morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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martedì 31 dicembre 2019

Con la morte dell'operaio decapitato nel bolognese si sta concludendo un altro anno orribile per i lavoratori italiani e stranieri che lavorano nel nostro territorio: il 2 dicembre diffonderò il report relativo alle morti del 2019

Purtroppo si rimane demoralizzati e depressi nel vedere che anche rispetto all'orribile 2018, anche il 2019 si conclude con un numero di morti sul lavoro anche il 2019. Sono stati oltre 1400 i morti sul lavoro nel 2019 e 700 di questi sono morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere: anche il 30 dicembre ci sono stati due morti sui luoghi di lavoro: l'orribile morte per decapitazione dell'operaio moldavo di 43 anni a Funo di Argelato, in provincia di Bologna, lascia senza respiro anche chi come me è abituato a registare da 12 anni le morti sul lavoro. Valeriu Golban aveva solo 42 anni era un operaio di una ditta di spedizioni la morte verso verso le 13. Dalla prima ricostruzione, Golbon stava riparando la gomma di un camion nel piazzale dell’azienda, ma il pneumatico è esploso e lo ha ucciso in modo così orrendo, una fine orribile La vittima è un 41enne di origine moldava. Sul posto, oltre al 118 per tentare di soccorrere l’operaio, sono intervenuti i Carabinieri. L’operaio si chiamava Valeriu Golban. Lavorava in Italia dal dicembre 2018 e lascia famiglia con tre figli in Moldavia. Rendiamo omaggio anche ai tantissimi lavoratori stranieri che perdono la vita facendo i lavori più umili e pericolosi nel nostro Paese.

lunedì 30 dicembre 2019

Muiore palombaro triestino di 43 anni

le notizie sono ancora frammentate, sembra che il palombaro triestino di 43 anni sia morto mentre lavorava in profondità in una piattaforma petrolifera nelle acque dell'Angola

sabato 28 dicembre 2019

Sono quattro i morti sui Luoghi di lavoro il 27 dicembre: riesumata salma di un lavoratore passata per morte accidentale: era invece una morte sul lavoro e la tenacia della moglie ha riaperto il caso

Quattro morti sul lavoro di cui due particolari: perdono la vita un forestale, un guidatore di trattori, questa volta inseriamo tra le morti per infortunio anche la casalinga 25enne sassarese che è caduta dal quinto piano mentre stava stendendo i panni: era su una panca mentre li stendeva ed è precipiatata al suolo. Riesumata la salma di un lavoratore siciliano che aveva perso la vita il 29 luglio in un incendio che era stato definito accidentale, ma poi la moglie ha fatto riaprire le indagini e ha fatto riesumare la salma: il marito aveva una gamba rotta che non giustificava la morte per soffocamento da fumo. Con la morte causata dal trattore nel padovano si arriva a contare 141 morti schiacciati da questo mezzo dall'inizio dell'anno e 37 con la nuova ministra Bellanova: per questa strage nella strage non viene fatto niente

martedì 24 dicembre 2019

Due morti sul lavoro alla vigilia di Natale

A GENOVA IL 24 DIC - Tragedia sul lavoro a Casarza Ligure, dove un tecnico della ditta Temar di Chiavari è morto folgorato all'interno di una cabina elettrica con alta tensione dove stava riparando un guasto all'interno della fabbrica. Sul posto i carabinieri, il magistrato di turno e i medici del 118 che ne hanno constatato la morte. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto nella cabina e quale guasto fosse in corso di riparazione. PERDE LA VITA ANCHE UN GIOVANE INDIANO DI DI 24 ANNI CHE HA PERSO LA VITA CADENDO IN UNA VASCA DI LIQUAMI NEL VERONESE

Auguri di Buone Feste e un 2020 senza morti sul lavoro con un'opera di Carlo Soricelli

domenica 22 dicembre 2019

Strage di lavoratori anziani: un'operaia muore sul lavoro a 66 anni e di sabato: la vittima si chiama Giuseppina Marccinò ed è stata schiacciata da un macchinario. Basta con gli anziani che muoiono lavorando

L'infortuniomortale sul lavoro a Monticelli DI Piacenza: inutili i soccorsi. E’ successo intorno alle 16 di oggi, sabato 21 dicembre, presso la Cooperativa produttori aglio bianco piacentino. Ancora infortuni mortali sul lavoro. Giuseppina Marcinnò aveva 66 anni e ancora lavorare, tra l'altro il sabato pomeriggio. Da una prima ricostruzione la donna è rimasta schiacciata sotto un macchinario durante la lavorazione delle cipolle. Inutili i soccorsi e l’intervento dell’Eliparma. In corso accertamenti da parte dei carabinieri per rilevare dinamica ed eventuali responsabilità.

sabato 21 dicembre 2019

25% dei morti sul lavoro sono ultrasessantenni e la ricchezza è di una piccola minoranza: vi sembra normale? Da Vicenzapiù.com di Giorgio Langella -20 Dicembre 2019 Da inizio anno a ieri, 19 dicembre, i morti per infortunio nei luoghi di lavoro sono 686. Tra questi, come riporta l’Osservatorio Indipendente di Bologna Morti sul Lavoro, più del 25% sono ultrasessantenni. Ma vi sembra normale che si continui a lavorare e a eseguire lavori pericolosi nei quali è necessaria quell’attenzione e quella forza che, normalmente, si perdono con l’età? Soltanto negli ultimi giorni un lavoratore di 64 anni è morto in provincia di Verona cadendo da un tetto mentre eseguiva lavori di manutenzione, un sessantenne è morto a Trani cadendo da un’impalcatura, un artigiano di 72 anni ha perso la vita, dilaniato dal tornio al quale stava lavorando. Le possono chiamare come vogliono, disattenzioni, tragiche fatalità o … non sono nulla di questo. È morte dovuta alla necessità di lavorare fino a tarda età, all’impossibilità di andare in pensione, al fatto che a pagare sia sempre chi vive del proprio lavoro e non chi accumula grandi ricchezze. Ci spiegano che si deve lavorare fino a tarda età, che è necessario essere più produttivi e lavorare di più per essere competitivi, che bisogna accettare di essere precari e di lavorare in luoghi poco sicuri. Ci dicono che non è “educato” protestare più di tanto perché i soldi non ci sono. Non è vero. I soldi ci sono e si sa anche dove risiedono. Li possiede una piccola minoranza di privilegiati. Si sappia che sommando le ricchezze dei primi 10 personaggi più ricchi del nostro “bel paese” si superano i 100 miliardi di euro. Proviamo a pensare. Non sarebbe, forse, più giusto (e normale) che si prelevassero dalle grandi ricchezze i soldi utili e necessari per evitare questo massacro e le altre ingiustizie che affliggono la società? O, invece, si ritiene che sia normale che la salute e la vita, ma anche il diritto al riposo, siano meno importanti del denaro?

venerdì 20 dicembre 2019

Tremenda morte dell'artigiano Giovanni Fabbri: dilaniato dal tornio sui cui stava lavorando. Ma a 71 anni non si può ancora lavorare, soprattutto se si svolgono lavori pericolosi che chiedono il completo benessere psicofisico

Non risponde alla moglie, poi la macabra scoperta: dilaniato dal tornio con il quale stava lavorando. Drammatico ritrovamento in serata a Rossetta di Bagnacavallo: a perdere la vita il 71enne Giovanni Fabbri, artigiano in pensione e molto conosciuto per la sua passione per la musica. L'allarme è scattato intorno alle 20 di giovedì sera quando la moglie, allarmata, ha allertato le forze dell'ordine in quanto il marito non rispondeva al telefono cellulare. La moglie ha subito avvertito i Carabinieri del fatto che Fabbri (residente in un'altra abitazione rispetto a quella della moglie), era solito lavorare come tornitore in un capannone vicino. E così i militari si sono presentati sul luogo indicato dalla donna facendo la macabra scoperta.

giovedì 19 dicembre 2019

Dopo la morte del 64enne nel veronese, un altro sessantenne che muore cadendo dall'alto di un'impalcatura a Trani. Ma sono tre gli anziani morti lavorando il 18 dicembre

Chi supera i 60 anni non dovrebbe svolgere lavori pericolosi, come lavorare in alto, su un'impalcatura o su un tetto, guidare un trattore, guidare un tir pericoloso per se e per gli altri, lavorare su un macchianrio pericoloso e qualsiasi altra situazione che richiede riflessi pronti, buona salute, mani e schiena che fanno male e gonfie. Starge di lavoratori anziani sono oltre il 25% a morire sui luoghi di lavoro che hanno oltre 60 anni

mercoledì 18 dicembre 2019

Morire a 64 anni cadendo da un tetto nella civile provincia di Verona: ma sono 4 i morti sui luoghi di lavoro martedì 17 dicembre

Morire di lavoro a 64 cadendo da un tetto e precipitando dal tetto durante una manutenzione nella acciaieria Fdf di via Salieri a Vallese di oppeano Sul posto l'elicottero di Verona emergenza e anche una ambulanza. Gli operatori sanitari hanno tentato di rianimare l'operaio, che risulta essere dipendente di una ditta esterna, ma per lui non c'era più nulla da fare tranne dichiararne il decesso. Indagano sulle cause della caduta lo Spisal di Bovolone e i carabinieri di Oppeano. Perde la vita anche un altro edile cadendo da un muro a Monte Sant'Angelo di foggia: operaio cade da impalcatura, operaio di 54 anni della provincia di Caserta, è morto poco fa, all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Troppo gravi le ferite e i traumi riportati. Stava lavorando in un cantiere in località Poggio del Sole“ aveva solo 24 anni il giovane che ha perso la vita ribaltandosi col trattore in una strada provinciale di Catanzaro

martedì 17 dicembre 2019

Carlo Baruffi muore a 45 anni schiacciato dalla cabina del trattore

Si era fermato per riparare il trattore quando è deceduto schiacciato dal mezzo si cui stava lavorando. E' morto così, Carlo Baruffi, 45 anni, Baruffi, un artigiano è titolare di una ditta individuale che raccoglie rottami metallici. Lascia la moglie, una figlia e i genitori. A nulla sono valsi i soccorsi dell'ambulanza della Croce Verde di Viadana e dell'automedica dell'ospedale Oglio Po. Le indagini sono in capo al personale della medicina del lavoro all'Ats Valpadana di Viadan

domenica 15 dicembre 2019

Il tributo di sangue dei lavoratori stranieri è elevatissimo: sono il 13% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. Muore cadendo da un'impalcatura un marocchino di 52 anni. Razzisti state in silenzio.

Degli stranieri che muoiono lavorando non ne parla nessuno: la parte più becera del paese sempre a crimilaizzarli, ma pagano un tributo di sangue elevatissimo, anche quest'anno il 13% dei morti sui luoghi di lavoro sono stranieri, soprattutto in edilizia. Tanti di loro muoiono in nero così come è capitato due giorni fa a Forcella di Napoli. Tragedia ad Asti per un incidente sul lavoro. Un operaio di 52 anni, Hamoudi Abderrahman, di origini marocchine, è morto dopo essere caduto da un’impalcatura, da un’altezza di circa dieci metri, in un cantiere edile di corso Alessandria. L’incidente è avvenuto intorno alle 11 di questa mattina. L’uomo, risultato subito in gravi condizioni, è stato immediatamente trasportato con l’elisoccorso del 118 all’ospedale di Alessandria, dove è stato ricoverato in rianimazione ed è poi deceduto intorno alle 15.

sabato 14 dicembre 2019

Due orribili morti in Campania, dove un operaio è morto schiacciato da una pressa e di un altro è stato spostato il cadavere dal luogo dell'infortunio mortale

Purtroppo la strage continua e queste due morti sono significativi e indicativi del degrado morale di questo Paese che non è capace di proteggere i propri lavoratori, e che anzi, non vengono neppure più considerati come umani ma solo come merce senza nessun valore. Nella provincia di Caserta un lavoratore di 47 anni è morto schiacciato da una pressa in una fabbrica, una morte orrenda che di umano non ha niente. A Napoli Forcella è stato trovato un lavoratore morto in un androne di un palazzo, la povera vittima sulla quarantina aveva sui pantaloni delle piccole macchie di vernice, ma il cadavere è stato trovato lontano dal luogo dove c'era un piccolo cantiere, all'interno del palazzo stesso. Probabilmente stava lavorando in nero, ed è per questo che hanno cercato di occultare le prove. Ma purtroppo abbiamo dovuto registrare altre quattro vittime complessive. ma se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si arriva a 9 morti

venerdì 13 dicembre 2019

Tanti morti sul lavoro anche quest'anno, ma finalmente alcuni giorni come ieri senza MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO

Se le statistiche hanno una logica, assisteremo nel 2019 a un leggero decremento, di circa il 3% delle morti sui luoghi di lavoro. C'è da dire che il 2018 è stato l'anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando 12 anni fa ho aperto l'Osservatorio. È un numero enorme: sui luoghi di lavoro saremo poco sotto i 700 morti e intorno ai 1400 se si aggiungono, così come vengono considerati da tutti i lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere. Noi e gli amici di Facebook ci battiamo da oltre un decennio per alleviare questa strage che si potrebbe dimezzare se solo ci fosse un po’ di volontà politica. ma purtroppo a questo non sono interessati, l'ho constatato in questi 12 anni di monitoraggio: alla politica poco interessa il benessere psicofisico dei lavoratori e anche della loro morte. ma la responsabilità è anche dei lavoratori che mai si sono interessati a questo aspetto, che non hanno la consapevolezza che se fossero sensibili su questo aspetto, anche altri aspetti lavorativi ne trarrebbero beneficio. Noi continuiamo, fino a quando ne avremo le forze e a 70 anni la vita è in ogni caso più corta.

martedì 10 dicembre 2019

Orribile morte di un autrasportatore che è bruciato vivo col suo TIR. Sono stati tre i morti per infortunio sul lavoro lunedì 9 dicembre

l'orribile morte di un autrasportare morto carbonizzato tra i caselli Padova est e ovest. L'autocisterna carica di gasolio si è incendiata dopo aver travolto un carrello di segnalazione lavori e poi un camion di alcuni operai. L' autocisterna contro camion di operai, poi prende fuoco che è stato domato: è stato trovato il corpo carbonizzato dell'autista. Dei sette operai autostradali presenti, ferito solo l'autista dell'altro autocarro. Nelle operazioni di soccorso è rimasto ferito ad un braccio anche un vigile del fuoco, scivolato per terra a causa del manto stradale reso scivoloso dal gasolio: anche lui è stato portato in ospedale per altri accertamenti. le altre due morti in Puglia e in Sardegna

domenica 8 dicembre 2019

Un sabato di sangue per i lavoratori: sono tre i lavoratori morti questo sabato un giorno dove tutti, esclusi i servizi dovrebbero riposare

