morti sul lavoro al 17aprile 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 19 aprile Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 316 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 420 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 31 (48) Milano 5, Bergamo 2 Brescia 10 Como 1 Cremona 3 Lecco 1 Lodi Mantova 3 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 29 (38 ) Napoli 9, Avellino 4 Benevento , Caserta 8 Salerno 7 TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 30 (37 ) Bologna 12 Rimini 1 Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza 1 SICILIA 21(28) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 4 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 3 VENETO 20 (25) Venezia 3 Belluno 1 Padova‎ 2 Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19) Bolzano 6 Trento 7 PIEMONTE 15 (20) Torino 5 Alessandria 2 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 3 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 LAZIO 17 (27) Roma 6 Viterbo 2 Frosinone 5 Latina 1 Rieti PUGLIA 20 (28) Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3 Lecce 4 Taranto 3 SARDEGNA 10 (14) Cagliari 3 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 MARCHE 10 (14) Ancona 3 Macerata 5 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 6 (8) Genova 2 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7) Perugia 5 Terni CALABRIA 8 (11) Catanzaro 3 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 1 BASILICATA 5 (8) Potenza 4 Matera 1 Molise 3 (4) Campobasso 2 Isernia1 VALLE D’AOSTA 2 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 37 gli schiacciati dal trattore 27 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 42 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori, medici ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi Strage di lavoratori anziani; dai 61 anni in su sono 152 su 316 di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola, agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono lavorando. Tantissime le donne che muoiono lavorando, soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso, altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli ormai sono una minoranza. Gli stranieri sotto i 60 anni sono già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni, albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia 44 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni) 16 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano gli alberi

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

Translate (traduci nella tua lingua)

venerdì 30 aprile 2021

Un giovedì di sangue con 5 lavoratori morti nelle province di Taranto(2), di Vicenza, di Potenza e in un Cantiere Amazon a Alessandria, dove sono rimasti feriti anche altri tre operai. Muore Mattia Battistelli (nella foto) un operaio di soli 23 anni, la tragedia a Montebelluna in Veneto

Muore operaio in un cantiere Amazon. L’incidente è avvenuto alle 8,50 in un cantiere della logistica di Amazon che si trova dietro il polo commerciale Marengo Retail Park nei pressi di Alessandria. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri, oltre ai medici del 118. Oltre all’operaio deceduto, altri tre colleghi sono rimasti feriti e ora si trovano al pronto soccorso della citta’. Non e’ ancora chiaro quanto accaduto, ma dalle prime informazioni sarebbe crollato parzialmente un solaio del capannone industriale coinvolgendo i quattro operai. Sul posto i carabinieri e i tecnici dello Spresal per i rilievi. Si tratta del terzo incidente sul lavoro in altrettanti giorni in Piemonte: il giorno prima è morto un altro lavoratore a Torino Mattia Battistelli è stato travolto da un carico da 15 quintali gli è precipitato addosso non lasciandogli scampo. È morto così il 23enne di Montebelluna Mattia Battistetti, operaio della ditta di Trevignano Altedil, specializzata nell’allestimento di ponteggi per l’edilizia. Stava lavorando questa mattina nel cantiere gestito dalla Bordignon costruzioni in via Magellano a Montebelluna, quando la gru, che insieme ad alcuni colleghi stava utilizzando per sollevare dei ponteggi, ha improvvisamente fatto precipitare il suo carico addosso al povero giovane che è morto sul colpo. Tragico incidente in provincia di Potenza dove è morto un operaio travolto da un escavatore che si è ribaltato: Antonio muore schiacciato. Dramma sul lavoro nelle scorse ore in Basilicata dove un operaio è morto tragicamente dopo essere rimasto schiacciato dall’escavatore su cui stava lavorando un cantiere stradale a Potenza. Muore nel porto di Taranto Natalino Albano Incidente sul lavoro nel pomeriggio di giovedì 29 aprile a Taranto, all’azienda Peyrani Sud L’incidente è accaduto mentre l’operaio era impegnato nelle operazioni di carico su una nave di pale eoliche : ad un certo punto parte dell’imbracatura si sarebbe sganciata Natalino Albano è quindi caduto sulla banchina ed è deceduto a causa del violento impatto. Secondo fonti sindacali, il lavoratore potrebbe essersi lanciato dalla nave nel timore di essere travolto dal carico. In Provincia di Taranto è morto anche un agricolto
re schiacciato dal trattore dopo uno scontro con un'automobile

mercoledì 28 aprile 2021

Muore a trent'anni travolto dal tronco che tagliava. In trasferta da Gallarate muore per infortunio sul lavoro a Torino, sotto gli occhi del fratello. A Udine muore edile 34enne cadendo da un tetto di un supermercato

