Se vuoi dare anche un piccolo contributo per il film documentario sull'Osservatorio e su Carlo Soricelli ecco il link. clicca sopra l'immagine

Report morti sul lavoro in Italia nell'intero 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Report morti sul lavoro del 2024. I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati, inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL. Registriamo un aumento dei morti sui luoghi di lavoro del 6,7% rispetto al 2023. Per la prima volta dopo 17 anni di monitoraggio si sono superati i 1000 morti sui luoghi di lavoro, che con l’itinere diventano 1482, ma la conta dei morti in itinere potrebbe essere ancora più alta per la ragione che spesso vengono diffusi in ritardo. La Regione che ha avuto il peggior risultato è il Trentino Alto Adige in rapporto al numero di abitanti, la migliore il Lazio che vede Roma con un terziario avanzato e i Ministeri. Le donne pagano un prezzo elevatissimo sulle strade. Per mancanza di un orario flessibile in entrata e in uscita nel privato, spesso lontano da casa, sono costrette a correre perché si sobbarcano spesso anche il carico familiare: figli, genitori ecc. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono già il 30% di tutti i morti. In allegato le nazionalità delle vittime. Incredibile la strage di anziani che muoiono lavorando: sono oltre il 30% degli ultrasessantenni e di questi sempre sui luoghi di lavoro 157 hanno addirittura più di 70 anni. E’ davvero incredibile non fare nessuna distinzione sull’età per andare in pensione tra chi svolge un lavoro pericoloso e chi no: con l’età elevata si hanno riflessi poco pronti, udito e vista deficitarie, così come acciacchi di ogni genere. La categoria degli autotrasportatori ha praticamente raddoppiato i morti: per incidenti e per fatica: in tanti vengono trovati morti con la testa sul volante o coi camion fermi nelle aree di sosta, la stanchezza e la fretta provocano spesso tanti morti anche tra chi viene coinvolto con altri mezzi. Anche quest’anno sono morti 143 agricoltori schiacciati dal trattore: in questi 17 anni sono stati quasi 3000. Sono le solite categorie ad avere lo stesso numero di morti da 17 anni, in ordine decrescente: agricoltura, edilizia, autotrasporto (tutte le categorie di appartenenza) artigianato, industria. Pochissimi i morti nelle aziende sindacalizzate, questo per far comprendere l’importanza del Sindacato sulla Sicurezza, i pochi morti sono lavoratori in appalto e non dipendenti diretti: il lavoro precario uccide tanti lavoratori che non possono rifiutarsi di svolgere un lavoro pericoloso, pena il licenziamento, questo soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende, dove non c’è nessuna sicurezza; lo si vede anche dai piccoli imprenditori, spesso senza dipendenti che muoiono numerosi, e questo la dice lunga sulla mancanza della cultura della sicurezza che occorrerebbe insegnare nelle scuole, soprattutto in chi si sta diplomando e anche laureando e si avvia al lavoro. Che dire? Speriamo in un 2025 migliore, ma sono già più di 11 i morti in questi primi giorni del 2025. Nell’occasione vi invito a visitare la mia mostra “Morti sul lavoro” presso la Fondazione Carisbo di Via Farini, con opere su queste tragedie che tratto fin dal 1980. Tra queste il “muro delle farfalle bianche” con le foto di 300 lavoratori morti sul lavoro recentemente Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nell’intero 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 1056 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1482 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza sono centinaia i morti in province e regioni diverse LOMBARDIA 201 totali 134 sui luoghi di lavoro Milano 20 (41 con itinere), Bergamo 12 (con itinere 23) Brescia 31 (43 con itinere) Como 6 Cremona 5 Lecco 4 Lodi 9 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 13 Sondrio 6 Varese 5 CAMPANIA 156 totali 97 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 20 Salerno30 VENETO 135 totali 81 sui luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 9 Rovigo 3 Treviso 15 Verona 15 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 133 totali 76 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 7 Forlì Cesena 5 Modena 11 Parma 9 Ravenna 2 Reggio Emilia 10 Piacenza 3 SICILIA 122 sui luoghi di lavoro 71 Palermo 24 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 10 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 4 Trapani‎ 8 TOSCANA 121 totali 76 sui luoghi di lavoro Firenze 19 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 10, Massa Carrara 3 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 155 totali 72 sui luoghi di lavoro Roma 22 Viterbo 12 Frosinone 15 Latina 16 Rieti 3 PIEMONTE 92 totali 54 sui luoghi di lavoro Torino 25 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 8 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 2 PUGLIA 93 totali 60 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 17 Taranto 6 TRENTINO ALTO ADIGE 55 totali 37 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 21 ABRUZZO 55 totali 37 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 13 Pescara 4 Teramo 8 SARDEGNA 52 totali 36 sui luoghi di lavoro Cagliari 9 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 12 MARCHE 50 totali 31 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 7 Ascoli Piceno 7 CALABRIA 33 totali 24 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 3 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 34 totali 22 sui luoghi di lavoro Pordenone 7 Triste 1 Udine 10 Gorizia 3 LIGURIA 35 totali 23 sui luoghi di lavoro Genova 7 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 25 totali 17 sui luoghi di lavoro Potenza 13 Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 6 totali 5 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 142 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 152 gli autotrasportatori e autotrasportatrici morti 115 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 115 i morti in infortuni domestici Sui luoghi di lavoro quest’anno oltre il 30% sono ultrasessantenni, in pochi anni saranno la maggioranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 30% Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla. Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane dell'intero 2024 nell'intero 2024 Provincia Regione Numero di morti ogni tot. Abit. Medaglia Enna (Sicilia) 0 0 Medaglia di platino Lodi (Lombardia) 9 25440 Medaglia di carbone Trento (Trentino Alto Adige) 21 25619 Medaglia di carbone Belluno (Veneto) 8 25723 Medaglia di carbone Pisa (Toscana) 16 26300 Medaglia di carbone Viterbo (Lazio) 12 26584 Medaglia di carbone Sassari (Sardegna) 12 27760 Medaglia di carbone Potenza Basilicata 13 28514 Medaglia di carbone Chieti (Abruzzo) 13 29000 Medaglia di carbone Ascoli Piceno Marche 7 29670 Medaglia di carbone Sondrio (Lombardia) 6 30240 Medaglia di carbone Macerata (marche) 10 31.400 Medaglia di carbone Aosta (Valle d'Aosta) 4 31721 Medaglia di carbone Frosinone (Lazio) 15 32600 Medaglia di carbone Bolzano (Trentino Alto Adige) 16 32766 Medaglia di carbone Avellino (Campania) 12 34000 Medaglia di carbone Latina (Lazio) 16 35931 Medaglia di latta Salerno Campania 30 36800 Medaglia di latta Teramo (Abruzzo) 8 38732 medaglia di latta Benevento (campania) 7 39000 medaglia di latta Lucca (Toscana) 10 39004 medaglia di latta Benevento Campania 7 39142 medaglia di latta Vibo Valentia (Calabria) 4 40000 medaglia di latta Brescia (Lombardia) 31 40720 medaglia di latta Pavia (Lombardia) 13 42096 Medaglia dilatta Isernia (Molise) 2 42903 medaglia di latta L'Aquila (Abruzzo) 7 43130 medaglia di latta Caserta (Campania) 20 44450 medaglia di latta Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) 7 44579 medaglia di latta Grosseto (Toscana) 5 44609 medaglia di latta Gorizia (Friuli-Venezia Giulia) 3 46558 medaglia di latta Lecce (Puglia) 17 47181 medaglia di latta Parma Emilia-Romagna 9 49000 Medaglia dilatta Brindisi (Puglia) 8 49635 medaglia di latta Ferrara (Emilia-Romagna) 7 49766 medaglia di latta Matera Basilicata 4 50225 medaglia di bronzo Prato (Toscana) 5 50922 medaglia di bronzo Bologna (Emilia-Romagna) 21 51429 medaglia di bronzo Pesaro e Urbino (Marche) 7 51530 medaglia di bronzo Rieti (Lazio) 3 52000 medaglia di bronzo Palermo (Sicilia) 24 52842 medaglia di bronzo Udine (Friuli-Venezia Giulia) 10 53000 medaglia di bronzo Reggio Emilia (Emilia-Romagna) 10 53248 medaglia di bronzo Firenze (Toscana) 19 53391 medaglia di bronzo Trapani (Sicilia) 8 54310 medaglia di bronzo Perugia (Umbria) 12 55058 medaglia di bronzo Campobasso (Molise) 4 56161 medaglia di bronzo Crotone (Calabria) 3 58522 medaglia di bronzo Mantova (Lombardia) 7 58944 medaglia di bronzo Treviso (Veneto) 15 59065 medaglia di bronzo Verona (Veneto) 15 61437 medaglia d'argento Monza Brianza (Lombardia) 14 62061 medaglia d'argento Cagliari (Sardegna) 9 62264 medaglia d'argento Messina (Sicilia) 10 63665 medaglia d'argento Ragusa (Sicilia) 5 64272 medaglia d'argento Massa-Carrara (Toscana) 3 65527 medaglia d'argento Vicenza (Veneto) 13 66545 medaglia d'argento Oristano (Sardegna) 4 67428 medaglia d'argento Modena (Emilia Romagna) 11 68000 medaglia d'argento Cremona (Lombardia) 5 71878 medaglia d'argento Asti (Piemonte) 3 72000 medaglia d'argento La Spezia (Liguria) 3 73000 medaglia d'argento Agrigento (Sicilia) 6 73600 medaglia d'argento Cuneo (Piemonte) 8 73639 medaglia d'argento Ancona (marche) 6 76800 medaglia d'argento Cosenza (Calabria) 9 78333 medaglia d'argento Forlì-Cesena (Emilia-Romagna) 5 78813 medaglia d'argento Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte) 2 79883 medaglia d'argento Pescara (Abruzzo) 4 80000 medaglia d'argento Lecco (Lombardia) 4 84700 medaglia d'argento Sud Sardegna (Sardegna) 4 85000 medaglia d'argento Alessandria (Piemonte) 5 85332 medaglia d'argento Vercelli (Piemonte) 2 86934 medaglia d'argento Siena (Toscana) 3 89447 medaglia d'argento Caltanisetta (Sicilia) 3 89903 medaglia d'argento Bari (Puglia) 14 90010 medaglia d'argento Catanzaro (Calabria) 4 90586 medaglia d'argento Torino (Piemonte) 25 91114 medaglia d'argento Bergamo (Lombardia) 12 92494 medaglia d'argento Savona (Liguria) 3 93136 medaglia d'argento Venezia (Veneto) 9 94919 medaglia d'argento Piacenza (Emilia-Romagna) 3 95586 medaglia d'argento Taranto (Puglia) 6 97247 medaglia d'argento Rovigo (Veneto) 3 98333 medaglia d'argento Siracusa (Sicilia) 4 99750 medaglia d'argento Como (Lombardia) 6 100032 medaglia d'oro Napoli (Campania) 30 103567 medaglia d'oro Pistoia (Toscana) 2 104000 medaglia d'oro Padova (Veneto) 9 104030 medaglia d'oro Imperia (Liguria) 2 106500 medaglia d'oro Catania (Sicilia) 10 111330 medaglia d'oro Terni (Umbria) 2 114109 medaglia d'oro Genova (Liguria) 7 121439 medaglia d'oro Novara (Piemonte) 3 123381 medaglia d'oro Foggia (Puglia) 5 125711 medaglia d'oro Barletta-Andria-Trani (Puglia) 3 130849 medaglia d'oro Reggio Calabria (Calabria) 4 138000 medaglia d'oro Milano (Lombardia) 20 160910 medaglia d'oro Rimini (Emilia-Romagna) 2 168393 medaglia d'oro Livorno (Toscana) 2 168667 medaglia d'oro Arezzo (Toscana) 2 172187 medaglia d'oro Fermo (Marche) 1 174849 medaglia d'oro Varese (Lombardia) 5 178009 medaglia d'oro Biella (Piemonte) 1 178551 medaglia d'oro Ravenna (Emilia-Romagna) 2 195707 medaglia d'oro Roma (Lazio) 22 197897 medaglia d'oro Triste friuli Venezia Giulia 1 234662 medaglia d'oro estero 26 26 950 con i morti nelle autostrade 1056

