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Report morti sul lavoro in Italia nell'intero 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Report morti sul lavoro del 2024. I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati, inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL. Registriamo un aumento dei morti sui luoghi di lavoro del 6,7% rispetto al 2023. Per la prima volta dopo 17 anni di monitoraggio si sono superati i 1000 morti sui luoghi di lavoro, che con l’itinere diventano 1482, ma la conta dei morti in itinere potrebbe essere ancora più alta per la ragione che spesso vengono diffusi in ritardo. La Regione che ha avuto il peggior risultato è il Trentino Alto Adige in rapporto al numero di abitanti, la migliore il Lazio che vede Roma con un terziario avanzato e i Ministeri. Le donne pagano un prezzo elevatissimo sulle strade. Per mancanza di un orario flessibile in entrata e in uscita nel privato, spesso lontano da casa, sono costrette a correre perché si sobbarcano spesso anche il carico familiare: figli, genitori ecc. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono già il 30% di tutti i morti. In allegato le nazionalità delle vittime. Incredibile la strage di anziani che muoiono lavorando: sono oltre il 30% degli ultrasessantenni e di questi sempre sui luoghi di lavoro 157 hanno addirittura più di 70 anni. E’ davvero incredibile non fare nessuna distinzione sull’età per andare in pensione tra chi svolge un lavoro pericoloso e chi no: con l’età elevata si hanno riflessi poco pronti, udito e vista deficitarie, così come acciacchi di ogni genere. La categoria degli autotrasportatori ha praticamente raddoppiato i morti: per incidenti e per fatica: in tanti vengono trovati morti con la testa sul volante o coi camion fermi nelle aree di sosta, la stanchezza e la fretta provocano spesso tanti morti anche tra chi viene coinvolto con altri mezzi. Anche quest’anno sono morti 143 agricoltori schiacciati dal trattore: in questi 17 anni sono stati quasi 3000. Sono le solite categorie ad avere lo stesso numero di morti da 17 anni, in ordine decrescente: agricoltura, edilizia, autotrasporto (tutte le categorie di appartenenza) artigianato, industria. Pochissimi i morti nelle aziende sindacalizzate, questo per far comprendere l’importanza del Sindacato sulla Sicurezza, i pochi morti sono lavoratori in appalto e non dipendenti diretti: il lavoro precario uccide tanti lavoratori che non possono rifiutarsi di svolgere un lavoro pericoloso, pena il licenziamento, questo soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende, dove non c’è nessuna sicurezza; lo si vede anche dai piccoli imprenditori, spesso senza dipendenti che muoiono numerosi, e questo la dice lunga sulla mancanza della cultura della sicurezza che occorrerebbe insegnare nelle scuole, soprattutto in chi si sta diplomando e anche laureando e si avvia al lavoro. Che dire? Speriamo in un 2025 migliore, ma sono già più di 11 i morti in questi primi giorni del 2025. Nell’occasione vi invito a visitare la mia mostra “Morti sul lavoro” presso la Fondazione Carisbo di Via Farini, con opere su queste tragedie che tratto fin dal 1980. Tra queste il “muro delle farfalle bianche” con le foto di 300 lavoratori morti sul lavoro recentemente Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nell’intero 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 1056 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1482 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza sono centinaia i morti in province e regioni diverse LOMBARDIA 201 totali 134 sui luoghi di lavoro Milano 20 (41 con itinere), Bergamo 12 (con itinere 23) Brescia 31 (43 con itinere) Como 6 Cremona 5 Lecco 4 Lodi 9 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 13 Sondrio 6 Varese 5 CAMPANIA 156 totali 97 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 20 Salerno30 VENETO 135 totali 81 sui luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 9 Rovigo 3 Treviso 15 Verona 15 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 133 totali 76 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 7 Forlì Cesena 5 Modena 11 Parma 9 Ravenna 2 Reggio Emilia 10 Piacenza 3 SICILIA 122 sui luoghi di lavoro 71 Palermo 24 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 10 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 4 Trapani‎ 8 TOSCANA 121 totali 76 sui luoghi di lavoro Firenze 19 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 10, Massa Carrara 3 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 155 totali 72 sui luoghi di lavoro Roma 22 Viterbo 12 Frosinone 15 Latina 16 Rieti 3 PIEMONTE 92 totali 54 sui luoghi di lavoro Torino 25 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 8 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 2 PUGLIA 93 totali 60 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 17 Taranto 6 TRENTINO ALTO ADIGE 55 totali 37 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 21 ABRUZZO 55 totali 37 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 13 Pescara 4 Teramo 8 SARDEGNA 52 totali 36 sui luoghi di lavoro Cagliari 9 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 12 MARCHE 50 totali 31 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 7 Ascoli Piceno 7 CALABRIA 33 totali 24 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 3 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 34 totali 22 sui luoghi di lavoro Pordenone 7 Triste 1 Udine 10 Gorizia 3 LIGURIA 35 totali 23 sui luoghi di lavoro Genova 7 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 25 totali 17 sui luoghi di lavoro Potenza 13 Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 6 totali 5 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 142 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 152 gli autotrasportatori e autotrasportatrici morti 115 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 115 i morti in infortuni domestici Sui luoghi di lavoro quest’anno oltre il 30% sono ultrasessantenni, in pochi anni saranno la maggioranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 30% Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla. Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane dell'intero 2024 nell'intero 2024 Provincia Regione Numero di morti ogni tot. Abit. Medaglia Enna (Sicilia) 0 0 Medaglia di platino Lodi (Lombardia) 9 25440 Medaglia di carbone Trento (Trentino Alto Adige) 21 25619 Medaglia di carbone Belluno (Veneto) 8 25723 Medaglia di carbone Pisa (Toscana) 16 26300 Medaglia di carbone Viterbo (Lazio) 12 26584 Medaglia di carbone Sassari (Sardegna) 12 27760 Medaglia di carbone Potenza Basilicata 13 28514 Medaglia di carbone Chieti (Abruzzo) 13 29000 Medaglia di carbone Ascoli Piceno Marche 7 29670 Medaglia di carbone Sondrio (Lombardia) 6 30240 Medaglia di carbone Macerata (marche) 10 31.400 Medaglia di carbone Aosta (Valle d'Aosta) 4 31721 Medaglia di carbone Frosinone (Lazio) 15 32600 Medaglia di carbone Bolzano (Trentino Alto Adige) 16 32766 Medaglia di carbone Avellino (Campania) 12 34000 Medaglia di carbone Latina (Lazio) 16 35931 Medaglia di latta Salerno Campania 30 36800 Medaglia di latta Teramo (Abruzzo) 8 38732 medaglia di latta Benevento (campania) 7 39000 medaglia di latta Lucca (Toscana) 10 39004 medaglia di latta Benevento Campania 7 39142 medaglia di latta Vibo Valentia (Calabria) 4 40000 medaglia di latta Brescia (Lombardia) 31 40720 medaglia di latta Pavia (Lombardia) 13 42096 Medaglia dilatta Isernia (Molise) 2 42903 medaglia di latta L'Aquila (Abruzzo) 7 43130 medaglia di latta Caserta (Campania) 20 44450 medaglia di latta Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) 7 44579 medaglia di latta Grosseto (Toscana) 5 44609 medaglia di latta Gorizia (Friuli-Venezia Giulia) 3 46558 medaglia di latta Lecce (Puglia) 17 47181 medaglia di latta Parma Emilia-Romagna 9 49000 Medaglia dilatta Brindisi (Puglia) 8 49635 medaglia di latta Ferrara (Emilia-Romagna) 7 49766 medaglia di latta Matera Basilicata 4 50225 medaglia di bronzo Prato (Toscana) 5 50922 medaglia di bronzo Bologna (Emilia-Romagna) 21 51429 medaglia di bronzo Pesaro e Urbino (Marche) 7 51530 medaglia di bronzo Rieti (Lazio) 3 52000 medaglia di bronzo Palermo (Sicilia) 24 52842 medaglia di bronzo Udine (Friuli-Venezia Giulia) 10 53000 medaglia di bronzo Reggio Emilia (Emilia-Romagna) 10 53248 medaglia di bronzo Firenze (Toscana) 19 53391 medaglia di bronzo Trapani (Sicilia) 8 54310 medaglia di bronzo Perugia (Umbria) 12 55058 medaglia di bronzo Campobasso (Molise) 4 56161 medaglia di bronzo Crotone (Calabria) 3 58522 medaglia di bronzo Mantova (Lombardia) 7 58944 medaglia di bronzo Treviso (Veneto) 15 59065 medaglia di bronzo Verona (Veneto) 15 61437 medaglia d'argento Monza Brianza (Lombardia) 14 62061 medaglia d'argento Cagliari (Sardegna) 9 62264 medaglia d'argento Messina (Sicilia) 10 63665 medaglia d'argento Ragusa (Sicilia) 5 64272 medaglia d'argento Massa-Carrara (Toscana) 3 65527 medaglia d'argento Vicenza (Veneto) 13 66545 medaglia d'argento Oristano (Sardegna) 4 67428 medaglia d'argento Modena (Emilia Romagna) 11 68000 medaglia d'argento Cremona (Lombardia) 5 71878 medaglia d'argento Asti (Piemonte) 3 72000 medaglia d'argento La Spezia (Liguria) 3 73000 medaglia d'argento Agrigento (Sicilia) 6 73600 medaglia d'argento Cuneo (Piemonte) 8 73639 medaglia d'argento Ancona (marche) 6 76800 medaglia d'argento Cosenza (Calabria) 9 78333 medaglia d'argento Forlì-Cesena (Emilia-Romagna) 5 78813 medaglia d'argento Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte) 2 79883 medaglia d'argento Pescara (Abruzzo) 4 80000 medaglia d'argento Lecco (Lombardia) 4 84700 medaglia d'argento Sud Sardegna (Sardegna) 4 85000 medaglia d'argento Alessandria (Piemonte) 5 85332 medaglia d'argento Vercelli (Piemonte) 2 86934 medaglia d'argento Siena (Toscana) 3 89447 medaglia d'argento Caltanisetta (Sicilia) 3 89903 medaglia d'argento Bari (Puglia) 14 90010 medaglia d'argento Catanzaro (Calabria) 4 90586 medaglia d'argento Torino (Piemonte) 25 91114 medaglia d'argento Bergamo (Lombardia) 12 92494 medaglia d'argento Savona (Liguria) 3 93136 medaglia d'argento Venezia (Veneto) 9 94919 medaglia d'argento Piacenza (Emilia-Romagna) 3 95586 medaglia d'argento Taranto (Puglia) 6 97247 medaglia d'argento Rovigo (Veneto) 3 98333 medaglia d'argento Siracusa (Sicilia) 4 99750 medaglia d'argento Como (Lombardia) 6 100032 medaglia d'oro Napoli (Campania) 30 103567 medaglia d'oro Pistoia (Toscana) 2 104000 medaglia d'oro Padova (Veneto) 9 104030 medaglia d'oro Imperia (Liguria) 2 106500 medaglia d'oro Catania (Sicilia) 10 111330 medaglia d'oro Terni (Umbria) 2 114109 medaglia d'oro Genova (Liguria) 7 121439 medaglia d'oro Novara (Piemonte) 3 123381 medaglia d'oro Foggia (Puglia) 5 125711 medaglia d'oro Barletta-Andria-Trani (Puglia) 3 130849 medaglia d'oro Reggio Calabria (Calabria) 4 138000 medaglia d'oro Milano (Lombardia) 20 160910 medaglia d'oro Rimini (Emilia-Romagna) 2 168393 medaglia d'oro Livorno (Toscana) 2 168667 medaglia d'oro Arezzo (Toscana) 2 172187 medaglia d'oro Fermo (Marche) 1 174849 medaglia d'oro Varese (Lombardia) 5 178009 medaglia d'oro Biella (Piemonte) 1 178551 medaglia d'oro Ravenna (Emilia-Romagna) 2 195707 medaglia d'oro Roma (Lazio) 22 197897 medaglia d'oro Triste friuli Venezia Giulia 1 234662 medaglia d'oro estero 26 26 950 con i morti nelle autostrade 1056