Incidente sul lavoro in via Pignere a Vinovo di Torino. |Pierluigi Saporiti di Gallarate è morto schiacciato dalle lamiere: il tragico incidente sul lavoro nella mattinata a Vinovo, al confine con Candiolo. Nel piazzale antistante la ditta Ambrogio è morto Pierluigi Saporiti di 55 anni, di Albizzate (Varese) socio e dipedente della ditta Moset di Cassano Magnago (Varese), schiacciato dalle lamiere di un container che stava demolendo con una ruspa. La tragedia sotto gli occhi dei suoi fratelli che stavano lavorando insieme a lui. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Vinovo, i vigili del fuoco di Torino Lingotto e gli ispettori dello Spresal dell'Asl To5, a cui toccherà fare accertamenti su“ Muore cadendo dal tetto 34enne a Udine; Secondo una prima ricostruzione, poco prima delle 16, l'operaio stava eseguendo dei lavori di manutenzione sul tetto di un supermercato, quando ha perso l'equilibrio, precipitando al suolo da una notevole altezza. Il giovane è deceduto all'istante. Sul posto sono giunti il personale medico, i Vigili del fuoco e gli ispettori dell'Azienda sanitaria, che dovranno accertare le cause dell'incidente e il rispetto delle misure di sicurezza. La zona dove è avvenuto l'incidente è stato posto sotto sequestro. Travolto dal tronco che tagliava muore a trent'anni: la tragedia a Cavalese di Trento

lunedì 26 aprile 2021

Due agricoltori si sono ustionati come Gianni Morandi bruciando le sterpaglie ma sono morti per la gravità delle ustioni: è successo nelle province di Reggio Emilia e di Lecce. 25 Aprile di sangue con 3 morti sul lavoro

E' stato meno fortunato di Gianni Morandi il 65enne che a casina, nell'Appennino reggiano si è ustionato in modo grave da ucciderlo. Come capita sempre in questi casì probabilmente per il vento non è riuscito a spegnere il fuoco e nel cercarlo di spegnerlo a perso i sensi cadendo nelle fiamme. ma altri due agricoltori di 65 e 49 anni hanno perso la vita domenica 25 Aprile nelle province di Chieti e Cosenza, arriviamo a contare già 47 agricoltori schiacciati dal trattore dall'inzio dell'anno e nessuno fa neinte per cercare di alleviare questa autentica strage di agricoltori. Muore un altro agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Brescia

domenica 25 aprile 2021

Strage di agricoltori: a Recoaro Terme muore Eugenio Castagna il 42esimo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio del'anno. Non si vede nessun segnale di interessamento da parte del Ministro delle politiche Agricole Stefano Patuanelli . Cinquestelle uguali agli altri: stessa indifferenza sulla strage di lavoratori.

Tragedia a Recoaro Terme (Vicenza), nel primo pomeriggio di sabato. Poco dopo le 13 un passante, allarmato da un forte rumore, ha trovato un uomo, Eugenio Castagna, recoarese di 65 anni, schiacciato dal suo trattore e da un carico di legna. L'allarme è subito scattato e sul posto sono arrivati i carabinieri, un'ambulanza del Suem e l'elisoccorso di Verona. Le operazioni per rianimire il 65enne, sono però risultate vane: Castagna è morto per le gravi ferite dovute allo schiacciamento. Secondo una prima ricostruzione Castagna stava trasportando un carico di legna con il rimorchio attaccato al trattore che guidava su un terreno in pendenza. Il mezzo avrebbe perso l'equilibrio, travolgendo il 65enne che è rimasto schiacciato dal mezzo e da alcuni dei tronchi. E' il 42esimo morto schiacciato dall'inzio dell'anno, 149 nel 2019 e oltre 1700 da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l'Osservator
io

venerdì 23 aprile 2021

Muore artigiano di 50 anni nel bolognese, perdono la vita altri due agricoltori schiacciati dal trattore; già 41 sono morti in modo così orribile dall'inizio dell'anno

