Report morti sul lavoro in Italia nell'intero 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Report morti sul lavoro del 2024. I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati, inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL. Registriamo un aumento dei morti sui luoghi di lavoro del 6,7% rispetto al 2023. Per la prima volta dopo 17 anni di monitoraggio si sono superati i 1000 morti sui luoghi di lavoro, che con l’itinere diventano 1482, ma la conta dei morti in itinere potrebbe essere ancora più alta per la ragione che spesso vengono diffusi in ritardo. La Regione che ha avuto il peggior risultato è il Trentino Alto Adige in rapporto al numero di abitanti, la migliore il Lazio che vede Roma con un terziario avanzato e i Ministeri. Le donne pagano un prezzo elevatissimo sulle strade. Per mancanza di un orario flessibile in entrata e in uscita nel privato, spesso lontano da casa, sono costrette a correre perché si sobbarcano spesso anche il carico familiare: figli, genitori ecc. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono già il 30% di tutti i morti. In allegato le nazionalità delle vittime. Incredibile la strage di anziani che muoiono lavorando: sono oltre il 30% degli ultrasessantenni e di questi sempre sui luoghi di lavoro 157 hanno addirittura più di 70 anni. E’ davvero incredibile non fare nessuna distinzione sull’età per andare in pensione tra chi svolge un lavoro pericoloso e chi no: con l’età elevata si hanno riflessi poco pronti, udito e vista deficitarie, così come acciacchi di ogni genere. La categoria degli autotrasportatori ha praticamente raddoppiato i morti: per incidenti e per fatica: in tanti vengono trovati morti con la testa sul volante o coi camion fermi nelle aree di sosta, la stanchezza e la fretta provocano spesso tanti morti anche tra chi viene coinvolto con altri mezzi. Anche quest’anno sono morti 143 agricoltori schiacciati dal trattore: in questi 17 anni sono stati quasi 3000. Sono le solite categorie ad avere lo stesso numero di morti da 17 anni, in ordine decrescente: agricoltura, edilizia, autotrasporto (tutte le categorie di appartenenza) artigianato, industria. Pochissimi i morti nelle aziende sindacalizzate, questo per far comprendere l’importanza del Sindacato sulla Sicurezza, i pochi morti sono lavoratori in appalto e non dipendenti diretti: il lavoro precario uccide tanti lavoratori che non possono rifiutarsi di svolgere un lavoro pericoloso, pena il licenziamento, questo soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende, dove non c’è nessuna sicurezza; lo si vede anche dai piccoli imprenditori, spesso senza dipendenti che muoiono numerosi, e questo la dice lunga sulla mancanza della cultura della sicurezza che occorrerebbe insegnare nelle scuole, soprattutto in chi si sta diplomando e anche laureando e si avvia al lavoro. Che dire? Speriamo in un 2025 migliore, ma sono già più di 11 i morti in questi primi giorni del 2025. Nell’occasione vi invito a visitare la mia mostra “Morti sul lavoro” presso la Fondazione Carisbo di Via Farini, con opere su queste tragedie che tratto fin dal 1980. Tra queste il “muro delle farfalle bianche” con le foto di 300 lavoratori morti sul lavoro recentemente Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nell’intero 2024 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 1056 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1482 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza sono centinaia i morti in province e regioni diverse LOMBARDIA 201 totali 134 sui luoghi di lavoro Milano 20 (41 con itinere), Bergamo 12 (con itinere 23) Brescia 31 (43 con itinere) Como 6 Cremona 5 Lecco 4 Lodi 9 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 13 Sondrio 6 Varese 5 CAMPANIA 156 totali 97 sui luoghi di lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 20 Salerno30 VENETO 135 totali 81 sui luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 9 Rovigo 3 Treviso 15 Verona 15 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 133 totali 76 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 7 Forlì Cesena 5 Modena 11 Parma 9 Ravenna 2 Reggio Emilia 10 Piacenza 3 SICILIA 122 sui luoghi di lavoro 71 Palermo 24 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 10 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 4 Trapani‎ 8 TOSCANA 121 totali 76 sui luoghi di lavoro Firenze 19 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 10, Massa Carrara 3 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3 Prato 5 LAZIO 155 totali 72 sui luoghi di lavoro Roma 22 Viterbo 12 Frosinone 15 Latina 16 Rieti 3 PIEMONTE 92 totali 54 sui luoghi di lavoro Torino 25 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 8 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 2 PUGLIA 93 totali 60 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 17 Taranto 6 TRENTINO ALTO ADIGE 55 totali 37 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 21 ABRUZZO 55 totali 37 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 13 Pescara 4 Teramo 8 SARDEGNA 52 totali 36 sui luoghi di lavoro Cagliari 9 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 12 MARCHE 50 totali 31 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 7 Ascoli Piceno 7 CALABRIA 33 totali 24 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 3 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 34 totali 22 sui luoghi di lavoro Pordenone 7 Triste 1 Udine 10 Gorizia 3 LIGURIA 35 totali 23 sui luoghi di lavoro Genova 7 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 22 totali 14 sui luoghi di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 25 totali 17 sui luoghi di lavoro Potenza 13 Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 6 totali 5 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 142 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 152 gli autotrasportatori e autotrasportatrici morti 115 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 115 i morti in infortuni domestici Sui luoghi di lavoro quest’anno oltre il 30% sono ultrasessantenni, in pochi anni saranno la maggioranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 30% Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla. Morti sui luoghi di lavoro di tutte le province italiane dell'intero 2024 nell'intero 2024 Provincia Regione Numero di morti ogni tot. Abit. Medaglia Enna (Sicilia) 0 0 Medaglia di platino Lodi (Lombardia) 9 25440 Medaglia di carbone Trento (Trentino Alto Adige) 21 25619 Medaglia di carbone Belluno (Veneto) 8 25723 Medaglia di carbone Pisa (Toscana) 16 26300 Medaglia di carbone Viterbo (Lazio) 12 26584 Medaglia di carbone Sassari (Sardegna) 12 27760 Medaglia di carbone Potenza Basilicata 13 28514 Medaglia di carbone Chieti (Abruzzo) 13 29000 Medaglia di carbone Ascoli Piceno Marche 7 29670 Medaglia di carbone Sondrio (Lombardia) 6 30240 Medaglia di carbone Macerata (marche) 10 31.400 Medaglia di carbone Aosta (Valle d'Aosta) 4 31721 Medaglia di carbone Frosinone (Lazio) 15 32600 Medaglia di carbone Bolzano (Trentino Alto Adige) 16 32766 Medaglia di carbone Avellino (Campania) 12 34000 Medaglia di carbone Latina (Lazio) 16 35931 Medaglia di latta Salerno Campania 30 36800 Medaglia di latta Teramo (Abruzzo) 8 38732 medaglia di latta Benevento (campania) 7 39000 medaglia di latta Lucca (Toscana) 10 39004 medaglia di latta Benevento Campania 7 39142 medaglia di latta Vibo Valentia (Calabria) 4 40000 medaglia di latta Brescia (Lombardia) 31 40720 medaglia di latta Pavia (Lombardia) 13 42096 Medaglia dilatta Isernia (Molise) 2 42903 medaglia di latta L'Aquila (Abruzzo) 7 43130 medaglia