Hanno perso la vita tre lavoratori in questo sabato di sangue. Nelle province di Novara, Bari e Salerno. Un edile di 38 anni è morto a Novara dopo essere caduto da un'impalcatura. La tragedia nel centro della città, dove sono in corso interventi di ristrutturazione. Il 38enne è precipitato al suolo battendo violentemente la testa. Sul posto è intervenuto il personale del 118 che ha constatato il decesso. Sul luogo dell'infortunio mortale è giunto anche lo Spresal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Asl cittadina. Ma è mai possibile che nessuno controlla se lavorano in Sicurezza? Nella provincia di Bari è morto un addetto in un'azienda di floricoltura, la vittima un albanese di 56 anni anni. perde la vita anche un sessantaseienne in provincia di Salerno. Un altro sabato di sangue versato dai lavoratori: il nostro è un paese mortale per chi ha la sventura di svolgere un lavoro pericoloso

venerdì 6 dicembre 2019

Muore a 50 anni schiacciato dalla cabina del suo camion che aveva un'avaria

E' morto così Luciano Zacchia a soli 50 anni. Era in una stazione di servizio, alla periferia di Roma, A trovare il corpo ormai senza vita dell’autotrasportatore è stato un collega, insospettito dal vedere che, nella applicazione che geolocalizza i mezzi pesanti dell’azienda, il camion di Zacchia fosse fermo da troppo tempo nello stesso luogo. Zacchia si sarebbe fermato proprio per verificare un possibile guasto al suo camion. sembra che il sostegno ad aria compressa della cabina avrebbe ceduto improvvisamente schiacciandolo mortalmente.

giovedì 5 dicembre 2019

Orribile morte sul lavoro di un operaio di 53 anni, è rimasto schiacciato tra piattaforma aerea e tetto

Zurlengo (Brescia), 4 dicembre 2019 - un operaio di 52 anniè rimasto schiacciato tra piattaforma aerea e tetto. E' successo mercoledì 4 dicembre. La tragedia si è consumata nella frazione di Pompiano. Stando a quanto riferito l'operaio è morto schiacciato tra il braccio meccanico di una gru e il tetto di un'abitazione sul quale stava lavorando per installare le fibre. A lanciare l'allarme alcuni passanti che hanno notato l'operaio incastrato. Ricordiamo che questa notte ricorre l'anniversario della morte dei 7 lavoratori della ThyssenKrupp di Torino che morirono bruciati vivi nella notte del 5/6 dicembre 2007. Da ALLORA NULLA è CAMBIATO, ANZI, LA SUTUAZIONE è ADDIRITTURA PEGGIORATA, CON UN AUMENTO DI OLTRE l'11% RISPETTO AL 2008.

mercoledì 4 dicembre 2019

Giovanni Palestini muore subito dopo il ricovero:era rimasto schiacciato tra matrice e rimorchio che stava agganciando

E’ morto in ospedale, subito dopo il ricovero, Giovanni Palestini, l’operaio di 53 anni di Grottammare, rimasto vittima ieri sera di un incidente sul lavoro a Valle Cupa di Colonnella. Le condizioni di Palestini sono apparse subito disperate, visto che l’autista della ditta di logistica era rimasto schiacciato tra la motrice e il rimorchio che stava agganciando. E' morto nell'ospedale di Teramo

martedì 3 dicembre 2019

Rompiamo il slenzio: troppi interessi economici, politici e lobbiastici sulle morti sul lavoro. I lavoratori non sono carne da macello: occultano il numero reale delle morti sul lavoro perchè se gliitaliani sapessero quanti sono in realtà si alzerebbe un coro d'indignazione dal paese che li spazzerebbe via tutti Morti sul lavoro, anche il 2019 è un anno orribile Di Giorgio Langella -2 Dicembre 2019 Da inizio anno al 1 dicembre i morti per infortunio nei luoghi di lavoro sono 658. Complessivamente, considerando anche i decessi in itinere, il totale sale a 1326 persone decedute. Rispetto al 2018 si registra, per il momento, un calo di circa l’1%. Praticamente niente. Drammaticamente ininfluente, specialmente se si tiene conto che il 2018 è stato l’anno nel quale si è registrato il picco massimo da quando l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro ha iniziato la sua puntuale e precisa rilevazione (1 gennaio 2008). Questa piccola diminuzione è, quindi, un dato tutt’altro che positivo. Basta pensare che nel 2017 i lavoratori morti nei luoghi di lavoro in tutto l’anno furono 634, per rendersi conto dell’impressionante aumento della precarietà estrema (dai ritmi di lavoro, alle retribuzioni insufficiente, al ricatto occupazionale, all’ambiente di lavoro insicuro …) nella quale è, spesso, costretto a operare chi vive del proprio lavoro. Quella della sicurezza sul lavoro è una questione che spesso, se non sempre, viene minimizzata, nascosta o addirittura ignorata. Sembra quasi che si faccia di tutto perché si pensi che sia normale infortunarsi, ammalarsi e morire perché si lavora. Che sia quasi una “tassa” che si deve pagare al “dio mercato”, alla competitività, al profitto. Ma più di 15.000 morti in poco più di 10 anni non può essere qualcosa alla quale ci si può abituare. Non deve esserlo!

Muore a 39 anni schiacciato dalle ruote di un autoarticolato in movimento

Muore sul lavoro a 39 anni. A.D.S., queste le sue iniziali, è deceduto sul colpo a seguito delle lesioni riportate. In base alla prima ipotesi dei carabinieri o potrebbe essere scivolato, finendo tra le ruote dell’autoarticolato, dopo aver completato la pesatura del mezzo con l’autotrasportatore dipendente di un’altra azienda che, in quei drammatici istanti, stava ripartendo e ha schiacciato fatalmente il trentanovenne. Sotto choc il camionista che, come da prassi, sarà sottoposto a tutti gli accertamenti di rito, mentre la salma della vittima resta a disposizione del pubblico ministero che eventualmente dovrà disporre l’autopsia. Enorme il dolore della comunità della zona per la terribile morte del trentanovenne

domenica 1 dicembre 2019

I morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno sono stati 656, con un calo di 9 morti (665) rispetto al 30 novembre del 2018. Il mese si conclude con la morte, dopo un mese di agonia di Antonino Firetto di 60 anni caduto da un’impalcatura alla fine di ottobre. Teniamo sempre presente che il 2018 è stato l’anno peggiore da quando 12 anni fa è stato aperto questo Osservatorio. Ma rispetto al 30 novembre del 2008 registriamo un aumento sui luoghi di lavoro del 7,2% (erano 608). Ma con i morti sulle strade e in itinere si arriva già a superare i 1300 morti. Da 12 anni le percentuali delle morti nelle varie categorie sono sempre le stesse: agricoltura oltre il 30% con gli schiacciati dal trattore che sono già 139 anche quest’anno. L’edilizia è in leggero decremento, con le cadute dall’alto sempre come causa principale delle morti in questa categoria, seguono gli autotrasportatori e l’industria. Innumerevoli i morti nell’artigianato. Gli stranieri morti sono al 13%. Gli ultrasessantenni sono al 25% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. Cambiano i governi, cambiano i colori politici ma i lavoratori continuano a morire come non mai per l’indifferenza che hanno verso chi lavora. Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro L’unico sito in Italia che monitora in tempo reale i morti sul lavoro, attivo dal 1° gennaio 2008 Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it In questi 12 anni di monitoraggio dell’Osservatorio sono morti oltre 17000 lavoratori senza vedere le istituzioni e la politica fare qualcosa contro questa strage 30 novembre 2019 Dall'inizio dell’anno sono morti 1322 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere) di questi 656 sui luoghi di lavoro. sono 33 gli schiacciati dal trattore con la Ministra Teresa Bellanava a guida delle Politiche Agricole. 138 sono stati schiacciati da questo mezzo dall’inizio dell’anno. N.B I dieci lavoratori morti nella tragedia aerea in Etiopia non sono conteggiati come morti sui luoghi di lavoro https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province sono esclusi i morti in itinere e sulle strade, tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro Lombardia 83 Milano (14), Bergamo (12), Brescia (14), Como (8), Cremona (5), Lecco (3), Lodi (2), Mantova (6), Monza Brianza (10), Pavia (6), Sondrio (1), Varese (4) CAMPANIA 64 Napoli (13), Avellino (18), Benevento (6), Caserta (12), Salerno (15). SICILIA 50 Palermo (14), Agrigento (8), Caltanissetta (1), Catania (7), Enna (), Messina (10), Ragusa (2), Siracusa (3), Trapani‎ (5) LAZIO 46 Roma (26), Viterbo (5) Frosinone (9) Latina (3) Rieti (3) PIEMONTE 44 Torino (14), Alessandria (12), Asti (2), Biella (), Cuneo (11), Novara (5), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli EMILIA ROMAGNA 43 Bologna (10), Rimini (4). Ferrara (3) Forlì Cesena (2) Modena (3) Parma (8) Ravenna (3) Reggio Emilia (5) Piacenza (5). VENETO 43 Venezia (4), Belluno (3), Padova‎ (3), Rovigo (3), Treviso (8), Verona (15), Vicenza (7) TOSCANA 33 Firenze (3), Arezzo (3), Grosseto (7), Livorno (6), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa‎ (6), Pistoia (2), Siena (1) Prato (2) PUGLIA 32 Bari (7), BAT (3), Brindisi (2), Foggia (12), Lecce (6) Taranto (2 (TRENTINO ALTO ADIGE 26Trento (11) Bolzano (15). ) ABRUZZO 20 L'Aquila (4), Chieti (7), Pescara (7) Teramo (1) BASILICATA 17 Potenza (7) Matera (10) MARCHE 15 Ancona (2), Macerata (6), Fermo (3), Pesaro-Urbino (3), Ascoli Piceno (1). FRIULI VENEZIA GIULIA 15 Pordenone (5) Trieste (6) Udine (4) Gorizia (2), CALABRIA 15 Catanzaro (2), Cosenza (4), Crotone (4) Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (3) LIGURIA 12 Genova (3), Imperia (5), La Spezia (1), Savona (3) SARDEGNA 13 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (1), Sassari (5). Sulcis iglesiente () UMBRIA 11 Perugia (10) Terni (Molise 10 Campobasso (8), Isernia (2). VALLE D’AOSTA (3)

sabato 30 novembre 2019

Muore un pescatore di 65 anni, mentre svolge lavori in edilizia

Una nuova tragedia sul luogo di lavoro di un ultrasessantenne. Il grave episodio è avvenuto questa mattina in provincia di Cosenza . Un pescatore, L. C. 65 anni, è morto sul colpo a causa di un grosso masso che lo ha schiacciato dopo essersi staccato da una gru mentre si stavano eseguendo alcuni lavori nella proprietà del figlio della vittima. L.C non ha avuto scampo ed è rimasto schiacciato sotto il peso del grosso blocco di pietra. Subito è scattato l’allarme. Sul luogo della tragedia sono prontamente arrivati i sanitari del 118, insieme ai carabinieri della stazione di Guardia Piemontese. I sanitari, purtroppo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del pescatore. Una fatalità che non ha dato scampo al pescatore. Sul caso indagano i carabinieri per ricostruire la dinamica dell’incidente ed eventuali responsabilità a carico di terzi soggetti.

venerdì 29 novembre 2019

Suicidio o infortunio mortale? Queste morti sul lavoro che sollevano molti interrogativi

C’è sconcerto per quanto accaduto martedì pomeriggio a Garbagnate, all’interno di un capannone della zona industriale. Un lavoratore di 43 anni è stato ritrovato senza vita. A dare l’allarme un amico che, non riuscendo a contattarlo, è andato al capannone e ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono immediatamente accorsi automedica, ambulanza e carabinieri ma purtroppo ogni tentativo di rianimare l’uomo è risultato vano: ormai era morto. A quanto pare, gli inquirenti dagli elementi raccolti sul posto non escludono che si possa essere trattato di un gesto volontario anziché di un incidente sul lavoro.Era solo a lavorare? Svolgeva lavori pericolosi? Ci sono già diversi casi del genere, soprattutto negli ultimi tempi.anche se si suicidono risulta molto evidente la solitudine, anche sul lavoro di questi lavoratori, ovviamente registro solo i morti per infortunio, e questa vittima per ora non risulta morta per infortunio. E probabilmente, il giorno dopo di questo lavoratore morto non si parlerà più.

giovedì 28 novembre 2019

Quelle morti sul lavoro atipiche, che poi atipiche non sono, del disimpegno dei lavoratori se ne sono approfittati tutti

Quando si pensa alle morti sul lavoro, il pensiero va subito agli operai di una fabbrica, in realtà sono solo una minoranza dell'8/10 % i lavoratori che muoiono in una fabbrica: oppure si pensa a un edile che cade dall'alto, anche qui sono dal 15 al 20% che perdono la vita in edilizia in rapporto al numero totale di infortuni mortali. La stragrande maggioranza delle morti sono nelle più svariate situazioni: schiacciati dal trattore che muoiono numerosissimi (gia'139 quest'anno) autrasportatori, artigiani , vigili del fuoco, poliziotti, carabinieri, antennisti, stradini, operatori ecologici ecc. si potrebbe continuare a elencare innumerevoli altre categorie, ma non dimentichiamoci mai che muoiono anche tanti che s'improvvisano "esperti" in lavori, anche pericolosi, che poi vengono feriti gravemente o muoiono nel fare lavori di cui non hanno la preparazione sufficiente. Poi ci sono un numero enorme di lavoratori che perdono la vita in incidenti stradali, almeno altrettanti di quelli che perdono la vita sui luoghi di lavoro: questi ultimi sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro. Poi in tanti di questi vengono esclusi dall'assicurazione INAIL per cavilli burocratici. Le morti sul lavoro sono una grande disfatta culturale: politica, sindacale e sociale. Chi lavora ha delegato, anche la propria vita a terzi poco affidabili che hanno fatto di tutto per far diminuire attraverso la politica e sindacati compiacenti, dove ci sono la Sicurezza. Il mondo del lavoro è cieco, sordo e muto, e di questo se ne approfittano tutti.

mercoledì 27 novembre 2019

Non c'è pace per i morti sul lavoro e per i loro familiari fino a quando non otterrano giustizia

