morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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mercoledì 31 luglio 2019

Continua la strage: 3 morti sui Luoghi di lavoro anche il 30 luglio. Pietro Calisei muore dopo 6 giorni d'agonia. Le denunce arrivate all'INAIL per infortuni mortali nei primi sei mesi del 2019 sono parziali e non rappresentative di tutto il panorama lavorativo in Italia. Ma alla politica va bene così, meno morti, meno impegno su queste tragedie


Cesena, 30 luglio 2019 - Pietro Calisesi, 54 anni, operaio, di Longiano, sposato con due figli, è morto dopo sei giorni di agonia in seguito a un gravissimo incidente sul lavoro. La mattina DEL 25 luglio erano circa le 17 quando Calisesi è rimasto ferito gravemente in un incidente sul lavoro nell’azienda Bielle Group Arredamenti i a Longiano dove vengono prodotti arredamenti su misura. 
All'improvviso alcuni grossi pannelli in legno gli sono caduti addosso ed è rimasto schiacciato sotto il peso. 
perde la vita anche Luca Guastalla che è caduto dal tetto di una chiesa a Trapani.
Perde la vita anche un autotrasportatore sull'A14 nello stesso punto di Borgo Panigale (Emilia Romagna, Bologna) dove un altro gravissimo incidente persero la vita due lavoratori. Questo autrasportatore aveva 68 anni ed era costretto ancora a lavorare. Non dico quello che penso quando leggo che un anziano perde la vita lavorando per le "porcate" fatte in questi anni a spese dei lavoratori.
Domenica 29 settembre dalle ore 12 alle ore 13 spegnerò cell. computer e la televisione per protestare contro le morti sul lavoro. Anche questo sito si spegnerà . Basta con la strage giornaliera di lavoratori che parlamento e politica fanno finta di non vedere. I lavoratori non sono carne da macello e utili sono quando ci sono le elezioni per rubare loro il voto. Da dodici anni non vedo altro che indifferenza verso queste tragedie. Tu parteciperai? Condividete

sabato 27 luglio 2019

Mario Silvestri muore dopo 20 giorni per le ferite riportate dallo schiacciamento del trattore


E' morto all'ospedale di Pescara dove era ricoverato da quasi 20 giorni.
Silvestri, per cause ancora in corso di accertamento, era rimasto gravemente ferito lo scorso 8 luglio dopo che si era ribaltato con un trattore mentre stava eseguendo alcuni lavori su un terreno di proprietà del figlio, titolare di un'azienda agricola.
Dopo il grave incidente è stato trasportato in ospedale e ricoverato nel reparto di Rianimazione dove è sopravvenuto il decesso oggi verso mezzogiorno. sono diventati 92 dall'inizio dell'anno i morti per schiacciamento dal trattore e 192 da quando a giugno 2018 è nato il Governo Conte e alla guida dell'Agricoltura il ministro Centinaio  
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQzNzg3NDI5MTg3MzE/

venerdì 26 luglio 2019

Siamo arrivati a 400 morti sui LUOGHI DI LAVORO e oltr 800 con i morti sulle strade e in itinere

La strage continua inesorabile. E' morto un altro operaio in provincia di Bologna: Luca Caravita aveva 44 anni, è morto a Minerbio di Bologna dopo essere stato colpito da una lamiera, tre giorni fa è morto Agostino Medina un altro operaio, a Crespellano, sempre in provincia di Bologna. Lascia la moglie e due figli piccoli: ieri c'è stata una manifestazione sindacale di solidarietà davanti allo stabilimento dove Medina lavorava, ho partecipato e a nome dell'Osservatorio e dei tantissimi italiani che lo seguono. Muore un lavoratore umbro cadendo da un tetto, mentre stava facendo un sopralluogo in uno stabilimento dismesso. In provincia di lodi a Maccastorna un operaio è caduto in una cisterna di biogas morendo sul colpo.

giovedì 25 luglio 2019

Un altro schiacciato dal trattore anche il 24 luglio

E' una strage inarrestabile quella provocata dal trattore, anche ieri 24 luglio ne è morto un altro in questo modo orrendo. sono già 91 dall'inizio dell'anno e 191 da quando è nato il Governo Conte: chi dovrebbe interessarsene e fare qualcosa non lo fa. tanto si potrebbe fare per far cessare questa strage, ma la vita di chi lavoro non conta niente.
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQzNzg3NDI5MTg3MzE/

mercoledì 24 luglio 2019

Con il morto schiacciato dal trattore della provincia di Perugia arriviamo a contare l'incredibile numero di 90 agricoltori schiacciati da questo mezzo dall'inizio dell'anno e a 190 da quando è nato il governo conte e alla guida delle Politiche Agricole il leghista centinaio. Una strage pazzesca. Ma sono stati due anche il23 luglio i morti sui luoghi di lavoro