di latta Caserta (Campania) 20 44450 medaglia di latta Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) 7 44579 medaglia di latta Grosseto (Toscana) 5 44609 medaglia di latta Gorizia (Friuli-Venezia Giulia) 3 46558 medaglia di latta Lecce (Puglia) 17 47181 medaglia di latta Parma Emilia-Romagna 9 49000 Medaglia dilatta Brindisi (Puglia) 8 49635 medaglia di latta Ferrara (Emilia-Romagna) 7 49766 medaglia di latta Matera Basilicata 4 50225 medaglia di bronzo Prato (Toscana) 5 50922 medaglia di bronzo Bologna (Emilia-Romagna) 21 51429 medaglia di bronzo Pesaro e Urbino (Marche) 7 51530 medaglia di bronzo Rieti (Lazio) 3 52000 medaglia di bronzo Palermo (Sicilia) 24 52842 medaglia di bronzo Udine (Friuli-Venezia Giulia) 10 53000 medaglia di bronzo Reggio Emilia (Emilia-Romagna) 10 53248 medaglia di bronzo Firenze (Toscana) 19 53391 medaglia di bronzo Trapani (Sicilia) 8 54310 medaglia di bronzo Perugia (Umbria) 12 55058 medaglia di bronzo Campobasso (Molise) 4 56161 medaglia di bronzo Crotone (Calabria) 3 58522 medaglia di bronzo Mantova (Lombardia) 7 58944 medaglia di bronzo Treviso (Veneto) 15 59065 medaglia di bronzo Verona (Veneto) 15 61437 medaglia d'argento Monza Brianza (Lombardia) 14 62061 medaglia d'argento Cagliari (Sardegna) 9 62264 medaglia d'argento Messina (Sicilia) 10 63665 medaglia d'argento Ragusa (Sicilia) 5 64272 medaglia d'argento Massa-Carrara (Toscana) 3 65527 medaglia d'argento Vicenza (Veneto) 13 66545 medaglia d'argento Oristano (Sardegna) 4 67428 medaglia d'argento Modena (Emilia Romagna) 11 68000 medaglia d'argento Cremona (Lombardia) 5 71878 medaglia d'argento Asti (Piemonte) 3 72000 medaglia d'argento La Spezia (Liguria) 3 73000 medaglia d'argento Agrigento (Sicilia) 6 73600 medaglia d'argento Cuneo (Piemonte) 8 73639 medaglia d'argento Ancona (marche) 6 76800 medaglia d'argento Cosenza (Calabria) 9 78333 medaglia d'argento Forlì-Cesena (Emilia-Romagna) 5 78813 medaglia d'argento Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte) 2 79883 medaglia d'argento Pescara (Abruzzo) 4 80000 medaglia d'argento Lecco (Lombardia) 4 84700 medaglia d'argento Sud Sardegna (Sardegna) 4 85000 medaglia d'argento Alessandria (Piemonte) 5 85332 medaglia d'argento Vercelli (Piemonte) 2 86934 medaglia d'argento Siena (Toscana) 3 89447 medaglia d'argento Caltanisetta (Sicilia) 3 89903 medaglia d'argento Bari (Puglia) 14 90010 medaglia d'argento Catanzaro (Calabria) 4 90586 medaglia d'argento Torino (Piemonte) 25 91114 medaglia d'argento Bergamo (Lombardia) 12 92494 medaglia d'argento Savona (Liguria) 3 93136 medaglia d'argento Venezia (Veneto) 9 94919 medaglia d'argento Piacenza (Emilia-Romagna) 3 95586 medaglia d'argento Taranto (Puglia) 6 97247 medaglia d'argento Rovigo (Veneto) 3 98333 medaglia d'argento Siracusa (Sicilia) 4 99750 medaglia d'argento Como (Lombardia) 6 100032 medaglia d'oro Napoli (Campania) 30 103567 medaglia d'oro Pistoia (Toscana) 2 104000 medaglia d'oro Padova (Veneto) 9 104030 medaglia d'oro Imperia (Liguria) 2 106500 medaglia d'oro Catania (Sicilia) 10 111330 medaglia d'oro Terni (Umbria) 2 114109 medaglia d'oro Genova (Liguria) 7 121439 medaglia d'oro Novara (Piemonte) 3 123381 medaglia d'oro Foggia (Puglia) 5 125711 medaglia d'oro Barletta-Andria-Trani (Puglia) 3 130849 medaglia d'oro Reggio Calabria (Calabria) 4 138000 medaglia d'oro Milano (Lombardia) 20 160910 medaglia d'oro Rimini (Emilia-Romagna) 2 168393 medaglia d'oro Livorno (Toscana) 2 168667 medaglia d'oro Arezzo (Toscana) 2 172187 medaglia d'oro Fermo (Marche) 1 174849 medaglia d'oro Varese (Lombardia) 5 178009 medaglia d'oro Biella (Piemonte) 1 178551 medaglia d'oro Ravenna (Emilia-Romagna) 2 195707 medaglia d'oro Roma (Lazio) 22 197897 medaglia d'oro Triste friuli Venezia Giulia 1 234662 medaglia d'oro estero 26 26 950 con i morti nelle autostrade 1056

