinieri di Benevento hanno avviato le indagini per fare chiarezza sulle cause di questa nuova morte sul lavoro e sulle eventuali responsabilità. LATINA 26 ottobre 2012 E' morto Sergio Bigonzi di 33 anni. Bigonzi è morto fulminato nello stabilimento della Plasmon di Latina. Secondo una prima ricostruzione della tragedia la vittima è un addetto alla manutenzione e ad ucciderlo è stata una scarica elettrica della cabina elettrica dove Bigonzi era stato chiamato a svolgere un intervento urgente.

giovedì 25 ottobre 2012

Altri 5 morti sul lavoro in meno di 24 ore

PADOVA 24 ott. E' morto Mauro Dal Santo travolto dal treno mentre era impegnato a tagliare l'erba con un decespugliatore. Il macchinista del convoglio era infatti partito pochi minuti prima da Monselice e quando si è accorto della presenza dell'operaio vicino alle rotaie ha attivato l'allarme sonoro, ma purtroppo per il povero operaio non c'è stato niente da fare: il teno lo ha investito in pieno. E' morto Tiziano Chierott in Afghanistan in uno scontro a fuoco il caporale Tiziano Chierotti e altri 3 militari sono rimasti feriti. L'attacco è avvenuto nel distretto di Bakwa, a sud di Herat, nel corso di un'operazione congiunta della Task Force South East con l'esercito afgano. Chiarotti spiega una nota dello Stato Maggiore della Difesa, aveva riportato gravi ferite all'addome ed era stato trasferito dall'ospedale da campo per le cure del caso, ma si è spento poco dopo per l'aggravarsi delle condizioni.. COSENZA, 25 OTT E' morto P.L un agricoltore di 58 anni, P.L. La vittima e' l'ennesima morte "verde" causata dal ribaltamento del trattore. L'allarme e' stato dato dai familiari che non lo hanno visto rientrare a casa. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Cosenza che hanno provveduto a rimuovere il mezzo ed a recuperare il corpo. Sono 94 i morti dall'inzio dell'anno provocati dal quell'autentico killer chiamato trattore

mercoledì 24 ottobre 2012

Terribile morte di un operaio in provincia di Varese

Varese 24 ottobre Terribile morte di un operaio in un'azienda di Cairate. Per cause d'accertare un operaio è rimasto incastrato in un macchinario per la lavorazione del ferro ed è stato stritolato. Inutile l'intervento dei sanitari del 118 giunti sul posto: tutti i tentativi di rianimare la vittima sono risultati vani. Sul posto anche Polizia e Carabinieri per gli accertamenti del caso. Sono già 66 i lavoratori morti SUI LUOGHI DI LAVORO in Lombardia dall'inizio dell'anno e 8 in provincia di Varese

martedì 23 ottobre 2012

Altre due vittime in edilizia

Catania, 23 ottbre 2012 E' morto un giovane di 28 anni a Sant'Agati li Battiati. La vittima è rimasta travolta da un carico di mattoni che si è sganciato da una gru che stava operando in un cantiere edile. Il povero giovane sarebbe il familiare di un operaio che lavora nel cantiere. Sul posto per i rilievi e le indagini sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Catania. Oristano 23 ottobre 2012 E' morto Pietro Melis di 41 anni. Melis è morto questa mattina mentre lavorava in una cava di pietra vicino a Laconi ed è caduto in una macchina spacca pietre rimanendo ucciso. E' stato suo fratello che lavorava con lui ad accorgersi della tragedia.

domenica 21 ottobre 2012

E' morto un operaio di 467 anni in provincia di Cosenza

Cosenza 20 ottobre 2012 E' morto Un operaio di 47 anni ad Amantea. La vittima è stata colpita da una delle assi che stava scaricando da un camion con braccio meccanico. A nulla è valso l'intervento degli operatori del 118. Sulla tragedia stanno indagando i Cababinieri.

sabato 20 ottobre 2012

Mattia Pascai il povero giovane morto cadendo dal tetto di un capannone lavorava in nero e senza le protezioni prescritte dalle norme sulla sicurezza. La cosa surreale è che non è neppure considerato un morto sul lavoro dalle statistiche ufficiali

La Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta sul tragico infortunio sul lavoro avvenuto il giorno 17 a Mattia Pascai di soli 25 anni, tragedia avvenuta nella zona industriale di Elmas. Secondo gli inquirenti, Mattia Pascai, l’operaio quartese di 25 anni che ha perso la vita cadendo dal tetto di un capannone, lavorava in nero ed era senza l’imbragatura, il casco e le scarpe prescritte dalle norme sulla sicurezza. Dopo aver colpito il mondo del lavoro con la riforma Fornero, anche questo governo, e chi l'appoggia, come il precedente che aveva come ministro Sacconi, sta contribuendo in modo drammatico anche a far diminuire le normative sulla sicurezza del lavoro. L'allungamento dell'età della pensione anche per lavori rischiosi, lo svuotamento delle tutele individuali sull'articolo 18 eil calo dei controlli faranno aumentare drammaticamente gli infortuni anche mortali. Ma la cosa ancora più tragica e surreale è che anche questo povero giovane non è considerato un morto sul lavoro dalle statistiche ufficiali e questo perchè non ha nessuna assicurazione.

venerdì 19 ottobre 2012

E' morto un altro edile in provincia di Perugia

Perugia 19 ottobre E' morto un edile di 38 anni cadendo da un tetto di un capannone a Balanzano. La vittima secondo le prime inofrmazioni stava effettuando dei controlli sulle emissioni di gas in un'azienda di Balanzano quando il tetto di eternit ha ceduto facendolo cadere al suolo da diversi metri d'altezza. Portato immediatamente all'ospedale dal 118 dove però è deceduto poco dopo.

giovedì 18 ottobre 2012

Anche oggi due vittime, sono 34 sui luoghi di lavoro dall'inizio del mese

Piacenza 18 ottbre E' morto Giorgio Guardiani di 47 anni. La tragedia sul lavoro a Castellarquato nella zona industriale del borgo medioevale. Giorgio Guardiani, ha perso la vita schiacciato da un macchinario all’interno di un capannone. Sul posto i vigili del fuoco e il 118. E’ stato trasportato in fin di vita all’ospedale di Fiorenzuola dove è morto poco dopo. Della dinamica della tragedia si stanno occupando i carabinieri di Castellarquato CAGLIARI, 18 ottobre 2012 E' morto Mattia Pascali di soli 25 anni cadendo da un tetto. Il giovane, secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri che hanno avviato una inchiesta, questa mattina stava lavorando sul tetto quando e' caduto facendo un volo di diversi metri.