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQzMjE1NjMyODkyNzY/
Purtroppo nel video del 4 giugno, che vi consiglio di guardare, parlavo di questa strage per sensibilizzare i cittadini e soprattutto le istituzioni e la politica per cercare di fare qualcosa di questa strage nella strage. Da quel 4 giugno ne sono morti altri 41 in questo modo atroce. Ma non hanno fatto niente "Nessuno" è morto, sono solo poveri lavoratori che non contano niente per la politica e tanto si potrebbe fare se solo ci fosse un po di attenzione. Carlo Soricelli

martedì 23 luglio 2019

Agostino Medina muore a 43 anni schiacciato da un carico di un muletto. la tragedia a Crespellano di Bologna

Questa volta la vittima di un infortunio mortale è a pochi km da casa mia.  Agostino Medina ha perso la vita in un'azienda meccanicanella zona industriale di Crespellano. L'azienda è la C.G.D. specializzata in costruzione stampi e trancianti: la tragedia è avvenuta intorno alle 16,30. 
  1. Dalle prime informazioni,Medina sarebbe rimasto schiacciato sotto il carico che stava trasportando con un muletto. Sono intervenuti 118, Vigili del Fuoco, Carabinieri e funzionari della medicina del lavoro dell'Ausl. La vittima, originaria di Torre del Greco  era da anni residente in Valsamoggia. 

lunedì 22 luglio 2019

Orribile morte di Amos Turla nel bresciano, schiacciato tra due mezzi carichi di sassi che scorrevano su una cremagliera. Perde la vita anche un altro lavoratore nella provincia di Forlì cesena


brescia Continua la strage in lombardia: quarta vittima sul lavoro degli ultimi 6  giorni in Lombardia. A perdere la vita ieri sera è stato Amos Turla, 61enne operaio della Dolomite Franchi di Marone. Turla è rimasto schiacciato tra due carrelli carichi di pietre che scorrevano lungo una cremagliera. 
Cesena,  Tragedia anche in uno uno stabilimento di tacchin inella zona dell’alta valle del Savio, a Roncofreddo. Dai primi riscontri sembrerebbe che a perdere la vita sia stato  il titolare di una ditta esterna che stamattina era al lavoro nell'azienda agricola ed è stato investito da un mezzo, era impegnato negli interventi di sanificazione durante la fase di vuoto sanitario della struttura, quella cioè che intercorre tra un ciclo di produzione e l’altro.

sabato 20 luglio 2019

Altri tre morti sui luoghi di lavoro anche il 19 luglio: tra questi il "solito" morto schiacciato dal trattore dopo quello del giorno prima. Guarda il video

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQzMjE1NjMyODkyNzY/
nell'alessandrino è morto cadendo in un burrone mentre posizionava una rete metallica un 57enne. Un autotrasportatore è mordo sull'A1 nei pressi di Fidenza. perde la vita un altro agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Potenza, il giorno prima nello stesso modo orribile è morto un altro agricoltore in provincia di Avellino. Guarda il video se non l'hai ancora visto dove parlo di questa strage nella strage. Come ho scritto in un post ieri, alcune morti sul lavoro sono inspiegabili, se non con la volontà auto distruttrice del lavoratore che si uccide con un infortunio

venerdì 19 luglio 2019

3 morti anche il 18 luglio: sono rimasto senza fiato apprendere da un amico che hanno rimandato l'obbligo di revisione dei vecchi trattori agricoli: c'è una strage enorme causata soprattutto da vecchi trattori obsoleti e rimandano le revisioni obbligatorie.

Tre i morti anche il 18 luglio: un altro agricoltore schiacciato dal trattore nell'avellinese e diventano così 88 dall'inizio dell'anno e 188 da quando abbiamo questo governo che se ne frega della vita dei lavoratori come i precedenti. Tra l'altro sono rimasto scioccato nel leggere quanto mi ha mandato un amico che si occupa di Sicurezza
"Ciao Carlo, buongiorno. Mi ero perso qualcosa: il ministero ha spostato i termini relativi all'obbligo delle revisioni dei mezzi agricoli (in quanto per problemi tecnici non sono riusciti a rispettare le vecchie scadenze): a partire dal 2021, in base all'anno di immatricolazione.
Nel dettaglio, per i veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983 la revisione dovrà essere effettuata entro il 30 giugno 2021: per quelli invece immatricolati tra l'1 gennaio 1984 e iul 31 dicembre 1995 ci sarà tempo fino al 30 giugno 2022. Infine, per le macchine immatricolate tra l'1 gennaio 1996 e il 31 dicembre 2018 la revisione dovrà essere effettuata entro il 30 giugno"