E' quello che mi viene in mente vedendo che anche quest'anno avremo un numero di morti sul lavoro enorme, Il 25 novembre del 2018 avevamo solo un morto sul lavoro in più rispetto a ieri 25 novembre 2019. E' il 2018 è stato l'anno con più morti sul lavoro da quando 12 anni fa ho aperto l'Osservatorio.Il 25 novembre del 2008, anno d'apertura dell'Osservatorio avevamo 602 morti sui luoghi di lavoro, oggi sono dall'inzio dell'anno 651, l'aumento rispetto a quell'anno è stato dell'8,2%. Chi parla di cali dice delle bugie e lo fa per giustificare l'enorme quantità di denaro speso per la Sicurezza, senza ottenere nessun risultato. Niente, non si riesce a smuovere quella cappa di omertà e di silenzio che c'è su queste tragedie. Se ne fregano, nessuno ha a cuore la vita e la sicurezza dei lavoratori. tanto si potrebbe fare, ma non si fa niente. Arriverà il giorno del risveglio dei lavoratori e si accorgeranno della lotta di classe che è stata condotta nei loro riguardi.

martedì 26 novembre 2019

Con 5 morti sui luoghi di lavoro continua la strage giornaliera anche il giorno 25 novembre. Auguro alla politica d'avere la stessa sofferenza che hanno i familiari dei morti sul lavoro, così si accorgerebbero dello schifo che fanno

Una strage inarrestabile come nel 2018, rendiamo omaggio a Mario Sini (nella foto)moto dopo tre giorni d'agonia dopo essere caduto da un ponteggio venerdì. L'operaio 50enne si era inciampado sul ponteggio, che evidentemente non era a norma se la vittima è caduta al suolo. Ci dovrebbero essere dei parapetti che impediscono situazioni come queste. Le altre vittime in Liguria, in Trentino Alto Adige e in Abruzzo. Siamo già a 650 morti sui luoghi di lavoro. l'incredibile è che nello stesso giorno del 2018, cioè il 25 novembre del 2018, eravamo a 501 morti, praticamente nulla è cambiato in quest'anno. il menefreghismo del Governo e di tutti i partiti che cio sono in Parlamento dimostrano che della vita di chi lavora a questi qui non interessa niente. Il mondo del lavoro è solo e abbandonato: pensano solo di compiacere alle lobby imprenditoriali che il Parlamento lo controllano. Non si spiega altrimenti questa indifferenza verso la vita dei nostri lavoratori. a volte penso d'augurare anche a loro un pò di quella sofferenza che hanno le migliaia di famiglie ogni anno

lunedì 25 novembre 2019

Milano, 23 novembre 2019 - Luciano zago muore a 55 anni, solo per un tragico incidente sul lavoro, in un’officina di Paderno Dugnano: Zago è morto schiacciato da un furgone che stava controllando: è stato trovato privo di vita dai soccorritori allertati dai familiari che lo aspettavano per cena e non vedendolo arrivare li avevano chiamati. A effettuare la macabra scoperta sono stati i Vigili del Fuoco che, insieme al personale del 118 e ai carabinieri di Sesto San Giovanni sono entrati nella sua officina intorno alle 21.

sabato 23 novembre 2019

Cade da un'impalcatura alta 15 metri un operaio di 63 anni. Tre morti anche oggi sabato 23

Registriamo altri tre morti anche oggi sabato 23 novembre: nelle province di Trento, Bolzano e Savona. A MOLINA DI FIEMME, in provincia di Trento è morto un operaio di 63 anni che ancora lavorava da 15 metri d'altezza, è morto dopo che è precipitato da un'impalcatura nel cantiere edile per la costruzione del nuovo stabilimento del Pastificio Felicetti. la tragedia sul lavoro è avvenuto poco prima delle 11, quando è precipitato per circa 15 metri. I rilievi e le indagini sono ancora in corso, ma sembra che l'operaio fosse impegnato nel posizionare una trave, quando è caduto. Un impatto violentissimo al suolo. I colleghi hanno subito chiamato il Numero unico per le emergenze, mentre hanno cercato di prestare la prima assistenza. Non do indicazioni sulle altre due vittime: ci sono avvoltoi che senza fare nessuna fatica copiano i post, poi li spacciano come se fosse una loro ricerca.

giovedì 21 novembre 2019

Una strage annunciata quella della fabbrica dei fuochi d'artificio in Provincia di Messina. Tutti colpevoli quelli che fanno politica, quindi nessun colpevole, neppure i ministri che se ne dovrebbero occupare, Come del resto le Commissioni del Senato e della Camera che servono solo a prendere ulteriori guadagni

È di 5 morti e due feriti gravi il bilancio dell'esplosione in una fabbrica di fuochi d'artificio a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. I vigili del fuoco sono intervenuti con numerose squadre. Nella fabbrica di articoli pirotecnici di Vito Costa e dei figli in contrada Cavalieri a Barcellona Pozzo di Gotto è morta certamente Venera Mazzeo, 71 anni, la moglie del titolare. Uno dei feriti è stato individuato dai vigili del fuoco e recuperato vivo dalle macerie: è poi morto all'ospedale. E' morta anche la proprietaria di 71 anni nell'esplosione: feriti gravemente marito e figlio. Questi luoghi di lavoro, tra i più pericolosi che ci siano meriterebbero un'attenta vigilanza e l'immediata messa in sicurezza, già da decenni. Nel corso del mio monitoraggio in questi 12 anni con l'Osservatorio ci sono stati diversi casi come questo, soprattutto nel sud del Paese. Un'esplosione dovuta da una scintilla mentre lavoravano su un cancello. Davvero assurdo. Ma questi infortuni multipli mettono in seconda piano e ricacciano nell'oblio le migliaia di morti individuali che si hanno ogni anno. Anche ieri è morto un altro lavoratore schiacciato da una lastra di marmo. Istituzioni e politica dove siete? ogni mese, vi mando mail col reale numero di morti sul lavoro. ma da 12 anni ve ne fregate, non fate niente per alleggerire questa strage. Siete tutti responsabili e colpevoli per queste strage. Tutti colpevoli, nessun colpevole. vergogna

mercoledì 20 novembre 2019

Tre morti anche il 19 novembre: un 18enne, un 29enne e un 49enne

Sono tre i morti per infortunio sui luoghi di lavoro anche il giorno 19 novembre. Un povero giovane di 18 anni è morto a Palermo mentre stava gonfiando una gomma di un'automobile che gli è scoppiata addosso. Alaenj Camara era d'origine senegalese. Perde la vita anche Giovanni Battista Cascione che di anni ne aveva solo 29. E' rimasto coinvolto in un'esplosione mentre stava facendo manutenzione presso un distrubuzione. B.P di anni ne aveva 49, era un allevatore, è morto cadendo in un burrone mentre cercava di salvare una mucca Praticamente siamo allo stesso numero di morti sui luoghi di lavoro dell'orribile 2018: questo vuol dire che anche quest'anno non si è fatto niente di concreto per cercare di arginare questo orrendo primato, che vede l'Italia in testa a questa triste classifica delle morti sul lavoro. anche questo governo non sta facendo niente nonostante si sperasse che messe alla guida del Lavoro e delle Politiche Agricole due donne forse qualcosa sarebbe cambiato. Tutti uguali quando arrivano lì, che si tratti di uomini e donne, di partiti di destra di sinistra o pentastellati: tutti manifestano la stessa indifferenza

martedì 19 novembre 2019

orribile morte di Edoardo Pizzinari schiacciato in fabbrica da un rullo. Ci ha rubato il sorriso a Edordo? Ma sono stati due i morti per infortunio anche il 18 novembre

Tragedia che ha colpito un giovane di 26 anni a genova Voltri. Edoardo Pizzinari aveva solo 26 anni ed è morto in un modo orribile: è rimasto schiacciato da un rullo all’interno di una azienda che lavora metalli. Sul posto sono intervenuti i soccorsi con medici e ambulanze ma non è stato possibile salvare la vita al lavoratore. Muore anche un altro lavoratore a Rho in provincia di Milano travolto da un bancale

giovedì 14 novembre 2019

Si viagga al terribile ritmo di tre morti sui luoghi di lavoro al giorno (quando va bene) e i politici che dovrebbero occuparsene pensano ai "giochini" di palazzo

Davvero triste pensare che non trovano mai il tempo di occuparsi di questa autentica calamità che sono le morti sul lavoro. Anche il 13 novembre sono morti altri tre lavoratori; nelle province di Triste, Treviso e Messina dove ha perso la vita un altro agricoltore schiacciati dal trattore a soli 56 anni: G.F è' morto dopo 15 giorni di agonia. Le altre due morti sono un ambulante che è rimasto schiacciato dal furgone sfrenato e un autotraportatore. Con questo ritmo infernale è possibile superare addirittura il numero di morti sui Luoghi di Lavoro del 2018, l'anno horribilis per i lavoratori italiani che è stato quello co Guarda il video dove parlo di questa strage nella strage,n più morti da quando 12 anni fa ho aperto l'osservatorio. chissà sa la Ministra Teresa Bellanova trova il tempo di occuparsi anche degli agricoltori schiacciati dal trattore, che sono già 33 da quando ha assunto il Ministero delle Politiche Agricole, e sono passati poco più di due mesi. Sono già 138 a morire in modo così atroce dall'inizio dell'anno. Dal 4 giugno giorno che l'ho girato ne sono morti altri 90. Da quando ho aperto l'Osservatorio oltre 1600 https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTUwMDg4ODAxNTE3Njg/

mercoledì 13 novembre 2019

Leggete la straziante lettera di Mirko Sinibaldi rivolta al suo papà morto sabato sul lavoro. Dovrebbero leggerla i politici e la nostra classe dirigente che non fanno niente per contenere queste tragedie dell'indifferenza

Sabato scorso, Giuseppe Sinibaldi stava lavorando nel piazzale della discarica, quando è stato colpito da un camion in manovra ed è caduto dove vengono scaricati i rifiuti. Giuseppe è morto all'istante, dopo un volo di oltre 20 metri. Mirko il figlio di Giuseppe, ha affidato alle pagine di Facebook un post struggente pieno di dolore ed affetto rivolto al padre. “No Papà non riesco ad accettarlo. No non così. No non per un incidente dove sei stato ingiustamente coinvolto. Non per incidente a lavoro. Non per un incidente a lavoro di sabato. Non per un incidente a lavoro un mese prima della finalmente aspettata, guadagnata, sudata, e sofferta pensione. No non riesco ad accettarlo. No non riesco ad accettare che pochi minuti prima che accadesse ci siamo sentiti per telefono e mi avevi detto “appena stacco da lavoro andiamo a fare spesa insieme” ed io ti ho anche risposto male prima di riattaccare. No non riesco ad accettarlo. Non riesco ad accettare che sei andato via così tutto ad un tratto senza neanche il tempo di dirti ti voglio bene, e perdonami per non avertelo detto mai, perdonami per tutte le volte che ti ho risposto male, non ti ho dato le attenzioni che volevi. No non riesco ad accettarlo sto male. Non riesco ad accettare che sei dovuto morire lì in quel posto schifoso da solo, non riesco ad accettare che non ero lì accanto a te come in vita tua sei sempre stato accanto a me. No non riesco ad accettarlo che a 63 anni dovevi ancora lavorare. Lavorare sotto la pioggia a fare un lavoro duro per poter campare, campate te e campare me. Per la prima volta in vita mia questa volta ho veramente paura. Non ero pronto a tutto questo, non ero pronto a rimanere solo in casa, non ero pronto per affrontare le giornate lavorative tornare a casa e non trovare nessuno, no non ero pronto! Da quando mamma è volata via sei stato tu la roccia che mi ha sorretto, che si é occupato di tutto, ti devo la mia vita. Ti credevo indistruttibile Papà. Credevo di avere più tempo per dimostrarti il mio amore e ricambiare in qualche modo una vita di sacrifici che hai fatto per noi. Papà non riesco ancora a dire riposa in pace, vorrei che fosse solo un incubo. Papà mi manchi. Sono stato forte molte volte ma questa volta la vita mi ha proprio buttato a terra, non ho più forze e coraggio. Papà saluta Mamma. Ti amo, e mi sento un vigliacco a dirtelo solo ora.” Ricordiamo anche i due morti sul lavoro del 12 novembre nelle province di Vicenza e Salerno: Un edile di 34 anni in trasferta che è caduto dall'alto e un agricoltore indiano travolto da una mandria di bufale nel nel salernitan.o

martedì 12 novembre 2019

L’insopportabile sofferenza di chi perde un proprio caro che muore per infortuni sul lavoro.

Nella mia ormai esperienza ultradecennale con l’Osservatorio, ho visto questa sofferenza disumano di chi perde un figlio/a, un padre, una madre, un nonno. Una sofferenza che neppure si riesce a raccontare con le parole. Qualcosa di troppo grande. Una morte che non fa più trovare pace a chi subisce un lutto così grave e ingiusto: vedere morire per infortunio sul lavoro una persona così vicina è quanto di più drammatico e disumano. Ma la sofferenza a cui sono sottoposti i familiari di oltre 1000 lavoratori che ogni anno muoiono non finisce mai: si riacutizza nel corso degli anni, anche per i processi lunghissimi, anche questi disumani. La stragrande maggioranza degli infortuni mortali ha responsabilità di terzi, che non hanno rispettato le normative per la sicurezza del lavoratore morto. Spesso chi è sottoposto al processo ha moltissime risorse per poterlo fare durare all’infinito, spesso fino a quando non interviene la prescrizione. Si lasciano così i familiari di questi morti soli, senza nessun supporto economico e psicologico, per anni e anni lunghissimi, la loro rabbia si aggiunge alla sofferenza che non si attenua per la morte ingiusta e per la mancata giustizia che è forte con i deboli e deboli con i forti. Noi non possiamo che essere loro vicini

Un altro morto schiacciato dal trattore, già 32 in poco più di due mesi di questo governo e 137 dall'inzio dell'anno. Guarda il video https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/

Sono già 32 gli schiacciati dal trattore con le Politiche Agricole a guida della Ministra Bellanova, e in soli due mesi, già 137 dall'inizio dell'anno e oltre 1600 da quando ho aperto l'Osservatorio 12 anni fa. Una strage nella strage che non fa muovere i sederi di chi dovrebbe occuparsene e non lo fa. E' così da quando ho aperto l'Osservatorio, questo perchè la politica non vuole andare a mettersi contro le potentissime lobby che ci sono anche in agricoltura e che impediscono di mettere in campo iniziative atte a contenere queste tragedie. Guarda il video se non l'ha visto, è di inizio giugno, da quel giorno in cui parlavo di questa strage che macchia le coscienze di chi dovrebbe occuparsene, ne sono morti schiacciati da questo mezzo oltre 90 https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/

lunedì 11 novembre 2019

Altri due morti sul lavoro in Campania

sono due i morti sul lavoro in Campania. E' morto l’operaio di 56 anni che giovedì pomeriggio è caduto nel vuoto mentre stava effettuando un sopralluogo presso un’abitazione di Montoro. Si era recato presso un'abitazione con alcuni colleghi per effettuare una verifica per alcuni lavori da cominciare. La dinamica della trragedia non sono ancora del tutto chiare, pare che al momento della caduta fosse da solo. Sarà l’autopsia a chiarire se l'artigiano ha avuto un malore in seguito al quale è caduto oppure è inciampato in qualcosa ha perso l’equilibrio ed caduto nel vuoto.Le indagini sono affidate ai carabinieri. Muore anche un giovane di 33 anni. G.B stava lavorando sul quadro elettrico della sua futura casa, ed è rimasto fulminato. Non sappiamo se la vittima facesse anche l'elettricista, ma a volte le morti sul lavoro sono provocate dall'inesperienza e nell'improvvisazione: occorre far svolgere certi lavori pericolosi da chi è del mestiere. Purtroppo sono diversi i casi come questi, occorrerebbe fare anche in questo caso una grande campagna culturale per far comprendere che certi lavori, soprattutto se pericolosi occorre farli fare a esperti del mestiere.