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025
intero 2024 Morti sui luoghi di Lavoro nelle Regioni (escluso itinere) in rapporto al numero di abitanti, così come li conta eurostat

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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venerdì 30 maggio 2008

E' MORTO UN OPERAIO IN VALTELLINA


Sondrio 30 maggio
E' MORTO UN OPERAIO valtellinese di 55 anni. Ha perso la vita oggi pomeriggio in un incidente sul lavoro avvenuto all'interno di una impresa metalmeccanica di Delebio (Sondrio).
Secondo i primi accertamenti dei carabinieri di Delebio e del nucleo operativo della compagnia di Chiavenna (Sondrio), ancora sul posto con i tecnici dell'Asl di Morbegno sarebbe stato stritolato da un macchinario per la pulizia delle bobine d'acciaio. Sul posto e' giunto pochi minuti fa anche il procuratore della repubblica di Sondrio, Gianfranco Avella, per coordinare le prime indagini.
La vittima lascia la moglie e tre figli di eta' compresa fra i 16 e 25 anni.

giovedì 29 maggio 2008

SONO MORTI STEFANO LOCATELLI, DARIO UBERTOLI, SANTINO GUIDA, ERMIONE CRODA E UN AGRICOLTORE A SAN REMO DI CUI NON SI CONOSCONO LE GENERALITA'



IL PIANTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO PER LE VITTIME
SONO MORTI STEFANO LOCATELLI, DARIO UBERTOLI,SANTINO GUIDA E UN AGRICOLTORE DI CUI NON SI CONOSCE L'IDENTITA'
E' MORTO STEFANO LOCATELLI. STEFANO è morto stamattina per le conseguenze di un incidente avvenuto ieri sera. Si trovava all'interno della ditta 'Record' quando una pesante porta è uscita dai cardini e gli è caduta addosso. Stefano ha sfondato il pesante vetro con la testa. Ricoverato in Rianimazione, è morto stamattina intorno alle 4.


E' MORTO DARIO UBERTOLI OPERAIO DI SOLI 30 ANNI. DARIO è morto schiacciato dai bracci metallici di una gru. Si trovava sul rimorchio di un camion e, scaricando alcuni componenti di una gru, avrebbe innescato il movimento del cassone e dei bracci metallici gli si sono rovesciati addosso travolgendolo e facendolo cadere. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti immediatamente gli uomini dello Spisal e i carabinieri.