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025
intero 2024 Morti sui luoghi di Lavoro nelle Regioni (escluso itinere) in rapporto al numero di abitanti, così come li conta eurostat

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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lunedì 31 marzo 2014

Report morti sul lavoro nei primi 3 mesi del 2014

Curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com/ Report morti sul lavoro nei primi 3 mesi del 2014 2014 Nei primi 3 mesi del 2014 sono morti sui luoghi di lavoro 116 lavoratori, tutti documentati. Se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superano i 250 morti. L’aumento dei morti sui luoghi di lavoro rispetto ai primi 3 mesi del 2013 è del 16,8 %. Nel comparto agricolo sono morti il 31,8%. In edilizia il 30,1% sul totale. Il 7,75% nell’autotrasporto. Nell’industria il 7,85. Percentualmente per ora sono distribuiti in eguale numero in tutte le fasce d’età, a parte l’agricoltura dove le vittime hanno un’età mediamente più alta. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono il 12,9% e i romeni sono sempre i più numerosi. Ad oggi a guidare questa triste classifica è il Lazio con già 13 morti, con la provincia di Roma che registra 5 morti. Piemonte, Veneto e Lombardia 11 morti, Toscana 8 morti, Emilia Romagna, Sicilia e Puglia 7 morti. Trentino Alto Adige 6 morti. Marche 5 morti. Friuli Venezia Giulia 4 morti . Campania, Umbria, Liguria, Abruzzo e Calabria 3 morti. Sardegna 2 morti, Molise 1 morto. Non sono segnalati a carico delle province i morti di autotrasportatori sulle autostrade. Come tutti gli anni con l’arrivo del bel tempo è ricominciata la strage di agricoltori. Purtroppo il nostro appello del 9 di marzo, rivolto al Presidente del Consiglio Renzi, al Ministro del lavoro Poletti e al Ministro delle Politiche Agricole Martina, d’intervenire con l’informazione, ma non solo, avvertendoli che con l’arrivo del bel tempo sarebbe ricominciata, come ogni anno, la strage di agricoltori schiacciati dal trattore, non ha avuto nessuna risposta. Da quel giorno sono morti 15 agricoltori schiacciati dal trattore che guidavano. Io non esito a ritenerli omicidi verdi, dovuti all’indifferenza di chi dovrebbe occuparsene. Non mi risulta siano stati fatti interventi da parte del parlamento per alleviare questa carneficina che con poche risorse e interventi mirati si potrebbe ridurre drasticamente. Ma così gira questo paese che ha una classe dirigente che si occupa di tutto ma non delle cose importanti che riguardano i cittadini e i lavoratori, se non per penalizzarli.

Purtroppo continua la strage di lavoratori che quest'anno, ha subito in questi tre mesi, rispetto allo stesso periodo del 2013 un'impennata paurosa, SEMPRE NELL'INDIFFERENZA DELLA POLITICA

Arezzo, 30 marzo 2014 E'morto un operaio di 56 di cui non si conosce ancora l'identità mentre tagliava un grosso ramo che l'ha colpito alla testa. La tragedia nella zona di San Pancrazio di Bucine. Ormai anche la domenica è diventata una giornata come le altre e che anzi, non permette più ai lavoratori di recuperare quell'energia psicofisica che serve per evitare queste tragedie che spesso nascondono un lavoro continuativo e senza possibilità di riposo. Non sappiamo le ragione, e per chi lavorava questo lavoratore di domenica. Alla tragedia hanno assistito alcuni altri operai che lavoravano con la vittima. A3 Salerno Reggio Calabria E' morto l’operaio Giuseppe Palagano di 55 anni ANAS all’interno del cantiere della galleria Renazza Nord,in provincia di Potenza. Secondo quanto riferito l’operaio, mentre era a terra intento alla posa di alcuni elementi utilizzati per il rivestimento provvisorio della galleria, per cause in corso di accertamento, è caduto dalla volta che gli ha provocato un forte trauma. Palagano é stato subito soccorso dai compagni di lavoro e trasportato in ambulanza all’ospedale di Lagonegro dove é deceduto poco dopo il ricovero. Sul posto personale dell’ASL, Polizia, Carabinieri e Ispettorato del lavoro stanno attualmente procedendo all’accertamento dei fatti.