domenica 10 novembre 2019

Si muore sul lavoro anche di sabato: 3 i morti per infortuni: muore a 63 anni di sabato in una discarica che il mese dopo sarebbe stata chiusa

Un uomo di 63 anni, G. S. è morto sul lavoro all'interno della discarica di Colleferro in provincia di Roma. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato investito da un mezzo che lo ha spinto da una collina per venti metri. L'anziano lavoratore è morto sul colpo. Sul posto 118, vigili del fuoco e la polizia scientifica di Velletri insieme ai colleghi del commissariato del posto per verificare la dinamica dell'incidente. Muore travolto da un trattore un autorasportatore in provincia di agrigento. la vittima O.C aveva 56 anni

mercoledì 6 novembre 2019

https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/notiziari/video/2019/11/ContentItem-0ec52028-e038-4ace-a303-2ee7ea63a6cb.html?fbclid=IwAR2EZKD_HcUj_r8ejcrt8qtKW4GhY67rFoMJnUkIcUiRfM_X6MiveRjMmZY

martedì 5 novembre 2019

Due vigili del fuoco morti, un terzo disperso. I Vigili del Fuoco erano stati chiamati alle due di questa notte per un'esplosione in una cascina dell'alessandrino. Dopo una prima esplosione ce n'è stata improvvisamente un'altra che ha coinvolto le vittime. I vigili del fuoco sopravvisuti stanno cercando il disperso. Non avendo come assicurazione l'inail queste vittime non saranno conteggiate, come tante altre tra le morti sul lavoro

lunedì 4 novembre 2019

La terribile vicenda di un autotrasportatore morto dopo 7 mesi di agonia e coma

E' Morto dopo sette mesi di agonia, interventi chirurgici disperati tra Torino, Vicenza e Santorso, sempre in uno stato d'incoscienza e senza più rivedere in volto i suoi due figli e la moglie. La tragica fine di D. P. autraposrtatore di 50 anni di Malo, padre di due adolescenti, avvenuta nei giorni scorsi. L'incidente quello che ha provocato il dramma, risale allo scorso 1 aprile, un paio di giorni dopo il suo cinquantesimo compleanno festeggiato anche sui social con gli auguri di amici e parenti. Con il mezzo pesante che stava guidando, è uscito di strada nel torinese. Da quel momento è cominciato un viaggio fra tre nosocomi, vari interventi chirurgici senza che mai riprendere conoscenza. Il decesso è avvenuto lo scorso 27 ottobre.

domenica 3 novembre 2019

Muore dopo un mese d'agonia dopo essere caduto nella tromba dell'ascensore

La tragedia in provincia di Salerno. La vittima stava lavorando in un palazzo di Salerno in cui stava costruendo la tromba di un ascensore. Le sue condizioni sono parse fin da subito gravi. Fu trasferito all’ospedale Ruggi in codice rosso. La scorsa notte, dopo un mese d'agonia, Troppo gravi le ferite riportate agli arti e al bacino.i l suo cuore ha smesso di battere dopo tanta sofferenza. lascia la moglie e tre tre figli. Lavorava per una ditta di montaggio ascensori.

sabato 2 novembre 2019

Cosa sta facendo la potente Coldiretti contro la strage di agricoltori? Comincia male anche novembre: altri tre morti sui luoghi di lavoro il 1° del mese

Continua anche il 1° di novembre la strage di lavoratori. nella provincia di Parma Un operaio di 31 anni di origini sarde ha perso la vita in un incidente sul lavoro ad Antria di Monchio delle Corti, sull'appennino parmense. Il giovane ieri pomeriggio, stava lavorando in un cantiere stradale quando è rimasto schiacciato fra un escavatore ed un muretto di contenimento riportando trauma toracico mortale. Trasportato all'ospedale 'Maggiore' di Parma è spirato nella notte a causa delle ferite riportate. Sull' incidente mortale sul posto di lavoro indagano i Carabinieri Perde la vita un altro agricoltore schiacciato dal trattore nella provincia di Bolzano. La vittima C.M aveva solo 37 anni. questa strage nella strage che riguarda tantissimi agricoltori, che hanno la sola colpa dell'indifferenza che c'è nei loro riguardi. La potente Coldiretti, cosa fa contro questa strage che ha visto morire già 31 agricoltori con il nuovo governo in neppure due mesi, 136 dall'inzio dell'anno e 1600 da quando 12 anni fa ho aperto l'Osservatorio? R.A è morto in un incidente notturno mentre stava svolgendo il suo lavoro di Guardia Giurata nella provincia di Rovigo

venerdì 1 novembre 2019

Report morti sul lavoro nei primi 10 mesi del 2019

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro Report morti sul lavoro nei primi dieci mesi del 2019 L’unico sito in Italia che monitora in tempo reale i morti sul lavoro, attivo dal 1° gennaio 2008 Sono 606 i morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno, ma se ci aggiungiamo i morti sulle strade e in itinere superiamo già i 1200 morti complessivi, così come fanno altri che sommano i morti sui luoghi di lavoro e quelli che hanno perso la vita sulle strade e in itinere. Il 31 ottobre del 2018 erano dall’inizio dell’anno 613 -1,2% Assistiamo a un piccolo calo, ma ricordiamoci che il 2018 è stato l’anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando nel 2008 è stato aperto l’Osservatorio. Ricordiamo anche che noi abbiamo sempre più morti sui luoghi di lavoro, perché li contiamo e monitoriamo tutti, anche agricoltori, già 131 di tutte le età schiacciati dal trattore, lavoratori in nero, e che hanno altre assicurazioni diverse da quelle dell’INAIL che assicura solo una parte dei lavoratori. Erano 551 il 31 ottobre del 2008 + 9%. Purtroppo c’è stato sempre ogni anno un incremento delle morti. Altro che cali che ci propinano è giustificare i miliardi di euro spesi sulla Sicurezza senza risultati. È la provincia di Roma con 23 morti in testa a questa triste classifica. Più giù potete trovare i morti sui luoghi di lavoro di ciascuna provincia. È l’agricoltura con 188 morti complessivi sui luoghi di lavoro che registra il numero maggiore di vittime con ben il 31% complessivo, sono stati 93 i morti sui luoghi di lavoro in edilizia, il 15% sul totale 8ma ricordiamoci che anche in questa categoria ce ne sono almeno altrettanti che sono morti sulle strade e in itinere. Segue l’autotrasporto (di tutte le categorie) che ha complessivamente il 12,9%. L’industria ha 59 morti e questa categoria comprende i lavoratori di tutte le industrie, sono il 9,7% complessivo. Seguono una miriade di professioni che non sto a elencare per l’elenco lunghissimo. Sembra incredibile ma sono ben 152 i morti sui luoghi di lavoro che superano i 61 anni e sono complessivamente il 25% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, molti sono agricoltori schiacciati dal trattore ben 109 hanno un’età superiore a 60 anni. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono stati in questi 10 mesi sono stati sui luoghi di lavoro 71 e rappresentano l’11,7% dei morti, occorre anche qui ricordare che non ci sono i morti sulle strade e in itinere. Mi chiedo e ci chiediamo cosa stanno facendo i vari ministri che se ne dovrebbero occupare e non lo fanno, Cosa fanno le Commissioni che alla Camera dei Deputati e del Senato che si occupano di lavoro. In questi 12 anno c’è stato un netto peggioramento del fenomeno, ma nessuno fa niente di concreto. Solo burocrazia che si autoalimenta e buona solo a far spendere soldi della collettività. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio, per avere situazioni specifiche potete chiederle attraverso mail. Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e pittore da 50 anni Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it In questi 12 anni di monitoraggio dell’Osservatorio sono morti oltre 17000 lavoratori senza vedere le istituzioni e la politica fare qualcosa contro questa strage 31 ottobre 2019 Dall'inizio dell’anno sono morti 1222 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere) di questi 606 sui luoghi di lavoro. sono 30 gli schiacciati dal trattore con la Ministra Teresa Bellanava a guida delle Politiche Agricole. 135 sono stati schiacciati da questo mezzo dall’inizio dell’anno. N.B I dieci lavoratori morti nella tragedia aerea in Etiopia non sono conteggiati come morti sui luoghi di lavoro https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province sono esclusi i morti in itinere e sulle strade, tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti ripsetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro Lombardia 81 Milano (12), Bergamo (12), Brescia (14), Como (8), Cremona (5), Lecco (3), Lodi (2), Mantova (6), Monza Brianza (10), Pavia (6), Sondrio (1), Varese (4) CAMPANIA 60 Napoli (13), Avellino (17), Benevento (6), Caserta (11), Salerno (13). LAZIO 44 Roma (24), Viterbo (5) Frosinone (9) Latina (3) Rieti (3) SICILIA 42 Palermo (13), Agrigento (7), Caltanissetta (1), Catania (7), Enna (), Messina (4), Ragusa (2), Siracusa (3), Trapani‎ (5) PIEMONTE 40 Torino (13), Alessandria (9), Asti (2), Biella (), Cuneo (11),Novara (5), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli VENETO 40 Venezia (4), Belluno (3), Padova‎ (3), Rovigo (2), Treviso (7), Verona (15), Vicenza (6) ) () EMILIA ROMAGNA 42 Bologna (10), Rimini (4). Ferrara (3) Forlì Cesena (2) Modena (3) Parma (7) Ravenna (3) Reggio Emilia (5) Piacenza (5). TOSCANA 32 Firenze (3), Arezzo (3), Grosseto (7), Livorno (5), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa‎ (6), Pistoia (2), Siena (1) Prato (2) PUGLIA 31 Bari (7), BAT (3), Brindisi (2), Foggia (12), Lecce (5) Taranto (2 (TRENTINO ALTO ADIGE 22Trento (10) Bolzano (12). ) ABRUZZO 17 L'Aquila (3), Chieti (6), Pescara (6) Teramo (1)BASILICATA 17 Potenza (7) Matera (10). ). CALABRIA 14 Catanzaro (2), Cosenza (3), Crotone (4) Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 14. MARCHE 14 Ancona (2), Macerata (6), Fermo (2), Pesaro-Urbino (3), Ascoli Piceno(1). Trieste (5), Gorizia (2), Pordenone (3), Udine (3). UMBRIA 11 Perugia (10) Terni (1 SARDEGNA 11 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (1), Sassari (3). Sulcis iglesiente () LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (4), La Spezia (1), Savona (2) Molise 7 Campobasso (6), Isernia (1). VALLE D’AOSTA (3)

giovedì 31 ottobre 2019

la strage di lavoratori è continuata anche il 30 ottobre: 4 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro, altrettanti hanno perso la vita in itinere e sulle strade

Bologna E' morto, ieri, Lorenzo Bernini, il lavoratore di 61 anni in servizio al centro stampa di Bologna del Resto del Carlino che mercoledì 23 ottobre si era infortunato seriamente a una mano, finita dentro un macchinario. Ricoverato in ospedale , le sue condizioni si sono aggravate per complicanze cardiache dopo due interventi a cui è stato sottoposto per la ricostruzione della mano. Perde la vita anche un piccolo imprenditore in provincia di Campobasso finendo con un escavatore in una scarpata. Perde la vita un agricoltore schiacciato dal trattore, aveva solo 41 anni ed è morto in provincia di Campobasso, Sono stati 8 i morti schiacciati dal trattore negli ultimi tre giorni, 131 dall'inzio dell'anno e 30 da quando il 10 settembre è nato il nuovo governo. Muore dopo sei mesi d'agonia un autotrasportatore che aveva avuto un incidente in Liguria E nessuno che fa nioente per fermare o fare qualcosa di concreto contro queste tragedie che per la maggioranza si potrebbero evitare

mercoledì 30 ottobre 2019

Pazzesco: 7 agricoltori schiacciati dal trattore negli ultimi due giorni e nessuno fa niente. Un altro lavoratore schiacciato da un camion

C'è da rimanere allibiti nel denunciare nell'indifferenza generale la morte di 7 agricoltori schiacciati dal trattore negli ultimi due giorni. Le tragedie nelle province di 26/11/19 27/10/19 Salerno Campania S.C Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore 28/10/19 Treviso Veneto M T Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore 28/10/19 Brescia Lombardia Agricoltura? Moldavia Schiacciato dal bobcat a Malcesine 28/10/19 pescara Abruzzo A P Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore 29/10/19 Roma Lazio S G Agricoltura Italia Muore schiacciato dal trattore a Velletri 29/10/19 Rimini Emilia Romagna G.G Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore 29/10/19 Lucca Toscana A T Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore Davvero una sequenza terrificante, ma che non scuote le coscienze di chi dovrebbe occuparsene e non lo fa ma ieri è morto anche un 56enne schiacciato dal camion che si è ribaltato 29/10/19 Avellino Campania edilizia Italia Travolto dall'autocarro pieno di terriccio mentre lo scaricava io personalmente non ho più parole per descrivere lo scempio che si fa nei riguardi dei nostri lavoratori Il video del 4 giugno dove denunciavo la strage, sono già 130 gli schiacciati dal trattore dall'inzio dell'anno https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTUwMDg4ODAxNTE3Njg/

martedì 29 ottobre 2019

4 schiacciati. Un lunedì impregnato di sangue d'agricoltore schiacciato dal trattore: sono stati 3 in agricoltura e un 25enne schiacciato dal un bobcat https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTUwMDg4ODAxNTE3Njg/