E' MORTO SANTINO GUIDA PALERMITANO CHE STAVA LAVORANDO AD ANCONA. SANTINO ha perso la vita cadendo da un'impalcatura alta 6 metri in un cantiere edile delle Marche, a San Marcello (Ancona). Lo strazio del figlio che lavorava con lui e che è stato fra i primi a soccorrerlo senza poter far niente per salvarlo.
TRENTO
E' MORTO ERMIONE CRODA schiacciato da un trattore mentre faceva manovre a Trento
E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 73 ANNI A SAN REMO stritolato dalla motozzappa mentre stava fresando il terreno all'interno di una serra di sua proprietà, una strada carrozzabile San Lorenzo, Sanremo. L'agricoltore ha riportato lesioni multiple all'addome e al torace e per lui non c'è stato nulla da fare, malgrado il tempestivo intervento dei soccorsi.

mercoledì 28 maggio 2008

E' MORTO ANTONIO LA SALA A POTENZA. E' MORTO UN OPERAIO DI 41 ANNI A UDINE, E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 60 ANNI A VICENZA

C'E' UN ASSASSINO CHE SEMBRA INNOCQUO E CHE UCCIDE MOLTISSIMI AGRICOLTORI. E' IL TRATTORE. E' MAI POSSIBILE CHE CON LA TECNOLOGIA DI OGGI NON SI POSSA RIMEDIARE? BASTEREBBE CHE LATERALMENTE SI APRISSERO DUE BRACCI IN ACCIAIO CHE NER IMPEDISSERO IL RIBALTAMENTO.














IL PIANTO DEL PRESIDENTE PER LE DUE VITTIME
POTENZA 28 MAGGIO
E' MORTO ANTONIO LA SALA A 46 ANNI POTENZA, ANTONIO é stato travolto da una motozappa mentre era al lavoro in una vigna DI S.Severino Lucano (Potenza). Secondo quanto si e' appreso, l'uomo stava lavorando in un terreno di sua proprieta' in contrada Cropani. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e il personale del 118, che ha tentato inutilmente di rianimare l'uomo.

UDINE 28 MAGGIO
E' MORTO UN OPERAIO di 41 anni e' morto questa mattina alle 10:15 in una cava di Castions di Strada (Udine). E' stato risucchiato dagli ingranaggi di unmacchinario utilizzato per l'estrazione della ghiaia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Latisana (Udine). Dalle prime indagini sembra che sia stato agganciato e stritolato dagli ingranaggi di un'apparecchiatura utilizzata per l'attivita' estrattiva. NON SI CONOSCONO LE GENERALITA' DELLA VITTIMA

Muore schiacciato dal suo trattore
Agricoltore trainava balle di fieno in un campo del Vicentino
E' MORTO UN AGRICOLTORE DI 60 ANNI A VICENZA- E' rimasto schiacciato da un trattore che stava guidando e che si e' ribaltato. L'incidente e' avvenuto per cause imprecisate in un campo di proprieta' dello stesso agricoltore. Il trattore trainava un rimorchio carico di balle di fieno che l'uomo stava raccogliendo nel suo campo. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i tecnici dello Spisal e i carabinieri di Thiene (Vicenza) e i vigili del fuoco di Schio e Vicenza

martedì 27 maggio 2008

E' MORTO FRANCESCO PIZII ISPETTORE DI POLIZIA. E' MORTO ORAZIO LINGUANTI DI 44 ANNI A RAGUSA E ANGELO D'ONGHIA IMPRENDITORE





















IL PIANTO DEL PRESIDENTE PER LE DUE VITTIME

27 MAGGIO
E' MORTO ORAZIO LINGUANTI A RAGUSA mentre lavorava in un cantiere nelle campagne tra Modica e Ragusa, in contrada San Giacomo. L'uomo, 47 anni, originario di Rosolini (Siracusa) abitava a Modica. Era dipendente di una ditta che opera nel campo della lavorazione della pietra. Era su una scala ed e' caduto da tre metri di altezza, sbattendo la testa contro una lastra di pietra. La Procura di Ragusa ha aperto un'inchiesta.

E' MORTO ANGELO D'ONGHI A BARI,
schiacciato da una pala meccanica che si e' ribaltata.L'incidente e' avvenuto a Locorotondo, in localita' Serafino, dov'erano in corso lavori per asfaltare un piazzale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Monopoli

Anche un ispettore di polizia vittima del trattore killer

PESCARA 27 MAGGIO
E' MORTO FRANCESCO PIZII ISPETTORE DI POLIZIA- FRANCESCO e morto questa mattina, a causa del ribaltamento del trattore con il quale stava lavorando su un terreno di famiglia, a Montesilvano Colle (Pescara). Francesco, in servizio presso la Questura di Pescara. Al momento dell'incidente stava aiutando il padre. Secondo una prima ricostruzione il trattore si è ribaltato su un tratto di terreno scosceso. Si ritiene che un cingolo possa avere ceduto durante una manovra.

