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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 30 novembre

Agghiacciante l'impennata dei morti sul lavoro Report al 30 novembre. Consiglio a tutti di guardare lo Speciale TG1 di Enrica Majo andato in onda ieri sera dove ci sono diverse testimonianze di familiari morti sul lavoro e di cosa succede in una famiglia coinvolta in questa tragedia Osservatorio Indipendente di Bologna, attiva dal 1° gennaio 2008 Report morti sul lavoro nel 2024 al 30 novembre 966 morti sui luoghi di lavoro, ma con l’itinere e altre situazioni arriviamo a 1379 morti Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 144 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. Le “capitali” dei morti sul lavoro senza itinere Napoli 30 morti sui luoghi di lavoro, Brescia 28, Salerno 28, Palermo 22, Torino 22, Bologna 21, Roma e Salerno 19, ma attenzione il numero di morti va rapportato al numero di abitanti in età lavorativa e l’indice occupazionale non ha nessun valore statistico, visto che a morire per il 35% dei morti registrati dall’Osservatorio non sono assicurati a INAIL o lavorano in nero, o sono agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani che continuano (per nostra fortuna) a coltivare la terra) Il 48% dei morti sui luoghi di lavoro sono ultra sessantenni, 172 di questi addirittura ultra settantenni e da soli sono il 17% di tutti i morti sul lavoro. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono ormai il 40% sul totale, con albanesi, romeni e marocchini le nazionalità con più morti Anche quest’anno le donne morte sul lavoro sono già più di 100: non solo il lavoro domestico e il lavoro nelle fabbriche, ora muoiono anche guidando trattori e Tir, ma numerosissime in itinere: per stanchezza del doppio e triplo lavoro, per la fretta e per conciliare casa e lavoro e accudimento dei familiari, per le strade poco sicure e la distanza per raggiungere il posto di lavoro Le professioni con più morti sono sempre le stesse da quando 17 anni fa ho aperto l’Osservatorio; Agricoltura, edilizia, autotrasporto (in questi ultimi anni c’è stato il raddoppio dei morti in questa categoria), artigianato e industria, l’Industria ha relativamente pochi morti nonostante milioni di occupati, ma qui c’è il Sindacato che controlla e che spessa collabora con le aziende sulla Sicurezza. I morti nelle industrie con più di 15 dipendenti sono soprattutto dovute al subappalto, così come nelle aziende statali come ENEL e Ferrovie dello Stato dove ci sono state le ultime stragi come a Brandizzo e Suviana, ma anche di lavoratori morti singolarmente, come Giuseppe Schettino morto a Bologna il giorno dello sciopero generale in un appalto ENEL, e sempre nel bolognese Attilio Franzini in appalto alle Ferrovie dello Stato, si vede che la strage di Brandizzo e di Suviana non hanno prodotto un moto di coscienza nei dirigenti di questi due grandi Enti e dei ministri competenti. Carlo Soricelli Morti sul lavoro in Italia nel 2024 al 30 novembre sono morti 966 lavoratori sui luoghi di lavoro, con l’itinere arriviamo a contarne 1379 non temo smentite i morti sono tutti registrati in tabelle Excel ma diversamente da INAIL nelle mie registrazioni ci sono tutti i morti e non solo gli assicurati a INAIL. OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 30 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 964 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1378 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 184 totali 122 sui luoghi di lavoro Milano 16 (35 con itinere), Bergamo 11 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 142 totali 93 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 28 VENETO 113 totali 77 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 8 Rovigo 3 Treviso 13 Verona 14 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 110 totali 71 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 6 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 8 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 99 69 sui luoghi di lavoro Palermo 22 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 9 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 3 Trapani‎ 8 TOSCANA 95 totali 60 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 7, Massa Carrara 2 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 121 totali 63 sui luoghi di lavoro Roma 19 Viterbo 12 Frosinone 13 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 78 totali 49 sui luoghi di lavoro Torino 22 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 86 totali 58 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 16 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 50 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 20 ABRUZZO 45 totali 34 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 12 Pescara 4 Teramo 6 SARDEGNA 48 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 32 totali 23 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 2 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 28 totali 19 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 8Gorizia 3 LIGURIA 32 totali 22 sui luoghi di lavoro Genova 6 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 21 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 22 totali 16 sui luoghi di lavoro Potenza 12Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 139 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 143 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 108 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc.