Sono stati 4 gli schiacciati dal trattore in questo lunedì di sangue: ha perso la vita anche un 25enne con un bobcat che si è ribaltato. le altre tre vittime schiacciate dal trattore nelle province di Treviso, Pescara e Rimini. ministra Bellanova non è ora di occuparsene? Sono già 26 a morire in modo così orribile da quando il 10 settembre è diventata Ministro delle politiche Agricole. Guarda il video se nion l'hai visto https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTUwMDg4ODAxNTE3Njg/

domenica 27 ottobre 2019

Che bella recensione per la mia mostra in Regiona Emilia Romagna. Mi occupo artisticamente da 50 anni delle problematiche sociali e ambientali del nostro tempo e vederlo riconoscere mi fa molto piacere. Lunedì dalle ore 9,30/45 a Radio Città del Capo intervista sulla mia mostra che si inaugurerà martedì L'immagine può contenere: 2 persone, tra cui Carlo Soricelli, persone che sorridono Simonetta Saliera è con Carlo Soricelli. 25 ottobre alle ore 10:11 Gli angeli hanno le rughe degli operai, le tute blu mangiano disciplinatamente nelle “gamelle” che tanto raccontano dell’amore delle loro mogli. Negli occhi dei malati c’è più stupore che paura. Lo stesso Lucio Dalla ha negli occhi l’attenzione alla parte più fragile della popolazione e le “donne di Kobane” sono il giusto tributo all’impegno del martoriato popolo curdo, la cui tragedia è tornata di recente attualità. Cani e gatti si abbracciano insieme nel nome dell’amicizia. Ogni colpo di pennello racconta dell’evoluzione del nostro Paese, ma vedendo la storia con gli occhi dei più deboli, “degli ultimi”. Le opere di Carlo Soricelli conquistano l’Assemblea legislativa regionale: il 29 ottobre prossimo, infatti, alle ore 13, la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta Saliera e l’autore inaugureranno “1969-2019: i 50 anni del ‘pittore sociale’”, mostra realizzata per ripercorre i cinque decenni dell’attività di Soricelli allestita nei locali di viale Aldo Moro. Originario di Benevento, dove è nato nel 1949, l’autore vive a Bologna fin da bambino, conoscendo da vicino la nascita del Villaggio Ina di Borgo Panigale e poi le trasformazioni della città: da agricola a centro industriale, l’epopea del boom e la città dei servizi, le lotte in fabbrica di fine anni ’60 e la reazione democratica alla violenza del terrorismo negli anni ’80. “Con la passione dell’impegno civile e la dolcezza dell’arte, in questi 50 anni, Carlo Soricelli ha raccontato la fatica del vivere quotidiano della parte meno potente della società. Ha narrato gioie e dolori di una comunità che cambia (non sempre in meglio), dove nuovi problemi hanno preso il posto delle antiche certezze”, spiega la presidente Saliera.

sabato 26 ottobre 2019

Muore imprenditore schiacciato da una lastra di metallo, muore un altro agricoltore schiacciato dal trattore

TOLENTINO provincia di Macerata – Tragico incidente sul lavoro nel pomeriggio di oggi a Tolentino.Muore titolare di una azienda meccanica è morto schiacciato da una lastra di metallo che gli è caduta addosso mentre stava lavorando. La tragedia la tragedia nel primo pomeriggio del 25 ottobre. A nulla sono valsi i soccorsi immediati, per il lavoratore di 65 anni non c’è stato scampo. Sul posto sono accorsi i carabinieri della Stazione di Tolentino e una squadra di vigili del fuoco, oltre ai sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare la morte. Perde la vita anche un altro agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Salerno. ma la Ministra delle Politiche Agricole Bellanova che vediamo sempre nelle varie manifestazioni politiche del suo partito, trova il tempo di occuparsi di questa strage nella strage che sono gli agricoltori schiacciati dal trattore? sono già 24 in poco più di due mesi e 127 dall'inizio dell'anno a morire in questo modo orrendo