Tragedia sul lavoro a Camugnano di Bologna; un artigiano 50enne che è morto mentre stava riparando la caldaia in una scuola. La vittima era il titolare di un’azienda specializzata: sarebbe rimasto incastrato all’interno di un pozzetto interrato. E' stato trovata dal fratello che ha sperato fino all’ultimo di salvarlo, ma purtroppo era ormai troppo tardi. La vicenda è accaduta in una scuola materna della provincia di Bologna. L’uomo stava ispezionando la botte di gasolio interrata, ma improvvisamente sarebbe scivolato cadendo nel pozzetto. Non si conosce al momento l’esatta dinamica e le cause del decesso. La persona morta effettuava solitamente diversi lavori di manutenzione per le attività della zona. Sul caso stanno indagando i carabinieri: il 50enne era giunto sul posto intorno alle ore 19 di mercoledì 21 aprile, dopo circa tre ore il tragico rinvenimento. Torino, il trattore precipita nella scarpata e si ribalta: morto operaio Per la vittima non c’è stato nulla da fare. A lanciare l’allarme sono stati i colleghi ddell'operaio che hanno assistito all’intera scena senza poter fare nulla. Quando i vigili del fuoco di Pinerolo e di Luserna San Giovanni sono accorsi sul posto non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Il dramma si è consumato nel territorio del comune di Bibiana, nella città metropolitana di Torino, nella mattinata di giovedì quando il trattore su cui l’uomo viaggiava è precipitato giù per una scarpata intrappolandolo all’interno. L'altro morto schiacciato dal trattore nella provincia di Latina

giovedì 22 aprile 2021

Muore Maurizio Massa un artigiano a Camugnano di Bologna

Era andato nella scuola materna di Camugnano, sull'Appennino bolognese per riparare un guasto all'impianto di riscaldamento, ma è caduto nel pozzetto interrato della caldaia dove è è morto. La vittima dell'infortunio sul lavoro è Maurizio Massa un artigiano 50enne di Grizzana Morandi.9 ore fa

Muore il 39esimo agricoltore schiacciati dal trattore; i morti sul lavoro sono diventati complessivamente 200 dall'inzio dell'anno, a questi occorre aggiungerne altrettanti morti sulle strade

L'ultimo agricoltore è morto in provincia di Latina

mercoledì 21 aprile 2021

Martedì 19 con 4 morti sui luoghi di lavoro. dedichiamo il post a Emanuele Crema, morto a 40 anni annegato sotto il trattore: dona gli organi a 10 persone. Sono due i morti di martedì nel tentativo di fermare i mezzi sfrenati

Padova MEGLIADINO SAN VITALE. «Emanuele farà vivere altre dieci persone. Abbiamo acconsentito all’espianto dei suoi organi e questo sarà l’ultimo grande dono di nostro figlio». Papà Adriano interrompe per un attimo le lacrime, fa un respiro e annuncia questa scelta. E dopo un altro momento di silenzio: «Tanti, tantissimi ci stanno dimostrando vicinanza e ci stanno raccontando quanto buono e generoso era nostro figlio». Grazie a papà adriano che in un momento così terribile dimostra la sua generosità donando gli organi del figlio. Firenze L'autista si è impaurito, ha aperto lo sportello e si è lanciato: è morto sul colpo davanti agli occhi di due colleghi. Lavorava per una ditta di spurghi I freni hanno smesso di funzionare e allora lui, un operaio di 51 anni, temendo che il collega che stava guidando non riuscisse a fermarne la corsa e preso dal panico, ha aperto lo sportello e si è gettato dal camion. l'operaio, residente in provincia di Lucca, è morto dopo aver violentemente sbattuto la testa a terra, mentre il mezzo ha arrestato la sua corsa andando a strusciare la fiancata sulla parete della montagna. E' successo oggi verso le 11,30 in via Sanbarontana. L'altra tragedia simile in provincia di Verona. dove un autista 59enne di un bus adibito al trasporto scolastico è morto a Malcesine (Verona) dopo essere rimasto schiacciato dal mezzo sul quale stava per iniziare il turno di lavoro. Da una prima ricostruzione la vittima nel tentativo di salire a bordo per fermare il bus che aveva iniziato a muoversi, è rimasto schiacciato tra il mezzo e un albero di olivo.

lunedì 19 aprile 2021

succede nel cuneese: muore agricoltore incornato da toro. Ma sono 4 i morti sul lavoro domenica 18