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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martedì 31 maggio 2022

Gli assassini che non pagheranno mai: in quanti di voi sanno che un lavoratore su quattro che muore sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere) è ultra sessantenne? Tre su quattro morti ieri hanno più di 60 anni. In questi anni la politica non ha fatto altro che allungare l'età della pensione dei lavoratori, condannandoli a morire per infortuni; eppure potevano fare distinzioni tra chi fa lavori pericolosi e chi no. ma da 15 anni vedo che se ne fregano tutti della vita di chi lavora. Tanto non sono i loro famigliari a morire sul lavoro, ma poveri sfigati costretti a lavorare in tarda età.

 

Il vecchio operaio di 66 anni lavorava ancora e ieri è morto schiacciato dal muletto in una fabbrica di marmo nel vicentino. Un guidatore di una scuolabus, forse per un malore, si è schiantato contro una parete in provincia di Trento, aveva 61 anni e per fortuna non aveva a bordo bambini, altrimenti sarebbe stata una carneficina. Poi l'anziano agricoltore travolto dalla motozappa. solo il quarto, aveva solo 52 ani ed è morto travolto dal muro che stava costruendo. Insomma la strage continua  

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

http://cadutisullavoro.blogspot.it.

31 maggio 2022.

Dall’inizio dell’anno sono morti 587 lavoratori, 287 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro in Italia.

76 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono già 37 (47 con i dispersi dell’incendio traghetti Grimaldi di cui non si hanno più avuto notizie da due mesi).

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro e muore è per noi un morto sul lavoro.

Lombardia 39 Milano (8), Bergamo (5), Brescia (11), Como (2), Cremona (3), Lecco (2), Lodi (), Mantova (2), Monza Brianza (3), Pavia (2), Sondrio (), Varese(1) PIEMONTE 25  Torino (12), Alessandria (4), Asti (1), Biella (1), Cuneo (5), Novara (),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) VENETO  26 Venezia (7), Belluno (1), Padova‎ (3), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (4), Vicenza (6) CAMPANIA 23 Napoli (7), Avellino (2), Benevento (1), Caserta (3), Salerno (10) ) LAZIO 18  Roma (8), Viterbo (1) Frosinone (6) Latina (2) Rieti (1) EMILIA ROMAGNA 16 Bologna (2), Rimini (2) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (2) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (1) Piacenza (1) CALABRIA   14 Catanzaro (6), Cosenza (4), Crotone (1) Reggio Calabria (3) Vibo Valentia () PUGLIA 12 Bari (1), BAT (), Brindisi (), Foggia (3), Lecce (5) Taranto (3) TRENTINO ALTO ADIGE 14 Trento (8) Bolzano (6)      SICILIA 13 Palermo (4), Agrigento (), Caltanissetta (2), Catania (2), Enna (), Messina (2), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani‎ (2)       TOSCANA 11 Firenze (2), Arezzo (3), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (), Pisa‎ (1), Pistoia (1), Siena () Prato (1) MARCHE 12  Ancona (6), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (6), Ascoli Piceno (1) Fermo SARDEGNA 8 Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (3), Sassari (4).Sulcis iglesiente  ()UMBRIA 4  Perugia (3) Terni (1) ABRUZZO 4  L'Aquila (), Chieti (3), Pescara (1) Teramo () LIGURIA 4 Genova (1), Imperia (1) La Spezia (1), Savona (1) FRIULI VENEZIA GIULIA 3 Pordenone (1) Trieste () Udine (2) Gorizia () VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). BASILICATA 1  Potenza (1) Matera ()   

                     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio.  

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carlo.soricelli@gmail.com

lunedì 30 maggio 2022

Dopo gli otto morti sul lavoro di sabato i due di domenica, Gianluca Fasolin muore a 53 anni travolto da una palma in un stabilimento balneare. Un medico di 50 anni va nel suo podere e muore bruciato in mezzo alle sterpaglie, si chiamava . Si chiamava Sebastiano Nocillo (nella foto). Nel post la situazione in Italia dall'inizio dell'anno

 


OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

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Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

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30 maggio 2022.