Ma è mai possibile che se ne fregano senza nessuna vergogna della vita dei nostri agricoltori? 
Segnaliamo la morte di altri due lavoratori: un operaio del servizio elettrico è morto fulminato in una cabina. perde la vita anche un portuale a Savona che è caduto da una stiva di una nave: da 25 metri d'altezza. Guarda il video sulla strage di agricoltori causata dal trattore

giovedì 18 luglio 2019

Rudi Asiatico muore sul lavoro a 44 anni e i familiari donano gli organi


E’ morto Rudi Asiatico, il muratore bergamasco di 44 anni è precipitato ieri mattina da un tetto a sei metri d'altezza.  Era ricoverato in Rianimazione al San Gerardo di Monza, dove Asiatico  è arrivato in condizioni disperate. Sono otto i morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno nella provincia di Monza-Brianza. Nella caduta aveva riportato un gravissimo trauma al cranio e al torace. Dopo il decesso, i  familiari  hanno acconsentito all’espianto degli organi.  
In questo post ricordo con un mio ritratto un omaggio a Camilleri
che è stato un esempio per me. Carlo Soricelli

mercoledì 17 luglio 2019

Continua la "moria" di lavoratori: Tre sono morti sui luoghi di lavoro anche il 16 luglio

Continua la "moria" per infortuni sui luoghi di lavoro. sono stati tre anche il giorno 16 luglio. i tre morti nelle province di Campobasso dove ha perso la vita una giovane  Guardia Giurata di 23 anni Enzo Casaburi che è uscito di strada mentre stava lavorando. Grande sfortuna per un agricoltore di 70 anni che è morto per shock anafilattico. perde la vita Maurizio Bovo che è stato travolto da un carico di ferro  in un'azienda del vicentino

martedì 16 luglio 2019

Sono stati 6 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro il 15 luglio: due di questi schiacciati dal trattore

Sono 6 i lavoratori morti il 15 luglio: nelle province di Brescia, Verona, Trento, Ragusa, Napoli e . In provincia di Brescia, dopo solo un giorno lavorativo è morto un altro operaio schiacciato da una bobina: venerdì aveva perso la vita Felice Cera, morto in modo orribile, schiacciato dai rulli di un laminatoio. Perde la vita a Napoli Domenico Vastola colpito dal suo stesso camion, probabilmente sfrenato. Antonio Medda ha perso la vita lavorando all'esterno della sua abitazione e cadendo dall'altro mentre stava svolgendo lavori. Una cameriera F.C ha perso la vita per essere stata investita da un automobilista mentre stava vuotando la spazzatura all'esterno del locale. Perdono la vita due agricoltori schiacciati dal trattore nelle province di Trento, dove un romeno di soli trent'anni ha perso la vita schiacciato dal mezzo, stessa sorte per un 66enne nella provincia di Verona. Siamo già arrivati all'incredibile numero di 87 dall'inizio dell'anno a perdere la vita in questo modo atroce e ben 187 da quando a giugno 2018 è nato il governo Conte e con alla guida delle Politiche Agricole il Ministro Centinaio. Cosa stanno facendo questo Ministro, Il Capo del Governo e i due vice di Conte Salvini e Di Maio: si occupano di tutto, ma della vita di chi lavora? Tanto si potrebbe fare ma non viene fatto. Salvini dica qualcosa al Ministro centinaio suo Collega di partito, gli dica di occuparsi degli agricoltori che muoiono numerosissimi schiacciati da questo mezzo: non ci si può solo occupare dei migranti. Ma si sa, i morti sul lavoro non votano. Guarda il video se non l'hai visto

lunedì 15 luglio 2019

S.V muore a 70 anni cadendo da un tetto di un'abitazione sui cui stava lavorando. La tragedia nel salernitano. Davvero incredibile svolgere lavori così pericolosi a questa età