giovedì 27 marzo 2014

E' morto Peter Niederkofler un edile altoatesino di 51 anni. sono già sei i morti sui luoghi di lavoro in questa provincia. E' morto Luciano Montagnolo in provincia di Milano

BOLZANO, 27 MARZO 2014 E' morto Peter Niederkofler un edile di 51 anni. la vittima ha perso la vita questa mattina in un incidente sul lavoro a San Michele di Appiano. Durante i lavori di scarico di una ruspa Niederkofler è rimasto schiacciato da una ruspa. Il medico d'urgenza della Croce bianca ha solo potuto constatare la morte. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e l'assistenza spirituale del 118. Sono 6 i lavoratori morti in Trentino Alto Adige dall'inizio dell'anno e tutti nella provincia di Bolzano. Milano 27 marzo 2014 E' morto Luciano Montagnolo di 54 anni. Montagnolo è deceduto a Lainate, in via Scarlatti, in un'officina e concessionario di veicoli commerciali Mercedes dopo essere stato travolto e ucciso da un camion. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e agenti della polizia locale e un'ambulanza del 118. Per Montagnolo purtroppo non c'era più niente da fare. Da una prima ricostruzione, la vittima avrebbe sollevato la cabina di un camion che stava riparando. Ma la cabina gli è praticamente piombata addosso, uccidendolo sul colpo.

lunedì 24 marzo 2014

RENZI COMINCI A FARE "PIAZZA PULITA" NEI MINISTERI E NELLE ISTITUZIONI CHE SI OCCUPANO DI LAVORO E DELLE MORTI DEI LAVORATORI

INCREDIBILE LA DIFFERENZA SU QUESTE TRAGEDIE DELLE MORTI SUL LAVORO NEL NOSTRO PAESE RISPETTO A STATI UNITI E GERMANIA. TANTISSIMI, ANCHE ISTITUZIONI E MEDIA DI QUESTI PAESI CHE S'INTERESSANO DEL FENOMENO, ANCHE ITALIANO DI QUESTE TRAGEDIE, PROVA NE E' LE NUMEROSISSIME VISITA DA QUESTI DUE PAESI, MENTRE IN ITALIA SONO I SINGOLI PRIVATI CHE VISITANO IL SITO. LE ISTITUZIONI INTERESSATE INVECE, E NONOSTANTE SIANO TEMPESTATE DI MAIL, NON SI AFFACCIANO NEMMENO. RENZI COMINCI A LICENZIARE IN QUESTI MINISTERI, DEL LAVORO, DELL'AGRICOLTURA, DELL'EDILIZIA E NEI GRANDI ISTITUTI CHE SI "OCCUPANO" DI QUESTE TRAGEDIE. SONO SOLO CAPACI DI "DIALOGARE" TRA DI LORO E IL RISULTATO E' CHE NONOSTANTE CENTINAIA DI MILIONI DI EURO SPESI I MORTI SONO SEMPRE GLI STESSI DA QUANDO E' STATO APERTO L'OSSERVATORIO. QUEST'ANNO POI SEMBRA PEGGIORE DEGLI ALTRI.

Siamo al 20% in più di morti rispetto allo stesso giorno del 2013

Terribile sequenza di morti sul lavoro in questo mese. Sono già 44 le vittime in questo mese sui luoghi di lavoro e 108 dall'inizio dell'anno e 87 lo stesso giorno del 2013, l'aumento è del 19,5%. Sono tre le morti in questo fine settimana. E' morto un ukraino comandante di una nave nel porto di Civitavecchia sommerso da un carico di carbone. E' morto Arnaldo Turcato un agricoltore di 75 anni in provincia di Modena dilaniato da una motozappa. E' morto un autotrasportatore sull'A14.

domenica 23 marzo 2014

Un appello a LINEAVERDE. Salvate con l'informazione la vita a tanti agricoltori schiacciati dal trattore