Dall’inizio dell’anno sono morti 579 lavoratori, 283 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro in Italia.

75 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono già 36 (46 con i dispersi dell’incendio traghetti Grimaldi di cui non si hanno più avuto notizie da due mesi).

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro e muore è per noi un morto sul lavoro.

Lombardia 39 Milano (8), Bergamo (5), Brescia (11), Como (2), Cremona (3), Lecco (2), Lodi (), Mantova (2), Monza Brianza (3), Pavia (2), Sondrio (), Varese(1) PIEMONTE 25  Torino (12), Alessandria (4), Asti (1), Biella (1), Cuneo (5), Novara (),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) VENETO  25 Venezia (7), Belluno (1), Padova‎ (3), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (4), Vicenza (5) CAMPANIA 22 Napoli (7), Avellino (1), Benevento (1), Caserta (3), Salerno (10) ) LAZIO 18  Roma (8), Viterbo (1) Frosinone (6) Latina (2) Rieti (1) EMILIA ROMAGNA 16 Bologna (2), Rimini (2) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (2) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (1) Piacenza (1) CALABRIA   14 Catanzaro (6), Cosenza (4), Crotone (1) Reggio Calabria (3) Vibo Valentia () PUGLIA 12 Bari (1), BAT (), Brindisi (), Foggia (3), Lecce (5) Taranto (3) TRENTINO ALTO ADIGE 13 Trento (7) Bolzano (6)      SICILIA 13 Palermo (4), Agrigento (), Caltanissetta (2), Catania (2), Enna (), Messina (2), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani‎ (2)       TOSCANA 11 Firenze (2), Arezzo (3), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (), Pisa‎ (1), Pistoia (1), Siena () Prato (1) MARCHE 11  Ancona (6), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (5), Ascoli Piceno (1) Fermo SARDEGNA 8 Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (3), Sassari (4).Sulcis iglesiente  ()UMBRIA 4  Perugia (3) Terni (1) ABRUZZO 4  L'Aquila (), Chieti (3), Pescara (1) Teramo () LIGURIA 4 Genova (1), Imperia (1) La Spezia (1), Savona (1) FRIULI VENEZIA GIULIA 3 Pordenone (1) Trieste () Udine (2) Gorizia () VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). BASILICATA 1  Potenza (1) Matera ()   

                     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio.  

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domenica 29 maggio 2022

Sabato morti altri 8 lavoratori: voi che lavorate abbracciate i vostri cari quando uscite di casa, la vita per chi lavora in Italia è una roulette russa. E lassù se ne fregano. Il povero giuseppe Fatalina di Bari è andato a morire di lavoro a Rovigo

 Otto morti sul lavoro: tre sono autorasportatori, un edile, due schiacciati dal trattore. uno bruciato dalle sterpaglie 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

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Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

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28 maggio 2022.

Dall’inizio dell’anno sono morti 575 lavoratori, 282 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro in Italia.

75 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono già 36 (46 con i dispersi dell’incendio traghetti Grimaldi di cui non si hanno più avuto notizie da due mesi).

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro e muore è per noi un morto sul lavoro.

Lombardia 39 Milano (8), Bergamo (5), Brescia (11), Como (2), Cremona (3), Lecco (2), Lodi (), Mantova (2), Monza Brianza (3), Pavia (2), Sondrio (), Varese(1) PIEMONTE 25  Torino (12), Alessandria (4), Asti (1), Biella (1), Cuneo (5), Novara (),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) VENETO  24 Venezia (6), Belluno (1), Padova‎ (3), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (4), Vicenza (5) CAMPANIA 22 Napoli (7), Avellino (1), Benevento (1), Caserta (3), Salerno (10) ) LAZIO 18  Roma (8), Viterbo (1) Frosinone (6) Latina (2) Rieti (1) EMILIA ROMAGNA 16 Bologna (2), Rimini (2) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (2) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (1) Piacenza (1) CALABRIA   14 Catanzaro (6), Cosenza (4), Crotone (1) Reggio Calabria (3) Vibo Valentia () PUGLIA 12 Bari (1), BAT (), Brindisi (), Foggia (3), Lecce (5) Taranto (3) TRENTINO ALTO ADIGE 13 Trento (7) Bolzano (6)      SICILIA 13 Palermo (4), Agrigento (), Caltanissetta (2), Catania (2), Enna (), Messina (2), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani‎ (2)       TOSCANA 11 Firenze (2), Arezzo (3), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (), Pisa‎ (1), Pistoia (1), Siena () Prato (1) MARCHE 11  Ancona (6), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (5), Ascoli Piceno (1) Fermo SARDEGNA 8 Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (3), Sassari (4).Sulcis iglesiente  ()UMBRIA 4  Perugia (3) Terni (1) ABRUZZO 4  L'Aquila (), Chieti (3), Pescara (1) Teramo () LIGURIA 4 Genova (1), Imperia (1) La Spezia (1), Savona (1) FRIULI VENEZIA GIULIA 3 Pordenone (1) Trieste () Udine (2) Gorizia () VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). BASILICATA 1  Potenza (1) Matera ()   