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025
intero 2024 Morti sui luoghi di Lavoro nelle Regioni (escluso itinere) in rapporto al numero di abitanti, così come li conta eurostat

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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giovedì 29 novembre 2018

Quattro morti sui luoghi di lavoro anche il 28 novembre. Più 4,1% di morti per infortunio sui luoghi di lavoro dell'intero 2017. Eguagliato lo stesso numero di morti provacati dal trattore dell'intero 2017

Continua inesorabile la strage di lavoratori che muoiono per infortuni. 
Fabrizio Borsari  di 55 anni precipita dal un tetto del municipio di Marmirolo, provincia di Mantova.  Dopo i morti in edifici pubblici scolastici, anche in un municipio.

la seconda vittima in un'azienda di Umbertide in provincia di Perugia. da quanto si è appreso, l'operaio stava manovrando un mezzo meccanico in una ditta di Calzolaro di Umbertide quando è avvenuta la tragedia. I soccorsi lo hanno trasportato all’ospedale di Città di Castello con un politrauma e la frattura di un femore. Le condizioni sono sembrate subito gravissime, tanto che è stato trasferito a Perugia, dove ha perso la vita

Sull'A 12 nei pressi di Carrara è morto un guidatore di un furgone che si è scontrato con un tir

Un agricoltore di 53 anni Vincenzo la Pera è rimasto schiacciato dal trattore in provincia di Cosenza. la Pera è il 139esimo morto provocato dal trattore dall'inizio dell'anno. In questo momento eguagliato lo stesso numero di morti provocate dal trattore dell'intero 2017


mercoledì 28 novembre 2018

Davide di 21 anni muore per le ustioni riporate dopo 11 giorni di atroci sofferenze. Dall'inizio dell'anno a oggi 29 novembre siamo già a più 3,6% sull'intero 2017


 Catania Muore in modo atroce dopo 11 giorni di sofferenza Davide Calogero . Il 16 novembre scorso è rimasto gravemente ustionato: aveva riportato ustioni di terzo grado su tutto il corpo, è morto il 28 novembre nel centro Grandi ustionati dell'ospedale Cannizzaro dove era ricoverato.
Davide raccoglieva il ferro per le strade e lo andava a vendere come al solito per pochi euro. Non sono ancora state chiarite le cause dello scoppio che l'hanno ucciso.

Muoiono anche due autrasportatori  in Lombardia, sull'A4 e nei pressi di Caravaggio.



martedì 27 novembre 2018

Travolta a Lecco un'operaia di 45 anni che è morta dopo una settimana d'agonia. Muore cadendo da un tetto un adetto alla manutenzione


Lecco Gelsomina Lanzilli, 45 anni, dipendente della Fiocchi Munizioni, si è spenta dopo una settimana di agonia. Era stata investita da un tir in manovra davanti ai cancelli della ditta in cui lavorava.



Tragedia anche a Cremona dove ha perso la vita un addetto di una ditta specializzata nella manutenzione dei tetti : è precipitato da diversi metri, riportando gravi lesioni. E' morto poco tempo dopo il ricovero in ospedale. 

domenica 25 novembre 2018

Muore dopo un calvario durato diverse settimane un operaio casertano in trasferta a Pompei

Non ce l’ha fatta Raffaele Bracciano di 57 anni, stava lottando tra la vita e la morte in un letto dell’ospedale Ruggi di Salerno, dove arrivò in condizioni disperate a seguito di una terribile infortunio sul lavoro a Pompei. 

sabato 24 novembre 2018

tre morti sui luoghi di lavoro anche il 23 novembre

Sono tre i morti anche il giorno 23 novembre.
IA Roma è deceduto Sabri Buski un operaio kossovaro di 25 anni che è rimasto incastrato o fra la piattaforma aereasu cui lavorava e un balcone della facciata di un edificio che stavano ristrutturando.

 Lungo  ferroviaria tra Milano e Brescia un operaio di 35 anni è stato investito da un treno che l'ha ucciso all'istante. Il lavoratore era dipendente di una ditta esterna 
In provincia di Ragusa ha perso la vita Salvatore Sangiorgio che è morto dissanguato dopo essere stato travolto dalla motozappa con la quale stava lavorando

venerdì 23 novembre 2018

Con i 3 morti sui luoghi di lavoro del 22 novembre con 646 vittime di infortunio sui luoghi di lavoro siamo già a più 2% rispetto all'intero 2017

Il 22 novembre sono morti altri4 lavoratori nelle province di Napoli, Ragusa, Catanzaro e Verbania, siamo a già più 25 sull'intero 2017. Occorre ricordare anche che almeno altrettanti lavoratori muoiono sulle strade e in itinere. Un 2018 veramente catastrofico sul fronte delle morti sul lavoro.

giovedì 22 novembre 2018

A 63 anni muore cadendo da un'impalcatura e trafitto da un palo di ferro


Sebastiano Marino  è morto così, a Pozzuoli di Napoli in un modo atroce
Marino stava Lavorando alla rete fognaria, quando pare – secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine – sia caduto da un'impalcatura e finito trafitto su di un palo di ferro.
Marino  è stato condotto in un ospedale di Napoli. 
Troppo gravi però le lesioni interne provocate dal palo: il 63enne è morto dopo alcune ore. La salma è sotto sequestro perché possa essere effettuata l'autopsia, 
al cantiere sono stati apposti i sigilli perché possano essere svolti i rilievi del caso.