giovedì 24 ottobre 2019

Lo sterminato elenco dei morti sul lavoro nel 2019 in ogni provincia italiana

Purtroppo ci troviamo costretti a stilare l’elenco dei morti sui Luoghi di Lavoro in ogni Provincia italiana, lo facciamo senza mettere in un elenco indistinto e per rispetto della privacy l’identità dei morti sul lavoro. Alcuni sono indignati nel vedere i propri cari ogni mese in elenchi che fanno male a coniugi, padri, madri e figli e nonni che ogni mese rinnovano il proprio dolore vedendoli esposti dai media. Anche noi possiamo scrivere l’identità di queste 590 vittime e le modalità delle tragedie che li hanno colpiti e di tutte quelle che sono morte in questi 12 anni di monitoraggio. Sono tutte registrate, ma abbiamo troppo rispetto delle vittime per farlo. Lo facciamo anche perché circolano in rete un numero di morti enormemente inferiore alla realtà: ciò altera la percezione del fenomeno da parte dei cittadini, dei media. Anche ieri un 37enne ha perso la vita schiacciato dal trattore che guidava, sono già 23 col ministero a guida Bellanova e 126 dall’inizio dell’anno. Sono esattamente 590 i morti sui luoghi di lavoro, si arriva a superare gli oltre 1100 morti se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere. Sarà anche il 2019 un anno orrendo per queste tragedie, ricordiamo che il 2018 è stato l’anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando 12 anni fa ho aperto l’Osservatorio. Nulla si sta facendo di concreto per alleviare questa autentica piaga che vede il nostro paese sempre ai vertici di questa triste classifica. Chi ha bisogno d’avere per motivi di lavoro situazioni specifiche della propria provincia può contattarmi a carlo.soricellimail.com Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it DATA PROVINCIA REGIONE ETA' 28/01/00 Pisa Toscana 78 02/01/19 Agrigento Sicilia 28 02/01/19 Agrigento Sicilia 75 03/01/19 Bolzano Trentino Alto Adige 63 03/01/19 Mantova Lombardia 60 03/01/19 Vicenza Veneto 72 04/01/19 Verona Veneto 77 05/01/19 Verona Veneto 08/01/19 Rieti Lazio 48 08/01/19 Campobasso Molise 50 09/01/19 Como Lombardia 81 10/01/19 Caserta Campania 50 11/01/19 A22 56 11/01/19 Perugia Umbria 11/01/19 Como Lombardia 57 11/01/19 Roma Lazio 54 13/01/19 Milano Lombardia 13/01/19 Venezia Veneto 28 13/01/19 Torino Piemonte 60 14/01/19 Perugia Umbria 14/01/19 Brescia Lombardia 63 15/01/19 Savona Liguria 68 15/01/19 Grosseto Toscana 64 15/01/19 Padova Veneto 57 15/01/19 A18 Sicilia 55 15/01/19 Roma Lazio 48 15/01/19 A18 Sicilia 16/01/19 Taranto Puglia 18/01/19 Perugia Umbria 18/01/19 Catania Sicilia 18/01/19 Verona Veneto 44 19/01/19 Caserta Campania 55 19/01/19 Messina Sicilia 70 21/01/19 Genova Liguria 45 21/01/19 Alessandria Piemonte 74 21/01/19 Roma Lazio 38 21/01/19 Lecce Puglia 71 22/01/19 Isernia Molise 45 22/01/19 Piacenza Emilia Romagna 50 24/01/19 Vicenza Veneto 39 24/01/19 Pisa Toscana 62 24/01/19 Milano Lombardia 31 24/01/19 Palermo Sicilia 64 25/01/19 Aosta Val D'Aosta 53 25/01/19 Aosta Val D'Aosta 47 25/01/19 Vibo Valentia Calabria 37 27/01/19 Bari Puglia 24 29/01/19 Teramo Abruzzo 83 30/01/19 Macerata Marche 50 31/01/19 Alessandria Piemonte 42 31/01/19 Cuneo Piemonte 53 31/01/19 Livorno Toscana 01/02/19 Pescara Abruzzo 60 04/02/19 Treviso Veneto 45 05/02/19 Lecce Puglia 53 05/02/19 Lecce Puglia 43 06/02/19 Massa Carrara Toscana 66 07/02/19 Torino Piemonte 63 07/02/19 Torino Piemonte 61 07/02/19 Napoli Campania 49 08/02/19 Palermo Sicilia 26 08/02/19 Palermo Sicilia 47 09/02/19 Reggio Emilia Emilia Romagna 64 11/02/19 Foggia Puglia 47 11/02/19 A4 di Quarto Oggiaro 54 12/02/19 Cagliari Sardegna 40 12/02/19 a13 14/02/19 Udine Friuli Venezia Giulia 62 15/02/19 La Spezia Liguria 60 15/02/19 Palermo Sicilia 54 15/02/19 Verona Veneto 69 15/02/19 Verona Veneto 63 16/02/19 Viterbo Lazio 61 18/02/19 Teramo Abruzzo 85 18/02/19 Bolzano Trentino Alto Adige 18/02/19 Roma Lazio 38 18/02/19 Messina Sicilia 40 19/02/19 Frosinone Lazio 80 19/02/19 Alessandria Piemonte 20/02/19 Milano Lombardia 20/02/19 Fermo Marche 80 20/02/19 Val D'Aosta Val D'Aosta 21/02/19 Siena Toscana 59 21/02/19 Svizzera 53 21/02/19 Roma Lazio 73 23/03/19 Frosinone Lazio 73 23/03/19 Frosinone Lazio 71 23/02/19 Caltanisetta Sicilia 67 23/02/19 Roma Lazio 15 23/02/19 Roma Lazio 22 24/02/19 Roma Lazio 25/02/19 Monza Lombardia 56 25/02/19 Caltanisetta Sicilia 48 26/02/19 Monza Lombardia 61 26/02/19 Brescia Lombardia 27/02/19 Lecce Puglia 56 27/02/19 Monza Lombardia 50 28/02/19 A8 nei pressi di Nov. Piemonte 28/02/19 Torino Piemonte 66/76 01/03/19 Lecco Lombardia 64 02/03/19 Cagliari Sardegna 46 02/03/19 Cuneo Piemonte 42 02/03/19 Bergamo Lombardia 40 02/03/19 Caserta Campania 60 04/03/19 Roma Lazio 75 04/03/19 Brescia Lombardia 79 04/03/19 Avellino Campania 50 05/03/19 Piattaforma Ancona Marche 63 05/03/19 Agrigento Sicilia 50 05/03/19 Ferrara Emilia Romagna 93 05/03/19 Firenze Toscana 58 06/03/19 Cuneo Piemonte 65 07/03/19 Parma Emilia Romagna 70 07/03/19 Bolzano Trentino Alto Adige 50 07/03/19 Monza Lombardia 56 09/03/19 Caserta Campania 39 09/03/19 A1 Nei pressi di Frosinone 10/03/19 Caserta Campania 40 12/03/19 Torino Lombardia 61 12/03/19 Roma Lazio 54 12/03/19 Foggia Puglia 39 12/03/19 A1 Emilia Romagna 13/03/19 Imperia Liguria 83 13/03/19 Roma Lazio 55 13/03/19 Pistoia Toscana 45 13/03/19 Bologna Emilia Romagna 66 13/03/19 Bologna Emilia Romagna 54 14/03/19 Avellino Campania 50 14/03/19 Pisa Toscana 49 15/03/19 Palermo Sicilia 63 17/03/19 Novara Piemonte 54 18/03/19 Pordenone Friuli Venezia Giulia 25 19/03/19 Macerata Marche 69 19/03/19 Cuneo Piemonte 68 20/03/19 A1 Emilia Romagna 21/03/19 Matera Basilicata 34 21/03/19 Trento Trentino Alto Adige 47 22/03/19 Vicenza Veneto 54 23/03/19 Pisa 67 25/03/19 Pescara Abruzzo 60 25/03/19 Chieti Abruzzo 60 26/03/19 Crotone Calabria 26/03/19 Bergamo Lombardia 50 27/03/19 A1 62 28/03/19 A18 Sicilia 28/03/19 Vicenza Veneto 90 29/03/19 Firenze Toscana 84 29/03/19 Bergamo Lombardia 80 29/03/19 Como Lombardia 67 29/03/19 Cuneo Piemonte 50 29/03/19 A16 Campania 31/03/19 Avellino Campania 50 31/03/19 Roma Lazio 40 31/03/19 Torino Piemonte 54 01/04/19 Piacenza Emilia Romagna 50 02/04/19 Roma Lazio 51 02/04/19 Cuneo Piemonte 67 03/04/19 Verona 03/04/19 Milano Lombardia 03/04/19 Milano Lombardia 03/04/19 Caserta Campania 21 04/04/19 Campobasso Molise 40 04/04/19 Avellino Campania 04/04/19 Roma Lazio 48 04/04/19 Umbria 05/04/19 Frosinone lazio 50 05/04/19 A1 Firenze Calenzano 50 06/04/19 Udine Friuli Venezia Giulia 79 06/04/19 Terni Aorte Umbria 50 07/04/19 Benevento Campania 56 07/04/19 Trento Trentino Alto Adige 76 07/04/19 Palermo Sicilia 60 08/04/19 Genova Liguria 39 08/04/19 Perugia Umbria 51 08/04/19 Como Lombardia 67 10/04/19 Monza Lombardia 25 10/04/19 Napoli Campania 52 10/04/19 Alessandria Piemonte 11/04/19 A 12 49 11/04/19 A 12 24 11/04/19 Pavia Lombardia 71 12/04/19 Napoli Campania 52 12/04/19 Parma Emilia Romagna 26 13/04/19 Foggia Puglia 45 13/04/19 Lecco Lombardia 51 13/04/19 Parma Emilia Romagna 61 14/04/19 Grosseto Toscana 47 14/04/19 Pordenone Friuli Venezia Giulia 46 14/04/19 Trento Trentino Alto Adige 53 14/04/19 Treviso Veneto 15/04/19 BAT Puglia 40 18/04/19 Mantova Lombardia 66 18/04/19 Bolzano Trentino Alto Adige 57 18/04/19 Salerno Campania 42 18/04/19 Arezzo Toscana 72 18/04/19 Verona Veneto 30 19/04/19 Cremona Lombardia 28 20/04/19 Palermo Sicilia 83 23/04/19 Varese Lombardia 28 23/04/19 A 15 Toscana 24/04/19 Cuneo Piemonte 44 24/04/19 Livorno Toscana 51 24/04/19 Cagliari Sardegna 65 24/04/19 Salerno Campania 54 26/04/19 Frosinone Lazio 51 29/04/19 Roma Lazio 52 29/04/19 Potenza Basilicata 88 29/04/19 Milano Lombardia 01/05/19 Trento Trentino Alto Adige 31 01/05/19 Capo Verde 01/05/19 Grosseto Toscana 72 01/05/19 Bolzano Trentino Alto Adige 76 02/05/19 Udine Friuli Venezia Giulia 43 02/05/19 Palermo Sicilia 03/05/19 Reggio Emilia Emilia Romagna 37 03/05/19 Viterbo Lazio 74 04/05/19 Perugia Umbria 75 04/05/19 Malta 04/05/19 Malta 05/05/19 Napoli Campania 32 07/05/19 Cuneo Piemonte 65 08/05/19 Catania Sicilia 27 08/05/19 Modena Emilia Romagna 46 08/05/19 Bari Puglia 09/05/19 Napoli Campania 60 10/05/19 Catania Sicilia 21 10/05/19 Trieste Friuli 61 10/05/19 Trapani Sicilia 58 10/05/19 Napoli Campania 54 10/05/19 Agrigento Sicilia 65 10/05/19 foggia Puglia 47 10/05/19 Roma Lazio 62 11/05/19 Trapani Sicilia 87 11/05/19 Caserta Campania 30 11/05/19 Lecco Lombardia 27 13/05/19 Foggia Puglia 55 13/05/19 A4 Friuli 14/05/19 Trento Trentino Alto Adige 54 14/05/19 Pistoia Toscana 69 15/05/19 Agrigento Sicilia 57 15/05/19 Pisa Toscana 74 15/05/19 Bergamo Lombardia 61 16/05/19 Torino Piemonte 65 16/05/19 Treviso Veneto 16/05/19 Verona Veneto 50 17/05/19 Genova Liguria 25 18/05/19 Benevento Campania 54 21/05/19 Varese Lombardia 49 21/05/19 Piacenza Emilia Romagna 68 21/05/19 Grosseto Toscana 72 21/05/19 Napoli Campania 21/05/19 Foggia Puglia 49 21/05/19 Olbia Sardegna 72 22/05/19 Agrigento Sicilia 72 22/05/19 22/05/19 Lucca toscana 80 23/05/19 Benevento Campania 49 23/05/19 A4 milano Lombardia 64 23/05/19 Torino Piemonte 64 23/05/19 Pordenone Friuli 51 23/05/19 Salerno Campania 75 24/05/19 Lodi Lombardia 52 24/05/19 Reggio Calabria Calabria 26 25/05/19 Torino Piemonte 44 28/05/19 Trieste Friuli Venezia Giulia 29/05/19 parma Emilia Romagna 30/05/19 Brescia Lombardia 35 31/05/19 Roma Lazio 67 01/06/19 Reggio Emilia Emilia Romagna 53 01/06/19 Trento Trentino alto Adige 54 02/06/19 Massa Carrara Toscana 75 03/06/19 Cagliari Sardegna 60 03/06/19 BAT Puglia 45 04/06/19 BAT Puglia 22 04/06/19 A1 Umbria 57 04/06/19 Macerata Marche 68 05/06/19 Firenze Toscana 62 05/06/19 A1 Vicino a Reggio Emilia 05/06/19 Sassari Sardegna 06/06/19 Trapani Sicilia 87 06/06/19 Viterbo Lazio 26 06/06/19 Grosseto Toscana 70 07/06/19 Bolzano Trentino Alto Adige 45 09/06/19 Avellino Campania 45 10/06/19 Bologna Emilia Romagna 51 10/06/19 Ancona Marche 33 10/06/19 Como Lombardia 45 10/06/19 Verona Veneto 71 10/06/19 Benevento Campania 70 11/06/19 Taranto Puglia 54 12/06/19 Milano Lombardia 49 12/06/19 Macerata Marche 57 13/06/19 Catanzaro Calabria 74 13/06/19 Venezia Veneto 34 13/06/19 Potenza Basilicata 54 13/06/19 Avellino Campania 70 14/06/19 Rovigo Veneto 53 14/06/19 Salerno Campania 15/06/19 Palermo Sicilia 81 15/06/19 Modena Emilia Romagna 61 15/06/19 Reggio Emilia Emilia Romagna 56 16/06/19 Alessandria Piemonte 17/06/19 Bergamo Lombardia 17/06/19 Foggia Puglia 61 17/06/19 Crotone Calabria 65 17/06/19 Campobasso Molise 70 18/06/19 Verona Veneto 59 18/06/19 Pesaro Urbino Marche 19/06/19 Viterbo Lazio 30 20/06/19 Gorizia Friuli Venezia Giulia 71 20/06/19 Monza Lombardia 35 20/06/19 A4 Vicenza Veneto 20/06/19 Torino Piemonte 20/06/19 Roma Lazio 20/06/19 Bolzano Trentino Alto Adige 75 21/06/19 Napoli Campania 50 21/06/19 Lecco Lombardia 72 21/06/19 Reggio Calabria Calabria 21/06/19 Avellino Campania 61 22/06/19 Cosenza Calabria 53 22/06/19 Alessandria Piemonte 72 22/06/19 Matera Basilicata 22/06/19 Matera Basilicata 24/06/19 Caserta Campania 67 24/06/19 A31 Vicenza Veneto 36 24/06/19 Napoli Campania 39 24/06/19 Avellino Campania 45 26/06/19 Bergamo Lombardia 72 26/06/19 Mantova Lombardia 62 26/06/19 Vibo Valentia Calabria 47 27/06/19 Chieti Abruzzo 56 27/06/19 Chieti Abruzzo 75 28/06/19 Foggia Puglia 28/06/19 Pesaro Urbino Marche 29/06/19 Viterbo Lazio 79 29/06/19 Rovigo Veneto 23 29/06/19 Palermo Sicilia 27 29/06/19 Potenza Basilicata 66 02/07/19 A21 Emilia Romagna 02/07/19 Catania Sicilia 02/07/19 Avellino Campania 82 03/07/19 Torino Piemonte 03/07/19 Bari Puglia 66 03/07/19 Chieti Abruzzo 03/07/19 Matera Basilicata 57 04/07/19 bari Puglia 04/07/19 Napoli Campania 04/07/19 Perugia Umbria 04/07/19 Avellino Campania 70 04/07/19 Avellino Campania 82 04/07/19 A13 Emilia Romagna 05/07/19 Foggia Puglia 56 06/07/19 Matera Basilicata 64 08/07/19 A12 Lazio Civitavecchia 08/07/19 Cagliari Sardegna 70 08/07/19 Agrigento Sicilia 63 08/07/19 Vibo Valentia Calabria 75 08/07/19 Parma Emilia Romagna 66 09/07/19 Pescara Abruzzo 09/07/19 Brindisi Puglia 09/07/19 Palermo Sicilia 52 09/07/19 Foggia Puglia 55 10/07/19 Padova Veneto 10/07/19 Como Lombardia 53 12/07/19 Padova Veneto 37 13/07/19 Brescia Lombardia 58 13/07/19 A4 Friuli Venezia Giulia 13/07/19 Viterbo Lazio 40 12/03/20 Caserta 13/07/19 Salerno Campania 70 15/07/19 Verona Veneto 66 15/07/19 Napoli Campania 54 15/07/19 Trento Trentino Alto Adige 30 15/07/19 Sardegna 72 10/04/19 A12 49 10/04/19 A12 24 15/07/19 Ragusa Sicilia 34 15/07/19 Brescia Lombardia 16/07/19 Campobasso Molise 23 16/07/19 Vicenza Veneto 53 17/07/19 Novara Piemonte 18/07/19 Monza Lombardia 44 19/07/19 Monza Lombardia 60 19/07/19 Avellino Campania 72 19/07/19 Savona Liguria 19/07/19 Alessandria Piemonte 57 19/07/19 Potenza Basilicata 77 19/07/19 A1 Emilia Romagna Fidenza 21/07/19 Brescia Lombardia 61 21/07/19 Forlì Cesena Emilia Romagna 60 22/07/19 Bologna Emilia Romagna 43 23/07/19 Perugia Umbria 63 23/07/19 Roma Lazio 63 24/07/19 Brescia Lombardia 70 25/07/19 Verona Veneto 57 25/07/19 Bologna Emilia Romagna 44 25/07/19 Lodi Lombardia 34 26/07/19 Pescara Abruzzo 74 25/07/19 Roma Lazio 35 27/07/19 Venezia veneto 80 27/07/19 Pordenone Friuli Venezia Giulia 77 28/07/19 Alessandria Piemonte 29/07/19 Latina Lazio 30/07/19 Forlì Cesena Emilia Romagna 53 30/07/19 Raccordo A14 Emilia Romagna 68 30/07/19 Trapani Sicilia 52 31/07/19 Cremona Lombardia 75 31/07/19 Roma Lazio 47 31/07/19 A14 Abruzzo 57 01/08/19 firenze toscana 27 05/08/19 A14 Nei pressi di Bologna 05/08/19 A14 Nei pressi di Bologna 06/08/19 Caserta Campania 50 06/08/19 Imperia Liguria 07/08/19 Ferrara Emilia Romagna 59 07/08/19 Savona Liguria 76 07/08/19 Savona Liguria 35 07/08/19 Prato Toscana 57 08/08/19 Frosinone Lazio 85 19/08/19 Terni Umbria 69 19/08/19 Gorizia Friuli Venezia Giulia 55 15/08/19 Reggio Calabria Calabria 16/08/19 Pesaro Urbino marche 78 18/08/19 Oristano Sardegna 70 16/08/19 Piacenza Emilia Romagna 41 17/08/19 Milano Lombardia 54 15/08/19 Mantova Lombardia 17/08/19 Trento Trentino Alto Adige 15/08/19 Bergamo Lombardia 29 14/08/19 Novara Piemonte 82 10/08/19 Belluno Veneto 10/08/19 pavia Lombardia 56 10/08/19 Arezzo Toscana 75 10/08/19 cremona Lombardia 45 12/08/19 Brescia Lombardia 46 22/08/19 Grosseto Toscana 84 23/08/19 Brindisi Puglia 34 20/08/19 Ancona Marche 57 21/08/19 Benevento Campania 27 19/08/19 Mantova Lombardia 51 18/08/19 Rimini Emilia Romagna 37 18/08/19 L'Aquila Abruzzo 66 19/08/19 Gorizia Friuli Venezia Giulia 55 23/08/19 Perugia Umbria 69 18/08/19 Novara Piemonte 61 17/08/19 Catania Sicilia 45 20/08/19 Parma Emilia Romagna 37 24/08/19 Bolzano Trentino Alto Adige 34 25/08/19 Cremona Lombardia 62 25/08/19 L'Aquila Abruzzo 28 25/08/19 Milano Lombardia 40 26/08/19 Cuneo Piemonte 49 28/08/19 Brescia Lombardia 28/08/19 Ghana 66 28/08/19 Cremona Lombardia 43 29/08/19 Matera Basilicata 51 29/08/19 Matera Basilicata 53 30/08/19 Frosinone Lazio 57 30/08/19 Treviso Veneto 30/08/19 Livorno Toscana 30/08/19 Varese Lombardia 39 30/08/19 A12 31/08/19 A1 Scandicci 57 01/09/19 Catanzaro Calabria 49 02/09/19 Crotone Calabria 50 02/09/19 latina Lazio 64 02/09/19 Piacenza Emilia Romagna 86 04/09/19 latina Lazio 53 04/09/19 Svizzera 54 04/09/19 Potenza Potenza 52 05/09/19 Nuoro Sardegna 59 05/09/19 Livorno Toscana 28 05/09/19 Brescia Lombardia 48 05/09/19 Parma Emilia Romagna 05/09/19 Imperia Liguria 72 07/09/19 Benevento Campania 57 06/09/19 Ascoli Piceno marche 80 08/09/19 A21 Asti 08/09/19 Roma Lazio 47 08/09/19 Arezzo Toscana 82 09/09/19 Trento Trentino Alto Adige 36 09/09/19 macerata marche 58 10/09/19 Trento Trentino Alto Adige 50 10/09/19 Palermo Sicilia 38 10/09/19 Bari puglia 11/09/19 Cosenza Calabria 54 12/09/19 Messina Sicilia 72 12/09/19 Udine Friuli Venezia Giulia 66 12/09/19 Pavia Lombardia 12/09/19 Pavia Lombardia 12/09/19 Pavia Lombardia 12/09/19 Pavia Lombardia 12/09/19 bologna Emilia Romagna 92 13/09/19 bari Puglia 28 13/09/19 Catania Sicilia 13/09/19 Lecco Lombardia 38 13/09/19 Caserta Campania 13/09/19 Torino Piemonte 40 15/09/19 A14 Puglia 23 17/09/19 Como Lombardia 17/09/19 Brescia Lombardia 52 17/09/19 Asti Piemonte 90 17/09/19 A14 52 17/09/19 Foggia Puglia 67 18/09/19 Roma Lazio 55 18/09/19 Bolzano Trentino Alto Adige 18/09/19 Prato Toscana 43 19/09/19 Forlì Cesena Emilia Romagna 75 20/09/19 Brescia Lombardia 39 20/09/19 Mantova Lombardia 38 20/09/19 Vicenza Veneto 75 20/09/19 Ravenna Emilia Romagna 39 21/09/19 Benevento Campania 59 22/09/19 Rimini Emilia Romagna 72 22/09/19 Treviso Veneto 84 24/09/19 Agrigento Sicilia 54 24/09/19 Monza Lombardia 49 24/09/19 Salerno Campania 50 24/09/19 Novara Piemonte 30 24/09/19 Verona Veneto 25/09/19 Napoli Campania 68 25/09/19 Friuli Venezia Giulia 45 25/09/19 Ragusa Sicilia 26/09/19 Cosenza Calabria 65 27/09/19 Bologna Emilia Romagna 49 27/09/19 Frosinone Lazio 60 27/09/19 Bologna Emilia Romagna 47 28/09/19 Triste Friuli Venezia Giulia 40 28/09/19 Grosseto toscana 57 29/09/19 Agrigento Sicilia 80 30/09/19 Salerno Campania 79 30/09/19 Bologna Emilia Romagna 21 30/09/19 A32 30/09/19 Frosinone Lazio 40 29/09/19 Salerno Campania 79 01/10/19 Avellino Campania 75 01/10/19 Alessandria Piemonte 39 03/10/19 Bolzano Trentino Alto Adige 62 04/10/19 Salerno Campania 41 04/10/19 Pescara Abruzzo 81 04/10/19 Triste Friuli Venezia Giulia 31 04/10/19 Triste Friuli Venezia Giulia 31 04/10/19 asti Piemonte 23 05/10/19 Sondrio Lombardia 60 05/10/19 Varese Lombardia 38 04/10/19 Crotone Calabria 43 04/10/19 Bergamo Lombardia 57 06/10/19 Brescia Lombardia 78 07/10/19 Verona Veneto 66 07/10/19 Cuneo Piemonte 56 07-ott Mare 24 09/10/19 Perugia Umbria 57 10/10/19 Rieti Lazio 77 11/10/19 Svizzera 11/10/19 Pisa toscana 57 11/10/19 Siracusa Sicilia 11/10/19 Vicenza Veneto 57 12/10/19 Cuneo Piemonte 32 14/10/19 Livorno Toscana 57 14/10/19 Ancona Marche 57 14/10/19 Chieti Abruzzo 69 15/10/19 Modena Emilia Romagna 73 14/10/19 Campobasso Molise 58 16/10/19 Napoli 52 16/10/19 Belluno Veneto 16/10/19 Belluno Veneto 62 16/10/19 A14 a Castelnuovo del Garda 16/10/19 Sassari Sardegna 16/10/19 Reggio Emilia Emilia Romagna 17/10/19 Ferrara Emilia Romagna 81 17/10/19 Sassari Sardegna 84 18/10/19 L'Aquila Abruzzo 61 18/10/19 Lecce Puglia 67 18/10/19 Cuneo Piemonte 33 18/10/19 Avellino Campania 53 19/10/19 Roma Roma 26 19/10/19 A21 Manerbio 57 19/10/19 A25 19/10/19 Messina Sicilia 56 11/10/19 Vicenza Veneto 73

mercoledì 23 ottobre 2019

Quando per le morti sul lavoro ci si mette di mezzo anche la sfortuna. Muore un tassista per l'alluvione nell'alessandrino