                     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio.  

http://cadutisullavoro.blogspot.it

carlo.soricelli@gmail.com

sabato 28 maggio 2022

Nell'ultima settimana lavorativa sono morti 19 lavoratori, sui luoghi di lavoro, almeno altrettanti morti sulle strade. Il Cardinale Zuppi diventato Presidente CEI ha messo tra le tre priorità, quella dei morti sul lavoro. A ottobre qui a Bologna col Cardianle faremo una grande iniziativa su queste tragedie.

 Dopo i 7 morti di giovedì, altri 3 questo venerdì, nessuno ne parla ma è un'autentica strage che continua nell'indifferenza della nostra classe dirigente. Ma il Primo Ministro Draghi parla di un argomento che non conosce a fondo, come non lo conoscono i Ministri del lavoro Orlando e delle Politiche Agricole Patuanelli. Davveo triste un paese che rimane indifferente alla morte di tanti suoi lavoratori. In questi 15 anni di monitoraggio ne sono morti più di 20000; tra questi  oltre 2100 schiacciati dal trattore. Ieri ho spedito migliaia di mail, ma niente nessuno che si degna di ripsondere: noi non siamo cittadini, ma sudditi, di re e baroni.

Anche la mail sepdita

Dalla canna della roulette russa del lavoricidio, ieri sono partite altre sette pallottole che hanno ucciso questi 7 sfortunati lavoratori. Ma di loro non ne parla nessuno. Ma caro Primo Ministro Draghi, se parla dei morti sul lavoro, Lei dovrebbe avere almeno la sicurezza di sapere quanti sono. Alla CISL ieri Lei ha parlato di 1200 lavoratori morti, mentre in realtà sono stati oltre 1400. E per la duemillesima volta scrivo che INAIL non rappresenta tutti i lavoratori, che non fa un monitoraggio delle morti come fa l’Osservatorio che li monitora tutti (anche in non assicurati all’INAIL da 15 anni) che questo Istituto dello Stato raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio.  Sa, Caro Primo Ministro, parliamo della vita persa e non riconosciuta di oltre duecento lavoratori uccisi dal lavoro. Sono tacciato di estremismo se chiedo a Lei, e ai suoi Ministri del Lavoro Orlando e delle Politiche Agricole Patuanelli se sapete chi sono i morti sul lavoro per infortuni di ieri? quanti sono dall’inizio dell’anno, quanti anni hanno, dove sono morti e perché? Guardi donerò a  Lei Primo Ministro, al Ministro del lavoro Orlando e al Ministro Patuanelli, che neppure sa che sono già 72 i morti schiacciati dal trattore e da altri mezzi agricoli dall'inizio dell'anno, un mio quadro se mi indicherete chi sono le vittime. Possibile che in questo Stato, devo essere io metalmeccanico in pensione, ad essere il solo a monitorare i morti sul lavoro in Italia e da 15 anni e vedendo che lo Stato, coi suoi rappresentanti mi è addirittura ostile per questo lavoro volontario perché metto in discussione la loro narrazione sulle morti sul lavoro? Mi rimane ormai poco tempo, ma la rabbia monta sempre di più, vorrei vedere che a questo mio lavoro, di impegno giornaliero di ore e ore da 15 anni si prestasse un po' di attenzione. Migliaia le mail spedite ogni mese. Ma il Moloch del potere è davvero inossidabile. Davvero l’Italia che lavora si merita questa classe dirigente che se ne frega, al di là del “basta morti sul lavoro”, che non fa niente di concreto per porre un argine a queste tragedie che si potrebbero dimezzare solo con un po' di buona volontà? Nella foto il povero giovane di 23 anni Simone Ferri morto ieri. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro  http://cadutisullavoro.blogspot.it