Cara Redazione e cari Ingrid e Patrizio, prima di tutto voglio complimentarmi con voi per la trasmissione, a me piaceva anche gli altri anni, ma quest'anno è proprio bella e completa. Sono Carlo Soricelli, tecnico metalmeccanico in pensione e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com. L'Osservatorio l'ho creato 6 anni fa, il 1à gennaio del 2008, subito dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino perchè non riuscivo a trovare notizie in tempo reale sulle morti sul lavoro. Decisi allora di creare io un'osservatorio su base volontaria. Da quel giorno monitoro giornalmente le morti sul lavoro. Con oltre 7000.000 contatti l'Osservatorio è diventato in poco tempo punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie sulle morti sul lavoro, Dalla raccolta dati tutti gli anni viene fuori un'immensa tragedia e l'indifferenza collettiva da parte di tutti, anche perchè le statistiche ufficiali, cioè l'INAIL monitora solo i propri assicurati e in tantissismi non lo sono neanche in agricoltura, e quindi non risultano così tanti morti . Gli agricoltori da soli rappresentano ogni anno un terzo di tutte le morti sul lavoro, e quelli morti schiacciati dal trattore che guidano, l'anno scorso hanno rappresentato da soli oltre il 22% di tutte le morti. Il 9 marzo ho scritto una mail al Primo Ministro Renzi, al Ministro del Lavoro Poletti e delle Politiche Agricole Martina, avvertendoli che con l'arrivo del bel tempo sarebbe ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore, come abbiamo appurato dalle nostre rilevazioni, purtroppo non ricevendo nessuna risposta. Sapete da quel giorno quanti agricoltori, di tutte le età sono morti schiacciati dal trattore? Ben 14. E' una carneficina incredibile che passa inosservata. Spesso muoiono agricoltori anziani, che contribuiscono, come tutti sappiamo, a portare avanti l'agricoltura del paese, ma non sono considerati dalle statistiche ufficiali neppure morti sul lavoro perchè pensionati. Ma in tanti muoiono anche in giovane età, in un territorio in larga parte collinare come quello italiano è facilissimo che il trattore si ribalti al più piccolo errore, ma anche per le condizioni del terreno che ingannano. Gli agricoltori muoiono soprattutto quando il terreno è impregnato d'acqua, quando è troppo asciutto, ma anche per un'altra serie infinita di condizioni. Basterebbe poco a salvare tante vite. Soprattutto con un'informazione che mette in evidenza la pericolosità del mezzo, soprattutto se non recente, e non dotato di cinture di sicurezza e cabina di protezione. E' tanto che scrivo a parlamentari di tutti i gruppi perchè spingano il parlamento a fare leggi che praticamente non costano niente, e che con incentivi diano una mano agli agricoltori a far dotare le cabine di queste protezioni. Datemi una mano con la vostra trasmissione: lanciate un appello agli agricoltori che in tanti guardano la vostra trasmissione: che stiano molto attenti quando guidano questo mezzo pericolosissimo e spesso molto vecchio. Io sono di Bologna e ho conosciuto Patrizio Roversi in occasione di una sua visita ad una mia mostra a Palazzo Re Enzo che feci con Piazza Grande: aveva ancora la carrozzina con dentro sua figlia Zoe. Oggi ho riso oggi quando ha chiamato Zoe l'ochetta appena nata che aveva tra le mani. Un'ironia che a me e a mia moglie piace moltissimo. Ma so che dietro la sua simpatia nasconde un'anima molto sensibile anche verso il sociale. Da quando sono in pensione avrei voluto dedicarmi maggiormente all'arte, ma l'Osservatorio m'impegna moltissimo e all'arte che amo tanto posso dedicare molto meno tempo. ma credo che la vita dei lavoratori e degli agricoltori meritano tutto il mio impegno. Vi prego, con l'informazione è possibile dimezzare queste morti. Qui sotto l'elenco degli agricoltori che sono morti dall'inizio dell'anno e come potete vedere ben 14 sono morti schiacciati dal trattore dal 9 di marzo,praticamente uno al giorno in tantissimo continueranno a morire, non sapendo del grandissimo pericolo che corrono. Carlo Soricelli Tutto l'elenco degli agricoltori morti sono stati mandati alla Redazione di Lineaverde

E' morto Albertino Rotatori colpito da una trave caduta da un camion

Torino 21 marzo 2014 E' morto travolto da una trave caduta da un camion Albertino Rotatori . La tragedia sul lavoro nel primo pomeriggio a Giaveno, in val Sangone. La tragedia questa mattina nel cantiere del cognato: era impegnato in un intervento di riparazione della copertura di un tetto in una casa. Lui e il cognato stavano scaricando il materiale da un camioncino e Rotatori non si è accorto di una trave che gli è caduta addosso ferendolo gravemente. Il povero lavoratore è morto durante il trasporto in ospedale a causa di un gravissimo trauma cranico. Sono in corso le indagini degli ispettori dello Spresal dell'Asl To 3 che stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente.

giovedì 20 marzo 2014

Un appello lanciato il 9 marzo marzo scorso al Primo Ministro Renzi, al Ministro dell' Agricoltura Martina e del Lavoro Poletti. Ma caduto nell'indifferenza come al solito e come hanno fatto i loro predecessori