Tragedia nel salernitano, 70enne cade dal tetto di un'abitazione. S.V originario di Napoli, la vittima deceduta a seguito di una caduta dal quarto piano di un’abitazione.Davvero incredibile che si deve morire da anziani svolgendo lavori così pericolosi

sabato 13 luglio 2019

Orrenda morte dell'operaio Felice Cera stritolato dai rulli di un laminatoio


Come rimanere indifferenti all'orribile morte di Felice Cera stritolato dai rulli del laminatoio. L’operaio di 58 anni che ha perso la vita ieri pomeriggio in un infortunio sul lavoro. La tragedia si è consumata poco prima delle 17 alle Ferriere Bellicini,  industria di Berzo Inferiore. La dinamica della tragedia è ancora al vaglio dei carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Breno e dai tecnici dell’Ats della Montagna. Stando alla prima ricostruzione Felice Cere sarebbe finito nell’intercapedine tra i bracci e i rulli del laminatoio.  Non è ancora chiaro se la vittima sia caduta accidentalmente tra gli ingranaggi o, come pare più plausibile stesse cercando di capire l’origine del cattivo funzionamento del macchinario. Di certo la vittima ha subito lo schiacciamento della gabbia toracica. Un trauma che non gli ha lasciato scampo. 
Ma in questi giorni di vacanza sono innumerevoli i lavoratori morti, ben 31 dall'inizio del mese, e come al solito non c'è nessuna distinzione tra le regioni, tutte colpite da questa autentica piaga che sono le morti sul lavoro. Nella foto Nuccio Signorello il forestale siciliano punto da un calabrone Killer e di Giambattista Cuccarese schiacciato dal trattore



venerdì 12 luglio 2019


  • Sono sei i lavoratori morti l'11 luglio, tra questi un altro agricoltore schiacciato dal trattore che diventano 84 dall'inizio dell'anno e 184 dalla nascita del governo Conte e con a guida delle Politiche Agricole il ministro Centinaio. Abbiamo superato di slancio i 700 morti complessivi. Gli altri morti dell'11 in Sicilia, in Sardegna, in autostrada, in Puglia.

giovedì 11 luglio 2019

Disperso un operaio all'ex ILVA di Taranto. E' morto nello stesso modo di un altro operaio nel 2012, sempre all'ILVA di Taranto

Non ci sono piu' speranze di ritrovare in vita a Taranto il gruista di ArcelorMittal, ex Ilva, che nell serata di ieri, a causa di una tromba d'aria, è finito in mare con la gru sulla quale stava lavorando. La gru, ubicata con le altre sullo sporgente portuale della fabbrica, è la stessa che a  novembre 2012 segnò un'altra tragedia identica. Quella morte non ha insegnato niente. 

mercoledì 10 luglio 2019

Due morti sui luoghi di lavoro anche il 10 luglio

Hanno perso la vita altri due lavoratori. Un lavoratore e' morto fulminato in provincia di Brindisi e altri due sono rimasti gravamente feriti.
Perde la vita un altro lavoratore in un cantiere stradale tra Viterbo e Roma. In Italia superiamo gia' i 700 morti complessivi (compreso itinere)