Dipserso il corpo del tassista è stato trovato dopo diverse ore La vettura è stata travolta dall’acqua di un rio che ha esondato. Il cliente, un brasiliano, è stato ritrovato vivo e sta bene. Si è salvato aggrappandosi a un albero che ha resistito alla furia della natura. Il tassista che in un primo momento sembrava genovese in realtà è un noleggiatore di Sale (Alessandria), dopo aver fatto una verifica nel registro del Comune di Genova.

martedì 22 ottobre 2019

Di questo passo supereremo l'incredibile numero di morti sui luoghi di lavoro del 2018, ma siamo già a 15% in più rispetto al 2008 l'anno di apertura dell'Osservatorio

Si, fino a pochi mesi fa sembrava ci fosse una regressione nel numero di morti rispetto al 2018, ma questa mattina sono andato a vedere quanti erano i morti dall'inizio dell'anno al 23 ottobre 2018, erano quel giorno 591, sono oggi dall'inizio dell'anno 582 (tutti registrati per data, luogo della tragedia, identità, che non pubblicheremo, professione e nazionalità come faremo vedere più avanti ai visitatori del blog) di questo passo non è escluso che arrivati alla fine dell'anno ci sia addirittura un aumento rispetto all'orribile 2018. In rete circolano dei sedicenti "contamorti sul lavoro" che sanno bene che sono molti di più (noi siamo già a oltre 1100 morti complessivi) ma nonostante questo, continuano a diffondere un numero di morti enormemente inferiore alla realtà, non rispettanto neppure la pravacy che tanti familiari di morti sul lavoro vorrebbero. ringrazio le migliaia di visitaori del blog di questi giorni: sapete che il mio è un lavoro serioe scrupoloso fatto senza interessi di sorte. carlo Soricelli

domenica 20 ottobre 2019

Di lavoro si muore anche il sabato: sono stati 4 i morti di ieri

Dopo i 4 morti di venerdì ci sono stati altri 4 morti per infortuni anche il sabato. Muore un 26enne in provincia di Roma, è finito contro un muro mentre collaudava una moto nell'officina dove lavorava. In provincia di Messina è morto dopo dieci giorni di agonia S.C di 56 anni. La famiglia ha donato gli organi. sono due gli autrapsortatori ad aver perso la vita per incidenti stradali: Sull'A21 e sull'A25. Non ho più parole per indignarmi, tanto non conta niente, quando arrivano lassù di dimenticano tutti delle promesse fatte e dell'impegno che avrebbero dovuto avere.

sabato 19 ottobre 2019

Sono 4 i morti sui luoghi di lavoro il 19 ottobre: nelle province di L'Aquila, di Avellinio, di Lecce e di Cuneo

Aveva solo 33 anni A.B rimasto ucciso nella provincia di Cuneo colpito da un macchianario su cui stava lavorando. sono 3 in appena 10 giorni i morti in questa provincia. Un autotrasportatore è stato investito a piedi in Abruzzo; nella provincia di lecce un agricoltore è morto dissanguato con la motosega mentre potava gli ulivi, un altro agricoltore ha perso la vita travolto dall'albero che stava tagliando. Continua inesorabile la strage: si alternano governi di ogni colore, ma nulla cambia in quest'Italia che non tutela la vita dei proorpi lavoratori

venerdì 18 ottobre 2019

Cari amici, aiutiamo Matteo Mondini che ha subito un gravissimo infortunio con la perdita di un braccio e ha subito oltre 30 interventi chirurgici

Sono Matteo Mondini papà di Nicolò e Tommaso, molti di voi conoscono la mia battaglia per la sicurezza sul lavoro infatti ad oggi non ho ancora ricevuto nemmeno un centesimo di risarcimento per il gravissimo infortunio sul lavoro nel quale sono rimasto folgorato da una scossa elettrica per la mancanza del salvavita dove ho perso il braccio ed ho subito un gravissimo danneggiamento al cuore . Da padre e da marito non avrei mai pensato di dover arrivare dopo nove anni a chiedervi aiuto perché ad oggi ancora non sono stato risarcito.Vi chiedo di potermi sostenere perché in questi lunghi nove anni oltre a non essere più il padre di famiglia che si è sempre occupato della sua famiglia a 360 gradi , tutte le risorse della mia famiglia sono terminate e non riesco a vedere il futuro davanti a noi . Grazie a tutti Matteo e famiglia
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Aumento dei morti per infortunio sui luoghi di lavoro del 9,5% rispetto al 19 ottobre del 2008

Rispetto ll'anno di apertura dell'Osservatorio siamo a contare ben 57 morti ssui luoghi di lavoro in più: chi parla di cali ogni anno dice delle bugie. Noi li monitoriamo tutti e non temiamo smentite: un piccolo decremento c'è rispetto all'orribile 2018 che è stato l'anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando è stato aperto l'Osservatorio

giovedì 17 ottobre 2019

sei morti sul lavoro il 16 ottobre

Sei morti sul lavoro anche il 16 ottobre, nelle province di: Sassari, dove ha perso la vita un agricoltore schiacciato dal trattore che è morto dopo una settimana d’agonia, Nella provincia di Napoli ha perso la vita un bracciante, due i morti nella provincia di Belluno;un agricoltore ha perso la vita sul trattore travolto da massi, un boscaiolo è caduto da un albero, perdono la vita in incidenti un artigiano e un autotrasportatore. Anche il 2019, come il 2018 sarà un anno orribile per chi lavora. Non date retta a chi per protagonismo malato, per interesse economico diffonde dati parziali su queste tragedie che non sono mai state così tanto da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l'Osservatorio

martedì 15 ottobre 2019

Anche il giorno 14 ottobre sono morti tre lavoratori sui luoghi di lavoro: muore dopo 5 mesi di agonia G.C per lo scoppio di una centrale termica https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/

Sono 3 i lavoratori morti per infortunii sui luoghi di lavoro: perde la vita G.C per lo scoppio di una centrale termica: un'agonia durata cinque mesi che non è servita a salvargli la vita. perde la vita un antennista a Livorno cadendo da una scala. non poteva mancare un altro agricoltore schiacciato dal trattore nella provincia di Ancona; la vittima aveva 69 anni. Sonogià 19 i morti schiacciati dal trattore da quando abbiamo come Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova; sono 123 dall'inzio dell'anno a perdere la vita in questo modo orrendo. Col nuovo governo e alla guida del Ministero del lavoro Nunzia Catarfo sono già morti in poco più di un mese 78 lavoratori sui luoghi di lavoro e oltre 150 con i morti sulle strade e in itinere. Nulla di nuovo con questo nuovo governo, nulla cambia su questo fronte. Normalmente non metto quasi mai l'identità della vittima: stilare un elenco non nome e cognome non è rispettoso della pravacy e ci sono familiari che si sono indignati e due denunce per chi strumentalmente utilizza i loro cari in elenchi che di umano non hanno niente. Guarda il video suklla strage di agricoltori se non l'hai ancora visto https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/

lunedì 14 ottobre 2019

Ieri era domenica si commemoravano i morti sul lavoro, ma anche ieri 13 ottobre è morto un lavoratore di 32 anni

Aleksander Thani aveva solo 32 anni ed è morto travolto da un macchinario che raccoglie fagioli. Ieri tutti i media e i politici si "occupavano" dei morti sul lavoro, le solite chiacchiere che durano lo spazio di una dichiarazione per la stampa. La strage è continuata pure ieri, viene diffuso un numero di lavoratori morti sul lavoro molto inferiore perchè nessuno, se non questo osservatorio li monitora tutti, indipendente mente dal lavoro svolto e dall'assicurazione con la quale sono assicurati le vittime sul lavoro, molti morti neppure ce l'hanno. Ma, anche grazie a questo Osservatorio visitato da centinaia a volte migliaia di persone ogni giorno la consapevolezza tra gli italiani che la strage è molto più ampia: ci sono interessi enormi anche su queste tragedie; lo constatato più di una volta. Interessi politici, economici, mediatici, di opportunisti che sembrano che vivono solo per avere un articolo di giornale e che diffondono, ben sapendo che i morti sul lavoro sono molti di più un numero di morti enormente inferiore. Ma a forza di denunciare cominciano seriamente ad occuparsi della strage di agricioltori schiacciati dal trattore già 122 dall'inizio dell'anno e 17 in poco più di un mese del nuovo governo. Certo non citano mai l'Osservatorio, troppo umiliante per loro che dovrebbero occuparsene in prima persona. E non l'hanno fatto nonostante sapevano e sanno di questa strage nella strage. Ma va bene così l'importante è che finalmente se ne occupino. Carlo soricelli

sabato 12 ottobre 2019

Gli oltre 500 lavoratori che muoiono per infortuni sul lavoro e che ogni anno resuscitano

Da 12 anni ho aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro era il 1° gennaio 2008 http://cadutisullavoro.blogspot.it e da allora ho constatato che addirittura c’è stato un netto peggioramento: erano 500 i morti sui Luoghi di Lavoro dal 1° gennaio all’11 ottobre del 2008, sono dal 1°gennaio 2019 a oggi 561, con un peggioramento del 10,5%. Chi parla di cali parla per sé, e non per quelle migliaia di lavoratori che sono spariti dalle statistiche: sono oltre 17000 i lavoratori morti da quell’anno per infortuni sul lavoro, da ormai un decennio lo scrivo a tutti: che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che diffonde INAIL: che quelle morti che diffonde sono solo denunce che gli arrivano dal territorio, e non è un monitoraggio che fa autonomamente quell’Istituto. Un terzo delle denunce, tra l’altro parziali, l’anno dopo non vengono riconosciute da quell’Istituto dello Stato come morti sul lavoro di loro competenza: ed è giusto così, visto che tantissimi morti sul lavoro non sono assicurati all’INAIL. Ma però non viene mai detto chiaramente. Ma chi rappresenta INAIL? Tutti i lavoratori italiani che muoiono lavorando? No, solo una parte di essi. Sarebbe opportuno che lo Stato crei un Istituto apposito che autonomamente monitori tutte le morti sul lavoro. Noi lo facciamo autonomamente da 12 anni. Ma purtroppo non abbiamo l’autorevolezza necessaria e ci sentiamo come Davide che combatte contro Golia: già anni fa il Giudice Guariniello chiedeva una Procura Nazionale per questo fenomeno che porta il lutto in migliaia di famiglie ogni anno. E neppure lui è riuscito a scalfire quella coltre di silenzio che c’è su questo fenomeno, con interessi enormi. È ora che i media vadano a vedere se quello che ho denunciato tutti questi anni è vero: la politica è troppo schierata e succube dei veri poteri forti che co sono in questo Paese. Mai ho sentito un politico, anche quelli che dicono di essere dei “cittadini” dire o fare qualcosa contro questa strage dimenticata: tantissimi militanti di Cinque Stelle hanno mandato mail o contattato i deputati e senatori di riferimento, ma nessuno di questi, anche quelli che sono nelle Commissioni Lavoro si sono mai fatti sentire. Eppure scrivo a tutti da anni, e le mail arrivano a tutti ogni mese: che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che vengono diffusi. Allora cari “cittadini” che avete anche il Ministro del Lavoro È possibile che a nessuno venga in mente e la voglia d’andare a vedere se è vera ch3e questa “bomba” sociale che sono le morti sul lavoro, spariscono come fantasmi? Possibile che a nessuno interessi la vita di oltre 500 lavoratori morti sul lavoro che con un colpo di genio e con una bacchetta magica spariscono dalle statistiche? Come giustificare del resto i miliardi di euro spesi sulla Sicurezza senza avere nessun risultato concreto? Come vengono spesi questi soldi della collettività? Chi controlla se vengono spesi bene o male? Chi muore lavorando in nero è un morto sul lavoro o no? I poliziotti morti a Triste sono da considerare morti sul lavoro o no? L’agricoltore che muore schiacciato dal trattore (già 121 quest’anno) sono da considerare morti sul lavoro o no? il lavoratore che va autonomamente a lavorare con un mezzo proprio e ha in itinere un infortunio mortale è da considerare morto sul lavoro o no? Chiediamo all’INAIL come li considera, se li mette tra i morti sul lavoro. Per me che li monitoro da 12 anni Si, sono morti sul lavoro che vanno inseriti come morti sul lavoro, allora si che si vedrebbe di cosa stiamo parlando e la vera dimensione del fenomeno. L’Osservatorio il 29 settembre ha anche fatto uno sciopero dal web per sensibilizzare gli italiani e in migliaia hanno aderito. Ma non basta, non bastano neppure gli oltre 2000000 di visitatori che sono venuti a visitare l’Osservatorio in questi 12 anni. Ma a forza di denunciare, denunciare e denunciare posso orgogliosamente dire che la sensibilità rispetto a 12 anni fa è enormemente aumentata. Lasciato solo da tutti, tolta l’amicizia da diversi fideisti e trafficoni di partito: e l’elenco è lunghissimo. Ormai ho 70 anni, ne avevo 58 quando mi sono imbarcato in questa avventura; mi volete fare un regalo prima che passi a miglior vita? Volete finalmente occuparvi di queste tragedie che sono le morti sul lavoro? Situazione ad oggi delle morti sul lavoro dall’inizio dell’anno a oggi 12 ottobre: sono morti complessivamente 1130 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere), di questi ben 561 sui luoghi di lavoro e oltre 1130 se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere. il 30% di tutti i morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) ha oltre 60 anni, oltre il 30% muoiono in agricoltura, il 60% in questa categoria muoiono schiacciati dal trattore. Le cadute dall’alto dei tetti e delle impalcature sono la principale causa di morte in edilizia. L’autotrasporto è la terza causa di morte, a pari dell’Industria di tutte le categorie. Le industrie con più di 15 lavoratori hanno pochissimi

venerdì 11 ottobre 2019

Muore un altro agricoltore schiacciato dal trattore è la 122esima vittima dall'inzio dell'anno e la 17esima con il nuovo governo insediato il 10 settembre