mercoledì 17 ottobre 2012

Tragica giornata quella del 17 ottobre: sono morti 6 lavoratori indiverse parti d'Italia

Lodi 17 ottobre 2012 E' morto un operaio di 29 anni di cui non si conosce ancora l'identità a Pieve Fissiraga. La vittima è caduta in un silos per la costruzione di una centrale di biogas, rimanendo uccisa sul colpo. Inutile l'intervento dei sanitari del 118 intervenuti anche con l'elisoccorso. CATANIA, 17 ottobre Sono morti due operai e altre sono rimaste ferite a seguito di un'automobile che si è abbattuta come una bomba contro un ponteggio di un edificio in ristrutturazione nei pressi del cimitero di Catania. Le due vittime sono state sbalzate dall'impalcatura. Uno dei due operai è morto sul colpo mentre il secondo in ospedale. Torino 17 ottobre E' morto folgorato un operaio di 31 anni mentre stava effettuando, lavori di ristrutturazione all'interno di un capannone industriale in disuso situato nella zona nord Torino. Il povero giovane ha toccato una bobina elettrica ed è stato investito da una scossa violentissima. Sono intervenuti i carabinieri, l'ambulanza del 118 e gli ispettori dello Spresal dell'Asl di zona, a cui competono le indagini. Milano, 17 ottobre E' morto un giardiniere di 73 anni investito dall'albero che stava tagliano Varese Anche in provincia di Varese a Leggiuno,un giardiniere di 42 anni è stato travolto dall'albero che tagliava

sabato 13 ottobre 2012

E' morto Giovanni Bertanza nel bresciano

Brescia 12 ottobre 2012 E' morto Giovanni Bertanza di 47 anni a Lumezzane. Bertanza artigiano di Concesio secondo una prima ricostruzione sarebbe caduto a terra da oltre 10 metri. La vittma era addetto al montaggio delle coperture esterne dei capannoni industriali e nel pomeriggio era salito su un trabattello ed era diretto a uno dei lucernari quando Improvvisamente, per cause ancora da accertare, ha perso l'equilibrio ed è caduto a terra. Nonostante la caduta da un'altezzo così elevata Bertanza era rimasto cosciente, ma le condizioni si sono subito aggravate determinando anche l'intervento dell'elisoccorso, che ha trasportato l'operaio con codice rosso all'ospedale Civile di Brescia dove è arrivato in gravissime condizioni. BERTANZA È STATO sottoposto ad un intervento chirurgico, per bloccare un'emorragia interna ma è morto poco dopo. Sono già 18 i morti sui luoghi di lavoro in provincia di Brescia dall'inizio dell'anno e si conferma anche quest'anno la prima provincia italiana in questo triste primato

Lettera aperta al Presidente Napolitano

Caro Presidente Napolitano, domani 14 ottobre in tutta Italia si celebrerà la 62a Giornata Nazionale per le Vittime degli infortuni sul lavoro, ma purtroppo, come al solito si sottovaluterà il fenomeno riportando un numero di morti sul lavoro molto inferiore alla realtà. Le statistiche ufficiali, se così si possono chiamare, danno sempre in questi ultimi anni un calo costante delle vittime, mentre invece l’Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro che monitora le vittime dal 1 gennaio 2008 può documentare che NON E’ VERO, che i morti sul lavoro aumentano. Solo tra il 2009 e 20010 c’è stato un leggero decremento. Per il 2011 rispetto al 2010 c’è stato un aumento di oltre l’11%. Ma perchè allora una differenza così rilevante nella rilevazione delle vittime per infortuni sul lavoro? L’INAIL monitora solo i suoi assicurati, e molte categorie non lo sono, non lo sono i militari morti in Afghanistan, non lo sono i tanti poliziotti che muoiono sulle strade, anche i Carabinieri hanno assicurazioni proprie. Tantissimi agricoltori muoiono in tarda età schiacciati dal trattore che guidano o mentre eseguono altri lavori, e non sono considerati morti sul lavoro: l’anno sono stati oltre 130. Anche chi muore in nero, salvo poche eccezioni non è considerato morto sul lavoro. Io mi appello a Lei, Presidente Napolitano, che fin dall’inizio del suo mandato ha sempre mantenuto viva nell’opinione pubblica l’attenzione su queste tragedie dell’inciviltà, chieda si faccia veramente chiarezza sul numero dei morti sul lavoro. Apprendiamo proprio in queste ore che la Germania, un paese molto più industrializzato dell’Italia e con una popolazione superiore agli 80 milioni, ha avuto nel 2011 poco più di 200 morti SUI LUOGHI DI LAVORO mentre l’Osservatorio ha documentato nel 2011 in Italia 663 morti SUI LUOGHI DI LAVORO, in pratica il triplo dei morti della Germania. Anche gli altri paesi europei paragonabili all’Italia per dimensioni e industrializzazione hanno un numero di vittime paragonabili a quelle della Germania. Caro Presidente, è importantissimo capire bene l’entità e la qualità di queste tragedie: con i dati “ufficiali” che vengono diramanti da stampa e televisione, l’opinione pubblica ha una visione distorta e parziale del problema e così è anche difficile mettere in campo interventi mirati per far diminuire il numero di morti che porta il lutto in tantissime famiglie di lavoratori. Carlo Soricelli curatore Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com

E' morto Fiorenzo Tirloni in provincia di Bergamo

Bergamo 12 ottobre E' morto Fiorenzo Tirloni di 53 anni a Martinengo. Tirloni è precipitato mentre stava sistemando un lucernario sul tetto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Treviglio e i tecnici dell’Asl di Romano di Lombardia. Non si conoscono ancora le cause che hanno provocato la tragedia.