In allegato la situazione delle morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno a oggi 27 maggio 

venerdì 27 maggio 2022

Dalla canna della roulette russa del lavoricidio, ieri sono partite altre sette pallottole che hanno ucciso questi 7 sfortunati lavoratori. Ma di loro non ne parla nessuno. Ma caro Primo Ministro Draghi, se parla dei morti sul lavoro, Lei dovrebbe avere almeno la sicurezza di sapere quanti sono.

 



Dalla canna della roulette russa del lavoricidio, ieri sono partite altre sette pallottole che hanno ucciso questi 7 sfortunati lavoratori. Ma di loro non ne parla nessuno. Ma caro Primo Ministro Draghi, se parla dei morti sul lavoro, Lei dovrebbe avere almeno la sicurezza di sapere quanti sono. Alla CISL ieri Lei ha parlato di 1200 lavoratori morti, mentre in realtà sono stati oltre 1400. E per la duemillesima volta scrivo che INAIL non rappresenta tutti i lavoratori, che non fa un monitoraggio delle morti come fa l’Osservatorio che li monitora tutti (anche in non assicurati all’INAIL da 15 anni) che questo Istituto dello Stato raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio.  Sa, Caro Primo Ministro, parliamo della vita persa e non riconosciuta di oltre duecento lavoratori uccisi dal lavoro. Sono tacciato di estremismo se chiedo a Lei, e ai suoi Ministri del Lavoro Orlando e delle Politiche Agricole Patuanelli se sapete chi sono i morti sul lavoro per infortuni di ieri? quanti sono dall’inizio dell’anno, quanti anni hanno, dove sono morti e perché? Guardi donerò a a Lei Primo Ministro, al Ministro del lavoro Orlando e al Ministro Patuanelli, che neppure sa che sono già 72 i morti schiacciati dal trattore e da altri mezzi agricoli dall'inizio dell'anno, un mio quadro se mi indicherete chi sono le vittime. Possibile che in questo Stato, devo essere io metalmeccanico in pensione, ad essere il solo a monitorare i morti sul lavoro in Italia e da 15 anni e vedendo che lo Stato, coi suoi rappresentanti mi è addirittura ostile per questo lavoro volontario perché metto in discussione la loro narrazione sulle morti sul lavoro? Mi rimane ormai poco tempo, ma la rabbia monta sempre di più, vorrei vedere che a questo mio lavoro, di impegno giornaliero di ore e ore da 15 anni si prestasse un po' di attenzione. Migliaia le mail spedite ogni mese. Ma il Moloch del potere è davvero inossidabile. Davvero l’Italia che lavora si merita questa classe dirigente che se ne frega, al di là del “basta morti sul lavoro”, che non fa niente di concreto per porre un argine a queste tragedie che si potrebbero dimezzare solo con un po' di buona volontà? Nella foto il povero giovane di 23 anni Simone Ferri morto ieri. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro  http://cadutisullavoro.blogspot.it

In allegato la situazione delle morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno a oggi 27 maggio

 

mercoledì 25 maggio 2022

Alessandro Zabeo (nella foto) ha avuto nella sua breve esistenza una vita da precario, e dal precariato ucciso. Tutti i nostri giovani nuovi assunti hanno un contratto precari, e tanti uccisi dal lavoricidio: chi ha un contratto precario non si può nemmeno rifiutare di svolgere un lavoro pericoloso. Questo sistema malato (complici tutti) è riuscito a imporre una nuova forma di schiavitù. Con il precariato il sistema controlla tutto, manca solo un pò di vita privata......