E' morto caricato da un toro, che l’ha colpito con violenza al corpo e al capo. La vittima è un noto allevatore di Trinità, molto conosciuto non solo in paese dove aveva iniziato fin da bambino a lavorare con gli animali all’interno dell’azienda agricola di famiglia. Oggi pomeriggio stava richiamando la mandria dal pascolo, un’operazione che conosceva bene e che svolgeva ogni giorno. Un toro l'ha caricato e incornato. Udine MARANO LAGUNARE - Era un pescatore di Marano Lagunare il sessantenne trovato morto questa mattina, domenica 18 aprile, nel canale del porto. Si chiamava Livio Pavan. Il decesso è stato ricondotto ad annegamento. L'ipotesi, secondo la ricostruzione della Capitaneria di Porto, è che Pavan sia scivolato in acqua accidentalmente, senza più riuscire a trovare un appiglio per risalire sul molo. Non sono state individuate responsabilità di terzi. Il corpo è stato notato verso le 7, da due pescatori, che hanno subito allertato i soccorsi. Per l'uomo, che probabilmente era in acqua già da alcune ore, non c'era più nulla da fare. Muore nel catanese un agricoltore che ha avuto un incidente col trattore: è morto nello scontro con un automobilista

domenica 18 aprile 2021

la terribile e tragica regolarità nel corso degli anni del numero di morti sui luoghi di lavoro: sono 191 dall'inizio dell'anno, il 18 aprile del 2019 (nel 2020 c'è stato il fermo covid) erano 190, ma se si va nel 2008 all'anno d'apertura dell'Osservatorio i morti erano "solo" 152. lo Stato attraverso i vari Istituti ha speso miliari di euro e non c'è stato nessun migliormaneto. Occorre cambiare tutto. Anche questo sabato 3 morti sui luoghi di lavoro, tra questi un 69enne e un quarantenne . La politica e ogni singolo parlamentare di ogni colore sono responsabili per la loro indifferenza di questo scempio: non hanno mai fatto niente

Sono tre i morti sui luoghi di lavoro, nelle province di Sondrio, Alessandria e Padova dove ha perso la vita un quarantenne cadendo in un canale con il trattore. la tragedia a Casale di Scodosio. La vittima è rimasta schiacciata dal trattore sott'acqua. A Tortona muore un 69enne cadendo in un dirupo mentre tagliava gli alberi assieme a un altro boscaiolo. Perde la vita dopo una settimana di agonia C.S anche la sua morte provocata dal taglio degli alberi. Ma ma monitorare i morti sul lavoro e vedere che non c'è nessun miglioramento, anzi, che c'è stato addirittura un peggioramento in questi 14 anni di monitoraggio c'è da deprimersi, Lo Stato ha speso in questi anni miliaridi di euro per la sicurezza sul lavoro senza nessun beneficio. La politica e ognio singolo parlamentare di ogni colore sono responsabili per la loro indifferenza di questo scempio:non hanno mai fatto niente

sabato 17 aprile 2021

Oltre al covid: altri tre morti sul lavoro in appena 24 ore: un ritmo infernale: dall'inizio dell'anno sono già morti sui luoghi di lavoro 188 lavoratori. Le ultime tre tragedie nelle province di Sassari, Rimini e roma.

Un operaio di 55 anni è morto oggi a Pomezia, comune del litorale a sud di Roma, stava svolgendo lavori stradali all'altezza della via del Mare. E' la cronaca di un altro drammatico incidente sul lavoro, il secondo nel mese di aprile dopo la tragedia di Velletri. L'edile stando ad una prima ricostruzione, mentre stava lavorando è investito da un mezzo di lavoro in retromarcia, una betoniera usata dopo le asfaltature delle strade, all'altezza di via Lamarmora. Immediato l'allarme che ha fatto scattare la macchina dei soccorsi. Dramma sul lavoro nelle scorse ore a Rimini dove un operaio è morto tragicamente dopo essere rimasto schiacciato da una ruspa mentre era impegnato sul cantiere con la ditta per cui lavorava. La tragedia in un cantiere edile a Viserba, frazione a nord di Rimini. La vittima è un operaio di 53 anni. Per lui inutili i soccorsi da parte dei colleghi e poi dei sanitari del 118 accorsi sul luogo dell’incidente con un’ambulanza. Troppo gravi si sono rivelate le ferite riportate nell’impatto: i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte.Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto da parte della polizia di Stato che è accorsa sul posto insieme ai soccorsi medici, l'uomo sarebbe stato investito da una ruspa che era in movimento del cantiere stradale.

venerdì 16 aprile 2021

Muore operaio manutentore per le esalazioni mentre faceva manutenzione in un condominio