venerdì 12 ottobre 2012

E' morto a Vipiteno di Bolzano Alis Larcher di 42 anni

Bolzano 11 ottobre 2012 E' morto Alois Larcher di 42 anni a Vipiteno. Larcher è morto per essere stato colpito violentemente dal braccio meccanico di una gru mentre era impegnato in alcune operazioni di taglio degli alberi che vengono compiute ogni anno e che servono a mettere in sicurezza gli alberi che possono causare danni a persone o a cose. I carabinieri stanno indagando per capire la dinamica della tragedia

giovedì 11 ottobre 2012

Sono già 21 i morti sui luoghi di lavoro a ottobre

11 ottobre Caltanisetta E' morto Giuseppe La Delfa operaio di 53 anni. La Delfa stava lavorando al quarto piano in un edificio in ristrutturazione con altri colleghi, quando, per cause in corso di accertamento, è precipitato dall'impalcatura compiendo un volo di una quindicina di metri e riportando traumi gravissimi ed è giunto in fin di vita all'Ospedale Sant'Elia dove è spirato poco dopo. Il cantiere è stato sequestrato dalle forze dell'ordine. Rimini, 11 ottobre 2012 E' morto Luciano Gasparro di 47 anni un pescatore di 47 anni. Gasparro è morto questa mattina al largo della costa riminese a 300 metri dalla costa. La causa della tragedia è un trauma da schiacciamento. La vittima è' scivolata, sbattendo la testa mentre stava calando la rete metallica per le vongole. Per il pescatore, che indossava stivali antiscivolo, non c’è stato nulla da fare. Le indagini sul caso sono ora condotte dalla capitaneria di porto e dal servizio Ausl della medicina del Lavoro.

mercoledì 10 ottobre 2012

E' morto Battista Rocchetta in provincia di Cosenza

COSENZA -9 ottobre E' morto Battista Rocchetta di 35 anni. Un morto e un ferito sono il tragico bilancio della tragedia questa mattina ad Acquafredda di Aiello Calabro. Rocchetta stava caricando il camion dell’impresa boschiva per cui lavorava quando la pedana montacarichi si è staccata colpendolo in testa. Trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Annunziata di Cosenza Battista Rocchetta è deceduto verso le 10,30. Grande dolore e sgomento nella comunità di Aiello per la morte di Battista Rocchetta che lascia la moglie e tre figli .

martedì 9 ottobre 2012

Sono 15 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro in pochi giorni

Lodi 8 ottobre E' morto fulminato un operaio romeno di di 50 anni. La tragedia a Ossago Lodigiano: la vittima mentre stava tagliando alcuni rami e inavvertitamente avrebbe toccato i cavi dell'alta tensione rimanendo fulminata sul colpo. Oristano 8 ottobre 2012 E' morto Mauro Melis di 37 anni mentre era impegnato nello sbancamento di uno spiazzo e si era accorto che a causa del dislivello del terreno la ruspa aveva cominciato a scivolare, e si è buttato fuori dalla cabina, purtroppo nella direzione in cui la ruspa stava scivolando uccidendolo sul colpo. Immediato l'allarme al 118 dei colleghi della vittima, ma i medici non hanno potuto far altro che constatarne la morte. I vigili del fuoco hanno rimosso il mezzo pesante con una gru per liberare il corpo. I carabinieri e lo Spresal, Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, della Asl di Oristano hanno aperto due distinte inchieste per accertare l'esatta dinamica dell'incidente. Sono già 136 i morti nel comparto edilizio dall'inizio dell'anno: quasi il doppio se si aggiungono gli edili morti in itinere.

lunedì 8 ottobre 2012

Un importante premio ad un grande giornalista impegnato nella difesa della salute e sicurezza dei lavoratori

Al giornalista rai Santo Della Volpe la 2a edizione del Premio Di Donato Eternit, verità e giustizia è il titolo del servizio televisivo con cui Santo della Volpe, giornalista di Rai 3, si è aggiudicato il primo premio alla seconda edizione del Premio Di Donato, la cui cerimonia si è svolta ieri 6 ottobre a Taranta Peligna. A Maria Chiara Ricciuti, di Agenparl, con “Figli di Nettuno sicurezza in alto mare”, l’argento. Menzioni spaciali per Generoso D’Agnesee a Giuseppina Panara, per due servizi su America Oggi e su Rai Isoradio. Il Premio, alla sua seconda edizione, ha riguardato produzioni giornalistiche sul tema della sicurezza in ambiente di lavoro ed è stato organizzato dal Comune di Taranta Peligna. L’intitolazione allo scrittore italo-americano, Pietro Di Donato, evoca il suo romanzo più conosciuto, Cristo fra i muratori, ispirato dalla tragica morte del padre, operaio edile, sul lavoro, nel 1923. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha offerto una medaglia coniata appositamente per la specifica occasione, consegnata a Santo della Volpe. Al vincitore sono andati cinquemila euro, al secondo duemilacinquecento. Sono state 30 quest’anno le proposte inviate dai gionalisti partecipanti, 14 cartacee, 10 video, 4 via web e 2 radio, superando di gran lunga le adesioni della prima edizione, anche grazie alla fattiva collaborazione dell’ufficio stampa di ANMIL. La Giuria del Premio è stata presieduta da Fausto Bertinotti e composta da Enzo Iacopino, Tiziano Treu, Silvano Moffa e Lucia Annunziata. In occasione della consegna dei premi, il sindaco di Taranta, Marcello Di Martino, sul tema della legalità e sulla sicurezza sul lavoro, ha lanciato la proposta di una rete dei Comuni contro l’indifferenza. LEGGI ANCHE: Premio Ilaria Alpi, i misteri della morte della giornalista e dell’operatore Miran Hrovatin, diretta web sul nostro Canale Attualità Presentato il I Premio giornalistico sulla sicurezza dei luoghi di lavoro

sabato 6 ottobre 2012

Con le ultime 4 vittime in 3 giorni sono stati 11 i morti sul lavoro

Frosinone 5 ottobre E' morto Domenico Brusca conducente di ambulanze che è deceduto in uno scontro frontale tra il mezzo di emergenza che guidava e un furgone. L’ambulanza era appena uscita per prestare soccorso ad un anziano a Sant’Elia Fiumerapido colto da un malore. TRAPANIE'morto Massimo Basiricò,di 49 anni. Basiricò operaio stagionale della forestale, è morto precipitando dal lucernario della sua abitazione, mentre stava facendo alcuni lavori quando la struttura ha avuto un improvviso cedimento ed è precipitato rimando ucciso. Ravenna E' morto Pierpaolo Dosi di 76 anni a Cotignola. Sembra che Dosi abbia sbattuto violentemente la testa contro il rimorchio del suo trattore mentre stava lavorando in un terreno di sua proprietà. Dosi era a bordo del mezzo quando è caduto sbattendo violentemente il capo nel rimorchio, per cause ancora da chiarire. Il personale del 118 intervenuto sul posto ha potuto soltanto constatarne il decesso. Avellino E' morto un agricoltore di cui non conosciamo l'identità e l'età cadendo in un burrone con il trattore.