Apprendiamo della morti di altri due agricoltori schiacciati dal trattore, nelle province di Forlì Cesena e di Bergamo. Chi è nella lista avrà ricevuto la mail mandata il 9 marzo marzo a Renzi, al Ministro del Lavoro Poletti e delle Politiche Agricole Martina chiedendo loro di occuparsi di queste tragedie, soprattutto di lanciare immediatamente una campagna di sensibilizzazione perchè con l'arrivo del bel tempo sarebbe ricominciata come tutti gli anni la strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Come al solito non abbiamo ottenuto nessuna risposta. dall'alto delle loro cariche mica si degnano di ascoltare un cittadino che fa volontariato per sensibilizzare da sei anni su queste tragedie. Sapete da quel 9 marzo quanti agricoltori schiacciati dal trattore sono morti? Ben 13. Una tragedia infinita provocata dall'indifferenza. Datemi una mano a tempestarli di mail, che almeno si vergognino della loro indifferenza. Solo se arriverà loro l'interesse di tanti cittadini si muoveranno. Un appello lanciato il 9 marzo scorso al Primo Ministro Renzi, al Ministro dell' Agricoltura Martina e del Lavoro Poletti. Ma caduto nell'indifferenza come al solito Apprendiamo della morti di altri due agricoltori schiacciati dal trattore, nelle province di Forlì Cesena e di Bergamo. Chi è nella lista avrà ricevuto la mail mandata il 9 marzo a Renzi, al Ministro del Lavoro e dell'Agricoltura chiedendo loro di occuparsi di queste tragedie, soprattutto di lanciare immediatamente una campagna di sensibilizzazione perchè con l'arrivo del bel tempo sarebbe ricominciata come tutti gli anni la strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Come al solito non abbiamo ottenuto nessuna risposta. dall'alto delle loro cariche mica si degnano di ascoltare un cittadino che fa volontariato per sensibilizzare da sei anni su queste tragedie. Sapete da quel 9 marzo quanti agricoltori schiacciati dal trattore sono morti? Ben 13. Una tragedia infinita provocata dall'indifferenza. Datemi una mano a tempestarli di mail, che almeno si provi a smuovere loro indifferenza. Solo se arriverà loro l'interesse di tanti cittadini si muoveranno. Sig. Primo Ministro Matteo Renzi e Sig.ri Ministri del lavoro Giuliano Poletti e delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il nuovo governo sarà giudicato da quello che saprà mettere in campo concretamente. L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro è aperto dal 1° gennaio 2008, subito dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino, e da quel giorno monitora in tempo reale i morti sul lavoro in Italia. Ogni anno si parla di favolose diminuzioni dei decessi, ma noi, che registriamo tutte le morti sui luoghi di lavoro non abbiamo riscontrato nessun calo. Sostanzialmente il numero dei morti sul lavoro non è variato nel corso di questi anni di monitoraggio. Purtroppo, nonostante il blog sia diventato punto di riferimento con centinaia di migliaia di visitatori in Italia e non solo (questa settimana oltre 600 accessi dagli Stati Uniti e 400 della Germania), per chi cerca notizie in tempo reale su queste tragedie, che portano il lutto in oltre 1000 famiglie ogni anno, non abbiamo mai avuto come interlocutori i vostri ministeri e questo nonostante le numerosissime mail inviate che illustravano la tragedia attraverso dati incontestabili, Ma si è continuato a prendere per buoni i dati ufficiali che sono sempre sottostimati a causa di un monitoraggio parziale.Tutti gli anni assistiamo ad un’autentica carneficina di agricoltori schiacciati dai trattori che guidano, nella totale indifferenza della politica, e soprattutto da parte dei ministri che si sono succeduti in questi anni all’agricoltura e al lavoro. Gli agricoltori deceduti schiacciati dal trattore sono stati 127 nel 2013 rappresentano da soli il 23,3% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Noi crediamo che questa sia una vera emergenza nazionale. Nel corso degli anni abbiamo proposto diverse soluzioni, ma non siamo mai stati ascoltati e nessuno si è mai degnato di rispondere in merito. Basterebbe una maggiore informazione sulla pericolosità del mezzo e far dotare le cabine di protezione di cinture di sicurezza. Con questi pochi accorgimenti, soprattutto sui vecchi trattori, si potrebbero in poco tempo dimezzare le morti. Tra poco arriverà la bella stagione e ricomincerà questa strage se non si interverrà immediatamente-Il nostro lavoro è solo volontario e l’unico scopo è quello di sensibilizzare sul tema morti sul lavoro e auspicare una diminuzione dei decessi sul lavoro, che ci vede primi in Europa. D’ora in poi speriamo d’avere maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Cordiali saluti. * Curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com/ Report morti sul lavoro gennaio-febbraio 2014 Nei primi due mesi del 2014 sono morti sui luoghi di lavoro 63 lavoratori, tutti documentati. Se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superano i 130 morti. L’aumento dei morti sui luoghi di lavoro rispetto ai primi due mesi del 2013 è del 3,2 %. In edilizia sono morti il 28,3% sul totale. Nel comparto agricolo il 20,5% . Il 10% nell’autotrasporto. Nell’industria il 10%. Percentualmente per ora sono distribuiti in eguale numero in tutte le fasce d’età. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono il 20% e i romeni , come tutti gli anni, sono i più numerosi. A guidare questa triste classifica è il Lazio con già 9 morti, con la provincia di Roma che registra 4 morti, Rieti e Viterbo 2 e Frosinone 1. Segue la Sicilia con 6 morti con la provincia di Trapani e Messina 2 morti, Toscana 5 morti, Provincia di Firenze 2 morti. Poi la Lombardia, Il Veneto, L’Emilia Romagna e la Puglia 4 morti. Trentino Alto Adige, Piemonte 3 morti. Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Liguria, Abruzzo, Campania e Calabria 2 morti. Sardegna 1 morto. Come tutti gli anni con l’arrivo del bel tempo comincerà la strage di agricoltori. Non mi risulta siano stati fatti interventi da parte del parlamento per alleviare questa autentica carneficina che con poche risorse e interventi mirati si potrebbe ridurre drasticamente.

Raggiunti 100 morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno

Raggiunti 100 morti sul lavoro nel 2014. Con le morti sul lavoro di ieri in Friuli Venezia Giulia, in Veneto, nelle Marche e in Molise si è arrivati a questo incredibile numero di morti sui luoghi di lavoro. se si aggiungono le morti sulle strade si superano abbondantemente le 200 vittime sul lavoro

lunedì 17 marzo 2014

Due edili morti in Lombardia. Quest'anno l'andamento delle morti sembra molto più drammatico rispetto al 2013

Varese, 17 marzo 2014 -E' morto un muratore di 49 anni.precipitando dal tetto di un edificio a Venegono Superiore. Il 49 enne è morto per le gravi ferite dovute alla caduta: era impegnato in alcuni lavori di riparazione. Dopo la caduta, da un'altezza di circa sette metri, e' stato soccorso dal personale del 118. Sul posto, infatti, l'elisoccorso che l'ha trasportato all'ospedale Sant'Anna di Como, ma le sue condizioni erano già irrecuperabili. Milano 17 marzo. anche a Milano è morto un edile di 57 anni che è precipitato da un'impalcatura di un cantiere in via Fratelli Bressan, in zona Precotto. la vittima è stato trasportato al San Raffaele ma è morto nel primo pomeriggio.