 È morto in serata l’operaio che lunedì 23 maggio era caduto in giornata all’interno di una nave nel terminal container Vecon, di Porto Marghera (Venezia). Lo hanno reso noto i sindacati portuali veneziani. L’uomo, Alessandro Zabeo, 34 anni, era addetto al rizzaggio dei container, e secondo una prima ricostruzione è caduto da un castelletto di circa tre metri, battendo la testa. È stato poi ricoverato in coma all’ospedale All’Angelo di Mestre


martedì 24 maggio 2022

Continua il lavoricidio: tre lavoratori morti anche ieri che si permettono di morire anche se non ne parlano TV e Giornali, avete sentito qualche TG parlare di questi morti? Sono 17 i morti sui luoghi di lavoro (più itinere) negli ultimi 4 giorni. Il povero alessandro Zebeo aveva solo 34 anni ed è morto dopo un giorno di agonia all'ospedale; era un interinale, cioè uno di quelli che non si deve permettere di svolgere lavori pericolosi, pena il licenziamento con una scusa

Nella Foto alessandro zebeo morti a 34 anni nel porto di Marghera, era un lavoratore interinale
 

È morto in serata l’operaio precario che lunedì 23 maggio era caduto in giornata all’interno di una nave nel terminal container Vecon, di Porto Marghera (Venezia). Lo hanno reso noto i sindacati portuali veneziani. Il giovane Alessandro Zabeo, 34 anni, era addetto al rizzaggio dei container, e secondo una prima ricostruzione è caduto da un castelletto di circa tre metri, battendo la testa. È stato poi ricoverato in coma all’ospedale All’Angelo di Mestre. Era un lavoratori interinale, cioè precario e ricattabile.

Muore anche un antennista di 64 anni Pierluigi Bergamaschi caduto dall'alto nella bergamasca, anche lui morto per le gravi ferite riportate in seguito a una caduta.

Perde la vita un direttore sportivo investito da un'automobile in una gara ciclistica


OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

http://cadutisullavoro.blogspot.it.

24 maggio 2022.

Dall’inizio dell’anno sono morti 541 lavoratori, 264 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro.

66 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono già 32 (42 con i dispersi dell’incendio traghetti Grimaldi di cui non si hanno più avuto notizie da due mesi).

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro e muore è per noi un morto sul lavoro.

Lombardia 38 Milano (8), Bergamo (5), Brescia (10), Como (2), Cremona (3), Lecco (2), Lodi (), Mantova (2), Monza Brianza (3), Pavia (2), Sondrio (), Varese(1) PIEMONTE 25  Torino (12), Alessandria (4), Asti (1), Biella (1), Cuneo (5), Novara (),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) VENETO  23 Venezia (6), Belluno (1), Padova‎ (3), Rovigo (1), Treviso (3), Verona (4), Vicenza (5) CAMPANIA 21 Napoli (7), Avellino (1), Benevento (1), Caserta (2), Salerno (10) ) LAZIO 17  Roma (8), Viterbo (1) Frosinone (6) Latina (2) Rieti () EMILIA ROMAGNA 15 Bologna (2), Rimini (2) Ferrara (2) Forlì Cesena (4) Modena (2) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (1) Piacenza CALABRIA   14 Catanzaro (6), Cosenza (4), Crotone (1) Reggio Calabria (3) Vibo Valentia ()PUGLIA 12 Bari (1), BAT (), Brindisi (), Foggia (3), Lecce (5) Taranto (3) TRENTINO ALTO ADIGE 12 Trento (7) Bolzano (5)      SICILIA 11  Palermo (4), Agrigento (), Caltanissetta (1), Catania (2), Enna (), Messina (1), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani‎ (2)       TOSCANA 10 Firenze (2), Arezzo (2), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (), Pisa‎ (1), Pistoia (1), Siena () Prato (1) MARCHE 10  Ancona (6), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (5), Ascoli Piceno () Fermo SARDEGNA 7 Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (3), Sassari (3).Sulcis iglesiente  ()UMBRIA 4  Perugia (3) Terni (1) ABRUZZO 4  L'Aquila (), Chieti (3), Pescara (1) Teramo () LIGURIA 3 Genova (), Imperia (1) La Spezia (1), Savona (1) FRIULI VENEZIA GIULIA 3 Pordenone (1) Trieste () Udine (2) Gorizia () VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). BASILICATA 1  Potenza (1) Matera ()   

                     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio.  

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Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?