venerdì 5 ottobre 2012

Beppe Giulietti e Stefano Corradino alla VII edizione di Ambiente Lavoro Convention

Due giorni a Modena per la sicurezza sul lavoro. C’è anche Articolo 21. Martedì la conferenza stampa di Debora Aru Martedì 9 ottobre 2012 alle 12:30 presso la sala stampa della Camera in via Della Missione n°4, si terrà la conferenza stampa di presentazione della VII° edizione di Ambiente Lavoro Convention, in programma a Modena Fiere l’11 e 12 ottobre. Un appuntamento annuale per discutere della sicurezza sul lavoro attraverso l’informazione e la formazione. Ed è di questi giorni il dato dell’osservatorio indipendente di Bologna. Dal 1 gennaio al 1 ottobre sono morte sul lavoro 468 persone. 25mila partecipanti, 930 tra convegni, seminari e workshop ospitati in 186 sale: queste le cifre delle passate edizioni di Ambiente Lavoro Convention, il congresso nazionale dei responsabili dell’igiene e sicurezza sul lavoro. Il progetto è nato con lo scopo di costruire un percorso continuativo e una periodica opportunità di confronto di chi pone al centro dei propri interessi i temi della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro. Le cifre svelano una realtà che si protrae dal 1999 ed è stata ideata a completamento del progetto dedicato alla sicurezza negli ambienti di lavoro, articolato in Ambiente Lavoro, che, nata nel 1990, si svolge a Bologna negli anni dispari e fonde le finalità promozionali tipiche di una fiera con la cultura e la formazione, e in Ambiente Lavoro Convention, che ha sede a Modena negli anni pari e riunisce eventi a carattere didattico, congressuale e assembleare. Ambiente Lavoro Convention privilegia l’informazione e la formazione, fondamentali per una corretta ed efficace azione di prevenzione di malattie professionali e infortuni sul lavoro. Intanto sono stati resi noti i dati dell’Osservatorio Indipendente di Bologna, dal primo gennaio al 1 ottobre sono morti sui luoghi di lavoro 468 lavoratori (tutti documentati). Mentre sono oltre 910 dall’inizio dell’anno se si aggiungono ad essi i deceduti in itinere o sulle strade. L’Osservatorio considera “morti sul lavoro” tutte le persone che perdono la vita mentre svolgono un’attività lavorativa, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa e dalla loro età. Molte vittime non hanno nessuna assicurazione e muoiono lavorando in “nero”. Alla presentazione interverranno Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21 e il direttore Stefano Corradino, oltre che i responsabili del canale del lavoro del sito, Raffaele Siniscalchi e Diego Alhaique. Interverranno inoltre Piero Proni, consigliere delegato Senaf. E proprio nell’ambito di questa iniziativa alla Fiera di Modena, è in programma venerdì 12 ottobre un incontro promosso da Articolo 21 e Rivista 2087 Edit. Coop dal titolo “Per una cultura della prevenzione del rischio geologico in Italia” durante il quale scienziati, tecnici, amministratori e sindacalisti discuteranno del modo di unire l’informazione con la cultura della prevenzione. L’Ufficio Stampa 3285945866 redazione@articolo21.info 5 ottobre 2012

Anche oggi registriamo 3 vittime di cui due in provincia di Verona

VERONA 5 ottobre 2012 E' morto Massimiliano Corona di 45 anni.La tragedia a Malcesine. Corona è stato travolto dalla ruspa che stava guidando in un tratto in pendenza e che si è ribaltata all'improvviso. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari di Verona Emergenza allertati da un passante: Corona dipendente di un'impresa edile del luogo, è morto sul colpo. Sul posto, per gli accertamenti sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e i tecnici dello Spisal e dell'Usl 22. Verona Purtroppo nel veronese c'è stata nelle stesse ore un altro morto sul lavoro. Non si conosce ancora L'identità della vittima di questo secondo tragico infortunio sul lavoro. L'infortunio è avvenuto nel pomeriggio all'interno di un tabacchificio di Oppeano. Secondo i primi accertamenti la vittima sarebbe rimasta schiacciata da un muletto mentre lavorava. Inutili i tentativi di salvarlo da parte dei colleghi, prima e dei sanitari di Verona Emergenza, poi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Legnago e i tecnici dello Spisal. Benevento E' morto un agricoltore di 85 anni schiacciato dal trattore all'interno del suo podere in località “Piano delle Rose" Sono in corso accertamenti dei Carabinieri della locale Stazione.

giovedì 4 ottobre 2012

Altri 4 morti sul lavoro in diverse parti d'Italia

Trento 4 ottobre 2012 E' morto Emilio Paternoster, 55enne dipendente del Catasto. paternoster è morto questa mattina scivolando in un dirupo nei pressi di Primiero mentre stava svolgendo facendo rilievi fotografici.E’ intervenuto immediatamente il Soccorso Alpino, che ha potuto solo constatarne la morte. Difficili le operazioni di recupero con l’elicottero, per essere il posto particolarmente impervio. Il corpo di Emilio Paternoster, è stato ricomposto nella camera mortuoria del cimitero di Transacqua. Ascoli piceno E' morta una donna di 67 anni questa mattina in un incidente sul lavoro nelle campagne di Caselle di Maltignano. La povera contadina è stata maciullata da una fresatrice che stava ripulendo insieme al marito. Secondo una prima ricostruzione della tragedia, il motore si e’ messo accidentalmente in moto e l’anziana e’ finita tra gli ingranaggi del mezzo agricolo. Sul posto, i vigili del fuoco di Ascoli, personale del 118, i carabinieri e i tecnici dell’Asur. Siracusa 04 Ottobre 2012 E' morto Carmelo Pelligra agricoltore di 82 anni. Pelligra è morto fulminato mentre lavorava nel suo podere, lungo la strada provinciale che collega Carlentini a Villasmundo. La vittima, , stava lavorando sulle coltivazioni che aveva messo a dimora nel proprio fondo e sarebbe entrato in contatto con una delle linee elettriche che passano sul suo fondo rimanendo folgorato. I Bergamo E' morto Giacomo Rebussi un operaio di 47 anni, la tragedia a Pedrengo, Le cause della tragedia sono ancora da accertare ma, secondo le prime ricostruzioni, la morte sarebbe dovuta ad uno schiacciamento. Sul posto sono giunti i mezzi e gli uomini del 118, insieme ai carabinieri e all’Asl di Bergamo: inutili i soccorsi, ora si sta provando a fare chiarezza e a ricostruire l’accaduto. La vittima lascia moglie e 3 figli.