domenica 16 marzo 2014

Anche di domenica muoiono anziani lavoratori

16 marzo 2014 Sono morti due anziani lavoratori in Veneto e in Calabria. la vittima in Veneto è un anziano agricoltore, in Calabria un imprenditore che è caduto con la ruspa in una scarpata

registriamo altre due vittime

15 marzo 2014. Altri due lavoratori sono morti. Un operatore ecologico in Sicilia e un agricoltore in Puglia. per notizie più dettagliate mandare mail a carlo.soricelli@gmail.com

venerdì 14 marzo 2014

Terribile sequenza di morti suI LUOGHI DI LAVORO lavoro 11 in 48 ore

Verona 13 marzo 2014 E' morto Giuseppe Aldigheri, agricoltore di 74 anni. La tragedia a Montecchia di Crosara nel pomeriggio. La vittima secondo la prima ricostruzione dei carabinieri di San Bonifacio, stava lavorando con un piccolo escavatore sul suo terreno delle campagne nella frazione di Rio Albo quando sarebbe stato travolto dal mezzo che gli avrebbe procurato ferite mortali. Ferrara, 14 marzo 2014 E' morto Carlo Vitali di 87 anni che lavorava ancora su mezzi così pericolosi nonostante l'età e la pensione.. La vittima stava costeggiando un canale quando per motivi ancora da chiarire il mezzo ci è caduto dentro facendolo morire annegato. Nuoro E' morto a soli 25 anni Antonello Meru, è rimasto vittima di un incidente sul lavoro in una cava a Orosei. Il povero giovane è scivolato e ha battuto la testa mentre era impegnato nell’estrazione di una lastra di marmo. RISPETTO ALLO STESSO GIORNO DEL 2013 REGISTRIAMO UN AUMENTO DELL'8%

giovedì 13 marzo 2014

Sono 5 i morti sul lavoro in 24 ore

Registriamo altri 5 morti, nella provincia Nella provincia di Venezia è morto motivo Desiderio Milan. Sembra che senza spegnere il triciastocchi, si sarebbe avvicinato troppo, rimanendo impigliato con i vestiti alla trinciatrice e venendo "trascinato" per il braccio. Ha perso la vita sul colpo. Con ogni probabilità stava controllando le tre lame della trinciatrice. Una morte veramente orrenda per il povero lavoratore. MANTOVA 13 marzo E' morto .Doriano Belladelli, 66 anni. Baladelli è morto nel pomeriggio attorno alle 16.30 a Bondeno di Gonzaga, nel piazzale dell’azienda di ceramiche Brennero, schiacciato dal peso di due pallet di mattonelle. La morte è stata immediata Sul posto sono andati i carabinieri che dovranno stabilire le cause dell’infortunio, avvenuto durante le operazioni di sistemazione dei bancali di ceramiche con un muletto meccanico. Niente da fare per il personale del 118, accorso con un’ambulanza: i sanitari hanno potuto solo constatare il decesso per politrauma da schiacciamento. BOLZANO, 13 MAR - E' morto Manuel Pichler di 41 anni a causa del ribaltamento del trattore. Stando alle prime informazioni il suo trattore si e' rovesciato, travolgendolo. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte dei soccorritori. Sull'incidente, avvenuto nel primo pomeriggio, sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri. Purtroppo come avevamo scritto al Presidente del Consiglio renzi, al Ministro delle Politiche Agricole Martina con la bella stagione sarebbe ricominciata la strage di agricoltori. ma come al solito non abbiamo ottenuto nessuna risposta Nella provincia di Brescia è morto un agricoltore di 80 anni schiacciato dal trattore. In Provincia di Viterbo un agricoltore è rimasto schiacciato tra trattore e rimorchio Ancora una volta si è elevata alta la voce del Presidente Napolitano contro queste autentiche carneficine, ma la sua sembra una voce nel deserto dell'indifferenza
INCREDIBILE MA FALSO QUELLO CHE C'E' SCRITTO NELLA VIGNETTA. e' DALL'INZIO DELL'ANNO CHE HO SCRITTO UNA MAIL CON LE PROPOSTE PER ALLEVIARE QUESTA TRAGEDIE...MA NESSUN ACCENNO NEPPURE D'AVERLA RICEVUTA..

Muore agricoltore di 80 anni schiacciato dal trattore nel bresciano

E ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore, ma purtroppo tutti gli anni è così nell'indifferenza generale, soprattutto della politica. UNA DISPERAZIONE non riuscire a sensibilizzare

mercoledì 12 marzo 2014

Muore un lavoratore travolto da un albero in provincia di Udine

Udine 12 marzo 2014 E' morto a Subit di Attimis, lungo una pista sterrata: un lavoratore la cui identità non è ancora nota, ma che parrebbe essere il titolare di un'impresa specializzata in opere di sistemazione di aree forestali, la vittima è stata travolta dal tronco di un albero. Sul posto, oltre al 118, i Carabinieri della Compagnia di Cividale, i Vigili del fuoco e personale dei Comuni di Attimis e Faedis. La tragedia durante attività di riassetto del tracciato.

sabato 8 marzo 2014

Graziella Marota, mamma di Andrea Gagliardoni morto a soli 23 anni per mancanza di sicurezza sul lavoro