Muore a 68 anni schiacciato da un braccio di una gru. E' URGENTE NON FAR PIU' SVOLGERE LAVORI PERICOLOSI A PERSONE ANZIANE: OLTRE IL 20% DI TUTTI I MORTI SUI LUOGHIi DI LAVORO, ESCLUSO ITINERE, HA PIU' DI 60 ANNI


Ferrara, 21 novembre 2018 E' morto così Carlo Panzavolta autotrasportatore ravennate di 68 anni.  L'operaio è rimasto schiacciato mentre stava lavorando a una macchina. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118, i carabinieri e gli ispettori del lavoro. Da quanto risulta, alcuni operai stavano caricando vongole su un camion di un'azienda che opera nelle lavorazioni e commercio in questo settore.
Muore operaio forestale colpito da un tronco a Villa ottone in Val Pusteria


mercoledì 21 novembre 2018

Andrea Vecchi fornaio, muore dopo la mezzanatte schiacciato da un macchinario. Trovato morto giovane moldavo con ferite sul corpo: stanno indagando i carabinieri. Non si esclude l'ipotesi che sia vittima di un infortunio sul lavoro e che sia stato spostato il cadavere perchè lavorava in nero


Maranello di Modena Andrea Vecchi di 54 anni è rimasto vittima di un infortunio sul lavoro. La  tragedia poco dopo la mezzanotte, presso il forno di Levizzano, un'azienda panificatrice nella zona artigianale di Pozza di Maranello.  Andrea Vecchi il titolare, è infatti rimasto schiacciato da una macchina confezionatrice.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 insieme con i Vigili del Fuoco.  Al medico non è rimasto che dichiarare il decesso del 54enne. Indagini e accertamenti sono a cura della Medicina del Lavoro. 

Trento Viveva nel bellunese il giovane di 28 anni di origini moldave trovato morto con varie ferite sul corpo, in una stradina forestale in Val delle Moneghe,  in provincia di Trento.Il giovane, è una delle piste al vaglio dei carabinieri,  potrebbe essere rimasto vittima di un tragico infortunio sul lavoro e il suo corpo successivamente spostato. Non si esclude che il giovane senza documenti lavorasse in nero in una delle ditte che stanno lavorando dopo il tornado, che ha investito il bellunese e che ha fatto strage di alberi.



martedì 20 novembre 2018

Veterinario muore incornato da un toro


Paolo Casarin è morto in questo modo assurdo.  Paolo Casarin, che si era recato nell’azienda agricola  per visitare un vitellino appena nato. Un toro che si trovava nella stalla al suo ingresso  l’ha caricato  uccidendolo all’istante. I proprietari della fattoria hanno fatto scattare l’allarme alle 15. Sul posto Suem 118, vigili del fuoco e carabinieri ma per Casarin non c’era più nulla da fare. Aveva 52 anni, lascia la moglie e quattro figli.

Muore anche un settantenne nel ternano mentre raccoglieva le olive cadendo dall'albero. e' morto il giorno dopo all'ospedale

lunedì 19 novembre 2018

Matteo Regazzi (nella foto) muore all'ospedale dopo 14 giorni dall'infortunio

 Matteo Regazzi era stato ricoverato d'urgenza all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il 5 di novembre: era impegnato in un lavoro di manutenzione in un'azienda di Filago.era dipendente di un'altra azienda e svolgeva lavori di manutenzione, quando da un carrello elevatore è caduta una bobina che l'ha investito in pieno. E' morto di domenica in un letto d'ospedale.

perde la vita anche un sessantenne in provincia di Mantova travolto dal suo trattore

domenica 18 novembre 2018

sabato 17 novembre 2018

Muore dopo 8 giorni di sofferenza Giovanni Rizzo, è la seconda vittima dell'espolosione della fabbrica di fuochi d'artificio. Aveva perso la vita anche il 19enne Gabriele Cosma figlio del titolare, perde la vita anche un imprenditore a Agropoli

Registriamo altri due morti, è morto dopo atroci sofferenze il 40enne Giovanni Rizzo, che era rimasto coinvolto nell'esplosione nella fabbrica di Fuochi d'Artificio. Era ricoverato nell'Ospedale Perrino di Brindisi.
Perde la vita anche Alesso Merolaun imprenditore di 60 anni cadendo da un tetto a Agropoli

venerdì 16 novembre 2018

Muore precipitando da una Scuola di Marano di Napoli un algerino di 55 anni, sembra non fosse in regola. Ma chi controlla come si lavora e chi ci lavora nelle scuole e negli altri edifici pubblici?