mercoledì 3 ottobre 2012

E' morto Mattia De Luca di 19 anni a Turi di Bari

Bari 2 ottobre E' morto Mattia de Luca di 19 anni. la tragedia nel pomeriggio sulla provinciale 122, nei presi di Turi. Il povero giovane era su un grosso camion di trasporti. Da qualche tempo lavorava per un'azienda di trasporti della provincia di Brindisi. Per ragioni ancora in fase di accertamento, il camion ha sbandato, ribaltandosi. Secondo le prime ricostruzioni l’autista, potrebbe aver tentato di schivare dei cani randagi, perdendo così il controllo del mezzo. Per liberare il ragazzo dalle lamiere è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco e di una gru. De Luca ha riportato un gravissimo trauma addominale e portato in codice rosso presso l’ospedale "Di Venere" di Bari-Carbonara, è morto in tarda serata.

E' morto Hasan El Taouss nell'aretino

Arezzo 2 ottobre. E' morto Taouss el Hasan tunisino di 22 anni. Hasan è morto nel nel tardo pomeriggio nelle campagne di Gricignano alla periferia di Sansepolcro. La vittima stava lavorando con un macchinario per la raccolta del tabacco quando ha inavvertitamente preso contro un cavo dell'alta tensione che lo ha fulminato. Vani i tentativi di soccorso portati immediatamente dal 118. Sul posto, per accertare le cuase della tragedia i carabinieri di Sansepolcro.

lunedì 1 ottobre 2012

Morti sui LUOGHI DI LAVORO nei primi 9 mesi del 2012

Cartine regionali e provinciali delle morti sul lavoro nei primi 9 mesi del 2012. Non sono aggiunti sulle cartine le morti in itinere, sulle strade e autostrade.

Basta mistificazioni sui morti sul lavoro

Da 5 anni l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro cadutisullavoro.blogspot.com fa il monitoraggio dei lavoratori che muoiono sul lavoro, e ogni anno si assiste a toni trionfalistici sull'andamento di queste morti che calano in continuazione. In realtà i morti SUI LUOGHI DI LAVORO, quelli che si possono sicuramente annoverare tra le morti sul lavoro salgono tutti gli anni. In questi 5 anni solo tra il 2009 e il 2010 c'è stato un leggero calo delle vittime SUI LUOGHI DI LAVORO, Come spiegare allora queste differenze? Le statistiche ufficiali, per ragioni contributive, mettono insieme i morti sui luoghi di lavoro e quelli che muoiono sulle strade e in itinere, che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro, e in per davvero in itinere registriamo un calo che abbassa il numero totale di morti, mentre se si prende in esame solo i morti sui LUOGHI DI LAVORO le vittime aumentano, questo casa vuol dire? Che in realtà sui luoghi di lavoro, non c'è maggiore attenzione per la prevenzione, ANZI..... La crisi ha prodotto anche minore attenzione per questo fenomeno. Tra l'altro intere categorie di lavoratori non vengono "conteggiate" tra le morti sul lavoro, ma questo non vuol dire che queste vittime, solo perchè non dispongono di una certa assicurazione non si devono considerare morti sul lavoro. Anche tantissimi lavoratori che muoiono in nero risultano "invisibili" e non vengono aggiunti tra le morti sul lavoro. La crisi pesantissima ha prodotto un abbassamento delle tutele sulla Sicurezza, soprattutto in piccole e piccolissime aziende, ed è per questo che nonostante il numero dei disoccupati sia aumentato esageratamente non si assiste anche quest'anno ad un calo consistente di lavoratori che muoiono lavorando. Carlo Soricelli

sabato 29 settembre 2012

Muore dopo mesi di sofferenza un allevatore di Onna colpito da un toro il maggio scorso

L'Aquila E' morto Enrico Pezzopane allevatore di 46 anni di Onna. Enrico Pezzopane è morto in una clinica di Chieti,era stato vittima il 18 maggio di un grave incidente sul lavoro: era stato improvvisamente colpito da un toro mentre stava pulendo la stalla. Dopo un primo ricovero all'ospedale dell'Aquila, l'allevatore era stato trasferito in una clinica di Chieti dove e' morto.

martedì 25 settembre 2012

Cinque morti sul lavoro in meno di 48 ore

Padova 26 settembre E' morto Ruhi Abazi, operaio di 47 anni, dipendente di una ditta di di Monselice che si occupa di rimozione di eternit. Abazi stamattina era andato in sopralluogo con il titolare su di un capannone di allevamento di polli ed era salito sul tetto, che all’improvviso ha ceduto. Abazi è precipitato al suolo me si era subito rialzato. Il titolare lo ha accompagnato in auto per precauzione all’ospedale di Camposampiero per controlli ma è morto poco dopo per i traumi riportati. il povero immigrato lascia la moglie e 3 figli. Sulla tragedia indagano i carabinieri di Castelfranco. ANCONA 26 settembre 2012 E' morto gastone Carlini operaio di 46 anni. Carloni e' morto incastrato dai rulli stamani alla Poliemme di Castel Colonna, un'azienda che produce polistirolo espanso. Inutili i soccorsi prestati dal 118, e dai vigili del fuoco. Sul posto, per accertamenti, i carabinieri e funzionari del Dipartimento prevenzione dell'Asur.