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/ Muore nella provincia di Rieti Vittorio Spelndori dopo essere stato schiacciato dal trattore. Dal giorno in cui ho girato il video il 4 giugno sono morti in modo così atroce altri 71 agricoltori

martedì 8 ottobre 2019

Niente di nuovo. Tutto normale: tre morti sui luoghi di lavoro anche il 7 ottobre. La politica è impegnata in tutt'altre emergenze: la vita di chi lavora non conta niente

La strage continua: fanno tavoli istituzionali contro queste tragedie. i Cinque Stelle che hanno il ministro del Lavoro si scopre una volta al potere, il partito più istituzionale, parlano solo con le istituzioni, seppure dalla loro base arrivano sollecitazioni ad ascoltare quello che viene dai "cittadini" sul fronte delle morti sul lavoro. Invitiamo la ministra del Lavoro Catalfo ad ascoltare e sentire voci come quella dell'Osservatorio Indipendente di Bologna che monitorano i morti sul lavoro da 12 anni e senza interesse di sorta, e che non trucca il numero di morti sul lavoro. Abbiamo numeri ben più alti su queste tragedie. i morti sul lavoro l'Osservatorio li archivia tutti su apposite tabelle Excel per data della tragedia, provincia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sulla modalità dell'infortunio mortale. Ministra Catalfo i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che diffonde Inail. Ascolti anche i cittadini volontari che lo fanno per passione civile e non per mestiere. Non possono esistere morti sul lavoro di serie A e di serie B che spariscono dalle statistiche. Anche il giorno 7 ottobre c'è stata la solita strage di lavoratori. Un operaio ha perso la vita in provincia di Cuneo travolto da una gru. perde la vita anche un marittimo di 24 anni travolto insieme ai sui colleghi da un'onda anomala: era su una nave che navigava tra la Sardegna e l'Isola d'Elba. perde la vita ancora un agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Verona.

lunedì 7 ottobre 2019

Un altro agricoltore è morto schiacciato dal trattore nella provincia di Brescia

Con la morte il 6 ottobre di Cesare Bettoni schiacciato dal trattore il giorno 6 ottobre diventano 15 i morti schiacciati da questo mezzo col nuovo governo che ha alla guida la Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, ex sindacalista della CGIL. Sono già 120 a morire in questo modo atroce dall'inizio dell'anno. Una strage nella strage che lascia ammutoliti, ma solo i cittadini normali, non la politica che se dovrebbe occupare. Guarda il video del 4 giugno da quel giorno ne sono morti altri 72 https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/?fref=mentions

domenica 6 ottobre 2019

Altri due morti anche il 5 ottobre, uno di questi schiacciato dal trattore è il 119esimo dall'inzio dell'anno. Guarda il video della strage in agricoltura nhttps://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4MDkxMTExMTc2Njc/

Continua la strage anche il 5 ottobre: hanno perso la vita altri due lavoratori, in Provincia di varese un 38enne ha perso la vita travolto da un carico sospeso. Ha perso la vita un altro agricoltore schiacciato dal trattore il 60enne Fesderico poggi che è il 119esino a predere la vita schiacciato dal questo mezzo dall'inzio dell'anno e il 15 con il nuovo governo entrato in carica il 10 settembre. Guarda il video https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4MDkxMTExMTc2Njc/ il giorno 4 giugno quando l'ho girato per sensibilizzare su questa strage nella strage gli schiacciati dal trattore erano 48 dall'inizio dell'anno, oggi sono diventati 119

sabato 5 ottobre 2019

4 ottobre: un altro giorno orrendo: sono sei i lavoratori morti il giorno 4 ottobre.

Oltre ai due poliziotti Pierluigi Rotta 34 anni e Matteo Demenego 31, morti in una sparatoria in questura a Trieste ci sono stati altri 4 morti. Nell’astigiano è morto un giovane di 23 anni mentre stava vendemmiando in un’azienda agricola, era su un rimorchio su cui stava lavorando, è caduto dal mezzo battendo violentemente la testa, riportando un trauma alla testa, con emorragia celebrale che gli è stato fatale. S.I era un richiedente asilo, Il povero giovane lavorava in regola, è possibile con la richiesta di asilo? Un operaio, Mauro Angiono, di 48 anni, è morto stamani a Crotone, per la caduta da un’impalcatura, da un’altezza di 15 metri. Vincenzo Caccia, artigiano di 57 anni, è morto sul lavoro, per essere caduto da un terrapieno, da un’altezza di 4 metri la tragedia in provincia di Bergamo. Un anziano agricoltore è morto in provincia di Pescara mentre bruciava sterpaglia. Una strage continua e che non conosce soste. Sono già 10 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro in ottobre, 550 dall’inizio dell’anno, con i morti sulle strade e in itinere si superano già i 1100 morti, 117 di questi schiacciati dal trattore

venerdì 4 ottobre 2019

Intervista di Enrico Pasini a carlo soricelli sui morti schiacciati dal trattore

Testo di Enrico Pasini – nella foto Carlo Soricelli Incontro Carlo Soricelli tutte le mattine in edicola poco prima di andare al lavoro. Arriva da Ceretolo e passeggia fino a Riale per prendere il giornale. Non di rado ci fermiamo a fare due chiacchiere. Si parla di tutto con lui in quei pochi minuti, si spazia dalla politica al calcio, fino all’arte. E’ un ex metalmeccanico in pensione ed è un artista ancora in attività. Abita a Casalecchio, è originario di Benevento, in cima all’Appennino, dove sono più i lupi che gli esseri umani, nascosta nella foresta tra Emilia e Toscana, ha una casa. E’ allestita anche a museo, abitata dalle sue opere, spesso di denuncia, che negli anni ha realizzato e che gli sono valse anche diversi riconoscimenti. Circa 12 anni fa Soricelli ha aperto l’Osservatorio Indipendente morti sul lavoro, (http://cadutisullavoro.blogspot.com/?m=0)e in questo lasso di tempo i morti che ha monitorato sono stai più di 17 mila, padri, madri, figli, nipoti, che si guadagnavano da vivere e invece hanno trovato la morte. Questo numero impressionante lo definisce: Strage ! E in questa strage il suo grido più forte, profondo e inascoltato è quello per le morti di centinaia di agricoltori arrivate per ribaltamento del trattore che guidavano e dal successivo schiacciamento sul terreno che stavano curando. Un problema che nel solo 2019 ha causato già 117 morti, 13 nel solo settembre quando l’attività di aratura è nel pieno del suo svolgere. Carlo denuncia da anni questo problema portando questi tristi, ma freddi e precisi numeri nelle aule parlamentari e negli uffici tecnici, eppure il contatore del suo osservatorio non si ferma e le famiglie distrutte dalla più grande incoerenza di questo mondo, morire sul lavoro, non si ferma. Nessuno ancora è riuscito a fermare questa strage. La notizia del ragazzo di 21 anni morto mentre stava aiutando il fratello nei campi a Monte San Pietro, mi ha obbligato a contattare Carlo per capire come sia possibile morire in questo modo nel 2020. Arturo stava guidando il trattore su un pendio che probabilmente anche quel potente mezzo non poteva affrontare. Il trattore si è rovesciato e l’ha trascinato sotto di lui schiacciandolo su quella terra che lui stesso stava curando e portandoli via la sua vita. Aveva solo 21 anni. Era in sicurezza Arturo? Le cinture erano allacciate? Il mezzo poteva affrontare quel lavoro? Arturo aveva l’esperienza necessaria per quel genere di lavoro? Le autorità competenti lo stanno accertando, ma quel che è certo che un ragazzo di 21 anni è morto mentre lavorava. Carlo cosa ti ha spinto, ormai 12 anni fa, ad aprire l’Osservatorio Indipendente delle Morti sul Lavoro? Quando ti sei accorto dell’elevato numero di agricoltori che morivano ribaltandosi con il trattore mentre lavoravano i campi? Ho cominciato a monitorare i morti sul lavoro 20 giorni dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino dove morirono 7 operai. Cercavo notizie aggiornate sul numero di morti e quelle più recenti andavano dai sei mesi ad un anno addietro. Erano le statistiche INAIL che allora diffondeva solo dopo diversi mesi. Mi chiesi com’era possibile, coi mezzi tecnologici che c’erano, non sapere quanti morti c’erano stati nel 2007. Con l’aiuto dei miei due figli cominciai a farlo io: da allora i morti sul lavoro sono tutti registrati su tabelle Excel, divisi per anno, giorno della tragedia, località della morte, anni della vittima, identità, professione, nazionalità e modalità della tragedia. Mi sono accorto di questa strage degli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2010 quando ho cominciato a vedere sulle tabelle Excel in quanti morivano in agricoltura guidando questo mezzo. Sui luoghi di lavoro un morto su cinque, (escluso itinere), muore schiacciato dal trattore e nel comparto agricolo sono il 60% ogni anno. Non lavoro nell’agricoltura ma personalmente ho già partecipato a diversi corsi obbligatori pagati dalla mia azienda riguardanti la sicurezza sul lavoro. È realmente un problema di norme e leggi oppure è anche e soprattutto un problema culturale, e del nostro sfrenato modo di vivere, quello del morire mentre si lavora? E’ un problema culturale e di norme non rispettate. In questi anni la politica ha sempre fatto leggi per far diminuire la Sicurezza dei lavoratori: pensa che l’obbligo di aver un patentino per guidare i trattori, una legge europea del 2003, è entrata in vigore in Italia da pochi mesi, con tra l’altro un esame annacquato come capita spesso qui in Italia. Nelle aziende piccole o piccolissime le normative non sono mai rispettate, dove c’è il sindacato e un rappresentante della Sicurezza i morti sono quasi inesistenti. Ma il Sindacato non riesce ad arrivare in queste aziende molto piccole. Prima di far lavorare un operatore in agricoltura, o ancor peggio in edilizia, dovrebbe essere obbligatorio un corso dove si addestra chi svolge lavori pericolosi, sui rischi, sui diritti e soprattutto sui doveri. Nel 2020 come è possibile morire ancora ribaltandosi con un trattore. Quali sono le norme che ne regolano la guida e il lavoro? Quali le tecnologie che si usano o si potrebbero e dovrebbero usare? Schiacciati dal trattore in questi 12 anni sono stati oltre 1600. Già 117 quest’anno e tre negli ultimi due giorni, una strage nella strage di cui nessuno si occupa. Occorrerebbe una grande campagna informativa sulla pericolosità del mezzo che uccide anche se non commetti errori. Il terreno collinare è infido, soprattutto dopo alcuni giorni dall’ultima pioggia, sembra asciutto poi invece a mezzo metro sotto terra è cedevole e quando in collina, o vicino a un canale, fai una manovra, cede di lato e travolge il guidatore. Occorrerebbe mettere a disposizione soldi VERI per rinnovare il parco trattori. Quelli dell’ultima generazione sono molto più sicuri, ci sono quelli che addirittura si guidano da terra, così il guidatore non viene travolto. Ci vorrebbero degli incentivi per acquistare nuovi mezzi, invece, in un settore che vive già di guadagni minimi, gira voce che si voglia aumentare l’aliquota sul gasolio per agricoltura. L’agricoltura potrebbe essere un volano importante per la nostra crescita, invece sembra la si voglia limitare il più possibile. Non sembra anche a te così? Sì, è cosi. Fanno trasmissioni in RAI dove si parla sempre delle eccellenze in agricoltura, ma mai delle numerosissime tragedie che ci sono sui campi. Se l’agricoltura desse da vivere bene ci sarebbe un forte ricambio generazionale e si risolverebbe il problema della disoccupazione giovanile. Ma gli agricoltori sono strozzati sui prezzi dalle grandi catene di distribuzione che impongono prezzi stracciati per i prodotti agricoli compresi carne, latte e formaggi. Non ci sono leggi? O sono troppe e quelle che ci sono non captano la realtà e le sue problematiche? Le leggi ci sono, ma quasi nessuno le rispetta. Solo dove ci sono un controllo sindacale e un rappresentante della Sicurezza si è abbastanza sicuri. Certo si può anche morire per una serie di coincidenze sfortunate, ma in questi 12 anni ne ho viste ben poche. Lo Stato può fare tantissimo, aumentando i controlli e gli ispettori, le leggi ci sono e molto avanzate, solo che non vengono rispettate. Si potrebbe dimezzare la disoccupazione se si prendessero di petto queste tragedie che sono dovute soprattutto al menefreghismo di chi ci ha governati. Se ci fosse la volontà politica le morti sul lavoro si dimezzerebbero in poco tempo, ma della vita di chi lavora alla politica non interessa. Carlo lo urla, il suo è uno sfogo di pura rabbia, dopo anni di denunce inascoltate. TUTTI COLORO CHE SI SONO SUCCEDUTI AL GOVERNO DEL PAESE IN QUESTI 12 ANNI HANNO AVUTO LO STESSO ATTEGGIAMENTO, LA STESSA INDIFFERENZA. E questo capita perché i lavoratori, pur essendo decine di milioni, non hanno nessuna rappresentanza in Parlamento. Le parole di Carlo sono chiare, non lasciano spazio ad equivoci. La politica non deve limitarsi a dare il compitino e poi lavarsene le mani, deve anche controllarlo e correggerlo dove occorre. L’Italia è piena di leggi, ce ne sono anche troppe, spesso creano un intricato gomitolo che è impossibile districare e questo gomitolo si è creato perché tutte quelle leggi non sono controllate. Lo Stato e la politica sono viste dal cittadino come il professore cattivo che impone e non spiega, giudica e non educa, invece dovrebbero essere visti come quel professore, rigido e intransigente, che però con i suoi modi riesce a farti studiare e che una volta finito il corso di studi rimane legato a te tutta la vita. La politica deve riprendere a fare cultura, senza paura ed eliminando quello stato di perenne campagna elettorale in cui ci fa vivere. Solo così si potranno evitare tragedie come quella di Arturo, solo così potremmo rispettare l’articolo 1 della nostra Costituzione. Perché uno Stato che è fondato sul lavoro e lascia morire i propri figli mentre lavorano, è uno Stato Anticostituzionale. Proprio pochi minuti prima di scrivere questo articolo Carlo Soricelli mi ha chiamato per informarmi dell’ennesimo morto schiacciato dal trattore. È un sessantenne di Bolzano. A Bolzano, in questo 2019, è il quinto morto, il secondo è stato un bimbo di 18 mesi investito dentro il suo passeggino da un ottantenne alla guida di un trattore che, svoltando, non si era accorto della presenza della mamma con il passeggino. Il tempo passa e il contatore non si ferma.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?