E' MORTO KONRAD KROESS AGRICOLTORE DI 45 ANNI DELLA VAL VENOSSA


IL PIANTO DEL PRESIDENTE
E' MORTO KONRAD KROESS DI 45 ANNI agricoltore della VAL VENOSTA, zona occidentaledell'Alto Adige. KONRAD era al lavoro in una campo di mele, quando, affrontando un pendio, il suo trattore si e' rovesciato nei pressi del suo maso in localita' Ciardes.

lunedì 26 maggio 2008

E' MORTO UN OPERAIO DI 32




IL PIANTO DEL PRESIDENTE PER IL GIOVANE OPERAIO RAVENNATE
RAVENNA 24 MAGGIO
E' MORTO UN GIOVANE OPERAIO DI 32 ANNI STRANGOLATO DA UNA BENNA.
Stava spianando alcuni cumuli di terra all'interno del cortile della casa nella quale presto sarebbe andato a convivere con la ragazza quando - per cause ancora in via di accertamento - e' stato strangolato dalla benna dell'attrezzo da lavoro (un bobcat) che stava manovrando. Cosi' poco prima di mezzogiorno ad Ammonite (Ravenna) e' il giovane operaio ravvenate. Secondo i primi rilievi di Carabinieri e medicina del Lavoro, l'uomo potrebbe essersi slacciato l'imbracatura di sicurezza ed essersi sporto in avanti per controllare il terreno proprio mentre una buca ha fatto sobbalzare il suo mezzo determinando il repentino sollevamento della benna. NON SI CONOSCE L'IDENTITA' DELLA VITTIMA.

domenica 25 maggio 2008

E' MORTO DOMENICO ORIGLIA. E' MORTO HABALEA DONI, E' MORTO UN OPERAIO A GUBBIO


Il pianto del Presidente
E' MORTO UN OPERAIO di 31 anni, di San Giustino, è morto oggi pomeriggio in seguito ad un incidente sul lavoro avvenuto a Ponte d'Assi, nei pressi di Gubbio. Secondo le prime informazioni, la vittima stava scaricando materiale ferroso, quando ha subito un colpo violento alla testa. Sul posto è intervenuto il 118, ma all'arrivo dei soccorsi l'operaio era già morto. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Gubbio.
E' MORTO DOMENICO ORIGLIA DI 69 ANNI. DOMENICO un agricoltore di Valle Versa, alla periferia di Asti, c'è stato un altro incidente mortale. DOMENICO era intento ad arare un campo in forte pendenza. Improvvisamente il trattore si è rovesciato schiacciando l'uomo al posto di guida. Il corpo senza vita di Domenico Origlia è stato recuperato dai vigili del fuoco.
E' MORTO HABALEA DONI. Schiacciato da una lastra di ferro in un'azienda meccanica del veronese, schiacciato da una lastra di ferro di 10 quintali. L'incidente è avvenuto questo pomeriggio all'interno della carpenteria "C.M.G. Ghirlanda" di Castagnaro (Verona). HABALEA lavorava per un'altra ditta metalmeccanica, la 'Consorzi Maria' di Settimo Pescantina (Verona), che ha degli interscambi per alcune commesse con la 'Ghirlanda'. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, Doni stava lavorando ad una grande lastra di due metri e mezzo per un metro e mezzo, appoggiata ad un cavalletto. Il pesante pannello di metallo avrebbe dovuto essere agganciato da una gru, per potervi lavorare mentre era in verticale. Ma quando il romeno, con il flessibile, ha tagliato il cavalletto sui cui poggiava la lastra questa l'ha travolto, schiacciandolo. Per l'uomo non c'è stato nulla da fare. Alla tragedia ha assistito anche un fratello di Doni, come lui dipendente dell'azienda di Settimo Pescantina.

giovedì 22 maggio 2008

E' MORTO GIUSEPPE SIMEONE AVEVA SOLO 29 ANNI



















il pianto del presidente per la morte di Giuseppe Simeone


ROMA 22 maggio

E' MORTO GIUSEPPE SIMEONE DI 29 ANNI- GIUSEPPE è stato investito da un camion in un un cantiere sull'autostrada A1, nel tratto Pontecorvo-Ceprano, e' e ucciso da un mezzo pesante. Il cantiere era regolarmente segnalato. Giuseppe Simeone, 29 anni, di Rocca D'Evandro (Caserta) stava tagliando una siepe nell'area verde dell'autostrada, quando e' stato falciato dal mezzo pesante che ha sbandato. Inutili i tentativi di soccorso.

mercoledì 21 maggio 2008

E' MORTO THOMAS PICHER A SOLI 30 ANNI



Il pianto del Presidente per la morte di Thomas Picher
21 MAGGIO
THOMAS PICHER A SOLI 30 ANNI. THOMAS e' morto in un incidente sul lavoro a Prato Isarco in Alto Adige: stato colpito dal braccio idraulico di un muletto su cui stava facendo lavori di manutenzione, all'interno di un deposito di materiale per l'edilizia. Sull'incidente, all'interno della ditta Bitumisarco, e' stata aperta una inchiesta.