La Tragedia sul lavoro ad Alghero. Un operaio ha perso la vita mentre eseguiva un intervento di manutenzione sul serbatoio del gas all'interno di un condominio La vittima è Lidio Piras, 51 anni di Nurachi, dipendente di un'azienda di manutenzioni di Oristano. Per cause da accertare Piras ha perso i sensi ed è stato ritrovato esanime accanto al serbatoio. Sul posto sono intervenuti i vigli del fuoco, il 118 e i carabinieri della Compagnia di Alghero, che hanno avviato le indagini per ricostruire le cause dell'infortunio mortale. Dai primi riscontri parrebbe che l'operaio abbia perso conoscenza a causa delle esalazioni di gas provenienti dal serbatoio. Su disposizione della magistratura il corpo della vittima è stato trasferito all'Istituto di medicina legale di Sassari dove sarà effettuata l'autopsia.

giovedì 15 aprile 2021

Muore autista investito da un muletto, muore agricoltore schiacciato dal trattore: è il 36esimo dall'inzio dell'anno. Amputata una gamba a un operaio travolto da un muletto. Il muletto è un killer, il secondo mezzo di morte e infortuni gravi dopo il trattore

VICENZA - Incidente sul lavoro mortale oggi, mercoledì 14 aprile, alla Ferroberica in via dell'Edilizia. Un'autista sessantenne sarebbe rimasto schiacciato dal muletto mentre stava caricando del materiale. L'uomo è morto sul colpo, nonostante il pronto intervento di altre persone. Sul posto Suem, polizia e Spisal. La Ferroberica è un'azienda leader nella sagomatura di acciaio tondo per cemento armato al servizio delle principali imprese di costruzione italiane. Nel 1991 è entrata a far parte del Gruppo Alfa Acciai, azienda leader nella produzione di acciaio da costruzione, di vergelle per trafile e di rete elettrosaldata. La vittima, di cui non è stato ancora reso noto il nome, aveva 58 anni ed era dipendente di una ditta di Altavilla. SERRAVALLE PISTOIESE. Un agricoltore ha perso la vita schiacciato dal trattore che guidava, mercoledì 14 aprile, poco prima delle 11, in via Serrina Bassa Castellina, nelle campagne del comune di Serravalle Pistoiese. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e personale del 118. Purtroppo per l'agricoltore è rimasto schiacciato sotto il trattore che si è ribaltato non c'è stato nulla da fare. Casirate d’Adda, travolto da un muletto mentre è al lavoro: operaio di 58 anni perde una gamba Un operaio di 58 anni oggi mercoledì 14 aprile è stato travolto da un muletto impegnato in una manovra in un’azienda a Casirate d’Adda, in provincia di Bergamo. Tempestivi i soccorsi che hanno trasportato l’uomo in codice rosso con un elicottero all’ospedale: qui i medici sono stati costretti ad amputargli una gamba.

martedì 13 aprile 2021

Luca Sedile (nella foto) muore a trent'anni in un cantiere, colpito alla testa da un mezzo in movimento

Luca Sedile. 30 anni compiuti da poco muore mentre era addetto alla costruzione di una piscina in una villa Da alcune notizie, ancora frammentarie, sembra che il giovane sia deceduto sul colpo a causa di un grave trauma cranico in una casa privata lungo la strada che collega Noha ad Aradeo. Lo schiacciamento del cranio, che ha provocato la morte immediata, è stato provocato, stando alle prime notizie, da un mezzo meccanico condotto da un altro operaio edile che ha colpito accidentalmente il povero giovane.

lunedì 12 aprile 2021

Muore il 35esimo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno. Ma non si sente niente su queste tragedie dal Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli (nella foto) e dal Ministero. Speriamo comincino a interessarsi finalmente di queste tragedie in agricoltura

L'ennesima tragedia, intorno alle 14 a Gerbini, nelle campagne di Paternò (Catania). Un 86enne S.C
è morto schiacciato dal trattato che stava manovrando, che per cause da accertare si è ribaltato. Dopo l’incidente ad allertare i soccorsi sarebbe stato un vicino dopo essersi accorto della tragedia. Ad intervenire sul posto i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò, i Carabinieri della Radiomobile della Compagnia di Paternò e un’ambulanza del 118. Il personale sanitario ha cercato a lungo di rianimare l’anziano ma purtroppo non è servito a nulla. Troppo gravi le ferite riportate dal peso del mezzo. Era stato allertato anche l’elisoccorso, che giunto sul posto è poi rientrato in sede. L’uomo, S.C., queste le iniziali era residente ad Acicatena

domenica 11 aprile 2021

Muore folgorato a 42 anni mentre pota delle piante; è la 180esima vittima sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno

La vittimaL'uomo insieme al padre stava facendo un lavoro di potatura. Il padre, che si trovava nel cestello, mentre potava ha toccato i cavi elettrici: lui è rimasto illeso, ma la scarica si è propagata lungo il metallo del cestello e ha folgorato il figlio a terra. Non può esserci tragedia più grande per un padre, essere seppur senza colpe responsabile della morte del figlio

sabato 10 aprile 2021

Tragico venerdì per chi lavora con 4 morti per infortunio. roberto laudani di 39 anni è morto dopo 13 giorni di agonia, dopo essere caduto dall'alto; muore il 34esimo agricoltore schiacciato dal trattore, aveva 60 anni

E' morto all’ospedale Cto dopo tredici giorni di agonia per le conseguenze di un infortunio sul lavoro Roberto Laudani di 39 anni. Era precipitato da un’altezza di cinque metri mentre come carpentiere lavorava nel Biellese. L’incidente era avvenuto il 27 marzo a Castelletto Cervo: le condizioni di Laudani, erano subito apparse disperate. Secondo quanto ricostruito stava lavorando alla manutenzione di un tetto quando ha perso l'equilibrio ed è caduto. Per soccorrerlo era intervenuto l'elicottero del 118. Sulla tragedia sono in corso le indagini dei carabinieri e dei tecnici dello Spresal per ricostruire. Muore il 34esimo agricoltore schiacciato dal trattore; l'ennesima tragedia a Cervicati in provincia di Cosenza Perde la vita anche un autrasportatore, Luca Bragagnolo di 56 anni; è stato schiacciato dal suo camion che probabilmente era rimasto sfrenato

venerdì 9 aprile 2021

Muore il giornalista Michele Porcelli precipitando in un burrone mentre faceva riprese per una tv

Lutto nel giornalismo italiano. Durante le riprese cade in un dirupo e muore: “Ci mancherà tanto” (Di giovedì 8 aprile 2021) Il mondo del giornalismo italiano è in Lutto. Una tragedia ha infatti colpito l’Ordine. Tutti sono rimasti scioccati dalla notizia, anche perché il suo decesso è avvenuto in modo improvviso e drammatico. Mentre era intento a svolgere il suo lavoro è infatti precipitato in un burrone, per cause in corso di accertamento, per Porcelli non c’è stato nulla da fare. Tutto è successo in pochi secondi sotto gli occhi dei colleghi presenti La caduta nel vuoto l'ha fatto morire sul colpo.

giovedì 8 aprile 2021

Tragedia a Velletri di Roma: muore operaio 45enne toccando con un braccio gru i cavi dell'alta tensione

Tragedia a Velletri di Roma dove un operaio di 45 anni di Terracina è morto sul lavoro, una zona periferica del comune dei Castelli Romani. La vittima stava scaricando dei materiali quando ha toccato dei fili dell'alta tensione con un braccio gru, rimanendo fulminato. Sul posto gli agenti del Commissariato di Velletri, la squadra della Scientifica gli ispettori del reparto prevenzione sul lavoro della Asl Roma 6 che hanno avviato indagini. Presente anche il responsabile della ditta e datore di lavoro della vittima, ascoltato dagli inquirenti. La salma è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

mercoledì 7 aprile 2021

Non solo morti sul lavoro: amputati un piede e parte del braccio a un operaio di 31 anni in un deposito Atac a Roma.

L'Osservatorio monitora solo i morti sul lavoro, ma non dimentichiamoci che tantissimi lavoratori rimangono feriti gravemente e rimangono mutilati dopo infortuni sul lavoro; sono centinaia ogni anno i gravissimi infortuni, non mortali sul lavoro. Gravissimo incidente sul lavoro a Roma: operai feriti sotto un vagone. Amputati un piede e parte di un braccio. Il terribile incidente nel deposito Atac di viale dell’Oceano Indiano a Roma; due operai sono rimasti incastrati sotto le lamiere di un vagone ferroviario dell’Atac. Uno dei due è stato trasportato in ospedale in condizioni gravissime. Un operaio di soli 31 anni, ha subito un delicato intervento chirurgico col quale i medici sono stati costretti ad amputargli il piede destro. Anche il braccio sinistro del 31enne ha subito pesanti danni per cui si è resa necessaria la semi-amputazione. “Il paziente – fa sapere la Direzione Generale dell’A.O San Camillo di Roma – è giunto in pronto soccorso alle ore 10.34 vittima di incidente sul lavoro. Ma il 6 aprile ci sono stati altri due casi mortali; ha perso la vita un agricoltore schicciato dal trattore a Comiso di Ragusa. perde la vita anche un adetto alle pulizie filippino di 57 anni a Milano

lunedì 5 aprile 2021

Fate molta attenzione uomini e donne che andate a lavorare con un mezzo proprio: per il riconoscimento dell'infortunio in itinere dell'INAIL occorre rispettare una regolamentazione specifica. Il caso di un pizzaiolo morto al ritorno dal lavoro