Muore autista di 66 anni mentre trasporta organi

A1 24 settembre E' morto in un incidente stradale mentre conduceva un'auto trasportava un campione di organi da Grosseto all'ospedale di Pisa un autista di 66 anni. La tragedia alle 4.45 sul tratto autostradale della variante Aurelia in prossimità del casello di Rosignano. Per cause ancora in via d'accertamento, l'auto si sarebbe ribaltata dopo un salto di carreggiata finendo fuoristrada. Da primi accertamenti della Polizia Stradale non è escluso che il conducente abbia avuto un colpo di sonno. Sul posto è intervenuto anche il personale del 118.

lunedì 24 settembre 2012

Altri due morti sul lavoro

Como 24 settembre 2012 E' morto Roberto Mantegazza imprenditore di 60 anni. Mantegazza è stato travolto ed ucciso da un camion in manovra. La tragedia questa mattina nel piazzale della ditta di autotrasporti Bianchi Group dove un tir in fase di manovra, condotto da autotrasportatore, lo ha ucciso. Inutile il soccorso del 118 per le gravi le ferite riportate dalla vittima. Carabinieri ed Asl di Como sul posto per accertare le responsabilità dell'incidente, avvenuto davanti ad alcuni operai. L'autista del Tir è ora sotto indagini dalla Procura di Como per omicidio colposo e il suo mezzo è stato posto sotto sequestro. Savona E' morto un marocchino di 27 anni. Il giovane immigrato è stato trovato questa mattina, in un terreno agricolo nell'entroterra fra Loano e Borghetto Santo Spirito. E' stato un abitante della zona a scoprire il corpo senza vita del giovane immigrato regolare, che abitava con i familiari nella zona. Sul corpo sono state rilevate delle lesioni compatibili con una caduta. Con ogni probabilità il giovane sarebbe scivolato da una fascia che stava percorrendo a piedi e precipitando al suolo ha trovato la morte. La salma è stata trasferita all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per essere sottoposta all'autopsia.

Treno travolge tir nel Brindisino, morto il macchinista e tantissimi feriti tra i passeggeri

24 settembre 2012 E' morto macchinista dell'Eurostar Freccia argento della linea Roma-Lecce. L'Eurostar si è scontrato a un passaggio a livello nel brindisino. Il macchinista ha perso la vita e tra i passeggeri ci sono diversi feriti. Secondo una prima ricostruzione della tragedia, il povero macchinista dell'Eurostar non è riuscito a evitare l'impatto con un autoarticolato con targa straniera bloccato tra le sbarre, ormai abbassate. Il conducente del pesante automezzo, un cittadino straniero, è invece riuscito ad abbandonare in tempo la motrice e a allontanarsi prima che l'autoarticolato fosse investito dal teno.