E' morto cadendo dal tetto di una scuola Mebarki Abdel Karim di 55 anni, algerino di 55 anni, sposato con un'italiana. Da quel che si legge in rete sembra lavorasse in nero. Anche un egiziano è morto a luglio a Cambiano di Torino cadendo da un tetto di un edificio scolastico. Ma se neppure negli edifici pubblici, tra l'altro scuole, non vengono rispettate le normative sulla sicurezza, per questo povero Paese non c'è speranza. Ma non controllano quelli che commissionano il lavoro se la ditta che svolge il lavoro utilizzi lavoratori regolari e rispetti delle normative sulla sicurezza? Non sanno che anche sono loro  responsabili di queste tragedie per non aver controllato chi ci lavorava e se rispettavano le normative sul lavoro.

giovedì 15 novembre 2018

Grazie alla Ruggero Toffolutti e alla Ducati per il nuovo computer.

L’Osservatorio Indipendente morti sul lavoro di Bologna http://cadutisullavoro.blogspot.it ringrazia l’Associazione nazionale “Ruggero Toffolutti” per la sicurezza dei luoghi di lavoro, i lavoratori e le Rsu Ducati di Bologna, del contributo finalizzato all’acquisto di un nuovo computer con cui rafforzare ulteriormente la propria attività

mercoledì 14 novembre 2018

Il 13 novembre 3 morti per infortuni in Puglia. Muoiono in due a Taranto cadendo da un cestello, sono Giovanni Palmisano di 32 anni e Angelo D'Aversa dipendente. Muore anche una donna di cui non conosciamo ancora l'identità travolta da un muletto a San Severo di Foggia

Taranto altri due morti a Taranto. sembrava fossero padre e figlio, ma sono il proprietario e un dipendente di 64 anni. Vittime: Giovanni Palmisano, 32enne di Locorotondo, titolare, e il dipendente Angelo D’Aversa, 64enne di Statte. La tragedia sul lavoro a Taranto, quartiere Tamburi. Si è rotto il braccio dell’elevatore a margine della palazzina in ristrutturazione.  i due lavoratori hanno fatto un salto nel vuoto di almeno dieci metri. Inutili i tentativi di rianimazione. sembra non indossassero le cinture di sicurezza 
Inchieste di magistratura e Spesal. La Gru sequestrata. Area sottoposta a sequestro e presidiata dalle forze dell’ordine.

Muore una donna travolta da un muletto in un'azienda agricola di San Severo

martedì 13 novembre 2018

Muoiono in 2 per infortunio sui luoghi di lavoro anche il 12 novembre. Ancora 6 morti suli luoghi di lavoro e si raggiungeranno gli stessi morti dell'intero 2017. Una strage senza limiti quella di quest'anno

Sono due i morti sui luoghi di lavoro il 12 novembre. Un manutentore di 60 anni è morto schiacciato da una cabina della funivia che collega Ponte di Piero, sul Lago Maggiore in provincia di Varese, al paese di Monteviasco.  Il sessantenne è rimasto schiacciato nel momento in cui la cabina è rientrata nell’alloggiamento da cui parte la funivia. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il personale del 118 e all’elisoccorso e ai carabinieri, che stanno eseguendo accertamenti per ricostruire la dinamica della tragedia.

Muore a cinquant'anni cadendo da un albero mentre  raccoglie le olive a San Severo di Foggia, sconosciuta l'identità della vittima.


domenica 11 novembre 2018

Muoiono in 6 negli ultimi due giorni: due schiacciati dal trattore che guidavano

La strage continua. Muoiono in 6 negli ultimi due giorni. Un agricoltore, di cui non si conosce ancora l'identità è morto nella provincia di Matera: un altro, Nicola Cavaliere di 40 anni è morto  schiacciato da questo killer a Chiampo di Vicenza.  Un autotrasportatore di 40 anni è morto in Via Marconi a Monza. Marco Carlo Massano, un perito tecnico è morto in provincia di asti, ucciso da un novantenne che credeva volesse sfrattarlo. A San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna è morto un autrasportatore pugliese di Fasano. ricordiamo anche il 19enne di Aersana di Lecce che è morto nell'esplosione di una fabbrica di Fuochi d'artificio

venerdì 9 novembre 2018

Muore diciannovenne a Arnesano di Lecce nell'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio

Gabriele Cosma il figlio del titolare è morto a 19 anni, il padre è ricoverato all'Ospedale Perrino di Brindisi, la tragedia a Arnesano. Con i tre morti di oggi arriviamo a contare 621 morti sui Luoghi di Lavoro

giovedì 8 novembre 2018

Edile di 36 anni muore cadendo da un ponteggio a Comacchio di Ferrara


Un operaio edile di 36 anni è morto nella tarda mattinata del 7 novembre mentre stava lavorando su un ponteggio, che è improvvisamente crollato: la tragedia nel Centro storico. L’operaio è caduto da un’altezza di diversi metri, oltre ai vigili del fuoco e i carabinieri di Comacchio è arrivato anche il personale della medicina del lavoro. Si è tentato a lungo di rianimare la vittima. Scene strazianti all'arrivo dei familiari della vittima arrivati sul luogo dell'infortunio poco dopo.

mercoledì 7 novembre 2018

Vice-brigadiere dei carabinieri muore travolto da un treno mentre insegue un ladro


Emanuele Reali è morto in servizio a soli 34 anni, è stato investito e ucciso da un treno a poche centinaia di metri dalla stazione di Caserta: stava inseguendo due ladri quando è stato travolto dal treno. Una tragedia avvenuta nel tardo pomeriggio sotto gli occhi dei suoi colleghi. Il ladro è riuscito ad evitare il treno, il vice-brigadiere ne è stato travolto. Inutile l'intervento dei commilitoni, Reali è morto tra la disperazione dei colleghi. Sono già 8 i carabinieri morti nell'esercizio delle loro funzioni. Tra l'altro, avendo un'assicurazione propria, quando fanno il "conteggio" dei morti sul lavoro, come altre categorie spariscono dalle statistiche. E così ogni anno un terzo dei lavoratori non vengono conteggiati

venerdì 2 novembre 2018

Morire di lavoro a 18 anni, Andrea Masi (nella foto) lavorava in un Centro Commerciale alle 4 di mattina e dopo aver fatto decine di km, dalla provincia di Varese a quella di Milano


Andrea Masi è morto a 18 anni, dopo aver battuto la testa mentre era su un muletto guidato da un collega, non erano neanche le 4 di mattina. Sembra che  dava le spalle al senso di marcia a non si è accorto dell'abbassamento del soffitto. Stava lavorando all’’installazione della fibra ottica nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale di piazzale Portello, a Milano.
Andrea ha battuto violentemente la testa contro un’architrave ed è finito a terra privo di sensi.  Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei colleghi: all’arrivo del 118  era già morto. Il diciottenne, lavorava per una società che si occupa dell’installazione di fibra ottica. Sul posto, oltre al personale sanitario, è intervenuta la polizia. 


giovedì 1 novembre 2018

Report morti sul lavoro dal 1° gennaio al 31 ottobre 2018


Report morti sul lavoro dal 1° gennaio al 31 ottobre 2018
Sono complessivamente oltre 1200 i morti sul lavoro nei primi dieci mesi del 2018. Di questi ben 611 sui luoghi di lavoro (esclusi morti sulle strade e in itinere che sono sempre almeno altrettanti ogni anno). Le categorie con il maggior numero di morti sui luoghi di lavoro: Agricoltura con il 31,9%. Sono ben 132 i morti schiacciati dal trattore dall’inizio dell’anno e 81 dall’insediamento del nuovo governo. Edilizia con il 15,2 risulta in forte diminuzione (è sempre stata come categoria a oltre il 20% ogni anno). Autotrasporto di tutte le categorie, rappresentano l’11% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. L’industria ha in questi primi dieci mesi l’8,1% di tutti i morti sul lavoro: in questo conteggio ci sono i morti di tutte le categorie industriali, anche quelle di piccole dimensioni. Sono ben 23 i morti causati dagli alberi che hanno travolto l’operatore. Sono 7 i carabinieri morti mentre facevano il loro dovere. 3 i postini morti in incidenti stradali. Impressiona registrare il 28% dei morti sui luoghi di lavoro ha da 61 anni in su. Sotto i trent’anni sono stati 38. Dai 30 ai 60 anni la percentuale è del 37,80%. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono stati l’8% sul totale. Le regioni con più morti sui Luoghi di lavoro sono il Veneto, la Lombardia, la Campania, l’Emilia-Romagna, il Piemonte e la Toscana. Le province con più morti: Torino con 19 morti sui luoghi di lavoro, Verona con 18 morti, Salerno con 17, Napoli con 16, Treviso con 15, Milano 12. Nei primi dieci medi del 2017 i morti sui Luoghi di lavoro sono stati 565 meno 8,5% rispetto al 2018.Nie primi dieci mesi del 2008, anno di apertura dell’Osservatorio furono 551 meno 9,8% rispetto ai primi dieci mesi del 2018.