Morti sul lavoro dall'inizio dell'anno al 10 luglio

Dall'inizio dell’anno sono morti 732( lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itineredi questi 364 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro83 sono stati schiacciati dal trattore. 183 morti guidando questo mezzo da quando è nato il nuovo governo a giugno 2018.N.B I dieci lavoratori morti nella tragedia aerea in Etiopia non sono conteggiati come morti sui luoghi di lavoro
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima
Non segnalati nelle Province e Regioni i morti in autostrada, chi lavorava all’estero e i lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono a parte, visto che per la prevenzione richiedono interventi completamente diversi e mirati rispetto ai lavoratori che muoiono sui luoghi di lavoro.
Lombardia 41 Milano (10), Bergamo (9), Brescia (5), Como (6), Cremona (1), Lecco (2), Lodi (1), Mantova (3), Monza Brianza (7), Pavia (1), Sondrio (), Varese (2)CAMPANIA 36 Napoli (9), Avellino (9), Benevento (4), Caserta (9), Salerno (5).) SICILIA 27 Palermo (10), Agrigento (5), Caltanissetta (1), Catania (3), Enna (), Messina (2), Ragusa (), Siracusa (2), Trapani‎ (4 LAZIO 27Roma (17), Viterbo (4) Frosinone (5) Latina () Rieti (1 4 PIEMONTE 24Torino (11), Alessandria (5), Asti (), Biella (), Cuneo (7), Novara (1), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli TOSCANA 22Firenze (3), Arezzo (1), Grosseto (6), Livorno (2), Lucca (1), Massa Carrara (1), Pisa‎ (5), Pistoia (2), Siena (1) Prato (). )VENETO 21 Venezia (2), Belluno (), Padova‎ (1), Rovigo (2), Treviso (2), Verona (10), Vicenza (PUGLIA 20 Bari (3), BAT (3), Brindisi (), Foggia (9), Lecce (4) Taranto (1)TRENTINO ALTO ADIGE 15 Trento (6) Bolzano (9). EMILIA ROMAGNA 15 Bologna (2), Rimini (). Ferrara (1) Forlì Cesena () Modena (2) Parma (4) Ravenna () Reggio Emilia (3) Piacenza (3). FRIULI VENEZIA GIULIA 8.Trieste (2), Gorizia (1), Pordenone (2), Udine (2).CALABRIA 7 Catanzaro (1), Cosenza (1), Crotone (2) Reggio Calabria (1) Vibo Valentia (2)ABRUZZO 8 L'Aquila (), Chieti (4), Pescara (2) Teramo (1). MARCHE 7Ancona (), Macerata (4), Fermo (1), Pesaro-Urbino (2), Ascoli PicenoUMBRIA 6 Perugia (6) Terni () LIGURIA 5Genova (2), Imperia (1), La Spezia (1), Savona (1). SARDEGNA 5Cagliari (3), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (), Sassari (1). Sulcis iglesiente Molise 4Campobasso (3), Isernia (1. () BASILICATA 5Potenza (2 ) Matera (3).VALLE D’AOSTA 3
L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro ha iniziato il 1° gennaio 2019 il dodicesimo anno di monitoraggio delle morti, l’archivio delle morti sul lavoro è a disposizione, su richiesta a studiosi interessati al fenomeno
Per contatti mail carlo.soricelli@gmail.com
Aperto il 1° gennaio 2008 dal metalmeccanico in pensione e artista sociale Carlo Soricelli per ricordare i sette lavoratori della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima bruciati vivi.
La storia. Poco dopo l’una di notte del 6 dicembre, sulla linea 5 dell’acciaieria di Torino sette operai vengono investiti da una fuoriuscita di olio bollente, che prende fuoco. I colleghi chiamano i vigili del fuoco, all’1.15 arrivano le ambulanze del 118, i feriti vengono trasferiti in ospedale. Alle 4 del mattino muore il primo operaio, si chiamava Antonio Schiavone. Nei giorni che seguiranno, dal 7 al 30 dicembre 2007, moriranno tra atroci sofferenze a causa dall’olio bollente che ne aveva devastati i corpi: si chiamavano Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino.
L’Osservatorio ha registrate le morti sui luoghi di lavoro di tutti i lavoratori morti dal 1° gennaio 2008
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 Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Santo Della Volpe con Carlo Soricelli 

domenica 7 luglio 2019

Leggete questa straziante e commovente lettera della figlia Giada che ha perso il padre Franco Muraca morto sul lavoro esattamente un anno fa

Straziante e commovente lettera di una figlia che ha perso il Padre morto per infortunio sul lavoro: consiglio a tutti di leggerla, dà l'idea di cosa si prova a perdere un proprio caro in modo così atroce e ingiusto e questo per l'indifferenza di che se ne dovrebbe occupare e non lo fa. Le morti si potrebbero dimezzare, e solo con un pò di buona volontà: ma sono impegnati a fare cose più importanti che la tutela della vita di chi porta avanti il Paese col proprio sudore

giovedì 4 luglio 2019

Cari amici, anche il 3 luglio ci sono stati 4 morti sul lavoro, di tre ne avevo gia scritto ieri. Il quarto e' un altro agricoltore schiacciato dal trattore nella provincia di Parma. Diventano 80 i morti in modo così orribile dall'inizio dell'anno e 180 da quando e' nato a giugno 2018 il governo Conte e alla guida delle Politiche Agricole il Ministro Centinaio. Cosa stanno facendo vontro questa strage? Niente, guarda il video se vuoi postato sulla mia pagina di facebook oggi

mercoledì 3 luglio 2019

Niente di piu' terribile vedere il proprio figlio morire sotto un mezzo che si stava guidando

Sono altri 6 i morti sui luoghi di lavoro il 2 e 3 luglio. Tra questi vogliamo ricordate la tragica morte di un 46enne finito sotto una mietitrebbia guidata dal padre. Davvero terribile questa tragedia, che ancora una volta ci colpisce per l'atrocita'. Se i media, la politica e tutti gli italiani non portono avanti come prima istanza la Cultura della Sicurezza casi come questi, che sono tanti, continueranno a colpirci per la loro drammaticita'

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?