Se utilizzi un mezzo proprio per andare a lavorare devi informarti e leggere attentamente la normativa specifica, ogni anno muoiono molte decine di lavoratori e lavoratrici mentre vanno e tornano dal lavoro, ma quasi nessuno conosce le normative specifiche sull'itinere e l'INAIL. Ma in questo casoo l'Istituto è costretto a pagare, anche se dopo diversi anni. LECCE – Gabriele quando ha perso la vita al ritorno dal lavoro: era il 27 febbraio del 2016 e stava tornando dal suo lavoro (era dipendente in una pizzeria leccese come aiuto pizzaiolo), con un modesto stipendio che impiegava totalmente per sostenere i genitori indigenti. Uno dei tanti giorni, in una routine fatta di sacrifici e sudore, ma anche amore per la sua famiglia. Tutto è finito con uno schianto sulla strada. La legge italiana prevede che l’incidente avvenuto mentre si va al lavoro, oppure quando si torna, sia da considerare infortunio sul lavoro. Ma l’INAIL non ha riconosciuto il diritto alla costituzione della rendita per i superstiti ed all’ assegno funerario invocato dai familiari per mancanza di documentazione attesa la sussistenza di un procedimento penale coperto da segreto istruttorio. È stato necessario rivolgersi ai giudici per chiedere quello che era un diritto. Muore un altro agricoltore schiacciato dal trattore, questa volta nel frusinate, è il 33esimo morto provocato da questo mezzo dall'inzio dell'anno

domenica 4 aprile 2021

Una Pasqua di sangue. In tre perdono la vita il 3 aprile: la famiglia di un 66enne sardo dona gli organi del congiunto morto lavorando. Quanti sono i "poveri cristi" che muoiono lavorando? già oltre 300 quest'anno, di questi 169 sui luoghi di lavoro

La strage non si ferma neppure a Pasqua, tre famiglie piangono il proprio caro. A Aquilea di Udine un giovane egiziano di 30 anni perde la vita cadendo da diversi metri d'altezza. A Nuoro un 66enne che dava una mano a un amico, precipita da un'impalcatura e muore dopo 24 ore di agonia, la famiglia dona gli organi. A quell'età è pericolosissimo svolgere lavori pericolosi e non si può dare "una mano" a un amico che subirà conseguenze per questa morte. In provincia di avellino un 69enne alla guida di un trattore si scontra con un automobilista, finisce con il mezzo fuori strada, il trattore si ribalta e lo schiaccia. E' la 31esima vittima provocata da questo mezzo mortale.

sabato 3 aprile 2021

4 morti sul lavoro il 2 aprile: muore un 38enne, un autorasportatore 55enne e due agricoltori

Continua la mattanza: perdono la vita in quattro il 2 aprile; tra questi un 38enne nel bresciano di cui non sono ancora chiare le cause dell'infortunio, in provincia di Lucca è morto un 55enne cadendo da un camion e picchiando violentemente la testa sull'asfalto. Perdono la vita anche due anziani agricoltori: uno di questi schiacciato dal trattore e il secondo dilaniato da una motozappa

venerdì 2 aprile 2021

Muore dopo 3 mesi di agonia allevatore piemontese; era caduto da 2 metri d'altezza. perde la vita a 63 anni un edile nella costruzione di una villa sul lago di Garda

Incidente mortale sul lavoro questa mattina a Manerba, nel bresciano. La vittima è un operaio di 63 anni. l'edile è caduto mentre stava lavorando alla costruzione di una villa vicina al porto del paese, che si affaccia sul Lago di Garda. E’ caduto nel vano scale davanti agli occhi dei colleghi ed è morto sul colpo. Cuneo Muore a 61 Guglielmo Trucco (nella foto), allevatore di mucche a San Lorenzo di Fossano, ricoverato dal 31 dicembre a seguito di una caduta mentre effettuava dei lavori sul silos per l’alimentazione degli animali. Una caduta da circa due metri di altezza che gli ha causato un gravissimo trauma cranico. Portato in ospedale è stato tre mesi in coma prima di spegnersi nella notte di di mercoledì 31 marzo. G

giovedì 1 aprile 2021

Report morti sul lavoro nei primi tre mesi del 2021: registriamo un aumento del 22% rispetto ai primi tre mesi del 2020