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro.
 L’unico sito che monitora in tempo reale TUTTI i morti per infortunio sul lavoro
Morti sul lavoro dal 1° gennaio al 31 ottobre 2018
Sono 611 i morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati in apposite tabelle Excel). Con i morti sulle strade e in itinere sono già morti oltre 1100 lavoratori.
Chiediamo una Commissione Parlamentare d’inchiesta per sapere il reale numero di morti per infortuni sul lavoro in Italia che sono sempre sottostimati
Sono ben 81 i morti schiacciati dal trattore dalla nascita a giugno del nuovo governo, e 132 dall’inizio dell’anno. Aspettiamo un intervento mirato dal Ministro Centinaio,
N.B i morti segnalati nelle Regioni sono solo quelli sui LUOGHI DI LAVORO. Ricordo ancora una volta che ce ne sono almeno altrettanti che muoiono sulle strade e in itinere nelle province. Non sono conteggiati, oltre che i morti in itinere nelle province e regioni i morti sulle autostrade: con queste morti arriviamo già a superare i 1100 morti per infortuni complessivi
Morti sui luoghi di lavoro nelle province italiane, esclusi dalle province i morti in autostrada e che lavoravano all’estero
VENETO 61 Venezia (11), Belluno (3), Padova‎ (4), Rovigo (3), Treviso (15), Verona (18), Vicenza (7). Lombardia 53 Milano (12), Bergamo (5), Brescia (8), Como (5), Cremona (3), Lecco (1), Lodi (1), Mantova (8), Monza Brianza (3), Pavia (3), Sondrio (5), Varese () CAMPANIA 49 Napoli (16), Avellino (4), Benevento (), Caserta (11), Salerno (17).  EMILIA ROMAGNA 47 Bologna (6), Rimini (1). Ferrara (8) Forlì Cesena (6) Modena (7) Parma (5) Ravenna (5) Reggio Emilia (3) Piacenza (4) PIEMONTE 46Torino(19), Alessandria (6), Asti (6), Biella (2), Cuneo (8), Novara (1), Verbano-Cusio-Ossola (2) Vercelli (2)TOSCANA 46 Firenze (5), Arezzo (9), Grosseto (3), Livorno (4), Lucca (3), Massa Carrara (5), Pisa‎ (7), Pistoia (4), Siena (6) Prato ().   SICILIA 37 Palermo (9), Agrigento (5), Caltanissetta (3), Catania (6), Enna (3), Messina (4), Ragusa (2), Siracusa (2), Trapani‎ (3). LAZIO 28 Roma (9), Viterbo (4) Frosinone (6) Latina (6) Rieti (3). )  PUGLIA 24 Bari (5), BAT (1), Brindisi (1), Foggia (3), Lecce (5) Taranto (2)  CALABRIA 27 Catanzaro (5), Cosenza (8), Crotone (9), Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (3) ABRUZZO 26 L'Aquila (7), Chieti (7), Pescara (3) Teramo (8) LIGURIA 18 Genova (11), Imperia (), La Spezia (4), Savona (3)   SARDEGNA 13Cagliari (3), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (3), Ogliastra (), Olbia-Tempio (3), Oristano (1), Sassari (3). Sulcis inglesiente TRENTINO ALTO ADIGE 15 Trento (9), Bolzano (6) MARCHE 12 Ancona (2), Macerata (3), Fermo (1), Pesaro-Urbino (), Ascoli Piceno (6). FRIULI VENEZIA GIULIA 11Trieste (), Gorizia (1), Pordenone (2), Udine (7). UMBRIA 9 Perugia (5) Terni (4).  BASILICATA 7 Potenza (6) Matera (1)  Molise 6 Campobasso (5), Isernia (1) .VALLE D’AOSTA( )


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?