martedì 20 maggio 2008

ANCORA UN MERIODIONALE CHE MUORE IN UN'INDUSTRIA DEL NORD . E' MIMMO DI MAIO SICILIANO DI CEFALU'









il pianto del Presidente per la morte di MIMMO DI MAIO
RINALDINI DICE NO ALLA PRETESE DELLA COFINDUSTRIA DI MODIFICARE IL"TESTO UNICO SULLA SICUREZZA" VARATO DAL GOVERNO PRODI


ANCORA UN MERIDIONALE CHE MUORE IN UN'INDUSTRIA DEL NORD. E' ALTISSIMO IL TRIBUTO DI SANGUE DEI MERIDIONALI E DEGLI EXTRACOMUNITARI CHE LAVORANO NEL NORD DEL PAESE
MUORE GIOVANE SICILIANO CON DUE FIGLI PICCOLI DI 32 ANNI. SCHIACCIATO DA TUBI CADUTI DA UN SUPPORTO ALLA MARCEGAGLIA DI CASALMAGGIORE (CREMONA)



E' MORTO MIMMO DI MAIO . Infortunio mortale alla Marcegaglia di Casalmaggiore (Cremona), dove, nel corso del primo turno di lavoro, e' morto MIMMO DI MAIO UN OPERAIO DI di 32 anni, che lascia la moglie e due bambini. Lo si apprende da una nota diffusa dalla Fim-Cisl della Lombardia.
Mentre e' in corso l'indagine della magistratura, si apprende che l'operaio sarebbe stato schiacciato da un pacco di tubi d'acciaio caduti improvvisamente da un supporto.
Il sindacato, che ha definito l'incidente come un "evento sconcertante, che lascia senza fiato", ha sottolineato che "il coordinamento, le Rsu e i lavoratori della Marcegaglia sono da sempre costantemente impegnati sui temi della sicurezza, perche' negli anni passati nel gruppo vi sono stati altri infortuni".
Tuttavia "l'impegno non e' mai sufficiente", dal momento che "i carichi di lavoro, la fatica del lavoro, la fretta del lavoro e l'organizzazione del lavoro devono essere a misura d'uomo, non contro l'uomo". "Ci stringiamo alla famiglia del ragazzo - conclude la nota e tutti insieme vogliamo rinnovare e accentuare l'impegno, e richiamare l'attenzione di tutti perche' questi fatti non devono piu' accadere, e perche' il rispetto della dignita' della persona sia sempre al centro della responsabilita' di ciascuno".
Fiom: ora la Marcergaglia ripensi al decreto sicurezzaIl segretario generale della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, auspica un "ripensamento strategico" di Confindustria sulla richiesta di modificare il decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro. L'incidente alla Marcegaglia, ha detto Rinaldini in un'intervista al quotidiano online 'Affaritaliani.it', "è una tragedia che rende ancora più assurda la pretesa di Confindustria di modificare il Testo Unico sulla sicurezza". "Spero proprio - aggiunge il numero uno della Fiom - che l'assemblea generale di Confindustria (giovedì 22 maggio, ndr), dopo questo dramma che si inserisce in una tragedia quotidiana, sia un momento per rivedere una strategia che noi giudichiamo assurda".



IL SINDACATO GIA' NEL 2006 ESPRIMEVA SERIE PREOCCUPAZIONI PER GLI INFORTUNI NELLE AZIENDE DEL GRUPPO MARCEGAGLIA, QUI SOTTO UN COMUNICATO DELLA SEGRETERIA DEL COORDINAMENTO SINDACALE MARCEGALIA
MERCOLEDI' 10 MAGGIO 2006
La Segreteria del Coordinamento Sindacale Nazionale del Gruppo MARCEGAGLIA riunita a Sesto San Giovanni mercoledì 10 maggio 2006 rileva, con grande preoccupazione, gli infortuni accaduti in diverse unità produttive del Gruppo. La Segreteria esprime piena solidarietà alle iniziative che nelle varie unità le RSU hanno messo in atto a tutela della sicurezza sul lavoro; e sottolinea con forza che il problema sicurezza rimane uno dei problemi centrali del Gruppo MARCEGALIA. E’ nostra intenzione affrontare il problema sicurezza con il massimo impegno e la dovuta serietà. Pertanto la Segreteria decide di convocare un incontro con tutte le RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ) del Gruppo per una doverosa verifica e chiedere alla direzione generale MARCEGAGLIA , così come contenuto nell’accordo sulla costituzione del Coordinamento , un incontro con tutti i RLS e la Segreteria per affrontare concretamente il problema della sicurezza sul lavoro.

lunedì 19 maggio 2008

MUORE UN OPERAIO IN PROVINCIA DI COSENZA E UNO DEI PROPRIETARI IN UN'AZIENDA DI LECCO

ANCHE OGGI DUE MORTI

COSENZA 19 MAG
MUORE OPERAIO di 60 anni in un cantiere edile a San Lucido, nel Cosentino. L'OPERAIO era a bordo di un mezzo meccanico che, per cause in corso di accertamento, si e' ribaltato, schiacciandolo. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini.Gli investigatori stanno accertando la regolarita' dei lavori e la situazione occupazionale della vittima. Non si conoscono le generalita della vittima