Aumento del 22% dei morti sui luoghi di lavoro nei primi tre mesi del 2021 rispetto ai primi tre mesi del 2020. Il mese di marzo si conclude con 4 agricoltori schiacciati dal trattore negli ultimi tre giorni: sono 29 dall’inizio dell’anno a morire in questo modo atroce. Nel mese di marzo sui luoghi di lavoro sono morti 55 lavoratori (38 nel marzo 2020); dall’inizio dell’anno 159: nei primi tre mesi del 2020 i morti sui luoghi di lavoro sono stati 124, a questi occorre aggiungere i morti sulle strade e in itinere che fanno schizzare i morti complessivi ad oltre 300, Ci sono poi da aggiungere i lavoratori morti per infortuni da covid. Morti sul lavoro Osservatorio Indipendente di Bologna Independent Observatory for deaths at work Aperto il 1° gennaio 2008 dall’artista Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima per contatti carlo.soricelli@gmail.com L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro. Morti sul lavoro nel 2021 31 marzo 159 morti su luoghi di lavoro (57 a febbraio), 315 con i morti sulle strade e in itinere Già 29 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2021 68 medici morti per coronavirus nel 2021 (338 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus Morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni nel 2021 CAMPANIA 19 Napoli (6), Avellino (), Benevento (1), Caserta (5), Salerno (7) Lombardia 18 Milano (1), Bergamo (1), Brescia (7), Como (), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (), Monza Brianza (), Pavia (2), Sondrio (1), Varese(1) TOSCANA 14 Firenze (3), Arezzo (), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (3), Massa Carrara (1), Pisa‎ (1), Pistoia (3), Siena () Prato(1) VENETO 14 Venezia (2), Belluno (1), Padova‎ (5), Rovigo (), Treviso (2), Verona (1), Vicenza (2) LAZIO 7 Roma (5), Viterbo () Frosinone (2) Latina () Rieti () EMILIA ROMAGNA 10 Bologna (1), Rimini () Ferrara (2) Forlì Cesena () Modena (3) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (2) Piacenza () PIEMONTE 11 Torino (6), Alessandria (2), Asti (1), Biella (), Cuneo (2), Novara (), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli () PUGLIA 8 Bari (2), BAT (1), Brindisi (2), Foggia (), Lecce (1) Taranto (2) iglesiente CALABRIA 7 Catanzaro (2), Cosenza (1), Crotone (1) Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (1) SICILIA 6 Palermo (), Agrigento (1), Caltanissetta (), Catania (1), Enna (), Messina (2), Ragusa (2), Siracusa (), Trapani‎ () TRENTINO ALTO ADIGE 6 Trento (2) Bolzano (4) MARCHE 5 Ancona (2), Macerata (), Fermo (), Pesaro-Urbino (2), Ascoli Piceno (1) Fermo ABRUZZO 7 L'Aquila (2), Chieti (2), Pescara () Teramo (3) SARDEGNA Cagliari () Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (). Sulcis () LIGURIA 2 Genova (), Imperia (, La Spezia (1), Savona (1) BASILICATA 2 Potenza (2) Matera () UMBRIA Perugia () Terni () Molise 2 Campobasso (1) Isernia (1). FRIULI VENEZIA GIULIA (4) Pordenone (1) Trieste (1) Udine (1) Gorizia (1) VALLE D’AOSTA (1) Morti sul lavoro nel 2020 574 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro nel 2020, 1172 complessivi con i morti sulle strade e in itinere. Altri 525 morti per infortunio da coronavirus: 276 i medici morti nel 2020, 74 gli infermieri e innumerevoli altri lavoratori di tante categorie lavorative. È sempre l’agricoltura con oltre il 30% ad avere più morti sui luoghi di lavoro, segue l’edilizia, l’autotrasporto e l’industria. Rispetto al 2019 registriamo per il fermo provocato dal lockdown un calo dei morti del 18% sui luoghi di lavoro, ma superiamo i 1600 morti complessivi se si aggiungono i morti sulle strade e causati per infortuni da coronavirus Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Per informazioni carlo.soricelli@gmail.com

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?