Ci sono eroi di cui non si parla, non compiono imprese eclatanti, anche se inspiegabilmente riescono ad arrivare alla fine di ogni mese, che nessuno nota, ascolta o difende. Muoiono in silenzio senza che nessuno ne dia conto o si assuma la responsabilità, non portano costumi, né maschere, non hanno super poteri anche se inconsapevolmente sono potentissimi, le loro gesta sono di quotidiana regolarità, in una nazione che di regolare non ha nemmeno il mare. Escono di casa salutando la moglie, la madre, i fratelli e sorelle, i figli, si sacrificano per avere e dare ai propri cari una vita dignitosa, non chiedono, né pretendono onori e glorie, chiedono solo di poter tornare a riabbracciare le persone a loro care che, in alcuni drammatici casi, non rivedranno mai più. Fanno di necessità virtù senza porsi domande, senza cercare risposte. Dopo la sciagura, questi eroi diventano un numero insignificante su una lista infinita e che nessuno porta agli onori della cronaca, diventano un trafiletto in terza pagina che nessuno si curerà di capire o di spiegare. Vittime di un sistema barbaro ed incomprensibile a cui nessuno pone rimedio quasi a voler dire “non ci interessa se muoiono, tanto sono carne da macello”. Buoni solo per essere sfruttati, maltrattati ed in fine ammazzati. Poco importa se un bambino non riabbraccerà il papà o la mamma, niente importa se una madre o un padre non riabbracceranno mai più l’ eroe di turno, a nessuno interessa se una famiglia piange la morte di una persona cara solo ed unicamente per responsabilità altrui. Questa categoria di eroi è formata dagli operai che ignari del loro destino, si recano sul posto di lavoro, tutti i santi giorni che dio manda in terra. Esiste una categoria di assassini invisibili che hanno le mani intrise del sangue di questi eroi, riescono ad uccidere con una penna, appongono senza farsi scrupolo la firma a decreti legge che sono, per chi li subisce, una sentenza di morte. Questi assassini si muovono tranquillamente tra noi, non sono perseguibili per legge anche se responsabili di una strage senza eguali. Riescono ad avere sembianze umane anche se di umano hanno ben poco, portano abiti firmati, fanno sfoggio della loro arroganza senza vergogna o dignità, mangiano bevono e sperperano il sangue di questi eroi dei quali non si assumono alcuna responsabilità, rispondono solo al dio profitto, senza tenere in conto chi ci rimette la vita. Questa categoria di assassini è formata da alti dirigenti, amministratori delegati, politici, sindacalisti corrotti, i quali, in una società seria andrebbero giudicati per crimini contro l’ umanità. * Graziella Marota, mamma di Andrea Gagliardoni morto a soli 23 anni per mancanza di sicurezza sul lavoro

Due morti sul lavoro in Provincia di Torino

Due morti sul lavoro in un giorno in Provincia di Torino, Un lavoratore è caduto da un albero mentre lo potava e un carpentiere romeno è stato travolto da una lamiera

venerdì 7 marzo 2014

Muore Cosimo Casulli un giovane operai di 27 anni in provincia di Taranto

Taranto 7 marzo E' morto Cosimo Casulli un giovane operai di 27 anni. La tragedia in un incidente sul lavoro avvenuto in contrada Parco di guerra, a Massafra. Sembra che la vittima stava svolgendo assieme ad altri colleghi dei lavori in un'area privata ed era a bordo di un camion munito di braccio meccanico. Per cause in corso di accertamento ha toccato un cavo d'alta tensione con il braccio meccanico della gru uccidendolo sul colpo.

martedì 4 marzo 2014

Anche oggi due morti sul lavoro

CUNEO, 4 MAR E' morto Giovanni Marchisio, agricoltore di 79 anni, sembra che l'anziano agricoltore sia rimasto folgorato da un cavo d'alta tensione staccatosi dal palo forse per l'abbondante nevicata di questi giorni. E' accaduto questa mattina a Cravanzana. Per raggiungere il corpo di Marchisio i soccorritori hanno dovuto attendere fosse messo in sicurezza dai tecnici dell'Enel il palo dell'energia elettrica. I Verona 4 marzo 2014 E' morto Luca Andreis a soli 24 anni. la tragedia questa mattina ad Arbizzano, dove il giovane giardiniere di 23 anni è morto cadendo dalla scala mentre potava una pianta. Secondo gli accertamenti dello Spisal che ha aperto un'inchiesta e della Polizia Municipale di Negrar, sembra che il ramo, che probabilmente era tirato da una parte abbia fatto da molla facendogli perdere l'equilibrio. Nella caduta dalla scala il giovane ha purtroppo sbattuto la testa su una fontana rimanendo ucciso. Inutili i soccorsi. Sul posto sono arrivate anche la madre e la sorella del giovane, morto sul lavoro a soli 23 anni.

lunedì 3 marzo 2014

Muore agricoltore di 55 anni provincia di Lucca per lo scoppio di un pneumatico

Lucca E' morto un agricoltore di 55 anni in provincia di Lucca per lo scoppio di un pneumatico. la vittima stava lavorando all’interno di un’azienda agricola a Piano di Mommio, frazione del comune di Massarosa, in Versilia; stava cambiando lo pneumatico del trattore quando la ruota è scoppiata. Ogni soccorso è stato inutile

domenica 2 marzo 2014

Muore dopo 9 giorni di coma Luca Della Colleta a soli trent'anni

Bolzano 2 marzo 2014 E' morto Luca Della Colletta di trent'anni. Il povero giovane è morto dopo 9 giorni di coma dopo un'infortunio sul lavoro giovedì scorso stava lavorando nelle gallerie della Melinda quando ha avuto l’incidente: immediati i soccorsi e il ricovero ma le sue condizioni sono apparse subito gravi e che lo hanno portato alla morte. Il 30enne lascia la sua famiglia, la compagna e una bimba nata solo nove mesi fa: sull’accaduto indaga la magistratura per ricostruire l'accaduto.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?