Lecco 19 maggio

Schiacciato da un macchinario, e' il terzo in meno di un mese
MUORE UN PROPRIETARIO DI UN'AZIENDA AVEVA 57 ANNI. E' il terzo in un mese in provincia di Lecco, in una ditta di minuterie metalliche di Oggiono, in Brianza. . Uno dei titolari dell'azienda, stava seguendo lo spostamento di macchinario con un muletto, quando il pesante carico gli e' finito addosso schiacciandolo. Soccorso dal 118 e' morto poco dopo l'arrivo all'ospedale. Sono in corso indagini dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Merate. NON SI CONOSCONO LE GENERALITA' DELLA VITTIMA.

venerdì 16 maggio 2008

E' MORTO VINCENZO ACCOMANDO A 38 ANNI SCHIACCIATO DA UN CARRELLO

E' MORTO VINCENZO ACCOMANDO schiacciato da un carrello elevatore. Aveva 38 anni, GIUSEPPE, dipendente di una ditta specializzata inCoibentazioni, stava lavorando nella centrale Enel di Tor del Sale a Piombino.
Nulla è stato possibile fare per salvargli la vita, nonostante il tempestivo intervento dei colleghi di lavoro e del personale Enel. Sono in corso indagini da parte della magistratura con i carabinieri. Anche Enel ha avviato un'indagine interna per ricostruire la dinamica dell'incidente.

giovedì 15 maggio 2008

E' MORTO GIUSEPPE DE STEFANO A SOLI 29 ANNI E UN AGRICOLTORE DI 75 ANNI IN PROVINCAIA DI PESCARA

NAPOLI 15 maggio
Nel nuovo svincolo San Mango Piemonte nel Salernitano
E' MORTO GIUSEPPE DE STEFANO DI 29 ANNI , di Battipaglia (Salerno), in un incidente verificatosi in un cantiere dell'A3. E' successo nel Salernitano, sul nuovo svincolo di San Mango Piemonte della Salerno-Reggio Calabria. GIUSEPPE e stato travolto da un tir con materiale bituminoso in retromarcia. L'uomo, accanto a una betoniera, controllava il getto del calcestruzzo per conto dell'impresa esecutrice dei lavori. Il presidente dell'Anas Ciucci ha disposto un'inchiesta.

MUORE UN AGRICOLTORE di 75 anni è morto oggi pomeriggio in un incidente agricolo avvenuto in località Terra Rossa, a Cappele sul Tavo (Pescara). L'anziano sarebbe finito sotto un trattore dotato di rimorchio. Sul posto i vigili del fuoco di Pescara, il 118 e i carabinieri.

mercoledì 14 maggio 2008

E' MORTO FRANCESCO CIQUERA POLIZIOTTO DI 36 ANNI

BARI 14 MAGGIO
Investiti Cc e agenti: uno e' morto
La vittima avrebbe compiuto 36 anni a giugno
E' MORTO FRANCESCO CIQUERA DI 36 ANNI. FRANCESCO agente della polizia stradale è stato investito stamani, insieme con un collega e due carabinieri. Sono stati travolti da un'auto sulla strada provinciale che collega Gioia del Colle a Castellaneta. Francesco avrebbe compiuto 36 anni a giugno. Era in servizio presso il distaccamento di Gioia del Colle della polizia stradale.

martedì 13 maggio 2008

E' MORTO FERNANDO VESCIO EDILE DI LAMEZIA TERME

CATANZARO 13 MAGGIO
Operaio cade da impalcatura e muore
E' MORTO FERNANDO VESCIO. FERNANDO di 40 anni, e' precipitata dal quarto piano di uno stabile di Lamezia Terme. E' caduto dall'impalcatura su cui lavorava alla ristrutturazione di un palazzo. L'incidente e' accaduto in via Misiani, nel centro del quartiere Nicastro. FERNANDO era sull'impalcatura, all'esterno dell'edificio, quando per cause che sono in corso di accertamento e' precipitato dall'altezza del quarto piano morendo sul colpo.

lunedì 12 maggio 2008

E' MORTO DAVIDE MENNEA NEL FOGGIANO. E' MORTO CLAUDIO A GENOVA

E' MORTO CLAUDIO P. operaio di 53 anni, oggi alle 17 mentre stava lavorando con un trattore nell'area interna al maneggio di Arenzano, nel ponente di Genova. CLAUDIO è rimasto schiacciato sotto il mezzo che si è ribaltato. I carabinieri della compagnia di Arenzano sono accorsi sul posto e stanno raccogliendo testimonianze per chiarire la dinamica del tragico evento. Inutili i soccorsi dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118.