Intervento del CAV.UFF. RINALDO DI NINO PRESIDENTE ASS. CIVILE NAZ. CAINO NON TOCCHI MAI PIU' ABELE

SIG. DR. CARLO SORICELLI IL DRAMMATICO CASO DEL NOSTRO SVENTURATO ENZO BARCELLONA PURTROPPO COME LEI SA BENISSIMO E' UNO DEI MOLTEPLICI CASI DI COSIDDETTE "MORTI BIANCHE" CHE RIGUARDANO IL LAVORO NERO IN ITALIA. FINO A QUALCHE GIORNO FA IL TESTO UNICO DELLE LEGGI DI P.S. ALL'ART. 30 DISPONEVA CHE "I DIRETTORI DI STABILIMENTI, I CAPI D'OFFICINA, GLI IMPRESARI, I PROPRIETARI DI CAVE E GLI ESERCENTI DI ESSERE DEVONO TRASMETTERE ALL'AUTORITA' LOCALE DI PUBBLICA SICUREZZA L'EENCO DEI LORO OPERAI , NTRO CINQUE GIORNI DALL'ASSUNZIONE.......E COMUNICARE NEI PRIMI CINQUE GIORNI DI OGNI MESE LE VARIAZIONI VERIFICATESI. INOLTRE IL SECONDO COMMA DI DETTO IMPORTANTISSIMO ARTICOLO DA SEMPRE SOTTOVALUTATO E SOTTOCONSIDERATO ANCHE DAI SINDACATI DI OGNI COLORE, PREVEDEVA CHE "I DIRETTORI ETCCCC PREDETTI NON POSSONO ASSUMERE OPERAI SFORNITI DELLA CARTA D'IDENTITA'."" IL CONTRAVVENTORE VENIVA PUNITO CON QUANTO PREVISTO DALL'ART. 17 DELLO STESSO TULPS. CONDEFERIMENTO ALLA COMPETENTE AUTORITA' GIUDIZIARIA ESSENDO UN FATTO PENALE. EBBENE TALE ARTICOLO CON DLGS 13 LUGLIO 1994 NR. 480 , ALL'EPOCA DEL PRIMO FAMIGERATO GOVERNO BERLUSCONI SE NON ANDIAMO ERRATO, VENNE RADICALMENTE ABROGATA. SE FOSSE STATA ANCORA IN VIGORE FORSE IL COMANDO STAZIONE CC DEL LUOGO DEL DRAMMATICO EVENTO MORTALE, AVREBBE POTUTO, TRAMITE IL SINDACO QUALE AUTORITA' LOCALE DI P.S. IN QUANTO STRADELLA NON E' SEDE NE' DI QUESTURA NE' DI COMMISSARIATO DI POLIZIA DISTACCATO, VENIRE A CONOSCENZA DI TALE ASSUNZIONE IRREGOLARE. CIO' PERO' PRESUPPONEVA CHE IL SINDACO TRAMITE LA SUA POLIZIA LOCALE FOSSE DEPUTATA ANCHE AD EFFETTUARE I CONTROLLI SULLA PRESENZA DEGLI OPERAI NELLE SEDI DI IMPRESE O CANTIERI PRESENTI NEL SUO TERRITORIO COMUNALE, COSA CHE NON CI RISULTA SIA QUASI MAI AVVENUTA PROPRIO PER LA SOTTOVALUTAZIONE DI TALE IMPORTANTE NORMA CHE OVVIAMENTE APPENA ARRIVATO AL GOVERNO IL RE DEL BUNGA BUNGA DEL MONDO SILVIO BERLUSCONI IN NOME DEI SUOI PRINCIPI LIBERALI ASSOLUTAMENTE NON TUTTI CONDIVISIBILI, PROVVIDE , COME GIA' DETTO, AD ABROGARLO PER LASCIARE PIU' LIBERTA' DI MANOVRA AI PROPRI "AMICI" IMPRENDITORI. STA PROPRIO IN QUESTO LA POSSIBILITA' DEL FENOMENO DEL LAVORO NERO. IL COMUNE IN PRIMA BATTUTA DOVREBBE AVERE DELLE SQUADRE DI POLIZIA LOCALE IL CUI UNICO SCOPO DOVREBBE ESSERE QUELLO DI CONTROLLARE LE PRESENZE DI TUTTI GLI OPERAI E DIPENDENTI CHE LAVORANO NELLE IMPRESE O DITTE DEL SUO TERRITORIO. MA NESSUNO PER QUANTO CI RISULTA LO HA MAI FATTO VERAMENTE A PARTE FORSE QUALCHE RARISSIMO CASO DI CUI PERALTRO NON NE SIAMO A CONOSCENZA. MA SE L'ART. 130 DEL TULPS E' STATO POSSIBILE ABROGARLO E' GRAZIE AD UNA MAGGIORANZA DI LEGISLATORI CHE LO HANNO POTUTO FARE ECCO PERCHE' SECONDO NOI E LO RIBADIAMO CON FORZA , OCCORRE CHE GLI ELETTORI DEBBANO POTERE CONOSCERE IL CURRICULUM VITAE DI OGNI CANDIDATO A QUALSIASI TIPOLOGIA DI ELEZIONI A PARTIRE DA QUELLO DEL PARLAMENTO E CIO' PERCHE' NEL PARLAMENTO IL POPOLO RIVERBERA IL SUO POTERE DI FORMAZIONE DELLE LEGGI MA QUANDO LE LEGGI VENGONO FORMATE DA LEGISLATORI COME QUELLI DEL 1994 CIOE' DI CENTRODESTRA CHE SE NE FREGA IN MODO VERGOGNOSO E SCANDALOSO DELLA VITA DEGLI OPERAI ITALIANI O STRANIERI CHE SIANO, ALLORA NON CI SI PUO' STUPIRE PIU' DI QUANTO PURTROPPO ACCADUTO ANCORA UNA VOLTA E CHE SICURAMENTE ACCADRA' NUOVAMENTE STANTE L'ASSENZA DI POSSIBILITA' PREVENTIVA DI CONTROLLO SULLA EFFETTIVA PRESENZA DEGLI OPERAI NELLE IMPRESE O DITTE COSI' COME ERA PREVISTO DAL CITATO ART. 130 TULPS CI FAREBBE PIACERE CHE LE SUDDETTE RIFLESSIONI , SE POSSIBILE E SE RITENUTE VALIDE, FOSSERO PUBBLICATE NEL SUO BLOG AFFINCHE' TUTTI COLORO CHE NON FOSSERO INFORMATI DI TALE IMPORTANTISSIMA NORMA ORMAI ABROGATA MA CHE POTRBEBE ESSERE RIPRISTINATA IN OGNI MOMENTO DAL FUTURO PARLAMENTO, NE VENISSERO A CONOSCENZA E QUINDI SI ATTIVASSERO EVENTUALMENTE PER OTTENERE TALE SCOPO SOCIALE RILEVANTE GRAZIE ANCORA COMUNQUE PER LA SUA OTTIMA E POSITIVA OPERA DI INFORMAZIONE CORDIALI SALUTI E BUON LAVORO CUNEO,LI 24.09.2012 , CARAGLIO VIA RITANOLO 29 A Il silenzio degli innocenti ( che lavorano in nero) Enzio Barcellona è morto 3 giorni fa a Stradella in provincia di Pavia dopo essere stato colpito da una pesante bombola mentre lavorava nel magazzino di un'azienda. La bombola, che lo ha colpito mortalmente, gli ha provocato "un gravissimo shock emorragico con versamento endoaddominale", ha reso noto il 118. Il povero lavoratore è morto lo stesso giorno poco dopo l'arrivo in ospedale. Nelle loro indagini i carabinieri della locale stazione (non ringrazieremo mai a sufficienza l' Arma dei Carabinieri per il lavoro che svolgono quando siamo di fronte a queste tragedie e nella prevenzione di questi reati), hanno scoperto che Barcellona lavorava in nero. Purtroppo sono innumerevoli i casi di lavoratori che perdono la vita senza neppure lavorare regolarmente. Persone sottoposte ad ogni tipo di ricatto senza poter fare nulla, di non poter fare e dire niente neppure sulla proprio Sicurezza personale, pena la perdita immediata del lavoro e assieme a questi milioni di precari. Tra l'altro crediamo che questi poveri lavoratori non siano neppure considerati "morti sul lavoro" dalle statistiche ufficiali, visto che non dispongono di nessuna assicurazione, come purtroppo abbiamo constatato in anni di monitoraggio delle vittime sul lavoro dove mediamente vengono "contate" ogni anno circa il 20% di vittime in meno rispetto alle nostre rilevazioni. I titolari dell'impresa sono stati deferiti poiché ritenuti – a vario titolo – responsabili del reato di omicidio colposo in concorso in relazione al decesso sul lavoro del povero Barcellona. I familiari di questo lavoratore, di cui non conosciamo la composizione familiare, si troveranno inoltre senza nessuna indennità e pensione non essendo assicurati a nessun istituto. Probabilmente verrano riconosciuti i loro diritti di "familiari di vittima sul lavoro" dopo un lungo processo. Ma nel frattempo come faranno se non hanno altra fonte di reddito??? carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro cadutisullavoro.blogspot.com

domenica 23 settembre 2012

Muore autotrasportatore nell'autostrada A1 all'altezza di Firenze

Autostrada del sole A1 all'altezza di Firenze. E' morto un autotrasportatore di 35 anni in un maxi tamponamento nella galleria Croci, nel tratto fiorentino della A1, Una persona morta e venti feriti e il caos, che ha diviso ieri pomeriggio l'Italia in due per diverse ore nella corsia nord. Il gravissimo incidente stradale prima si sono tamponati due mezzi pesanti, a seguire altri camion e auto. Secondo una prima ricostruzione della polizia stradale, il tamponamento è stato causato dal fumo che ha invaso la galleria in seguito ad un principio d'incendio all'impianto frenante di un mezzo pesante.

Il silenzio degli innocenti ( che lavorano in nero)

Enzio Barcellona è morto 3 giorni fa a Stradella in provincia di Pavia dopo essere stato colpito da una pesante bombola mentre lavorava nel magazzino di un'azienda. La bombola, che lo ha colpito mortalmente, gli ha provocato "un gravissimo shock emorragico con versamento endoaddominale", ha reso noto il 118. Il povero lavoratore è morto lo stesso giorno poco l'arrivo in ospedale. I carabinieri della locale stazione(non ringrazieremo mai a sufficienza l' Arma dei Carabinieri per il lavoro che svolgono quando siamo di fronte a queste tragedie e nella prevenzione di questi reati), hanno scoperto che Barcellona lavorava in nero. Purtroppo sono innumerevoli i casi di lavoratori che perdono la vita senza neppure lavorare regolarmente. Persone sottoposte ad ogni tipo di ricatto senza poter fare nulla: di non poter rifiutare di svolgere lavori che mettono in pericolo la loro vita, pena la perdita immediata del lavoro. Tra l'altro crediamo che questi poveri lavoratori non siano neppure considerati "morti sul lavoro" dalle statistiche ufficiali, visto che non dispongono di nessuna assicurazione: siamo sicuri, in base alle nostre rilevazioni comparate con quelle "ufficiali" che tantissimi non vengono inseriti tra le vittime. I titolari dell'impresa dove lavorava Barcellona sono stati deferiti poiché ritenuti – a vario titolo – responsabili del reato di omicidio colposo in concorso in relazione al decesso. I familiari di questo lavoratore, di cui non conosciamo la composizione familiare, si troveranno inoltre senza nessun risarcimento e indennità e pensione, non essendo la vittima assicurato a nessun istituto. Probabilmente verrano riconosciuti i loro diritti di "familiari di vittima sul lavoro" dopo un lungo processo. Ma nel frattempo come faranno se non hanno altra fonte di reddito???

venerdì 21 settembre 2012

A Napoli è morto Francesco Cinquegrane, in una auto officina di Roma un meccanico di 67 anni

Roma 21 settembre 2012 E' morto un operaio di 67 anni in un'autofficina. La vittima è rimasta schiacciata da un furgone che stava riparando questa mattina. Non è escluso che che si possa essere disinserito dal furgone il freno mentre la vittima stava riparando il mezzo . Sul posto polizia municipale, vigili del fuoco, polizia di stato e Ares 118. Napoli, 20 set.E' morto Francesco Cinquegrana edile di 45 anni. La tragedia sul lavoro nell'area vesuviana. Secondo quanto si e' appreso Cinquegrana e' caduto da una impalcatura di un cantiere dove e' in costruzione un edificio. La polizia sta indagando per capire se la vittima se vittima lavorasse o se era in regola e se nel cantiere siano osservate le norme sulla sicurezza dei lavoratori.

giovedì 20 settembre 2012

E' morto nel pavese un operaio colpito da una bombola

Pavia 20 set. E' morto Enzio Barcellona un operaio di 54 anni. Barcellona è morto questa mattina a Stradella dopo essere stato colpito da una pesante bombola mentre lavorava nel magazzino di un'azienda. La bombola, che lo ha colpito mortalmente, gli ha provocato "un gravissimo shock emorragico con versamento endoaddominale", rende noto il 118. Il povero lavoratore è morto poco l'arrivo in ospedale. Sono 55 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro in Lombardia dall'inizio dell'anno. STRADELLA – Per la morte dell’operaio Enzio Barcellona ieri a Stradella, i carabinieri della locale Stazione, a conclusione dell’attività d’indagine, hanno deferito in stato di libertà due persone.

ringraziamo i tantissimi visitatori stranieri del blog dell'Osservatorio

La classe dirigente italiana a nostro parere non presta molto attenzione alle tragedie sul lavoro che portano il lutto in migliaia di famiglie ogni anno. Evidentemente non è così negli altri paesi europei che hanno mediamente la metà dei nostri morti sui luoghi di lavoro. Questo blog è visitato giornalmente da centinaia di utenti e rimaniamo sempre stupiti dall'interesse che c'è anche all'estero per i morti sul lavoro in Italia. Oltre il 20% dei visitatori del blog sono stranieri e tra questi tantissimi tedeschi, francesi, statunitensi, inglesi, russi ecc. che ringraziamo per il loro interessamento verso questa emergenza sociale che sono le morti sul lavoro.

Ma ci sono morti sul lavoro invisibili? Mail mandata al senatore Paolo Nerozzi Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato

Caro Senatore Nerozzi, sai bene la stima che ho verso di te e per il lavoro che fai in Commissione, ma vogliamo una volta per tutte fare chiarezza sul reale numero di morti sul lavoro in Italia? E’ incredibile la differenza che c’è tra i morti sul lavoro monitorati dall’osservatorio e le statistiche ufficiali che sono tutte gli anni inferiori di circa il 20%. L’Osservatorio fa un monitoraggio giornaliero e le vittime sono tutte registrate in appositi file e non teme smentite. Chi sono i morti sul lavoro? Lo sono solo i lavoratori assicurati all’INAIL? Tutte le altre vittime sono considerate morti di serie B che non meritano neppure di essere considerate tali? Gli agricoltori che muoiono schiacciati dal trattore in tarda età e non solo, che non sono più assicurati non sono considerati tali? E i lavoratori in nero non sono morti sul lavoro solo perchè non dispongono di una assicurazione? E i militari morti in Afghanistan anche loro non meritano di essere considerati tali? E i poliziotti e i carabinieri che muoiono in servizio, anche loro sono morti sul lavoro di serie B che non meritano di essere "conteggiati" tra le vittime? E potrei continuare con molti altri esempi. Mi dispiace ma io non accetto più una visione così parziale di queste tragedie che non aiuta i cittadini a capire la drammaticità della situazione italiana che è la peggiore in Europa se confrontata agli altri grandi paesi. E perchè poi la Commissione morti sul lavoro del Senato, che conosce bene la situazione, nella sua visita nelle zone terremotate non ha avuto niente da ridire sul servizio del TG3 dell’Emilia Romagna che dava nel 2011 un calo del 20% dei morti sul lavoro nella regione rispetto al 2010, mentre invece c’è stato un aumento consistente? Ed è così anche per tutta la situazione italiana, si sbandiera nel 2011 un forte calo, mentre l’Osservatorio ha registrato un aumento. L’Osservatorio Indipendete di Bologna morti sul lavoro ha il solo scopo di aiutare nella comprensione di questo fenomeno, ma sembra che si faccia di tutto per confondere ancora di più i cittadini. Nella tua qualità di Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato non puoi spiegare agli italiani quanti sono realmente i morti sul lavoro. Con stima Carlo Soricelli

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?