FOGGIA 12 MAG - E' MORTO DAVIDE MENNEA DI 45 ANNI. DAVIDE e' morto in un incidente sul lavoro su un terreno di sua proprieta' a Trinitapoli (Foggia). Secondo una prima ricostruzione dei carabineri, l'uomo di 45 anni, al momento dell'incidente, stava montando e un pezzo di collegamento tra la pompa per spruzzare diserbanti e il trattore quando il cappuccio della felpa che indossava si e' incastrato accidentalmente nei meccanismi roteanti del trattore ed e' rimasto strozzato. Inutili i soccorsi

STRAGI SUL LAVORO IL PIANTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO


domenica 11 maggio 2008

E' MORTO GAETANO RENIERO, E' MORTO DAVIDE MURARO, MUORE UN OPERAIO A MONOPOLI (BARI)

VICENZA 10 MAGGIO
E' MORTO GAETANO RENIERO DI 35 ANNI. GAETANO un muratore di Cornedo Vicentino stava lavorando alla ristrutturazione della sua casa.
VICENZA 10 MAGGIO
E' MORTO DAVIDE MURARO DI 66 ANNI operaio di Montecchio Maggiore, sempre nel vicentino, DAVIDE un operaio della Famacs di Montorso (Vicenza), stava lavorando all'interno di un'altra azienda, la Svecom di Montecchio.


BARI 10 MAG - Un morto sul lavoro a Monopoli, nel Barese. Un operaio specializzato ha perso la vita cadendo da un nastro trasportatore. si stava occupando della manutenzione del nastro quando e' caduto da un'altezza di dieci metri circa ed e' morto sul colpo. L'incidente si e' verificato in una cava alla periferia del paese. I carabinieri hanno avviato le indagini. NON SI CONOSCE L'IDENTITA' DELLA VITTIMA

venerdì 9 maggio 2008

FROSINONE 9 MAGGIO

MUORE LAVORANDO UN AGRICOLTORE DI 81 ANNI di Paliano in seguito ad un incidente agricolo. La vittima era alla guida di un trattore quando il mezzo si è ribaltato schiacciando l'anziano agricoltore. E' accaduto poco prima delle 13 di oggi in Le Tofe a Paliano, in provincia di Frosinone.
Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 con tanto di eliambulanza, ma per l'agricoltore non c'è stato nulla da fare. Il personale dell'Ares 118 ha solo potuto constatare il decesso.

giovedì 8 maggio 2008

E' MORTO FABIO CASTALDELLI

7 maggio Torino
E' MORTO FABIO CASTALDELLI DI 33 ANNI. FABIO edile di Strona (Biella), e' morto stamani precipitando dal tetto di un edificio. L'incidente e' avvenuto nella frazione Cascina Risaia di Villareggia (Torino). FABIO mentre stava lavorando alla ristrutturazione del tetto dell'edificio, e' scivolato su una lamiera ed e' caduto da un'altezza di 12 metri. Durante la caduta ha urtato piu' volte contro il ponteggio del palazzo e, toccato il suolo, e' morto sul colpo.

domenica 4 maggio 2008

SONO MORTI FERANCESCO LANEVE, CADURT TETEDILIA E GIUSEPPE FERRERO

E' MORTO FRANCESCO LANEVE DI 60 ANNI. FRANCESCO un operaio di 60 anni è morto questa mattina folgorato da una scarica di corrente elettrica mentre era al lavoro nei campi a Monopoli, a una quarantina di chilometri da Bari. L'uomo, Francesco Laneve, stava eseguendo lavori di potatura nella masseria 'Pezze di Sole', in località Sant'Oronzo, dopo essersi sistemato sul cestello sollevatore del proprio trattore. Probabilmente ha urtato alcuni cavi dell'alta tensione restando folgorato da una scarica di corrente che l'ha preso tra il collo e le spalle.
E' MORTO CODURT TETEDILA DI ANNI 30. CODURT un operaio romeno di 30 anni, è morto travolto da uno degli alberi che, assieme al fratello - che non è rimasto coinvolto nell'incidente sul lavoro - aveva abbattuto in un castagneto di Milo, sull'Etna. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della locale stazione - della vicenda, accaduta ieri, riferisce oggi il quotidiano La Sicilia - il giovane operaio sarebbe rimasto schiacciato da uno dei tronchi che i due fratelli avevano accatastato sulla cima di una collinetta, che sarebbero scivolati per un improvviso smottamento del terreno. I lavori erano svolti da un'azienda autorizzata, che aveva ottenuto l'appalto per un disboscamento della zona.

E' MORTO GIUSEPPE FERRARO 31 ANNI- GIUSEPPE un agricoltore di Spezzano Albanese, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nella frazione Apollinara di Corigliano Calabro (Cosenza). L'uomo era alla guida di un trattore che, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato schiacciandolo. il giovane è morto all'istante.

E MORTO PAOLO ROSSINI

2 maggio
PESARO - Un agricoltore, Paolo Rossini di 78 anni, è morto schiacciato dal suo trattore a Poggio Elia, frazione di Pennabilli, in provincia di Pesaro-Urbino. Al momento dell'incidente l'uomo era a bordo di un trattore, con un rimorchio carico di legna. L'agricoltore è morto sul colpo.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?